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Astor

Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2014-2015

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Quinta ed ultima giornata degli Europei.

 

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Coppie - Free Program.

 

Finale emozionante dei campionati, con Kavaguti/Smirnov che, complici alcuni "errori terribili" compiuti da Stolbova/Klimov nel loro free (compresa un'incredibile caduta di lui a pochi secondi dalla fine che, cosa ancora più grave, ha fatto saltare completamente il triplo salchow lanciato che avrebbe dovuto chiudere il programma), hanno avuto la meglio sui rivali per oltre sei punti nel risultato finale.

Kavaguti/Smirnov, autori di un buon free (anche se pur esso non perfetto), alla fine hanno senz'altro meritato di vincere.

 

La delusione di Stolbova/Klimov li ha accompagnati fin sul podio, dove la "freddissima" Ksenia a stento tratteneva le lacrime.

E li si può capire, dato che sono vice campioni olimpici, erano i favoriti e comunque anch'essi si avvantaggiavano dell'assenza di Voloshozar/Trankov (coppia che, ferma questa stagione per infortunio di lui, se dovesse tornare ai precedenti livelli secondo me starebbe ancora davanti a qualunque altra nel mondo).

 

Terzi gli ottimi giovani Tarasova/Morozov, che hanno così completato un altro podio tutto russo.

 

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Ma quarti sono gli entusiasmanti Marchei/Hotarek, a neanche otto punti di distacco dal podio. Tutto ciò per una coppia di pattinatori singolarmente esperti ma che come coppia si è formata l'estate scorsa! Un risultato pressochè sbalorditivo, merito certamente anche dello staff tecnico che comprende la ben nota allenatrice e commentatrice televisiva Franca Bianconi.

La neo coppia italiana ha tenuto dietro anche nel free i navigati francesi James/Cipres, molto fallosi nel libero, cosa che sulla carta appariva difficile.

 

Ma le buone notizie per l'Italia non sono finite qui: Della Monica/Guarise, con il quinto free di giornata, si sono piazzati sesti, riscattando uno short insoddisfacente.

E Cernuschi/Ambrosini sono arrivati decimi nella classifica finale.

Tre coppie italiane nelle prime dieci posizioni europee! In pratica, siamo nettamente la seconda "potenza" dopo l'inarrivabile Russia.

E tre coppie italiane potranno di nuovo partecipare ai prossimi Europei.

 

E tutto ciò in un Europeo che ha dato soddisfazioni all'Italia anche in tutte le altre discipline, danza, donne e uomini.

Non male per una stagione senza la Kostner e dove la Marchei si è "reinventata" in doppio!

 

 

http://www.artonice.it/?q=it/node/17498

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/kavagutismirnov-surclassano-stolbovaklimov-conquistando-il-titolo-europeo-quarti-marcheihotarek

http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/01-02-2015/ghiaccio-europei-figura-impresa-marchei-hotarek-4-posto-pesantissimo-100719568723.shtml

 

 

 

Ora l'attenzione si sposta sui prossimi Mondiali di Shangai, dal 23 al 29 marzo.

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Orari e programmazione televisiva dei Mondiali di Shanghai.


 

ORARI GARE

Mercoledì 25, ore 09:30 (02:30 in Italia), SHORT DANCE
Mercoledì 25, ore 18:00 (11:00 in Italia), COPPIE PROGRAMMA CORTO

 

Giovedì 26, ore 10:30 (03:30 in Italia), DONNE PROGRAMMA CORTO
Giovedì 26, ore 19:00 (12:00 in Italia), COPPIE PROGRAMMA LIBERO

 

Venerdì 27, ore 10:30 (03:30 in Italia), DANZA LIBERA
Venerdì 27, ore 16:15 (09:15 in Italia), UOMINI PROGRAMMA CORTO

 

Sabato 28, ore 10:30 (03:30 in Italia), DONNE PROGRAMMA LIBERO
Sabato 28, ore 17:45 (10:45 in Italia), UOMINI PROGRAMMA LIBERO

 

 

 

PROGRAMMAZIONE TELEVISIVA.

(basato su informazioni ricavate dai palinsesti ufficiali il 24-03, con necessarie correzioni)

 

Data la differenza di fuso orario, sia la Rai che Eurosport trasmetteranno alcune gare in differita. Ci sarano pure delle repliche.

Rispetto alle fonti ho cercato anche di evidenziare meglio differite, dirette e repliche, ma non garantisco assolutamente l'assenza di sviste!

 

Dato che molti orari televisivi (soprattutto Rai) appaiono essere cambiati negli ultimi giorni, consiglio di verificare anche altre fonti, come: https://www.facebook.com/groups/602567333136500/permalink/879280792131818/ o http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-programma-orari-e-tv/ (non so però quanto siano aggiornate) o meglio ancora verificare quotidianamente i palinsesti ufficiali delle emittenti.

Purtroppo, già vedo che perfino sui palinsesti ci possono essere ancora imprecisioni o errori, per esempio perchè è impossibile che il 25 alle 7:00 RaiSport2 possa trasmettere la differita dello short maschile, casomai forse della short dance!

 

Per i palinsesti giornalieri Rai guardare qui: http://www.ufficiostampa.rai.it/radiocorrierecanali.aspx

Per quelli Eurosport: http://tv.it.eurosport.com/tvschedule.shtml

 

 

 

RAISPORT
MERCOLEDÍ 25 MARZO

Ore 07:00-10:00 - trasmissione non chiarita su RaiSport2 (forse differita della Short dance?) --> errato, trasmissione non effettuata

Ore 13:05-15:00 - Programma corto coppie di artistico RaiSport 1 - diretta --> errato, trasmissione iniziata alle 11:45
Ore 17:10-19:00 - Short dance RaiSport 1 - differita

GIOVEDÍ 26 MARZO
Ore 00:30-02:00 - Replica Short dance RaiSport 1
Ore 07:00-09:30 - Programma corto femminile Raisport 2 - differita
Ore 12:35-15:30 - Programma libero coppie di artistico RaiSport 1 - diretta
Ore 17:15-19:00 - Replica programma corto femminile RaiSport 1

VENERDÍ 27 MARZO
Ore 06:00-08:00 - Replica Programma libero coppie di artistico RaiSport 2
Ore 12:30-15:00 - Programma corto maschile RaiSport 2 - diretta
Ore 16:00-18:00 - Danza libera RaiSport 2 - differita

SABATO 28 MARZO
Ore 01:00-03:00 - Replica Danza libera RaiSport 2
Ore 03:00-05:30 - Replica Programma corto maschile RaiSport 2
Ore 12:00-15:20 - Programma libero maschile RaiSport 2 - diretta
Ore 17:00-19:30 - Programma libero femminile RaiSport 1 - differita

DOMENICA 29 MARZO
Ore 00:45-05:30 - Replica Programma libero maschile RaiSport 2
Ore 05:30-06:00 - Replica Programma libero femminile RaiSport 2
Ore 09:05-11:30 - Replica Programma libero femminile RaiSport 1
Ore 13:00-14:50 - Gran Galà - Esibizione RaiSport 1 - differita
Ore 23:30-02:30 - Replica Gran Galà - Esibizione RaiSport 1

 

EUROSPORT 1 / EUROSPORT2
(le trasmissioni su Eurosport2 sono indicate singolarmente, le altre sono su Eurosport1)

MERCOLEDÌ 25 MARZO

Ore 11:00 - Short Dance (Differita)

Ore 12:30 - Programma Corto Coppie (Diretta)

Ore 17:15 - Replica Programma Corto Coppie

Ore 23:15 - Replica Programma Corto Coppie

 

GIOVEDÌ 26 MARZO

Ore 03:00 - Replica Programma Corto Coppie - Eurosport2

Ore 10:30 - Programma Corto Femminile (Differita)
Ore 12:00 - Programma Libero Coppie (Diretta)

Ore 17:15 - Replica Programma Libero Coppie

Ore 22:00 - Replica Programma Libero Coppie - Eurosport2

Ore 22:45 - Replica Programma Libero Coppie

 

VENERDÌ 27 MARZO

Ore 03:00 - Replica Programma Libero Coppie - Eurosport2

Ore 10:30 - Danza Libera (Differita)
Ore 12:00 - Programma Corto Maschile (Diretta)

Ore 20:00 - Replica (non definita nel palinsesto) - Eurosport2

Ore 23:00 - Replica (non definita nel palinsesto, per analogia presumo del Corto Maschile)

 

SABATO 28 MARZO

Ore 03:00 - Replica (non definita nel palinsesto) - Eurosport2

Ore 11:00 - Programma Libero Femminile (Differita)
Ore 12:30 - Programma Libero Maschile (Diretta)

Ore 15:30 - Replica Programma Libero Maschile - Eurosport2

Ore 23:15 - Replica Programma Libero Maschile

 

DOMENICA 29 MARZO

Ore 03:05 - Replica Programma Libero Maschile - Eurosport2

Ore 08:00 - Gran Galà - Esibizione (Diretta)

Ore 17:00 - Replica Gran Galà

 

 

 

 

Alcuni link utili:

 

Siti ufficiali dell'evento:

http://www.wfsc2015.com/

http://www.isu.org/en/single-and-pair-skating-and-ice-dance/calendar-of-events/2015/03/isu-world-figure-skating-championships-2015

http://www.isuresults.com/events/fsevent00051612.htm

 

Presentazione dell'evento:

http://en.wikipedia.org/wiki/2015_World_Figure_Skating_Championships

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-hanyu-per-un-nuovo-titolo-al-maschile/

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-russia-per-len-plein-tra-le-donne/

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-duhamelradford-per-il-titolo-azzurri-per-la-top-ten/

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-cappellinilanotte-per-il-podio-attenzione-a-weaverpoje/

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/il-vademecum-dei-campionati-mondiali-di-shanghai

http://www.artonice.it/?q=it%2Fnode%2F18033

 

 

 

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Perfetto, gli orari dichiarati sono già sbagliati! :angry2:

Oggi la trasmissione dello short delle coppie è iniziata su Raisport1 alle 11:45 e verso le 12 hanno pattinato Marchei-Hotarek (ottima prova, per inciso): sono riuscito a vederli "per caso" ... :verymad:

Non so cos'abbia fatto Eurosport, ma considerando che annunciavano la trasmissione a partire dalle 12:30 ...

 

La dura vita dell'appassionato di pattinaggio di figura ...

 

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E già ci siamo!
Assegnata la prima medaglia, le coppie.
Duhamel/Radford sugli scudi, secondo pronostico, anche se il loro free ha avuto qualche piccola imprecisione.
Strepitosa (come era già stato nel corto) la giovane coppia cinese Sui/Han, due pattinatori davvero esplosivi. Sono riusciti a precedere per l'argento i superveterani Pang/Tong, all'ultima gara della carriera (e devo dire che per i miei personalissimi gusti sono migliorati invecchiando, al di là dei risultati).
Domanda: perchè Sui/Han avevano una faccia dal funerale sul podio, considerando che i canadesi erano evidentemente irraggiungibili? Perfino Tina Maze quando perde non appare più triste ...

Fuori dal podio, noto:

 

- Peng/Zhang, altra coppia cinese di grandissimo livello ... che però a me piace abbastanza poco, come interpretazione e anche come "assortimento" (lui sembra Shrek, lei Zenzy, il biscottino parlante). Per chi non ci credesse:
Cheng+Peng+ISU+Grand+Prix+Figure+Skating

 

- Kawaguti/Smirnov che toppano il free, quinti alla fine e con delusione

 

- Tarasova/Morozov, giovane coppia russa di grande classe, bell'aspetto e grandissime speranze (ma se la dovranno vedere con una concorrenza fortissima nei prossimi anni)

 

- Marchei/Hotarek, scesi dal nono posto dopo lo short all'undicesimo, soprattutto per un sollevamento praticamente fallito. Peccato, ma nel complesso la prestazione resta buona. Ora resta ancora tanto da lavorare, a cominciare dalle transitions (francamente ancora accettabili solo a causa della brevissima anzianità di coppia, e ci mancherebbe altro non tenerne conto)

 

- Della Monica/Guarise: ahinoi, un disastro. Dopo un più che dignitoso short ci si attendeva di meglio. Quattordicesimi, non da suicidarsi ma con la coscienza che potevano fare decisamente di più.

 

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/mondiali-shanghai-duhamelradford-sul-trono-mondiale-con-la-stagione-pefetta
http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-trionfo-di-duhamelradford-davanti-alla-cina-podio-daddio-per-pangtong/

 

 

Questa notte, dalle 5:20, trasmissione in diretta di RaiSport del free della danza.

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Assegnata anche la Danza.

 

Secondo me la classifica è assolutamente giusta, per come hanno pattinato oggi.

 

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I francesi Papadakis/Cizeron sono l'unica coppia che secondo me non ha fatto troppo rimpiangere il ritiro delle due dominatrici delle scorse stagioni, l'unica a fare un libero del quale la gente si ricorderà, l'unica ad aver veramente fatto spettacolo.

Se avessero vinto i canadesi (per i quali, tutto sommato, tifavo) o gli americani mi sarebbe restato l'amaro in bocca, non per le loro qualità generali ma per la gara di stanotte.

I francesi hanno avuto una crescita perfino "troppo" impetuosa, in una sola stagione? Non so, può darsi, ma certamente hanno beneficiato dell'appannamento (relativo) delle altre coppie di vertice. E quando alla fine fai un programma che ti ricordi, mentre gli altri ne fanno di quelli che a metà qualche piccolo sbadiglio lo provocano (soprattutto se hai fatto una levataccia alle 5:20 di mattina!), meriti di vincere.

Forse il prossimo anno P/C non indovineranno altrettanto bene i programmi e verranno superati. Ma in questo momento non vedo proprio nulla da criticare per il loro oro mondiale.

 

I canadesi Weaver/Poje li ho visti abulici, svogliati, poco concentrati, apparentemente poco convinti, come già nel corto. Una delusione.

Dove sono finiti i canadesi passionali e coinvolgenti che ricordavo?

 

Gli americani, dopo un ottimo short sono tornati ai loro livelli più consueti, molto buoni ma non eccelsi, ma forse anche troppo pagati nei components.

Quando ho visto il loro punteggio mi sono detto che è perchè le giurie, come nelle ultime stagioni, vengono più facilmente sedotte da coppie "energetiche", alla Davis/White, piuttosto che da un pattinaggio più delicato. Però la vittoria di Papadakis/Cizeron sembra smentirlo, per fortuna. Giusto che oggi Chock/Bates siano arrivati davanti ai canadesi, comunque.

 

Anna e Luca pagano una stagione di non eccelsa forma ma soprattutto un libero difficile e per niente accattivante.

A questo punto, direi un libero "sbagliato": musica "pesante", fatto senza abbastanza pathos (cosa che può meglio di ogni altra giustificare una musica drammatica), non eccezionale come coreografia. Puoi anche essere un grande pattinatore, ma se scegli un libero che non si fa ricordare lo paghi. Perfino Virtue/Moir negli anni scorsi hanno probabilmente pagato la scelta di programmi poco coinvolgenti e tenuti in piedi solo dalla loro immensa classe.

Pattinare dopo un free come quello dei francesi non ha fatto altro che evidenziarlo.

 

 

 

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/mondiali-shanghai-rimonta-doro-di-papadakiscizeron-medaglia-di-legno-per-cappellinilanotte

http://www.artonice.it/?q=it/node/18080

 

 

 

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Fine dei Mondiali, praticamente la fine della stagione ad alto livello (anche se ad aprile in Giappone ci sarà ancora una gara a squadre, il World Team Trophy).

 

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Donne:
Dopo uno short a livello stellare, con un triplo axel da urlo che la mette tra le grandi di sempre, la Elizaveta Tuktamysheva ha conquistato un indiscutibile oro nonostante un free con qualche piccola (davvero piccola) imperfezione.
E' senza alcun dubbio, la dominatrice della stagione. Potente, sufficientemente espressiva, con programmi che pur non essendo il massimo della raffinatezza non sono neppure grezzi o banali, tremendamente solida sia dal punto di vista fisico che da quello mentale (ha fatto una stagione mostruosamente lunga ed impegnativa, vincendo dall'inizio alla fine), al momento attuale non ha rivali.

Vale davvero la pena di rivedere il suo short, con il suo perfetto triplo axel, il momento "clou" dell'intera gara delle donne (minuto 0:50):

 

https://www.youtube.com/watch?v=qcFVFZgkij8

 

 

Al secondo posto è salita, dopo lo short, la giapponese Satoko Miyahara, una pattinatrice tecnicamente molto valida ma secondo me ancora non molto espressiva.

E' invece inaspettatamente scivolata al terzo posto la Elena Radionova, complice anche un programma forse troppo conservativo (valore tecnico base solo 56.53, quando agli ultimi Europei ne aveva presentato uno da 61.48!). Magari l'ha scelto perchè l'oro appariva comunque irraggiungibile e pensava comunque che le bastasse per l'argento o magari per coscienza di non essere al top o per entrambi i motivi. Fatto sta che il suo tecnico alla fine è ben undici punti in meno rispetto a Stoccolma e i components cinque punti in meno. Era evidentemente poco concentrata, con diversi GOE negativi, e alla fine la giapponese, autrice di una buona prestazione soprattutto nel tecnico, l'ha superata.

Dietro alle prime tre c'è stata la rimonta delle statunitensi.
Gracie Gold ha fatto finalmente un programma quasi impeccabile, che le è valso il secondo free di giornata e il quarto posto finale. Considerata la scarsa vena della Radionova, può grandemente recriminare per lo short. Purtroppo è una pattinatrice di tale incostanza che su questo fa tranquillamente il paio con la Pogorilaya in casa russa (anche se a Shanghai la Pogorilaya ha fatto molto peggio, disastro sia nello short che nel free e tredicesima alla fine).
La Ashley Wagner è riuscita, dopo un incredibilmente mediocre undicesimo posto nello short (!), a fare il terzo free e risalire al quinto posto finale. Considerate le sua aspettative (dichiarate) da podio deve probabilmente essere la più delusa del lotto, a maggior ragione perchè in questa manifestazione mancavano la Sotnikova e la Liptniskaia (e la Pogorilaya ha toppato). Se poi rientreranno davvero Kostner (vicenda doping permettendo, sono molto pessimista) e Asada, la concorrenza sarà ancora più forte. Sarò ingeneroso, ma a me sembra che sia un pò sopravvalutata e, soprattutto, che lei stessa si sopravvaluti un pò troppo. Però il free che ha fatto a Shanghai è stato indubbiamente molto buono.

Sesta la giapponese Rika Hongo, che sulle solite note della Carmen ha fatto un programma accattivante e decisamente piacevole (nonostante il tema usato e abusato) ma non poi così rimarchevole sul piano tecnico.

Settima l'altra giapponese Kanako Murakami, che dopo lo short era ai piedi del podio ma che ha fatto un free dal contenuto tecnico povero (solo 48.71 di base!) e non fatto neppure particolarmente bene.

Ottava l'ultima delle americane, Polina Edmunds, che era settima dopo lo short ed ha fatto pure il settimo free.
Si è però fatta superare dalle due connazionali, per colpa anche di molti elementi sporcati. E dire che il valore base del suo programma, 58.08, era superiore a quello della Radionova! Cosa che mi pare alcuni non abbiano percepito, per colpa di un programma molto (troppo?) "soft" (praticamente, ha interpretato Tinker Bell, ovvero la Campanellino di Peter Pan). Sono d'accordo con Pedrazzini che in telecronaca Rai ha detto che per lei sono tuttora più valorizzanti programmi un pò più "vivaci". O, almeno, non un programma così "delicato" da non evidenziare neppure la difficoltà degli elementi, come era questo.
Ma, ovviamente, gli elementi devi farli anche bene e Polina ancora non è al livello di farli come le russe nè forse come le migliori giapponesi. E almeno fino a quando non "esplodi" di solito ti penalizzano anche sui components (qui, per esempio, probabilmente non c'era il mezzo punto di differenza con la Radionova su esecuzione ed interpretazione).
Ha ancora tempo per crescere.

Del resto delle partecipanti, rilevo tristemente il declino di Elene Gedevanishvili, ventiduesima (come era dopo lo short, neanche il sedicesimo free è riuscito a farla risalire un pò). Mi piacerebbe che non fosse un declino inarrestabile ma ...
Le italiane avevano raggiunto un buon risultato qualificandosi entrambe, ma alla fine Roberta Rodeghiero è ventesima e Giada Russo ventiquattresima ed ultima. Dietro Carolina e col passaggio della Marchei alle coppie, purtroppo per l'Italia c'è il vuoto.

 

http://www.artonice.it/?q=it/node/18084

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2015-trionfa-tuktamysheva-rimonta-delle-americane/

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/mondiali-shanghai-elizaveta-tuktamysheva-vince-per-dispersione-il-titolo-iridato

 

 

 

 

hanyu-fernandez-ten-pattinaggio-isu-fb-p

 

Uomini:

Finalmente Javier Fernandez arriva ad un oro mondiale. Con un ottimo free (per quanto sporcato da una caduta) lo spagnolo ha preceduto il campione olimpico, Yazuru Hanyu, reduce da un'operazione chirurgica e certamente non al top della forma, che ha pagato alcuni errori ad inizio programma (compresa una caduta) ma che nel complesso ha ben impressionato.

I due atleti allenati entrambi da Brian Orser hanno preceduto un ottimo Denis Ten, autore del miglior free di giornata.

Ai piedi del podio Jason Brown, autore di un'interpretazione pregevole che ha compensato un tecnico imperfetto.

Quinto il canadese Nam Nguyen e sesto l'uzbeco Misha Ge, mentre il primo russo, Maxim Kovtun, è solo settimo (ma era addirittura sedicesimo dopo lo short).

 

 

 

http://www.artonice.it/?q=it/node/18091

http://www.olimpiazzurra.com/2015/03/pattinaggio-artistico-mondiali-2014-superlativo-fernandez-hanyu-secondo/

http://www.neveitalia.it/sport/figureskating/campionati-isu/news/mondiali-shanghai-javier-fernandez-regala-alla-spagna-uno-storico-titolo-battendo-yuzuru-hanyu

 

 

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Perfino sotto Ferragosto la telenovela "Carolina Kostner vs Coni/WADA" continua e, se possibile, diventa ancora più intricata.

L'atleta, attualmente squalificata fino a maggio 2016 (ma con ricorsi pendenti, uno suo a discarico ed uno "peggiorativo" del Coni, al Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna) per "complicità" con il tentativo di Alex Schwazer di sottrarsi ad un controllo antidoping, si è esibita in pochi giorni a Corvara, Pinzolo ed Asiago.

Questo fatto ha indotto la procura antidoping del Coni ad "aprire un fascicolo" per vedere se queste esibizioni, per quanto non siano competizioni, violino la normativa antidoping che impone agli atleti squalificati da astenersi da tutta una serie di "attività" (comprese le esibizioni, se organizzate da certe entità) e quindi siano passibili di ulteriori sanzioni.

http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/14-08-2015/ghiaccio-carolina-kostner-pattina-anche-ad-asiago-ferragosto-120940714658.shtml
http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/08/14/news/pattinaggio_carolina_kostner_scende_ancora_in_pista_appuntamento_ad_asiago_-120984890/
http://mattinopadova.gelocal.it/sport/2015/08/14/news/carolina-kostner-diventa-ancora-un-caso-spinoso-1.11935467

Siccome ho già visto tanta gente, non solo semplici "appassionati" in vena di dire la loro su internet ma perfino giornalisti, aspiranti giornalisti ed ex giornalisti impegnati, forse scrivendo sotto l'ombrellone, a confondere ancor più le cose (in qualche caso con l'intento dichiarato di chiarirle!), ho cercato di andare a vedere come stanno realmente le cose, secondo le mie modeste capacità e possibilità.

Qui non ci può essere fonte di diritto superiore al Codice Antidoping della WADA, che nella versione 2015 è scaricabile da: https://wada-main-prod.s3.amazonaws.com/resources/files/wada-2015-world-anti-doping-code.pdf

L'articolo che regola il divieto di partecipazione a "competizioni o attività" è il seguente:

------------------------------------
10.12.1
Prohibition against Participation during Ineligibility

No athlete or other Person who has been declared Ineligible may, during the period of Ineligibility, participate in any capacity in a Competition or activity (other than authorized anti-doping education or rehabilitation programs) authorized or organized by any Signatory, Signatory’s member organization, or a club or other member organization of a Signatory’s member organization, or in Competitions authorized or organized by any professional league or any international- or national-level event organization or any elite or national-level sporting activity funded by a governmental agency.
------------------------------------


e nello stesso documento c'è questo commento chiarificatore:

------------------------------------
[Comment to Article 10.12.1: For example, subject to Article 10.12.2 below, an Ineligible Athlete cannot participate in a training camp, exhibition or practice organized by his or her National Federation or a club which is a member of that National Federation or which is funded by a governmental agency. Further, an Ineligible Athlete may not compete in a non-Signatory professional league (e.g., the National Hockey League, the National Basketball Association, etc.), Events organized by a non-Signatory International Event organization or a non-Signatory national-level event organization without triggering the Consequences set forth in Article 10.12.3. The term “activity” also includes, for example, administrative activities, such as serving as an official, director, officer, employee, or volunteer of the organization described in this Article. Ineligibility imposed in one sport shall also be recognized by other sports (see Article 15.1, Mutual Recognition).]
------------------------------------


Da ciò si vedono subito i punti fondamentali della questione sul piano delle leggi sportive:

1) anche se erano solo esibizioni, sono potenzialmente sanzionabili SE gli estremi per una sanzione esistono.

2) per sanzionarle sarebbe necessario che gli organizzatori di quelle esibizioni fossero:
(I) firmatari del Codice Antidoping della WADA
oppure
(II) affiliati ad un firmatario di tale Codice
oppure
(III) organizzazioni sportive a livello nazionale o internazionale che organizzano competizioni (si noti: qui si parla di competizioni, non di più allargate e generiche "attività"), anche se non firmatari
oppure
(IV) organizzazioni sportive finanziate da agenzie governative, anche se non firmatari



Ebbene, i manager di Carolina hanno detto che hanno fatto tutte le verifiche del caso e che nessuno degli organizzatori coinvolti nelle esibizioni ricade sotto quei divieti (in poche parole: non sono firmatari e neppure affiliati al Coni, che è firmatario, nè organizzatori di competizioni nazionali o internazionali e neppure finanziati dal Coni o da altra agenzia statale).

 

Le stesse verifiche ha detto di averle fatte la Federghiaccio.

http://altoadige.gelocal.it/sport/2015/08/14/news/non-siamo-sprovveduti-abbiamo-tutte-le-autorizzazioni-1.11936376

L'organizzazione è stata affidata ad una società privata e non sportiva, la Shuffle srl, sulla quale secondo alcuni grava però il "sospetto" che alcuni dirigenti di Ghiaccio Spettacolo, organizzazione affiliata al Coni, sarebbero "coinvolti" (come soci?) anche nella Shuffle: una situazione tra il kafkiano, la Santa Inquisizione e il Dottor Azzeccagarbugli, stante che la Shuffle in sè, da società indipendente, non è in alcun modo affiliata all'organizzazione sportiva nazionale, il Coni (che tanto magra figura ci sta facendo in questa vicenda), nè è un'organizzatore di competizioni sportive.

Anche il gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre, di cui Carolina fa parte, ha dichiarato di avere verificato l'insussistenza di divieti e lo stesso vale per l'associazione turistica Corvara-Colfosco, anch'essa organizzatrice:
http://www.salto.bz/it/article/13082015/kostner-sfida-la-wada-ora-cosa-rischia

Tutto bene, allora?
NO, per due motivi.

Innanzitutto bisogna verificare che sia vero che in TUTTE queste esibizioni non siano coinvolti organizzatori legati anche indirettamente al CONI: probabilmente è così, mia aspetto che sia così, ma vista la non cristallina chiarezza della norma (tanto che nel Codice è stato necessario metterci subito sotto un "commento esplicativo"!) è meglio attendere chiarimenti ed appurare che non ci siano "affiliazioni ad affiliazioni ad affiliati di firmatari" e cose simili che possano consentire alla Procura del Coni di cavillare.
Dato lo stato penoso della "razionalità" della normativa antidoping, come già evidenziato al momento della squalifica di Carolina, non ci sarebbe da stupirsene.

E dato l'atteggiamento del Coni, do assolutamente per scontato che se un cavillo ha anche una lontana possibilità di essere utilizzato, lo faranno e con grande piacere.

Secondo, nonostante che comunque al momento attuale Carolina non sembri aver violato la normativa alcuni appassionati e perfino giornalisti le hanno subito rinfacciato di non essere andata preventivamente a chiedere il permesso al Coni o alla WADA!
Che, francamente, appare un'appunto piuttosto assurdo.
Carolina E' in contrasto, netto, con Coni e WADA, tanto che ha fatto ricorso al Tas di Losanna e il Coni ha fatto un contro-ricorso per chiedere l'inasprimento della sua pena!
E' del tutto evidente (tranne a chi fa finta di non vederlo) che Carolina e il Coni sono ai ferri corti e che quest'ultimo fa e farà di tutto per ostacolarla (pare incredibile, ma c'è chi ha il coraggio di dire che da parte del CONI per Carolina si è avuto ... un occhio di riguardo!).

La prova del nove: basti vedere come, non contenti della squalifica data, in CONI si sono subito adoperati col ricorso al Tas per cercare di aggravarla! Alla faccia dell'"occhio di riguardo" ...
Che senso avrebbe avuto per Carolina andare a chiedere il permesso a chi sta chiaramente cercando di segarle le gambe?

Andare a chiedere al Coni o alla WADA (o, come qualcuno suggerisce, di "chiedere al Coni di chiedere alla WADA"!) se era lecito fare quelle esibizioni sarebbe come se io, nel caso avessi una causa in corso col mio vicino confinante per il diritto di passaggio attraverso una stradina di accesso che sta tra i due terreni, andassi dal vicino stesso a chiedergli se posso passare per quella stradina!
La risposta sarebbe quasi scontata e comunque la richiesta non è certo dovuta nè una "buona idea".
C'è la norma, scritta, si dia la cosa in mano ad un avvocato e si ascolti il suo parere. Immagino che la Kostner abbia fatto così, assumendosi pure il rischio che l'avvocato si sbagli ma evitando il rischio di un possibile, anzi probabile rifiuto ostile che l'avrebbe preventivamente bloccata.

 

Carolina ha tutto il diritto di difendere la sua professionalità ed il suo talento, senza accettare di essere oggetto di una ormai palese persecuzione che va anche al di là dello stretto ambito delle competizioni.

E se avesse deciso che ormai, visto l'accanimento dimostrato contro di lei, è ora che inizi a pensare al dopo-carriera agonistica, esbizioni comprese, invece di cercare di "ingraziarsi" gente ed organizzazioni di ben poco buon senso ed onestà intellettuale, la capirei benissimo.

E se ora ha compreso con chi ha a che fare, capirei pure che avesse accettato il rischio di una nuova squalifica, magari per cavilli o per interpretazioni stiracchiate delle norme, piuttosto che rinunciare alle esibizioni. Non credo si tratti solo di soldi: Carolina ha ancora un prestigio immenso, abbassandosi ai diktat di gente poco seria pure il suo prestigio ne avrebbe risentito.

E, infatti, chi sta ulteriormente perdendo di credibilità non è lei, ma il Coni!

 

Qualcuno ha scritto che Carolina in questa vicenda "ha sbagliato tutto". Forse si, ma solo nel senso di fidarsi delle buone ragioni della sua buona fede, invece ha trovato chi (alcuni di loro avendo beneficiato dei suoi successi sportivi) ne ha approfittato per farne un "esempio" per dimostrarsi oggi "inflessibile sul doping" ... contro una che non si è mai dopata!

Qualcuno ha scritto pure che questo è un "esempio da manuale" su come non ci si dovrebbe comportare. Vero, ma la cosa non va imputata a Carolina ma ai suoi accusatori e ai giornalisti (o aspiranti giornalisti o ex giornalisti ...) che tengono loro bordone, appoggiandosi ad una interpretazione rigida e draconiana delle norme antidoping.

Purtroppo, in questa vicenda si è evidenziata da subito una differenziazione: tra coloro che cercano di capire la "ratio" e la "non ratio" della legge antidoping (anche e soprattutto sulla congruità delle pene) e suggeriscono di applicare ogni possibile interpretazione della legge per evitare che "ingiustizia sia fatta" secondo una norma discutibile e coloro che invece si fermano alla "dura lex".
Per questi ultimi, il fatto che "ci sia una norma", per quanto assurda e con conseguenze ingiuste e sproporzionate, è già sufficiente per fermarsi lì.
Sono i "duri e puri" de "la legge è legge". E non stupisce che tra costoro ci sia gente che ben difficilmente (uso un eufemismo, meglio dovrei dire "quasi mai" ...) ho visto esprimere critiche contro "il Potere" (in questo caso, il Coni), per motivi che non so se sono semplicemente caratteriali, di interesse personale/professionale o altro.

Con le dovute proporzioni, costoro sono come quelli che per decenni hanno difeso il fatto che Alan Turing sia stato indotto al suicidio dalla legge inglese contro l'omosessualità: invece di criticare la legge, hanno continuato a biasimare Turing perchè "aveva violato una legge esistente"! E l'ho visto fare, in Italia, fino alla vigilia della grazia postuma elargita a Turing dalla Regina Elisabetta! (chissà se poi hanno cominciato a criticare la Regina ...)
E non voglio tirare fuori casi ancor più eclatanti di leggi ingiuste poi ritenute pressochè universalmente tali, dopo pochi o tanti anni.

Purtroppo, vedo che anche (e forse soprattutto) tra gli addetti ai lavori sono poche le persone con spirito critico, indipendenza di giudizio e il coraggio di dire ciò che pensano, anche se è scomodo.
Un esempio positivo, "felicemente opposto", è Franco Bragagna, notissimo cronista sportivo soprattutto di sport nordici ed atletica, che recentemente ha suscitato "scandalo" per un suo giudizio tranchant sulla possibilità che Alex Schwazer (a proposito ...) possa tornare alle competizioni allenato da Sandro Donati (forse addirittura in vista di Rio 2016?), in quella che Bragagna ha definito "un'operazione di maquillage e marketing".
Definizione durissima, che ovviamente è opinabile ma secondo me azzeccatissima, a proposito di atteggiamenti duri che vanno tenuti contro i VERI dopati.

Invece c'è chi, reggendo il mantello di Re Coni (oggi è quello il loro Sire, domani potrà essere un altro), non trova altro di meglio che colpevolizzare la Kostner, mai dopata, in nome dell'antidoping e delle da loro incriticate "norme".
Alcuni di loro perfino rimproverandola di non avere messo docilmente la testa tra le fauci del leone per farsi divorare!

 

Non voglio poi commentare quelli che parlano di cose come "logica e diritto in opposizione al tifo ed alla fede pro-Kostner", dato che faccio veramente fatica a giudicarli capaci di parlare sia di Diritto (per non parlare di Giustizia!) che di logica.

Non è questione di "tifo" nè di scusare Carolina dicendo che "l'ha fatto per amore", come ad alcuni piace strumentalmente descrivere la cosa.

E' questione di evidenziare innanzitutto le carenze ed incongruenze delle norme (sulle quali qui non torno, avendone già scritto in passato) oltre che denunciare un assolutamente evidente accanimento, che ormai per il Coni coincide con una strenua difesa di sè stesso e delle scelte fatte in questa vicenda piuttosto che con la volontà di "colpire il doping".

Non tutti si abbassano a certi comportamenti, per fortuna, come si vede da questo articolo di Andrea Buongiovanni, noto e competente giornalista di pattinaggio di figura:
http://www.pressreader.com/italy/la-gazzetta-dello-sport/20150813/281968901416272/TextView

 

Da fonte meno autorevole ma ugualmente condivisibile l'articolo di Xavier Jacobelli:

http://www.corrieredellosport.it/news/altri-sport/2015/08/14-3206952/lasciate_pattinare_carolina_basta_perseguitare_la_kostner/

 

Ogni tanto, qualche boccata di aria pura, per fortuna ...

Modificato da Astor

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Pattinaggio, la Kostner scagionata per le esibizioni estive

http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/10-09-2015/pattinaggio-kostner-scagionata-le-esibizioni-estive-13072911057.shtml

 

 

Evidentemente, gli avvocati di Carolina avevano fatto le cose per bene e le regole della WADA sul divieto di esibizioni in certe circostanze non erano state violate.

 

Ok, almeno stavolta non ci dobbiamo vergognare per la giustizia sportiva.

 

Io però continuo a vergognarmi un pò per certi giornalisti che anche in quest'occasione si erano scagliati contro Carolina, quella che a suo dire avrebbe "sbagliato tutto fin dall'inizio", quelli che "doveva prima chiedere al CONI (quello che ha avuto "un occhio di riguardo" per lei!) e alla WADA" e che ora sospetto veramente siano tra quelli che stanno descrivendo questa storia delle esibizioni come una vicenda dai contorni "quasi farseschi".

 

Si, cari signori, siamo ormai arrivati alla farsa.

Ma, prima di accusare l'Universo Mondo, guardatevi allo specchio, rileggete ciò che avevate scritto e riascoltate ciò che avevate detto.

 

Adesso aspettiamo l'esito dei ricorsi presso il Tribunale Sportivo di Losanna.

Sono comunque decisamente pessimista su questi, mi aspetto che confermino la condanna perchè per difendere l'establishment legato all'antidoping "non possono" smentire tutta una apparentemente incancrenita linea da "duri e puri", per quanto basata su un regolamento che ha aspetti assurdi legati a casi come questo di presunta "complicità" (già spiegati in precedenza, non mi ripeto).

Se facessero i "duri e puri" contro chi si è veramente dopato o chi ha veramente voluto proteggere un dopato mi starebbe benissimo, sia chiaro.

 

C'è da aggiungere una cosa: dopo quindici anni la principale manifestazione italiana non agonistica di pattinaggio, l'Ice Gala di Bolzano, chiude i battenti.

Tra i motivi addotti, anche lo status attuale di Carolina (da sempre presente alla manifestazione) che, essendo squalificata, secondo le assurde regole "antidoping" non potrebbe essere "avvicinata" neppure in queste esibizioni da atleti tesserati da federazioni, manco fosse "appestata"!

In sostanza, anche se lei potrebbe partecipare, altri atleti tesserati e "non professionisti" non potrebbero pattinare nella stessa manifestazione.

 

http://altoadige.gelocal.it/sport/2015/09/05/news/l-ice-gala-di-bolzano-chiude-i-battenti-1.12044298

http://altoadige.gelocal.it/sport/2015/09/06/news/carolina-dispiaciuta-per-l-ice-gala-spero-possa-tornare-1.12049922

 

Ora, a quanto pare i motivi dello stop all'Ice Gala non sono certo solo legati a Carolina nè principalmente legati a lei, tuttavia possiamo contare anche qui i danni che l'attuale situazione, l'accanimento verso Carolina e l'assurdità delle regole sta facendo al pattinaggio di figura italiano.

 

Modificato da Astor

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La vicenda Kostner-doping è arrivata finalmente alla fine (toccando ferro ...).

Con un colpo di scena, che credo ben pochi avessero previsto (io no di certo), si è arrivati ad un accordo tra Carolina, la WADA e il NADO Italia (il nuovo organismo anti-doping italiano, sulla creazione del quale forse va fatta qualche riflessione).
Questo accordo è stato approvato e "benedetto" dal TAS di Losanna, che quindi certamente chiuderà con un'archiviazione i ricorsi e controricorsi che Kostner, WADA e Procura Antidoping avevano presentato contro la sentenza che ha condannato la pattinatrice italiana.

 

http://www.quotidiano.net/sport/carolina-kostner-squalifica-ridotta-1.1367528

http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/10/05/news/pattinaggio_accordo_nado-wada_kostner_torna_in_gara_nel_2016-124388491/

 

I termini dell'accordo sono che nei fatti Carolina potrà a gareggiare dal 1 gennaio 2016, molto prima del termine (16 maggio 2016) che la condanna le imponeva. Ciò vuol dire che se vuole potrà partecipare ai Mondiali di Boston a fine marzo, invece di perdere l'intera stagione. Nella conferenza stampa di martedi 6 ha affermato che deve ancora valutare la possibilità di parteciparvi (mentre è comunque certo che tornerà a gareggiare e l'obiettivo principale già dichiarato sono le prossime Olimpiadi invernali: http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_06/doping-carolina-kostner-ho-sbagliato-mi-rimetto-gioco-f0d5f03a-6c1f-11e5-bbf5-2aef67553e86.shtml ).

Invece per gli Europei di Bratislava, fine gennaio, anche se volesse farli non ci sono i tempi tecnici per poter ottenere la qualificazione, con qualche piccolissimo spiraglio teoricamente ancora aperto per certi precedenti di atleti ammessi "di diritto" per il loro passato. Vedi Plushenko, che però non veniva fuori da una squalifica, cosa che secondo me rende ancor più improbabile, direi praticamente impossibile, che si voglia fare una cosa analoga per la Kostner.

 

Dal punto di vista formale, invece, ci sarebbe forse da piangere, ma visto che la conclusione "de facto" è positiva (per tutti, come dirò) diciamo che c'è piuttosto da ridere. :lol2:
Al di là del fatto che sicuramente sarà stata fatta in accordo con le regole WADA e CONI (anzi, NADO), almeno si spera, è veramente una soluzione tipicamente "all'italiana": Carolina può tornare a gareggiare sei mesi prima ... nonostante che la condanna le sia stata AGGRAVATA di ulteriori cinque mesi (da 16 a 21 mesi)!

Come hanno risolto questo apparente paradosso, roba da teoria della relatività? Semplice: RETRODATANDO la condanna al 1 aprile 2014 (già parlare di Primo Aprile mi fa sospettare un certo umorismo di qualcuno coinvolto nella decisione ... ;) ), per il fatto che ci sono state "lungaggini procedurali" non attribuibili alla Kostner (lungaggini nella Giustizia? mi pare di aver già sentito di tali problemi in Italia ...).
Certo che Einstein non era nessuno ...

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Perchè nell'accordo hanno aggravato la condanna?

Direi che è il motivo è chiarissimo: dato che nei fatti questo accordo agevola parecchio Carolina, è soprattutto un contentino formale e mediatico (cosa del resto comprensibile in un accordo-compromesso su una vicenda super-mediatica), più ancora che giuridico, a WADA e Procura Antidoping del CONI, che avevano fatto entrambe controricorso al TAS ritenendo troppo mite la condanna a sedici mesi.
Ricordo che la Procura Antidoping inizialmente chiese per Carolina l'ENORMITA' di 51 mesi di stop (molti più di quelli comminati a Schwazer !!! http://www.repubblica.it/sport/vari/2014/11/28/news/carolina_kostner_deferita-101628880/ , questo per quelli che dicono che il CONI è sempre stato pronto a "tendere una mano a Carolina" ...) poi dopo la condanna fece ricorso chiedendo 27 mesi di squalifica (http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/25-02-2015/kostner-procura-antidoping-coni-si-appella-tas-chiedendo-pena-piu-severa-1001023399660.shtml ) mentre la WADA nel ricorso aveva chiesto una squalifica tra 24 e 48 mesi, http://www.tgcom24.mediaset.it/sport/kostner-la-wada-chiede-uno-stop-da-2-a-4-anni_2099859-201502a.shtml
Per confronto: il dopatissimo Schwazer è stato condannato a 42 mesi.

Con 21 mesi la WADA e il CONI possono dire di aver FORMALMENTE quasi ottenuto quanto chiesto mentre invece Carolina non ha FORMALMENTE ottenuto la cancellazione o la riduzione della pena!
FORMALMENTE quindi CONI/WADA possono dire di aver "ottenuto ragione" (aumento della pena), IN PRATICA l'accordo è una riduzione effettiva di pena per ogni obiettivo concreto (ricordiamo che la scorsa stagione Carolina si era spontaneamente presa un anno sabbatico post-olimpico, prima della condanna, quindi in quell'anno non avrebbe gareggiato comunque), tranne gli Europei 2016 che, come detto, quasi certamente restano fuori.
Non vi pare un'esempio sublime di "genio forense italico"? ;-)
Non per niente l'Italia è chiamata anche "il Paese degli Avvocati" (che in questo caso, almeno, hanno comunque fatto un ottimo lavoro) ...

L'altro contentino che l'antidoping avrebbe chiesto è stata l'"ammissione di colpevolezza" da parte della Kostner.
E qui, nella giornata di lunedi 5, c'è stato l'altro inghippo mediatico.
A leggere certi articoli sembrava che Carolina si fosse cosparsa il capo di cenere ammettendo di aver mentito per aver voluto proteggere Schwazer.
Mi chiedo quanti di coloro che hanno letto quei titoli apparentemente clamorosi (il primo forse è stato un comunicato ANSA dal titolo un pò ambiguo, che deve aver sparso la voce) sono andati a leggere il testo effettivo che spiega l'accordo raggiunto, presunta "confessione" compresa. Temo siano stati pochissimi, quindi vedo qui di rimediare.

Il (breve) testo del consenso del TAS (in inglese: CAS) all'accordo raggiunto tra Carolina e la WADA e il NADO Italia lo si trova qui: http://www.tas-cas.org/fileadmin/user_upload/Media_Release_3940_II.pdf

La frase chiave, per capire il senso dell'accordo, è questa:
"On 30 July 2012, a Doping Control Officer (DCO) attempted to conduct a doping control on Ms Kostner’s then partner, Mr Alex Schwazer at the home of Ms Kostner. Ms Kostner falsely advised the DCO that Mr Schwazer was not at the premises. Ms Kostner has since recognised that she committed a serious error of judgement by misleading the doping control officer, and she has accepted that her conduct violated the Italian Anti-Doping Rules".

Traduzione:
"Il 30 luglio 2012 un addetto incaricato del controllo doping (DCO) ha tentato di effettuare un controllo doping sull'allora partner della Signorina Kostner, il Signor Alex Schwazer, a casa della Kostner. La Kostner ha falsamente comunicato al DCO che Schwazer non era in casa. La signorina Kostner ha poi riconosciuto di aver commesso un grave errore di giudizio nello sviare l'addetto al controllo doping e ha accettato che la sua condotta ha violato le regole anti-doping italiane".

Bene, qui non c'è alcuna ammissione di "aver mentito" più di quanta non ce ne fosse stata subito da parte di Carolina, che ha sempre ammesso ("since recognised") di aver detto all'incaricato una cosa falsa, ma in completa buona fede e pressata dalle circostanze inattese.
A leggere alcuni articoli e alcuni titoli di ieri, invece, sembrava che Carolina avesse improvvisamente ammesso la malafede!
Esempio:
"Kostner: 'Mentii per coprire Schwazer'. Squalifica di 21 mesi. Il Tribunale dello Sport di Losanna si è pronunciato: inasprita la pena nei confronti della pattinatrice, potrà tornare a gareggiare dal 1° gennaio" (SportMediaset)

Chiunque abbia seguito la vicenda sa perfettamente (se non è in malafede) che quanto è scritto nel comunicato del TAS è ESATTAMENTE ciò che Carolina ha sempre sostenuto: ha mentito, commettendo un grave errore, ma in perfetta buona fede.

E infatti il comunicato parla di "grave errore di giudizio", non di ammissione di dolo.

E nella conferenza stampa di martedi 6, Carolina ha rimesso le cose a posto (come era ovvio che fosse):
"Doping, Kostner 'errore in buona fede' - 'Ora posso guardare al futuro con più serenità'"
http://www.ansa.it/sito/notizie/sport/altrisport/2015/10/06/doping-kostner-errore-in-buona-fede_0a7d6644-463c-486f-8e45-4cf9e7c60135.html
"Doping, Carolina Kostner: 'Ho sbagliato, mi rimetto in gioco'"
http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/15_ottobre_06/doping-carolina-kostner-ho-sbagliato-mi-rimetto-gioco-f0d5f03a-6c1f-11e5-bbf5-2aef67553e86.shtml

Cos'è cambiato, quindi, nell'atteggiamento della Kostner da quando (quasi un anno fa) Carolina affermava davanti all'Antidoping e ribadiva davanti ai media "è stato un grande errore che però ho fatto in buona fede" (http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/12/02/carolina-kostner-amavo-schwazer-non-doping-non-sapevo/1245053/ )?

Sostanzialmente NULLA, "errore in buona fede" dichiarato ieri esattamente così come viene dichiarato oggi.
L'"ammissione" è solo per la violazione oggettiva delle norme ("italiane", cosa che come dirò poi mi pare riveli bene il carattere "de noantri" di questo inatteso accordo), non per la colpevolezza dolosa.

Continuo a chiedermi perciò perchè ci sia chi si ostina a dire e/o scrivere che questa sostanzialmente positiva conclusione sia stata dovuta a "radicali cambiamenti nella strategia difensiva" degli avvocati della Kostner (che ha un nuovo avvocato, Mario Gallavotti, da giugno).
Capisco che sia gratificante il dire "l'avevo detto io che Carolina doveva dichiararsi colpevole per poterne uscire!", come fa qualcuno di costoro, ma sarebbe gradevole pure che la cosa avesse corrispondenza con la realtà e la logica.

Carolina DA SUBITO, pure di fronte all'Antidoping (e non solo "negli ultimi interrogatori"), ha detto ciò che ha ripetuto martedi nella conferenza stampa. Ha ribadito le sue colpe NEGLI STESSI TERMINI in cui le ribadisce oggi.
E il fatto che abbia DA SUBITO affermato di non aver mai voluto coprire un dopato, che non sospettava essere tale, pur ammettendo di aver SBAGLIATO a MENTIRE agli ispettori, è stato ciò che le ha fatto riconoscere parecchie attenuanti (di cui ho scritto in un precedente post), essendo stata creduta in questo dal pur per niente comprensivo Antidoping italiano.
Che doveva fare per ulteriormente "dichiararsi colpevole" in modo da avere un presunto "miglior trattamento", come alcuni hanno suggerito?
Auto-accusarsi di aver voluto coscientemente proteggere un dopato? Si, bravo, così formalmente sarebbe caduta in pieno nella violazione dell'Art. 2.9 che parla di "complicità intenzionale" (intenzionalità che invece lei ha sempre negato) e invece di sedici mesi magari gliene davano subito 35 e inoltre sarebbe diventata una "rea confessa" con un'immagine indifendibile.

Bei consigli ...

In questo tentativo di qualcuno di far apparire Carolina ora "pentita e contrita" più di quanto fosse in precedenza e per ribadire la presunta efficacia decisiva di una supposta nuova linea difensiva basata sull'"ammissione di colpevolezza", c'è chi ha arditamente affermato che il fatto che qualche giorno fa la Kostner abbia chiesto al NADO Italia il permesso per allenarsi al Palazzo del Ghiaccio di Padova "dimostra" che in estate (quando il nuovo avvocato, Gallavotti, aveva già assunto l'incarico!) abbia preso dei rischi inutili nel voler gareggiare senza chiedere preventivamente il permesso all'Antidoping, che "probabilmente" (!) glie l'avrebbe concesso.
Beh, ragazzi, capisco il cercare di aver ragione a tutti i costi ma ... è l'Antidoping stesso che ha riconosciuto che il comportamento di mezz'agosto di Carolina è stato ineccepibile nel rispetto della normativa!
E l'avvocato era già allora Gallavotti (ed evidentemente fece un buon lavoro per verificare che non ci fossero violazioni di norme).

Va bene essere Einstein e contrarre o dilatare il tempo, ma neppure la relatività prevede che il "prima" possa diventare "dopo": se Gallavotti era in pista già da giugno, è chiaro che le scelte fatte in luglio e agosto portano già la sua firma di consulente giuridico, ovvero deve averle verificate ed avallate, allo stesso modo di questa ultima di chiedere il "permesso" per Padova.
Quindi: o adesso Gallavotti si è deciso a chiedere "superfluamente" un permesso, per pura buona grazia e per dimostrarsi concilianti, nel nuovo clima "idilliaco" post-accordo e sapendo che i termini della questione erano analoghi a quelli per cui la Procura ha già dato il nulla osta oppure i termini (status degli organizzatori ecc.) erano diversi e più incerti ed in tal caso questa volta è stato giusto approfondire (per non rischiare di svuotare da subito l'accordo appena raggiunto, con una nuova querelle legale).
Anche qui nessuna "nuova linea", se non forse quella di voler giustamente mantenere un buon clima che si è ricostituito (pare) tra la Kostner e le autorità sportive.

Ciò che mi ha subito colpito del comunicato del TAS, invece, non è affatto la presunta "confessione" di Carolina (che non c'è, c'è solo il ribadire quanto ha da sempre ammesso, anche davanti alla Procura Antidoping) bensì il fatto che faccia riferimento alla violazione delle "norme anti-doping ITALIANE".
Ciò non vuol dire che non ci sia stata anche la violazione delle norme internazionali WADA (da cui derivano quelle italiane), anche se forse è significativo che non ci sia neppure nessuna ammissione esplicita in questo senso nel testo del comunicato TAS, ma è veramente "curioso" che in quel comunicato la WADA resti completamente in secondo piano, anche nei termini dell'accordo ora accettato dal TAS.
E' come se il TAS prendesse atto che una "storia italiana" si chiude con un "accordo italiano".
Forse con un sospiro di sollievo per evitare di dover giudicare una vicenda tarata intrinsecamente da norme piuttosto incongrue (e non sempre di univoca chiarezza) e incancrenitasi in uno scontro più di politica sportiva italica che di Giustizia sportiva internazionale.
E, in effetti, tutta questa storia, compreso ora il suo epilogo più ancora "politico" che giudiziario, appare proprio essere "molto italiana"!

A questo punto, tutti contenti:
- Carolina ha di fatto una significativa riduzione della pena e non ha dovuto ammettere nulla di più di quanto ha detto fin dal primo interrogatorio davanti alla Procura Antidoping, ovvero il suo errore che le ha fatto violare una norma ma commesso in buona fede.
- la WADA, il CONI e la sua Procura Antidoping ottengono un formale aumento della pena ma, soprattutto, si tirano fuori da una vicenda che, ancor di più dopo la storia estiva dell'inchiesta sulle esibizioni, stava per loro diventando un boomerang di credibilità (con ancor più gente che cominciava a dire "ora stanno esagerando" e "vogliono perfino impedirle di lavorare"). Per il CONI, poi, c'è probabilmente un ulteriore motivo per essere contenti, ma ci arriverò dopo ...

Del resto, gli accordi sono un compromesso per fare tutti (più o meno) contenti.

 

 

A questo punto c'è da chiedersi se è accaduto qualcosa negli ultimi tempi che ha portato a questo inaspettato sviluppo.
Scartata per i motivi sopra detti l'ipotesi che si sia trattato di un "generoso venire incontro a Carolina" grazie ad un pur tardivo "andare a Canossa" da parte della Kostner (che non ha indossato nessun saio a piedi scalzi nella neve, non più di quanto avesse già fatto da un anno a questa parte), qualcosa pare essere scattato in agosto, dopo la vicenda delle esibizioni sospettate di essere in violazione della squalifica.

E' ciò che hanno ipotizzato diversi osservatori, come il noto giornalista della Gazzetta, specializzato nel pattinaggio di figura, Andrea Bongiovanni:
"Per assurdo, proprio le polemiche e i paradossi scatenati per la partecipazione dell’ex iridata a tre show in Nord Italia intorno a ferragosto, avrebbero portato a un avvicinamento tra le parti sotto la regia dell’avvocato Mario Gallavotti, già collaboratore della Federcalcio e difensore della Kostner da giugno".
http://www.gazzetta.it/Sport-Invernali/03-10-2015/ghiaccio-accordo-kostner-1-novembre-potra-gareggiare-130370030531.shtml

oppure

"L'accordo sarebbe arrivato dopo che Gallavotti e i rappresentati del Coni si sono sentiti durante l'estate per le polemiche sorte a causa della partecipazione di Carolina a delle esibizioni sul ghiaccio. Le parti, anziché litigare, si sarebbero così avvicinate e avrebbero cominciato a parlare di una soluzione per liberare finalmente Carolina da questa squalifica dai più considerata ingiusta, visto che non si tratta di doping vero e proprio" (Lucia Resta).
http://www.outdoorblog.it/post/368896/carolina-kostner-e-la-squalifica-grazie-a-una-retrodatazione-puo-tornare-in-gara-a-gennaio

Mi sembra tutto molto probabile.

La vicenda agostana delle esibizioni è stato un boomerang mediatico per il CONI ed ha rafforzato l'immagine di Carolina (che in realtà era già abbastanza forte, almeno nel pubblico).
Un commentatore, Massimiliano Ambesi, dice che in quel caso la Procura Antidoping è stata tirata per i capelli dalla WADA, che avrebbe fatto pressioni dopo che le notizie sugli spettacoli e le prime perpessità su di essi sono apparse sui media, nella scelta di aprire un fascicolo di indagine su questo nuovo versante. Possibilissimo, anche se è da quando avevo i calzoni corti che non credo all'applicazione meccanica dell'obbligo di azione giudiziaria in caso di notizie di reato.
Sarebbe stato meglio, per la Procura stessa, il fare qualche verifica informale, che avrebbe portato ad appurare in poche settimane al massimo (come poi è stato) che non c'erano violazioni, invece di finire di nuovo sui giornali con la oggettivamente roboante affermazione "abbiamo aperto un nuovo fascicolo". Così facendo la Procura è apparsa di nuovo "accanirsi" contro Carolina, fosse ciò vero o meno.
In questo clima, chi cominciava a rischiare in credibilità erano le stesse autorità sportive, se la condanna di Carolina fosse stata in seguito confermata o addirittura aggravata.

Aggiungiamoci una cosa: eravamo alla vigilia di un cambiamento nella struttura dell'Antidoping italiano, da CONI-NADO a NADO Italia, una struttura di cui si parla dall'anno scorso e in questi giorni affidata sostanzialmente ai NAS dell'Arma dei Carabinieri con il dichiarato intento di "rendere l'antidoping più indipendente", con "garanzia di terzietà assoluta" (cosa che se ci pensate dovrebbe farvi fare un salto sulla sedia se si pensa al passato, anche recente, pur se il nuovo nato ufficialmente parte con la "benedizione" del CONI o, almeno, di Malagò!).

http://www.coni.it/it/news/primo-piano/9471-presentato-lo-storico-accordo-con-i-nas-per-la-lotta-al-doping-malag%C3%B2-nado-italiana-libera-da-ogni-condizionamento.html

http://sport.tiscali.it/altrisport/feeds/15/09/17/t_121_20150917_SPR_TN01_0141.html?altrisport

Io non ho alcun elemento concreto per sapere se questo cambio di direzione dell'antidoping italiano abbia avuto qualche peso nel far maturare l'accordo nè per ipotizzare che la linea dura che ha seguito in precedenza la Procura Antidoping del CONI non trovasse molti entusiasti nel NADO, certo che è una ulteriore coincidenza che mi fa pensare.

 

Altra coincidenza temporale è, in generale, quella che vede lo sviluppo della vicenda Kostner con la fase finale dell'istituzione del NADO Italia e conseguente spostamento di poteri dal CONI ad altri, oltre che presumibilmente gran lavorìo delle persone coinvolte per "riposizionarsi" e difendere il proprio ruolo professionale.

Il NADO è stato presentato a febbraio 2015 (vedi link sopra), il che ovviamente vuol dire che il lavoro di costruzione andava avanti già da parecchio. La vicenda di Carolina inizia a settembre 2014 ed ha il suo culmine, con la condanna, a gennaio 2015. Una coincidenza pressochè perfetta.

 

E' proprio così improponibile pensare che le scelte dell'Antidoping italiano tra la fine dell'anno scorso e l'inizio di questo, sul caso Kostner, siano state fortemente influenzate da questa vicenda dell'imminente cambio della struttura responsabile, inducendo a richieste (51 mesi!) e poi condanne che da subito sono apparse del tutto sproporzionate al comportamento effettivo di Carolina ed al danno che ha causato (nei fatti, nullo)?

E' così improponibile pensare che ci sia stato chi ha approfittato dell'occasione per dimostrarsi (agli occhi della WADA e di chiunque altro potesse appoggiare il "rigore") "inflessibile contro il doping", proprio mentre si stava definendo una struttura (che ha bisogno di organigrammi, ovvero persone!) fatta proprio per ottenere maggior rigore grazie ad una maggiore indipendenza dall'organizzazione sportiva in sè?

Ed è così strano pensare che adesso, definita struttura ed organigrammi, queste esigenze di mostrare il rigore siano venute meno, o perchè le stesse persone si sono "sistemate" o, al contrario, perchè sono altre persone ad aver ottenuto le redini?

 

Anche qui, non ho riscontri.

Ma che lo "strano" rigore estremo mostrato verso Carolina nell'autunno e inverno scorso non abbia avuto alcuna relazione con la piccola o grande lotta di potere che, inevitabilmente, si deve essere scatenata a quel tempo nell'ambiente antidoping, mi sembrerebbe, questo si, davvero improbabile.

 

 

E vale le pena dire poi un mio ENORME sospetto: penso che nella genesi dell'accordo c'entri anche ... Schwazer!

E' ormai ben noto che Schwazer si sta allenando sotto la guida di un tecnico prestigioso, Sandro Donati, in quello che viene presentato come un lodevole tentativo di dimostrare che "si può andare forte anche senza doparsi" ma che altri vedono con grande sospetto (per esempio Franco Bragagna, storico ed espertissimo commentatore Rai, che ha suscitato quasi scandalo dicendo in diretta televisiva, senza peli sulla lingua, che giudica questa un'operazione di "maquillage e marketing").

http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/03/31/news/atletica_schwazer_lancia_la_sfida_dimostrero_di_poter_vincere_senza_doping_-110928858/

Che ci sia una forte copertura mediatica su tale operazione, indipendentemente da come la si giudichi, è indubbio: da quest'estate siamo periodicamente e puntualmente informati dei tempi eccellenti che l'altoatesino è in grado di fare e mi ha sbalordito sentire, qualche giorno fa, un TG nazionale APRIRE una pur breve pagina sportiva, al lunedi!, con la notizia del tempo di Schwazer sui 10 km!

http://altoadige.gelocal.it/sport/2015/07/20/news/schwazer-andra-a-rio-donati-va-fortissimo-1.11807246
http://altoadige.gelocal.it/sport/2015/09/25/news/alex-schwazer-torna-a-tempo-di-record-1.12156268

E molte voci appoggiano questo tentativo di "resurrezione morale e sportiva", pure con accenti da predicatore domenicano del Seicento contro gli "eretici" che osano parlare di "marketing":

https://vadodicorsa.wordpress.com/2015/07/24/donati-schwazer-una-collaborazione-destinata-a-lasciare-il-segno-nel-mondo-dello-sport/
http://capodacqua.blogautore.repubblica.it/2015/06/17/schwazer-bragagna-la-rai-e-il-vecchio-che-resiste/
http://capodacqua.blogautore.repubblica.it/2015/10/02/il-ritorno-di-schwazer-e-le-critiche-dei-dirigenti-smemorati-dellatletica-corrotta/

Personalmente condivido parecchio le perplessità su questo "recupero" sportivo di Schwazer, fatto in questi termini smaccatamente mediatici.
Non credo di essere uno di quei "talebani" che chiedono facilmente pene durissime e definitive per chi si dopa, per quanto mi ripugni il doping. So perfettamente quanti atleti ci sono ad essere tornati a gareggiare dopo una squalifica (Gatlin, la Efimova, Contador, Chambers ecc. ecc.).
Sono anche d'accordo che si dia una seconda possibilità, come con qualsiasi condannato che ha espiato, ma questa operazione effettivamente "puzza", anche perchè è decisamente pericolosa per il significato stesso che inevitabilmente viene ad avere, anche oltre il dichiarato: se Schwazer, ex campione olimpico, a Rio non vince, molti potrebbero concludere (giusto o sbagliato che sia) che "si può andare forte anche senza doparsi, ma senza doparsi non si arriva all'oro".
E allora addio ai "buoni insegnamenti morali" che la vicenda vorrebbe diffondere. Non voglio poi pensare cosa apparirebbe se facesse un sostanziale flop ...
Possibile che chi ha avviato questo progetto, se davvero aveva un intento di dare un "esempio morale", non abbia valutato questi rischi?

Un ritorno senza fanfara preventiva, come hanno fatto TUTTI gli atleti squalificati per doping che sono tornati all'agonismo, non sarebbe stato più opportuno sotto tutti i punti di vista?

 

Aggiungo: è davvero "educativo" far passare il messaggio che "se ti dopi e vieni scoperto paghi, ma ci può sempre essere (soprattutto se sei un atleta da medaglia, che se no 'ciccia' ...) qualcuno, ai più alti livelli tecnico-organizzativi, che ti può dare una mano per 'redimerti' e tornare in pista"?

Non è, lo strombazzare questa "bellezza e giustezza della redenzione", perfino squadernata al pubblico, un minare il deterrente delle pene antidoping? Non è un creare un precedente che potrebbe essere interpretato come "se sono in gamba, mi potrebbero poi aiutare a ritornare dopo la squalifica, perfino alle Olimpiadi" o "perchè per Schwazer si e per me no"?

Comunque la morale è: Schwazer "corre", secondo gli auspici di molti, verso Rio 2016.
Lui stesso lo dice: http://www.repubblica.it/sport/vari/2015/10/07/news/alex_schwazer_ora_punto_a_rio_una_seconda_vita_per_dimostrare_quanto_valgo_-124538379/

Pochi giorni fa a Schwazer è stato negato uno sconto di pena dal Tribunale Nazionale Antidoping (c'è chi dice per l'opposizione della IAAF più che per la volontà dei giudici italiani): http://www.gazzetta.it/Atletica/05-10-2015/atletica-caso-schwazer-tna-nega-sconto-pena-marciatore-130392840960.shtml
ma in ogni caso l'obiettivo Rio resta.

Le occasioni per ottenere i tempi minimi per le Olimpiadi ci saranno comunque e se davvero Schwazer è così in forma questo diniego nei fatti non lo danneggia significativamente (e se invece non è così prestazionale come viene detto, il primo a non volerlo a Rio potrebbe essere il CONI stesso!). Al contrario, dargli uno sconto di pena, oltretutto non indispensabile, avrebbe probabilmente causato altre polemiche e rafforzato l'accusa verso il CONI di fare di tutto pur di aiutarlo a gareggiare alle prossime Olimpiadi.

Ma l'obiettivo di Rio è sempre più affermato esplicitamente dagli interessati e ormai ben poco implicitamente pure dal CONI.

A questo punto, c'è qualcuno che ha il coraggio di dire che se l'ex-dopato Alex Schwazer vestisse la maglia azzurra a Rio, nello stesso anno in cui la sua precedente fidanzata Carolina Kostner, mai dopata, fosse stata tenuta ferma per tutta la stagione (come sarebbe successo se non ci fosse stato ora l'accordo o se addirittura il TAS avesse irrogato una pena ancor più severa), ciò non avrebbe causato uno SCANDALO mediatico di proporzioni gigantesche?
Magari su basi essenzialmente emotive, ma pur sempre reali ed ampie.

Altro che le critiche che ci sono da un anno contro la condanna, altro che il dissenso contro i fascicoli aperti sulle esibizioni!
Il CONI avrebbe fatto la figura dell'organizzazione che fa la faccia feroce sul doping contro una non dopata, mentre è prontissimo ad ammettere un "figliol prodigo" sicuramente ex dopato (e di brutto) per cercare una medaglia in più nell'appuntamento più importante del quadriennio, il tutto condito da toni retorici da "redenzione sportiva" degni di un film americano.

 

Se quindi si voleva (come si vuole) mandare Schwazer a Rio "non si poteva" non consentire a Carolina di gareggiare nella stagione 2015-2016, pena l'essere investiti da un treno di critiche.

E che il CONI appoggi il progetto di Donati e stia pensando di mandare Schwazer a Rio (in una situazione nella quale l'atletica italiana per il resto, dopo i mondiali di Pechino, è all'"anno zero"), non è un'ipotesi, è ormai una CERTEZZA assoluta:
"Non posso fare il tifo che si qualifichi per Rio perché non sarebbe corretto nei confronti degli altri atleti. Faccio però il tifo che questa meravigliosa storia di recupero di Schwazer nel mondo dello sport si possa replicare un giorno con altri atleti che hanno riconosciuto di avere sbagliato e che hanno pagato. Non necessariamente con la qualificazione olimpica o una medaglia, ma quantomeno con una riabilitazione agli occhi di loro stessi, delle loro famiglie e di chi hanno tradito. Sarebbe una bella storia se con queste premesse tutti gli Alex Schwazer del mondo potessero dare un contributo in questo senso", dice ancora Malagò, prima di ricordare l'impegno di Sandro Donati al fianco di Schwazer. "Lo ringrazio sempre per il suo impegno, è sicuramente quello che maggiormente dà un certificato di garanzia su questo progetto".
http://www.adnkronos.com/sport/2015/10/07/malago-felice-per-kostner-sempre-sperato-una-soluzione_MrCrEfS06Zk06rI6rsSc0K.html

A questo punto, il cerchio si chiude.

 

Da una parte CONI e Antidoping italiano in difficoltà sul piano mediatico, con la prospettiva di avere nel prossimo futuro problemi di immagine ancora maggiori nel caso insistano nella linea dura, ma che non possono cedere di colpo senza perdere la faccia.

Dall'altra un abile ed esperto avvocato che vede la breccia e vi si insinua, ottenendo probabilmente il massimo risultato possibile col minimo sforzo, praticamente senza cambiare nulla della posizione tenuta da Carolina da quasi un anno a questa parte e concedendo solo contentini formali alla controparte (ma che servono a salvare la faccia alla stessa controparte).

 

E se qualcuno è così ingenuo da pensare che si sia chiuso invece per un improvviso slancio di generosità dell'Antidoping verso la Kostner che ha potuto estrinsecarsi grazie ad una presunta nuova e più marcata "ammissione di colpevolezza" di Carolina beh ... mi limiterò a definirlo "ingenuo"! :asd:

Dato che questa nuova ammissione di colpevolezza non c'è, è alle recenti esigenze della controparte, il riformato Antidoping italiano, che bisogna guardare.

Non un cambiamento della linea difensiva della condannata, ma necessità da parte dell'Antidoping di non trascinare ancora o magari acuire un atteggiamento accusatorio sempre più difficilmente difendibile.

 

Da qui questo "sorprendente" accordo, di cui altrimenti è difficile spiegare la ragione e i termini, del tutto "soft" e quasi sbrigativi, in cui si è esplicitato.

 

 

Ed ora si spera davvero che la vicenda sia definitivamente chiusa e che si possa ricominciare a parlare di pattinaggio sulle piste di gara.

La stagione 2015-2016 sta per entrare nella sua fase più calda! :)

 

http://static.isu.org/media/201261/1940-fs-intl-comps-2015-2016.pdf

 

 

Modificato da Astor

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