Yellow 312 Inviato 1 Novembre, 2011 se israele perde l'appoggio degli stati uniti e dell'occidente rischia veramente di essere tolta dalla faccia della terra...non so quanto sia stata una buona mossa questo proclamo...avrebbero fatto meglio a mettersi d'accordo segretamente per riconcedere ai palestinesi il territorio che gli appartiene.... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 1 Novembre, 2011 Gli Stati Uniti che non appoggiano pi? Israele? Scusate ma ? pi? probabile che Dennis venga a fare il team principal della Ferrari Gli USA continueranno ad appoggiare Israele qualsiasi uomo ci sar? alla Casa Bianca. E tutti i proclami sulla proclamazione di uno stato palestinese sono aria fritta visto che la mozione pu? pure passare in assemblea generale, ma gli USA hanno gi? annunciato il "no", e quindi il veto, in consiglio di sicurezza. Ora sono curioso di vedere come far? l'UNESCO a campare senza i 60 milioni di dollari l'anno che arrivano da Washington. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 1 Novembre, 2011 (modificato) beh dai domenico, se prima gli usa difendevano a spada tratta israele, ora il vento sembra si stia calmando un po'... http://www.corriere.it/esteri/11_settembre_21/palestina-onu-obama_b15cfd54-e46f-11e0-bb93-5ac6432a1883.shtml te lo immagini bush dire una cosa del genere? io proprio no...e sono convinto che anche un democratico ai tempi di bush non avrebbe fatto questa dichiarazione... Modificato 1 Novembre, 2011 da Yellow Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 1 Novembre, 2011 (modificato) Ma dove? Guarda ti posso assicurare che il giorno in cui gli USA non appoggeranno Israele vorr? dire che io sar? diventato trans, amante di Dennis, comunista, musulmano e interista S? allo stato palestinese l'aveva detto anche Bush, a dire la verit?, lo stanno dicendo tutti da trent'anni a questa parte. Il punto ? come arrivarci. Modificato 1 Novembre, 2011 da Osrevinu Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 1 Novembre, 2011 mi sa che mi sono perso la perla di bush allora...come arrivarci ? pi? dura, ma il primo passo ? ben chiaro: israele si deve ritirare dalle zone occupate. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 1 Novembre, 2011 Ma come ti ho detto, a parole sono tutti d'accordo che debba esserci lo stato palestinese, sono anni che tutti, ma proprio tutti, lo dicono (a parte qualche estremista). Il punto ? proprio sul come. Sul fatto che Israele debba ritirarsi dai territori ? giusto, e il primo ad iniziare il ritiro era stato il vituperato Sharon (descritto da tutti come un mostro) che proprio per questo entr? in rotta col suo partito. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ayrton4ever 0 Inviato 2 Novembre, 2011 Massimo Fini riassume la guerra in Libia in poche ma significative righe: "La guerra era nata per proteggere i civili, ne ha ammazzati pi? la Nato con i bombardamenti collaterali, e poi anche l?ultimo episodio. che minaccia erano questo convoglio di disperati di 15 ? 20 pick-up o quel che erano? Non minacciavano nessuno evidentemente, stavano cercando di fuggire. Quindi ? l?arroganza occidentale coniugata con l?ipocrisia sempre crescente dell?Occidente. In questo senso abbiamo fatto passi indietro. Una volta c?erano le potenze, le potenze se volevano una cosa mandavano le cannoniere e se la prendevano, non mettevano alle spalle nessuna ragione morale. Era una cosa intellettualmente onesta, invece adesso si fanno le stesse cose e anche peggio pretendendo di farle in nome dei principi e in nome della morale e in nome dell?etica." da http:\\www.beppegrillo.it Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 2 Novembre, 2011 Io con Massimo Fini non sono mai d'accordo su niente e anche su queste righe che hai riportato ci sarebbe da discutere, ma su un punto ha ragione: su tutta queste questione della Libia c'? stata una ipocrisia di fondo che fa venire i brividi. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 2 Novembre, 2011 per? sapevano che su quei pick up c'era gheddafi non te lo dimenticare...l'azione ? stata coordinata dalla nato che poi lo hanno fatto catturare ai ribelli per non esporsi troppo sulla stampa, ma alla fine ? stato un blitz... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 2 Novembre, 2011 Ragazzi, c'? una certa differenza tra: - "Sarebbe ora che anche gli Stati Uniti la smettessero di appoggiare Israele nel suo cocciuto ostracismo verso il riconoscimento dello Stato palestinese gi? previsto nel piano del 1947". e - "Sarebbe ora che anche gli Stati Uniti la smettessero di appoggiare Israele". Il senso ? totalmente diverso, non credete? E allora non capisco perch? si comincia a discutere come se io avessi scritto la seconda frase, mentre in realt? avevo scritto la prima... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lesnar89 1 Inviato 2 Novembre, 2011 Ma all'atto pratico il riconoscimento dell'UNESCO ? cos? importante? A me sembra pi? un atto di facciata... le potenze mondiali sanno benissimo che ? il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a stabilire i destini geopolitici del mondo ed ? ovviamente quello a cui la Palestina guarda praticamente da 60 anni. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 2 Novembre, 2011 per come l'hanno preso gli israeliani sembra di s?...certo le parole rimangono parole finch? non vengono attuate, si spera che questa volta lo facciano... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 2 Novembre, 2011 (modificato) Ma all'atto pratico il riconoscimento dell'UNESCO ? cos? importante? A me sembra pi? un atto di facciata... le potenze mondiali sanno benissimo che ? il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a stabilire i destini geopolitici del mondo ed ? ovviamente quello a cui la Palestina guarda praticamente da 60 anni. Avendo un osservatore nell'Assemblea, la Palestina ora potrebbe chiedere all'UNESCO di incriminare alcuni militari e politici israeliani per delitti contro l'umanit?. Ecco perch? Israele si sente bruciare. Una coincidenza: Una mia amica sta preparando un lavoro da presentare a studenti di liceo sulla penuria di acqua nel mondo, comprese le guerre passate e future intorno all'approvvigionamento di questa risorsa. Stamane mi ha chiesto di aiutarla nel preparare alcune slide. Mi ha passato del materiale riguardo la Valle del Giordano, la deviazione delle fonti, il prosciugamento dei fiumi, l'approvvigionamento e lo sfruttamento delle tre falde acquifere della Cisgiordania (Israele ha solo la falda costiera, troppo salata). Il materiale si avvale di dati e testimonianze di specialisti ISRAELIANI, funzionari del Governo e dell'Universit? di Tel Aviv, quindi non sospettabili di partigianeria. Lo stesso Sharon riconobbe che la guerra del 1967 ? stata praticamente una guerra per l'acqua. Progressivamente Israele ha dapprima deviato il corso del Giordano dal Lago di Tiberiade e costruito cos? il suo acquedotto nazionale, e poi ha cominciato lo sfruttamento intensivo delle falde nei Territori Occupati Palestinesi. Oggi un Isaeliano ha 250 metri cubi d'acqua pro-capite al giorno, contro i 45 di un Palestinese. Eppure le tre falde acquifere sono tutte in territorio palestinese.. L'unica falda acquifera lasciata ai Palestinesi, quella dei monti sud-orientali, ? quasi esaurita ed ? fortemente inquinata da scarichi tossici. L'Acquedotto Israeliano e l'accordo Siria-Giordania per deviare il fiume Yarmuck (maggior affluente del Giordano), ha reso il Giordano un pantano dieci volte pi? basso di trent'anni fa, divenuto canale di scarico, fiancheggiato da zone militari, campi minati, pericolose sabbie mobili, talmente inquinato da non poter sostenere alcuna forma di vita, mentre il Mar Morto pu? estinguersi definitivamente in pochi anni. E' ovvio che Israele non ridar? mai il Golan alla Siria, altrimenti nascerebbero dispute sulla deviazione del Giordano attuata da Israele. I contadini palestinesi vicino Nablus, visto che i loro pozzi da dieci anni sono inquinati dalla colonia israeliana sovrastante, sono costretti a spostarsi verso altri pozzi, ma per fare 5 (cinque) chilometri, devono impiegare 12 (dodici) ore attraverso i check point per trovare acqua... A volte i soldati non fanno problemi e li fanno passare e tornare, a volte invece li fanno passare, li fanno prendere l'acqua coi muli, poi al ritorno li fermano e gettano i contenitori spargendo l'acqua per terra... Spesso, quando le condutture palestinesi hanno un guasto, i contadini per ripararle si beccano pallottole dai coloni ebrei. Ci sono diversi feriti e diversi muli ammazzati da pallottole israeliane. A volte, le falde palestinesi sulle colline hanno un aumento di inquinamento. Nei sopralluoghi poi viene accertato che i coloni gettano rifiuti nella fonte attinta dai palestinesi. Si trovano persino pannolini sporchi. Altre volte dietro il Muro le fogne israeliane si rompono e inquinano le falde dei villaggi palestinesi. Ma gli israeliani non le riparano, per? non fanno nemmeno passare i palestinesi per andare a ripararle. Il Governo Israeliano ha proposto ai Palestinesi un'alternativa: gli Israeliani continueranno a prendersi l'acqua dalle falde palestinesi, mentre i palestinesi potranno bere l'acqua di mare del Mediterraneo opportunamente desalinizzata ad Haifa e gentilmente fatta passare con acquedotti sul territorio israeliano fino ai territori palestinesi. Per? Israele non ? disposta a metterci i soldi. Devono trovarli i palestinesi... Gli esperti israeliani contestano il loro governo, perch? secondo loro ? assurdo (ma va..) che i Palestinesi debbano bere acqua di mare desalinizzata mentre gli israeliani sfruttano le falde montane palestinesi, e il progetto verrebbe a costare cos? tanto che per un palestinese l'acqua verrebbe a costare pi? di adesso... Attualmente l'80% delle falde acquifere in territorio palestinese ? sfruttato da Israele, il 20% va ai palestinesi. Modificato 2 Novembre, 2011 da sundance76 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 2 Novembre, 2011 (modificato) Ma all'atto pratico il riconoscimento dell'UNESCO ? cos? importante? A me sembra pi? un atto di facciata... le potenze mondiali sanno benissimo che ? il Consiglio di Sicurezza dell'ONU a stabilire i destini geopolitici del mondo ed ? ovviamente quello a cui la Palestina guarda praticamente da 60 anni. Questo voto conta relativamente. L'obiettivo dei palestinesi ? ottenere il riconoscimento come stato dall'ONU (l'UNESCO ? solo un'agenzia delle Nazioni Unite), la procedura prevede il voto dell'Assemblea Generale, dove il s? ? praticamente scontato, ma poi ad esprimersi definitivamente e convalidare il voto dell'Assemblea deve essere il Consiglio di Sicurezza, e gli Stati Uniti hanno gi? detto che opporrano il veto; quindi non se ne far? niente. Anche il timore che i palestinesi possano adire la Corte Penale Internazionale ? infondato. Innanzitutto per poterla adire ? necessario un voto del Consiglio di Sicurezza dove il veto americano ? scontato, ed inoltre tale corte non ? riconosciuta da molti stati che non ne accettano la giurisdizione. Attenzione poi a non confondere la Corte Penale Internazionale con la Corte Internazionale di Giustizia. Si tratta di due organismi diversi. Modificato 2 Novembre, 2011 da Osrevinu Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 2 Novembre, 2011 (modificato) Questo voto conta relativamente. L'obiettivo dei palestinesi ? ottenere il riconoscimento come stato dall'ONU (l'UNESCO ? solo un'agenzia delle Nazioni Unite), la procedura prevede il voto dell'Assemblea Generale, dove il s? ? praticamente scontato, ma poi ad esprimersi definitivamente e convalidare il voto dell'Assemblea deve essere il Consiglio di Sicurezza, e gli Stati Uniti hanno gi? detto che opporrano il veto; quindi non se ne far? niente. Questa s? che ? civilt? e rispetto della libert?. Comunque, anche senza il riconoscimento degli Stati Uniti (e meno male che sono la patria del principio di autodeterminazione dei popoli..), potrebbe comunque esserci un effettivo stato palestinese, riconosciuto da tutti gli altri Paesi. Peccato che l'Italia si sia astenuta. Peso politico zero. Modificato 2 Novembre, 2011 da sundance76 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Osrevinu 34 Inviato 2 Novembre, 2011 Senza voto del Consiglio di Sicurezza non ci sar? alcun riconoscimento ufficiale di stato palestinese, si tratterebbe di uno stato non riconosciuto come tale dalla comunit? internazionale. In sostanza non cambierebbe nulla rispetto alla situazione attuale. Tra l'altro il veto ? probabile che venga opposto anche dal Regno Unito. L'Italia si ? astenuta in seno all'UNESCO esattamente come ha fatto il Regno Unito e hanno fatto bene. L'Europa a che ca**o serve? Che ci sta a fare il megasuperiper ministro degli esteri dell'Unione? L'UE doveva portare una posizione comune e non presentarsi in ordine sparso. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 5 Novembre, 2011 (modificato) Il Guardian di Londra e il New York Times ipotizzano nei prossimi mesi un attacco all'Iran da parte di Stati Uniti e Gran Bretagna. Si prevedono intensi bombardamenti aerei, il lancio dalle portaerei di missili Tomahawk, che colpiscono un obiettivo nel raggio di 1.287 km, e gruppi di intervento sul territorio. La Gran Bretagna avrebbe gi? dato disponibilit? di una base nell'Oceano Indiano. L'urgenza dell'attacco sarebbe dovuta al fatto che l'Iran render? presto impossibile distruggere i siti nucleari, trasferiti in bunker fortificati. Il programma nucleare iraniano aveva subito un forte rallentamento dopo il cyber attacco via Rete effettuato sulle macchine presenti nei suoi laboratori dal virus Stuxnet, attribuito a Israele e agli Stati Uniti. Met? delle centrifughe fu messa fuori uso, ma, dopo l'identificazione del virus, il programma ? ripreso a pieno ritmo. L'Iran dispone di uranio arricchito sufficiente per realizzare quattro bombe nucleari. Nessuna delegazione internazionale ha per? dimostrato che Teheran abbia altri scopi per il nucleare che non siano civili. Gli Stati Uniti stanno stringendo i loro rapporti militari con i governi "amici" nella regione: Arabia Saudita, Bahrain, Emirati Arabi, Oman, Kuwait e Qatar. Un attacco all'Iran equivale a una dichiarazione di guerra alla Cina che questa volta non rimarrebbe indifferente come in Libia, con cui aveva preso accordi per il petrolio. Nel 2007 il post "Petrolio e terrorismo" del blog riportava: "Chi controlla il Golfo Persico, dove sar? estratto il 30% dell?intero fabbisogno mondiale, controlla l?energia e chi controlla l?energia controlla il pianeta. La richiesta crescente di energia (la sola Cina passer? dagli attuali 7 milioni di barili al giorno a 16, 5 milioni nel 2030) coincider? con la concentrazione dell'estrazione di petrolio nel Golfo Persico." L'attacco all'Iran, per molti osservatori, pu? essere la premessa alla Terza Guerra Mondiale. La Cina, grazie a un accordo con Islamabad, ? presente dal 2011 nella base militare pakistana di Gwadar che si aggiunge alle basi nell'Oceano Indiano in Bangladesh, Birmania e Sri Lanka. Gwadar permette alla Cina di presidiare le rotte del Golfo Persico percorse dalle sue petroliere. Sia la Cina che il Pakistan sono potenze nucleari. Attaccare l'Iran ? come gettare un fiammifero in un pozzo di petrolio. Dio non gioca a dadi, ma Obama forse s?. Con la nostra pelle. (Fonte: Blog di Beppe Grillo) Mappa della rivista Limes: Nucleare, Peres avvisa l'Iran: l'opzione militare si avvicina Secondo il presidente israeliano, l'Iran potrebbe essere a sei mesi dal diventare un paese dotato di armi nucleari e tocca ad Israele avvertire il mondo del pericolo (ansa) TEL AVIV - Sale la tensione tra Israele e l'Iran. Il presidente israeliano Shimon Peres ha detto di ritenere che il suo Paese sia pi? vicino all'opzione militare nell'affrontare la minaccia nucleare iraniana piuttosto che a trovare una soluzione diplomatica. "I servizi d'intelligence di vari Paesi stanno guardando i loro orologi e avvertono i loro leader che non rimane molto tempo. Non so se questi leader mondiali agiranno sulla base di questi avvertimenti", ha affermato Peres in un'intervista alla rete televisiva israeliana Channel 2, citata dal Jerusalem Post. Secondo il presidente israeliano, l'Iran potrebbe essere a sei mesi dal diventare un paese dotato di armi nucleari e tocca ad Israele avvertire il mondo del pericolo. Peres ha poi suggerito che le speculazioni dei media su un possibile attacco israeliano alle installazioni nucelari iraniane siano un modo di ricordare al mondo la minaccia iraniana. "Peres sembrava molto preoccupato - ha osservato la sua intervistatrice - al pari dell'ex capo del Mossad Meir Dagan" secondo il quale Israele compirebbe un passo "stupido" se attaccasse l'Iran, e da solo. Il suo parere ? stato oggi condiviso da un altro ex capo del Mossad, Efraim Halevi, secondo cui colpendo l'Iran Israele innescherebbe con quel Paese un conflitto di 100 anni. "Io comunque non ho l'impressione che alcuna decisione sia stata presa", ha detto Peres. "Lei pensa che noi oggi siamo vicini pi? ad una opzione militare che non ad una soluzione diplomatica ?" ha chiesto la televisione a Peres, il quale ha risposto in forma positiva. Dall'alto dei suoi 88 anni (spesi quasi tutti nella politica) Peres ha consigliato agli attuali dirigenti di Israele di "mantenere la tranquillit? di spirito anche in situazioni difficili, di soppesare le varie alternative, di agire con cervello, senza farsi trascinare dai nervi". Era evidente - ha poi detto la sua intervistatrice - che Peres sarebbe ben felice di poter essere nella stanza del governo, il giorno che le decisioni importanti venissero prese davvero. Ma nell'intervista Peres ha insistito che la questione iraniana non riguarda solo Israele, bens? il mondo intero. "Nel tempo che ci resta - ha osservato - dobbiamo rivolgerci alle Nazioni del mondo ed esigere che mantengano fede ai loro impegni e alle loro responsabilit?, che non sono solo la imposizione di sanzioni. Bisogna fare il possibile per fermare (l'Iran), e in merito il 'menu' ' delle azioni e' molto lungo..." In ogni caso l'urgenza ? reale, a suo parere. "I servizi di sicurezza dei vari Paesi seguono le lancette dell' orologio e avvertono i rispettivi dirigenti che il tempo stringe". Nell'ultima settimana il quotidiano Yediot Ahronot ha scritto a piu"riprese che il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Ehud Barak "danno l'impressione" di aver gi? optato per una operazione militare nei confronti dell'Iran. Nell'intervista televisiva ? stato chiesto a Peres se non sia possibile che i titoloni dei giornali degli ultimi giorni siano solo un tentativo di Israele di dire al mondo: 'Trattenetemi' per ottenere la reazione desiderata. Peres si ? limitato ad elargire un mezzo sorriso. Poi ha tagliato corto: "Io non faccio il commentatore politico". (04 novembre 2011) Modificato 5 Novembre, 2011 da sundance76 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 5 Novembre, 2011 gi? questa cosa l'ha detta anche mentana come notizia di chiusura appena arrivata in agenzia! inoltre di mezzo ci sarebbe anche israele...qui riporto la notizia del corriere: http://www.corriere.it/esteri/11_novembre_02/iran-usa-granbretagna-attacco-olimpio_7a78e834-0599-11e1-bcb9-6319b650d0c8.shtml io credo sia impensabile al giorno d'oggi impedire a dei paesi di fare l'atomica quando gi? la tecnologia di 60anni fa ha permesso la sua costruzione! ? come se si vietasse la costruzione di un telefonino (anzi peggio visto che sono arrivati negli anni 80!) a qualche industria...prima o poi tutti i paesi l'avranno, con buona pace di tutti! c'? un qualcosa di positivo in tutto ci?: con la potenza delle attuali bombe nucleari, un eventuale attacco ? quasi del tutto scongiurato: attaccare con una bomba nucleare significa vedersene arrivare altre 20 sulla propria testa e se tutto va bene si estinguerebbero interi paesi, e nessuno ? cos? scemo da iniziare questo processo! anche perch? ne varrebbe della sua integrit?, oltre che quella dei suoi soldati/civili/sudditi... poi in uno scenario di crisi mondiale come questo che ci sta affliggendo, dove troviamo le risorse necessarie a una guerra che sar? ben pi? costosa di quella irachena e afghana?!? vogliamo arrivare ai livelli delle due guerre mondiali dove si arruolavano ragazzi di 18anni obbligatoriamente e tutti gli altri venivano schiavizzati in industrie militari con turni massacranti e stipendi da fame a causa delle tasse altissime? mah Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sundance76 9 Inviato 5 Novembre, 2011 (modificato) Nel 2007 il presidente Bush annunci? di aver stanziato 400 milioni di dollari alla CIA per missioni segrete (covered actions) in Iran. (Per coincidenza, nel 2009 scoppiarono manifestazioni contro il Governo a Teheran...). Nello stesso periodo due Generali iraniani sono spariti nel nulla, uno dei quali rapito in Siria e portato forse in Turchia. Negli ultimi due anni, in diversi attentati con autobombe a Teheran, sono stati uccisi almeno due ingegneri coinvolti nel programma atomico iraniano. Nessun organo di informazione occidentale ha mai dato risalto a questi avvenimenti. Come mai? Qui qualcuno le chiama "azioni cautelative", di difesa... Se lo avesse fatto l'Iran in Italia o negli States, era sicuramente chiamato "terrorismo" (della serie "Le parole sono importanti"). gi? questa cosa l'ha detta anche mentana come notizia di chiusura appena arrivata in agenzia! inoltre di mezzo ci sarebbe anche israele...qui riporto la notizia del corriere: S?, come puoi vedere ho aggiunto un pezzo nel post precedente. c'? un qualcosa di positivo in tutto ci?: con la potenza delle attuali bombe nucleari, un eventuale attacco ? quasi del tutto scongiurato: attaccare con una bomba nucleare significa vedersene arrivare altre 20 sulla propria testa e se tutto va bene si estinguerebbero interi paesi, e nessuno ? cos? scemo da iniziare questo processo! anche perch? ne varrebbe della sua integrit?, oltre che quella dei suoi soldati/civili/sudditi... Lo credo anche io. In una zona dove l'atomica ce l'hanno gi? Pakistan, India, Israele, Cina, Russia, e ci sono le testate USA-NATO in Turchia, Afghanistan, Iraq, non credo che sia un reale pericolo che ce l'abbia anche l'Iran. Il deterrente reciproco della bilancia atomica finora ha funzionato nello scongiurare un disastro. L'Occidente teme comunque il naturale aumento di peso che l'Iran conseguir? sotto vari aspetti, libero da ricatti che attualmente pendono su di esso (sanzioni, minacce di distruzione da parte di Israele ecc.) Non dimentichiamo il progetto di Teheran di una "Borsa del Petrolio" nel Golfo Persico con l'Euro al posto del Dollaro: una cosa che fu tentata gi? da Saddam nel 2000 e, con alcune varianti, proposta da Gheddafi da una dozzina d'anni. Sappiamo che fine hanno fatto. E questo ? ancor pi? illuminante, leggetelo fino in fondo (poi magari qualcuno mi spiegher? come si usa la parola terrorismo): Marted? 01 Novembre 2011 16:45 Le operazioni segrete degli Usa contro l?Iran Il programma segreto degli USA per stringere come in una morsa l'Iran sembra aver assunto una nuova forma dopo il presunto attentato contro l'ambasciatore saudita a Washington, che ha fatto storcere il naso agli esperti e agli analisti di tutto il mondo. Con la volont? di attuare un?azione incisiva sull?Iran, l'amministrazione Obama ha gi? imposto una serie di sanzioni contro la Repubblica Islamica. Tuttavia, una commissione del Congresso controllata dai Repubblicani ha di recente sentito una testimonianza che richiede una grossa mole di operazioni segrete contro l'Iran. Si pensa che queste operazioni, che vanno dai cyber-attacchi agli omicidi politici, debbano essere giustificate dalla debole scusante che l'Iran sia stato il presunto architetto di un complotto per assassinare l'emissario saudita negli Stati Uniti. Per omicidio politico, i membri del congresso USA intendono la liquidazione degli scienziati nucleari iraniani, un?operazione gi? avviata da tempo. John Keane, generale dell'esercito in pensione, ha detto mercoled? in una seduta delle due sottocommissioni dell?House Committee sulla Sicurezza Interna, "Ora dobbiamo stringere le nostre mani sulla loro gola. Perch? non eliminarli? Uccidiamo quelle persone che ne uccidono altre." In seguito, la deputata Jackie Speier (Democratica, California) ha diffuso altre perle di saggezza, chiedendo "una discussione sobria e ragionata ": "I dirigenti iraniani devono essere ritenuti responsabili delle loro azioni," ha detto, "ma non possiamo intraprendere iniziative avventate che potrebbero portare all'apertura di un altro fronte nella 'guerra al terrore', che il popolo americano non vuole e non pu? permettersi." Naturalmente il governo degli Stati Uniti, in sostanza, non pu? permettersi di intraprendere una nuova guerra alla luce delle difficolt? economiche che si sono riversate sui cittadini americani, indipendentemente da altri fattori. La palla ? passata nelle mani del deputato di New York, Peter King, che ha fatto un commento molto bizzarro. Ha suggerito che gli Stati Uniti debbano cacciare i funzionari iraniani dalle Nazioni Unite a New York e Washington, accusandoli di essere delle spie. Ignorando il fatto che le Nazioni Unite sono considerate un organismo internazionale indipendente e che gli Stati Uniti non hanno l'autorit? di ?cacciare? in blocco nessun corpo diplomatico accreditato. Sopraffatto da un sensazione di falso entusiasmo, ha reiterato il presunto complotto iraniano e ha detto con entusiasmo: "Quando si desidera l?omicidio di un ambasciatore, c?? la volont? di uccidere centinaia di americani: si tratta di un atto di guerra. Non credo che possiamo continuare sul vecchio percorso e anche imporre le sanzioni come nel passato. " La raffica di parole al vetriolo contro l'Iran pronunciate dal signor King puzza di quella cieca ostilit? che da tempo ? sostenuta anche da altri falchi a Washington. In realt?, le mosse anti-iraniane sono iniziate nel 2007 quando il Congresso approv? con l'allora presidente George W. Bush l?aumento dei fondi per le missioni segrete contro l'Iran. Secondo un funzionario dell'intelligence che ha parlato al Blotter di ABCNews.com, alla CIA fu data l'approvazione presidenziale per iniziare le operazioni segrete in Iran. A tal fine, un decreto presidenziale firmato da George W. Bush concesse oltre 400 milioni di dollari. Il fine ultimo di questa direttiva era quello di colpire il governo religioso iraniano e le operazioni consistevano nel dare supporto alle minoranze dell?Ahwaz, a quelle beluche e ad altri gruppi dell?opposizione, cos? come per raccogliere informazioni riguardo i siti nucleari iraniani. Parlando in veste anonima ?data la natura del soggetto -, il funzionario dell'intelligence ha confermato che Bush firm? una "nonlethal presidential finding", dando carta bianca alla CIA per intraprendere azioni di sabotaggio, una campagna coordinata di propaganda, di disinformazione e di manipolazione della valuta iraniana e delle sue transazioni finanziarie per destabilizzare il governo ed eventualmente ottenere un cambio di regime in Iran. "Non posso confermare n? smentire l' esistenza di tale programma, n? se il presidente l'abbia firmato, ma sarebbe coerente con un approccio globale americano che cerca un modo per mettere pressione al regime", ha detto Bruce Riedel, un alto funzionario della CIA in pensione, esperto di Iran e di Medio Oriente (ABCNEWS.com 22 maggio 2007). Nel giugno del 2007 la rivista The New Yorker pubblic? una storia simile di Seymour Hersh, confermando che la direttiva era stata firmata da Bush e che aveva l?obbiettivo di destabilizzare la Repubblica Islamica. "La direttiva era aveva lo scopo di minare le ambizioni nucleari iraniane e di provare a indebolire il governo per tentare un cambio di regime", sono le parole di una persona a conoscenza dei fatti che stava "lavorando con gruppi di opposizione, consegnando i fondi". Dal punto di vista dell'intelligence, il fatto che il governo degli Stati Uniti stia ricorrendo a operazioni segrete contro l'Iran esclude la possibilit? di un attacco militare contro questa nazione. Stando ai rapporti, gli ambasciatori statunitensi a Islamabad hanno ripetutamente chiesto l'apertura di un consolato nella provincia del Belucistan, una richiesta degli Stati Uniti alquanto sospetta. Nel 2011 tale richiesta ? stata rinnovata a Islamabad dall'ambasciatore Cameron Munter. La persistenza di queste istanze va presa sul serio. Il Belucistan ha un'importanza strategica in quanto ? un rifugio per il gruppo terroristico anti-iraniano Jundullah, ed ? una regione separatista pakistana. In realt?, Washington auspica con favore la creazione di un ?Grande Belucistan? che integrerebbe le aree beluche del Pakistan con quelle dell'Iran. Il colonnello Ralph Peters, esperto militare, ritiene che il Pakistan vada diviso, portando alla formazione di uno stato separato: il ?Grande Belucistan? o ?Belucistan Libero? (Giugno 2006, The Armed Forces Journal). Cos? si riunirebbero le province beluche del Pakistan e dell?Iran in una singola entit? politica plasmabile agli interessi di Washington. Sembra quindi che gli Stati Uniti abbiano due motivi per sperare in questa approvazione. Intanto, potrebbero realizzare il sogno di formare il Grande Belucistan e di consolidare la propria ferma presenza in questa zona separatista del Pakistan e in secondo luogo, potrebbero avvalersi della propria influenza per portare a termine azioni di sabotaggio contro l'Iran. All?inizio del 2007 Blotter di ABCNEWS.com ha svelato il ruolo del governo degli Stati Uniti nel supporto di un gruppo di terroristi iraniani, responsabile di macabri omicidi di civili iraniani al confine tra Iran, Pakistan e Afghanistan. Il gruppo terroristico non si ? risparmiato per seminare il terrore nella provincia meridionale iraniana del Sistan-Belucistan e la loro sete di omicidi e di crudelt? non conosce il perdono. Le vittime rivendicate dal gruppo comprendono molte donne e bambini, che sono diventati gli obiettivi principali. Nel luglio del 2010 il gruppo ha realizzato un paio di attacchi suicidi in un'importante moschea sciita nella citt? di Zahedan, capitale della provincia iraniana del Sistan-Belucistan, uccidendo dozzine di fedeli e ferendone centinaia. Sebbene i funzionari statunitensi neghino ogni ?finanziamento diretto? ai gruppi terroristici, riconoscono di tenere contatti regolari con i dirigenti del gruppo. Un attacco terroristico simile ? stato lanciato dallo stesso gruppo a una moschea di Zahedan nel maggio 2009, portando al martirio di molti fedeli. ? abbastanza triste vedere che l'Inter-Services Intelligence pakistano (ISI) abbia implicitamente sostenuto il gruppo e, secondo quanto riferito, abbia trovato rifugio ad alcuni membri di alto profilo in coordinamento con la CIA. Non ? paradossale che Jundullah, un gruppo terroristico germogliato da al-Qaeda, sia direttamente finanziato dal governo degli Stati Uniti, che continua a diffondere in tutto il mondo la cosiddetta ?guerra al terrore?? Tutto questo dovrebbe far abbassare la testa agli Stati Uniti, presi dalla vergogna e dall?umilt?. Fonte: http://www.comedonchisciotte.org Modificato 5 Novembre, 2011 da sundance76 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Yellow 312 Inviato 5 Novembre, 2011 John Keane, generale dell'esercito in pensione, ha detto mercoled? in una seduta delle due sottocommissioni dell?House Committee sulla Sicurezza Interna, "Ora dobbiamo stringere le nostre mani sulla loro gola. Perch? non eliminarli? Uccidiamo quelle persone che ne uccidono altre." La palla ? passata nelle mani del deputato di New York, Peter King, che ha fatto un commento molto bizzarro. Ha suggerito che gli Stati Uniti debbano cacciare i funzionari iraniani dalle Nazioni Unite a New York e Washington, accusandoli di essere delle spie. Ignorando il fatto che le Nazioni Unite sono considerate un organismo internazionale indipendente e che gli Stati Uniti non hanno l'autorit? di ?cacciare? in blocco nessun corpo diplomatico accreditato. Sopraffatto da un sensazione di falso entusiasmo, ha reiterato il presunto complotto iraniano e ha detto con entusiasmo: "Quando si desidera l?omicidio di un ambasciatore, c?? la volont? di uccidere centinaia di americani: si tratta di un atto di guerra. Non credo che possiamo continuare sul vecchio percorso e anche imporre le sanzioni come nel passato. " queste parole mi fanno credere che forse anche gli altri stati occidentali non siano messi tanto bene come classe politica... cmq da tutto l'articolo si evince la mentalit? americana di voler controllare tutto e tutti con la forza, ? la femmina bulla in una classe che vede crescere un'altra ribelle Cina. oramai ? lei l'ago della bilancia e se veramente ha interessi in iran e si metter? di mezzo le conseguenze economiche potrebbero essere distruttive per tutto il mondo occidentale... una terza guerra mondiale sinceramente la vedo molto improbabile... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti