Ferrarista 1707 Inviato 21 Ottobre, 2008 (modificato) Perdonami Ferrarista ma il titolo del tuo thread mi ricorda terribilmente Peter, il personaggio di B.C. che aveva una risposta per tutto. Un mito della mia adolescenza. Comunque la relativit? parte da un fatto semplice: la luce ha sempre la stessa velocit?...anche per un osservatore che si muove alla velocit? della luce... Modificato 21 Ottobre, 2008 da Ferrarista Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 22 Ottobre, 2008 Comunque la relativit? parte da un fatto semplice: la luce ha sempre la stessa velocit?...anche per un osservatore che si muove alla velocit? della luce... Forse questo non vi sconvolge pi? di tanto...ma tra le conseguenze di questo c'?: - la lunghezza di un oggetto dipende dalla sua velocit?; - la massa di un oggetto dipende dalla sua velocit?; - la velocit? della luce ? la massima possibile: se cos? non fosse si potrebbe andare indietro nel tempo (non intendo fare viaggi nel tempo e ritrovarsi in un'altra epoca, ma proprio percorrere il tempo a ritroso istante per istante). Questi tre fatti bastano a sconvolgervi? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore alexf1 fan Inviato 22 Ottobre, 2008 ah com'? che era la storia dei 2 gemelli ?? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 22 Ottobre, 2008 ah com'? che era la storia dei 2 gemelli ?? Vuoi che ti dia una spiegazione dettagliata o ti basta l'idea? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Visitatore alexf1 fan Inviato 22 Ottobre, 2008 Come preferisci......... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 22 Ottobre, 2008 Come preferisci......... Vabb? dai...allora te lo spiego domani...ora sto studiando che domani ho due prove intercorso... Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Hunaudieres 571 Inviato 23 Ottobre, 2008 (modificato) un fisico dello utah(non ricordo il nome) disse che per il secondo principio della termodinamica le torri gemelle non avrebbero dovuto collassare in quel modo.qualcuno ne sa qualcosa? se per questo per i fisici era anche impossibile volare... Modificato 23 Ottobre, 2008 da Hunaudi?res Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cek 4 Inviato 23 Ottobre, 2008 b? lo scopo del fisico ? capire quali siano le leggi che regolano l'universo. ? scopo dell'ingegnere utilizzarle a fini pratici e commerciali, Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
312t4 5 Inviato 23 Ottobre, 2008 Sono appassionato di fisica e astronomia. Ovviamente non posso scendere nel dettaglio matematico, per? seguo volentieri la discussione. La relativit? mi ha sempre affascinato e ritengo di capirne il senso generale, ma non voglio intervenire sui famosi gemelli, "esempio spot" per gli spettatori di studio aperto*, di questa teoria, in quanto qua c'? qualcuno fresco di studio! Vi faccio invece una domanda elementare, la classica domanda da fessi che viene nei momenti pi? cretini e per la quale la mia mente non sa scegliere una risposta senza avere dubbi: se tiro un sasso gi? da un ponte abbastanza alto, quando questo smette di procedere verso avanti, diciamo cos?, e si limita a cadere verticalmente, cosa ? successo? 1-La spinta in avanti del mio tiro si ? semplicemente esaurita per via dell'atrito 2-la forza di gravit? ha "consumato" in qualche modo la mia spinta "accorciandola" cio?: la forza G interagisce con la mia spinta o entrambe operano sul sasso in modo indipendente? Poi quando me ne vengono altre cos? belle vi far? sapere! :whistle2: *riferito ovviamente all'atteggiamento superficiale e idiota dei mass media nei confronti della scienza, di cui studioaperto ? il pi? basso esponente, e non nei confronti di alexf1fan, ovviamente, ci mancherebbe! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cek 4 Inviato 23 Ottobre, 2008 (modificato) ? il moto parablico bei tempi quelli quando spingi il sasso gli imprimi un'accelerazione che viene smorzata dall'aria,la forza di gravit? imprime l'acc centripeta che ne fa variare la traiettoria in pratica ti sei dato la risposta Modificato 23 Ottobre, 2008 da cek Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
312t4 5 Inviato 23 Ottobre, 2008 ...ma soprattutto.... se becco il tipo di sotto che succede?? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cek 4 Inviato 23 Ottobre, 2008 un mosconico discorso dedicato a te Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 23 Ottobre, 2008 Sono appassionato di fisica e astronomia. Ovviamente non posso scendere nel dettaglio matematico, per? seguo volentieri la discussione. La relativit? mi ha sempre affascinato e ritengo di capirne il senso generale, ma non voglio intervenire sui famosi gemelli, "esempio spot" per gli spettatori di studio aperto*, di questa teoria, in quanto qua c'? qualcuno fresco di studio! Vi faccio invece una domanda elementare, la classica domanda da fessi che viene nei momenti pi? cretini e per la quale la mia mente non sa scegliere una risposta senza avere dubbi: se tiro un sasso gi? da un ponte abbastanza alto, quando questo smette di procedere verso avanti, diciamo cos?, e si limita a cadere verticalmente, cosa ? successo? 1-La spinta in avanti del mio tiro si ? semplicemente esaurita per via dell'atrito 2-la forza di gravit? ha "consumato" in qualche modo la mia spinta "accorciandola" cio?: la forza G interagisce con la mia spinta o entrambe operano sul sasso in modo indipendente? Poi quando me ne vengono altre cos? belle vi far? sapere! :whistle2: *riferito ovviamente all'atteggiamento superficiale e idiota dei mass media nei confronti della scienza, di cui studioaperto ? il pi? basso esponente, e non nei confronti di alexf1fan, ovviamente, ci mancherebbe! In teoria il sasso tenderebbe a percorrere una traiettoria parabolica (tutti i corpi soggetti a una forza costante si muovono o lungo una retta o lungo una parabola a seconda della velocit? iniziale), e gi? con questo ti puoi spiegare il fatto che a un certo punto il sasso si sposta pi? in verticale che in orizzontale. A questo c'? da aggiungere la forza di attrito viscoso dovuto all'aria. Ora non sto a spiegarti i dettagli (che tutto sommato sono banali, ma qua non dispongo nemmeno dei caratteri per scrivere una banale equazione), ma si vede che un corpo soggetto alla forza di attrito viscoso e alla forza peso a un certo punto si muove a velocit? costante lungo la verticale. Quindi l'attrito viscoso tende a rendere ancora pi? accentuato l'effetto che dici tu. Soddisfatto? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 23 Ottobre, 2008 (modificato) Tornando al paradosso dei gemelli... La relativit? (nella forma di Einstein) nasce perch? le equazioni di Maxwell del campo elettromagnetico avevano messo in luce alcune incongruenze...ma non sto qui a spiegare il tutto perch? sarebbe molto lungo e nemmeno banale. In relativit? il tempo non ? pi? una quantit? assoluta e indipendente dall'osservatore. Per intenderci: secondo la meccanica classica di Galilei e Newton se il tempo scorre in un certo modo per me, scorre allo stesso modo per uno che sta su una nave, per uno che sta su una astronave e viaggia verso un altro pianeta e per chiunque altro. Einstein, partendo dalle equazioni di Maxwell, si rese conto che il tempo non pu? pi? essere una grandezza assoluta, ma dipende dal singolo osservatore, o meglio dalla velocit? del singolo osservatore: dunque un osservatore fermo e uno in moto non hanno lo stesso fluire del tempo, ma per essi scorre in modo diverso. Partendo da questo presupposto diventa banale dimostrare il paradosso dei gemelli. Poniamo di avere due gemelli e poniamo che uno di essi parta per un viaggio su una astronave a velocit? vicina a quella della luce, mentre l'altro rimane a terra. Per ognuno dei due gemelli il tempo fluisce in modo normale e non si accorgono se per l'altro il tempo scorre o meno allo stesso modo. Quando per? il gemello in viaggio torna a terra si accorge che il fratello rimasto fermo ? invecchiato molto pi? di lui: in pratica il tempo ? una grandezza privata, relativa al sistema di riferimento in cui si trova l'osservatore. Allo stesso modo pu? dimostrarsi che anche le lunghezze e le masse dipendono dalla velocit? a cui si muove l'osservatore. Ovviamente non crediate di poter osservare questi fenomeni tutti i giorni perch? nelle equazioni della relativit? ristretta compare un fattore (che in genere si indica con la lettera greca minuscola gamma) che ? tanto pi? pesante quanto pi? ci si avvicina alla velocit? della luce (circa 300.000 km/s), mentre alle velocit? ordinarie (anche le velocit? a cui si muovono pianeti e galassie sono trascurabili rispetto a quella della luce) ci appare tranquillamente che il tempo scorre in modo uguale per ogni osservatore. Soddisfatti? Modificato 23 Ottobre, 2008 da Ferrarista Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
vert3x 3 Inviato 23 Ottobre, 2008 Ma io una cosa non ho mai capito, tutte le teorie della fisica (relativit? ma anche stringhe eccetera), vengono accettate finch? non si rivelano fallaci? Cio? la garanzia della loro veridicit? ? appunto solo teorica? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
312t4 5 Inviato 23 Ottobre, 2008 (modificato) Posso aggiungere una considerazione a margine? Il discorso del tempo come variabile ? un punto su cui ci si concentra molto nelle esposizioni della teoria, forse perch? fa molta presa sul pubblico, o forse perch? per chi ne capisce meglio di me ? un fatto da non sottovalutare affatto! (scusate il gioco di parole..) Per? io tutto sommato lo sottovaluto.. nel senso che in realt?, leggevo un articolo da poco, il cervello ha una concezione non lineare del tempo. La noia e l'eccitazione ad esempio influiscono notevolmente sulla nostra percezione del suo scorrere. Ecco, volevo solo dire che ai bei tempi, quando passavo ore sulla mia moto in giro per le starde e le colline dei miei posti d'infanzia, era chiaro, evidente ed ovvio che il tempo da me percepito (io in movimento) passasse ad un'altra velocit? rispetto a chi camminava (praticamente fermo) o stava a casa. Alcune volte passavano ore intere in pochi minuti e quando mi fermavo era sempre incredibilmente tardi. Vi ? mai successa una cosa del genere? Non parlo di una partita di calcio o alla ps2, ma proprio riferita al movimento fisico, nello spazio, su una moto! Scusate se forse sminuisco il topic.. E' solo che in generale le grandi scoperte del nostro intelletto, alcune volte sembrano ovvie al vecchietto che non ha studiato. Spero di essere capito. Non sto sminuendo affatto la questione.. sto solo vaneggiando!! Qualcuno condivide le mie esperienze ed il discorso nel complesso? Cio? il mio cervello per le sue caratteristiche mi faceva sperimentare una esperienza "da relativit?" pur essendo questa non attuabile, e dunque rendendomi aperto alle implicazione della relativit? in quanto in qualche modo apparentemente vissute e condivisibili! Modificato 23 Ottobre, 2008 da 312t4 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
cek 4 Inviato 23 Ottobre, 2008 sono principi.cio? verificati sperimentalmente e nessuno tutt'ora ? riuscito a provare il contrario. naturalemte ferrarista ? nato per questo Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6850 Inviato 24 Ottobre, 2008 (modificato) Ma io una cosa non ho mai capito, tutte le teorie della fisica (relativit? ma anche stringhe eccetera), vengono accettate finch? non si rivelano fallaci? Cio? la garanzia della loro veridicit? ? appunto solo teorica? non esiste niente di vero e assoluto, una legge ? la migliore interpretazione che abbiamo di un dato fenomeno, finch? si prova che non ? cos? la legge ? valida. Modificato 24 Ottobre, 2008 da Beyond Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 24 Ottobre, 2008 Ma io una cosa non ho mai capito, tutte le teorie della fisica (relativit? ma anche stringhe eccetera), vengono accettate finch? non si rivelano fallaci? Cio? la garanzia della loro veridicit? ? appunto solo teorica? Non pu? mai essere una teoria a rivelare la falsit? di un'altra teoria, ma gli esperimenti. La teoria della gravitazione di Newton ? stata usata fino a che Einstein non ha fatto una nuova teoria e si ? rivelata migliore di quella precedente (infatti prevedeva la precessione del perielio di Mercurio, cosa non prevista dalla teoria newtoniana). Quindi la verit? o la fallacit? di una teoria non ? teorica, ma sperimentale. Ad oggi esistono tantissime teorie non confermate, e tali resteranno fino a quando un esperimento non mostrer? la loro veridicit Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1707 Inviato 24 Ottobre, 2008 Posso aggiungere una considerazione a margine? Il discorso del tempo come variabile ? un punto su cui ci si concentra molto nelle esposizioni della teoria, forse perch? fa molta presa sul pubblico, o forse perch? per chi ne capisce meglio di me ? un fatto da non sottovalutare affatto! (scusate il gioco di parole..) Per? io tutto sommato lo sottovaluto.. nel senso che in realt?, leggevo un articolo da poco, il cervello ha una concezione non lineare del tempo. La noia e l'eccitazione ad esempio influiscono notevolmente sulla nostra percezione del suo scorrere. Ecco, volevo solo dire che ai bei tempi, quando passavo ore sulla mia moto in giro per le starde e le colline dei miei posti d'infanzia, era chiaro, evidente ed ovvio che il tempo da me percepito (io in movimento) passasse ad un'altra velocit? rispetto a chi camminava (praticamente fermo) o stava a casa. Alcune volte passavano ore intere in pochi minuti e quando mi fermavo era sempre incredibilmente tardi. Vi ? mai successa una cosa del genere? Non parlo di una partita di calcio o alla ps2, ma proprio riferita al movimento fisico, nello spazio, su una moto! Scusate se forse sminuisco il topic.. E' solo che in generale le grandi scoperte del nostro intelletto, alcune volte sembrano ovvie al vecchietto che non ha studiato. Spero di essere capito. Non sto sminuendo affatto la questione.. sto solo vaneggiando!! Qualcuno condivide le mie esperienze ed il discorso nel complesso? Cio? il mio cervello per le sue caratteristiche mi faceva sperimentare una esperienza "da relativit?" pur essendo questa non attuabile, e dunque rendendomi aperto alle implicazione della relativit? in quanto in qualche modo apparentemente vissute e condivisibili! Questo tuo discorso forse ? pi? filosofico che fisico (a tal proposito di consiglio di leggere qualcosa del filosofo Henri Bergson). Comunque confermo l'esperienza da te vissuta, ma io credo che quello che dici dipende pi? dalla nostra percezione umana che dall'effettivo scorrere del tempo. Cerco di spiegarmi meglio... La fisica ? una scienza esatta, e in quanto tale tenta di dare una descrizione del mondo in modo oggettivo e assoluto (cio? slegato dall'osservatore). In termini spiccioli: ogni fenomeno deve poter essere descritto nello stesso modo da chiunque lo osserva nelle stesse condizioni. Probabilmente le varie teorie relativistiche nascono proprio da questo accorgersi dell'uomo che, non appena si cambia il sistema di riferimento, cambia la descrizione del fenomeno. Ovviamente anche lo spostamento da un riferimento a un altro deve permettere a due osservatori di dare una descrizione oggettiva del fenomeno, ed ? proprio da questa esigenza che nasce la relativit? di Einstein: permettere a due osservatori a velocit? differenti di descrivere la propagazione di onde elettromagnetiche allo stesso modo. Alla base della tua osservazione c'? un fatto fondamentale: il fisico ? un osservatore della realt? che lo circonda, e in quanto tale tenta di trasformare le sue sensazioni in una descrizione oggettiva e decodificabile da chiunque. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti