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sasaman

GP del Belgio, la fine della F1

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Premessa numero 1: questa <u>NON</u> ? la posizione del sito, ma l'opinione personale di un umile redattore, da quest'anno anche pagellista. Premessa numero 2: questo articolo <u><b>VUOLE</b></u> essere un attacco frontale al protagonismo di Federazione/Commissari/quant'altro ancora, che da qualche anno a questa parte si divertono a modificare a tavolino i risultati di gare a volte spettacolari, a volte monotone, ma che comunque si decidono in pista. Premessa numero 3: il seguente articolo ? scritto di getto dopo aver appreso la decisione dei commissari di Spa, che hanno modificato la classifica del GP (probabilmente) pi? emozionante dell'anno, e quindi come tutte le cose scritte d'impulso conterr? imprecisioni, livore, e quant'altro ancora. Fatte queste premesse, vengo al punto vero e proprio. Oggi <u><b>MUORE</b></u> la Formula 1. Vittima della parzialit?, del protagonismo, di tutto quello che volete, di chi da bordo pista giudica con bilancino e microscopio quello che avviene in gara. Oggi abbiamo visto in TV una gara ben precisa: bene, gli annali ne ricorderanno una completamente diversa. E si fa davvero fatica a comprendere il perch? di tutto questo. Personalmente non ho una mente cos? elastica da adattarmi a quanto mi viene propinato, e voglio scrivere tutto quello che a mio modesto parere non va. Perch? la logica dell'"under investigation", del bilancino, mi ha stufato.

 

Ci si lamenta di corse noiose, soporifere, senza sorpassi. Benissimo. Si rimpiangono i GP degli anni '80, quando le gare si decidevano all'ultimo giro al termine di duelli tra campioni irriducibili. Senna, Piquet (quello vero), Mansell, Prost, Alboreto... inutile fare nomi. Sono relativamente giovane, ma certe cose le ricordo, perch? grazie a Dio ho iniziato a seguire questo sport da giovanissimo. Non mi si venga a dire che i signori che ho citato in precedenza erano stinchi di santo, perch? non era assolutamente cos?. Per? piacevano proprio per quello. Perch? non avevano paura di fare a ruotate in mezzo a muretti o a 300 all'ora su piste da incubo. Benissimo. Tutto questo non esiste pi?. Benissimo. La colpa ? delle nuove macchine, troppa elettronica, troppo facili da guidare. Giusto. Per non parlare delle piste della Tilke Generation, kartodromi faraonici belli solo in cartolina. Ma certo. Meno male che ogni tanto piove, cos? qualche sorpasso ci scappa. Perfetto.

 

Ma allora mi domando, in nome del cielo, PERCHE'??? Perch? oggi ogni volta che c'? un minimo sorpasso questo viene analizzato al rallentatore da frotte di giudici (perlopi? provenienti da paesi dalla cultura automobilistica improbabile) che non esitano ad emettere sentenze, a comminare drive through, probabilmente inebriati dal piacere perverso di avere un ruolo personale nel decidere le sorti di una gara o di un mondiale? Perch? ? questo quello che sta succedendo, ed ? questo che non mi va gi?. Oggi un pilota ha tentato un attacco, ? finito fuori pista, ha tagliato una chicane, ha restituito la posizione, ha attaccato (con successo) nella curva successiva ed ? stato penalizzato di 25''. Qualche ora dopo la fine della gara. A bocce ferme.

 

Oggi si crea un precedente che potenzialmente potrebbe UCCIDERE questo sport. Si sta creando un clima di intimidazione pazzesco, nel quale le regole non esistono pi?, esistono solo le interpretazioni. Perch? oggi non mi si venga a dire che ? stata applicata una regola. Oggi ? stata comminata una penalit? frutto della libera interpretazione di una norma che in passato veniva intesa in maniera del tutto diversa. Venghino, siori e siori, al circo (anzi, al Circus) dell'assurdo, dove nulla ? come sembra e com'? sempre stato. Senza parlare del drive through inflitto a Kovalainen, certo pi? sensato della penalizzazione di Hamilton ma comunque, per dirla con le parole di Cesare Fiorio, eccessivo anzichen?. Non lo dico io, che non ho nessuna autorit?, ma mi limito a citare. Oggi si ? arrivati a VIETARE il sorpasso. A VIETARE il rischio, l'azzardo, il tirar fuori gli attributi. Complimenti, complimenti vivissimi. Oggi si ? stabilito che un pilota che taglia una chicane debba restare dietro all'altro pilota finch? lo stesso Bernie Ecclestone non gli conceda il permesso di rifarglisi sotto.

 

Di precedenti totalmente sballati ce ne sono a bizzeffe (non c?entra niente, ma mi viene in mente la penalizzazione inflitta ad Alonso dopo le qualifiche nel 2006 a Monza: patetica), ma oggi si ? toccato l'assurdo, il ridicolo. Se le cose non cambiano questo sport non ha pi?, a mio parere, alcuna ragione d'esistere. Pi? che di F1 oggi ? che lecito parlare di wrestling. Fate quello che volete, in pista, tanto poi ci pensiamo noi a decidere chi vince e chi perde. Io a questa logica del commissario/sceriffo dico <u><b>NO</b></u>. E credo (mi auguro) che dicano <u><b>NO</b></u> tutti quelli che amano questo sport, quelli che sono cresciuti a pane e sorpassi (e non a pane e pit stop, conditi da strategie, carichi di benzine, simulatori e roba simile), quelli che hanno visto Berger prender fuoco ad Imola, che hanno avuto i brividi vedendo Mansell sfasciarsi la schiena a Suzuka, che hanno riso vedendo Prost finire fuori durante il giro di ricognizione a Imola, che hanno gioito commossi per la doppietta Berger/Alboreto a Monza pochi giorni dopo la morte del Drake.

 

Ma poi, a voler essere pignoli, oggi ho visto una marea di piloti finire fuori pista e riprendere le proprie posizioni come se niente fosse. Potenza delle vie di fuga in asfalto, che favoriscono la sicurezza ma permettono anche assurdi di questo tipo. In quanti, al via, nei primi giri, durante la gara, sono transitati per l'esterno della Source, lanciandosi verso il Radillon a tutta velocit? come se fossero in pista? In quanto hanno tirato dritto alla chicane di Les Combes, sfruttando la stradina asfaltata? In quanti sono finiti larghissimi a Blanchimont, tenendo gi? il piede lo stesso perch? tanto c?era un parcheggio al posto della via di fuga? Non ho visto penalizzazioni. Certo, nessuno avr? guadagnato posizioni. Per?, quando dico nessuno, intendo davvero <b>NESSUNO</b>, nemmeno il pilota di colore della McLaren. O no?

 

Parliamo poi della Ferrari, perch? visto che voglio vuotare il sacco ho deciso di farlo interamente. Senza voler fare nomi e cognomi, credo che il sig. Baldisserri debba avere altre preoccupazioni nella vita piuttosto che chiamare Lewis Hamilton il ragazzino; una su tutte: prendere da parte Raikkonen e chiedergli: 1.perch? ti sei fatto fregare dal "Ragazzino" alla Source? 2.perch? su 3 giri 3 sotto l'acqua sei finito 3 volte sulla via di fuga a Blanchimont? 3.perch? a differenza di molti altri invece di stare in pista sei finito contro il muro? Non ce l'ho con la Ferrari, sia chiaro. Ce l'ho con il comportamento di certi uomini, che da qualche tempo a questa parte preferiscono criticare l'operato altrui piuttosto che accettare i verdetti della pista. Strano, oltretutto, se questo comportamento viene da gente che ha lavorato con Michael Schumacher, pilota formidabile ma altres? controverso in certe sue azioni.

 

All'epoca se il tedesco veniva criticato la scuderia rossa faceva quadrato attorno al pilota (giusto) e rispondeva: accettate il verdetto della pista (giustissimo) e rimboccatevi le maniche. Senza voler fare troppa dietrologia, mi basterebbe citare il GP d'Argentina 1998 (cliccate <a href="http://it.youtube.com/watch?v=m6lRa9nxGu8" target="_blank">QUI</a> se non ricordate) o quello di Gran Bretagna dello stesso anno (quello dello stop&go effettuato all'ultimo giro, e di fatto mai scontato). Oggi ci si comporta in maniera diametralmente opposta. Non ho avuto modo di verificare le fonti, ma secondo quanto dice televideo sembra che sia stato proprio il team i Maranello a far reclamo. Se anche cos? non fosse, da sportivo non mi sono piaciuti i comportamenti di certi signori in giacca rossa. Non mi piace chi con sufficienza non accetta le sconfitte e accampa scuse. E' un problema mio, me ne rendo conto, ma oggi ? amplificato da quanto ho visto in pista. Nella F1 di oggi NESSUNO pu? dare lezioni di moralit?. Ed ? giusto cos?, per arrivare in F1 bisogna essere figli di buona donna, ? cos? da sempre e (aggiungo io) meno male!

 

Comunque attenzione, il risultato della gara ? ancora sub-judice. Forse non lo sapete, ma c'? un indagine della Fia nei confronti di Dio. Si, ? proprio cos?: il Padreterno ? under investigation per aver fatto cadere la pioggia, e quindi aver cercato di creare un po' di spettacolo sulla pista pi? bella del campionato. Nessuno l'aveva chiesta, dice il comunicato Fia, e perdipi? dopo averla fatta cadere non ha restituito ai piloti la pista nelle esatte condizioni in cui era prima dello scroscio. Per lui sono possibili sanzioni severissime. E' la F1 del 2008, bellezza.

 

Manuel Codignoni per www.f1grandprix.it

 

Ti quoto al 100 per mille...? da stamattina che nel topi cdel gp dico le stesse cose...la F1 ? morta, ? in mano a insulsi e insignificanti, imbecilli e idioti commissari , psicopatici malati di protagonismo, che fanno gli interessi perversi della FIA, il cui primissimo ? mantenere vivo il campionato fino all'ultimo perch? piace a tutto l'imbecille coccuzzaro che ruota intorno al Circus: sponsor, magnati della finanza, tv, nani e ballerine. La F1 dei piloti e dei tifosi ? FINITA. GAME OVER!!!!

Modificato da Schumi4ever

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La F1 dei piloti e dei tifosi ? FINITA. GAME OVER!!!!

 

Va beh, caro 4ever, vengo ascoltando frasi simili ogni stagione. Forse cambiano gli utenti e le polemiche

 

 

Qualcuno (milioni) si scandalizava della famosa dichiarazione di Alonso "la F1 non ? mai uno sport" :hihi:

 

 

La FIA ? piu prevedibile che la pioggia, purtroppo

 

 

 

 

 

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Va beh, caro 4ever, vengo ascoltando frasi simili ogni stagione. Forse cambiano gli utenti e le polemiche

Qualcuno (milioni) si scandalizava della famosa dichiarazione di Alonso "la F1 non ? mai uno sport" :hihi:

La FIA ? piu prevedibile che la pioggia, purtroppo

 

 

saranno 15 anni che un anno si e uno no dico "basta non seguir? piu qesto sport di m..." e sono ancora qua <_>

 

ma continuo a lamentarmi eh non smetto mica :hihi:

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Visitatore Ayrton4ever
Qualcuno (milioni) si scandalizava della famosa dichiarazione di Alonso "la F1 non ? mai uno sport" hihi.gif

 

Quotoneee! quando lo disse lui tutti i tifosi erano figli di De Coubertin e della purezza di questo sport, ora tutti "La F! ? un business..."

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Mah, secondo me ? un giudizio troppo drastico.

 

La F1 sta semplicemente pagando (e non da ieri, ma da almeno venticinque anni) , come tutti gli altri sport, il tributo alla televisione. Tutti gli sport sono stati modificati, chi pi? chi meno, in funzione degli sponsor e degli spazi televisivi. Qualche esempio: nel tennis ? stato introdotto il tie-break, nel calcio i calci di rigore (prima si ripeteva la partita), nella pallavolo il punto sul cambio palla, nella pallacanestro i 4 tempi, nel ciclismo si corre ad orari che permettano il massimo ascolto televisivo, nell'America's cup sono state accorciate le regate di circa un terzo, nelle olimpiadi sono stati introdotti sport (?) come il beach volley perch? hanno dei buoni ascolti televisivi, nella formula 1,tra le altre cose, si cerca di tenere in corsa pi? macchine possibile asfaltando le vie di fuga e creando le premesse per episodi controversi come quelli di domenica scorsa.

 

E' il prezzo che ogni evento paga quando diventa fruibile a tutti attraverso la televisione, perch? la telvisione, e quindi anche l'evento stesso a quel livello di popolarit?, vivono di pubblicit?. Altrimenti rimangono eventi di nicchia, con pochi praticanti con il seguito di quei pochi appassionati che hanno la fortuna di abitare che so, vicino ad un autodromo.

 

Siamo cio? di fronte non pi? ad uno sport "puro", praticato per il solo piacere della sfida e del confronto, ma ad un ibrido tra sport e spettacolo. L'importante ? esserne consapevoli e trarne ognuno le proprie conclusioni.

 

Personalmente ritengo il paragone con il wrestling esagerato. Non mi sembra di essere di fronte a gare decise in partenza (almeno spero), ma a decisioni extra competizione come ce ne sono anche in molti altri sport.

 

Credo comunque che bisognerebbe fare in modo che questi giudizi sul comportamento dei piloti durante la corsa siano evitati a monte con regolamenti pi? netti. Per esempio, si vuole asfaltare la via di fuga di una chicane? Bene allora si dia una penalit? a chiunque e per qualsiasi motivo la tagli, evitando di considerare, in modo soggettive ed opinabile, se ne possa aver tratto vantaggio o meno.

 

 

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Mah, secondo me ? un giudizio troppo drastico.

 

La F1 sta semplicemente pagando (e non da ieri, ma da almeno venticinque anni) , come tutti gli altri sport, il tributo alla televisione. Tutti gli sport sono stati modificati, chi pi? chi meno, in funzione degli sponsor e degli spazi televisivi. Qualche esempio: nel tennis ? stato introdotto il tie-break, nel calcio i calci di rigore (prima si ripeteva la partita), nella pallavolo il punto sul cambio palla, nella pallacanestro i 4 tempi, nel ciclismo si corre ad orari che permettano il massimo ascolto televisivo, nell'America's cup sono state accorciate le regate di circa un terzo, nelle olimpiadi sono stati introdotti sport (?) come il beach volley perch? hanno dei buoni ascolti televisivi, nella formula 1,tra le altre cose, si cerca di tenere in corsa pi? macchine possibile asfaltando le vie di fuga e creando le premesse per episodi controversi come quelli di domenica scorsa.

 

E' il prezzo che ogni evento paga quando diventa fruibile a tutti attraverso la televisione, perch? la telvisione, e quindi anche l'evento stesso a quel livello di popolarit?, vivono di pubblicit?. Altrimenti rimangono eventi di nicchia, con pochi praticanti con il seguito di quei pochi appassionati che hanno la fortuna di abitare che so, vicino ad un autodromo.

 

Siamo cio? di fronte non pi? ad uno sport "puro", praticato per il solo piacere della sfida e del confronto, ma ad un ibrido tra sport e spettacolo. L'importante ? esserne consapevoli e trarne ognuno le proprie conclusioni.

 

Personalmente ritengo il paragone con il wrestling esagerato. Non mi sembra di essere di fronte a gare decise in partenza (almeno spero), ma a decisioni extra competizione come ce ne sono anche in molti altri sport.

 

Credo comunque che bisognerebbe fare in modo che questi giudizi sul comportamento dei piloti durante la corsa siano evitati a monte con regolamenti pi? netti. Per esempio, si vuole asfaltare la via di fuga di una chicane? Bene allora si dia una penalit? a chiunque e per qualsiasi motivo la tagli, evitando di considerare, in modo soggettive ed opinabile, se ne possa aver tratto vantaggio o meno.

ESATTO!

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Cerchiamo perlomeno di non essere cosi drastici... si ? vero che ora ci sono piu soldi in ballo e gli sponsor sono molto piu importanti di una volta ma vi ricordo anche che fino all'inizio degli anni 90 su una formula 1 si poteva anche morire, 8-9 anni dopo al massimo rompersi una gamba e adesso ? difficile anche prendere un semplice colpo di frusta quindi i soldi hanno portato anche sicurezza cosa che secondo me ? fondamentale.

 

La formula 1 ? e rester? sempre la mia passione perch? comunque resta uno spettacolo che non ha eguali in tutto il mondo, oltre a offrire spettacolo ? un'officina per sperimentare nuove tecniche di sicurezza ed avvicinare l'alta tecnologia ai motori.

 

La maggiore sicurezza ? un capitolo felice che da solo non pu? compensare il degrado dell'automobilismo in genere (non solo F1), a meno che tu non abbia una idea di F1 simile all'autoscontro del Luna Park.

 

Per quanto concerne l'officina di sperimentazione tecnica e tecnologica ti prego di fare una veloce lettura del regolamento-manuale di costruzione della F1, il motore oltre ad essere congelato nello sviluppo ? vincolato dal regolamento il quale ne detta, oltre la cilindrata come usualmente si usa, il numero dei cilindri, la forma dei cilindri, l'interasse dei cilindri, il numero delle valvole, il sistema di comando delle valvole, il .... baricentro, il peso minimo, la qualit? di numerosi materiali da utilizzare, il ciclo di combustione, il numero dei rapporti del cambio, la tipologia del cambio velocit? (che pare verr? ... standarizzato).

Insomma, insistiamo ancora a chiamarla F1?

Particolarmente grave (non che il resto non lo sia) mi appare il divieto di fasatura variabile delle valvole, soluzione che avrebbe avuto una ricaduta sulla serie molto interessante, con questo divieto sono spariti dalle sperimentazioni gli alberi a camme conici o le valvole balistiche, soluzioni che avrebbero fatto comodo oggi con carburanti che costano pi? della Coca Cola, ma evidentemente ai costruttori l'ecologia e la tecnologia interessano solo quando possono farci soldi (come con le catalitiche).

 

Scusate il disturbo.

Bye

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