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Astor

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  1. Astor

    MotoGP 2018

    ma che c'entra? Jaques non ha avuto alcun danno dal fatto di Jerez, ha vinto il mondiale (il mondiale + fortunato che ricordi) e non ha alcun caso da montare. Rossi è stato spazzato via da un Marquez senza ritegno. JV non ha avuto danni ma ci ha campato per anni facendo continua polemica contro le "scorrettezze" di MS a partire dall'episodio di Jerez, volendosi costruire (e purtroppo riuscendoci per un certo tempo) il personaggio di quello che "non ha peli sulla lingua". Il tutto mentre la sua carriera, dopo quel mondiale agguantato per i capelli, con l'auto migliore che lui ci mise del suo per tarpare con cocciute scelte personali di messa a punto sbagliate (lo si è saputo anni dopo da Patrick Head), scendeva in picchiata evidenziandone i limiti di pilota. Mentre i risultati andavano sempre peggio, lui polemizzava sempre più. Tre anni fa abbiamo avuto un VR che, prevedendo la mala parata per il campionato contro Lorenzo, ha cominciato a cercare scuse provocando Marquez, fino al punto da spingerlo fuori pista gesticolando come una pescivendola, un episodio che non ha analoghi negli sport motoristici di alto livello. Dopo tre anni, continua ancora a tirare fuori il 2015 a cui ora aggiungerà in futuro l'episodio di oggi, a maggior ragione se le prestazioni saranno scarse e avrà bisogno di far parlare d'altro. I due personaggi sono molto diversi come qualità agonistiche ma molto simili come "qualità" umane. Non dico quali solo perchè esiste il reato di diffamazione.
  2. Astor

    MotoGP 2018

    Vabbè, è ovvio che Rossi su questo fatto ci camperà una intera stagione, sopperendo con le polemiche alla mancanza di risultati, un pò come Jacques Villeneuve (altro tipo "simpatico" ...) ci ha campato per anni su Jerez. Ho chiuso la televisione a metà delle sue dichiarazioni perchè più passa il tempo e più il mio stomaco rifiuta quel personaggio, sto arrivando alla somatizzazione ogni volta che lo vedo e lo sento. Del resto, uno che ha come "assistente" uno come Uccio, hai già detto tutto. Figura di m.... anche per la Yamaha, comunque, a tenersi nel box un "assistente" che sarebbe imbarazzante perfino come tifoso in un bar di periferia.
  3. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Come al solito, a fine stagione mi viene da fare qualche considerazione. Su come sono andate le competizioni, ho già detto quasi tutto a suo tempo e non mi dilungherò eccessivamente. Volendo semplicemente tirare le somme direi: DONNE. La più forte in generale (certamente come maturità sportiva e mentale e pure tecnicamente a livelli altissimi), favoritissima a inizio stagione, ha avuto problemi fisici persistenti che alla fine le hanno fatto raccogliere solo le briciole. Una giovanissima outsider (tecnicamente molto forte e accettabile interprete) ha sfruttato i vantaggi (probabilmente in parte effimeri) della sua età e un occhio di riguardo da parte delle giurie (in un ambiente al quale probabilmente non è parso vero poter avere un "duello" che ad inizio stagione sembrava impossibile) per ottenere tre dei quattro ori importanti, crollando poi miseramente per il quarto ed ultimo obiettivo. Parlo ovviamente di Medvedeva e Zagitova. Con l'oro mondiale la Osmond si conferma atleta solida, in grado di sfruttare eventuali defaillance delle russe di vertice. La miglior pattinatrice italiana di sempre, dopo una stagione fatta mediamente meglio di quanto si potesse sperare ha clamorosamente fallito un'occasione più unica che rara per issarsi di nuovo, a 31 anni, sul tetto del mondo e dare un senso definitivamente vincente ad una carriera fatta di alti e bassi. La sua imperturbabile serenità dopo il flop ha suscitato, in me come in tanti, più sconcerto (e quasi rabbia) che solidarietà. Ma quel che è fatto, è fatto. UOMINI. E' una categoria che da anni seguo con poca passione, quando poi mancano (come ai Mondiali di Milano) i personaggi che danno un senso a tutta la categoria, come Hanyu e Fernandez, per me l'interesse è ancora minore. Per cui sento di avere anche poco da dire. Diciamo che è stato l'anno di Hanyu, Uno, Fernandez e Nathan Chen. L'americano avrebbe potuto fare molto bene anche alle Olimpiadi se non avesse completamente sbagliato lo short. Mi aspetto di vederlo al vertice anche il prossimo anno, auspicando un completo recupero fisico di Hanyu potrebbe essere un bel duello soprattutto tra loro due. COPPIE. E' stato, senza dubbio alcuno, l'anno di Savchenko/Massot, coppia che è cresciuta oltre le mie previsioni (lui soprattutto, lei era già al top). Io continuo comunque a ritenere Voloshazar/Trankov (fermi per loro scelta di vita privata) una coppia migliore di loro (anche perchè più equilibrata come talento tra parte femminile e parte maschile), almeno quando pattinavano al loro meglio. Non so se Voloshazar/Trankov torneranno, nel qual caso potrebbe essere una grande battaglia. Nel frattempo Sui/Han e Tarasova/Morozov potrebbero dare fastidi alla coppia tedesca, se i primi risolvono definitivamente i loro problemi fisici e i secondi crescono non solo tecnicamente (dove sono già molto alti) ma soprattutto mentalmente e come costanza. DANZA. So di non essere l'unico a ritenere questa categoria il punto più dolente del pattinaggio di figura di oggi, in termine di equità dei giudizi. Essendo una disciplina fatta di "sfumature", senza elementi forti e meno equivocabili o soggettivamente interpretabili, come i salti, c'è amplissimo spazio per ogni "simpatia" (o "maneggio" ...) delle giurie. C'è una coppia, Papadakis/Cizeron, da anni ormai valutata ben oltre i loro meriti. Coppia che ha portato indubbiamente un modo di danzare un pò diverso dagli altri ed ha delle qualità, ma che si è ripetitivamente plafonata su questo e da due stagioni ripete sè stessa. Quel che è peggio, viene nettamente sopravvalutata anche nel programma corto, dove l'obbligatorietà del tema musicale impedisce loro di restare su ciò che sanno fare al meglio e infatti il loro short non è niente di che. E' chiaro che se perfino in un corto di medio livello (e giudicato imperfetto dal pannello tecnico) vengono dati punteggi da record del mondo, con una sbrodolata incredibile di 10.00 nei PCS, allora "Houston, abbiamo un problema". Per qualche misteriosa e benefica congiunzione astrale (o forse un improvviso senso del pudore da parte di qualche giudice), le Olimpiadi li hanno visti dietro (pur se di poco) alla coppia migliore degli ultimi vent'anni almeno, Virtue/Moir (si potrebbe discutere su come posizionare i fantastici canadesi rispetto a Davis/White, comunque anche gli americani erano una coppia molto superiore ai francesi). Il presidente della Federazione del Ghiaccio francese, con poco fair-play e poco rispetto del proprio ruolo, ha insinuato che la presenza in giuria di un giudice canadese e l'assenza di uno francese avrebbero orientato il giudizio a favore di V/M e purtroppo qualche commentatore lo ha seguito in questo. Io non so se può essere stato questo ma se così fosse stato dico che sarebbe stato un evento provvidenziale, il Dio del Pattinaggio che avrebbe orientato le cose in modo da evitare uno scandalo OGGETTIVO, che qualsiasi appassionato di medio livello (e non un tifoso occhioprosciuttato) avrebbe potuto rilevare. E' stato quindi evitato uno scandalo che appariva preannunciato da tre anni, ma il probabile (penso io) prossimo ritiro dei canadesi rischia di lasciare campo libero ai francesi per qualche anno, privandoci di una lotta al vertice. Ci vorrebbero dei nuovi Ilynikh/Katsalapov (ma che maturassero rapidamente!), che però non vedo all'orizzonte. E, certo, ci vorrebbero anche giurie più sensate ed obiettive. Veniamo a questioni più "di base" e secondo me non più eludibili. Parlo dell'annosa questione del bilanciamento del punteggio tra aspetto tecnico ed aspetto "artistico" (termine che ad alcuni pare dare fastidio, e che va in effetti precisato, ma che io penso sia una buona sintesi). Premessa: secondo me l'attuale sistema di punteggio è, in sostanza, congegnato correttamente. Mai vorrei tornare al vecchio sistema 6.0! L'idea di tracciare e valutare singolarmente ogni elemento tecnico ed ogni aspetto della parte "artistica" (i components) è essenziale per almeno due motivi: - trasparenza (si sa cosa è stato valutato bene e cosa male, non c'è un giudizio globale che "copre tutto") - minor effetto degli errori di giudizio "casuali", perchè un errore di valutazione su un elemento incide solo su di esso e per avere un giudizio complessivamente errato occorre una valutazione sistematicamente errata (o partigianamente orientata). Auspicando la competenza ed onestà della maggior parte dei giudici, questo sistema aiuta anche le stesse giurie. Ciò che secondo me è da valutare è se sia ora necessario fare non una rivoluzione (tantomeno un reazionario ritorno al passato) ma un "tuning" del sistema di attribuzione del punteggio. Io credo che sia opportuno farlo. Ciò che sta avvenendo nel femminile, ma in parte anche nel maschile, sta rivelando una esasperazione dell'importanza del tecnico, a scapito della parte interpretativa. E' una cosa evidenziatasi già da almeno cinque o sei anni, già dal tempo dei Giochi di Sochi, ma che sta ora arrivando a livelli che lasciano perplessi. Credo che il campanello di allarme più forte non sia neppure l'avvento di una quindicenne neo-Senior e subito campionessa olimpica pur con una evidente (e comprensibile) immaturità e un programma costruito appositamente per sfruttare al massimo la parte tecnica a termini di regolamento. No, da qualche settimana è scattato un allarme ancora più inquietante. A marzo di quest'anno è diventata campionessa mondiale Juniores una quattordicenne russa, Alexandra Trusova, che ha ottenuto un punteggio mostruoso per la categoria delle Junior, grazie anche e soprattutto ad aver eseguito in gara, prima nella storia del pattinaggio, due salti quadrupli (un Salchow ed un Toeloop). Si, avete letto bene: QUADRUPLI. Fatti in gara. Nel femminile. A quattordici anni. E in allenamento ha già saltato, e sufficientemente bene, pure un quadruplo Lutz, il salto più difficile dopo l'Axel. "Bene, " - dirà qualcuno - "dov'è il problema? E' stata brava, pensiamo solo ad applaudirla". I problemi sono forse due. Il primo è che, come si sta cominciando a pensare anche per il maschile Senior, forse questa estremizzazione del gesto tecnico sta portando a troppo frequenti infortuni e stress fisici. Il secondo è che (ciò certamente vale in campo femminile) certe prestazioni si possono fare solo a quattordici anni, è improbabile che la Trusova fra quattro anni riuscirà a fare quadrupli con facilità, così come è probabile che la stessa Zagitova abbia un calo tecnico con la crescita. Un regolamento che premia particolarmente la parte tecnica, quindi, può essere deleterio per la carriera degli atleti, in primo luogo per aspetti fisici e in secondo luogo perchè un tale pattinaggio rischia seriamente di mettere periodicamente al vertice delle bambine dall'effimera carriera, "usate e gettate" dalle loro federazioni anno dopo anno. Adesso lo fanno i russi, ma state pur tranquilli che tutte le altre federazioni vorrebbero avere una base di praticanti e scuole di pattinaggio tali da poter fare lo stesso. E non ho dubbi che, se ci riusciranno, lo faranno. In quale altro sport uno Junior può arrivare subito ai vertici per il fatto stesso di avere un "fisico da Junior"? A me, francamente, non ne vengono in mente molti. Mi viene in mente la Comaneci, oro olimpico a 14 anni, ma la Comaneci era un autentico fenomeno che ha continuato a vincere ori a livello mondiale anche a vent'anni. Oggi la Biles domina la ginnastica artistica ma ha ventun anni e le sue maggiori rivali pure, come la Mustafina che ha vinto anche lei un oro olimpico a quell'età. Forse un pò più simile è la ginnastica ritmica, con la Kudrjavceva che ha vinto un mondiale a 15 anni (ma, mi chiedo se sia solo un caso, si è ritirata a soli 19 anni per problemi fisici ricorrenti alle gambe). Ma altre grandi, come la Kanaeva, sono arrivate ai vertici a 18 anni, non a 15. Poi c'è il nuoto, altra disciplina dove spesso emergono giovanissimi talenti, soprattutto in campo femminile. Ma qui i talenti continuano ad essere al top anche a vent'anni, non spariscono dalla scena dopo due o tre anni! La Ledecky ha vinto un oro olimpico a 15 anni ma continua a stravincere a livello mondiale anche a 20! Ciò che rende diverso il pattinaggio femminile odierno è che il talento di certe giovanissime sparisce, o rischia di farlo in quasi tutti i casi, con la loro crescita, perchè non è tutto vero talento ma in parte capacità temporanea di fare fisicamente certe cose, mentre in altri sport se la classe c'è questa rimane e la prestazione non viene persa ma, anzi, di solito viene migliorata. La mia domanda quindi è: vi sembra opportuno un pattinaggio dove le campionesse sono praticamente "bambine saltanti", ai vertici per pochi anni e con scarse capacità interpretative, e dove l'obiettivo, in tutte le categorie a parte la danza, è sempre più quello di "saltare di più", perchè il punteggio questo premia oltre ad ogni altra cosa? A me non piace e lo dico da anni. E so comunque di non essere certo il solo ad avere, diciamo, delle "perplessità". Poi c'è la questione, che è venuta alla ribalta con la Zagitova, del sistema di punteggio che paga ancor meglio i salti eseguiti nella seconda metà del programma (bonus del 10%), inducendo coach ed atleti a strutturare gli esercizi in modo da sfruttare questa cosa, eventualmente anche per poter compensare carenze nei components. La Tutberizde non lo ha fatto per la Medvedeva, che non ha problemi di interpretazione, mentre lo ha fatto, in modo estremo, per l'immatura Zagitova (con risultati che credo abbiano stupito anche lei stessa). Qui c'è stato, quest'anno, un intervento a gamba tesa della Wagner, che ha generalmente suscitato aspre critiche nei confronti dell'americana. Io credo che la questione sia difficilmente affrontabile con giudizi "estetici" sull'"artisticità" di un programma strutturato in questo modo (gli anglosassoni parlano di "backloading"), come ha fatto la Wagner. https://www.goodhousekeeping.com/life/entertainment/news/a47988/olympic-figure-skating-rules/ Io, a dir la verità, non sono stato "esteticamente disturbato" dal programma free della Zagitova. Lo trovo un programma piacevole, pur con tutti i salti alla fine. Tuttavia, un paio di domande me le pongo: 1) mi piacerebbe vedere TUTTI i programmi strutturati con il "backloading"? E mi rispondo subito di NO. Ma il rischio, con l'attuale regolamento, è che sempre più atleti "ammassino" i salti alla fine (prendendosi dei rischi, beninteso, come si è visto ai Mondiali per la Zagitova, che dopo la prima caduta non aveva letteralmente più tempo per rifiatare e recuperare!). 2) perchè è stato deciso di mettere questo bonus del 10% per i salti fatti nella seconda metà del programma? Bene, io non ero stato invitato quando hanno preso la decisione ma penso che sia stato fatto non solo e non tanto per premiare un gesto tecnico difficile (un salto fatto da un atleta già stanco) quanto per evitare la situazione opposta, ovvero che i pattinatori mettano tutti o quasi tutti i salti nella prima parte, quando sono fisicamente "freschi", e lascino nella seconda parte quasi solo trottole e sequenze di passi. Esercizi come peraltro se ne sono sempre visti, e tanti. Ma se è così, se è stato fatto per ridurre la convenienza di esercizi eccessivamente disequilibrati a vantaggio della prima parte, adesso il rischio (che è già realtà per la Zagitova) è esattamente l'opposto. Cercando di raccogliere il tutto, io credo che sia davvero opportuno fare un "tuning" del sistema di punteggio, per ridurre il peso della parte tecnica. So bene che ridurre il peso della parte tecnica, a vantaggio dei components, rischia di riaprire giochetti delle giurie fatti in nome dell'"artisticità" (lo abbiamo ben visto nella danza!), ma in questo momento credo che il pattinaggio sia su una brutta china e preferirei correre il rischio. Ma, sia chiaro, ritengo che non sia possibile tornare indietro come tecnica. I quadrupli ci sono e resteranno, oggi tra gli uomini e probabilmente fra non molto tra alcune delle donne (per lo meno alcune giovani, fino a quando gli riescono). Svalutare l'importanza dei salti nel pattinaggio è illusorio e antistorico. Massimiliano Ambesi, commentatore di Eurosport col quale in passato ho polemizzato anche aspramente ma che è sicuramente un conoscitore di questo sport, ha giustamente criticato, e fortemente, certi ambienti italiani di addetti ai lavori che propugnano per le giovani l'"imparare la pattinata" e puntare solo sui PCS perchè tanto "i salti arriveranno poi". Mi pare incredibile che ci possa essere chi, da addetto ai lavori!, pensi che quella sia la strada giusta per sviluppare il movimento in Italia, di fronte a palesi prove contrarie come l'efficacia della scuola russa. I salti rimarranno, perciò bisogna imparare a farli bene quando il fisico permette di farli al meglio e questo "quando" è proprio quando si è giovani, per il pattinaggio femminile la cosa è ancora più marcata ma vale anche per gli adolescenti maschi. Va benissimo non trascurare i PCS ma, al contrario, è proprio la parte interpretativa quella che richiede una maturazione inevitabilmente più lenta. Quindi i salti vanno imparati da giovani, poi man mano che il fisico diventerà un pò di impaccio sulla prestazione tecnica estrema bisognerà cercare di compensare la cosa con l'interpretazione migliorata. La mia "passione" per la Medvedeva deriva proprio dal vedere già in lei un equilibrio tra le due cose, pur essendo ancora così giovane. A lei non hanno fatto solo "imparare la pattinata", ha imparato da subito a saltare, poi avendo un gran talento naturale (ed essendo, credo di non sbagliarmi, una gran "sgobbona" che si impegna sempre al 130% per migliorare) ha potuto accoppiare ciò a già grandi components. Dunque, lungi da me essere un "nemico dei salti". Si può però decidere, se lo si vuole fare, di ridurre il loro peso nella valutazione di un esercizio. Secondo me è ora di farlo. Quando parlo di "tuning" intendo dire innanzitutto una "semplice" riduzione del valore dei dei punteggi tecnici, perchè non credo che il meccanismo di valutazione in sè vada nella sostanza cambiato. Intendo dire dare meno punti di oggi ad ogni elemento tecnico, lasciando inalterata la valutazione dei PCS. In sostanza, lo stesso identico giudizio sugli stessi identici elementi eseguiti nello stesso modo, darebbe, rispetto ad oggi, meno punti nel tecnico e invece gli stessi punti nei components. Sul quanto dare in meno, lo lascerei decidere a gente più competente di me. Certo, non vorrei mai che il PCS fosse l'unico elemento per decidere di fatto le classifiche (si tornerebbe ai difetti del sistema 6.0) ma oggi il pericolo lo vedo in un TES ormai troppo predominante a scapito di interpretazione, coreografia ecc. E, soprattutto, temo che si stia rischiando di estremizzare ancor di più la cosa, se non si fa nulla. E poi togliere o, meglio, ridurre il bonus per i salti nella seconda metà del programma. Abbassarlo al 5%? Contare il bonus solo su un numero massimo e limitato di elementi di salto fatti nella seconda parte? Anche qui, c'è gente che ne sa molto più di me e che sono convinto potrebbe fare un "aggiustamento" accettabile. Ovviamente c'è una domanda che devo farmi: questo "aggiustamento" va fatto solo per il femminile o anche per le altre categorie (uomini, coppie, danza)? Io non vedo necessità di farlo nella danza (dove, anzi, giudizi più oggettivi e più aderenti alle capacità tecniche dei pattinatori sarebbero opportuni). Non ne vedo la necessità neppure per le coppie, dove la mediazione qualitativa e atletica tra maschio e femmina finora non ha fatto emergere tendenze preoccupanti (però certi lanciati potrebbero farlo ...). Per il singolo maschile, invece, forse è il caso di cominciare a pensarci. E' vero che gli uomini non hanno il problema della crescita e anzi possono sperare in un percorso di carriera pressochè in ascesa per le loro prestazioni ma infortuni e cadute (come quelle a raffica del free dei Mondiali di Milano) forse indicano che è bene fare già un passo indietro, abbassare l'asticella del fattore tecnico (non vorrei si cominciasse a parlare di quintupli ...) e rendere meno stressante la stagione, non solo sotto l'aspetto mentale ma pure fisico. Bene, queste sono idee che mi ronzano per la testa da diverso tempo ... Ma a quanto pare non solo a me. Pure in "alto loco" pare stiano pensando a "radicali cambiamenti", uno dei quali potrebbe essere proprio l'abbassamento del valore base dei salti (anche se alcuni parlano, pur a livello di "gossip", solo dei quadrupli, cosa che secondo me sarebbe un pannicello caldo che oltretutto non impatterebbe sul femminile, che è invece la categoria che più delle altre ha un disperato bisogno di una riforma). Si parla anche di cambiamenti ancor più radicali, come cambiare proprio la struttura delle competizioni, ma visto che sono voci e non proposte ufficiali non mi pare già il caso di almanaccarci sopra. http://web.icenetwork.com/news/2017/09/11/253667206 Quindi è probabile che qualcosa venga fatto a breve, per cambiare diverse cose in questo quadriennio pre-olimpico. Vedremo cosa verrà fatto (e magari poi criticheremo ...). Io credo che la maggior parte degli appassionati preferirebbe vedere atleti in grado di pattinare per qualche anno di più e con meno infortunii piuttosto che vedere qualche "frullino" in più in esercizi però meno curati "artisticamente" (ebbene si). Ma magari mi sbaglio io, ditemelo voi ... P.S.: qui un articolo, su un bel blog dedicato a questo sport, che parla proprio della questione attualmente più critica, ovvero dove sta andando il pattinaggio di figura femminile. Al di là delle singole (e tante) proposte su come affrontare il problema (perchè secondo me ormai E' un problema), che si possono singolarmente valutare, mi trova sostanzialmente d'accordo. https://adivinesport.com/2018/03/20/the-significance-of-trusova/
  4. Pensavate di averla scampata, vero? Ebbene no. Dopo aver saltato la scorsa stagione, ho deciso che in quella olimpica (e con i Mondiali a Milano, 21-25 marzo 2018) di cose da dire ce ne saranno, quindi eccomi qua ... La stagione è già iniziata in pieno, con il solito circuito dei Grand Prix, che giusto oggi ha visto la conclusione della quarta tappa, il NHK Trophy in Giappone. Il Calendario. Qui il calendario dei Grand Prix di questa stagione, di cui restano ora la due tappe francese (17–19 Novembre) e statunitense (24–26 Novembre) e poi la finale (quest'anno di nuovo in Giappone, 7–10 Dicembre): https://www.oasport.it/2017/10/pattinaggio-di-figura-grand-prix-2017-2018-tutte-le-date-ed-il-programma-come-seguire-le-gare-in-tv/ https://en.wikipedia.org/wiki/2017%E2%80%9318_ISU_Grand_Prix_of_Figure_Skating Gli appuntamenti successivi della stagione saranno: Campionati Europei, dal 15 al 21 gennaio a Mosca: http://moscowec2018.ru/ https://en.wikipedia.org/wiki/2018_European_Figure_Skating_Championships Four Continents (l'equivalente dei campionati europei ... per i non europei: Americhe, Asia, Oceania ed Africa), dal 22 al 28 gennaio a Taipei (Taiwan): https://en.wikipedia.org/wiki/2018_Four_Continents_Figure_Skating_Championships Giochi Olimpici Invernali 2018, dal 9 al 25 febbraio (il pattinaggio di figura sarà dal 9 al 23) a Pyeongchang (Corea del Sud): https://it.wikipedia.org/wiki/Pattinaggio_di_figura_ai_XXIII_Giochi_olimpici_invernali https://en.wikipedia.org/wiki/Figure_skating_at_the_2018_Winter_Olympics https://it.wikipedia.org/wiki/XXIII_Giochi_olimpici_invernali Campionati Mondiali, dal 21 al 25 marzo a Milano: http://www.milano2018.com/ https://en.wikipedia.org/wiki/2018_World_Figure_Skating_Championships Veniamo a cosa sta succedendo in queste settimane, ovvero cosa sta uscendo dai Grand Prix (qui c'è anche il sunto dei podii: https://en.wikipedia.org/wiki/2017%E2%80%9318_ISU_Grand_Prix_of_Figure_Skating ). Me la prendo comoda e andrò sicuramente per gradi, ci sarà tempo per aggiungere informazioni e seguire gli sviluppi della stagione. Non prendetevela se non sarò assiduo nè completo negli aggiornamenti, non avrò sempre molto tempo per farlo. Ovviamente, spero che anche qualcun altro vorrà scrivere qui le sue opinioni! La stagione in corso. Donne. C'è una grande e quasi indiscussa favorita per tutte le competizioni della stagione a cui parteciperà, a cominciare dalle Olimpiadi: Evgenia Medvedieva, Russia. Dominatrice assoluta nelle Senior a partire dalla stagione 2015-2016 (già prima era stata campionessa tra le Junior), sta continuando la carriera ad un ritmo impressionante ed una solidità mentale al limite del disumano. Perfino i suoi detrattori (ebbene si, ce ne sono e neppure pochi ...) le riconoscono che nessuna è come lei "di testa". I giudici stanno ormai da due anni riconoscendole che invece non c'è nessuna come lei neanche "di corpo". E secondo me hanno perfettamente ragione. A proposito di giudici: nel 2016 la ISU ha finalmente abolito l'anonimità dei giudici, che aveva suscitato (giustissime) polemiche al tempo del "Furto del Secolo" ovvero l'attribuzione dell'oro olimpico a Sochi alla (pur brava) Sotnikova, a danno della Kim Yuna. https://www.insidethegames.biz/articles/1038244/isu-vote-to-abolish-anonymous-judging-system-in-figure-skating-to-increase-transparency Il precedente presidente ISU, l'italiano Ottavio Cinquanta (presidente per 22 anni, non siamo agli incredibili 32 anni di Giulio Onesti presidente del CONI ma è già una "bella" permanenza! ), dopo Sochi si era opposto a questo cambiamento, che viene ora opportunamente fatto in nome della trasparenza. Beninteso, sulla carta l'anonimato potrebbe servire per "proteggere" i giudici da pressioni esterne: ma c'è qualcuno che davvero pensa che all'interno dell'ambiente, ovvero da dove possono arrivare o possono transitare certe pressioni, non si sappia chi dovrà giudicare una competizione? Al contrario, un giudice poco onesto potrà sempre dare giudizi volutamente scorretti se sarà protetto dall'anonimato, potendo negare di essere stato lui a darli perfino se gli fosse chiesto esplicitamente. Con la fine della pur positiva carriera di Cinquanta al vertice della ISU non c'erano evidentemente più ostacoli per rimuovere l'anonimato. Ricordo che è sotto la sua presidenza che si è istituito il nuovo metodo di valutazione che, anonimato a parte (ora rimosso), è riuscito a bilanciare parte "tecnica" e parte "artistica" in modo certamente molto migliore e "più oggettivo" del precedente "sistema 6.0" (vedi https://en.wikipedia.org/wiki/6.0_system ). Ovviamente, una parte di soggettività nel giudizio c'è sempre ... per fortuna, se no sarebbe uno sport per "macchine" e non per esseri umani e addio parte "artistica"! Ciò detto, speriamo che l'abolizione dell'anonimato (non-anonimato che c'era già in altri sport, per esempio nei tuffi) eviti altre valutazioni-scandalo come quella di Sochi. Speriamo ... Per ora devo dire che in questa stagione, nonostante il diverso parere di altri (anche più competenti di me) NON ho visto punteggi "scandalosi". Ogni volta che sono andato a guardare i punteggi nel dettaglio li ho trovati sostanzialmente corretti o comunque non così difformi dalla realtà da far pensare nè a "combine" nè a giudizi dati per "simpatia", nè tantomeno ad incompetenza dei giudici. Tornando alla Medvedeva (sulla quale peraltro ci sarà da tornare per tutta la stagione), vi posso dire perchè la ritengo attualmente superiore a tutte, al di là che ci siano altre (come la Osmond o la Tsurskaya) che fanno salti più alti o altre (pochissime, anzi forse solo una: la Kostner ...) che le possono a volte stare davanti nei PCS (i "components", detto brutalmente: "la parte artistica/capacità di pattinaggio"). Mi è già capitato di dire (non qui, perciò non vi annoio) che quando vedo un esercizio della Medvedeva mi sorprendo sempre nel notare come SEMBRI quasi un'improvvisazione, ovvero come sia "imprevedibile" ciò che sta per fare. Invece fa un'altra cosa e la fa bene. E tutto perfettamente integrato, coordinato e (ci mancherebbe) sulla musica. E a me ricorda tanto una cosa come questa: Ovvero un'improvvisazione geniale, che NON sembra un'improvvisazione. La fondamentale differenza è che nei programmi della Medvedeva non c'è alcuna improvvisazione ... ma SEMBRA che ci sia! Ed è ciò che li rende diversi da quelli di tutte le altre (e probabilmente è ciò che ancora lascia alcuni sconcertati). Prendiamo un ottimo programma del tipo "classico" come questo della Osmond (Short Program a Skate Canada 2017): Ci vedete qualcosa di "inaspettato", di "sorprendente"? Io no. E' un programma molto piacevole e molto ben pattinato (ottimi ed alti i salti, grande velocità, interpretazione abbastanza buona pur se scontata), ma ad ogni istante posso aspettarmi ciò che la Osmond sta per fare. Perchè è ciò che oggi OGNI pattinatrice (tranne una ...) normalmente farebbe. Prendiamo invece lo Short della Medvedeva alla Rostelecom Cup 2017: Eh bè, non so voi ma qui io ad ogni passo, ogni sequenza, ogni movimento non so mai dove Evgenia "andrà a parare". Coreografia raffinatissima e curata in modo maniacale, fatta per sorprendere. E questo mi tiene avvinto anche senza conoscere la "storia" (che in questo caso è triste: quello finale, che qualcuno ha "sarcasticamente" definito un "rutto", è l'ultimo respiro della protagonista). Per la cronaca: per questi Short, pattinati in due Grand Prix diversi ad una settimana di distanza le due atlete hanno ricevuto (ovviamente da differenti giurie) questi punteggi: Osmond: 76.06 totale (40.12 per il tecnico + 35.94 per i components) Medvedeva: 80.75 totale (42.69 per il tecnico + 38.06 per i components) E la differenza ci sta TUTTA, sia per il tecnico che per i components. Anche se parliamo di una, la Osmond, che è probabilmente l'unica che potrebbe oggi avere qualche possibilità di sfidare la Medvedeva per un oro olimpico o mondiale (almeno se quest'ultima sbaglia qualcosa). Eppure c'è qualcuno a cui proprio la Medvedeva non piace ("mossettine" ecc.). Legittimo, ma chi è rimasto alla Medvedeva di due stagioni fa (e magari la critica con gli stessi argomenti di due anni fa) è rimasto indietro. Evgenia sta oggettivamente migliorando di anno in anno, soprattutto come maturità interpretativa. E, no, non fa più programmi "da bambini" (ammesso che ne abbia mai fatti), quest'anno siamo a Chopin ed Anna Karenina e le "mossettine" si sono molto ridotte. E pure continua a vincere, se non stravincere, sia quando è fisicamente in forma sia quando non lo è (come al NHK Trophy, dove pare soffrisse i postumi di un leggero infortunio avvenuto un mese prima, al tempo dell'altrettanto vittoriosa Rostelecom Cup). Perchè "di testa" lei c'è sempre. Del resto, ora ha "già" 17 anni, non i 15 anni di due stagioni fa! Due stagioni fa, quando comunque io già scrivevo (ogni tanto ne imbrocco una): "Ci troviamo di fronte ad un'ottima pattinatrice giovanissima, di straordinaria solidità mentale, che solo il tempo dirà se potrà diventare un fenomeno come la Yu-Na o comunque un'eccellente pattinatrice matura (vedi Kostner, Asada, Kwan ecc.) [...] Non credo che la Medvedeva sia un fuoco di paglia" http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=26556). Ed oggi, nel A.D. 2017, confermo: è l'unica pattinatrice del dopo-Yu-Na alla quale mi senta di attribuire il termine di "fenomeno". Il che non vuol dire che sia già all'altezza della divina Kim, ma che potrebbe diventarlo. Temo che avessi ragione anche sul fatto che contro di lei si potesse sviluppare un'antipatia precostituita da parte di alcuni. Così è accaduto, anche se fortunatamente la cosa pare limitata a parte degli appassionati e non tra gli addetti ai lavori. Non avevo invece ragione su almeno due cose: che non avrebbe rivinto così tanto come nella stagione 2015-2016 (ipotizzavo soprattutto un ritorno delle altre russe, che non c'è assolutamente stato) e che avrebbe avuto problemi di crescita fisica. Problemi che non ha avuto, ma considerando che al NHK Trophy è sembrata addirittura dimagrita (solo un'impressione?) spero che la Tutberizde, la sua allenatrice, la stessa che si dice desse da mangiare polvere di cellulosa alla Lipnitskaia per "nutrirla" senza farla aumentare di peso (!), non stia esagerando per "tenerla in forma" in vista dell'appuntamento olimpico. Considerando poi che la Liptniskaia, una vera meteora dalla vicenda sportiva che personalmente ritengo abbastanza triste nonostante un palmares che le più le potrebbero invidiare, dopo qualche anno è finita in cura per l'anoressia. La Tutberizde è certamente un'ottima allenatrice, in grado di tirare fuori dai suoi atleti il meglio che possono dare, ma pare che chieda loro pure molto. Spero non troppo, anche se Evgenia, a dispetto dell'età e del fisico da scricciolo, mi pare avere "spalle ben larghe". Per ora mi fermo qui, sulle tante altre cose (le concorrenti, Carolina, Anna e Luca, Virtue/Moir ecc.) ... alla prossima!.
  5. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    E veniamo agli Uomini. In una finale del free caratterizzata da un numero incredibile di errori e cadute ha vinto, meritatamente, chi tra i top-skater ha fatto un esercizio impeccabile e con ben sei quadrupli: Nathan Chen, USA. Secondo il giapponese Shoma Uno, favorito della vigilia ma frenato da problemi fisici, e terzo il russo Mikhail Kolyada. Ottimo 17-esimo il giovane Matteo Rizzo, che continua a progredire. https://www.oasport.it/2018/03/pattinaggio-artistico-mondiali-milano-2018-nathan-chen-conquista-il-titolo-iridato-festival-di-cadute-per-gli-altri-matteo-rizzo-termina-17mo/ Danza. Nella danza, scontato dominio dei francesi Papadakis/Cizeron, che continuano ad essere gratificati di punteggi al limite della denuncia penale nei confronti delle giurie. Nel corto hanno fatto fare loro il record del mondo in un programma altamente imperfetto, addirittura con la rumba a livello tre invece che quattro ed è tutto dire. Meglio il free, dove "ovviamente" gli hanno dato un altro record del mondo. Questo è il PDF del giudizio che hanno ricevuto nel free, la metà di quella MAREA di 10.00 grida vendetta (ma anche certi 9.75, soprattutto considerando che lei non è una pattinatrice straordinaria) ... Chi se ne intende anche solo poco, come il sottoscritto (sottolineo il "poco" ...), non può non rimanere basito da questa continua sopravvalutazione di programmi che vanno tra il discreto e l'ottimo ma comunque fatti di un modo di pattinare in realtà ormai routinario e relativamente "facile" rispetto a quanto fanno, per esempio, gli assolutamente divini e sempre innovativi Virtue/Moir. La cosa grave (e rivelatrice) è che vengono spudoratamente "pompati" pure nello short, dove l'obbligatorietà del tema musicale (quest'anno i balli latini, tempi e musiche ben diversi dallo standard "sognante" plafonato che da tre stagioni ci propongono nel free) li mette in difficoltà ma le giurie tali difficoltà si rifiutano di vederle. A parte che tra gli appassionati ci sono state aspre e giustificate polemiche sul fatto che sia stato loro concesso di usare Ed Sheeran come "ritmo latino"! Insomma, mala tempora currunt nella Danza e io continuo ogni giorno a ringraziare il Dio del Pattinaggio per aver tenuto d'occhio almeno la gara a cinque cerchi, impedendo che fosse compiuto l'ennesimo misfatto olimpico e dandoci dei campioni VERI e DEGNI. Ma se Virtue/Moir si ritirano (cosa che ritengo probabile e comprensibile) la danza rimarrà in mano, non so per quanti anni ancora, a due pattinatori (lui individualmente valido, lei molto meno) costruiti più dalle giurie che dalla crescita del loro talento. Dietro i francesi, la coppia USA in crescita Hubbell/Donohue, autrice di due ottimi esercizi, solidi e non banali. Argento più che meritato. Terzi i canadesi Weaver/Poje, non troppo convincenti e forse un pelo aiutati dalle giurie. Sono arrivati davanti ai nostri Cappellini/Lanotte di soli 27 centesimi di punto! Conclusione dolce-amarissima per i nostri, ai quali non è bastato fare la loro migliore prestazione di sempre nel free per arrivare ad una medaglia che avrebbe avuto un significato altissimo, a fine carriera. Come dicevo già mesi fa, l'occasione da medaglia l'hanno persa agli Europei, finendo dietro pure a Stepanova/Bukin, non qui. Qui ci siamo ingolositi del podio anche perchè non c'erano nè Virtue/Moir nè Bobrova/Soloviev nè Shibutani/Shibutani, e Weaver/Poje erano a tiro, ma in un Mondiale "normale" non ci sarebbe stata alcuna speranza di podio. Peccato, comunque, perchè hanno pattinato bene (pur su un esercizio che secondo me "li invecchia" più del dovuto) e speravo davvero che potessero finire la carriera con una medaglia. Anche se "ufficialmente" non hanno ancora comunicato il ritiro, vedremo. Ottima la prova di Guignard/Fabbri, nono posto finale nonostante una giuria incomprensibilmente ostile che li ha pagati piuttosto poco rispetto a quanto hanno fatto vedere, sia nello short che nel free. Ma ormai si è capito che nella Danza (disciplina fatta di "sfumature" e quindi con vincoli oggettivi minori rispetto a quelle dove ci sono elementi tecnici "di impatto" come i salti) simpatie, antipatie, punteggi dati "di rendita" per "fama", punteggi ingiustamente non dati a chi sta ancora facendo la "gavetta" e "pompature" preordinate sono ancor più presenti che nelle altre tipologie di pattinaggio di figura.
  6. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Pensieri finali e concisi sul Mondiale di Milano. Donne. Già detto della Kostner, la mia idea sull'incredibile crollo di Alina Zagitova è questo: 1) dopo le Olimpiadi per molti atleti (non per tutti) c'è un calo di concentrazione (tanto per dire Yu-Na Kim a Vancouver, dopo quella meraviglia di gara, cadde nel Galà, cosa inaudita per lei!, e un mese dopo ai Mondiali sbagliò il corto e arrivò solo all'argento). 2) il programma lungo di Alina, essendo com'è noto un esercizio a due facce, zero salti per la prima metà e tutti i salti nella seconda metà, è (lo dico ovviamente "a spanne") come due short messi in sequenza, il primo "facile" e il secondo difficile. Se in quello difficile, che è costituito da una sequenza mozzafiato (e un pò "disumana") di salti, cominci a sbagliare è difficile recuperare, anche perchè non ne hai letteralmente il tempo. E' un pò come le accadeva nello short ad inizio stagione, quando sbagliava poi l'errore si ripercuoteva nel seguito dell'esercizio. La stessa conformazione del programma che l'ha aiutata ad ottenere gli ori europeo ed olimpico, qui l'ha "fregata". In un programma costruito in modo "convenzionale" sarebbe forse caduta una volta, poi si sarebbe ripresa e l'oro lo avrebbe probabilmente agguantato comunque. Qui invece era tutto molto più difficile. 3) è una quindicenne (beata lei ...), che ad inizio stagione non sembrava avere neppure una grande solidità mentale (si ricordano le severe ramanzine della Tutberidze, con lei praticamente in lacrime, dopo gli short sbagliati). Detto in altri termini (anche se so che darà fastidio a qualcuno) non è una Medvedeva. E (anche se so che darà fastidio a qualcuno) non posso evitare di ribadire che anche questo fatto, una campionessa olimpica che poche settimane dopo l'oro crolla verticalmente come fosse una Pogorilaya nelle giornate no, segnala che l'oro olimpico ad una quindicenne neo-Senior ed evidentemente ancora immatura, sia come pattinatrice che come atleta (legttimamente immatura, beninteso), è un'"anomalia", al di là pure delle "anomalie" che io da tempo vedo nei punteggi che le vengono dati nei components. Qualcuno fa finta che non lo sia, dall'altra sera se è onesto con sè stesso dovrebbe avere ulteriori motivi di meditazione. Per il resto, applaudiamo l'oro della Osmond, che chiude al meglio una stagione altalenante ma certamente con più alti che bassi. Ad inizio stagione sembrava essere l'unica candidata al ruolo di anti-Medvedeva, poi la flessione di mezza stagione sembrava prefigurare un finale sottotono (e con la connazionale Daleman a morderle i polpacci in squadra), invece termina con l'oro olimpico nel Team Event, il bronzo olimpico nell'individuale e l'oro mondiale. Non male! Applaudiamo l'argento della ottima Higuchi, di cui sentiremo ancora parlare ma che deve cercare di diventare più elegante sul ghiaccio. Anche se, a conti fatti, i 70.29 di PCS che ha ricevuto nel free di Milano sono forse perfino un pò generosi (considerando che la imprecisa ma indubbiamente leggiadra Miyahara ne ha presi 72.52, vero è che la Miyahara sui components non riesce mai ad aprire il cuore delle giurie) e quindi si potrebbe dire "bene così", non abbiamo proprio bisogno di un'altra improvvisa "pompatura" di cinque punti stile Zagitova e ormai io conosco i miei polli, ovvero le giurie ... Applaudiamo pure la Miyahara, che in una stagione iniziata in ritardo a causa di un infortunio patito a luglio ottiene il suo secondo bronzo dopo quello dei Four Continents. Per gli italiani, buone cose da Elisabetta Leccardi, 16 anni, entrata in finale e terminata 21-esima. https://video-it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/video-solo-applausi-per-elisabetta-leccardi-libero-brillante-per-la-16enne-azzurra_vid1076899/video.shtml Ovviamente, per mantenere il senso delle proporzioni, ricordiamoci che a quell'età le russe competono per gli ori a livello mondiale e che un'altra Kostner non la si trova ogni giorno. Però la Leccardi ha fatto bella figura e un risultato buono e per nulla scontato. Brava.
  7. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Mi tolgo subito il dente. Sapete tutti come è andata con Carolina Kostner a Milano. Io mi sono fatto questa idea, anche dopo aver ri-sentito le sue dichiarazioni post-gara, che oltretutto contengono almeno un elemento sconcertante, quel parlare (con soddisfazione ed orgoglio) di un "oro nel corto" che NON ESISTE (!). Io credo che (e forse non ce n'eravamo accorti, io certamente no) che da due anni Carolina PATTINA ESCLUSIVAMENTE PER SE' STESSA. Sottolineo: ESCLUSIVAMENTE. Il che vuol dire che QUALSIASI COSA VENGA, qualsiasi PRESTAZIONE lei faccia, buona o cattiva, per lei va bene, perchè per lei E' GIA' SUFFICIENTE essere ancora in gara nelle massime competizioni mondiali. Si, è vero, dichiarazioni in questo senso, magari espresse in modo più sfumato, le si sono sentite fare. Però potevano essere interpretate (come io, evidentemente sbagliando, facevo) come un "mettere le mani avanti". Macchè. E' PROPRIO COSI'. Carolina da due anni pattina in modo "ZEN", gratificata dal semplice fatto di poter pattinare, facendo tesoro del presente, vivendo il presente giorno per giorno. Carolina da due anni pattina come un filosofo greco, come un Democrito, avendo raggiunto la "PERFETTA ATARASSIA", ovvero "la perfetta pace dell'anima che nasce dalla liberazione delle passioni". L'altro giorno si discuteva in rete della "faccetta da broncio" della Tarasova dopo che lei e Morozov sono arrivati all'argento ma anche dopo essere stati asfaltati di venti punti da Savchenko/Massot. Ecco, la Tarasova NON ha minimamente raggiunto la "perfetta atarassia"! Anzi ... A questo punto, la domanda: da un'atleta di livello mondiale, preferite la faccetta da broncio di uno che arriva all'argento e si rammarica per l'oro mancato e per una prestazione imperfetta o preferite uno che sorride al risultato anche se (classica metafora calcistica) ha appena sbagliato un goal decisivo a porta vuota al 90-esimo minuto della finale di Coppa del Mondo, dicendo "beh, in fondo due anni fa non avrei mai pensato di poter giocare la finale dei Mondiali"? Io la mia risposta ce l'ho, però rispetto e pure comprendo le scelte personali. Casomai, vorrei essere in grado di capire prima quali sono certe scelte, per non farmi troppe illusioni! Visto che oggi mi sento "filosofico", termino con un'altra massima, questa è di Confucio: "viviamo due vite, la seconda inizia quando ci rendiamo conto di averne una sola". Forse due anni fa Carolina si è resa conto di avere una sola vita nel pattinaggio, che per motivi anagrafici si stava inevitabilmente avvicinando alla fine, ed ha deciso di cominciare la sua seconda vita da pattinatrice facendo solo ed esclusivamente ciò che le piaceva fare e rispondendo solo a sè stessa e non alle pressioni esterne. Potrei capirla, anche se in realtà un'atleta a quel livello NON PUO' rispondere solo a sè stessa ma anche ad una marea di altri soggetti, dalla Federazione, al CONI, agli sponsor e, in fin dei conti, anche al pubblico. Non stiamo parlando di esibizioni, ma di gare sportive al massimo livello. E, cosa forse più importante, io penso che uno dovrebbe sentire una certa responsabilità anche verso la propria IMMAGINE, soprattutto quando la si è costruita in un quindicennio di competizioni. Tornare di nuovo ad essere quella che "cede sotto pressione", quella della disastrosa Vancouver 2010, non è stata una bella cosa per l'immagine della sua intera carriera. E' per questo che avrei preferito, e di molto, vederla delusa, con la "faccetta da broncio" alla Tarasova o le lacrime di Alina o quelle di Evgenia a PyeongChang, piuttosto che vederla parlare come una che ha semplicemente sbagliato un salto in allenamento. Sbagliare si può, accade a tutti. Come reagisci ad un errore, rivela di te quanto l'errore che hai fatto. Lei, evidentemente, è in pace con sè stessa e ciò, in tutta sincerità, mi fa immensamente piacere. A maggior ragione dopo l'assurdità del suo coinvolgimento nella vicenda Schwazer. Però, io a capire del tutto (credo) ci sono davvero arrivato solo oggi. Colpa mia. Lei, nella sua seconda vita sportiva, pattina con questo atteggiamento mentale. Sappiamolo.
  8. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Assegnate le prime medaglie, quelle delle COPPIE. Dopo uno short che aveva visto i tedeschi Savchenko/Massot davanti per poco (e forse immeritatamente) ai russi Tarazova/Morozov, con tutti gli altri già con grandi distacchi, nel free non c'è stata storia. Savchenko/Massot hanno fatto (questa volta davvero) un free QUASI PERFETTO. Qualche piccolo non-sincronismo nelle trottole in parallelo, qualche lanciato con atterraggio non bellissimo ma comunque tenuto bene (una specialità della Savchenko, non ricordo altra con tale capacità di stare in piedi anche atterrando in modo imperfetto o addirittura, ogni tanto capita perfino a lei, veramente male) ma nel complesso un GRANDE esercizio. E nuovo record del mondo (l'avevano già fatto a PyeongChang, ma secondo me allora era discutibile, qui invece il record è legittimo oltre ogni dubbio). Per la prima volta, il loro programma mi è davvero piaciuto e pure lui ha pattinato con il massimo della "raffinatezza" che il suo talento e il suo fisico lo permettono. Chapeau. Secondi, ma ad un abisso di distanza (20 punti!), i russi Tarasova/Morozov, che hanno fatto come al solito: dopo un eccellente short (che secondo me avrebbe meritato il primo punteggio in quel segmento) si sono un pò persi nel free. E meno male che, a differenza di ciò che era avvenuto in Corea, non hanno ceduto alla pressione (in particolare lui, che per due minuti è sembrato avere la testa già in vacanza) ed hanno portato a casa un libero dignitoso che ha garantito loro almeno l'argento. Delusissimi alla fine, soprattutto lei. Viste le facce sul podio e in conferenza stampa, non mi sentirei di escludere stracci volati tra loro nel dopo gara. C'è comunque da dire che ieri sera i tedeschi erano realisticamente imbattibili e sono convinto che lo sarebbero stato anche se fossero stati loro a pattinare subito dopo i rivali diretti (cosa che invece è di nuovo capitata ai russi, un pò sfortunati in questo, come già a PyeongChang). Si potrebbe discutere per una giornata se il famigerato free su Candyman ha "colpe" o meno, ma la performance fatta agli Europei mi fa dire che la colpa è solo della loro scarsa costanza. Non sono mai riusciti a mettere insieme due esercizi, short e free, pattinati al massimo o vicino al massimo. Almeno uno dei due l'hanno sempre sbagliato, spesso in modo clamoroso. Hanno fatto un pò come la Zagitova ad inizio stagione, che sbagliava regolarmente lo short, per poi recuperare nel free. T/M però hanno continuato ad alternare un segmento buono con uno mediocre, potendo sbagliare sia l'uno che l'altro. Ieri tutto sommato il libero non l'hanno davvero sbagliato, ma per loro sfortuna era una serata di grazia per Savchenko/Massot e fine dei giochi. Terzi i francesi James/Cipres, autori del miglior programma che io abbia mai visto fare da loro (nonostante una secca caduta di lei, recuperata però istantaneamente), direi certamente al massimo delle loro possibilità. Il programma della vita, non so se riusciranno mai più a fare un esercizio a questo livello. Si aggiunga che i giudici sono stati abbastanza generosi con loro, comunque il bronzo è meritato. A seguire i russi Zabiako/Engbert (molto più convincenti rispetto alle ultime gare). Poi i nostri ottimi Della Monica/Guarise, quinti con un free, finalmente!, non su musiche "italiote", "folcloristiche", "simmo 'e Napule, paisà", felliniane o la-vita-è-bella ecc. ecc. ma sulla musica dell'Albero della Vita dell EXPO milanese. Musica (e in parte anche esercizio) che non mi fanno impazzire ma apprezzo certamente la volontà di staccarsi dall'ormai stantio "folklore italico" (vedo perfino un diciottenne come Rizzo scegliere, ha confemato di averlo voluto lui!, uno short pattinato su "Torna a Surriento" ... ). Quando i pattinatori italiani cominceranno a scegliere di norma, che so, Coldplay o David Bowie o anche musiche meno note ma di qualità, stapperò una bottiglia di champagne. Sesti (ma con il quarto free e nettamente beneficiati dai giudici, ad un livello sorprendente e deprecabile, secondo me, in una manifestazione dove tutto sommato ho visto finora giudizi equi) i canadesi Moore-Towers/Marinaro. Che mi stanno pure simpatici (ricordo di lei show divertenti ai Gala, quando pattinava assieme a Moskovitch), ma non li ho proprio visti al livello al quale li ha messi la giuria del libero. Tra l'altro lei è reduce da malanni fisici seri, zoppicava pure all'uscita, e non è sorprendente che non abbia pattinato al meglio. Invece hanno dato loro non solo il Season's Best ma addirittura il Personal Best! Misteri delle giurie ... E Marchei/Hotarek? Ottavi dopo lo short, hanno fatto un free meno convincente (con caduta di lei) ed alla fine sono arrivati decimi in classifica. Che è comunque un eccellente risultato.
  9. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Iniziati oggi, "col botto", i Mondiali di Milano. E "il botto" è Carolina Kostner. Sovvertendo i pronostici del 99,99% dei commentatori (e pure del mio), con un corto perfetto e praticamente al massimo delle sue possibilità Carolina ha stabilito non solo il suo Season's Best nel programma corto ma pure la sua migliore prestazione di sempre nello short (che, ovviamente, è pure record italiano): 80.27, quasi un punto e mezzo più del suo precedente limite. Ed è inevitabile chiedersi se il ritorno di Mishin alla balaustra abbia avuto un ruolo nella tranquillità con cui Carolina ha pattinato, senza il benchè minimo errore e con quasi tutti i livelli molto alti. https://www.youtube.com/watch?v=GXdap4Izt7k Scesa subito dopo l'italiana, ci si aspettava dalla Zagitova una risposta che la portasse comunque in testa alla classifica provvisoria. Ma subito si è visto che non era la Zagitova delle giornate migliori, pur restando a livelli altissimi. Alla fine, anche per colpa di una combinazione imperfetta, la russa è rimasta dietro di 0.76 punti. https://www.youtube.com/watch?v=oLf8zfY1l4c Distacco recuperabilissimo per Alina, con il programma libero "monstre" che le ha fatto vincere la medaglia olimpica, ma la Kostner con sei punti di vantaggio sulla Miyahara, terza, e otto-nove punti su Osmond, Sotskova e Daleman è medaglia quasi certa (si vedrà se argento o, mal che vada, bronzo). Certo, la scaramanzia consiglierebbe di non dirlo ... Il pomeriggio imperfetto della Osmond, il suo "Sous le ciel de Paris" pattinato non al meglio e con una quasi caduta (mano giù sul doppio axel, non le hanno dato la deduzione ma ha perso tanti punti), e le prestazioni invece al loro livello ma non sufficienti per il vertice di Daleman e Sotskova (quest'ultima comunque in una delle sue migliori giornate) hanno spianato a Carolina la strada per una medaglia, a 31 anni in un pattinaggio da quindicenni. Per inciso: spero che avendo visto la Zagitova pattinare subito dopo Carolina sia ancora più chiaro che c'è un problema tra sopravvalutazione del "tecnico" e relativa sottovalutazione, nel pattinaggio contemporaneo, dell'"artistico". C'è voluta una Carolina davvero al suo top di sempre, contro una Alina non così concentrata, per riuscire a mettere l'"espressione artistica" solo tre quarti di punto avanti all'"espressione tecnica". E si trattava di corto. In un free, con tanti elementi tecnici in più, quasi certamente la russa sarebbe (e sarà) davanti. Poi c'è il discorso "gonfiatura components" della Zagitova, che secondo me è ancora più determinante per le classifiche. A inizio annata Alina sbagliava spesso lo short e ciò sicuramente le faceva ricevere anche components più bassi del suo livello potenziale. Ma l'entità dell'ascesa dei suoi components non è giustificabile solo con questo. Nei GP cinese e francese riceveva sui 31 punti, ma alla finale del GP erano già schizzati a 35. Agli Europei erano oltre 36 e alle olimpiadi oltre 37. Oggi ha preso 37 esatti. Siamo a sei punti e mezzo in più (!) da inizio stagione, nello short. Sulla analoga crescita abnorme dei punteggi relativi ai suoi components nel free ho già scritto in precedenza e non mi ripeto. E se sommando short e free fai crescere un atleta non di quattro o cinque punti "fisiologici" durante una stagione ma di 5+5 = dieci punti, beh, poi non c'è da stupirsi se ciò cambia i risultati. E, sottolineo: attenzione agli aumenti "relativi", perchè la cosa essenziale è che non a tutti vengono così generosamente concessi aumenti (se no, il problema non ci sarebbe). Tanto per dire che in questa stagione la Medvedeva nello short ha preso 38.06 alla Rostelecom Cup, 38.28 al NHK Trophy, 38.14 agli Europei e 38.42 a PyeongChang. Nel free: 76.11 alla Rostelecom Cup, 74.80 al NHK Trophy, 77.14 agli Europei, 77.47 a PyeongChang. In pratica, nessun aumento per lei da inizio a fine stagione! Cosa che, pur considerando l'annata difficile causa infortunio, è abbastanza anomala. E tanto per dire che la situazione dell'aumento della Zagitova è piuttosto differente da quella della prima stagione Senior della Medvedeva (potete andare a rivedere i confronti numerici che ho già pubblicato). Con Alina siamo in parte ad una riedizione del "caso Lipnitskaya" di quattro anni fa, anche se l'entità della "gonfiatura" è minore (ma pur sempre ingiustificata) e il talento della Zagitova è molto superiore a quello di Julia (soprattutto proprio sui components), quindi lo "scandalo" è inferiore. Ma il problema c'è, tranne per chi non lo vuole vedere. Considerazione quasi finale: credo che dopo il corto ci sia una pattinatrice che si stia mordendo le mani dalla rabbia. Proprio Evgenia Medvedeva. Con una Zagitova non al meglio nello short, una Medvedeva anche solo "normale" molto probabilmente sarebbe stata davanti a lei e pure alla Kostner dopo lo short, potendosi poi giocare l'oro mondiale in situazione migliore di quella olimpica. L'infortunio dell'ottobre scorso è stato un disastro per la sua stagione, rispetto a ciò che avrebbe potuto fare. Peccato. Considerazione davvero finale. La Rai che, SENZA AVVERTIRE, interrompe la diretta dei MONDIALI (fatti in ITALIA) prima dell'ultimo gruppo e la passa su RaiWeb (che la maggior parte degli italiani manco sa che esiste e come trovarlo), proprio quando stanno per gareggiare tutte le MIGLIORI tra le quali la KOSTNER, per far vedere un TORNEO DI CALCIO GIOVANILE, attesissima partita di OTTAVO DI FINALE tra i giovani della Juventus e una rappresentativa di SERIE D!, è qualcosa che va oltre la solita idiozia dei dirigenti Rai: è una vera e propria OFFESA AI TELESPETTATORI. Siamo al "NOI SIAMO NOI E VOI NON SIETE UN CA**O". Se proprio volete far vedere una partitella che interesserà, forse, mille persone in Italia (i giocatori, le loro famiglie, gli allenatori, le loro famiglie, qualche procuratore e le loro famiglie ...) mandate QUELLO sul web e non i Mondiali, IMBECI**I! Questa è gente arrogante come tanti politici, se non peggio, e mediamente ancora più incapace (basta vedere chi hanno messo a "condurre" da studio prima le Olimpiadi invernali poi le Paralimpiadi di PyeongChang per comprendere cosa ne capiscono di sport). E' GENTE CHE VA CACCIATA VIA A CALCI NEL DERETANO, E SUBITO.
  10. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Stanotte a PyeongChang sono state assegnate le medaglie per le Donne. La previsione che io facevo si è rivelata (purtroppo per me) esatta. Dopo lo short, che aveva visto la Zagitova prima per circa un punto, il free ha visto un esercizio non irresistibile di Alina però non sufficientemente contrastato dalla Medvedeva. Alla fine, si è avuto l'incredibile risultato che i due liberi hanno avuto esattamente lo stesso punteggio, ovviamente a questo punto l'oro è andato alla Zagitova. Una beffa amarissima per colei che da tre anni dominava la scena. Il free della Zagitova: https://rutube.ru/video/fb73198ce5c20969751ec3563b65bf84/ Il free della Medvedeva: https://rutube.ru/video/2703e2a0deee2a67cb6072762da04473 Devo dire che sono deluso dalla prestazione di Evgenia, mi aspettavo un free di attacco come quello degli Europei e invece (al di là del punteggio, superiore a quello di Mosca ma tant'è, gare diverse) ho visto una Medvedeva legnosa e lenta, credo che per la prima volta le abbiano tremato le gambe e la reazione di pianto subito dopo la fine è più significativa di quella del kiss-and-cry. Considerando che Alina non aveva fatto neppure lei l'esercizio della vita, e che l'essere ultima a scendere era diventato tutto sommato un vantaggio per Evgenia, si era aperta una concreta occasione di arrivare all'oro, occasione fallita. Quindi, nonostante le mie recriminazioni sui PCS della Zagitova (potrei dire: C.V.D., in questi giorni su forum e social avevo previsto 75 e 75.03 le hanno dato, è come il prezzo sul cartellino di un abito che hanno appiccicato a Mosca e da lì non si schiodano, anche quando pattina un pò peggio), devo dire che i soli due punti e mezzo di differenza sui components tra le due questa volta non li trovo eccessivamente scandalosi, perchè la Medvedeva ha pattinato decisamente al di sotto delle sue possibilità (anche se molti non saranno d'accordo e molti parlano di "esercizio magnifico", io invece ho cominciato a scuotere la testa un minuto dopo l'avvio). Probabilmente entrambe meritavano almeno tre punti di meno di PCS (la Zagitova perchè tre-quattro in meno li merita come standard, la Medvedeva perchè non ha pattinato al suo livello) ma non sarebbe cambiato niente. In fin dei conti, la Zagitova stanotte ha vinto meritatamente, quantomeno perchè la Medvedeva ha fallito la zampata, ma le problematiche che ho già indicato, su una neo-Senior di 15 anni che arriva immediatamente all'oro olimpico, ci sono tutte. Il sorriso timido di Alina al momento della vittoria mi fa intravedere non solo sportività da parte sua verso la collega-rivale ma probabilmente anche una certa incredulità. E la faccia della Tutberizde al kiss-and-cry direi che spiega parecchie cose. E' una faccia (già vista in questi ultimi tempi) che a me dice "ho un'atleta fenomenale, matura ed affidabile, che mi va a perdere contro un'altra mia atleta che ho caricata a molla sul tecnico ma che oggi c'è, domani chissà ...". Comunque, chi volesse leggere un commento di chi, a differenza mia, non ha accolto la vittoria della Zagitova con il sorriso sulle labbra, può leggere qui: https://www.usatoday.com/story/sports/columnist/brennan/2018/02/23/wrong-russian-won-gold-medal-womens-figure-skating-2018-winter-olympics/366111002/ Onestamente, non riesco a dare torto alla commentatrice. Anzi, le do pienamente ragione. Più che altro, avendo già capito l'antifona da un pò non sono rimasto sorpreso, è per quello che "l'ho presa bene". Ma il succo della questione rimane. L'allarme sui PCS anomali della Zagitova l'avevo lanciato da tempo e dissento profondamente con la "giustificazione" che "siccome Zagitova e Medvedeva fanno lo stesso tipo di pattinaggio, non possono ricevere PCS molto diversi, quindi i giudici hanno 'dovuto' cominciare a dare alla Zagitova un punteggio maggiore". Il fatto è che non è vero che fanno lo stesso tipo di pattinaggio. La Zagitova fa un'esasperazione dell'aspetto tecnico (compresa, non a caso, la strutturazione estrema del programma per massimizzare il punteggio tecnico), la Medvedeva no. La Tutberizde ha probabilmente puntato decisamente sul tecnico per la Zagitova rendendosi conto di qualche suo limite (anche comprensibile, vista l'età) nell'aspetto interpretativo, limite che la Medvedeva non ha. Quindi, nessuna giustificazione per un aumento tale dei PCS. Sembra abbastanza chiaro che tutto sia cominciato dopo la finale di Grand Prix (a cui la Medvedeva dovette rinunciare), quando fu chiaro che la Osmond non era molto credibile come candidata a battagliare per l'oro olimpico e che serviva un'altra rivale da contrapporre alla Medvedeva a PyeongChang. Dalla gara successiva, gli Europei di Mosca, hanno fatto schizzare su di cinque punti i PCS del free della Zagitova, se no non ce l'avrebbe fatta a competere con Evgenia, nonostante il tasso tecnico superiore del suo programma. Un altro commentatore ha esaminato i punteggi ottenuti dalle due, per concludere che è l'attuale sistema di punteggi ad aver troppo favorito la Zagitova: https://www.vox.com/culture/2018/2/23/17043540/evgenia-medvedeva-alina-zagitova-olympics-figure-skating Ok, c'è il discorso se l'aspetto tecnico sia troppo prevalente nel pattinaggio di oggi. E c'è il discorso se il regolamento vada cambiato almeno in modo da eliminare il "bonus" dei salti fatti nella seconda parte del programma. Non sto a parlare di questo, casomai ce ne sarà occasione in seguito. E' che io non credo che sia stato il sistema di punteggi in sè ad aver fatto vincere la Zagitova. Io invece credo che, tutto sommato, è semplicemente l'anomalia dei PCS ad aver troppo favorito Alina. E' avvenuto nelle Ladies ciò che, per fortuna, non è andato in porto nella Dance, ovvero un palese favoritismo per qualcuno, volontà di favorire che bolliva in pentola da tempo. Con una maggiore onestà delle giurie, oggi saremmo a dire che "ha vinto la russa giusta". Ma tant'è. Il terzo posto della Osmond ci sta, anche se quattro punti di più di PCS rispetto ad una interpretativamente perfetta Miyahara gridano vendetta ai quattro venti. Ricordo che la Osmond aveva preso, nell'ottimamente pattinato e vittorioso Skate Canada 2017, 71.90 punti di PCS. Nel meno felice Internationaux de France aveva avuto 70.30 e 72.62 alla finale di GP. Ed ha ricevuto ben 75.65 a PyeongChang, cosa che proprio non ho trovato giustificata. Mi sembra abbastanza chiaro che hanno voluto dare un "aiutino", in chiave bronzo, a quella che ad inizio stagione sembrava essere addirittura una possibile concorrente della Medvedeva per l'oro olimpico e che poi si era un pò persa col passare dei mesi. Anche qui, non sono stati quei PCS a determinare il bronzo quindi poche recriminazioni, però una medaglia a Satoko mi avrebbe fatto un gran piacere. Sarà pure vero che la giapponese è spesso graziata dai giudici sui salti, ma è altrettanto vero che è spesso ingiustamente mazzolata sui components, ieri notte ne è un esempio. E se poi confrontiamo i suoi 71 punti di PCS con i ben 75 della Zagitova beh ... se qualcuno ancora non avesse capito, dovrebbe capirlo. Alla fine, il suo quarto posto è meritato, così come il quinto di Carolina è la posizione giusta, nè più nè meno. Carolina è arrivata al passo d'addio, che immagino (ma non lo so) sarà ai Mondiali di Milano, e lo si vede guardandola pattinare. La velocità sempre più marcatamente inferiore a quella delle giovani, la difficoltà nel chiudere i salti, perfino la parziale perdita di quella fluidità ed unitarietà di esercizio che è sempre stata sua prerogativa. Anche per lei PCS generosi, ma con questo panel di concorrenti la quinta posizione finale è sacrosanta. E' evidente che ciò che doveva dare a questo sport, e non è poco, l'ha già dato. Adesso, spero che ci saluti dopo Milano perchè non avrebbe alcun senso persistere in un pattinaggio che è di un'era geologica differente da quello dove si è formata. Già è strepitoso che alla sua età riesca ad ottenere una quinta posizione alle Olimpiadi, bene se chiude adesso ancora tra le prime al mondo. Preferisco non definire chi sui social dice che non avendo possibilità di medaglia tanto valeva stesse a casa. Si, meglio che io stia zitto. Il che, comunque, non toglie che per lei sia arrivato il momento di appendere i pattini al chiodo. Delle altre, non vedo molto da dire. Detto che non sono rimasto minimamente impressionato dalla Kaori Sakamoto, che precedeva Carolina dopo il corto e che è giustamente scivolata di una posizione dopo il free, l'unica cosa notevole è la parziale rimonta della Sotskova, ottava dopo essere stata addirittura dodicesima nello short. Quella della Sotskova mi sembra una storia sostanzialmente triste. E' una pattinatrice con delle qualità, in particolare sui salti, e con dei limiti. Limiti che potrebbe cercare di superare, ma temo che non ne avrà il tempo. La Sotskova va bene dalla vita in giu, imbarazzante dalla vita in su (preciso: sto parlando di pattinaggio ...). Intanto dovrebbe andare a lezione da Carolina su come si muovono le braccia. Poi dovrebbero darle programmi più interessanti, i suoi quest'anno sono noiosi come una canzone di Amedeo Minghi. La vestano pure meglio, che ci vuole poco. Salta molto bene e, se ci lavora sopra, può diventare una pattinatrice effettivamente elegante, stile Carolina. Resta anche da vedere quanta forza di carattere abbia, l'impressione epidermica è che le manchi la grinta "feroce" delle atlete Sambo di quest'anno. Ma tutto questo è probabilmente accademia: sta per arrivare una generazione di giovani russe (Trusova, Kostornaia e altre) che probabilmente le toglieranno il posto, temo che lei non abbia possibilità concreta di salire più su di dov'è e, anzi, credo che le sue carte migliori le poteva giocarsele in questa stagione, forse al massimo la prossima. Poi non credo troverà più spazio, al contrario di Alina ed Evgenia, che a dispetto della previsione di molti non credo abbiano concluso ieri il loro ciclo. Mi spiego. Evgenia non è la tipica bambina saltante, è cresciuta parecchio sull'interpretazione, anno dopo anno, e questa è una cosa da cui dfficilmente avrà una regressione. Ha già 18 anni, quindi il grosso della crescita è probabile che l'abbia già avuta, non vedo più molti problemi per lei. Confrontata con un "motorino da salti" come la Zagitova, è stata sconfitta ma per un pelo, grazie anche a PCS molto generosi verso la rivale e in un'annata in cui ha dovuto fare stop per infortunio. Ha una grinta mostruosa, quindi immagino che stia già pensando su come riprendersi il vertice (per esempio spostando pure lei i salti alla fine, forse sarebbe stato meglio averci pensato già quest'anno). Se qualcuno pensa che farà la fine della Lipnitskaia, secondo me si sbaglia. Si troverà di fronte ad una concorrenza feroce ma nulla mi fa dire che alla fine la vittima sarà lei. Un pò diversa la questione di Alina. Ha 15 anni, è nell'età in cui sul ghiaccio può fare "qualunque cosa". Ma a 16, 17 anni, riuscirà ancora a saltare così? Sono propenso a credere di no. Quindi si troverà a confrontarsi, a 17 anni, con le nuove 15-enni che la combatteranno con le armi che lei ha usato oggi per sconfiggere la Medvedeva. E su queste armi credo sarà più probabilmente soccombente. Sarà riuscita, per allora, ad incrementare l'aspetto interpretativo? Probabilmente si, ma basterà? Non tutte si chiamano Evgenia Medvedeva. La Medvedeva è un fenomeno, oggi e probabilmente domani, la Zagitova è un fenomeno (tecnico) oggi ma sul domani non metto alcuna mano sul fuoco. Ma dato che la base c'è e Alina è sicuramente già più matura della sua età, credo che probabilmente non sarà una meteora. Anche se, tra le due, sarei molto più sorpreso di veder sparire dalle scene la Medvedeva piuttosto che Alina.
  11. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Ma quanto, QUANTO, QUANTO sono DEFICIENTI in Rai a dare il risultato di una gara subito prima di darne la replica al mattino? Ma che ti costa semplicemente farla vedere, così chi non ha voluto o potuto fare una levataccia notturna se la può godere senza saperne già il risultato, e poi fare commenti e tutto il resto? Oggi è almeno la seconda volta che lo vedo fare, quindi non è più un "infortunio". Non credo che la colpa sia solo di quella caricatura di massaia che è stata incaricata di "condurre" da studio, qui manca proprio la regia e la direzione dei programmi sportivi. A meno che non sia un modo nascosto di fare un favore alle pay-tv, della serie "si, per legge vi dobbiamo far vedere qualcosa in chiaro ma il servizio che facciamo fa comunque schifo, non contateci tanto". A pensar male si fa peccato ma ...
  12. Apro il thread, nel giorno dell'apertura dei Giochi. Link utili: https://www.oasport.it/giornale-sport-invernali/ https://it.wikipedia.org/wiki/XXIII_Giochi_olimpici_invernali https://www.pyeongchang2018.com/en/index Per la televisione, in rete si trovano ormai i calendari, tipo questi: https://www.quotidiano.net/speciali/olimpiadi-invernali/2018-calendario-1.3713119 https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-sulla-rai-la-programmazione-della-tv-di-stato/ Poi c'è sempre lo streaming, se uno sa come cercarlo (ma mi sa che non posso mettere qui i link, temo ...).
  13. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Sono state assegnate le medaglie per altre due specialità, di cui ora non posso parlare più lungamente e mi limito ad alcune osservazioni. Uomini. https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-yuzuru-hanyu-centra-la-doppietta-sul-podio-shoma-uno-e-javier-fernandez/ Dopo una stagione travagliata per infortuni Yuzuru Hanyu si è preso un altro meritatissimo oro olimpico, facendo un altro dei suoi programmi che combinano magistralmente tecnica ed interpretazione. A seguire l'altro giapponese Shoma Uno e lo spagnolo Javier Fernandez. Podio giusto. Il cinese Boyang Jin, ottima base tecnica e molto migliorato nei components, è quarto mentre quinto è l'americano Nathan Chen. Il quale americano si è giocato il podio, se non la vittoria, con uno short disastroso (17-esimo!) e per recuperare tutto non gli è bastato il primo free, con un punteggio "monstre" nel tecnico grazie a sei (sei!) quadrupli (prima volta nella Storia delle Olimpiadi). Nel complesso, sono contento che la pura prestazione tecnica non sia stata decisiva per le medaglie ma questo è un tema che pressante ritornerà nei prossimi mesi (se non giorni, con le donne). Danza. https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-di-figura-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-tessa-virtue-e-scott-moir-tornano-alloro-olimpico-gabriella-papadakis-e-guillaume-cizeron-si-fermano-a-meno-di-un-punto/ Avevo pochissime aspettative sulla danza. Guardando alla stagione, anzi alle ultime stagioni, l'oro sembrava prenotato per i francesi Papadakis/Cizeron. Punteggi gonfiati, imperfezioni perdonate, sopravvalutazione nei components. Tutto sembrava confermare che erano loro a "dover" vincere l'oro, nonostante i canadesi Virtue/Moir siano nettamente migliori in tutto, cosa che, mi permetto di dire, solo un cieco, un incompetente o un giudice partigiano potrebbe negare. E, per poco, stava andando così. Nello short, a fronte di un esercizio superbo di Virtue/Moir (nuovo record del mondo nel segmento corto) i francesi hanno eseguito un programma molto problematico, con vestito di lei a rompersi facendo "fuoriuscire" il seno. La disavventura del costume li ha evidentemente destabilizzati, sono stati indubbiamente sfortunati, e si può anche capire che abbiano pattinato non al meglio, ma se perfino una prestazione oggettivamente sottotono non viene riconosciuta dai giudici allora siamo al teatro dell'assurdo. E, in effetti, già allo short eravamo al teatro dell'assurdo: i loro PCS sono stati giudicati superiori a V/M perfino in un esercizio tanto travagliato e abbastanza mediocremente pattinato, twizzles evidentemente imperfetti hanno preso dei +3 come grado di esecuzione e una deduction sacrosanta per regolamento (Rule 501, "Clothing", che vieta le "nudità") non è stata data. Dopo lo short, meno di due punti dividevano i canadesi, primi grazie solo al punteggio tecnico, dai francesi, secondi. Troppo pochi per pensare che la questione fosse chiusa e che la "stazione di pompaggio punteggi" a vantaggio dei francesi avesse chiuso i battenti. E, infatti, nel free ci hanno riprovato. Dopo che i francesi hanno fatto un buon esercizio (il loro solito soporifero free di quest'anno, pressochè uguale a quello delle stagioni precedenti), buono ma tutt'altro che perfetto, sono stati gratificati addirittura con il nuovo record mondiale del libero (!). Perfino twizzles imperfetti già "ad occhio" sono stati molto generosamente valutati. Questo il free dei francesi (yawn ...): https://rutube.ru/video/f65563c1c87177bd094cdf2ba21e31b8/?ref=logo&bmstart=84 A questo punto, tutto sembrava pronto per il preannunciato misfatto. Dovevano però scendere in pista Virtue/Moir. I quali hanno attaccato con una convinzione ed una perfezione IMPRESSIONANTI. Tutta la determinazione che li ha evidentemente sostenuti da quando hanno deciso di rientrare per cercare di nuovo l'oro olimpico, si è concretizzata in uno dei più bei free mai visti, MOLTO più bello e preciso del free dei francesi. E, incredibile!, sono riusciti a battere Papadakis/Cizeron nonostante che il loro free sia stato giudicato inferiore (si, avete letto bene: inferiore!) a quello dei transalpini. Alla fine, sommando short e free i canadesi hanno vinto l'oro per circa un punto sui francesi! Un punto solo, quando avrebbero dovuto essere tranquillamente cinque o sei almeno. Almeno. Questo il free di Virtue/Moir: https://rutube.ru/video/8e324a0dc8fc9416d18af9f5c368a648/?ref=logo&bmstart=0 Virtue/Moir hanno pattinato così bene da battere non solo gli avversari ma pure la partigianeria di certi giudici e punteggi altrui "gonfiati" a loro danno. Missione compiuta, ristabilito l'ordine naturale delle cose. Adesso resta la tristezza del loro prossimo ritiro, perchè con V/M che si ritireranno, lasciare lo scettro mondiale a P/C sarà come passare da una Ferrari ad una 124 Spider, da Pavarotti a Bocelli, da Michelangelo a Cattelan. I canadesi si ritireranno lasciando un vuoto ENORME, perchè secondo me la differenza, sia tecnica che interpretativa, con i francesi è ABISSALE, per quanto da qualche anno ci fosse una "pompatura" sfacciata dei transalpini per farli assurgere al ruolo di leader (e ci hanno provato perfino stanotte!). Purtroppo la coppia più promettente degli ultimi dieci anni, quella che poteva legittimamente aspirare al ruolo di "eredi" di Davis/White e Virtue/Moir, ovvero Ilinykh/Katsalapov, è ormai solo un malinconico ricordo. Adesso spero solo che i francesi, almeno, cambino un pò il loro stile, perchè un'altra stagione con questi loro programmi non la reggo, oggi ho davvero sbadigliato nel vedere il loro free "presunto record mondiale" ... Resta da dire qualcosa sugli altri. Terzi sono i fratelli Shibutani, una coppia che da qualche anno si è "reinventata" (finalmente) con programmi più ariosi e più adatti a loro. Sono contento per loro. Questo il loro free sui Coldplay: https://rutube.ru/video/1bd46946e6e2a7c936f78fd0400dc561/?ref=logo&bmstart=4 Quarti gli altri statunitensi Hubbel/Donohue, quinti i russi Bobrova/Soloviev e sesti i nostri Cappellini/Lanotte. Che dire dei nostri? Confermo quanto ho già scritto: sono a fine carriera, lo si vede (certi sollevamenti che due o tre anni fa erano uno "schizzare" di lei in posizione sopra di lui ora sono diventati faticosi e lenti "mettersi in posizione", saranno un 25-30% meno veloci) e quello ottenuto è, più o meno, il loro posto. Sempre bravi, eh, ma occorre guardare in faccia le cose: possono ancora aspirare ad un podio europeo ma a livello mondiale, se non ci sono defezioni al vertice, è quasi impossibile. Decimi Guignard/Fabbri, un buon piazzamento che ci fa avere due coppie tra le prime dieci a livello mondiale.
  14. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Vero ma, più che assurda, la dimostrazione che si può essere atleti straordinariamente polivalenti. Probabilmente, se si rifacesse la gara altre venti volte la Ledecka non la rivincerebbe (ma vale per tutte, mica è detto che pure Veith e Weirather rifarebbero la stessa gara), ma certo che nulla si può dire alla sua gara di stanotte, se non che dove ha fatto imperfezioni (come tante altre) le ha recuperate alla grande (meglio o molto meglio delle altre). Qui non ci sono state folate di vento, neve che cambia scorrevolezza, nubi a cambiare la visibilità o la aleatoria nebbia della vittoria della Paoletta Magoni. Qui visibilità perfetta dall'inizio alla fine e una neve sulla quale solo lei col numero 26 di pettorale ha saputo scivolare come le primissime. Chapeau. Mi spiace per la Veith (che mi voglio ostinare a chiamare Fenninger, probabilmente perchè sono geloso del marito ... ), però la sua è una stagione molto positiva, dopo il lunghissimo stop. E un oro olimpico in carriera lei ce l'ha già. A proposito di marito, curioso che sia un ex snowboarder! Speriamo che quel centesimo di troppo non sia motivo di litigi ... Contento per la Weirather e dispiaciuto per la Gut, ma così sono le olimpiadi. Tutto sommato, invece, non mi dispiace per la Vonn, anche per quel battage mediatico che solo gli americani riescono a creare e che trovo abbastanza insopportabile. Se poi, come nel caso della Vonn, si va avanti per anni pure con il gossip sui suoi "amori vip" (Woods, Hamilton) ho conati di vomito. Almeno questo, e almeno per ora, la Schiffrin ce l'ha risparmiato. E se ci si aggiunge la sua ostinazione pluriennale nel chiedere di gareggiare assieme ai maschi (che le hanno risposto "se proprio vuoi, a Kitzbuhel, mica a Lake Louise!" ), cosa che oltretutto suona come sgradevole senso di superiorità sulle sue colleghe donne, allora non riesco proprio più a tifare per lei. Cosa che, in effetti, non riesco più a fare, dopo averla sostenuta per anni (ai tempi del duello con la Riesch, per esempio). Qui si dice che abbia "programmato" le medaglie a suon di test di 300 paia di sci, fatti su piste affittate in esclusiva, non so se sia vero. Però è vero che solo gli americani riescono a creare un attesa mediatica di "medaglie inevitabili" alimentando i "personaggi" fino allo stucchevole. Lo so almeno dai tempi della vicenda Kerrigan-Harding di Lillehammer 1994, con la "principessa sul ghiaccio" Kerrigan pompata fino all'inverosimile dai media USA. Alla fine, tra la "principessa" con medaglia d'oro pre-programmata e la "infame", grezza, "bad girl" Harding il cui team aveva vigliaccamente azzoppato la Kerrigan, emerse il "brutto anatroccolo" da un paese povero e non-mediatico, Oksana Baiul, che le mise tutte pari (tra gli applausi di tanti, pure i miei). Per il resto, la Goggia è un "cavallo pazzo" peggio della Gut, potenzialità enormi ma non so se abbia la "testa" per farsi una carriera vincente a lungo termine. A livello caratteriale preferisco la Brignone, doti fisiche inferiori ma talento non inferiore e forse psicologicamente ma anche tecnicamente più affidabile. Peccato per la Schnarf, medaglia di cartone. E' brava e in forma, purtroppo di ciò ne resterà scarsa traccia nel palmares.
  15. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    L'altro giorno scrivevo che Halfpipe, Freestyle e simili americanate non mi piacciono e faccio eccezione solo per lo ski cross e lo snowboard cross. Confermo. https://it.eurosport.com/snowboard/pyeongchang/2018/video-la-gara-perfetta-della-moioli-run-celestiale-e-secondo-oro-all-italia_vid1060980/video.shtml Questo è sport, e pure spettacolare. Le altre discipline sorelle di queste non le reggo, mi emoziona di più una gara di bocce (vuoi mettere la "bocciata al volo"?), ma queste micro-corse a stretto contatto di gomito mi fanno trattenere il fiato. Strepitosa Moioli.
  16. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Assegnate le medaglie olimpiche per le coppie. Dopo lo short, due coppie si tallonavano, Sui/Han (Cina) e Tarasova/Morozov (Russia ... pardon, OAR), e due altre seguivano, anch'esse vicinissime tra di loro, ad una distanza colmabile ma non trascurabile (5 punti), ovvero Duhamel/Radford (Canada) e Savchenko/Massot (Germania). In realtà, altre quattro coppie seguivano separate da pochissimi punti, così a parte le prime due c'erano ben sei coppie potenzialmente in lotta almeno per il bronzo (tra loro, Marchei/Hotarek). Il free ha cambiato TUTTO. Le prime due coppie dopo lo short hanno sbagliato, una (Sui/Han) salvando comunque il podio (per loro argento) e l'altra (Tarasova/Morozov) uscendone inopinatamente. Alla fine, oro alla fine non inaspettato per Savchenko/Massot e bronzo per Duhamel/Radford. Solo lacrime, invece, per i russi recenti campioni europei. Savchenko/Massot, che dire? Il loro programma è, per i miei gusti, decisamente noiosetto (nello stile "sognante" dei francesi purtroppo favoriti nella danza, tanto per fare un esempio) ma è stato pattinato in modo impeccabile e ... record mondiale nel libero (secondo me esagerato, li avevo trovati più convincenti alla finale del GP, ma ormai si è capito che i punteggi sono come l'inflazione, aumentano negli anni e pure nei mesi "a prescindere" ...). Questo è il video: https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239030%2Fd50b27980f2b160a7b%2Fpl_wall_-99627412 Lei è la signora del ghiaccio che si conosce da sempre, plurivincente con il precedente partner Szolkowy ma le cui ambizioni di oro olimpico erano state frustrate da due coppie cinesi a Vancouver e da due coppie russe a Sochi. Questa volta, dopo lo short avevano davanti una coppia cinese, una russa e pure una canadese! Ce l'hanno fatta, e non si può non riconoscere grandi miglioramenti in questi anni al forzutissimo Bruno. Tuttavia, pur riconoscendone i miglioramenti e ammirandone la buona volontà, ogni volta che lo vedo pattinare continuo a rivedere Schwarzenegger che balla il minuetto, la sensazione che sia abbastanza "fuori posto" in me permane. Non è più un semplice Cavalier Servente come era, in modo quasi imbarazzante, all'inizio della loro collaborazione di coppia ma io continuo a vedere uno che lancia e solleva una donna, più che uno che pattina assieme ad una donna. Sarò limitato io ... L'oro è certamente meritato e credo che faccia piacere ai più che Aliona a 34 anni abbia finalmente ottenuto un oro olimpico, dopo una carriera piena di successi, percorsa con tre partner differenti, alla quale mancava solo questo sigillo. Secondo me una piccola o grande fortuna comunque l'hanno avuta: delle ultime quattro coppie sono scesi sul ghiaccio per primi, quindi senza la pressione di buoni risultati altrui. La pressione, invece, l'hanno messa loro agli altri. Dei quali altri, però, i canadesi hanno risposto da par loro. Non all'altezza dei tedeschi, hanno comunque fatto una delle loro migliori performance in carriera, compreso un quadruplo Salchow in parallelo (prima volta nella Storia alle olimpiadi). Carriera che probabilmente va verso la fine ma con questo grande risultato. Sui/Han sono probabilmente la coppia più forte degli ultimi anni dopo Volosozhar/Trankov (fermi quest'anno per loro scelta), per quanto la loro carriera sia stata parecchio rallentata due anni fa da un intervento ad entrambi i piedi di lei. Ma hanno pattinato male nel primo terzo di gara, quasi irriconoscibili. Poi si sono sciolti e sono migliorati, ma era troppo tardi: alla fine hanno perso l'oro per meno di mezzo punto! Peccato, ci sarebbero volute due medaglie d'oro. Se i cinesi hanno buone ragioni per essere delusi, ancor di più ce le hanno i russi Tarasova/Morozov. C'è chi dice che abbiano poco talento, che siano rimasti "belle speranze". Dissento. Il talento ce l'hanno, non hanno la continuità. Agli Europei di Mosca hanno sbagliato completamente lo short (dieci punti sotto il loro livello potenziale!) ed hanno recuperato brllantissimamente con un free magistrale, conquistando il titolo continentale (certamente, favoriti dall'assenza di Savchenko/Massot e dalla relativa pochezza della concorrenza, però hanno recuperato dal quinto posto dopo lo short, battendo con distacco tutti gli altri). A PyeongChang hanno fatto l'opposto, grande short e brutto free ma, purtroppo per loro, tedeschi e canadesi hanno pattinato al meglio nel free. Mentre credo che nessuno, a cominciare da loro stessi, si possa stupire che stiano dietro ai tedeschi e ai cinesi da podio, entrambe coppie più forti, essere arrivati dietro una coppia buona ma non irresistibile come gli ormai "anziani" Duhamel/Radford, partendo da cinque punti di vantaggio dopo il corto, è uno smacco inaspettato. Che il loro problema sia l'inconsistenza lo si capisce anche andando a vedere che sommando il punteggio dello short fatto in Corea (81.68 punti) con il recente free degli Europei (151.23) sarebbero arrivati a 232.91, abbastanza per arrivare al bronzo con 2.76 punti di vantaggio su Duhamel/Radford. E anche se si prendesse per lo short il punteggio un pò minore che hanno fatto a PyeongChang nel Team Event (80.92) sarebbero comunque arrivati al bronzo con due punti avanti sui canadesi. Il guaio è che sono mancati ben sette-otto punti nel free, rispetto alle loro possibilità. In altri termini, se in ogni evento fai bene solo un segmento di gara te la puoi cavare solo se la concorrenza è poca e abbastanza scarsa (a Mosca sono arrivati loro dietro Stolbova/Klimov e Zabiako/Engbert, figuriamoci ...), altrimenti paghi pegno. E quando fai un free da 143.25, mentre con lo stesso esercizio avevi fatto 151.23 solo un mese prima (e, no, a Mosca non erano stati sopravvalutati), direi che si capisce l'antifona ... Oh, beninteso, non sono gli unici ad avere alti e bassi, solo che loro esagerano. Per esempio, nello short del Team Event Savchenko/Massot non avevano fatto molto bene (lei era pure caduta) ed avevano ottenuto 75.36, nello short dell'individuale hanno fatto un pò meglio con 76.59, ma siamo lì. A dicembre nella finale di Grand Prix Savchenko/Massot hanno vinto con un free da 157.25, a PyeongChang hanno vinto con 159.31. Stiamo parlando di oscillazioni di due, tre punti, non degli otto-dieci di differenza con i quali "si gratificano" i giovani russi da un mese all'altro! "Montagne russe", mi viene da dire ... Si potrebbe anche discutere se questa loro incostanza denoti una "carenza di talento", ma essendo ancora così giovani sarebbe assurdo affermarlo: non siamo, tanto per fare un esempio preso dallo sci alpino, ad una Chiara Costazza che a 34 anni ancora fa bene (quando la fa bene, e non capita sempre) una manche di slalom su due e da lì non si è mai spostata nè mai lo farà. Poi c'è il discorso se il loro free di quest'anno sia azzeccato o no. Io mi sono convinto che il problema non sia l'esercizio. Avessero pattinato aggressivamente, come a Mosca (dove dovevano farlo per rimontare), avrebbero strappato applausi e punteggio sufficiente anche a PyeongChang. Io credo che la questione sia in gran parte psicologica: a Mosca non avevano più nulla da perdere dopo il deludente short, qui avevano da perdere una medaglia olimpica. Ed hanno pattinato per ultimi, conoscendo (più o meno, ma è difficile estraniasi completamente pur volendolo) i risultati degli altri. Se riguardate il loro esercizio ( https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239032%2F5b17c0c8ec559863a7%2Fpl_wall_-99627412 ) vedrete quanto erano terribilmente tesi soprattutto all'inizio (le facce dicono tutto, in particolare quella di lei). A fine gara, loro stessi l'hanno ammesso ("ci hanno ceduto i nervi", ha detto Morozov). Come per i cinesi, dopo una prima parte davvero scarsa si erano ripresi, ma ormai la frittata era fatta. Spero per loro e per la loro nazione che questa esperienza serva almeno per farli maturare psicologicamente, rafforzandoli, altrimenti la vedo dura per Santa Madre Russia, visto il quasi vuoto che c'è alle loro spalle in patria nella categoria delle coppie. A meno che ... a meno che non rientrino Volosozhar/Trankov , ma qui allora potrebbero venire stravolte tutte le gerarchie attuali e non solo in Russia. Resta da dire di Marchei/Hotarek, fantastici sesti (ben davanti agli scarsini Zabiako/Engbert che hanno conquistato il bronzo europeo un mese fa). Nonostante gli esercizi su musiche e temi fin troppo "italici" (non siamo a "simmu e'Napule, paisà ..." ma, insomma ...), mania delle coppie italiane (pure di danza, si ricordano ancora con raccapriccio gli "Emigranti" di Faiella/Scali, con metaforica valigia di cartone, mi chiedo quanto gli stranieri capiscano e li apprezzino), sono cresciuti in modo strabiliante in questa stagione e soprattutto nell'ultimo mese. Su forum e social di pattinaggio vedo ora grandi e meritati apprezzamenti, perfino da donne che il più delle volte sembrano, o sembravano, "odiare" soprattutto lei, che in effetti ha l'aria di quella che si fa amare dagli uomini ed odiare dalle donne, ovvero una che non potendosi vedere come "amica" viene catalogata come "rivale" ... Sia chiaro, le velenosità si sprecano ancora verso di loro e soprattutto, al 90%, verso di lei, definita come "str****" e, per usare un eufemismo, "mangiatrice di uomini". Si direbbe proprio che siamo all'"o amiche o rivali", come dicevo ... Detto che a me della cosa interessa ben poco, non conoscendo nè persone nè vicende ed avendo così il privilegio di guardarli con distacco, finora sono loro la più bella sorpresa del pattinaggio italiano a PyeongChang (vabbè, diamo merito anche al giovane Rizzo, che ora andrà all'individuale). E tanti complimenti pure alla Bianconi che li allena. Certo, programmi un pò meno provincialotti spero che ce li facciano vedere, dalla prossima stagione ... Qui il loro free: https://vk.com/fsnews_ru?z=video454990745_456239026%2F10d63eed682f38dc7f%2Fpl_wall_-99627412
  17. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Pensierini di oggi: 1) ma quanto è scarso Riccardo Pescante (figlio, forse non a caso, del "famoso" Mario del CONI) nel commento dello slittino? Mamma mia ... Capisco che non sia facile, spesso si parla di sbavature e di millesimi, ma questo è capace di inventarsi, a ripetizione, "brutta questa curva!", "bruttissimo questo ondeggiamento!" quando la curva non è stata fatta male e l'ondeggiamento è trascurabile e non influisce sul tempo, mentre riesce a non vedere errori evidenti (tipo quello di Nagler/Malleier nella seconda manche di oggi, con tanto di pattino dello slittino che si alza, almeno stesse attento quando scendono i nostri ...). Aridatece Di Bella, che era più che accettabile nel commento. 2) ma quanto è noioso l'Halfpipe? Me ne sono definitivamente reso conto vedendo la finale maschile. E a sentire i telecronisti questa è stata "una gara eccezionale, da entrare nella Storia"! Andiamo bene, immagino le gare di "medio livello" ... Prendete venti secondi di un corpo libero nella ginnastica artistica (ma ne bastano dieci per le parallele asimmetriche) o un minuto di un esercizio di pattinaggio di figura e troverete molta, molta più spettacolarità di un'intera gara di halfpipe, trenta giovanotti che fanno evoluzioni da circo con una sgraziata tavola attaccata ai piedi, dove l'unica vera "emozione" è se atterrano male. Ovviamente siamo alle preferenze personali e al "de gustibus" ... Ma a me questo tipo di gare, comprese le aerial di freestyle (che, se possibile, ritengo ancor peggiori), pareva un'"americanata" decenni fa e mi pare ancora la stessa identica cosa. Faccio eccezione per lo ski cross, l'unico che mi diverta, probabilmente perchè è una corsa, con tanto di "sportellate"!
  18. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Ok, non ce l'abbiamo fatta. Non che avessimo molte speranze, però si poteva sperare che nei rimanenti free del Team Event andassimo meglio. Voglio essere chiaro: i titoli dei giornali che esprimono la delusione dicendo "solo quarta l'Italia" (quarta al mondo!) viaggiano tra l'ignoranza e l'idiozia. Bene, benissimo ha fatto la Kostner a rispondere così ai media: "Cosa manca per competere alla pari con le migliori nazioni al mondo? Un migliaio di piste in più nel nostro Paese". Come dire: rispettateci e leccatevi i gomiti per quello che vi diamo, invece di lamentarvi perchè siamo "solo quarti" (davanti ad un paese dove il pattinaggio di figura è una religione, come il Giappone, davanti a Francia, Germania, Gran Bretagna ecc. ecc.). Ciò detto, però, noi che non siamo nè ignoranti nè (credo) idioti, qualche critica ci sentiamo di farla. Pur dopo aver fatto un applauso da standing ovation ai nostri, tutti. Archiviato con soddisfazione il risultato di Marchei/Hotarek nelle coppie, non si poteva chiedere a Rizzo di fare molto di più del quarto posto negli uomini. E va bene, anzi considerato che è un giovanissimo esordiente va più che bene. I Giochi per lui stanno continuando in modo decisamente soddisfacente. Discorso diverso per le nostre punte di diamante, Cappellini/Lanotte e Carolina Kostner. Partiamo dalla danza. Sui media sono subito apparse le rimostranze dei nostri sul punteggio ricevuto ( http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/ghiaccio/12-02-2018/prova-squadre-cappellini-lanotte-punteggi-delusi-kostner-pyeongchang-250224010314.shtml ). Ora, io non ho visto la gara in diretta e, come per gli altri atleti, mi rifaccio ai filmati che si trovano qui: https://vk.com/fsnews_ru Onestamente, non sono in grado di dire se il punteggio fosse immeritatamente basso e non voglio sbilanciarmi prima di aver visto anche gli altri, ma rivedendo quell'esercizio ho ritrovato la sensazione che già avevo: è un programma che "non sfonda". Certo, è arioso, con un tema tra il romantico e il tragico che fa pensare, ma non ha guizzi nè veri "crescendo". E per quello che ne ha, i nostri atleti non sembrano metterci la convinzione necessaria per sottolinearlo. Dopo aver fatto un free deludente agli Europei, qui hanno fatto un pò meglio, ma direi solo un pò ... Se è vero, come riportano i giornali, che loro pensano di aver fatto "la gara della vita" (e alla fine dell'esercizio sembravano effettivamente soddisfatti) allora c'è davvero qualcosa ce non va. Purtroppo, parlando francamente, sono oggi un'abbastanza pallida imitazione dei due atleti grintosi, volenterosi ed energici che conoscevamo fino ad un paio di stagioni fa. Se sia per la scelta dei programmi, per calo di tonicità fisica o per altro, se loro stessi non se ne rendono conto temo che le recriminazioni non potranno che aumentare e mi auguro che non ci si "avvitino" dentro. Come ho già scritto, spero di sbagliarmi ma li vedo in netto declino. Dato che a suo tempo mi sbagliai con Carolina, mi auguro di farlo anche nei loro riguardi. Certamente la cosa migliore che possono fare è andare avanti, fino a quando vorranno andare avanti, senza troppo curarsi di vere o presunte "ingiustizie". Del resto, la danza è così: probabilmente siamo alla vigilia di un ennesimo misfatto nell'attribuzione dell'oro olimpico, in perfetta analogia con quanto accaduto nella finale di Grand Prix. Se ne vedono tutti i segni premonitori, da mesi (secondo alcuni, da anni). Se, come è molto probabile, ai francesi verrà regalato l'oro individuale, le lamentele per i 107 punti assegnati a C/L nel Team Event saranno roba da ridere! E passiamo alle donne. Qui, non ci sono particolari lamentele: purtroppo Carolina ha fatto un free davvero bruttarello. E dato che lo aveva fatto brutto (anche di più) agli Europei, la cosa comincia ad essere allarmante. Lo short era stato più che decente e ciò aveva forse fatto illudere. Ma arrivare nel free dietro anche a Nagasu e Daleman è cosa che sconvolge le abbastanza ottimistiche prospettive che sembravano essersi aperte in ottica della gara individuale. Ora, l'americana e la canadese saranno pure state aiutate ma se Carolina non pattina al meglio pure un bronzo se lo sogna. E qualcuno sta già cominciando a dire (temo non a torto) "aridatele Zhulin" ... L'altro fatto rilevante della gara femminile è la conferma della forza della Zagitova, ma anche del fatto che (come mi aspettavo, conosco i miei polli ...) quei tre-quattro punti di PCS in più del meritato, che si erano visti agli Europei, sembrano essere diventati "fisiologici". E ciò rischia di condizionare la correttezza del risultato per il podio olimpico. Premessa: se oggi tra Zagitova e Medvedeva una sola delle due fa un errore evidente, magari solo uno step-out, o nello short o nel free, al 90% ha perso l'oro. Le due sono molto vicine, con un vantaggio tecnico per la Zagitova ed un vantaggio interpretativo per la Medvedeva, un errore sarebbe probabilmente fatale. Proprio per questa ragione, ricevere tre-quattro punti in più di PCS può falsare completamente la gara, come se ad un centometrista fosse consentito di partire cinque o sei metri più avanti. Ho riguardato attentamente il free della Zagitova al Team Event e confermo la mia impressione: è una pattinatrice tecnicamente eccellente ma è chiaramente ancora immatura. Lo si vede dal modo spesso "affrettato" con cui si muove, soprattutto la parte superiore del corpo, che non è tutto giustificato dal programma e che, invece, ricorda ancora quei movimenti tipici delle junior. Su questo c'è un abisso con la Medvedeva, checchè ne dica qualcuno. Ora, è vero che i components non sono solo interpretazione (ma, per esempio, anche skating skills, che la Zagitova ha da vendere) però a conti fatti è palese che è attualmente sovrapagata sui PCS. E se il fatto di esserlo agli Europei poteva essere una rondine che non faceva primavera, adesso le rondini sono due. Credo (e spero) che non ci sia un'antipatia verso la Medvedeva (cosa che auspico sia confinata agli appassionati del pattinaggio, a volte solo "tifosi"), temo invece che ci sia una spinta a sovrapagarla per creare un dualismo che sembrava impensabile fino a qualche mese fa, quando si pensava ad una noiosa gara olimpica dove l'oro era già assegnato pirma di cominciare. Peccato che, così facendo, si rischia di creare una cosa impensabile in assoluto: un oro olimpico ad una pattinatrice alla sua PRIMA stagione da Senior!!! Ora, qualcuno mi dirà: embè? Perchè non potrebbe essere, se è la migliore? Al che io ribatto: avete mai visto un attore ricevere il premio Oscar nell'anno del debutto? E dato che non l'avete mai visto (perchè non c'è mai stato), vi siete chiesti il perchè? Ecco, avete elementi per rispondervi da soli ... Sarebbe piuttosto assurdo un oro olimpico (sulla carta, il top del riconoscimento sportivo a livello planetario) alla Zagitova non perchè non sia brava (tra pochi anni potrebbe essere la più brava di tutte, se "cresce" bene) ma perchè non è ancora completa (e non per colpa sua). E questo, dopo oltre quarant'anni che guardo il pattinaggio, mi è chiarissimo (mi stupisco che non sia chiaro ad altri! ). Poi, per carità, c'è sempre una prima volta per tutto (perfino per un'oro olimpico a 15 anni al debutto nelle senior) e dato che le due russe di vertice sono così vicine che se una sbaglia l'altra può vincere meritatamente (visto che lasciano tutte le altre parecchio dietro, come Coppi e Bartali in fuga) allora questa che vince può essere la Zagitova, però non mi si venga a dire che sarebbe tutto "normale" e che non ci si dovrebbe porre delle belle domande ... Tipo: è ragionevole che accada? E se non è ragionevole, è colpa del sistema di punteggio, del regolamento che premia troppo l'aspetto tecnico o è colpa delle giurie che valutano in modo errato e/o partigiano? (P.S.: secondo me è la terza che ho scritto ...) Spero, dopo aver visto a Sochi una bambinetta tecnicamente bravissima ma tutta un'"agitar di braccine" (enormemente peggio della Zagitova, voglio che sia chiaro!, Alina è anni luce avanti alla Lipnitskaya) rischiare di vincere l'oro (benedetto almeno quell'errore nello short che la mise fuori gioco ...) e aver poi visto una brava pattinatrice messa davanti ad una pattinatrice divina grazie ad una scandalosa "pompatura" del punteggio, non ci terrei a vedere a PyeongChang un'altro evidente rovesciamento di valori arrivato grazie a punteggi inaccettabili. Già sono rassegnato a vederlo nella danza, e sarà una cosa rivoltante, ma se arriva anche per le donne ... Si rischia che PyeongChang sia la Caporetto della credibilità dei giudici del pattinaggio. E vista la vicenda della Sotnikova non è ozioso chiedersi se, in ottica di carriera complessiva, non sarebbe un danno anche per la Zagitova.
  19. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Dopo la soddisfazione per le belle prove dei pattinatori di figura italiani (ne parlo nel thread dedicato) e la medaglia di bronzo di Windish nel biathlon, perdere il bronzo per due millesimi nello slittino, con Dominik Fischnaller medaglia di legno, fa male ... Due millesimi figli delle due prime manche buttate al vento, quando nella quarta non ti basta poi neppure fare il record della pista. https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-le-pagelle-di-domenica-11-febbraio-capolavoro-dominik-windisch-che-rimpianti-per-dominik-fischnaller/ A maggior ragione fa male perchè è stata fallita un'occasione pressochè unica, non avendo sfruttato l'errore più clamoroso della carriera di Felix Loch (probabilmente il più grande slittinista di sempre, uno che oltretutto farà un errore ogni tre anni), che ha toppato la quarta manche uscendo addirittura dal podio e finendo dietro pure all'italiano. Sarebbe un pò come non sfruttare un Usain Bolt che,incredibilmente, a dieci metri dal traguardo, si imballa e si fa superare da altri tre, pure da te ... ma tu sei dietro agli altri. Anche se sulla carta sei superiore ai primi tre. Loch è quello che stasera ha i motivi maggiori per non prendere sonno ma subito dopo di lui c'è Dominik Fischnaller.
  20. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Evvvaiii!!! Con una buona prestazione nello short della danza da parte di Cappellini/Lanotte ed una molto buona di Carolina nello short delle donne l'Italia passa alla fase finale del Team Event! http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/pyeongchang2018/2018/02/11/news/kostner_trascina_l_italia_nella_finale_del_team_event_siamo_una_grande_squadra_-188578620/ Della gara della danza, rilevo una sopravvalutazione secondo me evidente degli statunitensi Shibutani/Shibutani, assolutamente poco convincenti nei ritmi latini e ciò nonostante premiati nei components. Non sono affatto uno di quelli che si lamentano costantemente di "ingiustizie" ai danni dei nostri ma in questo caso gli Shibutani (una coppia che negli anni ho imparato ad apprezzare, in parallelo alla loro maturazione) oggi meritavano di finire dietro nei components sia ai nostri che a Bobrova/Soloviev. Poi c'è da dire del dominio di Virtue/Moir, in assenza nel Team Event dei francesi Papadakis/Cizeron. Dominio netto anche se, devo dire, mi hanno convinto meno di altre volte. Nella gara individuale dovranno essere più concentrati se vogliono avere qualche speranza di arrivare all'oro, che temo sia preventivamente "prenotato" dai francesi, quest'anno particolarmente "pompati" dalle giurie. Nella gara dello short femminile, detto dell'ottima (ma non perfetta!) Kostner va rimarcato l'impressionante ritorno a prestazioni al top della Medvedeva, nuovo record del mondo nello short (81.06 punti). Questo il video della performance (fortunatamente c'è questo sito che, finchè dura, fa vedere video di pattinaggio che invece vengono cancellati da YouTube, che possa morire il copyright ... ): https://vk.com/video-99627412_456239285 La ragazza ha sfoderato una concentrazione massima, la solita "letale" combinazione di tecnica ed interpretazione ed un apparente recupero totale dall'infortunio (mi preoccupa un pò la magrezza, però) e ha fatto capire che venderà carissima la pelle nell'individuale, per prendersi quell'oro olimpico che sembrava scontato fino a qualche mese fa ma che la Zagitova ha "osato" mettere in dubbio. Ho notato in rete che con questo short ha zittito (per ora ...) perfino alcuni suoi costanti critici, questa volta nessuno si è lamentato che stavolta le siano stati dati (giustamente) components più alti pure di quelli della Kostner! Deludente la Osmond che, nonostante il terzo posto (molto importante per il team canadese), con questo short (svogliato e "sporcato" molto di più di come lo facesse pochi mesi fa) conferma la sua costante involuzione da inizio stagione (quando sembrava poter addirittura contrastare la Medvedeva) e la cosa lascia qualche porta aperta per Carolina per un podio individuale, stante che dovrebbero essere solo le due russe Medvedeva e Zagitova a scannarsi per l'oro e l'argento e che la Sotskova è alla portata dell'italiana, così come lo è ampiamente pure la Miyahara. https://www.olympic.org/pyeongchang-2018/results/en/figure-skating/results-team-event-qual-0002ld-.htm https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-carolina-kostner-splendida-seconda-italia-nella-top-5-record-del-mondo-per-evgenia-medvedeva/ Dopo queste gare di short si è svolto il primo free della fase finale, quello delle coppie, con eccellente prestazione di Marchei/Hotarek, la migliore di sempre per loro e per ogni coppia italiana, alla fine sono secondi dietro i canadesi Duhamel/Radford. Come si dovrebbe capire anche dalla foto sopra, alla fine dell'esercizio Valentina era "abbastanza" soddisfatta ... Mi attendevo che i russi presentassero anche nel free Tarasova/Morozov, invece hanno mandato Zabiako/Enbert, che non hanno fatto meglio del terzo posto. Secondo alcuni è il segno che i russi già vedono il Canada irraggiungibile per l'oro e molto probabilmente la ragione è quella. Buon per noi, per i russi invece spero che abbiano fatto bene i loro conti. http://www.artonice.it/?q=it/node/26090 https://it.eurosport.com/pattinaggio-di-figura/pyeongchang/2018/video-marchei-hotarek-spettacolari-miglior-lungo-di-sempre-e-secondi-nel-team-event_vid1055347/video.shtml https://www.olympic.org/pyeongchang-2018/results/en/figure-skating/results-team-event-fnl-0003pr-.htm Non credo che ce la faremo ad arrivare a podio come team, ma sognare non costa nulla ...
  21. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    I Giochi Olimpici sono iniziati oggi e il pattinaggio di figura è stato uno dei primi sport dove gli atleti sono scesi in gara, già prima della cerimonia di apertura!, nella gara del Team Event che ha questa schedulazione: 9 Febbraio 10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Coppie Short, Uomini Short 11 Febbraio 10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Danza Short, Donne Short, Coppie Free 12 Febbraio 10:00 (2:00 ora italiana) Team Event Uomini Free, Danza Free, Donne Free Finora hanno gareggiato nel corto gli uomini e le coppie. https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-le-pagelle-dellitalia-venerdi-9-febbraio-matteo-rizzo-si-supera-avvio-complicato-per-della-monica-guarise/ https://www.oasport.it/2018/02/pattinaggio-artistico-olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-evgenia-tarasova-e-vladimir-morozov-risollevano-le-sorti-russe-settimi-nicole-della-monica-e-matteo-guarise/ Uomini. Per i primi sono da rilevare la deludente prova del canadese Patrick Chan, ex grande campione, e quella pessima del russo Mikhail Kolyada ma anche l'ottima prova del nostro esordiente diciannovenne Matteo Rizzo, settimo. Guida la classifica il giapponese Shoma Uno. Qui i risultati dello short degli uomini: http://www.isuresults.com/results/season1718/owg2018/SEG009.HTM Coppie. Eccellente prestazione dei russi Tarasova/Morozov (cosa che mi fa molto piacere, sia per loro che per la troppo bistrattata Russia). Hanno invece "toppato" i tedeschi Savchenko/Massot, che sono i favoriti per la gara individuale assieme ai cinesi Sui/Han (non in gara nel Team Event) e, forse e a maggior ragione dopo questo short, gli stessi russi. La Savchenko è caduta ma tutto lo short dei tedeschi è stato mal pattinato, a parte il solito strepitoso twist lift, dove il forzutissimo Bruno va davvero volare Aljona. Il secondo posto dei canadesi Duhamel/Radford consente al Canada di comandare provvisoriamente la classifica del Team Event dopo la prima giornata. Questi sono i risultati dello short delle coppie: http://www.isuresults.com/results/season1718/owg2018/SEG013.HTM Chi vuole rivedere gli esercizi della prima giornata, può guardare qui: https://vk.com/fsnews_ru Da domani a lunedi si andrà a completare la gara ed assegnare le medaglie. Per inciso, se qualcuno ha ancora curiosità su come distinguere i salti, può provare a leggere questa pagina e guardare le GIF animate: https://edition.cnn.com/2018/02/08/sport/figure-skating-olympics-preview-trnd/index.html E se qualcuno non ricorda chi siano i favoriti per le medaglie, può guardare qui: https://edition.cnn.com/2018/02/08/sport/figure-skating-olympics-preview-trnd/index.html
  22. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Non solo verso le 18, questa è la programmazione Rai (se è attendibile e se sarà rispettata): https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-in-tv-la-copertura-della-rai-tutte-le-dirette-e-le-repliche-previsti-diversi-programmi/ https://www.oasport.it/2018/02/olimpiadi-invernali-pyeongchang-2018-terza-giornata-sabato-10-febbraio-come-vederla-in-tv-il-palinsesto-completo-su-rai-ed-eurosport-tutti-gli-appuntamenti-e-le-repliche/ Quindi domani si partirebbe dalle 8.15 e poi si continua. Certo, mi aspetto delle sintesi.
  23. Astor

    XXIII Giochi olimpici invernali di Pyeongchang

    Beh, certo che gli orari sono per noi infelici, impossibili quasi tutte le dirette per chi lavora. Ma credo che ci sarà qualcuno che si vedrà almeno le repliche mattiniere nel weekend, se la Rai sarà sufficientemente intelligente da farle ad orari opportuni (cosa non scontata, "intelligenza" e "Rai" ...), almeno per le discipline più seguite e dove abbiamo abbastanza possibilità di medaglia, tipo lo sci alpino.
  24. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Europei di Mosca. E veniamo alle donne. Il free femminile è stata senza dubbio la gara più emozionante della competizione europea. Due favorite per l'oro, Alina Zagitova ed Evgenia Medvedeva (o Medvedeva e Zagitova, a seconda dei punti di vista) ed una Carolina Kostner che le seguiva a pochi punti di distacco dopo lo short, pronta ad approfittare di eventuali errori delle russe. Già dal quarto posto in poi dopo lo short, occupato dalla Maria Sotskova, non sembrava esserci posto per un recupero fino ad una medaglia. E così è stato, anche se con brivido. Per l'oro l'ha spuntata, meritatamente, la Zagitova. Dopo un ottimo short la quindicenne russa, assoluta rivelazione della stagione, ha fatto un free perfetto, al massimo delle sue possibilità tecniche e con una componente interpretativa di tutto rispetto. Non avrei scommesso sulla sua capacità di non fare neanche un errore, ma mi ha smentito. Ha avuto probabilmente una fortuna: è scesa sul ghiaccio subito prima della Medvedeva, mettendo così una pressione enorme sulle spalle della rivale. Ed ha avuto un oggettivo "aiutino": ha ottenuto ben cinque punti in più di PCS rispetto alla sua vittoriosa prova alla finale del Grand Prix, un miglioramento di entità piuttosto anomala soprattutto considerando che Carolina e la Sotskova rispetto a quella gara sono rimaste sui loro livelli come components. Ora, è vero che sia la Sotskova che Carolina a Mosca sono cadute (e Carolina ha fatto anche altri disastri), quindi pure i loro PCS non potevano salire molto, mentre Alina ha pattinato in modo tecnicamente perfetto e ciò è normale si rifletta anche sui components. Però cinque punti ... Se avesse avuto sui 71-72, che mi sarebbero sembrati più ragionevoli, la Medvedeva le sarebbe arrivata molto più vicino (lei ha ottenuto circa un punto di PCS in più rispetto alla sua vittoria alla Rostelecom Cup, dove peraltro era già sofferente, cadde perfino in un axel, e infatti decise lo stop per curarsi). Nel complesso, la vittoria di Alina ci sta, cinque punti e mezzo di vantaggio complessivo (come short + free) no. Ah, per inciso, c'è chi dice che anche Evgenia prendeva "troppi PCS" nella sua prima stagione. Dissento, secondo me già allora le qualità della Medvedeva erano evidenti, comunque sono andato a rivedermi i PCS dei free di quella stagione (2015-2016) ed ho visto che nella sua prima stagione le venivano "regalati" PCS che più di una volta sono stati inferiori o non molto superiori a pattinatrici non certo note per la loro "raffinatezza" o il pattinaggio pulito, come la Wagner o la Radionova. Perciò, scusate, di che stiamo parlando? Skate America 2015 (Grand Prix) Medvedeva 67.16 Gold 68.93 --> più della Medvedeva Miyahara 63.90 --> l'ho sempre detto, non ha il "physique du role" per farsi piacere, peccato ... Rostelecom Cup 2015 (Grand Prix) Medvedeva 67.61 Radionova 68.78 --> più della Medvedeva Sotnikova 69.38 --> più della Medvedeva ISU Grand Prix Final 2015 Medvedeva 72.37 Wagner 71.55 --> quasi come la Medvedeva Radionova 68.56 Europei 2016 Medvedeva 70.50 --> meno della finale di Grand Prix Radionova 67.83 Pogorilaya 62.69 Mondiali 2016 Medvedeva 72.34 Wagner 73.78 --> più della Medvedeva Pogorilaya 68.11 Radionova 67.94 Asada 69.30 La Medvedeva, dopo il super-free della Zagitova, si è trovata così una montagna da scalare, mentre sta ancora cercando di recuperare appieno dall'infortunio che l'ha tenuta ferma dalla fine di novembre. Ha cominciato l'esercizio male, non facendo seguire il triplo toeloop al triplo flip, che doveva essere la combinazione iniziale. La recupererà poco dopo, a dimostrazione di una forza di volontà che ho notato, con piacere, essergli ora riconosciuta perfino da alcuni suoi detrattori. Bellissimo programma, fatto lottando dall'inizio alla fine, decisamente più maturo di quello della Zagitova, che però non è stato pattinato al massimo della forma (si dice che Evgenia ancora non cammini perfettamente) e non è bastato. Due mesi di stop, una forma fisica ancora scarsa ed una rivale fortissima, al suo massimo della forma e senza alcun errore nell'intero weekend ed ecco spiegata la prima sconfitta dopo due anni. Evgenia nel post-gara ha detto, giustamente, che un risultato come questo dopo mesi di forzata inattività non è male. E' chiaro che, a questo punto, ciò che per la Medvedeva sembrava non dico una formalità ma comunque un obiettivo con almeno il 70-80% di probabilità di successo, ovvero l'oro olimpico, diventa una cosa con molte incognite in più. Per l'oro di Pyeongchang continuo a vedere Evgenia come favorita, sempre che si rimetta del tutto, ma certo che se cominciano di botto a dare alla Zagitova certi PCS ... Alina è brava, eh, e lo ho già detto chiaramente da tempo. Però anche ieri si è vista sulla parte interpretativa la differenza con la Medvedeva, solo che tale differenza non è stata riconosciuta appieno, non perchè Eugenia abbia avuto pochi PCS ma perchè Alina ne ha avuti troppi. E adesso arriviamo a Carolina. Partiamo dalle frivolezze: clamoroso il nuovo costume, verde-fluo, una cosa "catarifrangente". Io ci ho messo un pò per decidermi se mi piace o no, poi mi sono orientato decisamente verso il NO. Per due motivi: 1) è distraente, non fa risaltare al meglio l'arte sul ghiaccio di Carolina. Guardando il suo esercizio con questo costume non riesco ad apprezzare al meglio, per esempio, la gestione delle braccia, in cui Carolina è indiscussa maestra, ma neppure le linee che fa sulla pista. Guardate come sembra, con quegli inserti color carne, quasi mimetico. Ma se è mimetico vuol dire che spezza la linea della pattinatrice, cosa che per una che ha una bellissima linea e usata benissimo sul ghiaccio, come Carolina, è controproducente. Già solo questo basterebbe per dagli una bocciatura. 2) è "sfacciato", non in sintonia con l'immagine di Carolina (e immagino pure col suo carattere). Una cosa ben diversa dal costume egualmente intero, ma molto raffinato, che usò per il vittorioso mondiale 2012 a Nizza. Francamente pure a me, che sono di solito favorevole al look "allegro" e poco convenzionale, questo costume verde-pisello-fluorescente sembra un errore. Meglio pensare a qualcos'altro per Pyeongchang. Poi su Carolina c'è una cosa molto più importante: il Mistero dell'Abbandono di Mishin. Già da qualche tempo si era notata l'assenza di Mishin alla balaustra, a metà mese è arrivata la notizia-bomba: la Kostner abbandona Mishin e torna ad essere allenata da Huth. Il quale Huth, in effetti, era a Mosca al fianco di Carolina (e Mishin no). https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-torna-da-michael-huth-lasciato-mishin-pronta-per-europei-e-olimpiadi/ Ora, io non so se Carolina abbia scelto improvvisamente di tornare da Huth, se era già previsto che la "cura Mishin" fosse "a termine", se in vista delle Olimpiadi la federazione russa abbia imposto agli allenatori di allenare solo atleti nazionali (come qualcuno ha ipotizzato) o altro. Ma è certo che un cambio di chi ti allena e ti accompagna in pista, fatto ad un mese dall'appuntamento olimpico, lascia certamente perplessi. La Kostner ha smentito il cambio di allenatore ( https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-artistico-carolina-kostner-smentisce-il-cambio-di-allenatore/ ), fatto sta che si è vista una strana coincidenza tra il ritorno di Huth alla balaustra e la scelta, forse l'azzardo, di mettere a Mosca un triplo lutz ad inizio del free. Quel triplo lutz che Carolina ha sbagliato e che probabilmente ha condizionato il resto del programma, mettendo seriamente a rischio la medaglia. Per Pyeongchang dovranno capire se veramente vale la pena accollarsi il rischio oppure no. Per fortuna il gap dalla Sotskova era enorme dopo lo short (10 punti) e la medaglia non è andata persa neppure con un programma completamente sbagliato dal punto di vista tecnico (il punteggio tecnico di Carolina è stato dietro perfino a quello di atlete di seconda fascia, pure della nostra Micol Cristini, brava ad arrivare undicesima ma, insomma ...). Va detto che la Sotskova ha dato una bella mano a Carolina, con una caduta che ha ben contribuito ad impedirle di recuperare tutto il gap. Dopo il free, Carolina è rimasta davanti per poco più di tre punti, solo grazie ai components (ma ci sta, la Sotskova è piuttosto indietro in quest'area, a maggior ragione a confronto della Kostner). Alla fine, in alto i calici per quella che potrebbe essere una delle ultimissime medaglie di una carriera straordinaria. Carolina a Mosca ha fatto il suo per ottenere l'obiettivo e non ha perso l'occasione, come purtroppo hanno fatto altri pattinatori italiani di punta. E adesso vediamo i free delle medagliate: Qui, per gli interessati, il link alla pagina ISU con tutti i risultati di questi Europei, che oggi sono terminati: http://www.isuresults.com/events/fsevent03111492.htm Arrivederci ai Giochi Olimpici Invernali 2018, dal 9 al 25 febbraio! P.S.: mai visto un logo olimpico così brutto ma ... non ditelo a nessuno!
  25. Astor

    Pattinaggio Artistico su Ghiaccio - Stagione 2017-2018

    Europei di Mosca. L'ultima giornata di gare a Mosca è stata particolarmente interessante, agrodolce per noi italiani e in grado di suscitare ulteriori interrogativi in chiave olimpica. Comincio parlando della danza. https://www.oasport.it/2018/01/pattinaggio-di-figura-europei-2018-papadakis-cizeron-trionfano-nella-danza-con-un-nuovo-record-cappellini-lanotte-scivolano-al-quarto-posto/ Qui nessuna sorpresa per i vincitori, "ovviamente" Papadakis/Cizeron, autori dell'ennesimo primato personale e (discutibile) "record del mondo". Dico discutibile non solo perchè in una disciplina come il pattinaggio di figura i "record" dipendono dalle giurie (nonchè dai regolamenti tecnici, che ogni qualche anno vengono ritoccati) e quindi possono avere più che altro significato statistico, cosa ben diversa da un record, per esempio, come i 100 metri piani. Dico discutibile anche perchè non ho visto neppure un miglioramento del loro esercizio rispetto a quello della vittoriosa finale del Grand Prix di Nagoya. Questi due atleti continuano da tre anni a propinarci la stessa minestra, praticamente lo stesso esercizio free su musica diversa (secondo me se pattinassero sulla musica dell'anno scorso molti non se ne accorgerebbero!), e ciò nonostante vengono gratificati di punteggi continuamente crescenti. Ho impressione che usino lo short per fare una cosa un pò diversa, se no la gente arriccia il naso, ma i loro free ormai sono indistinguibili negli anni, potrebbero pattinare esattamente gli stessi elementi su Cocciante, Tenco o qualsiasi musica lenta che vada d'accordo con la loro tanto vantata "leggerezza". Hanno trovato la ricetta della Coca Cola e non ci pensano neppure a cambiarla. Tutto ciò conferma, ahimè, un "pompaggio" sistematico con l'obiettivo di farli arrivare, costi ciò che costi, all'oro olimpico. Secondo alcuni questo pompaggio è cominciato già tre anni fa, quando dopo le olimpiadi si ritirarono le due coppie di assoluto vertice, Davis/White (ritiratisi definitivamente) e Virtue/Moir (che poi hanno deciso di tornare) e ci si trovò in un "vuoto" da riempire. Se così è, se già allora fu "programmato" di puntare sui francesi, allora fu fatto anche in chiave anti-russa (il che, visto poi cosa è accaduto sul fronte doping e non solo negli sport invernali, potrebbe essere plausibile). Il succo è: c'è un'altissima probabilità di rivedere a Pyeongchang un altro "scandalo" nell'attribuzione dell'oro olimpico, indipendentemente da ciò che faranno loro e ciò che faranno i divini Virtue/Moir. Ed è molto triste. Dietro ai francesi, meritatamente, una coppia "rinata": Bobrova/Soloviev. Coppia una volta paludatissima e noiosa, con programmi addirittura "polverosi", come se fossero stati tirati fuori da una soffitta, e che è poi riuscita a rinnovarsi. Lei nel 2016 era finita in quella vicenda piuttosto assurda del Meldonium ed era stata sospesa, salvo poi che l'autorità antidoping aveva dovuto ammettere che neppure loro (!) sapevano quanto a lungo le tracce di quella sostanza potevano rimanere nell'organismo e avevano "graziato" molti atleti, lei compresa. Sono ormai "specializzati" in programmi liberi "drammatici" e anche quello di questa stagione non fa eccezione (una triste storia di cecità ...) ma, dopo un inizio da tagliarsi le vene, l'esercizio va in crescendo e diventa più "arioso". E' un bel programma e loro hanno meritato l'argento. E infatti ho deciso di farvi vedere proprio il loro free: L'argento di Bobrova/Soloviev ha relegato, giustamente, al terzo posto la coppia Stepanova/Bukin, coppia in crescita e non da buttar via ma dove allo stato attuale mi sento di dire che il loro pregio maggiore è l'"estetica" della Stepanova, la classica e notevole bellezza russa, abbastanza somigliante alla Sinitsina di Sinitsina/Katsalapov (coppia piuttosto "sbagliata" che quest'anno non è riuscita a trovare il posto per gli Europei). Da denuncia penale la loro scelta musicale, la composizione ("Liebestraum") di un musicista austriaco (Liszt) di cultura tedesca, cantata (ebbene si ...) in inglese per accompagnare l'esercizio di una coppia russa! O Stepanova/Bukin sono sponsorizzati dall'ONU o è una boiata. Dubito che siano sponsorizzati. E gli italiani? Bene Guignard/Fabbri, quinti. Una coppia che fino ad un paio di anni fa mi convinceva poco, soprattutto sotto l'aspetto interpretativo, ma che è cresciuta parecchio e fa ormai costantemente dei programmi godibilissimi. Male Cappellini/Lanotte, la nostra coppia di punta, scivolata dal terzo posto dopo lo short, con concrete possibilità di medaglia, al quarto posto. Il loro free, con diversi errori e pattinato in modo poco convinto, è stato dietro pure al libero dei connazionali Guignard/Fabbri e sono arrivati loro davanti solo per il precedente risultato dello short. Mi spiace per loro, ma il risultato è giusto (purtroppo). E, francamente, è dalla stagione scorsa che li vedo meno convinti, meno "cattivi". Ho l'impressione che si stiano un pò "trascinando" verso la fine carriera, il che è un peccato. C'è chi dice che è meglio che abbiano sbagliato agli Europei e che c'è il tempo per rimediare in vista delle Olimpiadi e dei Mondiali in casa (a Milano, dopo le Olimpiadi), facendo tesoro degli errori commessi. Ahimè, temo invece che questa medaglia persa sarà rimpianta a lungo. Siamo realistici: è agli Europei che ci possiamo giocare le maggiori possibilità di medaglia e questo vale per tutti, Carolina compresa (che per fortuna, come diremo parlando delle donne, ci è riuscita). Valeva pure per le nostre coppie di artistico due giorni fa, in una situazione sulla carta molto favorevole, con Savchenko/Massot che avevano dato forfait, Volosozhar/Trankov quest'anno ai box per scelta e Tarazova/Morozov che avevano cannato lo short. Ma purtroppo ... Idem per Cappellini/Lanotte, forse anche peggio: con Papadakis/Cizeron e Virtue/Moir a dividersi oro e argento, in tutte le competizioni a livello mondiale ci sarà tutto il resto del mondo ad azzuffarsi per un unico osso, il bronzo. Qual'è la possibilità che quel bronzo planetario possa arrivare a C/L? Detto francamente, è bassissima. A Mosca, invece, dopo lo short erano dietro solo mezzo punto ad una coppia inferiore a loro (se Anna e Luca pattinano sufficientemente bene) mentre alla fine sono arrivati quattro punti sotto. Era Stepanova/Bukin la coppia alla quale stare davanti e sulla carta potevano riuscirci. Avessero pattinato bene, il bronzo lo prendevano pur con l'impetuosa rimonta di Bobrova/Soloviev (che sarebbero arrivati all'argento e va bene, ci sta, sono forti come i nostri ...). Era a Mosca l'occasione per dare un bilancio positivo alla stagione, purtroppo l'hanno fallita.
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