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  1. Commento poco... ma sono un grande appassionato... Stamattina leggendo il Corsera scopro questo interessante articolo (andrebbe inserito nella discussione "Mazzoniate" ma la vedo un po' datata) E' a firma Aldo Grasso e mi pare il pi? interessante sunto dei commenti in merito al Gran Premio d'Ungheria... La Parte prettamente tecnica pu? essere discutibile... ma quella sulla regia televisiva e l'incisivit? dei telecronisti ? da cornice! La riporto per gli appassionati del genere, scusandomi con gli admin se ho sbagliato discussione per pertinenza et alia.. Buona lettura Se la F1 dimentica i sorpassi dei piloti Un racconto tv non all'altezza dello spettacolo A fil di rete Se la F1 dimentica i sorpassi dei piloti Un racconto tv non all'altezza dello spettacolo Al termine del Gp d'Ungheria di Formula 1 i telecronisti parlavano di una gara entusiasmante, spettacolare. Pu? darsi, non sono un tecnico del settore, ma mi ? parso che il merito maggiore dello show vada attribuito alla pioggia che con due sapienti scrosci, nella fase iniziale e in quella finale della gara, ha messo un po' di pepe alla competizione, costringendo le monoposto a 88 pit stop! Mi ? parso di capire che il pi? bravo sia stato Lewis Hamilton fino a quando il box McLaren non ha deciso di montare gomme super-soft anzich? le soft. Cos? ha vinto il suo compagno Jenson Button, grazie all'aiuto del muretto che ha azzeccato i cambi. Se queste sono le grandi novit? della Formula 1 (pioggia, deterioramento pneumatici, box pi? importanti della pista), va bene cos?. Quello che non va assolutamente bene ? la regia, quasi sempre affidata alla F1Digital+, la struttura televisiva di Bernie Ecclestone. A Budapest non ne ha azzeccata una: i piloti finivano in testa coda e bisognava aspettare il replay per capire l'accaduto; stessa cosa per i sorpassi pi? inattesi. La Renault di Heidfeld in fiamme a Budapest (Reuters/Szabo) Adesso la F1 va in ferie e anche i telecronisti della Rai farebbero bene a prendersi una pausa di riposo e a ripensare il modo con cui raccontano la gara. La loro prima preoccupazione (una malattia per altro molto diffusa) ? quella di non stare mai zitti, a costo di dire banalit? sesquipedali. Gianfranco Mazzoli e Ivan Capelli hanno cominciato a sbagliare i nomi dei piloti, a dare la colpa al computer, a segnalare in ritardo quanto stava succedendo in gara. I commenti tecnici riguardavano soprattutto le trecce di Berenice, quella specie di fumo che generano gli alettoni posteriori delle macchine. A un certo punto, la macchina di Nick Heidfeld ? stata investita dalle fiamme, poco dopo il suo secondo pit stop. Attimi di paura e di tensione. Ai box gli si avvicina Stella Bruno con la pi? scontata delle domande: ?Hai avuto paura??. Abbiamo temuto per l'incolumit? della sagace intervistatrice. Aldo Grasso
  2. premetto... membro junior che ama leggere i Vs commenti... ma molto appassionato di f1 dagli fin dagli anni '70... leggo da qualche parte che il segreto delle redbull stia nella mappatura del motore che mantiene costante il flusso di aria calda al profilo estrattore (cosa possibile in gara solo se davanti...senza traffico) la cosa ? osservabile da delle strane fumate del motore in curve lente... qualcuso sa dirmi qualcosa o sto vaneggiando? pi? che altro questo dimostrerebbe questa repentina trasformazione di piloti redbull una volta davanti...
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