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ickx70

GP di ieri e di oggi

Post raccomandati

GP Italia 1970, c'erano: GP Italia 2006

Stewart Schumacher

Rindt (che mor? nelle prove) Alonso

Brabham Raikkonen

Hulme diciamo pure:

Surtees Button

G.Hill Coulthard

Ickx Massa

Regazzoni Fisichella

Peterson Trulli

Fittipaldi Massa

e ancora: e poi:

Giunti Barrichello

Siffert Heidfeld

Bonnier de la Rosa

P.Rodriguez Webber

Amon Liuzzi e .....

Beltoise

 

mi sembra che in quegli anni, al di l? delle vetture che si guidavano, c'era un lotto di campioni ben superiore ad ora e piloti che vincevano con tutti i tipi di macchine a ruote scoperte e coperte

 

 

 

 

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oggi c'e un circus piu ristretto ed ? pi? difficile far esordire potenziali campioni

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Certo che fa effetto paragonare Amon con Liuzzi :D

Aggiungerei anche Cevert,Oliver e Gethin

ovviamente i miei erano degli accostamenti da prendere nell'insieme e non uno per uno. Per il resto concordo.

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In quegli anni le macchine erano molto pi? difficili da guidare, basta pensare che nel 1970 la Brabham fece la prima monoscocca e che l'aerodinamica era ancora un incognita difficilmente prevedibile.

Vorrei aggiungere che il 1970 ? stato anche l'anno con la maggior parte di campioni del mondo in pista, mi riferisco a quelli gi? iridati.

I piloti che guidavano in formula 1 erano davvero i piloti pi? forti del mondo, e questo ? testimoniato dal fatto che c'erano tanti vincitori diversi nel corso della stagione.

 

Il perch? sta nell'efficace funzionamento delle formula minori, oltre che dei campionati turismo e prototipi. Una formula comune a tutti che permetteva tutti i piloti del mondo di cimentarsi con lo stesso materiale e metteva le basi per il confronto al vertice. Insomma chi correva in formula 1 era veramente uno con le palle d'acciaio. Oggi ? molto diverso. Il monomarca sta uccidendo l'automobilismo e costringe i piloti emergenti a legarsi ad una casa costruttrice per poter fare "carriera", per non parlare dello stile politically correct che sono costretti a tenere in quanto uomini immagine del marchio. Oggi l'unico sponsor che tiene alto l'onore delle corse ? la Red Bull che sta facendo un lavoro encomiabile.

 

Oggi i talenti si disperdono nelle varie formule monomarca dove conta un trattamento di favore da parte del costruttore per ottenere gli updates migliori. Adesso non c'? bisogno di dire quando era meglio, se 30 anni fa oppure oggi - ? lapalissiano - ma queste parole almeno fanno aprire la mente a certe persone che credono che la formula 1, e implicitamente le corse, sono e saranno nient'altro che un fottuto business

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In quegli anni le macchine erano molto pi? difficili da guidare, basta pensare che nel 1970 la Brabham fece la prima monoscocca e che l'aerodinamica era ancora un incognita difficilmente prevedibile.

Vorrei aggiungere che il 1970 ? stato anche l'anno con la maggior parte di campioni del mondo in pista, mi riferisco a quelli gi? iridati.

Stewart,Graham Hill,Brabham,Hulme,Surtees..altri tempi!

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In quegli anni le macchine erano molto pi? difficili da guidare, basta pensare che nel 1970 la Brabham fece la prima monoscocca e che l'aerodinamica era ancora un incognita difficilmente prevedibile.

Vorrei aggiungere che il 1970 ? stato anche l'anno con la maggior parte di campioni del mondo in pista, mi riferisco a quelli gi? iridati.

I piloti che guidavano in formula 1 erano davvero i piloti pi? forti del mondo, e questo ? testimoniato dal fatto che c'erano tanti vincitori diversi nel corso della stagione.

 

Il perch? sta nell'efficace funzionamento delle formula minori, oltre che dei campionati turismo e prototipi. Una formula comune a tutti che permetteva tutti i piloti del mondo di cimentarsi con lo stesso materiale e metteva le basi per il confronto al vertice. Insomma chi correva in formula 1 era veramente uno con le palle d'acciaio. Oggi ? molto diverso. Il monomarca sta uccidendo l'automobilismo e costringe i piloti emergenti a legarsi ad una casa costruttrice per poter fare "carriera", per non parlare dello stile politically correct che sono costretti a tenere in quanto uomini immagine del marchio. Oggi l'unico sponsor che tiene alto l'onore delle corse ? la Red Bull che sta facendo un lavoro encomiabile.

 

Oggi i talenti si disperdono nelle varie formule monomarca dove conta un trattamento di favore da parte del costruttore per ottenere gli updates migliori. Adesso non c'? bisogno di dire quando era meglio, se 30 anni fa oppure oggi - ? lapalissiano - ma queste parole almeno fanno aprire la mente a certe persone che credono che la formula 1, e implicitamente le corse, sono e saranno nient'altro che un fottuto business

Guardando i filmati di allora si capisce quanto era difficile guidare.

Quasi tutti i piloti, con l'eccezione forse di Stewart che si "specializz?" nella F.1, correvano anche con le Sport prototipi. In quegli anni dei duelle Ferrari Porsche i piloti della ferrari erano Andretti, Ickx, regazzoni, Peterson, Schenken, Merzario, Redman. Alla Porsche c'erano Rodriguez e Siffert. Non c'era solo la F. 1... E come dimenticare l'europeo di f2 e la f3 specie inglese?

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la F2 ? morta dopo il 76, quando cambiarono il regolamento dei motori. Ma la vera bellezza erano le gare di formula 3, con un regolamento tutto incentrato sul contenimento dei costi e l'utilizzo di ricambi della produzione di massa. Era il segreto di quelle formule. Infatti lo scopo delle corse a ruote scoperte ? proprio quello di permettere ai piloti di correre con vetture ultraperformanti, senza che per? i divari tra le stesse vetture siano elevati, in modo tale da enfatizzare le qualit? dei piloti.

 

Tornando alle corse prototipi i piloti di Formula 1 le facevano soprattutto per soldi. Le faceva anche Stewart che fu il primo pilota a guidale la vettura a effetto suolo di Jim Hall la Chaparral 2J nelle Can Am. Ma Stewart fu abile ad utilizzare la sua popolarit? per ottenere un ritorno economico tramite le sponsorizzazioni, sicuramente il primo pilota moderno, secondo me il pi? grande di sempre.

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Una volta le corse erano vera competizione,ora non pi?.

 

l'anno prossimo alonso sara' l'unico campione del mondo in pista...

 

lo era senna all'inizio del 94',e lo e' stato schumahcer nel 2003...

 

una volta i piloti titolati potevano essere anche 5 o 6,oggi uno o al massimo due..

 

nella f.1 ormai e' tutto calcolato al millesimo,la variante imprevedibilita' non esiste piu',di conseguenza sono in due a spartirsi le vittorie,a volta anche un pilota solo...

 

sicuramente i g.p. di una volta oggigiorno farebbero 30 milioni di spettatori a gara,non i 10 milioni di dormienti che ci sono oggi

 

 

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la F2 ? morta dopo il 76, quando cambiarono il regolamento dei motori. Ma la vera bellezza erano le gare di formula 3, con un regolamento tutto incentrato sul contenimento dei costi e l'utilizzo di ricambi della produzione di massa. Era il segreto di quelle formule. Infatti lo scopo delle corse a ruote scoperte ? proprio quello di permettere ai piloti di correre con vetture ultraperformanti, senza che per? i divari tra le stesse vetture siano elevati, in modo tale da enfatizzare le qualit? dei piloti.

 

Tornando alle corse prototipi i piloti di Formula 1 le facevano soprattutto per soldi. Le faceva anche Stewart che fu il primo pilota a guidale la vettura a effetto suolo di Jim Hall la Chaparral 2J nelle Can Am. Ma Stewart fu abile ad utilizzare la sua popolarit? per ottenere un ritorno economico tramite le sponsorizzazioni, sicuramente il primo pilota moderno, secondo me il pi? grande di sempre.

Stewart tra i grandi del passato ? stato sempre messo un gradino pi? sotto e invece ha ottenuto dei record che solo nell'automobilismo moderno, con 17 GP a stagione e domini dello stesso pilota sono stati battuti. N? Piquet, n? Lauda ci sono riusciti. C'? riuscito Mansell a fine carriera ma non D.Hill e Hakkinen. Stewart ha vinto 27 GP in soli 99 disputati. Inoltre ha dato un impulso decisivo alla ricerca di sicurezza dei circuiti. Un grande campione tra i campioni.

 

Una volta le corse erano vera competizione,ora non pi?.

 

l'anno prossimo alonso sara' l'unico campione del mondo in pista...

 

lo era senna all'inizio del 94',e lo e' stato schumahcer nel 2003...

 

una volta i piloti titolati potevano essere anche 5 o 6,oggi uno o al massimo due..

 

nella f.1 ormai e' tutto calcolato al millesimo,la variante imprevedibilita' non esiste piu',di conseguenza sono in due a spartirsi le vittorie,a volta anche un pilota solo...

 

sicuramente i g.p. di una volta oggigiorno farebbero 30 milioni di spettatori a gara,non i 10 milioni di dormienti che ci sono oggi

Eppure una volta i GP non venivano trasmessi. Hanno cominciato a trasmettere quasi tutti i GP solo a met? anni 70. Gp Italia 1970: la Ferrari in corsa per il titolo: una telecamera sul traquardo e una alla parabolica. Quella alla seconda di Lesmo non funzionava! il resto niente. Altri tre o quattro GP trasmessi solo alla partenza e con collegamenti qua e l?. Solo Montecarlo aveva una buona copertura.

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la F2 ? morta dopo il 76, quando cambiarono il regolamento dei motori. Ma la vera bellezza erano le gare di formula 3, con un regolamento tutto incentrato sul contenimento dei costi e l'utilizzo di ricambi della produzione di massa. Era il segreto di quelle formule. Infatti lo scopo delle corse a ruote scoperte ? proprio quello di permettere ai piloti di correre con vetture ultraperformanti, senza che per? i divari tra le stesse vetture siano elevati, in modo tale da enfatizzare le qualit? dei piloti.

 

Tornando alle corse prototipi i piloti di Formula 1 le facevano soprattutto per soldi. Le faceva anche Stewart che fu il primo pilota a guidale la vettura a effetto suolo di Jim Hall la Chaparral 2J nelle Can Am. Ma Stewart fu abile ad utilizzare la sua popolarit? per ottenere un ritorno economico tramite le sponsorizzazioni, sicuramente il primo pilota moderno, secondo me il pi? grande di sempre.

Stewart tra i grandi del passato ? stato sempre messo un gradino pi? sotto e invece ha ottenuto dei record che solo nell'automobilismo moderno, con 17 GP a stagione e domini dello stesso pilota sono stati battuti. N? Piquet, n? Lauda ci sono riusciti. C'? riuscito Mansell a fine carriera ma non D.Hill e Hakkinen. Stewart ha vinto 27 GP in soli 99 disputati. Inoltre ha dato un impulso decisivo alla ricerca di sicurezza dei circuiti. Un grande campione tra i campioni.

 

Una volta le corse erano vera competizione,ora non pi?.

 

l'anno prossimo alonso sara' l'unico campione del mondo in pista...

 

lo era senna all'inizio del 94',e lo e' stato schumahcer nel 2003...

 

una volta i piloti titolati potevano essere anche 5 o 6,oggi uno o al massimo due..

 

nella f.1 ormai e' tutto calcolato al millesimo,la variante imprevedibilita' non esiste piu',di conseguenza sono in due a spartirsi le vittorie,a volta anche un pilota solo...

 

sicuramente i g.p. di una volta oggigiorno farebbero 30 milioni di spettatori a gara,non i 10 milioni di dormienti che ci sono oggi

Eppure una volta i GP non venivano trasmessi. Hanno cominciato a trasmettere quasi tutti i GP solo a met? anni 70. Gp Italia 1970: la Ferrari in corsa per il titolo: una telecamera sul traquardo e una alla parabolica. Quella alla seconda di Lesmo non funzionava! il resto niente. Altri tre o quattro GP trasmessi solo alla partenza e con collegamenti qua e l?. Solo Montecarlo aveva una buona copertura.

 

infatti hanno cominciato a essere trasmessi piu' o meno dopo l'era stweart,quindi all'epoca di lauda..

 

pero' bisogna dire che la copertura mediatica era nettamente inferiore rispetto a oggi,le qualifiche non venivano trasmesse,speciali zero dopogara zero effetti speciali zero...

 

 

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Il primo evento mediatico in TV per la F1 fu forse l'incidente di Bandini, trasmesso in diretta. Credo che sia stata la prima morte in diretta della TV (anche se Bandini in realt? mor? tre giorni dopo).

Un altro mitico GP TV fu quello di Germania 69 con ottime riprese (per allora) dall'elicottero. Ne esiste ancora uno abbastanza lungo spezzone in Internet. Ci fu poi Montecarlo 70 con lafantastica rimonta di Rindt che al Gasometro super? Brabham che urt? nell'ultima curva e il direttore di corsa che non sbandirera aspettando Brabham e non Rindt. Che tempi!!! Che rimonte e quanti sorpassi.

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Visitatore Astor

Certo che fa effetto paragonare Amon con Liuzzi :D

Aggiungerei anche Cevert,Oliver e Gethin

 

Beh, adesso, non esageriamo con le lodi dei "bei tempi andati" ... ;)

 

Cevert era un astro in ascesa, non c'? dubbio, un probabile futuro campione, e va bene.

Ma piloti come Oliver o Gethin hanno veramente detto poco in Formula Uno.

Cos? come, francamente, non scambierei un Hulme con un Hakkinen e neppure un Surtees con l'ancora non titolato Raikkonen: non ? che i piloti "di una volta", pure quando titolati, fossero poi tutti cos? strepitosi ...

 

Io credo che la differenza qualitativa tra ora ed oggi non stia n? al vertice (Schumacher e Alonso valgono ampiamente Stewart e Rindt) n? al fondo (per un Albers c'? un Pescarolo, per un Klien c'? un Beltoise ...), quanto nel "mezzo".

Ovvero, oggi mancano piloti di livello veramente medio-buono, in grado di dar fastidio e spesso battere i pi? grandi campioni: gli Ickx, i Regazzoni, i Peterson ... oggi dove sono?

I loro potenziali equivalenti si sono dimostrati quasi sempre, in questi anni, dei quasi fallimenti: Jacques Villeneuve, Montoya, Fisichella, Barrichello, Button, lo stesso Trulli dubito che "sboccierebbe" anche con una macchina migliore ...

E cos? i veri campioni, quando va bene, si dividono la torta in due: Schumacher-Hakkinen, Schumacher-Alonso. Se no, ? un monologo solo di uno.

 

Certamente c'entra anche il discorso vettura: al tempo del Cosworth V8, questo motore faceva da "grande parificatore" dell'80-90% del lotto ed era difficile che una sola vettura dominasse.

Aggiungete questo fatto alla minore affidabilit? delle vetture di allora, con conseguente "rotazione delle vittorie" dovuta anche ai ritiri, e all'esistenza di una "classe media" :lol: di ottimi piloti (a mio avviso oggi quasi mancante) e il gioco ? fatto: le corse erano pi? combattute, molti piloti pur non essendo campionissimi (es.: Regazzoni, Reutemann) davano del filo da torcere anche ai pi? grandi.

 

Comunque la cosa, il dominio di pochi, non ? cominciata ieri, data almeno dalla fine degli anni '90, dall'epoca della super McLaren in poi.

 

Sono anche d'accordo con chi ha fatto notare la minore specializzazione dei piloti di allora, cosa che tra l'altro consentiva a molti pi? piloti di mettersi in luce, senza dover contare solo sulla Formula Uno.

Tra Campionato Marche, Can Am, Campionato Interserie, Formula 2, Tasman Cup, ecc., un pilota che non fosse troppo scarso poteva raccogliere comunque risultati di prestigio (e giustificare il suo ingaggio in Formula Uno!).

Vedasi per esempio Chris Amon, mai vincitore di GP di F1 ma vincitore di parecchie altre gare, comprese le prestigiose 24 ore di Le Mans e Daytona.

 

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Certo che fa effetto paragonare Amon con Liuzzi :D

Aggiungerei anche Cevert,Oliver e Gethin

 

Beh, adesso, non esageriamo con le lodi dei "bei tempi andati" ... ;)

 

Cevert era un astro in ascesa, non c'? dubbio, un probabile futuro campione, e va bene.

Ma piloti come Oliver o Gethin hanno veramente detto poco in Formula Uno.

Cos? come, francamente, non scambierei un Hulme con un Hakkinen e neppure un Surtees con l'ancora non titolato Raikkonen: non ? che i piloti "di una volta", pure quando titolati, fossero poi tutti cos? strepitosi ...

 

Io credo che la differenza qualitativa tra ora ed oggi non stia n? al vertice (Schumacher e Alonso valgono ampiamente Stewart e Rindt) n? al fondo (per un Albers c'? un Pescarolo, per un Klien c'? un Beltoise ...), quanto nel "mezzo".

Ovvero, oggi mancano piloti di livello veramente medio-buono, in grado di dar fastidio e spesso battere i pi? grandi campioni: gli Ickx, i Regazzoni, i Peterson ... oggi dove sono?

I loro potenziali equivalenti si sono dimostrati quasi sempre, in questi anni, dei quasi fallimenti: Jacques Villeneuve, Montoya, Fisichella, Barrichello, Button, lo stesso Trulli dubito che "sboccierebbe" anche con una macchina migliore ...

E cos? i veri campioni, quando va bene, si dividono la torta in due: Schumacher-Hakkinen, Schumacher-Alonso. Se no, ? un monologo solo di uno.

 

Certamente c'entra anche il discorso vettura: al tempo del Cosworth V8, questo motore faceva da "grande parificatore" dell'80-90% del lotto ed era difficile che una sola vettura dominasse.

Aggiungete questo fatto alla minore affidabilit? delle vetture di allora, con conseguente "rotazione delle vittorie" dovuta anche ai ritiri, e all'esistenza di una "classe media" :lol: di ottimi piloti (a mio avviso oggi quasi mancante) e il gioco ? fatto: le corse erano pi? combattute, molti piloti pur non essendo campionissimi (es.: Regazzoni, Reutemann) davano del filo da torcere anche ai pi? grandi.

 

Comunque la cosa, il dominio di pochi, non ? cominciata ieri, data almeno dalla fine degli anni '90, dall'epoca della super McLaren in poi.

 

Sono anche d'accordo con chi ha fatto notare la minore specializzazione dei piloti di allora, cosa che tra l'altro consentiva a molti pi? piloti di mettersi in luce, senza dover contare solo sulla Formula Uno.

Tra Campionato Marche, Can Am, Campionato Interserie, Formula 2, Tasman Cup, ecc., un pilota che non fosse troppo scarso poteva raccogliere comunque risultati di prestigio (e giustificare il suo ingaggio in Formula Uno!).

Vedasi per esempio Chris Amon, mai vincitore di GP di F1 ma vincitore di parecchie altre gare, comprese le prestigiose 24 ore di Le Mans e Daytona.

 

 

Posso solo che quotare ed aggiungere che i titoli mondiali del passato, proprio per le cose dette sopra, hanno una valenza nettamente superiore a quelli del nostro presente.

 

*** :deluso:

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Certo che fa effetto paragonare Amon con Liuzzi :D

Aggiungerei anche Cevert,Oliver e Gethin

 

Beh, adesso, non esageriamo con le lodi dei "bei tempi andati" ... ;)

 

Cevert era un astro in ascesa, non c'? dubbio, un probabile futuro campione, e va bene.

Ma piloti come Oliver o Gethin hanno veramente detto poco in Formula Uno.

Cos? come, francamente, non scambierei un Hulme con un Hakkinen e neppure un Surtees con l'ancora non titolato Raikkonen: non ? che i piloti "di una volta", pure quando titolati, fossero poi tutti cos? strepitosi ...

 

Io credo che la differenza qualitativa tra ora ed oggi non stia n? al vertice (Schumacher e Alonso valgono ampiamente Stewart e Rindt) n? al fondo (per un Albers c'? un Pescarolo, per un Klien c'? un Beltoise ...), quanto nel "mezzo".

Ovvero, oggi mancano piloti di livello veramente medio-buono, in grado di dar fastidio e spesso battere i pi? grandi campioni: gli Ickx, i Regazzoni, i Peterson ... oggi dove sono?

I loro potenziali equivalenti si sono dimostrati quasi sempre, in questi anni, dei quasi fallimenti: Jacques Villeneuve, Montoya, Fisichella, Barrichello, Button, lo stesso Trulli dubito che "sboccierebbe" anche con una macchina migliore ...

E cos? i veri campioni, quando va bene, si dividono la torta in due: Schumacher-Hakkinen, Schumacher-Alonso. Se no, ? un monologo solo di uno.

 

Certamente c'entra anche il discorso vettura: al tempo del Cosworth V8, questo motore faceva da "grande parificatore" dell'80-90% del lotto ed era difficile che una sola vettura dominasse.

Aggiungete questo fatto alla minore affidabilit? delle vetture di allora, con conseguente "rotazione delle vittorie" dovuta anche ai ritiri, e all'esistenza di una "classe media" :lol: di ottimi piloti (a mio avviso oggi quasi mancante) e il gioco ? fatto: le corse erano pi? combattute, molti piloti pur non essendo campionissimi (es.: Regazzoni, Reutemann) davano del filo da torcere anche ai pi? grandi.

 

Comunque la cosa, il dominio di pochi, non ? cominciata ieri, data almeno dalla fine degli anni '90, dall'epoca della super McLaren in poi.

 

Sono anche d'accordo con chi ha fatto notare la minore specializzazione dei piloti di allora, cosa che tra l'altro consentiva a molti pi? piloti di mettersi in luce, senza dover contare solo sulla Formula Uno.

Tra Campionato Marche, Can Am, Campionato Interserie, Formula 2, Tasman Cup, ecc., un pilota che non fosse troppo scarso poteva raccogliere comunque risultati di prestigio (e giustificare il suo ingaggio in Formula Uno!).

Vedasi per esempio Chris Amon, mai vincitore di GP di F1 ma vincitore di parecchie altre gare, comprese le prestigiose 24 ore di Le Mans e Daytona.

Sono d'accordo e sottolineo che i piloti degli anni 70 quasi tutti correvano anche in altre categorie in quanto la f1 non aveva la predominanza di oggi. Anche alcuni piloti tra gli ultmi in F1 erano per? ottimi sulle ruote coperte, come Oliver ad esempio, o Bell o Redman etc. Anche la rai, con i soli due canali di allora, trasmetteva le gare delle Sport Prototipi che erano anche molto avvincenti. La 24 ore di Le Mans del 1969 fin? con un'appassionante volata!

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Posso solo che quotare ed aggiungere che i titoli mondiali del passato, proprio per le cose dette sopra, hanno una valenza nettamente superiore a quelli del nostro presente.

 

*** :deluso:

 

Mah, ? un discorso che va fatto ad annate, allora come oggi: macchine come la Ferrari 312T del 1975 o la Lotus 79 davano un certo vantaggio a chi le guidava.

Stagioni "dominate" ce ne sono state in ogni epoca, vedi Mercedes negli anni 50!

 

 

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Posso solo che quotare ed aggiungere che i titoli mondiali del passato, proprio per le cose dette sopra, hanno una valenza nettamente superiore a quelli del nostro presente.

 

*** :deluso:

 

Mah, ? un discorso che va fatto ad annate, allora come oggi: macchine come la Ferrari 312T del 1975 o la Lotus 79 davano un certo vantaggio a chi le guidava.

Stagioni "dominate" ce ne sono state in ogni epoca, vedi Mercedes negli anni 50!

nella F1 moderna per? il dominio di alcune macchine come la McL tra la met? degli anni 80 e l'inizio dei 90, la Williams a net? 90 la Ferrari dal 2000 al 2004 si? manifestato per diversi anni consecutivi cosa che prima era inusuale. e poi ricordiamoci che oggi i GP sono quasi il doppio di quelli di una volta

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@Astor:

 

Ovvero, oggi mancano piloti di livello veramente medio-buono, in grado di dar fastidio e spesso battere i pi? grandi campioni: gli Ickx, i Regazzoni, i Peterson ... oggi dove sono?

Stai parlando di piloti coi "controcazzi" tutti vincitori del difficilissimo Europeo di Formula 2 quando era ancora fatto con macchine che si equivalevano e c'erano i piloti di Formula 1 a dare filo da torcere a quelli emergenti. Non mi puoi considerare un Peterson che ha fatto pi? di dieci poles, che era uno che a Monza e a Montecarlo andava pi? forte degli altri (e sto parlando di due circuiti completamente diversi), un pilota di medio livello, anzi ? stato spesso paragonato a Moss, per non parlare di Ickx che era uno specialista del Nurburgring e dei tracciati non permanenti oltre che un 6 volte vincitore alla "Le Mans".

Ai tempi non si vinceva un mondiale cos? facilmente e spesso erano i piloti che rispettavano il mezzo ed esibivano una certa intelligenza tattiva a trionfare.

 

Aggiungete questo fatto alla minore affidabilit? delle vetture di allora, con conseguente "rotazione delle vittorie" dovuta anche ai ritiri, e all'esistenza di una "classe media" di ottimi piloti (a mio avviso oggi quasi mancante) e il gioco ? fatto: le corse erano pi? combattute, molti piloti pur non essendo campionissimi (es.: Regazzoni, Reutemann) davano del filo da torcere anche ai pi? grandi.

Non capisco cosa intendi per pi? grandi. All'epoca i pi? grandi, se intendi Stewart, Lauda, Fittipaldi, avevano grande rispetto per quelli che tu chiami piloti di medio livello. Carlos Reutemann ad esempio esord? con una pole position ed era un ottimo collaudatore mentre Regazzoni arriv? in F1 subito confermandosi la star che era nell'europeo di F2, pilota coriaceo e battagliero. Oggi non si possono nemmeno fare queste distinzioni dato che i piloti vengono valutati al pi? sul giro singolo "a-la-Senna" piuttosto che nella loro prestazione complessiva. Di piloti tosti mi viene in mente solo Liuzzi e i Montoya e Villeneuve che furono. Anni fa contavano molti meno piazzamenti e tutti i piloti, almeno li 70%, erano dei potenziali vincitori. Oggi solo 2 o 3 per gara hanno i seri favori dei pronostici prima della partenza. Il fattore affidabilit? era molto determinante ma mai quanto la capacit? del pilota di riuscire ad adattarsi alla pista meglio degli altri (e parlo per il caso specifico, non come qualit? in generale). All'epoca, prima delle wing cars, la guida era estremamente pi? tecnica di oggi e il controsterzo e il punta tacco dovevano essere parte del bagaglio culturale del pilota altrimenti nisba, non si passavano nemmeno le prequalifiche.

 

Sono anche d'accordo con chi ha fatto notare la minore specializzazione dei piloti di allora, cosa che tra l'altro consentiva a molti pi? piloti di mettersi in luce, senza dover contare solo sulla Formula Uno.

Tra Campionato Marche, Can Am, Campionato Interserie, Formula 2, Tasman Cup, ecc., un pilota che non fosse troppo scarso poteva raccogliere comunque risultati di prestigio (e giustificare il suo ingaggio in Formula Uno!).

Vedasi per esempio Chris Amon, mai vincitore di GP di F1 ma vincitore di parecchie altre gare, comprese le prestigiose 24 ore di Le Mans e Daytona.

 

Salti un passaggio fondamentale: la minore specializzazione era dovuta ai salari pi? bassi per i piloti di Formula 1. Ad esempio Bandini si pagava le trasferte da solo quando correva in Ferrari. Stewart, come ricordato prima, fece anche lui delle gare Can-Am e molti altri come Andretti correvano nei prototipi e nelle gare turismo/stock per migliorare il proprio tenore di vita. Lo stesso Piquet dichiar? che nel 1980 quando era alla Brabham la maggior parte dei suoi introiti erano dovuti alle gare Procar, delle corse che si correvano sulla vettura GT della BMW durante il weekend del gran premio.

Per i piloti ? sempre e solo esistita la Formula 1, allora come oggi, perch? ? l'unica serie al mondo che permette di fregiarsi del non indifferente titolo di campione del mondo. Ma 30 anni fa c'erano tanti altri campionati di rilievo come il famoso mondiale marche; era il "sistema corse" ad essere organizzato in maniera pi? efficiente facendo in modo che le diverse categorie fossero entit? ben distinte e che non si facessero concorrenza l'un l'altro. Oggi la F1 monopolizza l'attenzione mediatica e gli sponsor si concentrano solo in quella direzione.

 

In conclusione non sono per niente daccordo con quello detto da Astor. A mio parere oggi non ? la mid grid a sfigurare. Ma ? invece il fondo dello schieramento ad essere infoltito da piloti che non farebbero la prima fila neanche nella Euroseries F3. E' un dato di fatto quei 6 7 piloti che chiudono gli schieramenti non valgono una scarpa dei piloti titolati. Una volta era molto diverso. C'erano molti pi? entranti che dovevano spartirsi il fondo dello schieramento con le prequalifiche e le qualifiche. Questo faceva s? che alla partenza c'era gi? stata una selezione di piloti e non ? un caso raro che casi da f1rejects siano riusciti ad andare a punti o a fare prestazioni superlative. Oggi la formula 1 non ? competizione pura.

 

PS: non tolgo nulla a Chris Amon, che ? stato un grande pilota. Ma quella Le Mans del 66 l'ha vinta (insieme a McLaren) per un puro caso, anzi per un cavillo burocratico. Infatti la gara era stata condotta dall'altra GT40 di Ken Miles e Denny Hulme ma per il traguardo Henry Ford volle che le macchine arrivassero in parata segnando lo stesso tempo finale. Fu cos? che la vittoria fu assegnata al duo neozelandese perch? una regola della Le Mans voleva che in caso di arrivo con lo stesso tempo avrebbe primeggiato la macchina meglio piazzata in qualifica.

 

Posso solo che quotare ed aggiungere che i titoli mondiali del passato, proprio per le cose dette sopra, hanno una valenza nettamente superiore a quelli del nostro presente.

 

*** :deluso:

Difficile da capire questa tua affermazione, cosa vuol dire che il titolo di Hunt nel 76 vale triplo perch? ha ribaltato una situazione riuscendo a correre la gara della vita sotto il diluvio universale recuperando diverse posizioni dopo una foratura. Intendo...? risaputo che Fangio dettava legge nelle squadre in cui correva e richiedeva il materiale migliore a disposizione nel team, relegando agli altri la seconda scelta. Secondo il tuo ragionamento allora Fangio ne ha vinti 15 di mondiali?!?

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In conclusione non sono per niente daccordo con quello detto da Astor. A mio parere oggi non ? la mid grid a sfigurare. Ma ? invece il fondo dello schieramento ad essere infoltito da piloti che non farebbero la prima fila neanche nella Euroseries F3. E' un dato di fatto quei 6 7 piloti che chiudono gli schieramenti non valgono una scarpa dei piloti titolati. Una volta era molto diverso.

 

relegando agli altri la seconda scelta. Secondo il tuo ragionamento allora Fangio ne ha vinti 15 di mondiali?!?

Concordo, anche una volta c'erano comparse ma per anni sosno esistite qualifiche e prequalifiche con anche pi? di 30 vetture iscritte ai gp. Ora c'? un numero ristretto di campioni (l'annno prossimo Raikkonen e Alonso) un contenuto numero di buoni piloti, qualche promessa e 6o 7 scarsi che in proporzione ai partecipanti sono pi? dei 5-6 scarsi di allora. Ammesso che si potesse essere scarsi a guidare un F1 che derapava, aveva sottosterzo o sovrasterzo, erc.

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