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Astor

America's Cup 2010: come rompere un giocattolo.

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Quello che voglio dire ? che i due termini alla fine sono sinonimi

Entrambi svolgono lo stesso compito, generare forza propulsiva mediante interazione con l'aria, solo che cambia la loro destinazione d'uso (penso che definire 'ala' quella di Oracle sia errato perch? il suo comportamento ? quello di una vela)

 

Ho provato a cercare una definizione 'ufficiale' di vela, l'ho trovata solo su Wikipedia e non specifica se essa debba essere rigida o meno. D'altronde anche la randa tradizionale pu? essere irrigidita (e in parte gi? lo ?, ma si pu? pensare di irrigidirla fino a renderla 'solida'...)

 

Sempre Wikipedia dice che la randa ? la vela che principalmente ha il compito di 'risalire il vento' e alla quale viene combinata una vela di prua. Quindi non ? cos? assurda l'idea di navigare senza fiocco

 

Se poi cerchiamo una definizione di 'barca a vela' allora apriamo un campo sterminato visto che si definisce tale l'imbarcazione la cui propulsione ? affidata prioritariamente allo sfruttamento del vento

 

 

 

Quello che ? importate adesso per l'America's Cup ? ristabilire una IACC che preveda uno stesso tipo di scafo per tutti, con dimensioni standardizzate

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Veramente Wikipedia ? abbastanza chiara a riguardo:

 

"La vela ? una superficie di tela o di sottile ma robusto materiale sintetico, di forma tale che utilizzando la forza del vento genera propulsione."

 

Quella di Oracle non ? una vela, non ? fatta di tela o di tessuto sintetico, ? un'ala che ? cosa ben diversa, anche se sfrutta comunque la propulsione del vento. Per cui una barca che risale il vento grazie a questo dispositivo non ? una barca a vela. Tra l'altro non esistono vele che non si possono ammainare, le stesse vele di norma sono collegate all'albero tramite delle cime, questa penso sia letteralmente avvitata all'albero. Poi ? composta da due parti, orientabili in modo diverso, cosa che con una vela normale non sarebbe possibile fare se non usandone due distinte.

Tra l'altro gli stessi addetti ai lavori la chiamano ala e non vela.

 

La cosa importante, alla fine di questo discorso, penso che sia innanzitutto di tornare a veder barche a vela, o meglio non vedere mai pi? in Coppa America barche ad "ala" che nulla hanno a che vedere con questo sport, senza parlare del motore che issa o ammaina le vele e le altre porcate introdotte su questa barca.

Per quanto mi riguarda le barche che hanno corso fino al 2007 sono la scelta migliore per questa competizione, i multiscafi e le altre diavolerie vanno bene per altre competizioni, con la Coppa America e i match race in generale non c'entrano nulla.

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Comunque, tutti questi discorsi su multiscafi, ali rigide e motori per le vele sono ormai secondari, a mio parere.

 

L'America's Cup n.33 ? stata vinta da Oracle, ma pi? precisamente da Russell Coutts. Il team con in squadra questo fenomeno ha vinto le ultime 5 (o 6?) edizioni di questo torneo, e anche in quest'occasione sono state sue le scelte progettuali che si sono poi rivelate vincenti.

 

Per la prossima edizione, se qualcuno vuole davvero impensierire il defender, dovrebbe prima di tutto cercare di arruolare il genio neozelandese.

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Comunque, tutti questi discorsi su multiscafi, ali rigide e motori per le vele sono ormai secondari, a mio parere.

 

L'America's Cup n.33 ? stata vinta da Oracle, ma pi? precisamente da Russell Coutts. Il team con in squadra questo fenomeno ha vinto le ultime 5 (o 6?) edizioni di questo torneo, e anche in quest'occasione sono state sue le scelte progettuali che si sono poi rivelate vincenti.

 

Per la prossima edizione, se qualcuno vuole davvero impensierire il defender, dovrebbe prima di tutto cercare di arruolare il genio neozelandese.

 

Russel Coutts non ? un progettista. E' un uomo di mare, uno skipper... Il migliore.

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Coutts è il Valentino Rossi della vela, è il migliore al mondo ma ha un c**lo grosso come il suo palmares, lo poggia sempre sulla barca migliore.

 

PS: Davide, toglimi una curiosità: come mai sei un fan degli All Blacks e nella vela tifi Alinghi anzichè New Zealand?

Modificato da Magico_Schumi

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Coutts ? diventato una sorta di direttore sportivo, sul sito di Oracle ? indicato come CEO

 

Coutts introduce novit?, e Mascalzone diventa CoR

 

Valencia ? Tra novit? e tradizione. La prossima Coppa America che ha in mente Russell Coutts introduce qualche novit? e, nello stesso tempo, compie qualche passo verso il passato. Ieri lo skipper neozelandese, direttore sportivo del nuovo defender Bmw Oracle, ha esposto le proprie idee sulla trentaquattresima edizione di America's Cup, partendo dal nome del nuovo Challenger of Record: Mascalzone Latino. Il team azzurro ha presentato la sfida sotto il guidone del Club Nautico di Roma auspicando, attraverso il commento di Vincenzo Onorato, che la prossima regata si disputi con regole eque e condivise con tutti i team partecipanti.

Per arrivare a questo, Coutts ha definito imprescindibile la creazione di un ente indipendente che gestisca i principali aspetti regolamentari come gli umpires, la giuria e gli stazzatori. Nessuna novit?, invece, sul nome della prossima sede. Coutts ha detto di volere una localit? dove il rischio di non regatare per mancanza di vento sia minimo. Possibile che la scelta cada su una delle tre citt? a stelle e strisce indicate da Ellison (San Diego, Newport e San Francisco); difficile, invece, che si torni a Valencia.

Si torner? invece al passato, per quanto riguarda il format dell'evento. Le Challenger Series vedranno regatare soltanto i challenger e il vincitore si confronter? con Bmw Oracle soltanto in occasione del Match di America's Cup. Ci? comporta la necessit? per il defender di costruire due barche per dei test incrociati e la stessa possibilit? sar? fornita a tutti gli altri sfidanti. Un'opportunit? per tagliare i costi sar? quella di limitare le sessioni di allenamento soltanto in alcuni periodi dell'anno.

Capitolo barca. Nessuno dei partecipanti a quest'ultima edizione di Coppa ? rimasto deluso dai multiscafi, ma tutto lascia pensare che si torner? a regatare sui monoscafi.

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Coutts ? diventato una sorta di direttore sportivo, sul sito di Oracle ? indicato come CEO

 

Coutts introduce novit?, e Mascalzone diventa CoR

 

Valencia ? Tra novit? e tradizione. La prossima Coppa America che ha in mente Russell Coutts introduce qualche novit? e, nello stesso tempo, compie qualche passo verso il passato. Ieri lo skipper neozelandese, direttore sportivo del nuovo defender Bmw Oracle, ha esposto le proprie idee sulla trentaquattresima edizione di America's Cup, partendo dal nome del nuovo Challenger of Record: Mascalzone Latino. Il team azzurro ha presentato la sfida sotto il guidone del Club Nautico di Roma auspicando, attraverso il commento di Vincenzo Onorato, che la prossima regata si disputi con regole eque e condivise con tutti i team partecipanti.

Per arrivare a questo, Coutts ha definito imprescindibile la creazione di un ente indipendente che gestisca i principali aspetti regolamentari come gli umpires, la giuria e gli stazzatori. Nessuna novit?, invece, sul nome della prossima sede. Coutts ha detto di volere una localit? dove il rischio di non regatare per mancanza di vento sia minimo. Possibile che la scelta cada su una delle tre citt? a stelle e strisce indicate da Ellison (San Diego, Newport e San Francisco); difficile, invece, che si torni a Valencia.

Si torner? invece al passato, per quanto riguarda il format dell'evento. Le Challenger Series vedranno regatare soltanto i challenger e il vincitore si confronter? con Bmw Oracle soltanto in occasione del Match di America's Cup. Ci? comporta la necessit? per il defender di costruire due barche per dei test incrociati e la stessa possibilit? sar? fornita a tutti gli altri sfidanti. Un'opportunit? per tagliare i costi sar? quella di limitare le sessioni di allenamento soltanto in alcuni periodi dell'anno.

Capitolo barca. Nessuno dei partecipanti a quest'ultima edizione di Coppa ? rimasto deluso dai multiscafi, ma tutto lascia pensare che si torner? a regatare sui monoscafi.

 

 

Le ultime 4 righe lasciano ben sperare di ritrovare la vera America's Cup... speriamo che si continui su questa via senza altre proposte cervellotiche.

 

 

PS: ma Mascalzone ha mollato il Reale Yacht Club Canottieri Savoia? :zrzr:

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stava con lo Yacht Club Costa Smeralda ma ho rotto pure con quello

Modificato da Hunaudi?res

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Che pena, un team napoletano che saltabecca dallo Yacht Club napoletano per eccellenza ad uno sardo e poi romano... :zrzr:

Modificato da Magico_Schumi

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Bene se si torna alla formula precedente, in quanto a Mascalzone Latino bene se contribuisce a tale ritorno.

Se poi avessero a suo tempo scelto un nome diverso, in questo paese in cui troppi si vantano di essere "simpatici mascalzoni" e per di più latini ...

Spero che sarà della partita anche qualche altro team italiano serio.

 

Ma il "limitare le sessioni di allenamento" non l'ho già sentita da qualche parte? ... :hihi:

Modificato da Astor

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Ma il "limitare le sessioni di allenamento" non l'ho gi? sentita da qualche parte? ... :hihi:

se per questo anche "tagliare i costi"... :whistle:

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Coutts ? il Valentino Rossi della vela, ? il migliore al mondo ma ha un c**lo grosso come il suo palmares, lo poggia sempre sulla barca migliore.

 

PS: Davide, toglimi una curiosit?: come mai sei un fan degli All Blacks e nella vela tifi Alinghi anzich? New Zealand?

 

Mah, non ? che tifo Alinghi e basta, nella vela non ho una barca preferita in assoluto (la scorsa edizione ho seguito le italiane, Alinghi, New Zealand e con molta simpatia anche Shosholoza... ovviamente con priorit? ai nostri sindacati, un p? di pi? Mascalzone Latino perch? Bertelli e la famiglia Prada mi stanno sulle balle) e, pur avendo una passione smisurata per tutto ci? che ? "kiwi" (All Blacks, Black Magic prima e Emirates team New Zealand dopo ecc), quando Bertarelli ha iniziato la campagna per la prima America's Cup(e poi vittoriosa) vedevo la barca svizzera come il sogno di una persona certamente ricca ma che aveva una grande passione. Per questo ho tifato per loro, in finale contro NZL. La netta vittoria ? stata il compimento di quel sogno e ho avuto ancor pi? ammirazione per Bertarelli e Alinghi.

Certamente le vicissitudini legali pre-America's Cup 2010 mi hanno mandato Bertarelli sulle balle. Ma resta l'ammirazione per quello che ha fatto.

Detto questo, pur se il logo di Alinghi rester? nella mia firma, spero che alla prossima America's Cup sia gli svizzeri che Bmw Oracle prendano delle sonore legnate. Mi piacerebbe che a dargliele fosse Mascalzone Latino o NZL....

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Mah, non ? che tifo Alinghi e basta, nella vela non ho una barca preferita in assoluto (la scorsa edizione ho seguito le italiane, Alinghi, New Zealand e con molta simpatia anche Shosholoza... ovviamente con priorit? ai nostri sindacati, un p? di pi? Mascalzone Latino perch? Bertelli e la famiglia Prada mi stanno sulle balle) e, pur avendo una passione smisurata per tutto ci? che ? "kiwi" (All Blacks, Black Magic prima e Emirates team New Zealand dopo ecc), quando Bertarelli ha iniziato la campagna per la prima America's Cup(e poi vittoriosa) vedevo la barca svizzera come il sogno di una persona certamente ricca ma che aveva una grande passione. Per questo ho tifato per loro, in finale contro NZL. La netta vittoria ? stata il compimento di quel sogno e ho avuto ancor pi? ammirazione per Bertarelli e Alinghi.

Certamente le vicissitudini legali pre-America's Cup 2010 mi hanno mandato Bertarelli sulle balle. Ma resta l'ammirazione per quello che ha fatto.

Detto questo, pur se il logo di Alinghi rester? nella mia firma, spero che alla prossima America's Cup sia gli svizzeri che Bmw Oracle prendano delle sonore legnate. Mi piacerebbe che a dargliele fosse Mascalzone Latino o NZL....

 

:up:

 

Io spero solo che non la vincano i Kiwi, non per una questione di antipatia (anzi) ma per una questione di orari assurdi di un'eventuale edizione neozelandese. Anche se la baia di Auckland ? uno spettacolo...

Per il resto mi auguro di vedere all'opera pi? sindacati italiani come nel 2007.

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:up:

 

Io spero solo che non la vincano i Kiwi, non per una questione di antipatia (anzi) ma per una questione di orari assurdi di un'eventuale edizione neozelandese. Anche se la baia di Auckland ? uno spettacolo...

Per il resto mi auguro di vedere all'opera pi? sindacati italiani come nel 2007.

 

Mah... sinceramente le nottate in attesa delle regate in Nuova Zelanda un p? mi piacevano e non mi dispiacerebbe... rifarle :hihi:

 

E poi hai detto bene, il golfo di Hauraki ? spettacolare...

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Anche a me piacevano, ma all'epoca andavo alle medie, ora fare certe nottate non sarebbe facile :hihi:

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Ieri ? iniziato il secondo act del Louis Vuitton Trophy, nelle acque del golfo di Hauraki, dove sono impegnati due team italiani, Azzurra e Mascalzone Latino.

Il live streaming delle regate ? disponibile sul sito ufficiale: http://www.louisvuittontrophy.com/home/ .

 

Mentre da stasera ci sar? il commento radiofonico in italiano, in questa pagina c'? scritto come seguire le regate col commento nella nostra lingua.

 

Nel primo giorno di regate Azzurra si conferma il team italiano pi? affiatato, ottenendo due vittorie contro Team Origin e Synergy. Mascalzone Latino invece soccombe a Team New Zealand dopo essere stato a lungo in testa, a causa della rottura della drizza del genoa, mentre nella prima regata perde malamente contro i tedeschi di All4one.

Da tenere d'occhio anche il team svedese Artemis, guidato dal leggendario Paul Cayard.

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Game over.

 

Ora che si torni a fare l'America's Cup come si deve....

 

Quest'anno avete assistito alla vera Coppa America come la facevano 150 anni fa seguendo le regole del Deed of Gift.

Nessuno ha lanciato la sfida ad Alinghi tranne Oracle ecco perchè erano solo in due. La Coppa è sempre stata una regata di flotta, per spettacolarizzarla si inventarono la Vuitton ed i match-race. Di che parlate?

Modificato da luigi88

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Quest'anno avete assistito alla vera Coppa America come la facevano 150 anni fa seguendo le regole del Deed of Gift.

Nessuno ha lanciato la sfida ad Alinghi tranne Oracle ecco perch? erano solo in due. La Coppa ? sempre stata una regata di flotta, per spettacolarizzarla si inventarono la Vuitton ed i match-race. Di che parlate?

 

Mi sa che ti sei perso qualcosa...

Il motivo per cui erano solo in due non ? certo perch? Oracle era l'unico sfidante... La lista degli sfidanti per la 33^ America's Cup comprendeva 16 consorzi in gara, di cui ben 6 solo italiani e con gli spagnoli di Desafio scelti come Challenger of Record. Quest'ultima cosa ? stata la causa scatenante di tutto ci? che ? venuto dopo. Ci sono 3 anni di carte bollate, tribunali e sentenze che hanno portato ad avere solo due contender.

Informarsi prima di scrivere, no... eh?

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Mi sa che ti sei perso qualcosa...

Il motivo per cui erano solo in due non ? certo perch? Oracle era l'unico sfidante... La lista degli sfidanti per la 33^ America's Cup comprendeva 16 consorzi in gara, di cui ben 6 solo italiani e con gli spagnoli di Desafio scelti come Challenger of Record. Quest'ultima cosa ? stata la causa scatenante di tutto ci? che ? venuto dopo. Ci sono 3 anni di carte bollate, tribunali e sentenze che hanno portato ad avere solo due contender.

Informarsi prima di scrivere, no... eh?

Mi spiace, si ? andati a Valencia in mare secondo il Deed of Gift perch? il Defender(Alinghi) ed il reale Challenge of Record(Oracle) non si erano messi d'accordo sulle regole del gioco...Desafio Espanol mi ricordo, fu scelto in circostanza poche chiare come rappresentate degli sfidanti. Se ti dico che a questa Coppa c'erano due barche perch? nessuno oltre agli americani ha lanciato la sfida fidati. ;-)

 

Io ho appuntato solo la tua affermazione "che si torni alla vera Coppa"...quest'anno per? abbiamo assistito alla "vera Coppa" noiosa quanto vuoi, ma sostanzialmente autentica. :zizi:

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