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Purley18

Dakar 2013

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Ci siamo quasi!Fra esattamente 2 giorni(il 5 gennaio)scatterà la Dakar,ancora una volta presente nell'America Latina.

La competizione si svolgerà fra il 5 gennaio e il 20 gennaio e si snoderà attraverso tre paesi(Perù,Argentina e Cile).I chilometri percorsi dalla carovana saranno oltre 8.000km(di cui 4.000 cronometrati).

Si parte dal Perù,passando per le Ande,per poi giungere,dopo una breve visita in Cile,in Argentina,dove si affronteranno le speciali più dure e insidiose.

Successivamente si arriverà in Cile,dove si chiuderà la competizione(con la classica e ultima prova cronometrata da 128km).

 

Tra le moto il grande assente di quest'anno è Marc Coma,infortunatosi in un raid precedente.Per cui occhi puntati su Depres,grande favorito.Attenzione però anche Ruben Faria e Juan Pedrero,possibili contendenti per la vittoria finale.Fari puntati anche sullo squadrone Husqvarna,capitanato dal portoghese Paulo Goncalves.

Tra gli italiani,possibile contendente alla vittoria potrebbe essere Alessandro Botturi,anche lui su una Husqvarna ufficiale.

 

Tra le auto il favorito è Peterhansel,anche quest'anno su Mini preparata dalla X Raid.

Altri favoriti potrebbero essere Carlos Sainz e Nasser Al - Attiyah,su Buggy allestiti dal Qatar Red Bull team.Da tenere d'occhio anche Robbie Gordon e il sudafricano De Villiers,quest'anno su una Toyota Hilux privata.

 

Tra i camion fari puntati sullo squadrone Iveco e in particolare su Miki Biasion,desideroso di riscattarsi dopo la sfortunata Dakar dello scorso anno.Tra i camion ricordo anche la presenza dell'italiano Alex Caffi su un camion privato.

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Si potrebbe dire che la Dakar di Despres sarà una passeggiata, ma alla fine questa corsa non lo è mai, dunque attenzione anche ai suoi avversari: Rodrigues, Viladoms e Barreda in particolare, ma anche il norvegese Ullevalseter (che è davvero veloce, peccato che non si trovi mai su una moto ufficiale) e il vecchio Casteu saranno della partita. Sarei stato curioso di vedere come si comportava la Honda HRC, ma non mi sembra che abbia piloti particolarmente interessanti, più curioso di vedere all'opera la campionissima del Trial Laia Sanz.

 

Tra le auto ovviamente tifo Sainz, ma Peterhansel è "monsieur Dakar" (ne ha vinte "solo" 10 :asd:) quindi è il logico favorito. Poi ci sarà il solito Al-Attiyah, Nani Roma e de Villiers, poi c'è pochino (Gordon e l'Hummer non mi sembrano tanto competitivi alla lunga). C'è anche Jurgen van den Goorbergh :asd:

 

Nutro buone speranze per Biasion con i truck, specie perché non ci sono molti russi (Chagin e Kabirov in particolare, c'è Mardeev però). Gli olandesi Stacey e de Rooy sono i piloti da battere, con Loprais e de Vliet possibili outsider. Vedremo anche Caffi come se la cava.

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Gli scorsi anni Sportitalia faceva gli speciali tappa di 30 minuti ogni giorno.

Erano bellissimi da seguire.

Chiaramente quest'anno nessuno li fa vedere.

Si a pagamento si trova............. a pagamento appunto.

che stride enormemente con la situazione economica generale.

 

eppoi si lamentano che la gente scarica............

 

cmq il televideo da la prima tappa a chaleco lopez per le moto e sainz per le auto

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De Roy è in testa fra i camion.Biasion è in 19esima posizione a 2 minuti di ritardo dalla vetta,Caffi è in 54esima posizione.

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Altroché Dakar scontata, Despres oggi ha perso 10 minuti per un errore di navigazione, e anche il leader della classifica López per lo stesso problema ne ha persi 18. In classifica ora in testa c'è l'ex crossista Joan Barreda, sulla Husqvarna, con 5'36" su Faria e 6'36" su Pedrero, entrambi su KTM, Despres è quinto a 8'50" e si trova già costretto a rimontare.

 

Nei quad ha vinto Patronelli, ora primo anche in classifica con 46" su Husseini.

 

Colpi di scena anche tra le auto, con Peterhansel che ha rifilato 2'35" a de Villiers e ben 11'37" ad Al-Attiyah sesto, Sainz invece di minuti ne ha presi 18, chiudendo undicesimo. Ora Peterhansel ha 2'38" su de Villiers e 2'46" su Chabot, con Sainz precipitato undicesimo a 16'21".

 

I truck invece sono ancora sul percorso.

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Attualmente sono distacchi piuttosto contenuti,si possono recuperare in poche tappe.

Ma l'imprevisto è sempre dietro l'angolo.Peccato per Alessandro Botturi:ha perso anche lui svariati minuti e ora si ritrova in 27esima posizione.

 

Tra i truck tifo Biasion,che ieri purtroppo non è andato benissimo.

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Oggi bene invece: terzo posto, seppur staccato di 7'52" da de Rooy che continua a comandare con 2'16" su Loprais e 11'55" su Biasion (penalizzato anche di un minuto).

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http://www.****/magazine/24130/dakar-2013-moto-terza-tappa-vince-chaleco-lopez-ma-despres-diventa-leader

 

La grande sorpresa è Chaleco Lopez,ora secondo.Depres intanto è leader e in terza posizione vi è il norvegese Ullevalseter.

La grande sorpresa(in negativo)è Barreda Bort:ha pagato cara la scelta di partire per primo e ora si ritrova in 18esima posizione.

Bene Alessandro Botturi,oggi quarto di tappa e dodicesimo assoluto.

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Sorpresa non so fino a che punto, dato che alla Dakar è già andato forte, bene Despres che va al comando, ora dovrà incrementare il vantaggio (2'51", pochino ancora).

 

Purtroppo invece un problema elettronico ha fatto perdere mezz'ora a Sainz, che ha restituito la leadership a Peterhansel e ora deve recuperare 21 minuti. Tappa vinta dall'altro Buggy, quello di Al-Attiyah.

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Dakar, 4° Tappa: secondo centro di Barreda Bort

 

 

 

La grande sorpresa però è senza dubbio Olivier Pain in testa alla classifica generale

 

 

Si è conclusa poco fa la quarta tappa della Dakar 2013 per le moto, uno stage di quasi 720 Km suddiviso in due parti, 429 Km di speciale e 289 Km di collegamento. La giornata di oggi è la tappa più lunga dall’inizio della gara. L’anno scorso, quella che oggi è la Nazca-Arequipa fu percorsa nel senso inverso. Tanto deserto quest’oggi in direzione della Pampa Blanca. Partiti da un’altezza di 600 metri circa, i piloti sono saliti di ulteriori 1.000 metri nella sabbia, per poi fare un “tuffo”, qualcosa come 1.000 metri in appena 13 km! Un po’ di terreno duro, per tornare nuovamente sulle dune e abbandonarle al 96° Km, dove si è passati tra le montagne (2.200 metri sul livello del mare il picco massimo raggiunto N.d.R.) ed effettuare il primo rifornimento al 173° Km.

 

Circa 80 Km e poi nuovamente su, a toccare il cielo mentre si attraversano le dune con una salita di 1.200 metri concentrati in appena cinque chilometri, zona dove i piloti hanno sudato, spinto e sottoposto motori e frizioni ad uno stress incredibile! Tutto per poi “riprendere” fiato lungo la discesa verso il blu infinito dell’Oceano, location del finale.

 

Il primo a partire e dunque con l’arduo compito di aprire la strada è stato il vincitore della prima e della terza tappa (quella di ieri), Francisco “Chaleco” Lopez che sembra più che a suo agio sulla KTM del Team Tamarugal XC (450 Rally Replica). Dietro di lui, rispettivamente Paulo Goncalves, Cyril Despres ed il nostro Alessandro Botturi.

 

Dopo quasi 34 minuti al WP1 è stato il pilota dell’Husqvarna Barreda Bort (vincitore della tappa numero due N.d.R.) a transitare per primo, seguito da Javier Pizzolito e da David Casteu. Situazione quasi simile al WP2 con però il francese della Yamaha Olivier Pain terzo, mentre alWP3, Joan Barreda Bort ha iniziato ad ingranare una marcia in più dando quasi 5 minuti a Juan Farres Guell, mentre Jordi Villadoms si è fatto sotto, guadagnando qualche posizione e passando quinto.

 

Al WP4 il miglior pilota Husqvarna by Speedbrain ha confermato la sua posizione, distaccando quasi di un ulteriore minuto Farres Guell. Terzo, il francese Olivier Pain, mentre Cyril Despresha iniziato ad attaccare, passando dalla 20esima posizione alla 11esima. In difficoltà Botturi, solo 25esimo.

 

Il tempo di un rapido rifornimento dove i piloti hanno rifiatato, e la speciale ha ripreso verso le ore 15:00 italiane. Al WP6 il miglior crono è stato di Cyril Despres, a conferma che il francese stava solo studiando la situazione prima di attaccare. In testa però, ancora Barreda Bort, seguito da Farres Guell e Olivier Pain, con Despres 13esimo. In recupero Botturi, nono! Stessa situazione al WP7 (circa 15 i minuti impiegati), con Botturi 10° e Despres “scivolato” in 14esima posizione. Al WP8 si è finalmente fatto vedere Helder Rodrigues con il miglior crono, ma primo era ancora il pilota spagnolo dell’Husqvarna, seguito sempre dagli stessi piloti che però si sono invertiti la posizione: Pain secondo e Farres Guell terzo.

 

All’arrivo, e dunque vincitore della tappa di oggi... ovviamente Juan Barreda Bort, che ha praticamente dominato tutta la speciale con la sua Husqvarna, chiudendo con un tempo di 3 ore 41 minuti e 9 secondi. Dietro di lui, il francese Olivier Pain che ottiene un’ottima seconda posizione (uno dei migliori successi negli ultimi anni per lui), mentre terzo ha chiuso l’altro francese, David Casteu. Quarto lo spagnolo Gerard Farres Guell, mentre in quinta posizione ha terminato Helder Rodrigues, seguito da Ruben Faria, sesto. Dodicesimo il nostro Alessandro Botturi, mentre Cyril Despres ha chiuso in 15esima posizione. Addirittura 19esimo Francisco “Chaleco” Lopez.

 

La situazione vede Olivier Pain in testa al rally, un risultato per lui incredibile, seguito dal connazionale francese David Casteu, mentre Cyril Despres passa in terza posizione, con poco più di 3 minuti di ritardo. Quarto è il vincitore di oggi, Barreda Bort, seguito da Jordi Viladoms e Ruben Faria. Francisco Lopez è ottavo, davanti al nostro Alessandro Botturi, il migliore degli italiani in gara anche quest’anno. Preoccupa Helder Rodrigues, 16esimo nella generale dietro a Pizzolito. Per ora le Honda ufficiali stentano a decollare.

 

Tra i Quad invece prosegue il dominio incontrastato di Marcos Patronelli, che ha consolidato ulteriormente la sua leadership con la sua terza vittoria di tappa in quattro prove. Ormai solamente Sebastian Husseini sembra in grado di contrastare la sua marcia trionfale, con tutti gli altri che pagano già oltre un'ora nei suoi confronti.

 

Domani avremo la quinta tappa, da Arequipa a Arica, 410 Km formati da una speciale di 274 Km ed un collegamento di 136 Km. Da una altezza di circa 2.000 metri ad una discesa di 200 metri per la speciale, formata maggiormente da un terreno roccioso. Qui gli enduristi saranno i favoriti, vedremo cosa succederà!

 

DAKAR 2013, Quarta tappa, 08/01/2013

Classifica generale moto (primi dieci)

1. Pain - Yamaha - 10.10'38"

2. Casteu - Yamaha - +2'24"

3. Despres - KTM - +3'09"

4. Barreda Bort - Husqvarna - +5'38"

5. Viladoms - Husqvarna - +7'22"

6. Faria - KTM - +8'39"

7. Israel Esquerre - Honda - +9'05"

8. Lopez - KTM - +10'01"

9. Botturi - Husqvarna - +11'44"

10. Przygonski - KTM - +14'20"

 

 

 

Dakar, 4° Tappa: Al-Attiyah si conferma il più veloce

 

 

 

Seconda vittoria di fila per il pilota del Qatar che riduce a 5'16" il distacco da Peterhansel. Bene anche Chicherit

 

 

Nasser Al-Attiyah sembra davvero averci preso gusto a stare davanti a tutti in questa edizione 2013 della Dakar, concedendo il bis della vittoria di tappa di ieri anche in quella combattutissima di oggi, che conduceva da Nazca ad Arequipa.

 

Il pilota del Qatar ed il suo Buggy hanno fatto la differenza nella parte conclusiva del percorso, beffando per appena 36" il Buggy SMG di Guerlain Chicherit, che era stato invece al comando delle operazione per buona parte dei checkpoint attraversati lungo i 289 km cronometrati.

 

Terzo tempo invece per la Mini del leader della classifica generale Stephane Peterhansel, bravo anche lui a ridurre al minimo il distacco accusato da Al-Attiyah, pagando solo 1'17" e mantenendo quindi 5'16" nei confronti del diretto inseguitore. E anche se la gara è cominciata solo da quattro giorni, ormai i due hanno già iniziato una fuga importante, con la Toyota Hilux di Giniel de Villiers che è già ad oltre mezzora.

 

Quella di oggi poi è stata una giornata decisamente no per Carlos Sainz: prima gli organizzatori hanno deciso di tornare ad assegnargli gli oltre 20' di tempo di gara che gli avevano tolto in seguito alla tappa di domenica (il malfunzionamento del GPS è stato smentito, perchè il dispositivo secondario era ok), poi anche durante la speciale ha accusato ancora dei problemi tecnici che lo hanno costretto a fermarsi più volte lungo il percorso. In questo modo il "Matador"è quindi precipitato fuori dalla top ten e per lui il resto della corsa si fa decisamente in salita.

 

Terzo al termine della tappa di ieri, anche Lucio Alvarez è rimasto fermo lungo il tracciato con la sua Toyota, permettendo appunto alla vettura gemella di de Villiers di portarsi in zona podio, tallonata però dalle altre due Mini di Leonid Novistkiy e Nani Roma. Peccato pure per Robby Gordon, che ha capottato il suo Hummer dopo appena poco più di 35 km e che è rimasto fermo sul luogo dell'incidente per oltre 2 ore: per lui le speranze di un risultato importante, dunque, sono già andate in fumo.

 

DAKAR 2013, Quarta tappa, 08/01/2013

Classifica generale auto (primi dieci)

1. Peterhansel/Cottret - Mini - 9.04'29"

2. Al-Attiyah/Cruz - Buggy - +5'16"

3. De Villiers/Von Zitzewitz - Toyota - +33'22"

4. Novistkiy/Zhiltsov - Mini - +33'48"

5. Roma/Perin - Mini - +39'06"

6. Chicherit/Garcin - SMG - +42'32"

7. Chabot/Pillot - SMG - +59'30"

8. Errandonea/Debron - SMG - +1.04'54"

9. Gadasin/Kuzmich - G-Force Proto - +1.22'07"

10. Thomasse/Larroque - Buggy MD Rallye - +1.23'56"

 

 

Dakar, 4° Tappa: Kamaz all'attacco, de Rooy nei guai

 

 

 

L'olandese dell'Iveco ha perso la leadership a favore di Loprais. Prima vittoria di tappa per Mardeev

 

 

La quarta tappa della Dakar è stata decisamente movimentata tra i mezzi più pesanti. Il percorso che attendeva la carovana tra Nazca ed Arequipa ha dato decisamente uno scossone alla classifica generale della corsa, con il mattatore dei primi tre giorni Gerard de Rooy che ha dovuto fronteggiare difficoltà di qualunque genere.

 

Il suo Iveco ha riscontrato dei problemi di natura tecnica, inoltre ha patito due forature. Senza dimenticare poi che l'olandese è rimasto anche arenato in mezzo alla sabbia delle dune per un periodo piuttosto prolungato. Il risultato di tutto questo è che de Rooy si è visto sfuggire la leadership della classifica, anche se per appena 56" nei confronti del Tatra di Ales Loprais.

 

La classifica però si è decisamente accorciata, visto che i grandi protagonisti di oggi sono stati i piloti della squadrone Kamaz, con Ayrat Mardeev che ha conquistato la sua prima vittoria di tappa alla Dakar, precedendo di 3'33" il camion gemello di Andrey Karginov. Il primo così è risalito al quarto posto in classifica, alle spalle dell'altro Kamaz di Eduard Nikolaev, che ora è a 7'08" dalla vetta.

 

Dopo le difficoltà di ieri, oggi è tornato tra i protagonisti Hans Stacey, chiudendo la tappa al terzo posto e riportando il suo Iveco in sesta posizione nella classifica generale. Dalle posizioni di vertice invece manca purtroppo Miki Biasion, incappato in qualche problema di troppo nella speciale odierna, soprattutto nella prima parte.

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Dakar sempre più incerta :zizi:

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Dakar, 5° Tappa: Casteu guida la doppietta Yamaha

 

 

 

Il francese si avvicina alla moto gemella di Pain, mentre Despres arranca ancora. Bene Botturi

 

 

Appena pochi minuti fa si è conclusa la quinta tappa della Dakar 2013, da Arequipa a Arica. 410 i Km composti da una speciale di 274 Km ed un collegamento di 136 Km. Uno stage... “in discesa”, visto che i piloti sono partiti da una altezza di circa 2.000 metri sul livello del mare e sono scesi fino a 200 metri di altezza. Un terreno, quello di oggi, prevalentemente roccioso, che ha visto nei primi 80 Km circa... diversi cappottoni e che naturalmente ha favorito gli enduristi. 157 le moto partite stamane da Arequipa, che hanno lasciato il bivacco alle 8.30 ora locale: i piloti dunque, hanno potuto dormire quasi due ore in più rispetto ai giorni precedenti. Da domani dunque, si corre in Cile!

 

Il primo a scattare stamane è stato il vincitore della tappa di ieri, Juan Barreda Bort. Il pilota dell’Husqvarna by Speedbrain ha dunque avuto l’arduo compito di aprire la strada, seguido da quello che ieri era l’attuale leader di gara, il francese Olivier Pain (ieri secondo) e dal connazionale David Casteu, entrambi su Yamaha.

 

Al WP1 il più veloce, è stato dopo circa 18 minuti David Casteu, seguito da Stefan Svitko e Juan Pedrero Garcia. Si sono verificati subito i primi errori di navigazione da parte di Paulo Goncalves, Pal Ullevalseter, James West e molti altri... che sono rimasti particolarmente indietro. Al WP2 si è confermato Casteu primo, seguito da Pedrero Garcia e Svitko. Quarto ed in grande rimonta il nostro Alessandro Botturi, a suo agio sulle pietre visto il suo passato enduristico.

 

Non molto bene Cyril Despres, ottavo, mentre al 58esimo chilometro sembrava che Juan Barreda Bort avesse preso un’altra strada allungando di circa 12 Km, una tecnica per far passare avanti e dunque navigare Casteu e Pain? Impossibile dirlo fino alla fine... Da segnalare che i primi 67 Km, dopo oltre un’ora di gara, erano stati completati da appena sei piloti!

 

E’ iniziata poi la “discesa” nel vero senso della parola e al WP3 quella che sembrava fosse una tecnica dello spagnolo dell’Husqvarna, si è confermato un problema tecnico, pare alla pompa della benzina; brutto affare per Barreda Bort... Il primo a passare è stato nuovamente David Casteu, quest’anno veramente in forma, seguito dall’altra Yamaha di Olivier Pain (con un distacco di appena un minuto e 11 secondi) e terza la KTM di Juan Pedrero Garcia. QuartoAlessandro Botturi. In rimonta Cyril Despres e Helder Rodrigues, rispettivamente sesto e settimo.

 

All’arrivo? Vince per oggi, il dominatore di tappa, il francese David Casteu che con la suaYamaha ottiene un crono di 1.39'42" e così chiude la speciale di odierna. Dietro, l’altro francese,Olivier Pain, anch’egli su Yamaha con un ritardo di 1'09" e terzo, il nostro Alessandro Botturicon un ritardo quantificabile in 3'25". Quarto Cyril Despres. Stiamo ancora aspettando notizie sicure (il primo e secondo posto sono sicuri, terzo in realtà dovrebbe essere Pedrero) per la classifica dalla terza posizione in poi. Aggiorneremo appena abbiamo novità.

 

La classifica vede ancora Olivier Pain in prima posizione, seguito dal vincitore di oggi, nonchè connazionale David Casteu con un ritardo di appena 1 minuto e 15”. Da qui in poi è provvisoria, con alla terza posizione Cyril Despres a 6 minuti e 7 secondi. Quarto l’altro ufficiale KTM, Ruben Faria, seguito da Jordi Viladoms e settimo il nostro Alessandro Botturi, anche quest’anno il miglior italiano alla Dakar!

 

Tra i Quad invece prosegue indisturbata la marcia di Marcos Patronelli. In sella alla suaYamaha, il vincitore dell'edizione 2010 della Dakar ha infilato la quarta vittoria di tappa consecutiva, mettendo sempre più in cassaforte la sua leadership nella classifica generale. Dei problemi meccanici hanno infatti fermato il suo diretto inseguitore Sebastian Husseini, che arriverà al traguardo di Arica con diverse ore di ritardo. Al secondo posto nell'assoluta sale quindi Ignacio Casale, che paga ben un'ora e 18'.

 

Per la giornata di domani si correrà in Cile, per la sesta tappa, la Arica-Calama, una giornata da ben 729 Km! 438 solo per la speciale, tanti, dove i piloti avranno alla loro destra l’Oceano Pacifico che li accompagnerà per tutto l’attraversamento della Riserva Nazionale della Palma del Tamagural, per poi “chiudere” verso l’entroterra. La prima parte della speciale, fino al chilometro 326, il terreno sarà misto, compatto, fangoso e sabbioso, mentre da lì in poi si salirà da 1.000 metri sul livello del mare a oltre 2.000 metri, con fondo nuovamente roccioso. La sveglia suonerà presto, perchè i piloti partiranno alle 4.30 ora locale!

 

DAKAR 2013, Quinta tappa, 09/01/2013

Classifica generale moto provvisoria (primi dieci)

1. Pain - Yamaha - 11.51'29"

2. Casteu - Yamaha - +1'15"

3. Despres - KTM - +6'07"

4. Faria - KTM - +13'34"

5. Viladoms - Husqvarna - +13'36"

6. Lopez - KTM - +13'39"

7. Botturi - Husqvarna - +14'00"

8. Przygonski - KTM - +19'00"

9. Svitko - KTM - +20'45"

10. Gouet - Honda - +22'44"

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Dakar, 6° Tappa: "Chaleco" Lopez cala il tris

 

 

 

Nella classifica generale resta al comando Pain e si avvicina anche Despres

 

 

E’ terminata da pochi minuti la 6° tappa della Dakar 2013, il primo stage nel Cile, la Arica-Calama. Una giornata impegnativa che constava in ben 729 Km di cui 438 solo per la speciale. I piloti hanno avuto “al loro fianco” (sulla destra) l’Oceano Pacifico che li ha caricati moralmente lungo l’attraversamento della Riserva Nazionale della Palma del Tamagural, per poi virare in direzione dell’entroterra. Nela prima parte della speciale, fino a circa il chilometro 326, il terreno è stato variegato, da compatto a fangoso, fino all’immancabile sabbia. Si è poi cambiato scenario, salendo da quota 1.000 metri sul livello del mare a oltre 2.000 metri, con un fondo nuovamente roccioso che i rider hanno trovato anche nelle due tappre precedenti. 151 le moto che hanno lasciato il bivacco a partire dalle ore 4.30 locali.

 

Il primo pilota a partire è stato il vincitore di ieri, che ha sorpreso tutti! Il francese David Casteu, alla sua terza vittoria di tappa nella carriera alla Dakar (Nouakchott nel 2006 la prima e Cordoba nel 2010 N.d.R.), seguito dal connazionale Olivier Pain anch’egli su Yamaha e dallo spagnolo della KTM, Juan Pedrero Garcia. Quarto al via, il nostro Alessandro Botturi, davanti a Cyril Despres.

 

Al WP1 il primo a passare è stato il cileno su Honda, Jeremias Israel Esquerre, con un tempo di quasi 27 minuti, seguiti dal “sostituto” di Marc Coma che ancora si è visto poco, Kurt Caselli e da Javier Pizzolito, con i big decisamente “in controllo” e di riserva. Dopo appena 45 Km Alain Duclos si è fermato per diversi minuti in una zona di dune per problemi alla moto ed è stato aiutato dai compagni di squadra (Sherco Team) Frank Verhoestraete e James West. Gara andata per il francese della Sherco.

 

Situazione differente al WP2, dove Caselli si è imposto su tutti, seguito dal pilota dell’Husqvarna ufficiale, il portoghese Paulo Gonçalves ad appena 37 secondi e a Ruben Fariaa 50 secondi. Quarto Jordi Viladoms, anche quest’anno particolarmente in forma, mentreAlessandro Botturi ha iniziato a “riprendersi”, ma è passato solo 13esimo, in attesa della parte finale rocciosa, più adatta alle sue caratteristiche di guida. 26esimo Cyril Despres, decisamente in difficoltà quest’anno, o forse come al solito... in “attesa” come un leone prima di attaccare.

 

Cambio al vertice al WP3, dove Paulo Gonçalves è transitato con il miglior tempo, seguito daFaria, Caselli, Viladoms, Jeremias Israel Esquerre e Francisco “Chaleco” Lopez che hanno iniziato a spingere di più, rispettivamente quinto e sesto. 14esimo il Bottu, con Cyril Despres in ripresa con una 16esima posizione. Appena 17esimo il Top Rider Husqvarna by Speedbrain Juan Barreda Bort, che ieri ha sofferto e ha compromesso la sua gara per un problema alla moto. I tecnici italo-tedeschi hanno sostituito un motore che aveva un cuscinetto difettoso, azione che gli è costata 15 minuti di penalità.

 

Al WP4, ovvero dopo 131 Km di speciale, Paulo Gonçalves ha ancora messo il sigillo, seguito daRuben Faria con un ritardo di 1’15” e da Jordi Viladoms che ha conquistato una posizione ai danni di Kurt Caselli, scivolato in sesta posizione. In mezzo, quarto e quinto, rispettivamenteFrancisco “Chaleco” Lopez e Jeremias Israel Esquerre. Male i due francesi Casteu e Pain, 31esimo e 22esimo.

 

Il portoghese dell’Husqvarna ha poi messo in buca un’altra palla al WP5, seguito sempre daRuben Faria (in “perdita” di appena 4 secondi), mentre Lopez è passato in terza posizione, davanti a Viladoms e Caselli. 13esimo Alessandro Botturi, mentre Despres è transitato con l'11esimo tempo. Ottavo Helder Rodrigues, che ancora non riesce a portare la sua Hondaufficiale in vetta alla classifica.

 

Il WP6 ha consentito ai piloti, oltre che a riempire i serbatoi della benzina, di “tirare” il fiato per affrontare 97 Km di pallosissimo bitume non cronometrato prima di risalire la montagna... “tutta pietre”! Mentre i piloti iniziavano ad arrivare al controllo, Alain Duclos si è nuovamente piantato a soli 60 Km dalla partenza. Dakar decisamente chiusa per lui. Tornando all’ordine di arrivo,Paulo Gonçalves ha confermato la prima posizione e alle sue spalle sono arrivati Francisco “Chaleco” Lopez e Ruben Faria. Despres ha iniziato ad accorciare le distanze, grazie al sesto tempo, mentre Alessandro Botturi è giunto undicesimo.

 

Si è dunque ripreso al WP7, da dove i piloti sono ripartiti per affrontare la zona rocciosa dal Km 326. Il primo a partire, il portoghese dell’Husqvarna Paulo Gonçalves, si è però fermato appena 7 Km dopo in una zona rocciosa, dove ha perso tempo... e la speciale. Ad approfittarne al WP8è stato il pilota che era proprio alle spalle del portoghese, Francisco “Chaleco” Lopez, seguito da Ruben Faria e Kurt Caselli. Subito dietro, Cyril Despres in recupero; settimo il nostroAlessandro Botturi.

 

Situazione uguale per i primi due al WP9, con “Chaleco” davanti a Ruben Faria e al franceseDespres che ha perso solo sei secondi dal cileno. Quarto Kurt Caselli, seguito da Jeremias Israel Esquerre che ha lentamente mollato il colpo e da Alessandro Botturi, a suo agio sul terreno. All’arrivo, e dunque vincitore della tappa di oggi, Francisco “Chaleco” Lopez, alla sua “terza” di questa Dakar! Ruben Faria e Cyril Despres chiudono il podio davanti a Kurt Caselli e ad Alessandro Botturi, il miglior italiano di questa edizione.

 

La classifica generale vede Olivier Pain scalzare il connazionale David Casteu. Dietro laYamaha numero 9, Cyril Despres, con un distacco di appena 2 minuti e 22 secondi! Terzo proprio David Casteu, che oggi non ha brillato e ha pagato caro il fatto di aprire la strada. Quarto in classifica, Francisco “Chaleco” Lopez, seguito da Ruben Faria e da Alessandro Botturi. Finalmente una Dakar dove si “combatte”!

 

Domani saranno 635 i Km, di cui “solo” 218 di speciale. “Solo”, perchè vedranno dei terreni impegnativi e delle altitudini difficili per il fisico umano, visto che non si scenderà mai sotto i 3.400 metri sul livello del mare! Calama-Salta, sarà una tappa formata da un grosso trasferimento al mattino, la speciale e poi nuovamente un trasferimento. Anche domani, partenza alle ore 4:30!

 

DAKAR 2013, Sesta tappa, 10/01/2013

Classifica generale moto (primi dieci)

1. Pain - Yamaha - 15.35'23"

2. Despres - KTM - +2'22"

3. Casteu - Yamaha - +4'48"

4. Lopez - KTM - +6'06"

5. Faria - KTM - +8'35"

6. Botturi - Husqvarna - +12'02"

7. Przygonski - KTM - +19'15"

8. Svitko - KTM - +22'08"

9. Israel Esquerre - Honda - +24'38"

10. Rodrigues - Honda - +25'23"

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Tra le auto si è ritirato Sainz. Con tutta la sfiga che ha avuto, gli è andata bene che non si sia fatto niente durante questi pochi giorni.

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Tra i camion continua a comandare De Rooy,Biasion è in 19esima posizione,Caffi con il Mercedes Unimog è in 32esima piazza.

 

Ecco intanto una brutta tragedia:

 

 

Tragedia alla Dakar: muore Thomas Bourgin

 

 

 

Il francese era il più giovane partecipante alla gara: si è scontrato con un'auto della polizia cilena

 

 

La Dakar continua a mietere delle vittime: questa mattina ha perso la vita Thomas Bourgin, pilota francese al debutto del Rally Raid con la KTM 450 Rally replica: il 25enne transalpino era il più giovane concorrente fra quelli in corsa. Thomas alle 8,23 (ora locale), durante il trasferimento che portava al via della prova speciale della settima tappa Calama-Talca si è scontrato con una macchina della polizia cilena.

 

SCONTRO CON LA MACCHINA DELLA POLIZIA L’impatto con la vettura che stava arrivando in senso contrario è stato tremendo e per Bourgin non c’è stato niente da fare: la tragedia si è consumata al km 140 della Ruta 27 a pochi chilometri dal confine argentino: i soccorsi che sono intervenuti sono purtroppo risultati inutili.

 

E’ STATA APERTA UN’INCHIESTA Le autorità cilene, subito dopo aver constatato il decesso dello sfortunato pilota, hanno disposto un’immediata inchiesta per stabilire le responsabilità di questo dramma che si aggiunge ai due morti e ai dieci feriti di due giorni fa quando un mezzo di appoggio della scuderia Race2Recovery ha avuto un incidente con un taxi.

 

ERA IL CONCORRENTE PIU’ GIOVANE Bourgin era nato a Saint-Etienne il 23 dicembre del 1987 e aveva fatto il suo debutto nei raid al Rally del Marocco nel 2009. Nel 2011 aveva portato a termine l’Africa Race al quarto posto, sebbene fosse sofferente per una frattura al bacino riportata in una caduta all’inizio della gara e aveva ottenuto anche un settimo posto al Rally di Tunisia. Thomas in sella alla KTM 450 Rally Replica numero 106 occupava la 68ma posizione della classifica assoluta.

 

CORDOGLIO DEGLI ORGANIZZATORI Gli organizzatori della Dakar hanno emesso un comunicato in cui esprimono il loro cordoglio alla famiglia e agli amici di Thomas: la corsa va avanti senza alcuna interruzione.

 

 

Condoglianze alla famiglia.Che incidente assurdo...non ho parole.

 

 

 

 

E intanto la competizione prosegue:

 

 

Dakar, 7° Tappa: primo centro per Kurt Caselli

 

 

 

Nella generale comanda ancora Pain davanti Lopez. Despres scivola quinto, Botturi nono

 

 

Appena pochi minuti fa si è conclusa la settima tappa della Dakar 2013, una tappa “marathon” di 635 Km, di cui “solo” 218 di speciale. Abbiamo virgolettato il solo, semplicemente perchè i piloti hanno combattuto con dei terreni impegnativi (la prima parte a fondo morbido e la seconda fatta delle solite rocce) e soprattutto con delle altitudini difficili per il fisico umano, visto che non si è mai scesi sotto i 3.400 metri sul livello del mare! Uno “sforzo” anche per le piccole 450 cc, che non sono certo state realizzate per far “girare” i motori a quelle alitudini. A tal proposito, laKTM si sta come sempre dimostrando affidabile (Honda è ancora sotto “nostra osservazione”), al contrario di Yamaha (David Fretignè ha spaccato il motore praticamente subito...) e diHusqvarna (Barreda Bort ha cambiato il motore per dei cuscinetti difettosi e ieri Goncalves è rimasto a piedi per problemi elettrici, mentre in serata hanno cambiato il motore anche a Botturi per “stare sicuri”).

 

La Calama-Salta, ha visto un inizio con un grosso trasferimento al mattino, la speciale, e poi nuovamente un trasferimento. Alla partenza, alle ore 4:30 locali, sono state 145 le moto, con apripista il vincitore della tappa di ieri, Francisco “Chaleco” Lopez, alla sua nona vittoria di speciale in carriera (cinque nel solo Cile, la sua terra nativa), seguito dalle KTM ufficiali di Ruben Faria e Cyril Despres. Un ruolo difficile per il cileno, visto che sin dall’inizio ha dovuto navigare senza possibilità alcuna di sbaglio. Al WP1, infatti, il primo a transitare è stato Kurt Caselli con un tempo di 30’17”, seguito da Olivier Pain e Franz Verhoeven. Quinto Lopez e addirittura 15esimo e 16esimo Faria e Despres. Nono Alessandro Botturi, anche oggi in attesa del fondo roccioso a partire dal WP3, circa metà stage.

 

17 minuti dopo i rider hanno raggiunto il WP2 ed il primo a passare è stato nuovamente lo statunitense Caselli con Pain a soli 26 secondi di distacco. Terzo l’olandese Verhoeven a 57 secondi ed appena un secondo dopo, il polacco della KTM Kuba Przygonskyi. “Chaleco” si è accodato ma ha perso quasi 30 secondi. Decimo Botturi, con Faria francobollato alla suaHusqvarna by Speedbrain; solo 17 i secondi tra i due! Da segnalare Stefan Svitko, sempre e costantemente nella top10.

 

Nessun cambiamento al WP3, dove Kurt Caselli ha rifirmato la sua prima posizione! Una speciale tutta in attacco per il sostituto di Marc Coma, che si ritrova con un “aereo”, più che una moto. Dietro l’americano, ancora il francese della Yamaha, Pain (più distaccato di prima a 51 secondi) e l’olandese Verhoeven a +1’11”. Riconfermate in quarta e quinta posizione le KTMprivate di Lopez (Team Tamarugal XC) e Przygonskyi (Orlen Team). In recupero Ruben Faria, passato in settima posizione e decimo Alessandro Botturi

Situazione fotocopia al WP4, almeno per Kurt Caselli, sempre leader, mentre Pain e Verhoeven si sono scambiati la posizione. Francisco “Chaleco” Lopez è transitato con il quarto tempo, seguito dal polacco Przygonskyi e dal portoghese Faria. Ottavo il nostroAlessandro Botturi, con Cyril Despres oltre la decima posizione. Al WP5 Caselli ha rimesso il sigillo e le prime cinque posizioni sono rimaste intatte, come al precedente waypoint, conPain e Verhoeven che però hanno effettuato nuovamente il “cambio di posizioni”. Ottavo il nostro Alessandro Botturi, che ha però perso 30 secondi.

 

Ed ecco l’ordine d’arrivo, con il debuttante Kurt Caselli che vince la sua prima tappa! In 1 ora 51’ e 31” dimostra di saperci fare, mettendosi dietro i mostri sacri della Dakar! Chiudono il podio la KTM privata di Francisco “Chaleco” Lopez e la Yamaha del franceseOlivier Pain. Quarto Franz Verhoeven, seguito da Ruben Faria e Juan Pedrero che completa la Top6. David Casteu finisce ottavo, mentre il nostro Alessandro Botturi non riesce a fare meglio della decima posizione. 16esimo Pizzolito, il miglior pilota con la Honda ufficiale, mentre il favorito Helder Rodrigues è appena 19esimo. Preoccupa Cyril Despres, 34esimo.

 

La situazione in classifica generale vede così la conferma di Olivier Pain con un totale di 17 ore 28 minuti e 17 secondi, seguito da Francisco “Chaleco” Lopez a 6 minuti e 6 di distacco. Terzo, David Casteu ad appena 31 secondi dal cileno. Quarto Ruben Faria, mentre Cyril Despres scivola in quinta posizione grazie ad un ritardo di poco più di 14 minuti. Sesto, il polacco Kuba Przygonski, mentre Kurt Caselli passa in ottava posizione, davanti adAlessandro Botturi.

 

Per domani, l’ottava tappa della Dakar 2013, saranno ben 492 i Km di speciale! Per la Salta-San Miguel in territorio argentino, dopo un primo brevissimo trasferimento avremo ogni tipo di fondo. Si partirà da 2.200 metri sul livello del mare, con un terreno fatto di sole rocce, per poi al 176eismo Km effettuare circa 100 Km di asfalto non cronometrato. Si riprenderà poi al 287esimo chilometro dopo il rifornimento, per salire fino a 3.000 metri s.l.m. su fondi misti formati da rocce, dune, terreno morbido, nuovamente dune, terra battuta e ancora rocce. Partenza prevista alle ore 5:50 locali.

 

DAKAR 2013, Settima tappa, 11/01/2013

Classifica generale moto (primi dieci)

1. Pain - Yamaha - 17.28'17"

2. Lopez - KTM - +6'06"

3. Casteu - Yamaha - +6'37"

4. Faria - KTM - +9'42"

5. Despres - KTM - +14'07"

6. Przygonski - KTM - +20'43"

7. Svitko - KTM - +24'51"

8. Caselli - KTM - +27'46"

9. Botturi - Husqvarna - +30'18"

10. Israel Esquerre - Honda - +30'35"

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Dakar, 7° Tappa: Peterhansel riprova ad allungare

 

 

 

Il pilota della Mini porta a 3'14" il suo vantaggio su Al-Attiyah

 

 

Stephane Peterhansel non ha atteso troppo per replicare al tentativo di attacco di Nasser Al-Attiyah arrivato nella giornata di ieri. Il francese della Mini si è imposto nella settima tappa dellaDakar 2013 (61esima affermazione in carriera), la Calama-Salta: oltre 600 km di percorso, 218 dei quali cronometrati, tutti da disputare in alta quota.

 

Nelle prime fasi era stato proprio Al-Attiyah a provare a ridurre ulteriormente il distacco di 1'18" a cui si era portato con la vittoria di tappa di ieri, ma poi con il passare dei chilometri è emerso il miglior ritmo di Peterhansel, che al traguardo ha messo tutti in fila a partire da Guerlain Chicerit, giunto con un distacco di 39" con il suo Buggy SMG e quindi perfettamente riabilitato dall'infortunio al gomito rimediato nella quinta tappa.

 

Il pilota del Qatar invece ha perso il ritmo nella fase conclusiva della speciale, precipitando addirittura fino alla sesta posizione, anche se con un ritardo di poco meno di 2', che gli ha consentito di rimanere ancora ampiamente in corsa per la vittoria finale, visto che nella classifica generale è ancora a soli 3'14".

 

Nuovamente positiva la prova di Robby Gordon, terzo al traguardo con il suo Hummer a poco più di 1', ma ancora distanziatissimo nell'assoluta, nella quale invece Giniel de Villiers è riuscito a consolidare leggermente il suo provvisorio piazzamento a podio: il portacolori della Toyota ha chiuso quinto, alle spalle anche della BMW di Orlando Terranova, ma in questo modo ha guadagnato un paio di minuti nei confronti del diretto inseguitore Leonid Novitskiy.

 

 

Peterhansel sta facendo una gara molto attenta,Al - Attiyah una gara d'attacco,De Villiers non è velocissimo ma è costante(terzo con una Toyota privato,un gran risultato).Da sottolineare anche la prestazione di Robby Gordon...peccato che in classifica sia molto indietro.

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Oggi giornata di riposo:ieri invece si è disputata la tappa per quanto riguarda le moto,mentre le auto e i camion non hanno gareggiato per via della copiosa pioggia caduta sul circuito(per le automobili inizialmente si è partiti,ma le vetture al traguardo erano appena 5,ragion per cui la prova è stata annullata).

 

Ecco com'è andata nella categoria moto:

 

Dakar, 8° Tappa: rispunta Barreda Bort

 

 

 

Un errore di navigazione commesso da molti big stravolge la classifica. Ora comanda Casteu

 

 

Si è conclusa da poco l’ottava tappa della Dakar 2013 giornata che doveva essere composta da una speciale di ben 492 Km, tappa marathon (i meccanici non possono mettere mano sulle moto, come nella giornata di ieri N.d.R.). Abbiamo scritto “doveva”, perchè le piogge torrenziali hanno costretto gli organizzatori a rivedere la parte iniziale della gara. I rider hanno percorso dunque meno di 200 Km per la Salta-San Miguel in territorio argentino. La speciale è così partita circa al 287esimo chilometro dopo il rifornimento ed i rider sono saliti fino a quota 3.000 metri s.l.m. su fondi misti formati da rocce, dune, terreno morbido, nuovamente dune, terra battuta e ancora rocce. 141 le moto partite dal bivacco, mentre la speciale è partita alle ore 16:00 italiane, dal WP6.

 

Il primo a lasciare il bivacco di Salta, e di conseguenza a “lasciare la frizione” al WP6 è stato il vincitore della tappa di ieri, lo statunitense Kurt Caselli, alla sua prima vittoria alla Dakar. Dietro la KTM Ufficiale, quella di Francisco “Chaleco” Lopez e la Yamaha di Oliver Pain. Diretti inseguitori, Franz Verhoeven, Ruben Faria e Juan Pedrero. Il primo a raggiungere il WP7 è stato l’olandese Verhoeven che con la sua Yamaha ha ottenuto un tempo di 14’04”, davanti aFrancisco “Chaleco” Lopez, in ritardo di appena tre secondi, Ruben Faria (a +05”) a pari tempoCyril Despres e Paulo Goncalves (+09”). Sesto e settimo i due francesi della Yamaha, Olivier Pain e David Casteu, nono il nostro Alessandro Botturi. “Disastro” per l’apripista Caselli, che si è perso dopo appena 30 Km dall’inizio della speciale.

 

Al WP8, dove si è chiusa la prima sezione di sassi, la classifica ha subito la prima modifica. Primo è passato Joan Barreda Bort, seguito da Cyril Despres (+28”), che finalmente inizia a farsi vedere di più. Terzo Franz Verhoeven, seguito dalla KTM di Stefan Svitko, risalito dall’ottava posizione, grazie a sei secondi guadagnati. Dietro allo slovacco, si è posizionato Olivier Pain. Sesto il nostro Alessandro Botturi, davanti a Francisco “Chaleco” con quasi sei minuti recuperati! In risalita Kurt Caselli, nei primi 20.

 

Da qui in poi è iniziato il fondo sabbioso, con il fesh fesh sempre pronto a “fregare” i meno attenti ed i meno esperti. Il miglior tempo al WP9 è andato ancora al pilota dell’Husqvarna by Speedbrain, lo spagnolo Barreda Bort, seguito dal “compagno di viaggio” di quest’oggi, Cyril Despres a soli 26 secondi di distacco. A sorpresa ed in gran rimonta l’australiano Ben Grabham su KTM, terzo a 1 minuto e 01, appena un secondo prima di Stefan Svitko! Solo quattro secondi dopo lo slovacco, l’olandese Franz Verhoeven e dietro quest’ultimo, Pain e il nostro Botturi. In difficoltà Lopez, decimo, ma comunque con dietro gli ufficiali Honda HRC, Javier Pizzolito e Helder Rodriguez, rispettivamente 11esimo e 12esimo.

 

Dal 329esimo Km, altro cambio di terreno, per poi ritornare sulla sabbia fino al WP10. Purtroppo per i piloti in testa, andare in carovana significa fidarsi di chi “guida”, e così è stato. Barreda Bort, in testa, ha girato in direzione delle montagne invece di proseguire lungo il fiume, portandosi dietro tutti gli inseguitori! Gli unici a prendere... “la retta via”, sono stati Helder Rodrigues e Paulo Goncalves. Anche il pilota della Honda ha però commesso un errore, anche se più piccolo: non ha seguito il gruppo, ma ha girato troppo tardi nella direzione giusta, perdendo del tempo prezioso.

 

A vincere la tappa di oggi, nonostante l’errore, Joan Barreda Bort con un tempo di 2 ore 7’26”, seguito da Johnny Cambell a 7’04, al suo miglior risultato, nonchè migliore posizione per una Honda ufficiale. Terzo lo slovacco Ivan Jakes, altra sorpresona! Quarto un altro pilotaHusqvarna, il portoghese Pedro Bianchi Prata e segue la Yamaha di Vincent Guindani, con alle spalle David Casteu. A causa dell’errore dei “big”, cambia tutto dunque. Settimo il cilenoPelipe Prohens del Team Tamarugal Honda XC, ottavo il pilota più giovane della Dakar, il 19enne olandese Robert Van Pelt su Honda! Nono l’inglese su KTM Lyndon Poskitt e finalmente un nome conosciuto, quello di Helder Rodrigues, decimo. Cyril Despres chiude 11esimo, Laia Sanz 13esima, Jordi Viladoms 21esimo, Faria 33esimo... Nella Top50 non rietrano Francisco “Chaleco” Lopez, Alessandro Botturi, Kurt Caselli, Stefan Svitko. Disastro anche per Olvier Pain, prossimo alla 70esima posizione...

 

La classifica generale è dunque... sconvolta! Torna leader David Casteu con il tempo totale di 19 ore 56 minuti e 33 secondi, seguito da Cyril Despres, a +9’26” e da Ruben Faria a +11’16”. Attaccato al portoghese, Francisco “Chaleco” Lopez, a +12’. Chiude la Top5 Olivier Pain.Alessandro Botturi scivola in 13esima posizione e Rodrigues 22esimo!

 

Domani ci sarà il “Rest Day”, ovvero la giornata di riposo, dove i piloti “tireranno il fiato” (gli ufficiali - anche se alcuni mettono direttamente mano sulla propria moto - e chi ha i meccanici a disposizione, perchè i “poveri” i privati, lavoreranno sulla moto), ma noi faremo un sunto delle passate otto tappe, raccogliendo tutte le gallery da farvi “snocciolare” foto dopo foto!

 

DAKAR 2013, Ottava tappa, 12/01/2013

Classifica generale moto (primi dieci)

1. Casteu - Yamaha - 19.56'33"

2. Despres - KTM - ++9'26"

3. Faria - KTM - +11'16"

4. Lopez - KTM - +12'00"

5. Pain - Yamaha - +16'10"

6. Jakes - KTM - +26'22"

7. Israel Esquerre - Honda - +27'07"

8. Przygonski - KTM - +31'32"

9. Svitko - KTM - +33'50"

10. Pizzolito - Honda - +34'55"

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Dakar, 9° Tappa: crolla De Rooy, in testa Nikolaev

 

 

 

La tappa è stata vinta dal Tatra di Loprais per solo sette secondi sul MAN di Versluis

 

 

La nona tappa della Dakar ha dato uno scossone alla classifica dei camion: il leader Gerard De Rooy precipita dalla testa della graduatoria al quarto posto assoluto, cedendo il comando al russo Eduard Nikolaev.

 

De Rooy con l'Iveco Strakker è stato bersagliato da una serie di problemi uno in sequenza all'altra nei 293 km che hanno caratterizzato la speciale che portava da Tucuman a Cordoba.

 

L'olandese ha rotto il turbo subito dopo la partenza della tappa: una volta risolto il guaio prontamente, ha accusato un problema allo sterzo e poi ha pagato anche una foratura! L'Iveco ha chiuso la giornata a 1.25" dal vincitore di tappa, Loprais, scivolando fuori dal podio nell'assoluta ad un'ora dal leader russo.

 

Ales Loprais con il Tatra ha firmato il primo successo del 2013, che è il quinto di tappa alla Dakar dopo una bella battaglia con Peter Versluis: il ceco ha preceduto il MAN di soli sette secondi!

 

In classifica generale passa a condurre Eduard Nikolaev con un sesto posto di tappa: il russo dispone di 17'56" davanti al Tatra del ceco Martin Kolomy e di 33'32" davanti al compagno di squadra Andrey Karginov. Miki Biasion resta al quindicesimo posto distaccatissimo.

 

DAKAR 2013, Nona tappa, 141/01/2013

Classifica generale camion (primi dieci)

 

1. Nikolaev/Savostin/Rybakov - Kamaz - 23.10'20"

2. Kolomy/Kilian/Kilian - Tatra - +17”56"

3. Mardeev/Belyaev/Mirniy - Kamaz - +46'53"

4. De Rooy/Colsoul/Rodewald - Iveco - +59'56"

5. Karginov/Devyatkin/Mokeev - Kamaz - +1.00'24"

6. Loprais/Bruynkens/Pustejovsky - Tatra - +1.31'37"

7. Versulius/Schuurmans/Damen –Man - +1.50”01”

8. Van Vliet/Klein/Pronk - Man - +1.54'05"

9. Kuipers/Van Eerd/Torrallordona - Iveco - +2.28'12"

10. van den Brink/Willemsen/Veenvliet - Ginaf - +2.43'16"

15. Biasion/Fiori/Huisman – Iveco - +4.49’46”

25. Bellina/Arici/Binelli - Ginaf - +10.08’21”

34. Caffi/Cabini/Mascialino – Mercedes - +14.34’09”

41. Verzelletti/Fortuna/Romagnoli – Mercedes - +17.43'04"

43. Mutti/Pezzotti/Pegoiani – Mercedes - +17.43’05”.

 

 

 

 

Dakar, 9° Tappa: Al-Attiyah sbatte e Roma vince

 

 

 

La speciale nel segno della Mini con Peterhansel che incrementa il vantaggio in classifica generale

 

 

La nona tappa della Dakar che portava i concorrenti da Tucuman a Cordoba ha mietuto una vittima illustre: Nasser Al-Attiyah con il suo Buggy è uscito di scena dalla battaglia per la vittoria finale. Il pilota Qatariano è stato afflitto da una serie di problemi che lo hanno gravemente attardato, mettendolo fuori gioco come è successo in precedenza a Carlos Sainz.

 

Per un errore di guida ha sbattuto contro un albero e l'impatto ha inficiato l'affidabilità del mezzo per cui Nasser è stato costretto a fermarsi diverse volte: la Dakar di fatto perde uno dei grandi protagonisti, visto che era il più accreditato sfidante di Stephane Peterhansel che incrementa il suo vantaggio su De Villiers portandolo a di 49'31, mentre terzo a 56'03" c'è il compagno di squadra, Leonid Novitskiy.

 

La tappa è stata vinta da Nani Roma che ha centrato il tredicesimo successo alla Dakar con la Mini in 5.36'28" davanti all'analoga vettura del leader della corsa, Stephane Peterhanseldistaccata di 4'11".

 

Nella clasifica di tappa seguono la Bmw di Orlando Terranova a 6'54" con Robbie Gordonquarto con l'Hummer a 8'53 e De Villiers quinto con la Toyota a 9'39": il sudafricano ha preso tutto il ritardo nel finale di tappa, quando stava già pregustando il primo successo Toyota del 2013: un guaio tecnico lo ha costretto a ridurre il passo sul più bello...

 

DAKAR 2013, Nona tappa, 14/01/2013

Classifica generale auto (primi dieci)

1. Peterhansel/Cottret - Mini - 24.11'43"

2. De Villiers/Von Zitzewitz - Toyota - +44'31"

3. Novistkiy/Zhiltsov - Mini - +56'03"

4. Roma/Perin - Mini - +1.34'16"

5. Terranova/Fiuza - BMW - +2.01’08"

6. Sousa/Ramalho - Great Wall - +2.14'41"

7. Chicherit/Garcin - SMG - +2.33’52"

8. Chabot/Pillot - SMG - +2.35’22"

9. Errandonea/Debron - SMG - +2'35"40”

 

 

 

Dakar, 10^ tappa: ancora Borreda Bort

 

 

 

Vince lo spagnolo davanti a Despres che però diventa il nuovo leader!

 

 

Pochi istanti fa si è chiusa la decima tappa della Dakar 2013. 137 le moto che hanno lasciato il bivacco per un’ulteriore speciale “solo pietre”, la Còrdoba-La Rioja, formata da quasi 400 Km di cui 357 di cronometrata. Inziamo subito con il dire che David Casteu ha purtroppo dovuto abbandonare la gara a causa dell’incidente di ieri. Il francese ha preso in pieno una mucca ed è caduto, riportando dei problemi ai legamenti che collegano la clavicola, e la scapola gli è uscita fuori sede.

 

Il primo a lasciare Villa Carlos Paz è stato il vincitore della tappa di ieri, il francese Cyril Despres, seguito da Joan Barreda Bort e dal nostro Alessandro Botturi. Alle 7:45 ora locale il pilota della KTM è entrato nella speciale ed al WP1 ha subito imposto un ritmo altissimo, anche se Paulo Goncalves gli ha recuperato tantissimo tempo, passando quindi alla pari. Terzo Helder Rodrigues, mentre Botturi sin dall’inizio ha perso molto, accumulando un ritardo di 28”.

 

Il francese ha recuperato qualcosa, transitando nuovamente per primo al WP2, sempre con Goncalves francobollato alla targa a +8” e Rodrigues a +33”. Olivier Pain, quarto al passaggio precedente, ha ceduto il passo a Joan Barreda Bort, prima settimo. In ripresa Alessandro Botturi, ottavo, che pare abbia poi ripreso il ritmo. Male Francisco “Chaleco” Lopez, 15esimo.

 

Al WP3 Cyril Despres ha confermato la sua posizione, ma il pilota della Husqvarna by Speedbrain, Barreda Bort, ha iniziato a farsi sotto, con un ritardo sul francese di appena 8 secondi, esattamente come il compagno di squadra Goncalves. Quarto Juan Pedrero Garcia, a +1’06”, con Botturi attaccatissimo a +1’20” che ha recuperato diversi secondi. Due secondi dopo, il portoghese della Honda Rodrigues, che ha però perso terreno.

 

Il giovane spagnolo ha iniziato a spingere forte, ed infatti al WP4 è passato in testa, mettendosi alle spalle Cyril Despres (+09”) e Paulo Goncalves (+13”). Dietro a questi ultimi due, che hanno gareggiato quasi tutto il giorno fianco a fianco, si è inserito Pedrero Garcia (+1’26”) e Alessandro Botturi (+1’59”). Cyril Despres però, non c’è stato, ed ha attaccato lo spagnolo, tanto che al WP5 si è fatto sotto, registrando un ritardo di 21” sul pilota Husqvarna by Speedbrain. Paulo Goncalves ci ha provato, ma non è riuscito a tenere il tempo del pilota ufficiale delle KTM, e così il suo ritardo è aumentato a +1’14”. Stesso discorso per Juan Pedrero Garcia, passato a +1’53”, mentre la quinta posizione l’ha registrata lo slocacco Ivan Jakes, davanti a Helder Rodrigues e Alessandro Botturi, con un ritardo quantificabile in 3’40”.

 

Al WP6 Joan Barreda Bort ha continuato la sua corsa, staccando Cyril Despres di 20” e Paulo Goncalves di 1’23”. Ha mantenuto il distacco Pedrero Garcia (+1’54”), mentre Jakes e Rodrigues hanno recuperato solo pochi secondi. Kurt Caselli ha purtroppo passato Botturi, recuperando così la settima posizione. 13esimo Francisco “Chaleco” Lopez, che ha fatto di tutto per recuperare.

 

Il giovane pilota dell’Husqvarna al WP7 ha incrementato il distacco su Despres: 1’23”, abbastanza da garantirgli la posizione. Terzo e quarto, con il medesimo ritardo (+2’48”), Farres Guell e Goncalves, con Ivan Jakes e Kurt Caselli rispettivamente quinto e sesto. Ruben Faria si è poi conquistato l’ottava posizione ai danni di Alessandro Botturi; appena nove i secondi di differenza tra i due.

 

Ed eccoci al WP8: Joan Barreda Bort e la sua Husqvarna TE450RR hanno mantenuto il passo, con Despres a +1’20”, quasi rassegnato davanti alla prestazione dello spagnolo. Pedrero Garcia (+2’56”) ha guadagnato qualche secondo sull’altro husqvarnista, il portoghese Paulo Goncalves. Sono seguite le medesime posizioni del WP7, con Botturi che però non ha mollato Ruben Faria.

 

Qualche chilometro dopo è purtroppo caduto il nostro Alessandro Botturi, ma fortunatamente il bresciano non ha subito grosse conseguenze. Qualche botta e dei graffi, prontamente trattati dai dottori al rifornimento sito a pochi chilometri dal WP9. Il migliore al waypoint appena citato è stato ancora Joan Barreda Bort, seguito ancora da Cyril Despres +1’17” e Paulo Goncalves che ha passato Juan Pedrero Garcia. Nonostante la scivolata, il bresciano dell’Husqvarna ha mantenuto la settima posizione, ma con un ritardo che è salito a 7’27”.

 

Lo spagnolo dell’Husqvarna ha mantenuto ancora saldamente la posizione al WP10. Dietro di lui, sempre Cyril Despres a +1’49” e ancora Paulo Goncalves a +3’09” che ha dato circa un minuto a Pedrero Garcia. 6 minuti e 29 secondi dopo è passato Kurt Caselli, seguito da Ivan Jakes e Alessandro Botturi. Dopo una bella discesa di circa 600 metri i piloti sono giunti alWP11, dove la situazione non è cambiata di molto. Joan Barreda Bort sempre in testa, seguito da Despres (che ha però recuperato circa 20 secondi) e da Paulo Goncalves (che ha guardagnato 30 secondi). Quarto Pedrero Garcia (9 i secondi recuperati dallo spagnolo) e Kurt Caselli (che ha perso 19 secondi). Settimo Alessandro Botturi, con nove secondi in meno del precedente WP.

 

A vincere la speciale di oggi dunque, l’avrete intuito, il pilota dell’Husqvarna Joan Barreda Bortche chiude la tappa con un tempo di 4:43:14. 1’15” la differenza a svantaggio di Cyril Desprese la sua KTM Factory. Sul terzo gradino del podio, l’altra Husqvarna, quella del portoghese Paulo Goncalves che termina con un ritardo di 2’44” e davanti a Juan Pedrero Garcia. In quinta posizione si piazza l’americano Kurt Caselli, seguito dalla KTM di Ivan Jakes. Settimo il bresciano Alessandro Botturi, che ha limitato i danni. Seguono Faria, Rodrigues e Verhoeven, mentre Lopez rientra nella top15.

 

In testa al rally ora troviamo Cyril Despres, con un tempo totale di 30:47:04. Secondo il precedente leader di gara, il compagno di squadra portoghese Ruben Faria a +1’37”. TerzoFrancisco “Chaleco” Lopez con un ritardo superiore, 13’41”, mentre in quarta posizione si piazza lo slovacco Ivan Jakes. Chiude la Top5 il nostro Alessandro Botturi, seguito daRodrigues e Svitko.

 

Per domani, i piloti arriveranno finalmente nel Deserto del Fiambalà, con le sue dune bianche soffice e bianche come la farina. L’undicesima tappa, la La Rioja-Fiambalà, consterà in 476 Km totali, di cui 220 di speciale. I piloti, che lasceranno il bivacco alle 5:30 ora locale, affronteranno prima il trasferimento e poi la speciale, formata dai primi 100 Km di deserto, per poi avere ogni tipo di fondo, dal terreno pesante alle rocce. non si scenderà mai sotto i 1.400 metri s.l.m., mentre la giornata di chiuderà a ben 2.400 metri d’altezza!

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Dakar, 11^ tappa: Bis di Caselli!

 

 

 

L’americano si ripete, mentre Despres sempre più leader. Quinto Alessandro Botturi

 

 

Le moto che hanno lasciato il bivacco stamane sono state 133, per affrontare finalmente il Deserto del Fiambalà e le sue dune bianche. La La Rioja-Fiambalà era formata da 476 Km totali di cui 220 di speciale: si è iniziato con il trasferimento e con la speciale poi, formata dai primi 100 Km di deserto per proseguire con ogni tipo di fondo, dal terreno pesante alle rocce.

 

Il primo a lasciare il bivacco alle ore 7:39 locali è stato il vincitore di ieri (alla sua quinta speciale in carriera alla Dakar), Joan Barreda Bort, seguito da Cyril Despres e Paulo Goncalves. Non sono stati comunicati i dati del WP1 e dunque andiamo direttamente al WP2. Il primo a transitare è stato Helder Rodrigues, che con la sua Honda ha messo dietro con un minuto e mezzo di vantaggio, Francisco “Chaleco” Lopez e con 2’47” Paulo Goncalves. Quarto Kurt Caselli, davanti a Cyril Despres, mentre Alessandro Botturi è transitato con il settimo tempo. Registriamo l’errore del polacco Ivan Jakes, che ha sbagliato a navigare al 33esimo chilometro. Un errore che gli è costato qualche minuto.

 

Helder Rodrigues ha poi riconfermato la sua posizione al WP3. Il portoghese ha visto dietro di lui un Francisco “Chaleco” Lopez che ha recuperato oltre due minuti, portando il suo distacco a soli 35 secondi. Terzo tempo Kurt Caselli a +1’41”, seguito da Paulo Goncalves, che nonostante abbia recuperato qualcosa, non è riuscito a fare meglio dell’esordiente americano. E’ seguita la KTM di Juan Pedrero Garcia e la Husqvarna di Alessandro Botturi, con quest’ultimo che ha guadagnato una quindicina di secondi sullo spagnolo. Settimo tempo per Cyril Despres, oggi più in difficoltà rispetto a ieri.

 

Al WP4 il “cambio” in testa. Kurt Caselli è passato primo, con attaccatissimo e per soli nove secondi Francisco “Chaleco” Lopez. Terzo il “povero” Rodrigues a +18”, che ha “chiuso” il gas e si è visto passare dall’statunitense. Sono seguiti Farres Guell, Goncalves e il nostro Botturi, davanti a Despres. Kurt Caselli ha poi riconfermato la sua posizione al WP5, con il pilota della KTM privata, Lopez, che ha ridotto il distacco a soli quattro secondi! Il portoghese della Honda si è rimesso in carena e ha cercato di recuperare il gap con il cileno; nulla da fare, ha aggiunto ulteriori tre secondi. Quarto Pedrero Garcia, mentre il nostro Botturi ha accelerato ed è passato in quinta posizione, davanti al compagno di squadra Goncalves. Joan Barreda Bort è scivolato in 12esima posizione con un ritardo di oltre otto minuti e mezzo.

 

Terminato il tratto di fondo più duro, i piloti sono giunti al WP6, con Caselli sempre in testa e che ha forzato tantissimo il ritmo. Il risultato? 1’15” di distacco dal secondo, Rodrigues, che ha guadagnato una posizione ai danni di Lopez. Con il quarto tempo è passato Juan Pedrero Garcia, seguito da Goncalves, Despres che ha recuperato e Botturi che ha perso quasi due minuti.

 

Al penutlimo waypoint, il WP7, Kurt Caselli, che possiamo solo definire indemoniato, ha letteralmente schiaffeggiato tutti. +4’18” il distacco dal secondo, Paulo Goncalves e +6’11” dal terzo, Cyril Despres. Quarto Francisco “Chaleco” Lopez, seguito da Juan Pedrero Garcia e il nostro Alessandro Botturi che ha chiuso la Top6. Joan Barreda Bort ha recuperato qualcosa, passando così in ottava posizione, dietro allo slovacco Ivan Jakes.

 

A vincere la tappa di oggi, per la seconda volta nella sua carriera alla Dakar, Kurt Caselli!L’americano oggi ha umiliato nuovamente tutti! Secondo Paulo Goncalves a ben +4’45”, mentre chiude il podio Cyril Despres con un ritardo di 6’24”. In quarta posizione troviamo Juan Pedrero Garcia e dietro lo spagnolo della KTM, il cileno Francisco “Chaleco” Lopez. Chiude in volata la Top5 Joan Barreda Bort, seguito dal nostro Alessandro Botturi. Lo slovacco Jakes termina con una discreta ottava posizione, mentre in nona troviamo il francese della Sherco Alain Duclos. Decimo Ruben Faria.

 

La classifica generale vede dunque Cyril Despres in prima posizione. Il francese rafforza la sua leadership e tiene dietro di 13’16” il compagno di squadra Ruben Faria. Terzo a +18’08”,Francisco “Chaleco” Lopez seguito da Ivan Jakes. Ricordiamo che però, questi ultimi tre sono ancora al primo motore! Alessandro Botturi è quinto. Seguono dietro di lui Juan Pedrero Garcia, Olivier Pain e Franz Verhoeven. Juan Barreda Bort è invece 12esimo.

 

Per la tappa di domani, la Fiambalà-Copiapò, la sveglia suonerà alle 4:15 ora locale! Dopo un lungo trasferimento di ben 392 Km i piloti affronteranno i 319 Km di speciale. Rocce per iniziare (ad un altezza tra 2.800 e i 1.800 metri sul livello del mare), per poi passare a terreni duri alternati con pezzi di deserto sabbioso. La fine della gara si avvicina. Stay tuned!

 

DAKAR 2013, Decima tappa, 16/01/2013

Classifica generale moto (primi dieci)

1. Despres (KTM) in 33.48'29"

2. Faria (KTM) a 13'16"

3. Lopez (KTM) a 18'08"

4. Jakes (KTM) a 23'33"

5. Botturi (Husqvarna) a 29'32"

6. Pedrero Garcia (KTM) a 44'12"

7. Pain (Yamaha) a 1h07'12"

8. Verhoeven (Yamaha) a 1h14'37"

9. Rodrigues (Honda) a 1h16'24"

10. Pizzolito (Honda) a 1h23'13"

 

Da sottolineare la prestazione del nostro Alessandro Botturi,primo pilota Husqvarna e unico fra i top 10 a guidare questa moto.

Fino a questo momento si è comportato bene ed è stato molto regolare.Spero continui così.

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