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vedo che sai la storia, e siamo daccordo, ma anche se cosi meglio questa parvenza di legalita piuttosto che una legalita inesistente

 

 

e cmq hai cambiato argomento, stai parlando a livello di malgoverno,

 

allora torniamo all'argomento d cui ero partito, che nel corso degli anni ci sia stato uno spostamento di risorse da sud verso nord non si pu? negare. pensa solo ai soldi che vengono spillati agli studenti merdionali con gli affitti dei posti letto (affitti pagati nella stragrande maggioranza dei casi in nero agli onesti cittadini del nord :asd: ) ma si certo...l'illegalit? ? solo al sud

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e comunque è un dato di fatto che il sud era più ricco in epoca borbonica che adesso (soprattutto relativamente alle altre zone d'Italia). Ergo chi ha derubato chi?

 

 

Mettendo anche avessi ragione sempre che dovresti portare esempi etc.. ma anche fosse vero, adesso sotto i borboni da chi verreste derubati? Se garibaldi ha preso un isola con mille uomini mi domando quanto fosse fiorente il sud.

 

Sicuramente dopo l'unita è stato trascurato, questo si (salvo la parentesi fascista) ma i primi a fregarsene sono stati proprio loro stessi, mi risulta che vari capi di governo e molti parlamentari erano provenienti dal meridione. Come oggi dopotutto, ma la loro mentalità li porta a riempire il portafoglio e sistemarsi loro stessi e chi li ha messi lì prima di tutto.

 

Tra l'altro ci furono sicuramente accordi "non scritti" tra alcuni nobili del sud e il regno sabaudo, del tipo noi non ci opponiano all'unita ma voi ci lasciate padroni a casa nostra e la storia è andata cosi, nonostante le leggi del regno credo che meridione per molti anni hanno comandato nobili e latifondisti, correggetemi se sbaglio.

Modificato da AdrianoGalliani

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Parlando di cose pi? serie, qualcuno sa dove posso scaricare Live Messenger 8.1?

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allora torniamo all'argomento d cui ero partito, che nel corso degli anni ci sia stato uno spostamento di risorse da sud verso nord non si pu? negare. pensa solo ai soldi che vengono spillati agli studenti merdionali con gli affitti dei posti letto (affitti pagati nella stragrande maggioranza dei casi in nero agli onesti cittadini del nord :asd: ) ma si certo...l'illegalit? ? solo al sud

 

 

questo non lo sapevo, ma il fatto che paghino in nero li fa cmq pagare meno o sbaglio?

 

e cmq dato che ? in nero, voglio vedere quante volte pagano :asd:

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Mettendo anche avessi ragione sempre che dovresti portare esempi etc.. ma anche fosse vero, adesso sotto i borboni da chi verreste derubati? Se garibaldi ha preso un isola con mille uomini mi domando quanto fosse fiorente il sud.

 

Sicuramente dopo l'unita è stato trascurato, questo si (salvo la parentesi fascista) ma i primi a fregarsene sono stati proprio loro stessi, mi risulta che vari capi di governo e molti parlamentari erano provenienti dal meridione. Come oggi dopotutto, ma la loro mentalità li porta a riempire il portafoglio e sistemarsi loro stessi e chi li ha messi lì prima di tutto.

 

Tra l'altro ci furono sicuramente accordi "non scritti" tra alcuni nobili del sud e il regno sabaudo, del tipo noi non ci opponiano all'unita ma voi ci lasciate padroni a casa nostra e la storia è andata cosi, nonostante le leggi del regno credo che meridione per molti anni hanno comandato nobili e latifondisti, correggetemi se sbaglio.

Qualche esempio...

per quanto ci riguarda, il fatto più interessante fu come cominciò l'accumulazione della ricchezza a favore del Nord d'Italia. A fronte dell'occupazione dei territori vi furono da subito una serie di conseguenze sulla struttura sociale ed economica del Meridione attraverso atti tendenti a muovere ricchezza a favore di un'accumulazione di questa nel Nord d'Italia:

 

L'Opificio Reale di Pietrarsa è al momento dell'unità la più grande fabbrica d'Italia [...]. Ma quando il governo unitario avvia il programma di ampliamento delle ferrovie le commesse per i binari sono affidate a industrie francesi. [...] Il 15 Ottobre del 1860 fu promulgato dal governo pro-dittatoriale di Garibaldi il decreto di concessione per la costruzione di strade ferrate in favore della Società Adami e Lemmi di Livorno; le precedenti convenzioni furono annullate anche se i lavori erano a buon punto [...]. 8

 

[Per quanto riguarda la produzione tessile] Ancora nel 1987, inoltre, il 25% delle attrezzature è al Sud; bisogna però considerare che, dopo l'unità, il Sud ha in quel settore una grossa crisi dovuta, come si vedrà, alla concorrenza estera, aggravata dalla legge sul corso forzoso del 1866. Invece il Nord sarà sostenuto economicamente dallo Stato. 9

 

Quando nel 1887-88 il protezionismo chiuderà gli sbocchi esteri, l'agricoltura del Sud subirà un colpo mortale: essa non era infatti un'agricoltura di sussistenza e autoconsumo, bensì mercantile, destinata all'esportazione. 10

 

Nel 1886 giunsero i piemontesi [...] che vendendo le proprietà demaniali, lasciarono terre e boschi, pascoli e frutteti in mano ai ricchi borghesi non "compromessi" coi Borbone ... incrementando così il latifondo [...]. 11 Nel Regno d'Italia accentramento politico e concentrazione di ricchezza procedono di pari passo [...] Sereni calcola che i proprietari [...] nel 1861 sono 191 ogni 1000 abitanti, nel 1881 ne restano 118. 12

 

La politica fiscale perseguita dallo Stato unitario fu un caso di vero e proprio drenaggio di capitali che dal Sud andarono al Nord. La pressione fiscale in agricoltura crebbe sotto i Piemontesi e crebbe in maniera difforme, non equa. Così, mentre nelle Due Sicilie si pagano 40 milioni d'imposta fondiaria, nel 1866 se ne pagheranno 70, contro i 52 del Nord. La sperequazione è anche più evidente se si considerano le aliquote per ettaro: nelle province di Napoli e Caserta si pagano L. 9.6 per ettaro contro la media nazionale di L. 3.33. Lo stesso avviene per le tasse sugli affari che incidono per L. 7.04 pro capite in Campania, contro 6.70 in Piemonte e 6.87 in Lombardia. [...] Il debito pubblico pro-capite degli Stati sardi era il quadruplo di quello dell'Antico Regno ed il Sud fu costretto ad accollarsi centinaia di milioni spesi dal Nord. [...] La media pro-capite [per le spese pubbliche] fu di L. 0.39 nel Mezzogiorno continentale (L. 0.37 in Sicilia) contro la media nazionale di L. 19.71. [...] Gli appalti sono concessi quasi esclusivamente al Centro-Nord e così pure le società con monopoli, privilegi e sovvenzioni sono al Centro-Nord.

Modificato da bruce.mclaren

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e potrei continuare...

 

Esemplare il modo con cui lo Stato unitario fa fronte alla cosiddetta ignoranza:

 

I prestiti in favore per edificare edifici scolastici raggiungono per il Sud la punta massima in Puglia di L. 5'777 per ogni 100'000 abitanti [...]; nel Nord le punte sono L. 13'345 in Piemonte e L. 15'625 in Lombardia. Al Nord le scuole tecniche sono distribuite in ragione di una ogni 141 mila abitanti, al Centro una ogni 161 mila abitanti, al Sud una ogni 400 mila abitanti; analoga situazione delle Universit?. 14

 

Eppure, per fare un esempio, di una Napoli sprofondata nella miseria e nel sudiciume come documentano le foto dei testi di scuola 15 qualcuno, in tempi non unitari, aveva dato ben altra descrizione:

 

Lo splendore della Corte e della societ? napoletana era proverbiale; Napoli era tra le metropoli pi? popolose, veniva definita da Herman Melville come "la citt? pi? allegra del mondo, scintillante di carrozze, quasi non riesco a distinguerla da Broadway, la vera libert? consiste nell'essere liberi dagli affanni ed il popolo pare veramente aver concluso un armistizio con l'ansia e suoi derivati". 16

 

Senza parlare della situazione economica del Regno delle Due Sicilie in confronto al resto della futura Italia:

 

Il capitale circolante delle Due Sicilie era pi? del doppio di quello di tutti gli altri Stati della penisola messi insieme; il debito pubblico era completamente garantito [...]; il rapporto tra debito, con interessi, e prodotto interno lordo era il 16% [...] in Piemonte era del 75%. 17

 

E' forse da mettere in dubbio l'Unit? d'Italia o il modo e i fini per il quali essa fu intrapresa? Una risposta la d? un certo Fortunato Giustino in una lettera al Croce del 1923:

 

Non disdico il mio 'unitarismo'. Ho modificato soltanto il mio giudizio sugli industriali del Nord. Sono dei porci pi? porci dei maggiori porci nostri. E la mia visione pessimistica ? completa. 18

 

Sono gli stessi industriali che, incentivando la costruzione di sempre nuovi stabilimenti al Nord, favorirono la continua emigrazione dal Sud della forza lavoro necessaria, quando questa non era gi? partita per le Americhe. E' emblematico come le guerre per l'Unit? dell'Italia portarono ad una disperata emigrazione: sia al Sud, ma anche nelle regioni del Veneto non appena questo fu annesso all'Italia nel 1866. La causa fu il protezionismo del Governo italiano che vide la risposta negativa dei Paesi esteri, come la Francia che alz? i dazi sui prodotti agricoli importati dall'Italia. Ci? impover? le masse agricole, e di conseguenza quelle artigiane che furono costrette ad emigrare, mentre nel Piemonte e Lombardia industrializzati questo fenomeno ebbe ben minore risonanza.

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azz non ho tutto quel tempo per risp a tutto,

 

cmq ripeto, molti in parlamento (che facevano le leggi cosi come le politiche fiscali) mi risulta che erano anche meridionali non è che il parlamento fosse composto solo da piemontesi, quindi anche da parte loro c'e stata questa complicita se c'e stata.

 

 

poi che l'agricoltura del sud fosse da esportazione e non da autoconsumo ho grossi ma molto grossi dubbi.

 

 

Poi soprattuto per quanto riguarda la situazione economica del regno delle 2 sicilie mi incuriosisce parecchio dato che era principalmente agricolo e poco meccanizzato, so che per il web ce ne sono tante di storie alcune vere alcune che sarebbero da prendere con 100 paia di pinze...

 

Tra l'altro vorrei ricordare che i piemontesi non imposero assolutamente l'annessione del sud coi cannoni come leggo spesso da qualcuno che non conosce la storia, anzi non mandaranono nessuno con Garibaldi, il re gli disse tu vai se ce la fai bene se no son ca**i tuoi, detto terra terra. Mentre Cavour era addirittura contrario alla spedizione.

 

Se non c'era Garibaldi coi mille credo che mai sarebbero scesi i Savoia.

 

I mille non erano certo l'esercito savoiardo, per i savoia il sud poteva essere un opportunita come anche no.

 

 

vo a laura proseguiremo

Modificato da AdrianoGalliani

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cosigliere regionale della Lombardia

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Silvio, almeno lasciaci la Carfagna :asd:

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cmq ripeto, molti in parlamento (che facevano le leggi cosi come le politiche fiscali) mi risulta che erano anche meridionali non ? che il parlamento fosse composto solo da piemontesi, quindi anche da parte loro c'e stata questa complicita se c'e stata.

chi Giolitti per esempio? portami tu qualche esempio di primo ministro meridionale (nonstante fosse la zona pi? popolosa del regno d'italia)

 

poi che l'agricoltura del sud fosse da esportazione e non da autoconsumo ho grossi ma molto grossi dubbi.

 

 

Poi soprattuto per quanto riguarda la situazione economica del regno delle 2 sicilie mi incuriosisce parecchio dato che era principalmente agricolo e poco meccanizzato, so che per il web ce ne sono tante di storie alcune vere alcune che sarebbero da prendere con 100 paia di pinze...

l'industria manifatturiera ? sempre stata presente, non dimenticare tra l'altro quale ? stata la prima linea ferroviaria d'Italia

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cosigliere regionale della Lombardia

big_article1266581025463085A0E33000005DC996803_636x801.jpg

 

 

 

 

 

Silvio, almeno lasciaci la Carfagna :asd:

 

Da quale buco di programma televisivo e/o bordello l'hanno tirata fuori?

 

Mi puzza di milf

Modificato da Darth Vader

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Da quale buco di programma televisivo e/o bordello l'hanno tirata fuori?

 

Mi puzza di milf

Colorado Caf?

 

ma lei ? laureata con 110 al San Raffaele... :whistling:

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Colorado Caf?

 

ma lei ? laureata con 110 al San Raffaele... :whistling:

 

bisogna vedere in che cosa...

 

in ogni caso a parecchi qua dentro rode la cosa :asd:

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mi fa schifo che quelli del sud rubino i soldi nostri tipo pensoni invalidit?.

mi fa schifo uguale anzi pure di pi? che i lumbard magnino a roma ladrona e ci facciano magnare pure i figli, poi improvvisamente passati da stare a scuola bocciati ad essere capipopolo ben retribuiti.

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Colorado Caf?

 

ma lei ? laureata con 110 al San Raffaele... :whistling:

 

Aaaaaah.... beh.......... almeno non ? una che si ? laureata alla....... Bocconi come tante altre vallette alle quali la Bocconi piace parecchio e la devono frequentare per entrare in tv.

D'altronde si sa, per fare la velina, letterina, schedina, tronista (vale anche per gli uomini), ecceterina devi fare la Bocconi, no Bocconi, no tv.

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Vab? la Bocconi... ? usata da tutti i figli di pap?, non solo da chi vuole intraprendere certe carriere. Le capre che escono da l? (salvo poche eccezioni) sono colossali... e il bello ? che poi ce le ritroviamo in posti di assoluto rilievo.

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voglio fare il prof alla bocconi

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chi Giolitti per esempio? portami tu qualche esempio di primo ministro meridionale (nonstante fosse la zona più popolosa del regno d'italia)

 

 

l'industria manifatturiera è sempre stata presente, non dimenticare tra l'altro quale è stata la prima linea ferroviaria d'Italia

 

 

ce ne sono stati

Crispi Rudinì Tittoni Salandra Nitti e di parlamentari ce ne saranno stati di sicuro molti di più

 

Adesso, non credo che c'erano grandi industrie, credo per lo piu era agricoltura e prodotti artigianali, sicuramente c'erano delle fabbriche ma non potevano certo essere competitive come il resto d'europa.

 

Tra l'altro il mediterraneo aveva perso la sua importanza strategica gia da 2 secoli a favore dell'atlantico quindi direi era proprio in posizione di declino.

 

Voglio dire penso che dell'europa occidentale era la zona geografica meno industrilizzata: lontana dalle grandi potenze, separata dal nord col vaticano, isolata e per di più con dominatori stranieri di discendenza spagnola, anche loro non certo avanti come gli anglosassoni; direi che piu arretrati di cosi era difficile.

 

Anche il Lombardo-Veneto fu annesso al regno di savoia ma le condizioni erano ben diverse sicuramente c'erano un amministrazione e un economia piu europee derivanti dalle dominazioni prima francesi e poi austriache.

 

Sta storia del Sud ricco a me fa ridere... ricco per chi poi? non certo per i cittadini.

 

Che poi dopo l'unita sia peggiorato e che il divario nord sud sia aumentato perche trascurato e/o lasciato a se stesso non c'e dubbio, ma ribaltare le cose adesso mi sembra esagerato.

 

Da come lo descrivete sembra che il sud italia era come una colonia africana prima dell'arrivo degli europei, che poi se vogliamo i colonizzatori non erano certo i Savoia ma semmai quelli prima di loro.

Modificato da AdrianoGalliani

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Le capre che escono da l? sono colossali... e il bello ? che poi ce le ritroviamo in posti di assoluto rilievo.

 

Non si chiamerebbe Bocconi :asd:, anche Sara Tommasi ha fatto la Bocconi e di conseguenza ? entrata in tv :asd:

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ma lei non perche ? andata alla bocconi ma perche avra fatto un bocchino

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ma lei non perche ? andata alla bocconi ma perche avra fatto un bocchino

 

Uno per ogni esame, come minimo. :asd: Ma neanche, se era ricca di famiglia basta pagare, come tutti i laureifici del genere. Un mio compagno di liceo (abbastanza capra) ? partito dalla Sicilia, con 8-9000? l'anno s'? laureato comodamente e adesso lavora alla camera di commercio a Lisbona. :dirol:

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