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Se parli di monoposto che non hanno mai corso,eccoti alcuni esempI: La Cosworth 4Wd, uno dei numerosi tentativi di F1 a trazione integrale, tanto di moda sul finire degli anni 60 La T2 con carenatura posteriore La promettente Williams a 6 ruote, 4 posteriori, stroncata dai nuovi regolamenti. Veniva dopo la March 2-4-0, che invece parve essere solo un'operazione pubblicitaria Non si concretizz? neppure la strada Ferrari sulla via della moltiplicazione delle ruote. Ecco alcune immagini della 6 ruote "gemellate" del 1977, studiata nel tentativo di ovviare ai problemi di temperature degli pneumatici denunciati sulla T2
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Fece anche divertire il pubblico resistendo al doppiaggio da parte di Ascari, il quale si divert? molto meno
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Altra domanda: ma la pipa... l'accendeva o se la teneva spenta? :huh:
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Perch? non hai visto questa. Per i pi? esperti dovrebbe essere facilisssimo riconoscere il pilota (anche la macchina e il circuito), visto che qui ? ritratto nel suo gesto caratteristico. Ferrari lo paragon? a Regazzoni, un "agonista" , fortissimo quando combatteva ruota a ruota ma non altrettanto bravo quando doveva fare corsa da solo.
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Nelle gare sudamericane la B3 esteriormente appare molto simile alla "versione Forghieri" di fine 73. Solo l'alettone a freccia, l'abitacolo arrotondato e la presa d'aria verticale tradiscono l'evoluzione, che diventer? evidente in Sudafrica Un'immagine emblematica: Lauda ? "incollato" a Regazzoni. Al ventunesimo giro l'errore di Clay che si lamenter? anche per la tendenza dei freni a bloccare. L'austriaco avr? via libera ma sar? Peterson a compiere l'impresa. Il ritratto sul Karussell ? l'icona automobilistica per eccellenza, un attestato di nobilt?. Sul Nuerburgring nessuno in F1 sar? mai veloce come Lauda, il solo a scendere sotto i 7 minuti, Mancher? per? la vittoria, anzi il suo incidente nel 1976 decreter? la fine del "Vero circuito", come lo defin? Stewart
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Lauda comincia ad accusare problemi e a rallentare a 9-10 giri dalla fine, per una foratura causata probabilmente dai detriti portati in pista dalla March di Stuck http://it.youtube.com/watch?v=cXQRWn9MKbM A quel punto aveva accumulato 8-9 secondi su Scheckter, una trentina su Fittipaldi, pi? di un minuto su Ickx. All'inizio pensa che ci sia qualcosa che non va alle sospensioni ma dopo un paio di giri risulta evidente che si tratta di una foratura. Se si fosse fermato a questo punto, ? probabile, anche se non sicuro, che almeno Ickx sarebbe rimasto alle sue spalle. Invece: " Il mio computer, che ho in testa, mia ha detto: se ti fermi perdi pi? di un minuto, invece se vai con giudizio forse riesci ad aver ragione di Fittipaldi che non dovrebbe prenderti pi? di 4 secondi al giro... Poi a due giri dalla fine ho capito che non c'era pi? niente da fare e mi sono fermato:" Sicuramente l'errore nel GP di Germania sar? ben pi? grave, anche se ? probabile che i punti persi a Brands Hatch lo avessero messo in una condizione psicologica difficile
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gli ultimi acuti di "Pierino"... A Brands Hatch, nella "Corsa dei Campioni" disputata sotto la pioggia, Ickx (nella foto durante le prove) batte Lauda negli ultimi giri. Sar? la sua ultima vittoria con una F1 Sempre Ickx con L'Alfa 33tt 12 alla 1000 Km di Zeltweg. Al comando per 25 giri, sfodera la brillantezza dei tempi migliori. Per un attimo si rivede il vecchio "Diabol-Ickx", forse l'ultima sua zampata "giovanile", anche se in seguito verranno molte altre vittorie. Il mondo delle corse sta cambiando, allontanandosi dalla sua filosofia di vita, dalla sua visione dell'automobilismo. ...e l'ultimo acuto della BRM Beltoise arriva secondo a Kyalami con la nuova P201. L'ultima corsa brillante della BRM. Sembra la promessa per il ritorno in vetta del glorioso team inglese. Invece seguir? un lento e malinconico declino.
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Alcuni filmati relativi alla stagione 1974 Monaco http://it.youtube.com/watch?v=lvBCI2tzjgA Brasile http://it.youtube.com/watch?v=WXcYtCdkJco http://it.youtube.com/watch?v=61BhmEm1Hg0&...feature=related Brands Hatch http://it.youtube.com/watch?v=cXQRWn9MKbM Il cambio gomme di Lauda in Spagna http://it.youtube.com/watch?v=7iRNolLPcl8 immagini varie http://it.youtube.com/watch?v=yraHq9Jt2OI Ricordi di Regazzoni http://it.youtube.com/watch?v=cbJzHmxudpA&...feature=related Intervista a Lauda e Montezemolo http://it.youtube.com/watch?v=KFXOdm6sEFI Intervista a Scheckter http://it.youtube.com/watch?v=34F8fhg9ikw Peter Revson http://it.youtube.com/watch?v=PTnH5hQTx2U&...feature=related http://it.youtube.com/watch?v=s1WOIJkM2hE&...feature=related Helmuth Koinigg http://it.youtube.com/watch?v=hUf3qeMBz8g
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Lasciavo il commento a voi...cmq ho aggiunto la didascalia relativa. Qui sotto ecco Kiki Guglielminetti durante i test di Monza in vista del Gp d'Italia. Il pubblico appollaiato sopra i box scherza con lui. Quelli che non lo conoscono si chiedono chi sia questo tipo curioso che sembra ciondolare a vuoto attorno alle B3. Durante quei test la Ferrari sperimenta questa inedita configurazione aerodinamica... verr? buona un paio di stagioni dopo, quando le F1 verranno "decapitate" :lol: E questa ? una variazione dell'alettone a freccia, con bordo d'entrata negativo. Provato per la prima volta in Germania e in seguito pi? volte ripreso. Sempre in Germania, nelle prove del venerd? alla McLaren sperimentano sulla M23 di Fittipaldi questo alettone basso arretrato (gi? apparso in Francia), poi giudicato illegale
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Kyalami, venerd? 22 marzo 1974, ore 13.30, Peter Revson si prepara a scendere in pista per svolgere i test in vista del GP del Sud Africa. Dopo pochi giri il tragico schianto alla curva Barbecue.
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Per il commento rileggete quanto scritto da Gio Tecnicamente il GP d'Olanda del 1974 si segnala per l'originale alettone posteriore a delta montato sulle Ferrari. Gli studi aerodinamici cominciano a farsi sempre pi? raffinati, anche se siamo ancora a un livello artiginale rispetto ai nostri giorni. In questo campo ebbe modo di distingiersi un personaggio particolare , l'ex motociclista Kiki Guglielminetti (campione con la Guzzi 250), appassionato aeromodellsista e diventato consulente esterno della Ferrari. Ribattezzato "Mister alettone" o il Re delle ali", lo si vedr? spesso durante i test ai box Ferrari con sottobraccio le sue nuove creazioni, tra le quali spicca proprio il famoso alettone di Zandvoort Peterson con la Lotus 72 compie il capolavoro della stagione a Montecarlo Sempre Peterson a Digione. In questo momento ? ancora alle spalle di lauda, poi il sorpasso e la netta vittoria. Fittipaldi durante in prova a Digione. Notate l'alettone ribassato-arretrato che verr? in seguito messo al bando.
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I pasticci ferraristi. Almeno quelli pi? gravi e che costeranno il mondiale. Manca solo l'immagine della foratura di Brands Hatch
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Ma che fate? cambiate il titolo della discussione per colpa mia? manco fossi Cesare De Agostini :huh: Non ricordo se un disco sia stato fatto in quella occasione, per? cercher? di verificare. Sicuramente uno ne venne inciso per Watkins Glen 1970 (arieccolo ) e allegato ad Autosprint Anno. In esso Lino Manocchia riassumeva quella gara sul sottofondo del suono dei motori e il commento di alcuni piloti (ricorso regazzoni, de Adamich e Stewart). Dischi vennero realizzati in altre circostanze. Ne ricordo uno in occasione della morte di Villeneuve e un altro dove c'era il suono di un motore Ferrari ma non del 74 Vi posto una prima serie di foto. Divertitevi voi a commentarle. Per i "meno giovani" sar? un gioco da..."ragazzi" :lol:
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Non conoscevo questo brano di Cesare De Agostini e mi conforta il comune sentire con questo grande esperto della storia delle corse, anche se, ripeto, resta solo un'opinione. Per quanto riguarda la trasmissione del GP di Watkins Glen, ? possibile che le cose siano andate come sospetti tu ma non ne sono sicuro al 100%. visto che con la RAI fino all'ultimo momento non c'era nulla di certo quando si trattava di automobilismo. Anche lo stesso Enzo Ferrari si raccont? che avesse seguito la corsa sulla TV svizzera (telecronista era il bravo "Pablo" Foletti) e la stessa diretta "telefonica" organizzata da Autosprint era imperniata su quella telecronaca d'oltralpe, sulla quale, se avevo ben capito, si inseriva il commento di De Amdamich e Lino Manocchia.
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la cosa andrebbe verificata ma mi pare che al Glen 1974 per la prima volta su una F1 venne sperimentato un collegamento via radio. Si trattava di una radio ricevente montato dalla McLaren, che gi? usava il sistema a Indy. Nel casco dei piloti c'erano le casse amplificatrici, con un'antennina fissata sotto il parabrezza. L'apparecchio funzionava bene solo quando la macchina passava davanti ai box e venne usato solo il venerd?.
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Tutto vero ma le radici di quel successo televisivo affondano proprio nella stagione 1970 nella quale, come ho detto prima, confluiscono anche gli altri elementi determinanti, dato che le mie considerazioni tengono conto di un quadro pi? generale. Il 1974 ? frutto di quanto avvenne nel 1970. Senza la televisione non ci sarebbe stato l'interesse degli sponsor ma senza vero spettacolo e senza la spinta della passione del tifo la televisione sarebbe stata estranea all' automobilismo. Ovviamente i pi? giovani non possono rendersene conto ma fino al 1969 le cose erano molto diverse. Ancora tutto da definire l'orientamento tecnico, con il tentativo fallimentare delle trazioni integrali. La Ferrari arrancava penosamente raffreddando l'entusiasmo del pubblico italiano, che non poteva neppure consolarsi con il Mondiale marche. Gli schieramenti erano ridotti all'osso e quando il circuito lo permetteva (Nuerburgring) si ricorreva a rimpinguare i partenti con le F2. Con questo panorama anche gli sponsor avrebbero tenuto una posizione defilata e la F1 sarebbe morta. Parimenti i giovani non possono sapere quanto forte fosse l'ostracismo verso l'automobilismo (spesso anche giustificato). Ha ragione quindi Ickx70 a ricordare l'importanza di un personaggio come Stewart, per il suo approccio professionalmente moderno alla F1, sia dal punto di vista "commerciale" che per l'attenzione verso i problemi della sicurezza. Sar? anche questa sensibilit? a favorire il diverso atteggiamento dei media verso le corse. Altrimenti altro che GP in via satellite, avremmo fatto tutti la fine della Svizzera :huh: Io la guardai sulla TV svizzera. Ripensandoci ? possibile che la Rai non l'abbia trasmesso. Aveva in ballo una questione per il costo del collegamento e forse alla fine ha rinunciato. Cmq sicuramente, almeno nel nord Italia si vide per la prima volta un GP via satellite. Autosprint organizz? anche una grande adunata di appassionati all'Antoniano per assistere alla corsa. I GP sicuramente trasmessi: Spagna, Belgio, Montecarlo, Olanda (sintesi registrata), Francia, Brands Hatch (le immagini migliori), Austria, Monza. Resta solo il dubbio Glen. Altro dubbio sul GP di Francia, visto che io, potendoli cmq vedere sulla TV svizzera, potrei essere tratto in ingannom come appunto pu? essere accaduto per il Glen Se vuoi altre informazioni sono a tua disposizione ma... fa alla svelta x? mi rendo conto che la mia memoria comincia a scricchiolare
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No nessuna castroneria :lol: del resto non ne hai mai dette. Ci sarebbero molte cose da menzionare ma non si finirebbe pi? :huh: : per esempio per il piacere di "Flying Finn" sottolineerei l'unico GP di leo Kinnunen in Svezia. Tengo cmq a ricordare che quello che ho sopra cercato di motivare ? solo il mio opinabile parere... quindi non mi pare il caso di cambiare il titolo Acc...mentre postavo Ickx mi ha letto nel cervello Certo che voi finnici avete molte qualit? ma poca fantasia nello scegliervi i nomi e soprannomi
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Penso che 4 elementi abbiano concorso al successo della F1, che alla fine degli anni 60 attraversava una crisi decisiva per il proprio futuro: 1) aspetto economico: Gli sponsor. 2) Aspetto mediatico: la televisione 3)Aspetto tecnico: il motore Cosworth. Competitivo e relativamente economico, diede la possibilit? di grande sviluppo ai piccoli team, soprattutto inglesi, con equilibrio nelle prestazioni. 4)Aspetto "passionale": la Ferrari con i suoi tifosi (pro e contro) Nel 1970 tutti questi elementi per la prima volta finalmente combaciarono, dando la spinta decisiva per l'ascesa della F1 (e dell'automobilismo in genere) come spettacolo di successo popolare e non pi? riserva esclusiva di una elite ristretta e, diciamolo pure, discriminata. Il ritorno al successo della Ferrari nel GP d'Austria del 1970 (con la successiva vittoria di Regazzoni a Monza), arrivava dopo anni di delusioni e GP di speranze infrante. Questo suscit? un entusiasmo raramente visto in passato (chi ha vissuto quei tempi penso possa convenirne) e che veniva finalmente raccolto dalla televisione italiana. Da l? in avanti, non potendo pi? contenere le richieste degli appassionati, la RAI superava l'ostracismo verso le corse che fino ad allora aveva influenzato i palinsesti e inizi? una nuova storia... per l'italia prima di tutto ma in seguito anche per le principali nazioni europee con tradizione automobilistica. A tutto questo aggiungo la Lotus 72, che ho definito la prima f1 moderna. Questo modello ? infatti la sintesi "matura" delle migliori soluzioni studiate fino ad allora (telaio monoscocca, motore centrale posteriore a funzione portante, ricerca della massima leggerezza e semplicit?, alettoni...) e con il posizionamento laterale dei radiatori dava il via alla ricerca aerodinamica approfondita che trover? un rapido sviluppo nelle stagioni seguenti, con la rivoluzione (forse l'ultima, elettronica a parte) del ground effect, forse non a caso nata in seno al team di Chapman e favorita dall'architettura dello stretto Cosworth. Con alcune eccezioni (penso alla Toleman per esempio che all'inizio rinunci? al motore portante) tutte le monoposto studiate in seguito tenderanno a seguire questo schema, ovviamente sfruttando tecnologie aggiornate. Pure io ricordo volentieri la stagione 1974 e non solo x? ero "un pochino" pi? giovane. Ricordo perfettamente ogni GP, quasi giro per giro eheheh . Tra l'altro nel 2004, con un articoletto in amarcord celebrai l'anniversario di quella prima vittoria in Spagna di lauda e dello scalpitante Montezemolo. Proprio in occasione di quella corsa, nella "Domenica Sportiva" Pigna diede modo a Poltronieri di usare per la prima volta la moviola per un evento automobilistico. Vennero mostrate le immagini del sorpasso di Lauda, del zigzagare dello stesso Lauda nella corsia dei box, per riscaldare le gomme da asciutto appena montate e, se ben ricordo, dell'incidente di Merzario. Tra l'altro era una scena comica e appagante per i ferarristi vedere i team inglesi affannarsi con le chiavi per sostituire gli pneumatici Ovviamente meriterebbe un posto particolare la polemica innescata da Marcello Sabbatini per la mancata scelta della Ferrari di puntare tutto su Regazzoni, con i consegunenti pasticci di Montecarlo e Monza. Tempo fa ricordai questa critica del compianto Marcellino, rimproverandogli di aver manifestato un'opinione diametralmente opposta quando parte in causa era "l'antipatico" Schumacher.
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Infatti anche dal punto di vista mediatico e del successo popolare (con conseguente interesse degli sponsor), per la F1 l'anno cruciale ? stato il 1970. Da quella stagione e in particolare dopo il GP d'Austria le cose in Italia iniziarono a cambiare, trascinando anche il resto dell' Europa motoristica. Ecclestone non fece altro che sfruttare un treno che finalmente aveva preso a marciare e che non aveva altra via da percorrere se voleva sopravvivere.
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Non sono d'accordo nel considerare il 1974 come una stagione cruciale. Del resto molte delle le vetture pi? competitive erano le stesse della 1973 (compresa la monoscocca B3 modificata da Forghieri). Del 1974 tecnicamente forse ricorderei l'esasperazione raggiunta nella scelta e nello sfruttamento delle gomme. La storia procede sempre progressivamente ed ? difficle considerare fondamentale una singola stagione ma se proprio dovessi sceglierne una direi il 1970, anno legato a una monoposto particolare: la Lotus 72, che io considero il prototipo delle F1 moderne. Se poi dovessi indicare una data precisa direi il GP d'Austria del 1970, da allora le cose cominciarono a cambiare radicalmente nell'approccio del pubblico italiano alle corse, questo per una serie di motivi che sarebbe lungo riassumere. Dimenticavo: nel 1974 viene trasmessa per la prima volta una gara di f1 via satellite (almeno a mia memoria), Il GP decisivo di Watkins Glenn. L'emozione ? grande anche se le immagini sono bruttine, la telecronaca penosa e la gara di Regazzoni disastrosa per via di quegli ammortizzatori che lo mettono in crisi fin dalla prima curva.
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l'insuccesso di "Rombo" fu di fatto la migliore testimonianza della bravura di Sabbatini. Aveva dato ad Autosprint fondamenta talmente solide da renderlo un edificio inattaccabile e la rivista di automobilismo pi? letta nel mondo. Gio ricorder? (forse per? era troppo piccino) come Marcello Sabbattini si sia battuto perch? si facesse di Imola un circuito permanente di livello internazionale, scontrandosi senza timori contro l'ignavia dei "papaveri" di enti e federazione.
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Hai colto nel segno. Senza nulla togliere a moltissimi altri giornalisti (penso a Franco Lini per esempio) ed a altre storiche riviste come Auto italiana, possiamo davvero dire che per gli appassionati italiani di automobilismo sia esistita un era pre- e un' era post-Sabbatini.Autosprint, quando le notizie sulle corse dovevi andartele a cercare come un "carbonaro" telefonando allo 051... Se oggi le cose sono radicalmente cambiate lo dobbiamo anche e forse soprattutto a lui
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I giovani non possono saperlo ma per gli ex-ragazzi come me Marcello Sabbatini, la "Zanzara", ? il giornalista che forse pi? di ogni altro ha contribuito in Italia a fare dell'automobilismo la passione popolare che oggi conosciamo. Che si fosse o meno d'accordo con certe sue posizioni, non credo sia esagerato dire che la sua personalit? e la sua accesa passione abbiano costruito un'epoca e lasciato un segno profondo nella storia delle corse in Italia, che senza di lui sarebbe stata molto pi? povera.
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Menzogne cubitali!
gigi57 ha risposto a
Osrevinuin una Discussione nella sezione Discussioni Off-TopicAmmesso che abbia davvero fede (i cristiani sono solo persone in cammino nella fatica della conversione), qui per? la fede non c'entra. Leggi queste famose parole dette a Vittorio Messori dall'allora 81enne Leo Moulin, storico medievalista, laico agnostico e razionalista : ?Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana ? l'essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza; a instillarli l'imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla riforma sino ad oggi, ce l'hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzato nell'autocritica masochista, per neutralizzare la critica di ci? che ha preso il vostro posto. Da tutti vi siete lasciati presentare il conto, spesso truccato, senza quasi discutere. Non c'? problema o errore o sofferenza nella storia che non vi siano stati addebitati. E voi, cos? spesso ignoranti del vostro passato, avete finito per crederci, magari per dar loro man forte. Invece io (agnostico, ma storico che cerca di essere oggettivo) vi dico che dovete reagire, in nome della verit?. Spesso, infatti, non ? vero. E se qualcosa di vero c'?, ? anche vero che, in un bilancio di venti secoli di cristianesimo, le luci prevalgono di gran lunga sulle ombre. Ma poi: perch? non chiedere a vostra volta il conto a chi lo presenta a voi? Sono forse stati migliori i risultati di ci? che ? venuto dopo? Da quali pulpiti ascoltate, contriti, certe prediche?? Ricordati che la storia ? tremendamente complessa. Diffida sempre delle comode semplificazioni, degli slogan che pretendono di riassumere secoli di cammino dell'umanit?. Abbi sempre il coraggio di mettere in discussione le tue convinzioni Ovviamente questo vale anche per me -
Menzogne cubitali!
gigi57 ha risposto a
Osrevinuin una Discussione nella sezione Discussioni Off-TopicPermettetemi un richiamo di catechismo, solo per evitare fraintendimenti. Perch? un peccato sia mortale debbono sussistere tre condizioni: materia grave, piena avvertenza (sapere che sia peccato) e deliberato consenso (volerlo fare). Votare per un partito che si ispirava a un ideologia inconciliabile con la dottrina cristiana era s? materia grave ma non sempre quelli che lo facevano se ne rendevano conto. La scomunica infatti era per i dirigenti e i propagandisti, non per il semplice elettore, che spesso in buona fede sceglieva il PCI, magari anche esasperato dal cattivo comportamento di taluni cristiani.