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NASCAR Cup Series

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@chatruc Ma che hanno di così speciale gli short track? Io li ho sempre trovati orribili, come correre nel parcheggio del supermercato.

Non sarebbe meglio puntare su piste veloci, ma con qualche variazione?

Magari un ovale a forma di 8

 

circuit-speed-up-carrera-1-43.jpg

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Adesso, Aviatore_Gilles ha scritto:

@chatruc Ma che hanno di così speciale gli short track? Io li ho sempre trovati orribili, come correre nel parcheggio del supermercato.

Non sarebbe meglio puntare su piste veloci, ma con qualche variazione?

Magari un ovale a forma di 8

 

circuit-speed-up-carrera-1-43.jpg

Il bello dei short track è la stanchezza. E' un continuo accelerare, frenare, cambiare, sterzare, il tutto con altri 42 matti in pista (ora 35). Questo rende le gare molto ma molto difficili. Inoltre, causa centinaia e centinaia di passaggi, l'asfalto (o cemento) cambia parecchio durante la gara. Poi basta un piccolo errore ai box che si perdono tante posizioni in pista che poi non sono facili da recuperare. Per non parlare dei pit stop con bandiera verde. Se ti fermi presto, rischi che esca la gialla e perdi 3 o 4 giri. Se invece resti fuori per stare sicuro ma la gialla non esce, risulti troppo lento e perdi un sacco. Inoltre le tre piste attuali sono tutte diverse: Richmond un filo più lunga e scorrevole, Bristol con curve altissime e velocità da paura vista la lunghezza della pista e Martinsville lentissima. Inoltre dagli spalti non ti perdi nulla.

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@Aviatore_Gilles

 

Sentite cosa dice Dale Earnhardt Jr. sulle gialle a fine gara.

 

 

Ecco i famosi americani a cui piace lo spettacolo tipo wrestling

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C'era una puntata di south park, dove Cartman voleva diventare pilota NASCAR, ma non poteva perché non era abbastanza stupido. Quindi inizia a consumare un sacco di Vagisil per via orale, che gli causa problemi mentali, così può partecipare alla corsa.

Credo sia un puntata di più di 10 anni fa.

Prendo spunto da quella puntata e vedendo le regole elencate da Chatruc, credo che per anni si sia trattata la categoria (e i tifosi), come stupidi, gli si dava in pasto quanto di peggio si poteva, perché tanto agli americani piace lo show e quindi via alle cose più assurde.

Penso si sia toccato il fondo e la gente non è poi così stupida.

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Il 26/4/2023 Alle 12:10, Aviatore_Gilles ha scritto:

C'era una puntata di south park, dove Cartman voleva diventare pilota NASCAR, ma non poteva perché non era abbastanza stupido. Quindi inizia a consumare un sacco di Vagisil per via orale, che gli causa problemi mentali, così può partecipare alla corsa.

Credo sia un puntata di più di 10 anni fa.

Prendo spunto da quella puntata e vedendo le regole elencate da Chatruc, credo che per anni si sia trattata la categoria (e i tifosi), come stupidi, gli si dava in pasto quanto di peggio si poteva, perché tanto agli americani piace lo show e quindi via alle cose più assurde.

Penso si sia toccato il fondo e la gente non è poi così stupida.

Ma io ti dico esattamente il contrario e lo dimostro con i video di chi segue assiduamente la categoria, dai commenti, da ex piloti come Earnhardt Jr., dal pubblico sugli spalti.

 

Quello di South Park non è tanto legato alle regole assurde, quanto allo stereotipo del redneck del sudest. Nel nordest e nelle popolazioni urbane guardano ai tifosi NASCAR (per definizione, gente che arriva dalle campagne del sud), come contadini ignoranti a cui piace stare tutto il giorno sotto il sole a guardare le macchine che girano mentre si disfano di birra e salsicce.

 

Il problema della NASCAR è che il comando lo ha preso uno che poi è stato arrestato per guida in stato di ebbrezza e ha riempito il CdA di personaggi del suo calibro. Hanno fatto scelte che sono state contestate da tutti sin dall'inizio, che non sono piaciute a nessuno e che sin da subito hanno creato un crollo di ascolti e pubblico.

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Il campione della Supercars Australia Van Gisbergen debutterà nella Cup a Chicago

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Sabato sera ho visto le gare di qualifica a North Wilkesboro. Gran bello spettacolo, la NASCAR torna alle origini, ma il pubblico continua a latitare. Pure a Darlington la scorsa settimana c'era un'intera tribuna buona.

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Andiamo ora a parlare di come sono andate le cose a North Wilkesboro. Quindi chiamiamo in causa @Aviatore_Gilles

 

Partiamo da una base, fino a metà anni '90, qui venivano circa 35/40 mila persone due volte all'anno, ma la categoria era in crescita, quindi il proprietario della pista, Bruton Smith, decise prima di spostare una gara nel 1996 a Loudon, New England, dove riuscì a fare per tanti anni due gare con il pienone di 107.000 persone. Infine, dopo il 1996 venne cancellata pure la seconda gara, perchè Smith costruì un nuovo circuito nell'aerea metropolitana di Dallas/Forth Worth (la quinta più grande in America). Il risultato fu di un pienone di 190.000 spettatori e una grossa polemica per l'assegnazione di una seconda gara, che riuscì ad avere anni più tardi. La pista di North Wilkesboro venne così abbandonata.

 

 

Come si può vedere dalle immagini, ci sono volute decine di milioni di dollari per sistemare l'autodromo. L'attesa era tanta e tutte le gare di contorno sono state belle, comprese le batterie di qualifica e l'Open della NASCAR. Purtroppo, la gara principale, soprattutto la seconda metà, è stata noiosissima.

 

Il pubblico ha reagito bene, ma si tratta comunque di 35.000 spettatori. Tribune quasi piene ma c'erano alcuni posti. Di sicuro la pista sarà da riasfaltare (l'asfalto ha la mia stessa età) perchè non consente traiettorie esterne e in pratica tutti sono andati in fila indiana. La questione è capire se l'evento terrà botta. Tanto per fare un paragone, l'ultima All Star Race si è disputata a Forth Worth con 70.000 spettatori, il doppio, anche se sulle tribune infinite della pista sembravano quattro gatti. Gli ascolti TV sono rimasti sempre lì, 2.2 milioni. Bisogna capire se l'evento terrà botta. Negli ultimi anni, la NASCAR ha organizzato eventi molto interessanti, che fanno colpo il primo anno, ma poi hanno un interesse che tende a calare. Vedi l'utilizzo dello stradale a Charlotte. Un successone i primi anni, passato in sordina lo scorso anno. Un successo incredibile pure il Clash a Los Angeles mentre quest'anno è andata malissimo. Pure la gara su sterrato a Bristol ha perso appeal. Vedremo come si difenderà questo evento. Vedremo pure la gara sul cittadino a Chicago.

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In pratica, causa impegni, ho visto la Coca Cola 600 e la gara di Madison a distanza di 24 ore. Entrambe le gare sono state troppo allungate dal maltempo e incidenti. In particolare, le bandiere gialle a fine tappe allungano eccessivamente il brodo. La trasmissione di FS1 di domenica è durata 5 ore e 50 minuti. La gara effettiva è durata tre ore e mezza, ma stiamo parlando di una 300 miglia. Di solito in tale tempo si fa tranquillamente una 500 miglia. Abbiamo avuto 16 neutralizzazioni nella 600 miglia (cinque ore di gara) e 11 nella 300 miglia. E' evidente che sono troppe.

 

Accorciare le gare non servirebbe a nulla. Secondo me, è fondamentale tornare a far partire le gare alle ore 12/13 locali, perchè così si eviterebbe molto spesso la pioggia. Far correre sugli ovali corti con gomme intermedie ti salva qualche volta ma non sempre. Il pubblico così si stufa.

 

Sinceramente fa un po' pena vedere la categoria che corre su piste con tribune infinite, con un pubblico magari non male, ma che comunque è piccolo a confronto. Se guardi una gara di tanti anni fa, noti che la categoria ha la sua nicchia di pubblico. Vedere le tribune deserte ti fa capire che i grandi fasti sono passari.

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Kobayashi correrà nella Cup sullo stradale di Indianapolis col team di Michael Jordan

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Ho visto la gara di Sonoma. Gara piuttosto lineare, non caotica, con un vincitore giusto.

La questione è che le tribune erano desolamente vuote.

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Van Gisbergen terzo in qualifica al debutto

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Clamoroso, Van Gisbergen ha vinto all'esordio nella Cup!

Era mai successo prima?

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Il 3/7/2023 Alle 07:39, Mito Ferrari ha scritto:

Clamoroso, Van Gisbergen ha vinto all'esordio nella Cup!

Era mai successo prima?

Era successo alcune volte, l'ultima nella manche di qualifica per la Daytona 500 del 1963 con Johnny Rutherford.

 

A proposito, Hamlin ha detto una cosa molto interessante. Per lui, vista la gara così atipica (circuito cittadino su bagnato), non è stato van Gisbergen a correre in una nuova categoria ma più il resto dei piloti a correre nella categoria di van Gisbergen. Infatti il ragionamento è abbastanza logico. Sarebbe da vedere come si comporta il neozelandese non dico a Martinsville ma a Sonoma o Glen.

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Torno alle prime vittorie in assoluto alla prima gara. Di fatto, dopo Rutherford, è la seconda volta, anche se in assoluto la settima.

 

La prima è stata la prima gara di sempre (facile), vinta da Jim Roper su Lincoln a Charlotte.

 

Dopo cinque gare, Jack White vinse a Hamburg. In quelle gare, c'erano sempre un sacco di esordienti.

 

A Daytona nel 1950 vinse Harold Kite e poi a North Wilkesboro Leon Sales.

 

Poi nel 1951 si corse una gara a Oakland, ben lontani dal sudest, dove vinse l'esordiente Marvin Burke, che disputò la sua unica gara in carriera. Poi Rutherford e Van Gisbergen.

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8 ore fa, chatruc ha scritto:

Era successo alcune volte, l'ultima nella manche di qualifica per la Daytona 500 del 1963 con Johnny Rutherford.

 

A proposito, Hamlin ha detto una cosa molto interessante. Per lui, vista la gara così atipica (circuito cittadino su bagnato), non è stato van Gisbergen a correre in una nuova categoria ma più il resto dei piloti a correre nella categoria di van Gisbergen. Infatti il ragionamento è abbastanza logico. Sarebbe da vedere come si comporta il neozelandese non dico a Martinsville ma a Sonoma o Glen.

 

Sicuramente negli ovali sarebbe un'altra storia (su Sonoma, Glen e altri misti non lo so).

C'era però anche Button, campione del mondo e master delle condizioni miste (ok in F1). Secondo me quel che ha fatto SVG non è stato casuale.

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Sto guardando la gara di Pocono (un po' di ritardo causa ferie), mi sono fermato alla seconda delle tre serie. Mi fa contento vedere tanta gente in tribuna, il dato più alto degli ultimi 10 anni.

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Vista la gara di Pocono, gente incavolatissima per la bandiera gialla che chiude la gara in anticipo senza possibilità di restart.

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Van Gisbergen verso il passaggio alla NASCAR nel 2024

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