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Ruberekus

Grave incidente sugli sci per Schumi

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Se è vero è una buona notizia!io spero solo le conseguenze siano minime...cioè che possa parlare muoversi...insomma se non come prima quasi...

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Questo è il bollettino medico del Dr. Hartstein

 

30 dicembre 2013 – Pubblichiamo l’interessante post che l’ex medico della Formula 1, il Dr. Gary Hartstein, ha pubblicato oggi sul suo blog dopo la conferenza stampa di Grenoble che ha aggiornato sulle condizioni di salute di Michael Schumacher.

Clicca qui per leggere le dichiarazioni del Dr Hartstein precedenti alla conferenza di stamattina, nelle quali spiegava il primo quadro clinico di Schumacher.

Prima di tutto, questa conferenza stampa è stata un po’ più rassicurante di quello che mi aspettavo. Devo ammettere che temevo la conferma della paventata seconda operazione a causa di una persistente pressione intracranica su valori elevati e il fatto che non si sia arrivati a questo è positivo“.

Quindi cosa sappiamo adesso? Sappiamo che oltre a mantenere Michael profondamente addormentato hanno anche un po’ abbassato la sua temperatura corporea, Questo fa parte della strategia per ottimizzare lo stato metabolico del suo cervello. Insieme all’aumento della fornitura di tanta “buona roba” per il cervello, riducendo la temperatura si riducono anche le necessità dello stesso per funzionare, pertanto con questa fornitura il rapporto con il consumo è reso favorevole“.

Abbiamo già detto che Michael ha lesioni bilaterali. Questo significa che sono interessati entrambi gli emisferi e non è una sorpresa, perché la botta è stata veramente forte. Che genere di “lesioni”? Questo non ci è stato detto esattamente, ma possiamo assumere che ve ne siano di tre tipi“.

Per prima cosa l’ematoma stesso. Una raccolta di sangue che può essere evacuato ed è già stato fatto. Michael sarà esaminato regolarmente con continui scan al fine di rilevare la eventuale nascita di nuovi ematomi o la ri-accumulazione di quello originale“.

Poi ci sono le contusioni, queste sono fondamentalmente dei segni neri e blu sul cervello. Sono il risultato delle forze contundenti e sono costituite da aree di gonfiore e di sangue che è filtrato fuori dai vasi e nei tessuti – proprio come quando ci si procura un livido su un braccio. Nel cervello, come altrove, il sangue viene assorbito e il danno guarisce. Di solito bene ma a volte lasciandosi dietro piccole cavità“.

Il terzo tipo di lesione è a livello microscopico, costituito dai danni ai fasci di cavi (assoni) che collegano i gruppi di cellule cerebrali. Questo tipo di danno non è facilmente visibile utilizzando metodologie standard ma sono lesioni spesso associate a scarsa attività neurologica. Queste lesioni non sono trattate specificatamente, anzi, sono gestite dai classici principi della terapia intensiva, ossia cercando di massimizzare la salute del cervello e di ridurne le condizioni critiche“.

 

 

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Finalmente qualcosa di positivo, forza Schumy

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Molto apprezzabile anche la chiarezza del messaggio, oltre alla positività di fondo.

 

FORZA SCHUMI!

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Visitatore Rhobar_III

Il problema è che questo medico sta solo facendo delle valutazioni basate su ciò che ha saputo, che immagino sia esattamente quanto abbiamo saputo noi.

 

Non può sapere l'esatta situazione, perchè non è lì direttamente sul posto...

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e vabe è andato a sciare mica a fare pazzie

 

Sciare fuori pista (come leggo che stessa facendo) rientra un po' nel quadro del farsi male correndo in auto o in moto.

Alla sua età non è ancora capace di godersi i figli e tutte le sue ricchezze... Ma non mi stupisco e non lo giudico. Non sono persone come tutti gli altri, hanno una passione patologica per l'estremo e per il rischio.

Io spero sinceramente che se la possa cavare, e ricominciare a fare quelli che gli va.

E' un pezzo di storia dello sport.

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Visitatore Rhobar_III

Sciare fuori pista (come leggo che stessa facendo) rientra un po' nel quadro del farsi male correndo in auto o in moto.

Alla sua età non è ancora capace di godersi i figli e tutte le sue ricchezze... Ma non mi stupisco e non lo giudico. Non sono persone come tutti gli altri, hanno una passione patologica per l'estremo e per il rischio.

Io spero sinceramente che se la possa cavare, e ricominciare a fare quelli che gli va.

E' un pezzo di storia dello sport.

 

 

E' chiaro che non glielo ha ordinato il medico di andarci.

 

Ma il medico non gli aveva neppure ordinato di fare il suo mestiere, che in teoria dovrebbe essere molto più pericoloso...

 

Purtroppo puoi cadere e battere la testa anche in una escursione in un bosco o in montagna, in una semplice passeggiata.

O può caderti una tegola in testa mentre cammini per la strada...

 

La fatalità può sempre accadere, sia mentre fai azioni pericolose, sia mentre "apparentemente" ti sembra di essere completamente al sicuro e al di fuori di qualsiasi pericolo.

 

Logicamente se compi azioni pericolosi aumenti il fattore di rischio, ma ripeto... secondo me è inutile fare questi discorsi.

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è infatti è più pericoloso che sciare!aspettiamo buone!

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Era pur sempre con suo figlio non penso sia andato a metterlo in pericolo forte, ho sentito che era un incrocio tra due piste in un tratto con neve più alta quindi forse non è che sia andato a fare proprio un vero fuoripista mirato. Comunque come già detto ci si ammazza anche sulle scale di casa o nei modi più assurdi e per certi versi banali.

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se cammini e ti cade una tegola in testa è sfiga, se vai fuori pista volontariamente per avere del brivido in più è incoscienza. e un po come quelli sulla monza lecco in moto ti sorpassano a 200 km/h passando tra la tua macchina e il jersey in cemento.

 

non sono esperto di sci ci sono andato solo una volta, ma non mi ricordo la presenza di massi nelle piste regolari. poi l'incidente può capitare pure li.

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Visitatore Rhobar_III

se cammini e ti cade una tegola in testa è sfiga, se vai fuori pista volontariamente per avere del brivido in più è incoscienza. e un po come quelli sulla monza lecco in moto ti sorpassano a 200 km/h passando tra la tua macchina e il jersey in cemento.

 

non sono esperto di sci ci sono andato solo una volta, ma non mi ricordo la presenza di massi nelle piste regolari. poi l'incidente può capitare pure li.

 

Te lo ripeto: anche andare a 300 all'ora su una monoposto di 600 chili è incoscienza, se è per questo.

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E' già stato detto che era in compagnia del figlio quindi parlare di andarsela a cercare mi sembra fuoriluogo nel suo caso

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si ma lo fai in un circuito preparato a ogni situazione, il fuoripista in montagna equivale andare a 300 km/h in una strada cittadina e passando tutti i semafori con il rosso, non è pericoloso solo per le valanghe.

 

se non era fuori pista se cadeva magari si rompeva una gamba o una costola ma di certo non sbatteva la testa su un masso, visto sono prati pieni di erba con sopra la neve.



E' già stato detto che era in compagnia del figlio quindi parlare di andarsela a cercare mi sembra fuoriluogo nel suo caso

 

be ancora peggio se ha portato il figlio a fare un fuori pista. se succedeva qualcosa a mio figlio perchè era fuori pista mia moglie mi staccava la testa a morsi.

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Sciare fuori pista (come leggo che stessa facendo) rientra un po' nel quadro del farsi male correndo in auto o in moto.

Alla sua età non è ancora capace di godersi i figli e tutte le sue ricchezze... Ma non mi stupisco e non lo giudico. Non sono persone come tutti gli altri, hanno una passione patologica per l'estremo e per il rischio.

Io spero sinceramente che se la possa cavare, e ricominciare a fare quelli che gli va.

E' un pezzo di storia dello sport.

 

 

E' chiaro che non glielo ha ordinato il medico di andarci.

 

Ma il medico non gli aveva neppure ordinato di fare il suo mestiere, che in teoria dovrebbe essere molto più pericoloso...

 

Purtroppo puoi cadere e battere la testa anche in una escursione in un bosco o in montagna, in una semplice passeggiata.

O può caderti una tegola in testa mentre cammini per la strada...

 

La fatalità può sempre accadere, sia mentre fai azioni pericolose, sia mentre "apparentemente" ti sembra di essere completamente al sicuro e al di fuori di qualsiasi pericolo.

 

Logicamente se compi azioni pericolosi aumenti il fattore di rischio, ma ripeto... secondo me è inutile fare questi discorsi.

 

 

 

Ho subìto un'operazione di 5 ore per la ricostruzione completa della caviglia destra, completamente distrutta durante una banalissima passeggiata tra amici in un sentiero in montagna.

Pensare che quella mattina avevo rifiutato una sciata in montagna, per paura di farmi male ed avevo optato per una più banale passeggiata tra i boschi.

Da quel giorno è cambiato tutto, perché non posso più fare sport di nessun genere (solo piscina)...lo sport per me era tutto, mi dava fiducia................e continuo a ripetere "ma porca miseria, era solo una passeggiata"...pensare che qualche mese prima, in compagnia di amici, mi lanciavo con la MTB a tutta velocità in mezzo ai sentieri...che a pensarci oggi mi viene la pelle d'oca.

La vita a volte è strana.

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Visitatore Rhobar_III

Attenzione: non sto mettendo in dubbio il fatto che un pochino se la sia andata a cercare, se vogliamo dirla così.

Perchè mi sembra ovvio che se vai a fare un fuori pista sulla neve, dove ci sono anche delle rocce sporgenti, aumenti notevolmente il fattore di rischio.

 

Non sono d'accordo però sul fatto che debba passare il messaggio: non lo doveva fare, se non lo faceva non gli sarebbe successo.

 

Perchè il suo mestiere, vie di fuga o no, rimane un mestiere pericoloso e dal rischio elevato.

Certamente più elevato del rischio che può correre un impiegato di banca.

 

E inoltre, come ho detto, un trauma di quel tipo può essere anche causato da eventi che con il rischio non hanno nulla a che vedere.

 

Mi sembra illogico dire che un asso della velocità e del rischio non doveva fare un'escursione sulla neve "perchè è pericoloso".

Il suo mestiere allora cos'era? Sicuro?

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purtroppo il cervello è inoperabile ed irreparabile.

hanno aperto la scatola cranica per assorbire il sangue che è quello che fa i danni appena entra in contatto con le cellule cerebrali, e per ridurre la pressione sull'encefalo. di piu non si può fare al cervello, non si può tagliare, cucire, cicatrizzare, nulla di nulla, si può solo evitare che peggiori, con le azioni di cui sopra, metterlo a riposo totale con coma farmacologico, e dopo qualche giorno, provare a svegliare il paziente e vedere cosa è rimasto di buono.

Esatto. Quel che dicevo prima, purtroppo si può solo aspettare e sperare.

 

Di buono c'è che MS è un'atleta in forma perfetta e da quel punto ci si può augurare che il suo fisico resista e ce lo restituisca.

 

 

 

Certo che a vederlo su una sedia a rotelle con la bava alla bocca non me lo auguro proprio, spero non gli tocchi una simile destino.

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Attenzione: non sto mettendo in dubbio il fatto che un pochino se la sia andata a cercare, se vogliamo dirla così.

Perchè mi sembra ovvio che se vai a fare un fuori pista sulla neve, dove ci sono anche delle rocce sporgenti, aumenti notevolmente il fattore di rischio.

 

Non sono d'accordo però sul fatto che debba passare il messaggio: non lo doveva fare, se non lo faceva non gli sarebbe successo.

 

Perchè il suo mestiere, vie di fuga o no, rimane un mestiere pericoloso e dal rischio elevato.

Certamente più elevato del rischio che può correre un impiegato di banca.

 

E inoltre, come ho detto, un trauma di quel tipo può essere anche causato da eventi che con il rischio non hanno nulla a che vedere.

 

Mi sembra illogico dire che un asso della velocità e del rischio non doveva fare un'escursione sulla neve "perchè è pericoloso".

Il suo mestiere allora cos'era? Sicuro?

 

si ma ormai ha un età lo deve capire da solo certe attività pericolose come le gare in moto in macchina il fuori pista il parapendio, visto hai una famiglia per amor proprio si deve rinunciare. io ho mio fratello è stato militare in marina ha fatto i suoi 5 anni alla fine del quinto anno la sua ragazza è rimasta incinta e ha rinunciato la sua passione era la vita mlitare ed è rimasta con lei e la sua famiglia, io per richiesta di mia moglie ho rinunciato andare in moto con le super sportive sia in pista sia in strada anche se è difficile arriva il momento di svoltare, perchè quelli soffrono di più di tutti alla fine e chi ti sta vicino/a

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se cammini e ti cade una tegola in testa è sfiga, se vai fuori pista volontariamente per avere del brivido in più è incoscienza. e un po come quelli sulla monza lecco in moto ti sorpassano a 200 km/h passando tra la tua macchina e il jersey in cemento.

 

non sono esperto di sci ci sono andato solo una volta, ma non mi ricordo la presenza di massi nelle piste regolari. poi l'incidente può capitare pure li.

Per favore non fare come certa gente su facebook, è stato detto che era in una congiunzione tra piste, non un vero fuoripista, ma un punto di passaggio. Ribadisco che era con suo figlio quindi fare certe affermazioni come queste significa dare a Schumacher del padre scemo secondo me e io non penso che Michael lo sia. Per non parlare del fatto che è presto per sparare certe sentenze che mi risultano anche di cattivo gusto, in questo momento.

Modificato da biuspeed

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purtroppo il cervello è inoperabile ed irreparabile.

hanno aperto la scatola cranica per assorbire il sangue che è quello che fa i danni appena entra in contatto con le cellule cerebrali, e per ridurre la pressione sull'encefalo. di piu non si può fare al cervello, non si può tagliare, cucire, cicatrizzare, nulla di nulla, si può solo evitare che peggiori, con le azioni di cui sopra, metterlo a riposo totale con coma farmacologico, e dopo qualche giorno, provare a svegliare il paziente e vedere cosa è rimasto di buono.

Esatto. Quel che dicevo prima, purtroppo si può solo aspettare e sperare.

 

Di buono c'è che MS è un'atleta in forma perfetta e da quel punto ci si può augurare che il suo fisico resista e ce lo restituisca.

 

 

 

Certo che a vederlo su una sedia a rotelle con la bava alla bocca non me lo auguro proprio, spero non gli tocchi una simile destino.

 

 

non credo rimanga paralizzato in quel modo, i dottori hanno parlato per ora di possibili problemi a svolgere alcuni movimenti non hanno specificato quali ma non paralisi totali.

 

il fatto di essere un atleta aiuta fino a un certo punto, una cosa è sicura visto non ci sono altre lesioni e fratture nel resto del corpo il sistema immunitario si può dedicare a quello, ma con delle lesioni celebrali essere un sportivo o un ragioniere non cambi più di tanto l'esito. non è come una frattura o una lesione muscolare

Modificato da ducati999

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