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Notizie varie 2013

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rende bene l'idea :asd:

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ottima notizia, sembra che ques'anno vada tutto x il verso giusto

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Bene bene :asd:

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Se fosse vero errore piuttosto stupido da parte degli uomini Renault.

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Pare che la Renault abbia chiesto una deroga (l'ennesima) ma stavolta la federazione ha detto no...

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La Renault mostra al banco il V6 Turbo del 2014

 

Il suono era quello di una… zanzara amplificato a 130 decibel. Non era ancora il rombo del motore V6 Turbo che correrà nel mondiale di Formula 1 nel 2014, ma l'avere avuto il privilegio di stare alla console di uno dei dodici banchi prova di Renault F1 a Viry-Chatillon, ci ha permesso di scoprire quale potrebbe essere la musicalità dei motori che animeranno il Circus dal prossimo campionato, per un periodo di sette anni. Chiariamo subito che non si trattava di un vero propulsore da corsa, ma di un'unità dimostrativa che ha simulato per noi un giro della pista di Monza, considerata, non a torto, la più impegnativa del mondiale per le parti meccaniche. E dobbiamo anche aggiungere che in questo run al banco non è mai stato superato il regime dei 12 mila giri, mentre il regolamento consente di arrivare a 15 mila giri.

 

IL SUONO DI UNA ZANZARA Insomma, anche se l'intonazione non era ancora quella delle ottave più alte, il V6 Turbo della Renault ha mostrato di avere un buon… canto. La Casa francese, dopo aver vinto gli ultimi tre titoli mondiali consecutivi piloti (con Sebastian Vettel) e Costruttori (con la Red Bull Racing) si prepara a chiudere un ciclo, quello del V8 di 2,4 litri aspirato, per gettarsi a capofitto nella nuova avventura del V6 Turbo.

 

RENAULT F1 CON 310 PERSONE A Viry Chatillon sono operative 310 persone: la maggior parte è impegnata nel progetto 2014, mentre rimane attiva solo una cella molto ristretta per la fornitura dei propulsori RS27 alle quattro squadre che affronteranno il campionato 2013 (Red Bull Racing, Lotus, Williams e Caterham). Il nuovo regolamento alle porte di Parigi viene vissuto come una sfida tecnologica che dovrà riportare la F.1 ad essere un importante bacino per la sperimentazione di soluzioni tecniche che ritroveremo nell'auto del grande prodotto di serie.

 

V8 VINCENTE PER TRE MOTIVI Le monoposto, quindi, non saranno solo frutto di un'esasperata ricerca aerodinamica, ma riporteranno la meccanica ad essere protagonista. Jean Michel Jalinier, presidente di Renault Sport F1, nel fare gli onori di casa nella sede di Viry Chatillon, ci ha tenuto a sottolineare quali sono gli elementi che hanno reso vincenti gli attuali V8 di 2,4 litri: “Gli aspetti salienti sono tre: primo, la compattezza: il nostro motore è quello che permette la migliore installazione in una monoposto a favore di un'aerodinamica più spinta. Secondo, il consumo: disporre di un propulsore che utilizza meno carburante della concorrenza consente alle nostre squadre di schierarsi al via del Gp con un peso minore. Terzo, l'RS27 funziona con alte temperature di esercizio: ciò significa che c'è una minore esigenza di raffreddamento e, quindi, le masse radianti possono essere più piccole a tutto vantaggio dell'efficienza aerodinamica della vettura”.

 

A GIUGNO IL PRIMO TURBO V6 VERO Queste tre caratteristiche vincenti saranno mantenute anche sul V6 Turbo, motore che è frutto di un progetto ambizioso, tutto nuovo. “Siamo partiti nel 2011 - spiega Rob White, responsabile tecnico di Renault F1 - con un monocilindrico e ora stiamo sviluppando delle unità volte alla delibera dei singoli componenti. Solo nel mese di giugno passeremo alla definizione del motore 2014 vero e proprio”.

 

TURBO PIU' DUE MOTORI ELETTRICI L'ingegnere britannico preferisce parlare di power unit piuttosto di motore, perché l'unità del prossimo anno sarà costituita da più elementi: “Intorno al propulsore termico 6 cilindri a V di 90 gradi di 1,6 litri - prosegue White - ci saranno un turbocompressore e due motori elettrici, uno per il recupero dall'albero del cambio dell'energia cinetica in fase di frenata, il MGUK (che oggi chiamiamo KERS ndr), e l'altro per il recupero dell'energia termica della turbina, il MGUH”.

 

RISPARMIO DEL 30% DI BENZINA Il regolamento impone un limite di consumo: 100 kg/h di benzina, il che significa poter disporre di non più di 140 kg di carburante nel serbatoio, con un risparmio del 30% rispetto a oggi (con i V8 si registra mediamente un consumo di 155 kg/h). La volontà, quindi, è di cercare l'efficienza: il rendimento di un attuale motore di F.1 è bassissimo, valutabile nel 30%, perché il 15% dell'energia va dispersa attraverso i radiatori e il 55% se ne va nei gas di scarico.

 

RECUPERARE EFFICIENZA La sfida, quindi, è recuperare almeno parzialmente la potenza che si disperde: il regolamento permetterà di riutilizzare grazie ai due motori elettrici una potenza di circa 160 cavalli per 34 secondi, contro gli attuali 80 cv disponibili per 6 secondi e, stando alle indiscrezioni, i turbo compound dovrebbero garantire inizialmente oltre 600 cavalli contro i 750 di oggi. L'obiettivo è di arrivare piuttosto in fretta a valori simili a quelli dei V8 nonostante il downsizing e la drastica riduzione dei consumi.

 

FORNITURA DA 15 MILIONI DI EURO Questa rivoluzione avrà un effetto sui costi: il presidente di Renault F1 ci ha confidato che si potrà trovare un accordo di fornitura completo del turbocompound a 15 milioni di euro a stagione, comprendendo nella cifra i 5 motori per pilota che le norme concederanno (contro gli 8 di ora) e l'assistenza in pista: “Siamo attivi nelle commissioni di F.1 - ha aggiunto Jean Michel Jalinier - e disponibili a decidere qualsiasi intervento atto a ridurre i costi, considerato il difficile momento economico che le squadre sono costrette ad affrontare. L'investimento per il motore turbo è enorme, ma contiamo si spalmare i costi sui sette anni che stabilità regolamentare ci dovrebbe assicurare”.

 

PROST AVVERTE LA CONCORRENZA All'incontro parigino era presente anche Alain Prost: il quattro volte campione del mondo transalpino ha vissuto la nascita dell'era turbo proprio in Casa Renault: “Sono un po' emozionato perché ricorrono i venti anni dal mio ultimo titolo - racconta il francese - vi voglio raccontare un episodio del 1980, quando correvo con un motore Ford: il motorista mi disse che in quell'anno avremmo avuto 30 cavalli in più, ma che non si poteva andare molto oltre i 470 cv raggiunti perché si era arrivati al limite dello sviluppo. Quella dichiarazione mi era rimasta impressa in mente, perché proprio la Renault nel 1983 era già arrivata a 700 cavalli con il turbo. Senza contare che si è poi giunti a spremere 1400 cavalli al banco da un propulsore 6 cilindri con il doppio turbo! Con il nuovo regolamento credo ci dovremo abituare ad un altro grosso salto di qualità!”.

 

UNA SFIDA NEL FUTURO La Renault, insomma, non vuole perdere l'attuale leadership del motorista visto che in 36 anni di permanenza in Formula 1 ha vinto 11 titoli costruttori, 10 piloti, cogliendo 151 affermazioni nei Gp: la Casa transalpina ha portato la tecnologia del turbo nel Circus nel 1977 e poi ha saputo confermarsi competitiva anche con i V10 e i più recenti V8. È normale, quindi, che voglia essere in prima fila anche nella sfida del 2014…

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Anche nel 2013, potrebbe tornare in voga il tormentone delle mappature del propulsore Renault RS27, in dotazione a Red Bull, Lotus, Williams e Caterham. Il tutto nasce da un’interpretazione sulla direttiva tecnica della FIA diramata lo scorso luglio che non specifica l’estensione della regola al 2013.

L’estate scorsa – lo ricordiamo – il Technical Working Group della F1 ha vietato quelle mappature che consentivano ai motorizzati Renault di minimizzare il pattinamento degli pneumatici, oltre che sfruttare i gas di scarico che, incanalati a dovere verso il retrotreno, hanno dato benefici notevoli.

Luca Marmorini, capo motorista alla Ferrari, ha raccontato come a Maranello la normativa sia stata interpretata valida anche per la nuova stagione. Alla Renault, invece, Remi Taffin afferma che la direttiva si riferisce esclusivamente allo scorso anno e c’è la necessità di “un nuovo punto di riferimento” per quanto riguarda le mappature 2013, da fissare in accordo con i team il prossimo mese in Australia.

Red Bull e Lotus avrebbero sviluppato delle nuove mappature per i motori in grado di ottimizzare l’effetto scarico – soffiaggio sulle nuove vetture, avendo progettato il retrotreno delle rispettive vetture sui vantaggi di quelle mappature, pur conoscendo la posizione della Federazione.

Dalla FIA, infatti, sembrano non avere dubbi in merito: quel tipo di mappature sono da considerare illegali. Ma, come fatto in passato, Renault cercherà un chiarimento prima dell’inizio del mondiale, forse alla ricerca dell’ennesima deroga.

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Questa è la mia opinione (l'ho scritto anche sulla home, attenzione, contiene sarcasmo verso la fine):

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Normalmente una direttiva viene definita e resa pubblica per chiarire e/o specificare qualcosa. Se la direttiva di agosto non fu introdotta “a tempo determinato” questa non ha (normalmente) alcun bisogno di essere confermata, bensì la sua validità ha durata fino a quando non viene creato un articolo (o una direttiva) correttivo e sostitutivo della stessa.

 

Non conosco però i termini di questa situazione. Ma se Mercedes, Ford e Ferrari ne erano al corrente, ho il forte sospetto che alla Renault hanno fatto gli gnorri.

Oppure hanno ragione loro ed è il solito complotto contro la Red Bull. Credo che scopriremo che è così. icon_wink.gif

Modificato da crucco

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Quindi in Renault sono pazzi? Fanno progettare auto basando le idee degli ingegneri su progetti inerenti a falle sul regolamento? Mah... non sò...

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Invece in Mercedes, Ferrari e Ford sono scemi, perchè non ci hanno pensato? È altrettanto improbabile. La cosa è comunque sospetta.

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Invece in Mercedes, Ferrari e Ford sono scemi, perchè non ci hanno pensato? È altrettanto improbabile. La cosa è comunque sospetta.

 

Parli di quelli che in Giappone nel 2007 non avevano letto dell'obbligo di mettere gomme da bagnato estremo quando se n'era accorto anche Mazzoni... :asd:

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Va beh ma quella volta, a detta degli esperti del forum, è stato colpa del pilota.

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Gilles Simon lavora con Honda per il nuovo V6 Turbo?

 

Continuano incessanti le voci su un possibile ritorno della Honda in Formula 1 in qualità di motorista. Le ultime indiscrezioni relative alla casa nipponica parlano di un progetto già avviato per il nuovo motore turbo V6 per tentare l’ingresso nella categoria già il prossimo anno.

 

Ieri, durante la conferenza di presentazione del nuovo motore V6 Renault, Jean-Michel Jalinier ha confermato che si aspetta un ingresso di nuovi competitors e, pertanto, la Casa della Losanga perderà dei clienti.

 

Oggi, il tedesco Speed Week riporta una indiscrezione interessante: Gilles Simon sarebbe già al lavoro con la Honda per lo sviluppo del nuovo propulsore.

 

Simon, dopo aver lasciato la Ferrari, ha lavorato prima per la FIA e si è poi lanciato con Graig Pollock nell’avventura di P.U.R.E, ossia quello che doveva essere un nuovo fornitore di motori low cost. I piani di Pollock, però, sono letteralmente crollati e Simon – che conosce molti segreti dei nuovi motori – sarebbe già stato ingaggiato dalla Honda.

 

Insomma, tanti indizi che portano a pensare che - nonostante le smentite – Honda stia seriamente pensando al rientro nella categoria regina delle ruote scoperte.

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Vedremo una McLaren-Honda?

 

 

 

Regards,

The frog

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Parli di quelli che in Giappone nel 2007 non avevano letto dell'obbligo di mettere gomme da bagnato estremo quando se n'era accorto anche Mazzoni... :asd:

Mercedes, Ferrari e Ford? Diciamo che in Renault sono creativi (probabilmente non da soli). Perchè bisogna esserlo, per pensare che qualcosa che è stato chiarito qualche mese prima, perda di validità con la fine del campionato, quando il motivo del chiarimento era lampante, cioè evitare o limitare l'utilizzo dei gas di scarico...

Modificato da crucco

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Scommettiamo che non succede nulla? O al massimo la FIA far? una deroga e passa la paura...

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Perchè bisogna esserlo, per pensare che qualcosa che è stato chiarito qualche mese prima, perda di validità con la fine del campionato, quando il motivo del chiarimento era lampante, cioè evitare o limitare l'utilizzo dei gas di scarico...

E'questo che mi fa un po ''arrabbiare''...

Premesso che bisogna ancora vedere se tutta sta storia e'vera (anche se da cio che leggo pare di si)...ma se la federazione ha abolito questi scarichi soffiati,ha detto che sono illegali e ne proibisce l'utilizzo,tu Renault,te ne esci dicendo ''ma valeva solo per l'anno scorso''? :o

A me sa tanto di furbata...

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Scommettiamo che non succede nulla? O al massimo la FIA farà una deroga e passa la paura...

Sinceramente? Non mi aspetto altro...

:asd:

Modificato da crucco

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