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vale82

In memoria di Gilles

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Eccovi la prima parte del racconto su Gilles che, qualche tempo fa, vi avevo parlato.

Purtroppo, non sono riuscita ancora a trovare un titolo.

Se avete qualche suggerimento, a me farebbe piacere ;-)

 

Intanto, vi auguro una Buona lettura! (sperando di non avere scritto un obrobrio! XD)

 

PARTE 1

 

Montecarlo, 7 maggio 2012

 

In una villa, una donna sta dando un?ultima controllata alle valigie.

Stava partendo per il Canada , il Paese natio suo e del marito.

L?indomani ci sarebbe stata la commemorazione dei trent?anni dalla scomparsa del consorte.

Purtroppo, il suo uomo era morto durante le prove di qualificazione di una gara F1.

Ad un certo punto, la donna , da un cassetto, tira fuori una scatolina di legno.

La apre e, al suo interno, erano conservate una fede nuziale e un ciocca di setosi capelli color mogano.

I ricordi pi? cari di suo marito.

La ciocca ? legata con un nastro di raso rosso. S??Rosso!

Rosso era il colore dell?auto da corsa che lui guidava, dove esaltava un bianco numero ?27?.

Lui era : Gilles Villeneuve.

 

Imola, 24 aprile 1982

 

Il sole era gi? sorto da qualche ora.

Nel bagno del suo motorhome, Gilles sta finendo di radersi, fischiettando.

<<Gilles, smettila! >> dice , a bassa voce, la moglie Joanna <<I bambini dormono ancora!>>

<<Oh! Scusami!>> risponde l?uomo.

Una volta uscito dal bagno, la consorte,prontamente, gli porge una tazza di caff?, con mano tremante.

Era appena arrossita come una ragazzina, nel vederlo a torso nudo.

?Come sei ancora bello, Gilles!? pensa Joanna.

<<Ancora!?!>> ride il marito<<Ancora ti faccio questo effetto, ogni tanto!?!>>

La moglie si riprende dallo stato di trance : <<Dai, sbrigati! Tra poco arriver? Didier e non ti trover? pronto>>.

Gilles, terminato di sorseggiare il caff?, indossa la maglia ignifuga e si infila le maniche della tuta.

Qualche minuto dopo, arriva Didier Pironi:

<<Buongiorno a tutti!...Gilles, sei apposto?>>

<<Mi infilo le scarpe e sono da te>>.

Preso guanti e casco, l?uomo saluta la consorte e ,con il compagno di scuderia, si dirige ai box.

Era la seconda giornata di prove libere e di qualificazione.

Mentre attendevano che le auto venissero posizionate per l?uscita dalla rimessa, il canadese si accorge che

Pironi era pensieroso.

<<Didier, qualcosa non va?>>

Il francese, con un mezzo sorriso: <<Ah!...Nulla di che!>>

<<Sei preoccupato per la tua nuova vita coniugale?>>

<<Beh!...un pochetto>>

Gilles gli d? una pacca sulle spalla:<<Dai, stai sereno! Pian piano, ti abituerai!>>

L?arrivo dell?ingegner Forghieri mette fine alla loro conversazione: << Basta con le chiacchiere ! E mettiamoci al

lavoro!>>

I due prendono posto nelle vetture e, qualche minuto dopo, erano gi? sulla pista, facendo andare i motori al

massimo.

Durante la guida, a Didier, verso una tribuna di tifosi sfugge un?occhiata.

Anche in quella giornata, non uno striscione di incoraggiamento per lui.

Tutto l?amore dei ferraristi era per Gilles.

Per il francese era un altro boccone amaro. Quindi, toccava fare affidamento, esclusivamente, alle proprie forze.

Nel pomeriggio, un?ora prima della seconda corsa di qualificazione, il canadese rivide lo sguardo pensieroso

di Pironi, riaffiorare sui suoi occhi.

L?uomo lo prende a disparte,fuori dai box: << Allora , Didier!?!... Si pu? sapere che cos?hai?...Mi stai preoccupando!>>

Il francese: <<Te l?ho detto, Gilles!...Non ? nulla di grave!>>

<<Ok! Non voglio insistere. Per?, se hai voglia di confidarti, io sono sempre a tua disposizione!>>

Pironi risponde solo con un sorriso.

Dopo poco, ritornano nella rimessa e Joanna, vedendo il marito avvicinarsi , domanda: << Cosa vi siete

detti?>>

Il consorte: <<Niente di allarmante. Comunque, te ne parler? stasera, con pi? calma>>.

 

L?ora della corsa ? arrivata, il pubblico si carica, sempre di pi?, di adrenalina e le macchine sono posizionate

alla linea di partenza.

Scatta il verde?Via!

Facendo ruggire al massimo i motori, i piloti partono. E? cominciata la ?battaglia finale? per le

posizioni definitive nella griglia di partenza del Gran Premio.

I corridori, tra accelerazioni e sorpassi, creano quasi una danza che manda in delirio la gente sugli spalti. Gilles e Didier ,pi? concentrati che mai, combattono contro le due Renault di quei ? ossi duri? di Arnoux e Prost per avere le migliori posizioni. Alla fine, le posizioni sono le seguenti: prima fila per le due Renault , seconda fila per Gilles e Didier .

Al rientro ai box, l?ingegner Forghieri,esultante corre verso i due uomini: << Bravi ragazzi! Ottimo!....Se domani farete ancora meglio,potremo avvicinarci al Mondiale!>>.

Gilles e Didier sono compiaciuti.

 

Quella stessa sera, come promesso, alla consorte, il canadese parla dell?insolito umore del suo compagno di scuderia.

<<Te l?ho gi? detto che , ultimamente, si comporta in modo strano>> ribadisce Joanna <<partendo dal fatto che, al suo matrimonio, non ci ha invitati!>>

<<Oh! Tesoro!>> ribatte Gilles << Non ha neanche invitato altri suoi amici!... Lo sai che , sia Didier e sua moglie, hanno una marea di parenti!....In una situazione del genere, ricordarsi di mandare le partecipazioni a tutti quelli che conosci, credo sia un?impresa impossibile. Non ti pare?>>

<<Mah!>> sospira la moglie.

<<E poi, >> continua l?uomo<<Perch? dovrebbe farci uno ?scherzo? di pessimo gusto?....Noi non gli abbiamo fatto niente!>>

<<Se lo dici tu!>> conclude Joanna .

 

25 aprile ?82

 

E? una splendida giornata.

Non una nuvola in cielo e la brezza mattutina sta facendo sventolare, vivacemente, le bandiere dell?autodromo.

Il giorno del Gran Prix ? arrivato.

I piloti si preparano per il Warm up.

All?arrivo ai box, Gilles e Didier notano la sola presenza dell?ingegner Piccinini.

<<Dov?? Mauro?>> domanda Pironi.

Piccini:<< Ha avuto un improvviso contrattempo e non ? potuto venire>>.

<<Vorr? dire che ce la caveremo con una persona in meno!>> esclama il canadese.

 

Con l'assenza delle scuderie inglesi, la competizione si sarebbe disputata solo tra 14 vetture.

Poco dopo, queste ultime, partirono e, nonostante fosse solo una prova tecnica di mezz?ora, il pubblico era scatenato, ugualmente.

 

ORE 13:00

 

Manca un?ora alla gara.

Tutti i gareggianti sono un fascio di nervi.

Non devono farsi tradire dall?emozione e, con tutte le loro forze e il loro cuore, cercano di essere calmi e concentrati.

Nel paddock, Gilles e Didier hanno appena finito di mettere qualche cosa sotto i denti, quando incrociano Arnoux e Prost.

Pironi :<<Proprio voi stavamo cercando!>>

<<Anche noi volevamo vedervi, cari ?fidanzatini? !>> risponde Arnoux

Gilles con un sorriso beffardo:<<Spiritoso!...Avanti! Andiamoci a cercare un angolo tranquillo e discutiamo>>.

Trovato un posto appartato, i quattro uomini cominciano la loro conversazione.

<<Ok!...?sparate?!>> esclama il canadese.

<<Siccome, oggi, a correre, saremo in pochi>> spiega Prost<< la ?battaglia?, come minimo, sar? meno appassionante e il pubblico, gi? a met? gara, dormir?>>.

<<Perci?>> riprende Ren?<< che ne dite di una sorta di ?recita? ?>>

<<Spiegatevi meglio!>> dice Gilles

Alain: <<Noi siamo nelle prime due file. Giusto? E, quindi, dovremo essere i primi ad oltrepassare la linea di partenza>>.

<<Per tenere ?caldi? i tifosi fino alla fine >> prosegue Arnoux<< potremo cominciare a duellare tra noi con dei sorpassi e, verso la seconda met? della corsa, inizieremo a sfidarci sul serio>>.

Il canadese :<<E? la stessa cosa che era venuta in mente a noi due. Vero, Didier?>>

<<S?,Gilles. E? vero, per?, ripensandoci?.Bah!....Non saprei se ci conviene!>>

<<E dai!....Su!>> esclama Ren? <<Dobbiamo fare divertire i nostri tifosi!>>

<<E poi>> prosegue Prost<< dell?incoraggiamento in pi?, da parte loro, ci ? sempre di aiuto >>.

Il francese: <<Ok!...Ok!>>

 

Mancano venti minuti alla gara.

<<Va bene! Allora siamo concordi!>> dice Arnoux<< Auguri! E , naturalmente, ?Win the best!?>>.

I quattro piloti si congedano dandosi il cinque.

 

I gareggianti si infilano i caschi e i guanti.

Gilles, al suo compagno di squadra: <<Diamoci da fare!>> .

L?altro risponde con un cenno di assenso con la testa.

 

ORE 14:00

 

Le 14 vetture sono partite!

Dalle tribune del pubblico,scopia un boato di grida e applausi.

Come previsto, le due Ferrari e le due Renault cominciano la loro ?commedia? a base di sorpassi .

L?effetto di tale impresa, verso i fan, ? un successo.

 

Ad un certo punto, dopo solo sei giri, la Renault di Prost, comincia surriscaldarsi. Ci? significava: ritiro imminente.

Infatti, poco dopo, il francese ? costretto a tornare ai box.

 

Finisce la met? della gara.

Ha inizio il ?combattimento? vero ? proprio.

Le due Ferrari e la Renault rimasta, piano piano, si staccano dal gruppo degli altri piloti, portandosi in testa.

La voglia di vittoria, nelle menti dei tre gareggianti, comincia a farsi largo.

Purtroppo, in breve tempo, anche la macchina di Arnoux cede.

 

A condurre la corsa,ora, sono rimasti i due ferraristi. Gilles ? in testa.

<<Questa ? la volta buona!...Lo sento!>> egli pensa.

Didier ? alle sue spalle quando, insaspettatamente, comincia a spostarsi ,lentamente, sulla destra sempre di pi?, sempre di pi?.

Un colpo di acelleratore e il francese sorpassa il canadese.

<<Mah!...Cosa sta combinando?>> si domanda Gilles .

Poi, ripensandoci<< Ho capito!...Vuole ?regalare? ai tifosi qualche emozione in pi??.Bene!...Accontentiamoli>> e , immediatemente, supera il compagno.

Improvvisamente, dai box della Ferrari, esce un addetto con un cartello.

Lo sporge verso il ciglio della pista.

Su di esso ? riportata la parola ?Slow? (piano).

<<E? arrivato il momento di mantenere le posizioni>> sospira Gilles.

Ad un certo punto, dal suo retrovisore, vede una cosa inaspettata.

Pironi sta tentando,nuovamente, di passargli davanti, riuscendoci.

Il canadese rimane allibito e comincia a capire che,forse, l?altro stava facendo sul serio.

Infatti, ogni volta che cercava di tornare alla conduzione della corsa, Didier , con la sua vettura, gli ?sbarrava? qualsiasi varco.

 

<<Gilles, so che sto per fare una cosa sbagliata ma?Ti prego!...Solo per questa volta!>>

Il francese preme l?accelleratore e si lascia dietro il compagno.

<<Didier!....Che ca**o stai facendo!?!>> grida Gilles da sotto il casco.

La Ferrari n. 28 taglia il traguardo.

Pironi ha vinto!

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Davvero molto bello!Complimenti! :up:

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:up: Ottima ricostruzione

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:) meraviglioso! Complimenti!!!

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Complimenti,bellissimo racconto! :)

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:) Modificato da vale82

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PARTE 2

 

 

Di rientro ai box, Joanna e i bambini, si avvicinano all?auto del loro congiunto.

Gilles,una volta sceso, sbatte i guanti sul sedile e,una volta tolto casco, si sfila il passamontagna ignifugo,nervosamente, quasi strappandoselo.

Sul suo viso imperlato di sudore, si era disegnata un?espressione carica di odio da fare ammutolire i presenti.

La consorte, vedendolo cos? teso, tenta di fargli una carezza sulla guancia.

Gilles, di scatto, scosta ,all?indietro, il capo e ,dolcemente, con la mano, blocca il polso della moglie:<<Scusami, Joanna. Non ora!>>

La donna non dice una parola e, come i figli Jacques e Melanie, si limita a guardarlo mentre, accompagnato dal patron di uno dei suoi sponsor: Giacobazzi, si dirige verso il podio.

Arrivato davanti alla scaletta di esso, il canadese si ferma.

<<Beh!...Che fai?...Non Sali?>> domanda Giacobazzi

<< Perch? dovrei andare a vedere quello l? che si gode la ?mia? vittoria!?!>>

<<Oh!...Su, Gilles!>> interviene Piccinini<<Non fare lo stupido! Non vorrai mica fare brutta figura!?!>>

Il pilota lo fulmina con uno sguardo rabbioso<<Ah!...Vedo che lo difendi!...Bene!...Dopo ,faremo i conti!>>

Detto questo e, dopo tante insistenze, sale la rampa di scalini e si accomoda al podio, dove gli viene consegnato il trofeo del secondo posto.

Fa , solamente, un veloce ringraziamento con un cenno del braccio.

Intanto, Pironi, con la corona del vincitore in spalla, faceva zampillare lo champagne dalla sua bottiglia, accompagnato da molti applausi.

Ben conscio di ci? che ha fatto al suo compagno di scuderia, il suo sorriso rimase rigido, privo di entusiasmo.

Volta ,alla destra, lo sguardo e si accorge di Gilles.

Per renderlo partecipe ai festeggiamenti, vuole sollevargli il braccio.

Il canadese, rapidamente, indietreggia e , a denti stretti, gli semi sussurra:<<Non toccarmi!...Giuda!>>

Didier gli si spalancarono gli occhi e rimase di sale.

Sapeva della reazione non benevola del suo compagno, per?, non avrebbe mai immaginato che quelle parole lo avrebbero ferito cos? nel profondo.

Immediatamente, anche a Gilles viene offerta una bottiglia da stappare.

Lui, non la guarda neppure, consegna il trofeo a Giacobazzi e se ne va. Tutto quello ?spettacolo? che gli si presentava davanti agli occhi, per lui, era troppo.

<<Gilles!...Aspetta!>> dice Giacobazzi.

Pironi ,vendolo allontanarsi, cerca di raggiungerlo.

Scesa ,frettolosamente, la scaletta del podio, riesce ad avvicinarlo, mettendogli una mano sulla spalla.

<<Ehi!...Gilles!...Parliamone!>>

<<Non ho alcuna voglia di parlare con un falso come te!...Ed ora, tornatene pure sul podio a pavoneggiarti con la ?mia? vittoria>>

Il francese non disse una parola.

<<Ah!>> aggiunge il canadese<<La mia bottiglia di champagne non ? stata aperta. Se vuoi ,puoi scolarti anche quella!>>e ,a passi spediti e i pugni serrati dalla rabbia, si dirige verso il suo motorhome.

Davanti alla porta della grande roulotte, si toglie le scarpe, gettandole lontano, ed entra dentro per andarsi a cambiare.

Poco dopo, Joanna arriva con i bambini, tenendo in mano il trofeo lasciato al podio.

Gilles si affaccia da una delle finestre:<<Preparatevi! Si torna a casa>>

<<Ma, caro!..Hai appena finito di gareggiare! Sarai a pezzi!>>

L?uomo, con tono sommesso: <<Joanna?Ti prego!...Non voglio stare qua un minuto di pi?>>.

Nello stesso istante giunge Piccinini: <<Perch? sei fuggito?>>

<<Prova ad indovinare!?!>> dice il pilota

L?altro<<Sinceramente, la cosa mi sfugge!>>

<<Andiamo! Non fare il finto tonto!>> esclama il canadese<<Ho capito benissimo che , tu e Didier, avete complottato contro di me!>>

<<Gilles, ma di che parli?>>

<<Marco!...Ammettilo!...Voi due vi siete messi d?accordo per farmi perdere questa gara!>>

L?ingegnere rimane basito:<<Ma!...Che cosa dici!?!...Ti sei ,forse, ammattito!?!...Perch? avremo dovuto farti questo?>>

<<Oh!...E? molto semplice?Magari, a te dar? fastidio il mio modo di guidare e,l?altro, forse, ? sempre stato invidioso di me!>>

Piccinini:<<Ma non dire idiozie!>>.

Terminato di vestirsi, Gilles esce dal motorhome ed estrae, dal taschino del giubbino, la chiave dell?elicottero.

Mentre si avvia verso il velivolo, l?ingegnere gli si para davanti:<<Ed ora, dove pensi di andare?>>

Il canadese:<<A casa, con la mia famiglia!...Lontano da questo schifo!>>.

Si gira verso la moglie e i figli:<<Vi aspetto all?elicottero!>> e, dopo di che, scansa Piccinini e si allontana dal paddock.

L?altro prova a rincorrerlo:<< Ma non puoi andartene cos?!>>

<<Certo che posso!>> tuona il pilota<<E , visto che ci sei, ti puoi cercare un altro pilota!>>.

A quella risposta, l?ingegnere arresta la sua corsa.

Una volta che Joanna e i bambini si imbarcarono, l?elicottero si leva in volo, diretto a Montecarlo.

 

Erano le 8.00 di sera.

I Villeneuve stavano cenando.

Gilles, schiavo della furia, si limitava a rimestare il cibo che aveva nel piatto.

<<Devi mangiare qualche cosa>> dice la consorte<<Oggi, avrai ?bruciato? tantissimo>>.

Il marito: <<Lo so?Ma, in questo momento, non ci riesco proprio>>.

In quel preciso istante, squilla il telefono e il pilota va a rispondere.

Era il segretario di Enzo Ferrari che lo informava che l?ingegnere, dopo che ? venuto a sapere quello che era capitato, voleva vederlo assieme a Pironi e Piccinini per farsi raccontare tutta la vicenda.

Alla fine della telefonata, il canadese viene assalito dall?agitazione, facendolo tremare , leggermente.

<<Che cos?hai?>> chiede Joanna che gli era venuta incontro.

<<Era il segretario dell?Ingegner Ferrari. Domani ,vuole vedermi per cercare di capire che cosa accaduto, oggi>>

La moglie: <<Speriamo che la cosa si risolva>>

<<Joanna, con tutto il cuore, mi auguro che l?Ingegnere comprenda. E? un uomo saggio ed inteligente. Trova sempre le parole giuste per tutto>>

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Vale ma gli episodi sono accaduti realmente? o gli hai adattati per il racconto perch? da come vengono raccontati sembrano veri!

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Bellissimi racconti Vale!!Davvero molto interessanti...

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Vale ma gli episodi sono accaduti realmente? o gli hai adattati per il racconto perch? da come vengono raccontati sembrano veri!

 

I fatti sono veri, tranne alcune cose, per dargli un tocco da romanzo, sono di mia fantasia

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I fatti sono veri, tranne alcune cose, per dargli un tocco da romanzo, sono di mia fantasia

Ok grazie ancora complimenti!

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come titolo potresti mettergli: "L'Aviatore" oppure "Gilles"

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Ho trovato un'idea per il titolo. Potrei mettere il nome di una canzone di Irene Grandi : " Prima di partire per un lungo viaggio".

Che ve ne pare?

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Ho trovato un'idea per il titolo. Potrei mettere il nome di una canzone di Irene Grandi : " Prima di partire per un lungo viaggio".

Che ve ne pare?

A me come titolo piace per questa storia mi pare azzeccato hai la mia approvazione :thumbsup:

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bello...tanti complimenti...anche il titolo mi sebra davvero idoneo....

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Ecco la terza parte del racconto.

 

 

E? arrivata l?ora di andarsi a coricare.

Gilles sta raggiungendo, in camera, la moglie.

Passando davanti alla stanza dei figli, si accorge che la loro luce ? ancora accesa e li ode bisbigliare.

Apre la porta: <<Come mai siete ancora svegli?>>

<<Siamo preoccupati per te, pap?!>> dice la piccola Melanie

<<Non ti abbiamo mai visto cos? arrabbiato>> interviene Jacques.

Vedendo l?ansia dipinta sugli occhi dei due bambini, decide di raccontare, a loro, una scusa.

Mai e poi mai, avrebbe voluto che condividessero l?amarezza che, in quel momento, stava ?bastonando? la sua anima.

<<Oh! Non vi preoccupate. Non ? successo nulla di terribile>> sorride<<? solo che , i meccanici ed io, oggi, siamo stati dei grandi pasticcioni!...Loro non hanno montato dei pezzi buoni alla macchina e io non sono stato capace a farla ?valere? ugualmente>>.

I visi dei figli, gradualmente, si distesero.

<<Questa prima vittoria in Italia, l?avrei voluta dedicare a voi!>> conclude.

Jacques:<<Per?, sembravi arrabbiato anche con Didier>>

Gilles:<<Beh!...Ero un po? invidioso che avesse vinto!...Vedete!?!...A volte,anche i grandi se la prendono come i bambini!>>

<<Anche se sei arrivato secondo, siamo contenti lo stesso>> dice la bambina.

<<Dai, miei piccoli diavoli! Sotto le coperte!...Domani, vi aspetta la scuola>> esclama il pilota.

I figli obbediscono e, non appena il padre spegne la luce, chiudono i loro occhietti.

Jacques, in cuore suo, sapeva che il genitore non aveva detto la verit? ma, per non fare stare in apprensione la sorella, sta al gioco.

 

E? notte fonda, su Montecarlo un forte vento fa increspare le acque del mare che formano spumeggianti onde che si infrangono, fragorosamente, sulla costa.

Il suo potente soffio non risparmia nemmeno le fronde degli alberi attorno all?abitazione dei Villeneuve, facendole agitare.

Agitato era, anche, il sonno di Gilles.

Respirava affanosamente, gemeva e il suo corpo era tesissimo.

Joanna viene svegliata dai suoi lamenti.

Immediatamente, lei si accoccola dietro le spalle di lui, facendo passare le braccia sotto le sue, fino a prendergli le mani.

Le mani del suo uomo, rese muscolose da anni e anni di estenuanti guide su ogni tipo di veicolo,in quel momento, le sembravano le pi? fragili, come quelle di una creatura indifesa.

Poi, la donna posa la guancia dietro il suo capo.

<<Sssshhhh!>> gli sussurra, dolcemente.

Lentamente, il fisico di Gilles ,si rilassa e il respiro gli si fa pi? lento e quieto.

 

26 aprile ?82

 

Joanna ? appena rientrata a casa, dopo aver accompagnato Jacques e Melanie a scuola.

Va in cucina e trova Gilles che, faticosamente, cerca di fare colazione con una ciotola di cereali.

<<Tesoro,>> dice la consorte<< Non ti sforzare, se non riesci a finire di mangiare>>.

<<Joanna>> risponde l?uomo<< E? da ieri sera che non tocco cibo?.Non voglio farmi vedere dall?Ingegnere, ridotto come uno straccio>>.

L?appuntamento con Ferrari era fissato per le 11.00, a Maranello.

Terminata la colazione, il pilota si d? una sistemata e parte, a tutta birra, verso la cittadella emiliana, in elicottero.

 

Maranello , ore 10.15

 

Gilles arriva nella sala d? aspetto dell?ufficio di Ferrari.

Erano gi? presenti Piccinini e Pironi.

Quest?ultimo, vedendo il canadese, tenta di salutarlo: <<Ciao, Gilles!>> pronuncia, sommessamente.

L?altro non risponde e si limita a gelarlo con uno sguardo duro.

Pur di non vedere , in faccia, Didier, il pilota si accomoda su una sedia e immerge il viso in una rivista messa a disposizione, nella sala.

 

Alle 11.00 in punto, la porta dello studio di Ferrari si spalanca, cogliendo di sorpresa i presenti.

<<Prego, signori!....Accomodatevi!>> con voce gentile, il segretario.

Gilles e Pironi stavano per varcare, simultaneamente, la soglia.

Si fermano. Il francese, con un cenno del braccio, invita il compagno di squadra ad entrare prima di lui.

Il canadese, con il capo, gli fa segno di precederlo.

Ferrari era dietro la sua scrivania e al suo fianco, in piedi, stava il figlio Piero.

Il Vecchio, come sempre, nel suo volto solcato dall?et?, non fa trasparire nessuna emozione, cos? come nei suoi occhi, nascosti dietro gli occhiali scuri.

Prende parola: << Sono stato informato che, ieri, tra di voi, ci sono stati dei dissensi. Non ? cos??>>

Piccinini:<<S?, Ingegnere?E? vero>>

Ferrari: <<Bene?Ora , voglio capire cosa diamine ? capitato>> e d? la parola a Gilles.

<<Non ? stato rispettato l?accordo di scuderia!...Ci ? sempre stato ordinato di non farci battaglia, nel caso fossimo stati, entrambi, in testa?.Anche il cartello che ,ieri, ? stato esposto verso la fine della gara ?certificava? che , le posizioni, dovevano essere stabili!>>

<<Non ? affato vero!>> interviene Didier<< Quel segnale era un invito a procedere in modo cauto!>>

<<Che cosa ti stai inventando, Didier!?!...Quando mai ci hanno esposto un avvertimento del genere!?!>>.

<<Gilles, ascolta>> interrompe Piccinini <<Ormai, ? andata cos?!....Ti rifarai ai prossimi Grand Prix!>>

Quella risposta liquidatoria, per il pilota, fa l?effetto di un colpo sotto la cintura.

La sua rabbia oltrepassa il limite e comincia a sfogarla, scatenando una , quasi, feroce discussione.

Ferrari , impassibilmente, assiste al diverbio, mentre il figlio ed il segretario tentano di fare mantenere la calma tra i tre.

Poi, improvvisamente, decide di rendere , nuovamente, udibile la sua voce: <<Basta cos?!>> esclama, bruscamente, sbattendo le mani sulla scrivania .

I due piloti e Piccinini, immediatamente, si zittiscono.

<<Signori>> riprende il Vecchio <<Ora, vi dico io qual? ? stata l?importanza di quella gara!>>

Attentamente, gli altri tre, si mettono ad ascoltare.

<<Ieri, ha vinto una nostra macchina>>dice l?Ingegnere<<La Ferrari ? ,finalmente, ritornata competitiva. Quindi, possiamo ambire al mondiale come nel ?79. Ma , per raggiungere lo scopo, la squadra deve ritornare compatta>>

Piccinini : <<S?, Ingegnere>>

<<Comprendo i motivi del vostro malessere>> conclude Ferrari << Ma una rossa , in questo ultimo Gran Prix , ? ritornata a vincere... Questa ? stata la cosa pi? importante>>.

?La macchina!...Per lui ,? pi? importante che abbia vinto una delle sue macchine!? pensa Gilles, totalmente atterrito dalle ultime parole del Vecchio ? Io, allora ? che cosa sono, per quest?uomo? ? Sono solo un suo dipendente che conduce le sue creazioni!...Se ne frega della mia guida!...NON CONTO NIENTE PER LUI! ?

E? un colpo al cuore, per il canadese!

L?uomo che lo volle, a tutti i costi, nella sua scuderia e di cui aveva nutrito fiducia e riposto le sue speranze, non prese, minimamente, le sue difese. Gli aveva voltato le spalle.

Modificato da vale82

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Vale...davvero emozionante!!!! tanto davvero...soprattutto in questo periodo....

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Brava Vale!

Bell'acquisto, il tuo, per questo Forum!

Grazie!! :thumbsup:

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Ecco la quarta parte del racconto

 

 

 

Montecarlo, nel primo pomeriggio

 

Joanna ? in giardino ad annaffiare delle piante quando, all?improvviso, trasale , sentendo l?uscio di casa chiudersi violentemente.

Accorre e vede che Gilles era rincasato.

La donna, immediatamente, realizza che quell?incontro con il Vecchio era stato un fallimento.

Il suo uomo tiene il capo chino e il suo sguardo ? buio dall?incredulit?.

Anche se questo poteva esserle sufficiente come risposta, ella domanda, ugualmente: << Com?? andata?>>

<<E? andata che, anche l?Ingegnere, in tutti questi anni, mi ha preso in giro!>> dice il pilota.

Joanna :<<Come!?!>>

<<Ebbene, s?>> continua Gilles<< per lui, potrei migliorare la mia guida, vincere e?..,perch? no, anche andarmi a schiantare ! Tanto, io non sono di nessuna importanza!....La cosa pi? rilevante ? che sia una delle sue macchine a vincere!>>

La consorte gli si avvicina, posando le mani sulle sue spalle, sussurrando: << Mi dispiace, Amore!>>

L?uomo: <<Ora, scusami?vado a farmi una doccia>> e si dirige al piano superiore, verso il bagno, dove poco dopo, comincia a sentirsi lo scroscio della doccia.

 

Gilles, sotto il getto, ? del tutto incurante dell?acqua che scendeva ,copiosamente,sulla nuca.

In quel momento, la sua mente ? come un aereo in caduta libera. Tanti sono i pensieri che affollano la sua testa che, qualsiasi cosa attorno a lui, non gli fa n? caldo e n? freddo.

Poi, si abbandona contro un angolo della doccia, fino a lasciarsi scivolare a sedere sul piatto di essa, tenendosi le gambe raccolte tra le braccia.

Si mette a fissare il rigagnolo d?acqua che andava nello scarico quando, poi, gli viene un ?illuminazione.

? E se ne parlassi a Mauro!?! Pensa l?uomo ?Sono sicuro che mi dar? ragione e, magari, riuscir? a convincere Ferrari a rivalutare il tutto!?.

Il tentativo ? disperato ma , per Gilles, valeva la pena provare.

 

Nel frattempo, in un?area di servizio, lungo l?autostrada che portava a Montecarlo, Pironi si ? fermato per fare benzina.

Improvvisamente, adocchia una cabina telefonica.

Era deciso a telefonare al suo compagno di scuderia per chiedere il suo perdono e spiegargli il perch? del suo disonesto gesto, ad Imola.

Poco dopo, il telefono dei Villeneuve squilla.

Gilles, appena uscito dal bagno, va a rispondere: <<Pronto?>>.

Il francese, non appena sente la sua voce, cerca di prendere parola ma, immediatamente, qualcosa dentro di lui, lo blocca, ammutolendolo.

<<Pronto!?!>> ripete il canadese.

Dall?altra parte della linea, silenzio totale.

<<PRONTO!?!>> risponde, seccato, per la terza volta.

Didier si arrende e, mordendosi le labbra, aggancia il ricevitore.

 

Montecarlo, ore 21.30

 

In un pub non lontano dal centro, Gilles si ? dato appuntamento con il suo ex compagno di scuderia e amico: Jody Scheckter, per parlargli di ci? che era capitato all?incontro con Ferrari ed esporre la sua idea.

<<Che cosa!?!>> esclama il sudafricano<<Vorresti che Forghieri convincesse l?Ingegnere a cambiare idea !?!>>

<<Beh!>> risponde l?altro <<che rivalutasse la vicenda>>

<<Gilles, stai attento!... Mettersi contro il parere del Vecchio, pu? essere un rischio>>

Il canadese:<< Tentare non nuoce!>>

<<Oh!...S?.?.S?!>> Jody, in tono canzonatorio.

In quel momento, arriva il cameriere che posa sul tavolo due bicchieri di Coca Cola ghiacciata, assieme al foglietto dell?ordinazione che, prontamente, Scheckter si mette in un taschino.

<<Questo sera, offro io>> egli dice.

Gilles <<Grazie, Jody!..Sei un angelo, come sempre!...Per?, credo che , della tua bont?, devo ?abusarne? un?attimo!>>

L?altro, con un sorriso beffardo: <<Quando fai queste ?sinistre? battute, vuol dire che mi vuoi coinvolgere nelle tue trovate?.Avanti, cosa dovrei fare?>>

<<Voglio che, domani, mi accompagni, a Maranello , da Mauro?.Ho l?anima cos? devastata che ho bisogno di un po? di sostegno morale >>.

<<Gilles, come faccio a venire con te?... Sono un ?mezzo rudere? per i dolori di questa maledetta ernia che, tra qualche giorno, mi toglieranno di mezzo>>.

Il canadese non demorde: << Ti prego!>>.

Jody, vedendo la disperazione nello sguardo supplicante dell?amico,acconsente: <<Va bene, vengo!...Non ?frignare? !>>

 

Maranello, 27 aprile

 

Sono le 10.00 del mattino ,la calma che regnava in casa ? scandita, solamente, dal cinguettio del canarino che stava in una gabbietta, nel soggiorno .

Forghieri, in questa sala, sfoglia un quotidiano, nell?attesa dell?arrivo di Gilles.

Mezz?ora dopo, la sua lettura ? interrotta da un rombo ravvicinato.

<<Questo deve essere Gilles>> dice tra s? e s?.

Va alla finestra e vede che i suoi ?sospetti? erano fondati.

Solo quel canadese poteva volare con il suo elicottero ad una quota cos? bassa e atterrare con poca curanza.

L?ingegnere esce e va verso il velivolo e nota che Gilles ? assieme a Scheckter.

<<Ah!....Jody!...Ci sei anche tu!?!....Che ci fai, qua?>> egli domanda.

<<La ?dama di compagnia? per costui!>> esclama il sudafricano, indicando l?amico con lo sguardo.

<<Su?dai!>> riprende Forghieri <<Andiamo in casa!...Vi offro un caff?!>>.

 

Tra una sorsata di caff? e l?altra ,Gilles spiega il tutto .

<<Hai tutto il mio appoggio>> dice l?ingegnere <<Questi casini, se io fossi stato presente ai box, non si sarebbero verificati!>>

<<Gi?!>> sospira il canadese

<<Tuttavia>> continua Forghieri << far rivalutare l?accaduto all?Ingegner Ferrari, ? una cosa che non posso fare>>

Gilles spalanca gli occhi: << Non potresti, proprio !?!>>

L?altro : <<No?Mi dispiace!...Ma non posso contraddirlo .? Se lo facessi, ne andrebbe il mio posto di lavoro e , anche te, avresti la carriera distrutta?Lo so che ? ingiusto>>.

Il pilota, ormai rassegnato: <<Capisco!>>

Alla fine della conversazione, Gilles e Jody si congedano dall?Ingegnere che li accompagna all?elicottero.

Al canadese sembra vivere in un incubo. Nemmeno il fidato Forghieri poteva aiutarlo.

 

Durante il viaggio di ritorno, Gilles inserisce il pilota automatico. E? cos? demoralizzato da non riuscire a fare una guida decente.

<<Dio!...Fa che non sia vero!>> esclama, coprendosi la faccia con le mani.

<<Te lo avevo detto che sarebbe stato inutile>> interviene Scheckter << Per certe soluzioni, bisogna combattere da soli cercando di non compromettere i propri sogni?Comunque, vedrai!....Tutto si risolver??.Ne sono certo!>>.

Il canadese risponde solo con un cenno di assenso con il capo.

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Ecco la quinta parte del racconto

 

 

 

 

 

Anche quel secondo e nero rientro a casa, non richiedeva spiegazioni.

Joanna si limita a fissare Gilles con uno sguardo di comprensione.

Quanto vorrebbe aiutarlo ad uscire da quella ?voragine? in cui era finito ma, purtroppo e per il momento, un suo intervento sarebbe inutile. Le ferite del cuore del suo uomo sono troppo profonde.

Poi, lei rompe quel muro di silenzio: << Ha telefonato Marcello Sabatini. Voleva sapere se, domani, eri disponibile a raggiungerlo a Maranello, per un?intervista>>.

Gilles:<<S??Pi? tardi, lo richiamo?Se non ti dispiace, adesso voglio stare un po? solo>>.

<<Certo!>> risponde la moglie , dirigendosi in cucina.

Il pilota si mette al pianoforte a suonicchiare qualche cosa. Voleva cercare di tenere sgombera la sua mente.

Sfortunatamente, il tentativo dura poco.

Egli smette di suonare e sbatte i pugni sui tasti che producono un secco suono.

La consorte, spaventata da quel rumore, corre da lui.

<<Gilles!>>

<<Joanna, ti ho detto che mi devi lasciare solo!>> esclama, bruscamente.

La donna rimane esterefatta.

E? la prima volta che suo marito trovava d?intralcio la sua presenza.

Il pilota si alza e va verso di lei, prendendole le mani: <<Scusami tesoro!....Non volevo!...Non volevo!>> e le da un bacio sulla guancia.

<<Lo so!...Lo so, amore mio>> ella dice.

Verso sera, Gilles telefona a Sabatini per mettersi d?accordo sull?intervista.

Il giornalista spiega che i principali della Ferrari volevano impedirgli l?ingresso in azienda e di fare l?intervista.

<<Marcello, non ti preoccupare! Faremo il servizio fuori dai cancelli!...Nessuno mi pu? impedire di raccontare la verit? su questo tradimento>>.

 

Maranello, 28 aprile

 

E? una ariosa giornata di sole. Attorno alla sede Ferrari,i prati stanno cominciando a diventare vermigli con il fiorire dei primi papaveri. Uno ?spettacolo? che rapisce Sabatini, mentre attende l?arrivo di Gilles, e un piccolo gruppo di fans che hanno saputo della presenza del loro beniamino, tramite delle piccole ?soffiate?.

Qualche minuto dopo, dai cancelli, esce il canadese.

Gli ammiratori acclamano il suo nome e cercano di avvicinarlo.

<<Vi prego !>> dice il pilota <<Lasciatemi tranquillo!...Non ? il momento>>.

Il gruppetto, obbediente, si fa indietro.

 

Tutto ? pronto per il servizio.

La telecamera si accende. 3,2,1?In onda!

L?intervista ha inizio.

Gilles ? un fiume di parole in piena. Non si lascia sfuggire nessun particolare, nelle sue rimostranze.

All?improvviso, un curioso si sistema alle sue spalle.

Il giornalista si preoccupa.

Vedendo come gi? era furioso Gilles, temeva una brutta reazione ai danni della persona che stava dietro di lui.

Il canadese si accorge dell?intruso e lo caccia via con un secco rimprovero.

Sabatini pu? tirare un sospiro di sollievo.

L?intervista, per il pilota, non sar? di grosso aiuto ma, almeno, a chi lo adora, pu? fare sapere quanto ? importante la lealt? e quanto ? doloroso essere ingannati.

 

Montecarlo, 29 aprile

 

Quella mattina, in casa degli Scheckter, il telefono suonava disperatamente.

Va a rispondere Jody.

Dall?altra parte della linea, c?? una Joanna totalmente distrutta.

<<Stai scherzando !?!>> il sudafricano, incredulo<<Comunque, cerca di stare calma!...Sto arrivando!>>.

Terminata la telefonata, Scheckter, rapidamente, afferra le chiavi dell?auto.

<<Jo!....Che cosa succede?>> domanda la moglie Pam.

<<Succede che Gilles ha bisogno di me!>> e, come una furia, esce di casa e parte ,a tavoletta, con la macchina, fregandosene dei dolori provocati dall?ernia. Per il suo amico, avrebbe fatto questo ed altro.

 

Poco dopo, arriva davanti all?abitazione dei Villeneuve.

E? Joanna ad aprirgli.

In casa regnava un silenzio innaturale.

<<Lui dov???>> egli domanda.

La donna: << E? di l?. In soggiorno>>.

Appena entrato in quella stanza, gli si presenta una ?scena? che lo rende esterefatto.

Gilles ? seduto , a gambe incrociate, sul sof?. Tiene stretto un cuscino di quest?ultimo tra le braccia e , con sguardo semi assente, fissa il pavimento.

<<Gilles!....Il Buddha sul sof? ? l tua nuova occupazione !?!>> dice Jody.

<<Se ti va di chiamarla cos? !>> il canadese, con tono rassegnato.

Il sudafricano gli sfila il guanciale dalle braccia e si mette a sedere, accanto a lui: <<C?? poco da scherzare!...Joanna mi ha detto che ? da ieri che non mangi e che vuoi tornare in Canada>>

<<S?, ? vero!....Me ne ritorno in Queb?c!....Cos? tolgo il disturbo alla scuderia e potranno , finalmente, trovare un pilota alla loro altezza?Poi, tanto, all?Ingegner Ferrari, cosa importa!?!...Pilota pi?, pilota meno!...La cosa importante, ? che sia una delle sue macchine a vincere!>>

Scheckter:<< Se questa ? la tua decisione, fai pure!...Non pensare a come si possano sentire i tuoi bambini e tua moglie! ?..Fregatene dell?amore che i tifosi hanno per te!...Lascia che pensino che, in realt?, sei un vigliacco!>>

Il pilota:<<Me ne vado da qua!....BASTA!!!!>>

Il sudafricano: << Gilles!? finiscila!>>

<<No, Jody!...E? finita!...Non mi vogliono pi?!....Me ne torno in Canada!>>

<<Gilles!...Vedi di piantarla!>>

<<NO!... Io lascio questo posto!>> urla, ormai, il canadese.

<<GILLES!....SMETTILA!>> controbatte Scheckter che, in piena guancia, gli scaglia un sonoro schiaffo .

Cala una coltre di stupore. Nessuno si sarebbe aspettato una simile reazione da parte del posato Jody.

I due uomini respirano, corposamente, come due mantici, guardandosi negli occhi.

Tempo di un minuto e, gradualmente, l?ambiente si fa calmo.

<<Scusami Gilles>> dice il sudafricano <<ma era per il tuo bene!>>

Il canadese, con voce sommessa: << Non ti preoccupare!>>

<<Ascolta>> riprende l?altro << Cosa pensi di risolvere con questo sistema? ?.Nulla!...Anzi, peggioreresti le cose!>>

Gilles: <<Gi?!....E pensa che ? la prima volta che mi capita di essere cos? scoraggiato!>> .Intanto, dai suoi occhi, cominciano a scendere, timidamente , delle lacrime che , pi? e pi? volte, tenta di strofinare via.

<<Anche i piloti sono degli esseri umani. Ricordatelo >> prosegue Scheckter<<Sarebbe assurdo, se non avessero sentimenti>>.

Ormai, le palpebre del canadese non riuscivano pi? ad ?arginare? quella disperazione. Le lacrime hanno cominciato a scendere sempre pi? velocemente, finche , scoppia a piangere.

Jody lo abbraccia forte a s?. ?Gilles, per me, sei come un fratello!? egli pensa ?E ,nel vederti cos?,mi si spezza il cuore!?

<<Tesoro?.non fare cos?>> interviene Joanna.

Il sudafricano: <<E? meglio che si sfoga!...Non potevate andare avanti cos?!>>

<<Ma cosa ho fatto!?!>> grida , tra le lacrime, il canadese<<Che cosa ho fatto per meritarmi tutto questo!?!>>

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