The King of Spa 637 Inviato 24 Novembre, 2010 io quella manovra (ungheria) la comprenderei se fosse fatta da bambini dell'asilo, da campioni, o presunti tali, mi aspetto altro. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 24 Novembre, 2010 (modificato) Fra l'altro io non contesto, ne ho mai contestato che Hamilton sia uno scarso o sopravalutato! Ho sempre pensato e detto che è un campione, che potenzialmente è fortissimo ma se è vero che ha ancora ora, come io credo, dopo tre anni dei "momentary lapse of reason" che lo portano a buttare gare già vinte, a maggior ragione nell'annata di esordio assoluto senza l'aiuto totale del team a scapito del più esperto compagno - e si parla dell'Alonso bicampione del mondo su Schumacher, mica di un pilota qualsiasi - non sarebbe stato ingrado di arrivare così in alto... i suoi stessi errori durante la stagione dimostrano questo. E' più che naturale per un pilota, ancorché campione, soccombere all'esordio rispetto ad un campione esperto a parità di mezzo competitivo. A meno che il team, nella sua totalità supporti l'esordiente passando costantemente, per esempio, i parametri di settaggio ed i feedback dal pilota più esperto al giovane... a meno che nelle strategie, come ha riconosciuto l'amico mammamia, non si favorisca costantemente il pilota meno esperto. siamo in OT, ha ragione il mod. http://forum.motorionline.com/index.php?showtopic=21266&view=findpost&p=848613 Modificato 24 Novembre, 2010 da Lotus Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6860 Inviato 24 Novembre, 2010 FERRARI: QUALE FUTURO? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
lucaf2000 1647 Inviato 24 Novembre, 2010 c'? il topic apposito in amarcord!! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
The King of Spa 637 Inviato 24 Novembre, 2010 (modificato) Quel che lucaf2000 dovrebbe valutare è che per una questione di bu$inne$$ ( e che bu$inne$$! una biografia celebrativa già pronta a metà del campionato ) perchè questo cos'è? Fernando Alonso. Il principe di Maranello riguardo al futuro Ferrari... Alonso chiede rinforzi al muretto Ferrari Modificato 24 Novembre, 2010 da The King of Spa Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 24 Novembre, 2010 FERRARI: QUALE FUTURO? modifico il mio ultimo trhd e lo sposto in sezione appropriata Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
The King of Spa 637 Inviato 25 Novembre, 2010 (modificato) 2011 start of 'a new era' for Ferrari - Costa Ferrari arrives in Valencia for World Finals Modificato 25 Novembre, 2010 da The King of Spa Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
marcostraz 1 Inviato 25 Novembre, 2010 (modificato) LE OPINIONI – Ferrari, diagnosi di una sconfitta: a cura della redazione di *********** Senza dubbio domenica ad Abu Dhabi la Ferrari ha fatto una gran brutta figura davanti a milioni di spettatori, facendosi beffare sulla strategia dalla giovane Red Bull, appena sei anni di corse all’attivo, che ha messo in riga tutti quest’anno (pur permanendo il dubbio di quell’ala troppo flessibile). Com’è possibile che una scuderia che ha fatto la storia della F1 sia incappata in un errore di valutazione così grossolano da apparire addirittura inverosimile? Alonso ha fatto la corsa su Webber ed è scappato Vettel. Lo spagnolo però non sembrava possedere quell’aggressività che l’aveva contraddistinto dal Gran Premio di Germania (a parte l’ordine di scuderia) in avanti. Come dire che la miglior gara dell’anno Vettel l’ha corsa proprio all’ultimo appuntamento, mentre il ferrarista ha disputato la peggiore. Il troppo spirito latino che si respira nella scuderia di Maranello, a parte una bella pattuglia di ingegneri inglesi, deve aver creato troppa pressione all’interno della squadra, mentre l’atteggiamento teutonico della Red Bull ha fatto sì che prevalesse la ragione, il cinismo e la determinazione nel momento opportuno. Non è un errore da Ferrari: manca la mano di Ross Brawn, lo stratega per eccellenza che, insieme a Schumacher, creò una coppia quasi imbattibile. Ora tocca ad Alonso realizzare la stessa sinergia. Un Alonso bravissimo nel guidare e mettere a punto la macchina in modo perfetto, ma che manca ancora di quella lucidità che gli permetta di capitalizzare al meglio le strategie della squadra. Ci vuole tempo e personalmente non sono amante dei processi o della richiesta di dimissioni a qualcuno, soprattutto la politica dovrebbe restare ben lontana da queste faccende. Lo sport è bello proprio per la sua imprevedibilità e tale deve rimanere. Cosa fare per il futuro? Dare fiducia a tutta la squadra e buttarsi alle spalle il brutto ricordo di Abu Dhabi, partendo dalle tante cose positive emerse in questo splendido 2010. Marina Beccuti 100090abu-******Perdere, o meglio regalare, un campionato del mondo agli avversari deve aver pesato a Maranello. Il grossolano errore degli strateghi Ferrari è stato quello di concentrare le attenzioni e le valutazioni cruciali sul passo e sulle scelte di Webber e di quelle del suo box. Così facendo, pare che gli uomini del Cavallino si siano letteralmente dimenticati del compagno di Webber, Vettel, il più veloce in pista, e del fatto che Alonso e Massa, nel rientrare in pista dopo il pit stop molto anticipato, sarebbero rimasti intrappolati nel traffico. Meglio sarebbe stato provare a giocare la carta della sosta anticipata con Massa, subito dopo l’entrata della safety car: scelta che ha premiato Petrov e Rosberg. Poi, Alonso poteva attendere gli sviluppi della gara e rimanere in pista con le gomme morbide, che non palesavano grossi problemi di usura. Pare che alla Ferrari le procedure siano troppo macchinose e le decisioni debbano essere prese da troppe persone. Ora si stanno cercando i colpevoli di tali errori, anche se le dichiarazioni del dopo gara di Montezemolo & co sembrano rivolte alla positività. Ricordiamo però che, dopo lo sciagurato pit stop di Massa a Singapore nel 2008 e la sconfitta ai danni di Hamilton nel Mondiale, a Maranello saltarono delle teste, prima fra tutte quella di Baldisserri. La gestione Domenicali ha portato alla Ferrari due sconfitte all’ultima gara di campionato (nel 2008 e quest’anno) e l’incolore stagione 2009: sarebbe ora di cercare il colpevole e agire di conseguenza. Giulio Gamberini Il Mondiale non è stato perso dalla Ferrari, ma vinto dalla scuderia che ha messo in pista la migliore monoposto: la Red Bull. Per quasi tutta la stagione la F10 si è dimostrata inferiore non solo alla RB6 ma anche alla McLaren. Solo gli errori dei piloti e del muretto gestito da Horner hanno tenuto vivo questo campionato. Il problema della Scuderia di Maranello è proprio da ricercarsi nella vettura, e non semplicemente in una strategia sbagliata nell’ultima gara, seppure si tratti di un gravissimo errore di valutazione che a questi livelli non si dovrebbe mai commettere, soprattutto quando in palio c’è un Mondiale. Quando sei costretto a correre sapendo di dover guidare e lavorare sempre oltre il limite dando il 110% è ovvio che cadi in errori. Secondo il mio modesto parere i risultati di Felipe Massa rispecchiano maggiormente il vero valore della F10: da diversi anni la Ferrari non è più la vettura di riferimento e per recuperare il gap è costretta a copiare le soluzioni degli altri. Bisogna osare di più portando un pista novità importanti. Insomma, quest’anno il team si è trovato a correre solo con un pilota. In Ferrari dovranno fare certamente dei cambiamenti e alcune teste cadere, anche a livello di piloti e collaudatori. Non ci si può permettere di perdere in questo modo. Alberto Fussotto 100088abu-******Alla Ferrari manca la macchina? Forse, ma non è un problema così grave: la F10 era la seconda miglior vettura quest’anno, non un catorcio qualsiasi. Per cui essere meno veloci non fa la differenza. Alla rossa fa differenza non avere più Ross Brawn. Da quando il vero genio dietro le vittorie di Schumacher se ne è andato, la Ferrari ha cominciato una parabola discendente. Tanti errori sono stati commessi al muretto: prima si è incolpato Baldisserri, ora vedremo chi. Per me, guardate un po’, la colpa è di Domenicali. Brawn aveva una particolarità: era furbo, e per questo lo era la Ferrari. Domenicali lo sa, avendoci lavorato, e vorrebbe che la sua rossa si comporti allo stesso modo. È come un bambino che gioca alla famiglia. Solo che Domenicali non sa fare il furbo, è maldestro, e così tutta la squadra. La Ferrari ha tre possibilità: fare finta di niente per non ammettere i propri errori, sostituire il capro espiatorio, e, quella che piace di più al sottoscritto, cambiare atteggiamento verso le corse. Meno chiacchiere, più azione. Meno piagnistei di fronte ai commissari e più lotta in pista. Come ha fatto la McLaren: nel 2007 cercarono di fare i furbi senza riuscirci, e per redimersi hanno cambiato modo di correre. Ogni tanto parte qualche lamentela, ma per lo più combattono. E lo fanno in pista. Questo deve fare la Ferrari. Andrea Giachè Doveva essere la gara della consacrazione, quella del primo Mondiale piloti di Alonso nell’anno del debutto con la tuta rossa e il cavallino rampante cucito sul petto, quella del riscatto Ferrari dopo tre stagioni altalenanti, condite da vittorie fatte di grinta e tonfi clamorosi. E invece quella di Abu Dhabi di domenica scorsa, si è trasformata nella gara della disfatta ferrarista, della strategia suicida al muretto box, che ha finito per “regalare” il Mondiale a Vettel e alla Red Bull, nonostante i quindici punti di distacco che alla vigilia, separavano il tedesco proprio da Alonso. Facile cadere nello scontato e nel ripetitivo quando si fanno i processi a cose fatte, vero, ma l’errore della Ferrari c’è stato ed è anche uno di quelli che fanno rumore, soprattutto perchè, tirate le somme, è costato un Mondiale quasi già in tasca e perché commesso da un team esperto, che proprio della gestione tattica aveva fatto uno dei suoi inossidabili punti di forza nell’epopea schumacheriana dell’ultima decade. La dinamica dei fatti è ormai chiara: il Mondiale, Alonso non l’avrebbe gettato via se non avesse sostituito le morbide troppo presto per marcare stretto, classifica alla mano, il suo rivale più pericoloso: Webber. Ma perché? Al muretto Ferrari è mancata ancora una volta la lucidità e la freddezza, il senso tattico, la furbizia e il coordinamento di chi fa la differenza. Ancora una volta, appunto. Pur non essendo la Ferrari “una manica di incompetenti”, per citare le parole del timoniere Domenicali, appare evidente che per tornare ad essere vincenti, raccolti i cocci, al cavallino urge un cambiamento di rotta consistente, soprattutto nell’organico che costituisce il muretto, tante, troppo volte negli ultimi tre anni protagonista in negativo di decisioni quanto meno opinabili. Errori al box a parte però, se è vero che i mondiali non si vincono e non si perdono all’ultima gara solo per sfortuna, è indubbio che anche le leggerezze di Alonso nella prima metà campionato e l’inferiorità tecnica palesata fino a metà stagione dalla F10 (pur progettata con largo anticipo rispetto alle rivali dopo la scelta, nel giugno del 2009, di congelare lo sviluppo della fallimentare F60) hanno avuto il loro peso schiacciante. Sbagliando s’impara, si dice. Chissà se la Ferrari avrà imparato davvero. Cristina Capruzzi 100098abu-******Un detto recita: “Punta al dieci per avere otto”. Una massima scolastica che dovrebbe, a parole, spronare a impiegare il massimo delle tue risorse per ottenere il miglior risultato possibile. E’ un principio che vale in tutti i campi, Formula 1 compresa, e che sembra essere mancato alla Ferrari nella domenica di Abu Dhabi, colpita da un improvviso blackout il giorno dopo un’ottima qualifica di Alonso. Con il terzo posto del pilota spagnolo, al team del cavallino bastava lasciarsi alle spalle Webber per assicurarsi il titolo piloti. Ne erano convinti praticamente tutti, tifosi e Lega compresi. Ma è bastato assistere a poco meno di metà gara per realizzare quanto quella certezza fosse terribilmente fragile, quanto quella scelta di marcare stretto uno spento Webber risultasse tanto semplice quanto approssimativa. Da quel momento, le sicurezze della strategia si sono tramutate in incognite che gli ingegneri, armati di telemetria e altri ausili, non potevano e non dovevano trascurare. Rifugiandosi sulla difensiva e puntando al minimo risultato utile, la Ferrari si è ritrovata a condurre una gara in balia degli eventi, a cominciare dalla partenza dove Alonso ha preferito lasciare strada a Button e avere la Red Bull dell’australiano negli specchietti. Ma in uno sport veloce come la Formula 1, quanto può essere producente guardarsi le spalle per 55 giri? Al terzo anno di digiuno, l’errore di Abu Dhabi si fa ancora più pesante per un team che, nonostante tutto, è riuscito a mantenere vivo il Mondiale sino all’ultimo round. E che può meritarsi un’altra possibilità. Alessandro Burkia Il flop di Abu Dhabi fa scalpore, ma il mancato successo della Ferrari ha origini ben lontane. Due le ragioni principali che hanno portato a questo epilogo: il progetto e lo sviluppo della macchina da un lato, le lacune nella gestione delle strategie dall’altra. La macchina, anzi tutto: è evidente che la F10 non fosse un fulmine di guerra, a Maranello sono stati bravi a reagire (soprattutto migliorando l’affidabilità), ma l’arma messa in mano ad Alonso non è mai stata letale. Questo, chiaramente, è alla base di tutte le difficoltà stagionali e su questo aspetto occorre che a Maranello si rinforzino. Basterà l’arrivo di Fry a dare una svolta ad un dipartimento R&D che, in questi anni, non ha mai dato la sensazione di essere al top? L’harakiri mediorientale, infine: la serie di errori commessi negli Emirati dal muretto in rosso è sotto gli occhi di tutti, inutile ritornare sulla questione. Ma spiace notare che, sul piano delle strategie, gli errori siano stati frequenti, in questi anni: troppo, per non pensare che a Maranello manchi uno stratega. Brawn non ha avuto eredi, anche se Baldisserri – il discepolo di Ross, il padre della famosa strategia a 4 soste di Magny Cours 2004 – è stato liquidato un po’ troppo in fretta. Sotto l’albero di Natale, Domenicali dovrà regalarsi uno stratega con i fiocchi. Paolo Bellodi 100101abu-******La mia opinione è che la debacle Ferrari ad Abu Dhabi sia dipesa prima di tutto da un clamoroso errore ai box. Domenica bastava farsi “scortare” da Hamilton al terzo o al peggio al quarto posto, ed era fatta. Mi risulta difficile comprendere cosa pensasse di fare la Ferrari con quella mossa. Marcare Webber? Ma Webber non era l’unico contendente al titolo. Pensavano che Rosberg e Petrov non arrivassero alla fine con quelle gomme? Che Button prendesse così tanto vantaggio da uscire davanti a Vettel e gli risolvesse la situazione? Ma l’errore non è solo alla luce del risultato finale che si è rivelato negativo. A mio avviso è proprio un errore “di principio”. Non si mette il tuo pilota, leader della classifica, in mezzo al gruppo, dove tutto può succedere, tant’è che dopo due giri poco ci mancava che Alonso centrava Petrov nell’unico mezzo tentativo di sorpasso. Ma qui sta l’altra nota un po’ patetica di domenica scorsa. Da appassionato di corse americane, quando sento esultare per un terzo posto in griglia che “regala mezzo Mondiale” rispetto a chi parte quinto, mi viene da ridere. Io “che ho visto cose che voi umani” mi verrebbe da dire, che ho visto nella gara decisiva che assegnava il titolo gente partire ultima e vincere (ok, si correva su un ovale), quando vedo un pilota del calibro di Alonso restare impossibilitato per una cinquantina di giri a superare il pilota che gli sta davanti, mi chiedo: ma il senso di una categoria automobilistica in cui in due ore non c’è un sorpasso, qual è? Ha ancora un senso una categoria che assegna il titolo anche perché non è possibile superare neanche un macchina che va un secondo più lenta? A mio avviso, la Formula 1 sopravvive perché è fortissima mediaticamente ed ha gli agganci dei neo-ricchi del ventunesimo secolo, ma sportivamente è una categoria che non ha alcun senso. Marco Strazzulla C'è anche la mia di opinione... Modificato 25 Novembre, 2010 da marcostraz Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 25 Novembre, 2010 http://f1grandprix.motorionline.com/indiscrezioni-lasciano-intendere-che-cadranno-delle-teste-alla-ferrari/ Mi chiedo se la struttura tecnica sar? coinvolta nel repulisti. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 25 Novembre, 2010 LE OPINIONI ? Ferrari, diagnosi di una sconfitta: a cura della redazione di *********** Senza dubbio domenica ad Abu Dhabi la Ferrari ha fatto una gran brutta figura davanti a milioni di spettatori, facendosi beffare sulla strategia dalla giovane Red Bull, appena sei anni di corse all?attivo, che ha messo in riga tutti quest?anno (pur permanendo il dubbio di quell?ala troppo flessibile). Com?? possibile che una scuderia che ha fatto la storia della F1 sia incappata in un errore di valutazione cos? grossolano da apparire addirittura inverosimile? Alonso ha fatto la corsa su Webber ed ? scappato Vettel. Lo spagnolo per? non sembrava possedere quell?aggressivit? che l?aveva contraddistinto dal Gran Premio di Germania (a parte l?ordine di scuderia) in avanti. Come dire che la miglior gara dell?anno Vettel l?ha corsa proprio all?ultimo appuntamento, mentre il ferrarista ha disputato la peggiore. Il troppo spirito latino che si respira nella scuderia di Maranello, a parte una bella pattuglia di ingegneri inglesi, deve aver creato troppa pressione all?interno della squadra, mentre l?atteggiamento teutonico della Red Bull ha fatto s? che prevalesse la ragione, il cinismo e la determinazione nel momento opportuno. Non ? un errore da Ferrari: manca la mano di Ross Brawn, lo stratega per eccellenza che, insieme a Schumacher, cre? una coppia quasi imbattibile. Ora tocca ad Alonso realizzare la stessa sinergia. Un Alonso bravissimo nel guidare e mettere a punto la macchina in modo perfetto, ma che manca ancora di quella lucidit? che gli permetta di capitalizzare al meglio le strategie della squadra. Ci vuole tempo e personalmente non sono amante dei processi o della richiesta di dimissioni a qualcuno, soprattutto la politica dovrebbe restare ben lontana da queste faccende. Lo sport ? bello proprio per la sua imprevedibilit? e tale deve rimanere. Cosa fare per il futuro? Dare fiducia a tutta la squadra e buttarsi alle spalle il brutto ricordo di Abu Dhabi, partendo dalle tante cose positive emerse in questo splendido 2010. Marina Beccuti 100090abu-******Perdere, o meglio regalare, un campionato del mondo agli avversari deve aver pesato a Maranello. Il grossolano errore degli strateghi Ferrari ? stato quello di concentrare le attenzioni e le valutazioni cruciali sul passo e sulle scelte di Webber e di quelle del suo box. Cos? facendo, pare che gli uomini del Cavallino si siano letteralmente dimenticati del compagno di Webber, Vettel, il pi? veloce in pista, e del fatto che Alonso e Massa, nel rientrare in pista dopo il pit stop molto anticipato, sarebbero rimasti intrappolati nel traffico. Meglio sarebbe stato provare a giocare la carta della sosta anticipata con Massa, subito dopo l?entrata della safety car: scelta che ha premiato Petrov e Rosberg. Poi, Alonso poteva attendere gli sviluppi della gara e rimanere in pista con le gomme morbide, che non palesavano grossi problemi di usura. Pare che alla Ferrari le procedure siano troppo macchinose e le decisioni debbano essere prese da troppe persone. Ora si stanno cercando i colpevoli di tali errori, anche se le dichiarazioni del dopo gara di Montezemolo & co sembrano rivolte alla positivit?. Ricordiamo per? che, dopo lo sciagurato pit stop di Massa a Singapore nel 2008 e la sconfitta ai danni di Hamilton nel Mondiale, a Maranello saltarono delle teste, prima fra tutte quella di Baldisserri. La gestione Domenicali ha portato alla Ferrari due sconfitte all?ultima gara di campionato (nel 2008 e quest?anno) e l?incolore stagione 2009: sarebbe ora di cercare il colpevole e agire di conseguenza. Giulio Gamberini Il Mondiale non ? stato perso dalla Ferrari, ma vinto dalla scuderia che ha messo in pista la migliore monoposto: la Red Bull. Per quasi tutta la stagione la F10 si ? dimostrata inferiore non solo alla RB6 ma anche alla McLaren. Solo gli errori dei piloti e del muretto gestito da Horner hanno tenuto vivo questo campionato. Il problema della Scuderia di Maranello ? proprio da ricercarsi nella vettura, e non semplicemente in una strategia sbagliata nell?ultima gara, seppure si tratti di un gravissimo errore di valutazione che a questi livelli non si dovrebbe mai commettere, soprattutto quando in palio c?? un Mondiale. Quando sei costretto a correre sapendo di dover guidare e lavorare sempre oltre il limite dando il 110% ? ovvio che cadi in errori. Secondo il mio modesto parere i risultati di Felipe Massa rispecchiano maggiormente il vero valore della F10: da diversi anni la Ferrari non ? pi? la vettura di riferimento e per recuperare il gap ? costretta a copiare le soluzioni degli altri. Bisogna osare di pi? portando un pista novit? importanti. Insomma, quest?anno il team si ? trovato a correre solo con un pilota. In Ferrari dovranno fare certamente dei cambiamenti e alcune teste cadere, anche a livello di piloti e collaudatori. Non ci si pu? permettere di perdere in questo modo. Alberto Fussotto 100088abu-******Alla Ferrari manca la macchina? Forse, ma non ? un problema cos? grave: la F10 era la seconda miglior vettura quest?anno, non un catorcio qualsiasi. Per cui essere meno veloci non fa la differenza. Alla rossa fa differenza non avere pi? Ross Brawn. Da quando il vero genio dietro le vittorie di Schumacher se ne ? andato, la Ferrari ha cominciato una parabola discendente. Tanti errori sono stati commessi al muretto: prima si ? incolpato Baldisserri, ora vedremo chi. Per me, guardate un po?, la colpa ? di Domenicali. Brawn aveva una particolarit?: era furbo, e per questo lo era la Ferrari. Domenicali lo sa, avendoci lavorato, e vorrebbe che la sua rossa si comporti allo stesso modo. ? come un bambino che gioca alla famiglia. Solo che Domenicali non sa fare il furbo, ? maldestro, e cos? tutta la squadra. La Ferrari ha tre possibilit?: fare finta di niente per non ammettere i propri errori, sostituire il capro espiatorio, e, quella che piace di pi? al sottoscritto, cambiare atteggiamento verso le corse. Meno chiacchiere, pi? azione. Meno piagnistei di fronte ai commissari e pi? lotta in pista. Come ha fatto la McLaren: nel 2007 cercarono di fare i furbi senza riuscirci, e per redimersi hanno cambiato modo di correre. Ogni tanto parte qualche lamentela, ma per lo pi? combattono. E lo fanno in pista. Questo deve fare la Ferrari. Andrea Giach? Doveva essere la gara della consacrazione, quella del primo Mondiale piloti di Alonso nell?anno del debutto con la tuta rossa e il cavallino rampante cucito sul petto, quella del riscatto Ferrari dopo tre stagioni altalenanti, condite da vittorie fatte di grinta e tonfi clamorosi. E invece quella di Abu Dhabi di domenica scorsa, si ? trasformata nella gara della disfatta ferrarista, della strategia suicida al muretto box, che ha finito per ?regalare? il Mondiale a Vettel e alla Red Bull, nonostante i quindici punti di distacco che alla vigilia, separavano il tedesco proprio da Alonso. Facile cadere nello scontato e nel ripetitivo quando si fanno i processi a cose fatte, vero, ma l?errore della Ferrari c?? stato ed ? anche uno di quelli che fanno rumore, soprattutto perch?, tirate le somme, ? costato un Mondiale quasi gi? in tasca e perch? commesso da un team esperto, che proprio della gestione tattica aveva fatto uno dei suoi inossidabili punti di forza nell?epopea schumacheriana dell?ultima decade. La dinamica dei fatti ? ormai chiara: il Mondiale, Alonso non l?avrebbe gettato via se non avesse sostituito le morbide troppo presto per marcare stretto, classifica alla mano, il suo rivale pi? pericoloso: Webber. Ma perch?? Al muretto Ferrari ? mancata ancora una volta la lucidit? e la freddezza, il senso tattico, la furbizia e il coordinamento di chi fa la differenza. Ancora una volta, appunto. Pur non essendo la Ferrari ?una manica di incompetenti?, per citare le parole del timoniere Domenicali, appare evidente che per tornare ad essere vincenti, raccolti i cocci, al cavallino urge un cambiamento di rotta consistente, soprattutto nell?organico che costituisce il muretto, tante, troppo volte negli ultimi tre anni protagonista in negativo di decisioni quanto meno opinabili. Errori al box a parte per?, se ? vero che i mondiali non si vincono e non si perdono all?ultima gara solo per sfortuna, ? indubbio che anche le leggerezze di Alonso nella prima met? campionato e l?inferiorit? tecnica palesata fino a met? stagione dalla F10 (pur progettata con largo anticipo rispetto alle rivali dopo la scelta, nel giugno del 2009, di congelare lo sviluppo della fallimentare F60) hanno avuto il loro peso schiacciante. Sbagliando s?impara, si dice. Chiss? se la Ferrari avr? imparato davvero. Cristina Capruzzi 100098abu-******Un detto recita: ?Punta al dieci per avere otto?. Una massima scolastica che dovrebbe, a parole, spronare a impiegare il massimo delle tue risorse per ottenere il miglior risultato possibile. E? un principio che vale in tutti i campi, Formula 1 compresa, e che sembra essere mancato alla Ferrari nella domenica di Abu Dhabi, colpita da un improvviso blackout il giorno dopo un?ottima qualifica di Alonso. Con il terzo posto del pilota spagnolo, al team del cavallino bastava lasciarsi alle spalle Webber per assicurarsi il titolo piloti. Ne erano convinti praticamente tutti, tifosi e Lega compresi. Ma ? bastato assistere a poco meno di met? gara per realizzare quanto quella certezza fosse terribilmente fragile, quanto quella scelta di marcare stretto uno spento Webber risultasse tanto semplice quanto approssimativa. Da quel momento, le sicurezze della strategia si sono tramutate in incognite che gli ingegneri, armati di telemetria e altri ausili, non potevano e non dovevano trascurare. Rifugiandosi sulla difensiva e puntando al minimo risultato utile, la Ferrari si ? ritrovata a condurre una gara in balia degli eventi, a cominciare dalla partenza dove Alonso ha preferito lasciare strada a Button e avere la Red Bull dell?australiano negli specchietti. Ma in uno sport veloce come la Formula 1, quanto pu? essere producente guardarsi le spalle per 55 giri? Al terzo anno di digiuno, l?errore di Abu Dhabi si fa ancora pi? pesante per un team che, nonostante tutto, ? riuscito a mantenere vivo il Mondiale sino all?ultimo round. E che pu? meritarsi un?altra possibilit?. Alessandro Burkia Il flop di Abu Dhabi fa scalpore, ma il mancato successo della Ferrari ha origini ben lontane. Due le ragioni principali che hanno portato a questo epilogo: il progetto e lo sviluppo della macchina da un lato, le lacune nella gestione delle strategie dall?altra. La macchina, anzi tutto: ? evidente che la F10 non fosse un fulmine di guerra, a Maranello sono stati bravi a reagire (soprattutto migliorando l?affidabilit?), ma l?arma messa in mano ad Alonso non ? mai stata letale. Questo, chiaramente, ? alla base di tutte le difficolt? stagionali e su questo aspetto occorre che a Maranello si rinforzino. Baster? l?arrivo di Fry a dare una svolta ad un dipartimento R&D che, in questi anni, non ha mai dato la sensazione di essere al top? L?harakiri mediorientale, infine: la serie di errori commessi negli Emirati dal muretto in rosso ? sotto gli occhi di tutti, inutile ritornare sulla questione. Ma spiace notare che, sul piano delle strategie, gli errori siano stati frequenti, in questi anni: troppo, per non pensare che a Maranello manchi uno stratega. Brawn non ha avuto eredi, anche se Baldisserri ? il discepolo di Ross, il padre della famosa strategia a 4 soste di Magny Cours 2004 ? ? stato liquidato un po? troppo in fretta. Sotto l?albero di Natale, Domenicali dovr? regalarsi uno stratega con i fiocchi. Paolo Bellodi 100101abu-******La mia opinione ? che la debacle Ferrari ad Abu Dhabi sia dipesa prima di tutto da un clamoroso errore ai box. Domenica bastava farsi ?scortare? da Hamilton al terzo o al peggio al quarto posto, ed era fatta. Mi risulta difficile comprendere cosa pensasse di fare la Ferrari con quella mossa. Marcare Webber? Ma Webber non era l?unico contendente al titolo. Pensavano che Rosberg e Petrov non arrivassero alla fine con quelle gomme? Che Button prendesse cos? tanto vantaggio da uscire davanti a Vettel e gli risolvesse la situazione? Ma l?errore non ? solo alla luce del risultato finale che si ? rivelato negativo. A mio avviso ? proprio un errore ?di principio?. Non si mette il tuo pilota, leader della classifica, in mezzo al gruppo, dove tutto pu? succedere, tant?? che dopo due giri poco ci mancava che Alonso centrava Petrov nell?unico mezzo tentativo di sorpasso. Ma qui sta l?altra nota un po? patetica di domenica scorsa. Da appassionato di corse americane, quando sento esultare per un terzo posto in griglia che ?regala mezzo Mondiale? rispetto a chi parte quinto, mi viene da ridere. Io ?che ho visto cose che voi umani? mi verrebbe da dire, che ho visto nella gara decisiva che assegnava il titolo gente partire ultima e vincere (ok, si correva su un ovale), quando vedo un pilota del calibro di Alonso restare impossibilitato per una cinquantina di giri a superare il pilota che gli sta davanti, mi chiedo: ma il senso di una categoria automobilistica in cui in due ore non c?? un sorpasso, qual ?? Ha ancora un senso una categoria che assegna il titolo anche perch? non ? possibile superare neanche un macchina che va un secondo pi? lenta? A mio avviso, la Formula 1 sopravvive perch? ? fortissima mediaticamente ed ha gli agganci dei neo-ricchi del ventunesimo secolo, ma sportivamente ? una categoria che non ha alcun senso. Marco Strazzulla C'? anche la mia di opinione... quoto al 100% Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
tigre 38 Inviato 25 Novembre, 2010 Questo mondiale verr? piu' che altro ricordato perch? Alonso ? rimasto dietro a Petrov, nonostante tutte le dietrologie che possiamo fare; poi ma solo dopo per la decisione sbagliata di tutto il team compreso Alonso. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Isomax89 0 Inviato 25 Novembre, 2010 Questo mondiale verr? piu' che altro ricordato perch? Alonso ? rimasto dietro a Petrov, nonostante tutte le dietrologie che possiamo fare; poi ma solo dopo per la decisione sbagliata di tutto il team compreso Alonso. No no per me si ricorderanno della c***a fatta ai box! Poi non ? certo colpa di Alonso se Petrov gli dava 4kmh sul dritto nonostante fosse in scia!! Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
The King of Spa 637 Inviato 25 Novembre, 2010 secondo me lo ha perso anche qua Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 25 Novembre, 2010 (modificato) Udite, udite... da pagina sportiva di RADIO RAI 1 Sport... Domenicali avrebbe confermato che Massa è ancora pilota, allo stato attuale, Ferrari 2011 ma voci più che insistenti danno grande possibilità di scambio con Kubica Robert, da più di un anno nel mirino della scuderia... E' stata confermata la notevole delusione dettata dalle prestazioni di Massa quest'anno, determinanti per la perdita del mondiale costruttori... Speròm. Modificato 25 Novembre, 2010 da Lotus Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
The King of Spa 637 Inviato 25 Novembre, 2010 con Kubica si sta ripetendo la stessa storia di Alonso, annunciato anni prima di quanto effettivamente si aspettasse. Io credo che pi? che essere il sostituto di Massa, che comunque andr? via, possa essere il sostituto di Alonso, non credo che lo spagnolo rimanga ancora in Ferrari nel caso non dovesse portare il titolo a casa nel 2011. e poi non ce lo vedo Kubica lasciare strada ad Alonso e allo spagnolo non credo piacerebbe ripetere un altro 2007 con uno che non ha vinto nulla e quindi molto affamato di vittorie pi? di quanto lo fosse Hamilton al debutto. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Wexx 2 Inviato 25 Novembre, 2010 Sinceramente non credo che la Ferrari quest'anno abbia scelto Alonso a prescindere, come non credo che lo sceglierebbe l'anno prossimo. Semplicemente ? una squadra che ti d? qualche gara per fare a chi ce l'ha pi? lungo e poi chi ce l'ha pi? corto fa il secondo e pace all'anima sua. Se quest'anno il rapporto prestazionale Alo-Mas fosse stato inverso sarebbe stato inverso l'atteggiamento del muretto. Tra Kimi e Felipe fu cos? e non credo basti lo sponsor per far preferire un pilota pi? lento a uno che va pi? veloce, non quando in ballo c'? la possibilit? di vincere i titoli. Detto questo con Kubica Alonso va a patire e di grosso, forse quanto con Hamilton, ma per la Ferrari sarebbe una coppia perfetta, di gran lunga la migliore del mondiale, eguagliabile solo (ma neanche) da Hamilton-Vettel. Potrebbero forse pestarsi i piedi, ma sono due che i fanno praticamente sempre il massimo dei punti possibili col mezzo che hanno. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Lotus 4 Inviato 25 Novembre, 2010 (modificato) con Kubica si sta ripetendo la stessa storia di Alonso, annunciato anni prima di quanto effettivamente si aspettasse. Io credo che più che essere il sostituto di Massa, che comunque andrà via, possa essere il sostituto di Alonso, non credo che lo spagnolo rimanga ancora in Ferrari nel caso non dovesse portare il titolo a casa nel 2011. e poi non ce lo vedo Kubica lasciare strada ad Alonso e allo spagnolo non credo piacerebbe ripetere un altro 2007 con uno che non ha vinto nulla e quindi molto affamato di vittorie più di quanto lo fosse Hamilton al debutto. Alonso non avrebbe nessun problema a coabitare con un pilota come Kubica... a prescindere da quel che ti fa comodo credere ha più volte ribadito di non aver paura di nessuno in un rapporto alla pari... e di essere pronto ad applaudire l'eventuale collega che si dovesse grazie ai propri mezzi dimostrarsi superiore in pista... Come tutti i campioni, però, non sopporta di essere penalizzato o di essere coinvolto in duelli di celodurismo sterile o verbale con piloti palesemente inferiori o che hanno visibilmente meno possibilità contingenti di affermarsi ( il famoso "it's ridicolous" che tanto avete travisato, come sempre :lol: ). Con Kubica non avrebbe nessun problema a lottare alla pari per il titolo, la Ferrari avrebbe sicuramente da guadagnarci...potendo finalmente contare su una coppia vincente in grado di assicurare il costruttori senza patemi ( auto permettendo ). A questo punto, ed è li che io ho dubbi, è fondamentale una direzione che non faccia errori, decisa e abbastanza "neutrale", sicuramente autorevole ma non alla Dennis 2007 tantomeno alla Todt... se vogliamo, alla Dennis(Ramirez) 1988-89... Modificato 25 Novembre, 2010 da Lotus Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
mammamia 3 Inviato 25 Novembre, 2010 io quella manovra (ungheria) la comprenderei se fosse fatta da bambini dell'asilo, da campioni, o presunti tali, mi aspetto altro. grazie, adesso ho capito e ... non condivido Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6860 Inviato 25 Novembre, 2010 alonso e kubica farebbero la fine di alonso e hamilton Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
mammamia 3 Inviato 25 Novembre, 2010 se robert viene in ferrari ( ma non lo penso) divento ferrarista ! (... forse ...) Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti