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gio66

Anche i piloti, nel loro piccolo, ne sparano.

Post raccomandati

Il concetto magari ? anche condivisibile, ma traspare una visione un po' "fondamentalista" (in senso buono).

 

Certo, per? per lo meno sa di quel che parla, a differenza di chi reputa che i migliori di sempre sono soltanto quelli che ha visto in TV dagli anni '90 in poi sui circuiti in mezzo al nulla e su aeronavi elettroniche spacciate per auto da corsa.

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Schumacher e Ascari hanno guidato mezzi diversi, ma hanno fatto lo stesso mestiere. Il fatto che un tempo si rischiasse di pi? la pelle non ? un "merito" dei piloti di una volta, ma semplicemente un dato di fatto dovuto all'inferiore sviluppo tecnologico e a una cultura della sicurezza ancora non sviluppata. La cosa che mi fa sorridere ? vedere utenti che sostanzialmente rimpiangono le "eroiche" gesta dei piloti di un tempo per poi, giustamente, chiedere maggiore sicurezza sui circuiti. Io di eroico nelle gare di Ascari e Fangio non ci vedo nulla, sono solo piloti strapagati per rischiare la pelle. Se basta rischiare la pelle per essere eroi, si potrebbe piuttosto definirli dei cretini, visto che rischiano la pelle per una attivit? ludico/lucrativa.

Nei tuoi post, ***, c'? quella puzza sotto al naso di chi parla dalla cattedra di una cultura vetusta e deturpata di fronte allo scempio delle invasioni barbariche, ma stiamo solo parlando di gente che, per divertimento e per soldi, guida auto da corsa. La frase che hai postato ? troppo seria per una attivit? assolutamente non eroica come l'automobilismo.

 

Aeronavi elettroniche spacciate per auto da corsa? Hai la definizione ultima di auto da corsa per caso? Un auto da corsa ? un automobile tirata al massimo per andare forte, pi? va forte pi? ? un'auto da corsa. Se rovesciare un aereo fa andare pi? forte significa che un'aereo rovesciato ? un'auto da corsa.

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Schumacher e Ascari hanno guidato mezzi diversi, ma hanno fatto lo stesso mestiere. Il fatto che un tempo si rischiasse di pi? la pelle non ? un "merito" dei piloti di una volta, ma semplicemente un dato di fatto dovuto all'inferiore sviluppo tecnologico e a una cultura della sicurezza ancora non sviluppata. La cosa che mi fa sorridere ? vedere utenti che sostanzialmente rimpiangono le "eroiche" gesta dei piloti di un tempo per poi, giustamente, chiedere maggiore sicurezza sui circuiti. Io di eroico nelle gare di Ascari e Fangio non ci vedo nulla, sono solo piloti strapagati per rischiare la pelle. Se basta rischiare la pelle per essere eroi, si potrebbe piuttosto definirli dei cretini, visto che rischiano la pelle per una attivit? ludico/lucrativa.

Nei tuoi post, ***, c'? quella puzza sotto al naso di chi parla dalla cattedra di una cultura vetusta e deturpata di fronte allo scempio delle invasioni barbariche, ma stiamo solo parlando di gente che, per divertimento e per soldi, guida auto da corsa. La frase che hai postato ? troppo seria per una attivit? assolutamente non eroica come l'automobilismo.

 

Aeronavi elettroniche spacciate per auto da corsa? Hai la definizione ultima di auto da corsa per caso? Un auto da corsa ? un automobile tirata al massimo per andare forte, pi? va forte pi? ? un'auto da corsa. Se rovesciare un aereo fa andare pi? forte significa che un'aereo rovesciato ? un'auto da corsa.

 

Guarda, stai piantando una polemica inutile, inutile come il tuo post che spara fuori bersaglio, anche accusandomi di cose che non ho mai detto, men che meno in questa discussione. Se hai pregiudizi nei miei confronti, credendo che io a mia volta abbia dei pregiudizi, liberissimo di averli. Ma non tirarli fuori quando non c'entrano nulla.

 

Infatti io non ho detto tutte quelle cose che tu dici a proposito della "sicurezza", dell' "eroismo" e tutto il caravanserraglio che hai scodellato.

 

Io ho solo riportato una frase altrui, di chi ha visto e vissuto certamente pi? epoche dell'automobilismo rispetto a me e rispetto a te, e successivamente ho detto che, sebbene possa sembrare una versione fondamentalista come ha legittimamente commentato Cecco7, "lei sa di quel che parla, a differenza di chi reputa che i migliori di sempre sono soltanto quelli che ha visto in TV dagli anni '90 in poi sui circuiti in mezzo al nulla e su aeronavi elettroniche spacciate per auto da corsa".

 

E' chiaro? Ho solo detto che ? un pregiudizio presuntuoso il credere che i migliori di sempre siano solo quelli dagli anni '90 ad oggi. Ripeto, ? chiaro? Non so dove cavolo ho mai detto tutte quelle cose che hai sparato a mitraglia e su cui hai anche pensato di creare una bella metafora con cui dipingermi, caro Wexx.

 

E lasciando perdere le definizioni e le preferenze sulla tecnica da corsa (ci sono altri topic per urlare al mondo che piace l'effetto suolo, salvo poi lamentarsi delle scie, della mancanza di sorpassi fino al trionfale elogio del DRS), si pu? ben vedere che la spocchia al massimo ce l'ha chi reputa che i migliori piloti di sempre sono Button, Vettel, Hamilton, Alonso e al massimo Senna e Prost, ignorando spocchiosamente tutto il resto semplicemente perch? non gli interessa (o perch? non si vedono la domenica in tv). E' questa la vera mancanza di rispetto, perch? in giro c'? chi, prima di giudicare, ha almeno la voglia e la passione di informarsi, cercando di non cadere nell'errore di parlare prima di pensare.

 

Poi ognuno ? libero di ignorare volontariamente tutto quello che non ha visto in TV negli ultimi 10 anni, e dire che i migliori piloti sono solo quelli che lui ha visto in diretta (un modo eccezionale per giudicare...).

 

Ma non mi si venga a dire che, postando una frase di Maria Teresa de Filippis, io ho la puzza sotto al naso o che parlo dalla cattedra.

Modificato da sundance76

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Certo, per? per lo meno sa di quel che parla, a differenza di chi reputa che i migliori di sempre sono soltanto quelli che ha visto in TV dagli anni '90 in poi sui circuiti in mezzo al nulla e su aeronavi elettroniche spacciate per auto da corsa.

 

Certamente, ? ovvio che non si possono fare paragoni se non si conoscono entrambe le storie, per? non penso che sia addirittura offensivo creare un confronto tra due piloti di epoche diverse, purch?, appunto, si tengano in considerazione le ovvie differenze che ci sono tra i due periodi.

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MASTEN GREGORY, IL PILOTA CHE, PRIMA DI UN IMPATTO, SALTAVA FUORI DALL'AUTO: (in Inglese) :)

Masten Gregory

 

Unfortunately, injuries kept him from competing much of the 1958 season, but it probably did not matter as the Maserati 250F was past its prime. However, Masten did manage a sixth place finish in the season ending Moroccan Grand Prix. The injuries he incurred during the 1958 season were the result of one of his trademarked high-speed bailouts during a sports car race at Silverstone. Whenever Masten was faced with a major crash, he would stand up in the cockpit of his car and jump out just before impact. Shortly after the accident, Riddelle talked to him on the telephone while he was in the hospital. Masten stated that he lost control of his car when he got into the grass going into a corner as an evasive maneuver when a "little Porsche" moved over unexpectedly in front of him. When Riddelle asked him why he jumped out of the car Masten replied, "You should have seen what I was going to hit! A huge earth embankment!"?

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"Quando mi chiedono che differenza c'? tra le macchine degli anni Cinquanta e quelle attuali, oppure tra i piloti dell'epoca e quelli di oggi, dico quello che penso, magari brutalmente. Mettere sullo stesso piano uno Schumacher e un Ascari ? un'offesa a tutti i miei amici che hanno perso la vita al volante di una macchina da corsa".

 

- Maria Teresa de Filippis, ex pilota di F1 -

 

a me questa pare un' offesa a tutti quelli che hanno perso la vita recentemente, caro Sun rispetto tutte le tue opinioni sopracitate ma questa Maria de Filippis pare una di quelle anziane convinte di aver vissuto la migliore era della Formula 1 solamente perch? ci ha corso, probabilmente non ha neanche ben in mente cosa significhi guidare oggi, e forse se gli chiedessimo opinioni sul pre Formula 1 degli anni 20 e 30 risponderebbe in modo altrettanto piccato.

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a me questa pare un' offesa a tutti quelli che hanno perso la vita recentemente, caro Sun rispetto tutte le tue opinioni sopracitate ma questa Maria de Filippis pare una di quelle anziane convinte di aver vissuto la migliore era della Formula 1 solamente perch? ci ha corso, probabilmente non ha neanche ben in mente cosa significhi guidare oggi, e forse se gli chiedessimo opinioni sul pre Formula 1 degli anni 20 e 30 risponderebbe in modo altrettanto piccato.

 

Negli anniu 50 dalla F1 Era statisticamente difficile uscirne vivo.

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Questa la dedico ai padani del forum :asd:

 

"La nebbia ? molto pericolosa, devi andarci fortissimo cos? ci stai dentro meno tempo."(Clay Regazzoni).

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Questa la dedico ai padani del forum :asd:

 

"La nebbia ? molto pericolosa, devi andarci fortissimo cos? ci stai dentro meno tempo."(Clay Regazzoni).

:asd:

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Questa la dedico ai padani del forum :asd:

 

"La nebbia ? molto pericolosa, devi andarci fortissimo cos? ci stai dentro meno tempo."(Clay Regazzoni).

 

:asd: Ferrara ? la capitale della nebbia... :asd:

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Clay era un meraviglioso matto....

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Clay era un meraviglioso matto....

 

Forse il pi? simpatico di tutti... Gi? solo per i baffi...

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***, io mi domando solo se ci sia qualcuno in questo forum che non sia conscio di ci? che vai dicendo, circa in un post su due, da sempre. Seconde me qui il livello ? buono, e ci rendiamo tutti o quasi conto che ? esistito un automobilismo precedente a quello che abbiamo visto, quindi sinceramente mi domando se non sia questa la sede errata per le tue invettive cos? ripetute e, mi sbaglier?, acrimoniose. Poi a me dai la sensazione di scivolare spesso e volentieri in un certo passatismo piuttosto, secondo me, mal riposto, quando tu stesso ci insegni che la Formula 1 (chiamiamola cos? per far prima) ? da sempre, anche, un "rifugio dei peccatori".

Io, scusa se mi ripeto, non vedo nulla di pi? nobile o glorioso nel passato dell'autimobilismo rispetto al presente e non vedo nulla di bello o di romantico nel vecchio tasso di mortalit? (di rischio, se vuoi) di questa disciplina intrinsecamente NON sportiva.

Mi dispiace per l'attacco personale, siccome sei uno degli utenti "valore aggiunto" del forum, per? secondo me ti accalori troppo e te la prendi troppo per le chiacchiere da bar che, inevitabilmente, anche in questo forum si finiscono per fare. E poi le corse in macchina sono una cosa bella, ma non sono una cosa seria, quindi a me troppa seriet? pare fuori luogo in questo caso.

Ma sono solo le mie opinioni, eh.

 

In ogni caso scusate l'OT.

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***, io mi domando solo se ci sia qualcuno in questo forum che non sia conscio di ci? che vai dicendo, circa in un post su due, da sempre. Seconde me qui il livello ? buono, e ci rendiamo tutti o quasi conto che ? esistito un automobilismo precedente a quello che abbiamo visto, quindi sinceramente mi domando se non sia questa la sede errata per le tue invettive cos? ripetute e, mi sbaglier?, acrimoniose. Poi a me dai la sensazione di scivolare spesso e volentieri in un certo passatismo piuttosto, secondo me, mal riposto, quando tu stesso ci insegni che la Formula 1 (chiamiamola cos? per far prima) ? da sempre, anche, un "rifugio dei peccatori".

Io, scusa se mi ripeto, non vedo nulla di pi? nobile o glorioso nel passato dell'autimobilismo rispetto al presente e non vedo nulla di bello o di romantico nel vecchio tasso di mortalit? (di rischio, se vuoi) di questa disciplina intrinsecamente NON sportiva.

Mi dispiace per l'attacco personale, siccome sei uno degli utenti "valore aggiunto" del forum, per? secondo me ti accalori troppo e te la prendi troppo per le chiacchiere da bar che, inevitabilmente, anche in questo forum si finiscono per fare. E poi le corse in macchina sono una cosa bella, ma non sono una cosa seria, quindi a me troppa seriet? pare fuori luogo in questo caso.

Ma sono solo le mie opinioni, eh.

 

In ogni caso scusate l'OT.

 

Sarei contento se tu mi spiegassi cosa c'entra tutto questo con il fatto che io ho postato, senza commento, una frase di una ex-pilota, e poi aver commentato che probabilmente quella signora ha una certa cognizione di causa.

 

Mi pare di non aver mai detto che era meglio avere tanti morti ammazzati. Dimmi quando mai l'ho detto.

 

In decine di topic, non ultimo quello sui circuiti e le vie di fuga, ho ripetuto due milioni di volte che l'attuale dotazione di sicure vie di fuga ? una cosa eccezionalmente positiva, che preserva doverosamente la vita, e che l'unica cosa che io aggiungerei sono soltanto fittizi ostacoli, come coni di gomma, polistirolo, un p? di terra, per deterrente psicologico contro la deleteria consapevolezza che si pu? tirar diritto senza NESSUN danno alle gomme e all'auto.

 

Quindi ? una tua invenzione il fatto che io abbia detto che l'automobilismo era meglio coi morti ammazzati.

 

Non ho nemmeno mai detto che ci sia maggiore "nobilt?" o "gloriosit?" nel fare o correre su circuiti assassini.

 

Semmai, il tuo totale fraintendimento e pregiudizio deriva dal vedere che io talvolta mi adopero nel far conoscere vicende, gare e piloti di anni precedenti agli anni di Senna, Prost e Schumacher.

 

Ecco l'equivoco: uno vede che ***76 parla degli anni '30 e pensa che *** considera gli anni '30 il miglior periodo "nobile" e "glorioso" ecc. ecc. ecc.

 

Innanzitutto, non mi pare che sia cos?, perch? ho aperto tanti topic su G. Hill, Mansell, Scheckter, il topic sulla F1 anni '60, il topic su quella anni '80, sono quello che ha maggiormente riempito di chiacchiere (qualche volta anche di documenti) i topic su Clark, Peterson, Piquet, Ickx, Gilles Villeneuve, Pironi, i duelli Senna-Prost, e vari altri.

 

Io faccio questo solo e soltanto perch? la tendenza maggioritaria ? quella di considerare la F1 degli ultimi 20 anni come l'unica di cui vale la pena di parlare nel forum.

 

E' come una barca riempita solo ad una estremit?, totalmente sbilanciata.

 

E quindi, di fronte a questo pesante squilibrio, non faccio altro che tentare di riequilibrare l'attenzione verso epoche, piloti e macchine che meritano anche essi di stare a fianco dei campionissimi di oggi come Alonso, Hamilton, Vettel e Schumacher.

 

Tutto qua. Per aver solo scritto una frase della De Filippis, e aver detto che essa ha probabilmente una certa cognizione di causa per dire certe cose, mi hai accusato scrivendo cose davvero evitabili, a mio parere, perch?, ripeto, io non ho mai detto n? pensato che "era meglio quando morivano a ogni gara".

 

E forse, rovesciando il punto di vista, dovresti prendertela piuttosto anche con chi dice e scrive che lo Schumacher di turno ? "il pi? grande pilota di tutti i tempi", perch? questo s? che ? espressione di presuntuosit? o di puzza sotto il naso verso il "vecchiume" storico, che qualche volta io tento di riportare alla luce.

 

Chi ha pi? puzza sotto il naso? Colui che conosce e vuole conoscere soltanto la F1 attuale e si lancia in affermazioni assolute senza aver mai sentito n? voluto sentir parlare di tutto il resto? Oppure colui che tenta di capire un p? il prima e il dopo, il presente e il passato e di condividere con gli altri la pluralit? di punti di vista ricavabili da un maggior lasso di tempo preso in considerazione?

 

Io personalmente reputo pi? presuntuoso chi conosce dieci-quindici anni di F1 e spara enormit? dicendo "Tizio ? il pi? forte di sempre".

Qui c'? tanta gente che ne sa pi? di me, ma nel mio piccolo non mi sono mai lanciato a fare affermazioni assolutistiche del tipo che Tizio o Caio sono pi? forti di questo, di quello o di sempre.

 

Spero di essermi spiegato e che tu abbia compreso qual ? il pregiudizio radicato che, a mio parere, scatta in te quando leggi non solo e non tanto le mie parole, ma anche le semplici citazioni di altri personaggi che in macchina ci hanno corso.

 

E comunque ancora non capisco perch? piantare una tale polemica in questo frangente, in questo topic, mah...

Modificato da sundance76

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ritorno in tema topic

 

La velocit? appiattisce i platani sui bordi delle strade, distorce le lettere luminose dei benzinai e spettina anche i dolori:

si pu? essere pazzi d'amore e infelici ma a duecento all'ora, si soffre meno. (Fran?oise Sagan)

 

You know, somebody actually complimented me on my driving today.

They left a little note on the windscreen, it said 'Parking Fine . ( Tommy Cooper )

 

Le corse sono una gara contro il tempo per riuscire a farsi l'esperienza prima di ammazzarsi.

(Juan Manuel Fangio)

 

Rimarr? nella famiglia dei veri grandi piloti della storia delle corse.

Gilles Villeneuve non correva per finire la gara. Non correva per i punti. Lui correva per vincere. Era piccolo di statura, ma era un gigante. (Juan Manuel Fangio)

 

La vita ? come una corsa in moto, nessuno si sa quanta benzina il destino ha messo nel nostro serbatoio,c'? chi nasce con il pieno e chi, senza saperlo, viene al mondo gi? in riserva,ma che tu abbia il pieno o poche gocce di benzina poco importa,l'importante ? andare al massino fino all'ultima goccia.(Walter Villa)

 

Sensazionale, semplicemente sensazionale. Quasi sovrumano. Parlo cos? perch? so in che condizioni era la macchina.

(Harvey Postlethwaite parlando della vittoria di Gilles Villeneuve a Montecarlo nel 1981)

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Mi scuso profondamente per l'off topic, quindi vorrei attenermi alla frase della de Filippis:

 

"Quando mi chiedono che differenza c'? tra le macchine degli anni Cinquanta e quelle attuali, oppure tra i piloti dell'epoca e quelli di oggi, dico quello che penso, magari brutalmente. Mettere sullo stesso piano uno Schumacher e un Ascari ? un'offesa a tutti i miei amici che hanno perso la vita al volante di una macchina da corsa".

 

- Maria Teresa de Filippis, ex pilota di F1 -

 

Secondo me questa frase sottintende una mentalit? assolutamente nostalgica e per cos? dire passatista. Proviamo a fare i finti tonti e chiediamoci che cosa intenda la signora. Secondo me vuole dire che a) le macchine dell'epoca erano pi? difficili e che b ) i piloti dell'epoca erano di un'altra pasta rispetto a quelli odierni. Sul primo punto sono in disaccordo, credo che tutto considerato si tratti di esperienze di guida molto diverse ma tutto sommato egualmente difficoltose, almeno per quanto riguarda l'esprimersi sui livelli di competitivit? di Ascari/Schumacher: due fenomeni per come la vedo io, che fanno cose davvero non alla portata di tutti. La seconda considerazione che, spero senza avere le traveggole, traggo dalla frase riportata per? sottintende considerazioni sullo spessore morale dei piloti. Siccome mi pare ovvio che la de Filippis consideri Ascari>Schumacher da questo punto di vista, allora trovo che sia in errore, per il semplice fatto che non ritengo vi sia differenza morale tra le due figure (intese genericamente, non nella fattispecie dei due uomini), in quanto colleghi in tutto e per tutto (corrono perch? lo amano, per una passione individuale, e siccome sono bravi vengono profumatissimamente pagati da un mercato che eleva il pilota a livelli di compenso non comuni). L'unica differenza, che credo non sia indifferente alla de Filippis ma che ritengo sia anzi il fulcro della sua frase e della sue posizione (che ritrovo nei post di ***, per dire) consiste nel valutare superiore colui che corre in una F1 come quella di Ascari rispetto a quella di Schumacher per i rischi che si prende. C'? un sottinteso di "l'uno ha pi? palle dell'altro" che non mi sto certo inventando qui, e sul quale si basa gran parte della critica alla Formula1 di oggi da parte di chi rimpiange quella di ieri. Siccome siamo tutti, ma proprio tutti, d'accordo nel ritenere un bene lo sviluppo della sicurezza allora il nostalgico cade qui in contraddizione. Il "coraggio" di Ascari (nome collettivo) non pu? essere chiamato tale, e non pu? essere chiamato un eroe (o un "X", dove X = maggiore spessore umano) chi come Ascari correva in quelle condizioni di (in)sicurezza. C'? semmai in "Ascari" una maggiore dose di incoscienza rispetto a "Schumacher", intesa davvero come carenza di istinto di autoconservazione. Lungi da me esprimere un giudizio morale come quello invece sottinteso dalla de Filippis, ciascuno ? libero sinch? non danneggia il prossimo (o il pubblico, nella fattispecie), per? non posso certo consentire a questo moralismo da tre lire che SEMPRE emerge quando si rievoca, con sacrosanto spirito di divulgazione, l'automobilismo che fu. Un conto ? divulgare, ***, un conto ? farlo alzando il ditino del moralista per dirci quanto si stava meglio quando si stava peggio. Se tu non l'hai mai fatto io ho preso un granchio, chiaro.

 

Altra considerazione che spesso si trova in posizioni come quella sottintesa dalla de Filippis, ? quella che l'automobilismo su pista sarebbe rovinato dalla dimensione degli attuali circuiti (troppo brevi), dall'ampiezza e tipologia delle via di fuga, dall'elettronica, dai materiali troppo performanti oppure dalla dimensione commerciale.

Su quanto concerne la sicurezza, chi rimpiange il passato e contemporaneamente promuove le misure odierne come detto si contraddice, chi invece rimpiange una minore evoluzione tecnologica pensa allo spettacolo, quindi sostanzialemte, magari su posizioni diverse, ha una visione simile a quella di Ecclestone, mentre chi si straccia le vesti per la dimensione commerciale dell'automobilismo ? davvero un anima candida che come minimo non legge i post di ***, per dire, dove appare benissimo la natura fortemente commerciale (quando non addirittura di promozione ideologica) che le corse in auto hanno sempre avuto fin dagli albori.

 

Sul discorso evocato da *** e di cui spesso si parla, ovvero di quando l'areodinamica abbia annichilito la motoristica in Formula1, siamo sempre l?. Quando l'alettone premia di pi? dei cavalli, tu spendi di pi? in alettoni che in cavalli, tanto pi? se si legifera in tal senso. Pu? essere un peccato (io per dire abolirei gli alettoni in toto, figuriamoci) per? pu? anche starci, non ? aereo vs. macchina, ? solo macchina con gli alettoni vs. macchina senza alettoni, accidenti. E soprattutto non ? "age d'or" vs. "epoca di corruzione morale" come ogni tanto forse in preda a qualche sostanza credo di leggere nei post di alcuni.

Modificato da Wexx

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Mi scuso profondamente per l'off topic, quindi vorrei attenermi alla frase della de Filippis:

 

"Quando mi chiedono che differenza c'? tra le macchine degli anni Cinquanta e quelle attuali, oppure tra i piloti dell'epoca e quelli di oggi, dico quello che penso, magari brutalmente. Mettere sullo stesso piano uno Schumacher e un Ascari ? un'offesa a tutti i miei amici che hanno perso la vita al volante di una macchina da corsa".

 

- Maria Teresa de Filippis, ex pilota di F1 -

 

Secondo me questa frase sottintende una mentalit? assolutamente nostalgica e per cos? dire passatista. Proviamo a fare i finti tonti e chiediamoci che cosa intenda la signora. Secondo me vuole dire che a) le macchine dell'epoca erano pi? difficili e che b ) i piloti dell'epoca erano di un'altra pasta rispetto a quelli odierni. Sul

 

mi sono perso alla terza riga :)

D'altronde, mentre ho letto tutto Guerra e Pace, con il Nome della Rosa mi sn fermato alla secondo capitolo...

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Questa la dedico ai padani del forum :asd:

 

"La nebbia ? molto pericolosa, devi andarci fortissimo cos? ci stai dentro meno tempo."(Clay Regazzoni).

 

Lo disse ad un giornalista che era con lui il quale defin? la velocit? con cui si erano mossi "da arresto"

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organi1.jpg

 

Pochi giorni fa, nel silenzio dei mass media, ? scomparso l'Ingegner Giorgio Valentini, un grande personaggio che in Italia non sar? mai conosciuto abbastanza.

 

In una conferenza di poco pi? di cinque anni fa, disse una cosa interessante:

 

"Oggi il pilota ideale ? quello senza patente che come esperienza abbia maturato solo quella del kart che ? il mezzo pi? simile come reazioni di guida.

Dopo una stagione in F3 pu? tranquillamente mettersi al volante di una F1 a 19 anni e diventare un campione.

La F1 odierna ? solo un attrezzo, come potrebbe esserlo un bob o un paio di sci, talmente lontano dal concetto di automobile da non esser neppure confrontabile".

 

Spero che a nessuno venga la balzana idea di definirlo "passatista", perch? Valentini ? sempre stato all'avanguardia in tutti i campi cui si ? dedicato (non solo auto), e soprattutto perch? qui ha solo dato un giudizio professionale, freddo, razionale e realistico, senza alcuna valutazione sentimentale e senza scendere nelle polemiche del tipo "? meglio, ? peggio ecc.".

 

Ha solo definito quello che ? la F1 odierna, che con le auto non ci azzecca quasi per nulla. Pu? piacere o no, ma non c'entra.

 

Di recente aveva pubblicato anche questo libro:

 

87096sa.jpg

 

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Modificato da sundance76

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"Correre significa vivere. Ma chi ? morto in una corsa ha saputo vivere forse pi? di ogni altro." Juan Manuel Fangio

 

Vedi loro [i giornalisti]... Vorrebbero sempre da me una lamentela contro Prost...

In mancanza di questa va bene anche una considerazione sulla fede. Se invece mi dilungo su un fatto squisitamente tecnico, chiudono i taccuini e leggo nei loro occhi lo smarrimento. Difatto non scriverebbero nulla: cerco allora di aiutarli... (Ayrton senna)

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