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gio66

La F1 moderna? Un videogame.

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Sul fatto che il pilota potesse contare addirittura PIU' del mezzo meccanico non sono per niente d'accordo...credo che nemmeno gente come Clark, Fangio (che era s? bravo, ma aveva l'abilit? di saltare da una macchina competitiva all'altra) avrebbe vinto il mondiale con una macchina da met? schieramento.

 

 

Io parto da un corollario di fondo. In passato il limite della monoposto era fondamentalmente ignoto. Insomma le grandi imprese furono ottenute non perch? il mezzo era vergognosamente superiore ma perch? il pilota sapeva andare pi? in la. Pensiamo ad esempio alla tecnica con cui Clark impostava le curve. Era un vantaggio nettissimo sulla concorrenza e temo che il mezzo meccanico centrasse ben poco. Pertanto quello che voglio dire ? che in passato la differenza la si faceva soprattutto per le doti di guida. Ora quello che Clark fece a Monza 1967 fu solo frutto della monoposto ? Non credo proprio !!! Oggi questo non sarebbe pi? possibile poich? il limite delle vetture ? facilmente raggiunto da moltissimi piloti soprattutto grazie alla tecnologia avanzata, ai sistemi di guida servoassistiti, al cambio automatico. Pensate soltanto a quanta differenza potesse fare un pilota che sapesse fare divinamente il tacco/punta o come detto impostare in derapata controllata le curve o altro ancora. Senza dubbia si trattava di vantaggi cronometrici sonanti.

 

Clark con un mezzo da met? schieramento vinceva e lo ha dimostrato in lungo e in largo.

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Secondo me la ragione sta nel mezzo. Cio?, da una parte ? vero che i mondiali si vincono e si sono vinti sempre con le macchine migliori o cmq del lotto migliore, a parte forse rari casi in ogni modo viziati da eventi particolari (chess? tipo l'82); dall'altra per? ? innegabile che una volta il pilota campione sapeva andare oltre il limite della macchina, indipendentemente che la macchina fosse la migliore o meno: imprese tipo quelle di Fangio al Nurburgring '57, o Moss a Monaco '61 con una Lotus meno potente delle altre macchine, o della gi? citata Monza '67 da parte di Clark, sono evidenti esempi di come un pilota pu? superare il limite della macchina e metterci del proprio, cosa che magari nell'arco di tutto un campionato non ti permette di vincere il mondiale con una macchina inferiore, ma nella gara singola pu? fare emergere le capacit? dei pi? bravi (anche perch? a parit? di macchina erano Fangio, Clark e compagnia a fare le imprese, non i compagni).

 

Oggi invece credo che non sia pi? possibile andare oltre il limite della monoposto, ma penso che la bravura di un pilota (che non va messa in confronti improbabili con quella dei piloti di una volta) consista nello sfruttare il 100% della monoposto, con tutte le capacit? (assettare la macchina, trarre il massimo dai molti comandi elettronici che regolano il funziamento della macchina, ecc...) che sono richieste nella moderna F1.

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Certo, questo ? fuori discussione, soprattutto la costanza giro dopo giro.

La differenza che salta all'occhio ? che 20/25 anni fa un pilota proveniente dalla F2 o F3 rimediava, se andava bene, 3-4 secondi in un test dai titolari e si parlava di test positivo e/o sorpresa.

Oggi i distacchi sono decisamente ridotti e negli ultimi 8-10 anni stiamo assistendo al fenomeno di giovanissimi senza esperienza, a cominciare dal Raikkonen che, uscito dalla F.Renault, sbalord? tutti sulla Sauber seguito da Massa, il 17enne Rosberg, e via via fino a Bortolotti (non ho capito il relativo commento di Andrea); qualcosa vorr? pur dire. O sono tutti fenomeni o ? tutto molto pi? facile.

 

Focalizzando il tutto sul test svolto a Fiorano qualche settimana fa, il dato che salta all'occhio non ? tanto il tempone di Bortolotti quanto, a mio parere, la deludente prestazione di Piscopo. A differenza del trentino, Edoardo aveva gi? guidato GP2, F3000 e A1GP, tutte monoposto con potenze pi? vicine alla F1. Bortolotti no. Evidentemente lui, oltre ad essere molto bravo, ha capito subito come funzionano i vari manettini sul volante e li ha usati meglio.

Grande ***, bellissimo post e giustissime considerazioni...

 

Certo, quando han tolto il TC elettronico & Co. potevano anche rendersi conto che tra mappature e manettini... :rolleyes:

 

Se i regolamenti fossero fatti per non essere "gabbati" sarebbe tutto diverso.

 

Come dicevi tu e tanti altri, a prescindere dal manico, oggi ? tutto pi? facile, scoprire il "vero" talento pi? arduo: non oso immaginare cosa combinerebbe Gilles redivivo oggi... magari sarebbe appiedato dopo tre gare :D

Modificato da Lotus

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Il campione fa ancora la differenza, basta vedere Alonso...

 

Secondo me la Formula 1 moderna ? pi? facile rispetto al passato, ma non alla portata di tutti come a volte si vuol far credere.

 

Oggi in certe condizioni 1 decimo di vantaggio rispetto al tuo avversario vale quanto 1 secondo di 25 anni f?, per la difficolta che ci vuole per limare il tempo... naturalmente imho

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imprese tipo quelle di Fangio al Nurburgring '57, o Moss a Monaco '61 con una Lotus meno potente delle altre macchine, o della gi? citata Monza '67

 

Per non andare cos? lontano, si potrebbero citare tutte le gare fatte da un certo pilota nel biennio 1997/1998.

 

Oggi invece credo che non sia pi? possibile andare oltre il limite della monoposto, ma penso che la bravura di un pilota (che non va messa in confronti improbabili con quella dei piloti di una volta) consista nello sfruttare il 100% della monoposto, con tutte le capacit? (assettare la macchina, trarre il massimo dai molti comandi elettronici che regolano il funziamento della macchina, ecc...) che sono richieste nella moderna F1

 

Assolutamente d'accordo: le doti richieste ai piloti odierni sono diverse da quelle dei piloti del passato, ma non vuol dire necessariamente che le auto siano facili da guidare, altrimenti il gi? citato Lauda, con tutto il traction control, non li avrebbe fatti tutti quei testacoda.

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Per non andare cos? lontano, si potrebbero citare tutte le gare fatte da un certo pilota nel biennio 1997/1998.

Assolutamente d'accordo: le doti richieste ai piloti odierni sono diverse da quelle dei piloti del passato, ma non vuol dire necessariamente che le auto siano facili da guidare, altrimenti il gi? citato Lauda, con tutto il traction control, non li avrebbe fatti tutti quei testacoda.

:D Ma lui disse di averlo sempre disinserito, che le macchine con il TC le potevan guidare "anche le scimmie"... :hihi:

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Secondo me la spartizione percentuale tra macchina e pilota lascia il tempo che trova (oltre ad essere completamente inverificabile).

 

In quello che deve fare la macchina, la macchina conta al 100%.

 

In quello che deve fare il pilota, il pilota conta al 100%.

 

Il punto, imho, ? che quello che deve fare il pilota ? sempre meno "bello" e sempre meno godibile per lo spettatore.

Poi si pu? discutere di eccellenza di una vettura o di un pilota, e allora sono d'accordo: vanno sempre considerati in relazione l'un l'altro, ma pensare che il pilota possa contare poco ? ridicolo: finch? esiste il margine per un pilota di andare pi? forte di un altro a parit? di mezzo gli ingaggi continueranno ad essere esosi come sono oggi e come sono sempre stati in proporzione ai budget.

 

Sul fatto che la F1 non sia uno sport in senso stretto si pu? anche essere d'accordo, nel senso che i piloti non partono alla pari. Ma se consideriamo l'intera squadra (dalla fabbrica ai meccanici) basterebbe imporre un tetto ai budget per aggiungere un bel po' di sportivit?. Del tipo: "avete tutti 100 milioni di euro da spendere in un anno a parit? di strutture, vediamo alla fine chi vince".

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Secondo me la spartizione percentuale tra macchina e pilota lascia il tempo che trova (oltre ad essere completamente inverificabile).

 

In quello che deve fare la macchina, la macchina conta al 100%.

 

In quello che deve fare il pilota, il pilota conta al 100%.

 

Il punto, imho, ? che quello che deve fare il pilota ? sempre meno "bello" e sempre meno godibile per lo spettatore.

Poi si pu? discutere di eccellenza di una vettura o di un pilota, e allora sono d'accordo: vanno sempre considerati in relazione l'un l'altro, ma pensare che il pilota possa contare poco ? ridicolo: finch? esiste il margine per un pilota di andare pi? forte di un altro a parit? di mezzo gli ingaggi continueranno ad essere esosi come sono oggi e come sono sempre stati in proporzione ai budget.

 

Sul fatto che la F1 non sia uno sport in senso stretto si pu? anche essere d'accordo, nel senso che i piloti non partono alla pari. Ma se consideriamo l'intera squadra (dalla fabbrica ai meccanici) basterebbe imporre un tetto ai budget per aggiungere un bel po' di sportivit?. Del tipo: "avete tutti 100 milioni di euro da spendere in un anno a parit? di strutture, vediamo alla fine chi vince".

 

finalmente qualcuno che ragiona e che non parte coi soliti luoghi comuni sparando % in base alla nostalgia o alla spettacolarit?.

discorso assolutamente ineccepibile.

 

quest'anno abbiamo avuto un vettel e un alonso che pur guidando vetture tutt'altro che competitive, sono riusciti a fare la differenza. per non parlare di kubica che fino all'ultimo ? rimasto in lotta. per?, l'importante ? dire che "unavoltaeratuttopi?difficileipilotieranofortissimiefacevanoladifferenzaconunaproporzione65/35(ROTFL!!)mentreoggi15/85eipilotidioggiconquellevetturenonstarebberoinpistaperch?solounavoltasitiravaallimiteelosisuperaval

dovenonosanoleaquileeunavoltavincevanoipiloticonautoscrausementreoggisoloferrariemclarenecisonobambi

icheguidanoinf1soloperch?laf1?comeunvideogame"

 

d? maron

Modificato da mp4/18

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Grande ***, bellissimo post e giustissime considerazioni...

 

Certo, quando han tolto il TC elettronico & Co. potevano anche rendersi conto che tra mappature e manettini... :rolleyes:

 

Se i regolamenti fossero fatti per non essere "gabbati" sarebbe tutto diverso.

 

Come dicevi tu e tanti altri, a prescindere dal manico, oggi ? tutto pi? facile, scoprire il "vero" talento pi? arduo: non oso immaginare cosa combinerebbe Gilles redivivo oggi... magari sarebbe appiedato dopo tre gare :D

 

ecco. un'altro pilota professionista fra noi.

 

portati dati reali per dimostrare ci? che dite.

Modificato da mp4/18

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Piccolo OT: gio, mi sa che questa non la capiscono tutti :hihi:

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Piccolo OT: gio, mi sa che questa non la capiscono tutti :hihi:

 

In effetti io non ho capito.

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homer!

 

 

wow!

 

 

 

(:hihi:)

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Io ho capito :hihi: basta il nome dell'immagine lol

Modificato da damagE!

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ecco. un'altro pilota professionista fra noi.

 

portati dati reali per dimostrare ci? che dite.

 

che ci vuoi fare, tutti potenziali campioni di formula 1 perch? hanno provato il simulatore...

l'ha dimostrato lauda poi

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bravo. molto simpatico.

ora torna a giocare a GPL, poi fai un giro su r-factor col mod di f1 2006, e infine torna ad illuminarci qui sul forum su cosa ? pi? difficile o meno. goodboy.gif

 

p.s. magari piantati un ventilatore in faccia cos? ti sentirai pi? professional pilota.gif

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A me sa che sulle scimmie di Lauda si continua a speculare un po' troppo :zrzr:

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Secondo me la spartizione percentuale tra macchina e pilota lascia il tempo che trova (oltre ad essere completamente inverificabile).

 

In quello che deve fare la macchina, la macchina conta al 100%.

 

In quello che deve fare il pilota, il pilota conta al 100%.

 

Il punto, imho, ? che quello che deve fare il pilota ? sempre meno "bello" e sempre meno godibile per lo spettatore.

Poi si pu? discutere di eccellenza di una vettura o di un pilota, e allora sono d'accordo: vanno sempre considerati in relazione l'un l'altro, ma pensare che il pilota possa contare poco ? ridicolo: finch? esiste il margine per un pilota di andare pi? forte di un altro a parit? di mezzo gli ingaggi continueranno ad essere esosi come sono oggi e come sono sempre stati in proporzione ai budget.

 

Sul fatto che la F1 non sia uno sport in senso stretto si pu? anche essere d'accordo, nel senso che i piloti non partono alla pari. Ma se consideriamo l'intera squadra (dalla fabbrica ai meccanici) basterebbe imporre un tetto ai budget per aggiungere un bel po' di sportivit?. Del tipo: "avete tutti 100 milioni di euro da spendere in un anno a parit? di strutture, vediamo alla fine chi vince".

 

Quella del tetto del budget potrebbe essere una soluzione, teoricamente buona ma praticamente poco percorribile.

Il problema ? che con un regolamento sempre pi? restrittivo i soldi diventano importanti per far correre pi? veloce una monoposto, con un regolamento libero da str****te varie diventa importante anche la capacit? progettuale ed innovazione (per esempio un motore a 6 tempi in F1 potrebbe dire la sua con un regolamento vero) e si ripristinerebbe un p? di sport coinvolgendo tutto il team, dal pilota al progettista passando dal meccanico, per?, come ho gi? stra-ripetuto, i grandi costruttori non ci stanno a farsi gabbare da un pinco pallino con una buona idea e dunque al diavolo lo sport, qui si devono fale i dollari e far uscire i soldi alla gente che alla fine vuole solo sorpassi e show, punto.

In effetti ultimamente mi sto convincendo che l'automobilismo inteso come sport ? definitivamente morto e mi sto rassegnando a considerarlo anch'io, come i cronisti del resto, come spettacolo. I costruttori oggi, che tengono molto pi? del periodo "pioneristico" alla propria immagine, non desiderano e non necessitano come un tempo dimostrare la qualit? delle proprie auto, a questo ci "pensa" la pubblicit? che lo fa senza rischi. L'Automobilismo sportivo ? roba del passato.

Forse una competizione riservata ai soli preparatori, che non hanno "onore" da salvaguardare, e vietata ai grandi costruttori potrebbe riportare lo Sport in questo mondo..... forse.

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Quella del tetto del budget potrebbe essere una soluzione, teoricamente buona ma praticamente poco percorribile.

Il problema ? che con un regolamento sempre pi? restrittivo i soldi diventano importanti per far correre pi? veloce una monoposto, con un regolamento libero da str****te varie diventa importante anche la capacit? progettuale ed innovazione (per esempio un motore a 6 tempi in F1 potrebbe dire la sua con un regolamento vero) e si ripristinerebbe un p? di sport coinvolgendo tutto il team, dal pilota al progettista passando dal meccanico, per?, come ho gi? stra-ripetuto, i grandi costruttori non ci stanno a farsi gabbare da un pinco pallino con una buona idea e dunque al diavolo lo sport, qui si devono fale i dollari e far uscire i soldi alla gente che alla fine vuole solo sorpassi e show, punto.

In effetti ultimamente mi sto convincendo che l'automobilismo inteso come sport ? definitivamente morto e mi sto rassegnando a considerarlo anch'io, come i cronisti del resto, come spettacolo. I costruttori oggi, che tengono molto pi? del periodo "pioneristico" alla propria immagine, non desiderano e non necessitano come un tempo dimostrare la qualit? delle proprie auto, a questo ci "pensa" la pubblicit? che lo fa senza rischi. L'Automobilismo sportivo ? roba del passato.

Forse una competizione riservata ai soli preparatori, che non hanno "onore" da salvaguardare, e vietata ai grandi costruttori potrebbe riportare lo Sport in questo mondo..... forse.

 

i grandi costruttori hanno sempre fatto parte della formula 1. senza di essi la formula 1 non sarebbe mai esistita.

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