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Osrevinu

Menzogne cubitali!

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:hihi:

 

zi padrone, zi padrone :zizi:

 

:hihi:

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quei prezzi raddoppiati sono padri di quel passaggio grazie a prodi.

eppoi mi riesce quasi impossibile credere che ci sia (a parte le fazioni) ancora qlcno disposto a difendere sta "boiata" della finanziaria.

ma c'era davvero tutto stu bisogno di farla cos? pesante...con tutte le entrate...(merito di prodi?).

lasciami dire che a six odiate le persone che lavorano onestamente e che pagano le tax onestamente....li volete tutti dei gran *astardi per poi giustificarvi nel colpirli a + non posso a colpi di tasse.

? stato cos? nel '96 ? cos? nel '07.

grazie sir prodi & company

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quei prezzi raddoppiati sono padri di quel passaggio grazie a prodi.

 

se mai sono figli, cmq non giustifica il governo per non aver controllato i prezzi, e poi bisognerebbe confrontare i vantaggi della moneta unica, non solo gli svantaggi

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..azzo, mark ma ci credi davvero a qllo che dici e che dicono...

le tasse colpiscono + proprio le fasce deboli, qlli che non hanno altri redditi, perch? vanno al market e trovano i generi di 1? necessit? aumentati, vanno x per le sigarette e le trovano aumentate, vanno a pagare il bolllo auto, canone tv: tutto aumentato...quasi quasi visto che sono un "peso" sociale magari li volevano mandare a **nculo,....bella solidariet? ed equit?.

qlli sono buoni (buoi) solo per i voti.

 

Aspetta... mi sfugge una cosa: aumentano i prezzi quando al governo c'? Berlusconi ed ? colpa dell'euro di Prodi e delle donne che a differenza della mamma di Silvio non passano le mattine a cercare l'offerta migliore al mercato, aumentano i prezzi quando governa Prodi ed ? colpa del governo..

 

Il canone rai.. l'ha aumentato anche berlusconi, i bolli.. li ha aumentati anche berlusconi..

 

 

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lasciami dire che a six odiate le persone che lavorano onestamente e che pagano le tax onestamente....li volete tutti dei gran *astardi per poi giustificarvi nel colpirli a + non posso a colpi di tasse.

? stato cos? nel '96 ? cos? nel '07.

grazie sir prodi & company

 

Invece Berlusconi cambia le cose: irpef 23% e oltre i 100.000 euro 33% vero? :D

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Pi? le tasse sono basse, pi? la gente ? disposta a pagarle. Le tasse non sono un diritto divino dello Stato, ma ? il prezzo che il cittadino paga per ricevere dei servizi, siccome servizi invece non ne riceviamo nessuno, (visto che per una TAC un cittadino deve aspettare 6 mesi, per una mammografia 9 ecc...) voglio pagare le tasse in base a quello che lo Stato mi da in cambio, cio? dobbiamo pagare di meno.

 

Cmq andatevi a fare un giro sul sito di Repubblica, quel giornale lo leggono le persone che votano come voi tanto per chiarire, e guardate un po' se sono contenti.............

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Onorevole si dia un taglio

di Primo Di Nicola

Pensioni da 3 a 10 mila euro al mese. Con soli cinque anni di mandato. Prese gi? a 50 anni. E cumulabili con qualsiasi altro reddito. ? il vitalizio di cui godono gli ex parlamentari. Ma per i loro privilegi nessuno parla di riforma

 

Il privilegio parlamentare non ha colore politico, tocca tutte le sponde partitiche, senza riguardi per i limiti d'et?. Premia per cominciare il politico di professione, giovane leader di sinistra dal robusto curriculum, come Walter Veltroni, ex vicepresidente del Consiglio. Cinquantuno anni, consigliere comunale dal 1976, deputato dall'87, sindaco di Roma dal 2001, precoce in tutto l'attivissimo Walter ? anche uno dei pi? giovani pensionati del nostro Parlamento: con 23 anni di contributi versati, dal 2005 riscuote dalla Camera un vitalizio mensile di 9 mila euro lordi (che si aggiunge allo stipendio del Campidoglio, di circa 5.500 euro netti). Non senza tormenti: consapevole del trattamento di favore rispetto ai comuni mortali che a partire dal prossimo anno potranno andare in pensione solo a 60 anni, Veltroni fa sapere di avere provato a rifiutare il vitalizio cercando di farlo congelare a Montecitorio; non essendoci riuscito (l'eventualit? non ? prevista dai regolamenti) alla fine ha deciso di distribuirlo in beneficenza alle popolazioni africane.

 

Il privilegio ? cieco al merito e dispensa i suoi vantaggi a prescindere dalle prestazioni lavorative fornite. Toni Negri, leader di Potere operaio, nel 1983 era detenuto per associazione sovversiva e insurrezione armata contro i poteri dello Stato. Per restituirgli la libert?, Marco Pannella lo inser? nelle liste radicali facendolo eleggere in Parlamento. Conquistato lo scranno, Negri mise piede alla Camera solo per sbrigare le pratiche connesse al suo insediamento. Dopo poche settimane, temendo di finire di nuovo in gattabuia, si diede alla latitanza in Francia senza mai pi? farsi vedere a Montecitorio. Ciononostante, oggi riscuote 3 mila 108 euro di pensione parlamentare senza avere prodotto nemmeno una legge: la sua personale vendetta contro lo Stato borghese. Ecco due delle sorprese che spuntano dalla lista delle pensioni elargite da Camera (in totale, 2.005 per una spesa di 127 milioni di euro l'anno) e Senato (1.297 per 59 milioni 887 mila euro) a favore degli ex parlamentari (nelle cifre sono comprese anche le 1.041 pensioni di reversibilit? incassate dagli eredi di eletti defunti) e che per la prima volta 'L'espresso' pubblica in esclusiva.

 

 

Viva il cumulo

 

Veltroni e Negri non sono episodi isolati. Il privilegio del vitalizio per deputati e senatori non conosce infatti ostacoli e si cumula con tutti i redditi: si somma all'indennit? (198 mila euro l'anno) di chi si ? dimesso da parlamentare per entrare nel secondo governo Prodi (tra i tanti, il viceministro all'Economia Roberto Pinza), allo stipendio da lavoro dipendente di chi ? tornato a insegnare (Marida Bolognesi, ulivista), alla retribuzione di commissario Enac (Vito Riggio, ex Dc, 150 mila euro lordi l'anno per questo incarico), alle nomine alle varie Authority (Mauro Paissan, Privacy, 144 mila euro lordi). E, soprattutto, si cumula con tutti i livelli di reddito, anche quelli pi? ragguardevoli. Susanna Agnelli, dinastia Fiat, ha pi? volte conquistato lo scranno con il partito repubblicano. ? stata anche ministro degli Esteri e oggi, non che ne abbia bisogno, con 20 anni di contribuzione riscuote un vitalizio di 8 mila 455 euro al mese. Luciano Benetton, anche lui eletto al Senato nel 1992 per i repubblicani, per 2 anni spesi a Palazzo Madama incassa una pensione di 3 mila 108 euro lordi: briciole per un capitano d'industria della sua levatura. O per altre due ex star di Montecitorio, avvocati di professione, titolari di avviatissimi studi professionali, nel 2006 secondo e terzo, dopo Silvio Berlusconi, nella classifica parlamentare dei redditi dichiarati. Si tratta di Publio Fiori e Lorenzo Acquarone. Il primo, ex An, a fronte del milione e 400 mila euro di reddito annuo incassa quasi 10 mila euro al mese di vitalizio; mentre l'altro, Acquarone, Udeur, al milione 300 mila euro di Irpef aggiunge anche 9 mila 400 euro mensili di vitalizio parlamentare.

 

 

Riforma? Solo per gli altri

 

E s? che i richiami - opportuni - alla fine dello sperpero previdenziale in Parlamento risuonano quotidianamente: gi? le mani dalle pensioni, la riforma Maroni e lo 'scalone' non si toccano, tuona il centrodestra. In pensione a 60 anni se davvero vogliamo risanare i conti pubblici, rincarano i 'riformisti' di centrosinistra. Tranne poche eccezioni, quelle di rifondaroli, verdi e comunisti italiani, maggioranza e opposizione non sembrano nutrire dubbi sull'inopportunit? di riportare a 57 anni il limite per la pensione. "Se si vive sino a 87 anni, come avviene oggi", sentenzia Francesco Rutelli, "nessuno pu? pensare di avere una pensione da 57 a 87 anni". Giusto. E difatti Confindustria aggiunge che con le nostre finanze disastrate non possiamo permetterci tanta generosit?. Mentre la Ue ci marca stretto e invoca misure draconiane per stoppare le pensioni d'anzianit? facili e i trattamenti di favore.

 

Ma una cosa balza evidente sfogliando i riservatissimi regolamenti pensionistici: i sacrifici previdenziali non sembrano riguardare i parlamentari. Le regole che si sono date stanno l? a dimostrarlo. Per i deputati ? in vigore un regolamento approvato con una riforma dall'Ufficio di presidenza nel luglio del 1997. Recita che gli onorevoli il cui mandato parlamentare sia iniziato successivamente alla XIII legislatura del 1996 conseguono il diritto alla pensione al raggiungimento dei 65 anni. L'unico vincolo ? quello della contribuzione: devono essere stati fatti versamenti per almeno cinque anni, quelli di una legislatura piena. Cos?, almeno per l'et? pensionabile, gli onorevoli sembrano allineati al resto della cittadinanza. Ma si tratta di un'illusione. Fissato il limite ecco gli sconti. S? alla pensione a 65 anni ma, attenzione, l'et? minima per il vitalizio scende di un anno per ogni ulteriore anno di mandato oltre i cinque. Sino a raggiungere il traguardo dei 60 anni. Ma non ? finita. Una gran parte dei deputati risulta eletta prima del 1996. Per loro resta valida la normativa in vigore prima della riforma. E cosa stabilisce questa normativa? Che si ha diritto al vitalizio all'et? di 60 anni, riducibili a 50 utilizzando tutti gli anni di mandato accumulati oltre i cinque minimi richiesti. Morale della favola? Con oltre tre legislature, per esempio 20 anni di contributi, si pu? andare in pensione addirittura sotto i 50 anni.

 

Ancora pi? generosi si rivelano i senatori: sotto la spinta delle critiche degli anni Novanta, anche a Palazzo Madama hanno varato una riforma previdenziale con la quale gli eletti a partire dalla XIV legislatura del 2001 hanno diritto alla pensione solo a 65 anni e a condizione di aver svolto un mandato di cinque anni. Ma si tratta di pura apparenza. Fatta la norma, cominciano le deroghe. Anzitutto, per coloro che hanno conquistato lo scranno prima del 2001, per i quali il privilegio antico di riscuotere il vitalizio a 60 anni con una legislatura, a 55 con due e addirittura a 50 anni dopo tre mandati resta immutato. Ma un trucchetto c'? anche per gli eletti del 2001: quelli che avranno collezionato un secondo mandato potranno anch'essi scendere a 60 anni. Insomma, chi la dura la vince.

 

 

Io la preferisco baby

 

Fine delle facilitazioni? Macch?. Il comune cittadino pu? andare attualmente in pensione con 35 anni di contributi e 57 anni di et?. Se lo scalone di Maroni non sar? toccato dal governo Prodi, dal prossimo anno ci vorranno addirittura 60 anni. Deputati e senatori potranno invece affrontare la vecchiaia con il conforto di ricche pensioni-baby. Secondo i regolamenti di Montecitorio e Palazzo Madama il diritto al vitalizio si acquisisce versando le quote contributive (attualmente 1.006 euro mensili) per almeno cinque anni di mandato. Davvero una bella differenza con i 20 anni di contributi minimi richiesti ai cittadini per la pensione di vecchiaia. E non basta. I parlamentari hanno voluto annullare anche gli effetti dell'instabilit? politica che in Italia, si sa, porta sovente alla chiusura anticipata delle legislature. Come? Decidendo all'unisono che in questi malaugurati casi 2 anni e sei mesi di effettivo incarico sono sufficienti per il diritto alla pensione. Basta pagare contributi volontari per i due anni e mezzo mancanti. E senza nemmeno affannarsi con i versamenti: agli onorevoli parlamentari ? infatti permesso di saldare anche a 'fine mandato e in 60 rate'. Pi? facile di cos?!

 

 

Rivalutazione automatica

 

Acquisito il diritto, si passa all'incasso. Naturalmente, sfruttando un altro privilegio legato al metodo di calcolo del vitalizio. A partire dal 1996, con la riforma Dini, i lavoratori italiani hanno dovuto dire addio al vantaggioso metodo retributivo, che ancorava la pensione ai livelli di stipendio della parte finale della carriera, per soggiacere ai rigori del contributivo, in base al quale l'ammontare della pensione ? legato al valore dei versamenti effettuati nell'arco dell'intera carriera. Ancora una volta, deputati e senatori fanno eccezione. Come viene calcolato il loro vitalizio? Sulla base dell'indennit? lorda (12 mila 434 euro) e degli anni di contribuzione. A ciascun anno ? legata una percentuale: per cinque anni di mandato si ha diritto al 25 per cento dell'indennit? (pari a 3 mila 109 euro lordi di vitalizio); per 10 al 38 per cento (pari a 4 mila 725 euro); per 20 al 68 per cento (8 mila 455 euro); fino ad arrivare all'80 per cento dell'indennit? per i 30 anni e oltre (9 mila 947 euro). Con una ulteriore blindatura della base di calcolo: la cosiddetta 'clausola d'oro' grazie alla quale il vitalizio si rivaluta automaticamente essendo legato all'importo dell'indennit? del parlamentare ancora in servizio.

 

Niente male davvero, soprattutto se si vanno a vedere le cifre versate dai parlamentari per riscuotere la pensione. Prendiamo il caso di un deputato cessato dal mandato nell'aprile 2006 ed eletto per la prima volta nel '94. Il suo mandato effettivo ? di 12 anni, essendosi la XII legislatura ('94-'96) chiusasi anticipatamente dopo appena due. Ma sommando i contributi versati per riscattare i 3 anni mancanti (36 mila euro) a quelli regolarmente pagati durante il mandato (128 mila euro), l'onorevole neopensionato alla fine avr? versato complessivamente circa 164 mila euro per 15 anni di contribuzione. Un 'sacrificio' che gli consente di incassare oggi un assegno mensile di 6 mila 590 euro lordi. Con quali altri vantaggi? Nell'ipotesi che abbia oggi 57 anni e che viva fino a 87, come ipotizzato dall'onorevole Rutelli, questo deputato incasser? alla fine 2 milioni 372 mila euro a fronte dei 164 mila versati. Un giochino che far? rimettere alla Camera ben 2 milioni 200 mila euro. E per un solo deputato. Dove porter? l'andazzo? Montecitorio (dati 2006) ha in carico 2005 pensionati (reversibilit? comprese): gli costano 127 milioni di euro a fronte dei 9 milioni 400 mila di entrate relative ai contributi versati dai deputati in carica. Altrettanto critica ? la situazione al Senato che con le sue 1.297 pensioni spende ogni anno quasi 60 milioni a fronte dei 4 milioni 800 mila di entrate ricavate dai versamenti dei senatori in servizio. Un'autentica voragine con un 'buco' nel 2006 pari a 174 milioni di euro. Fino a quanto regger? il sistema? "Noi nemmeno ci poniamo il problema", spiega un funzionario del Senato. Ci pensa lo Stato a ripianare ogni anno il disavanzo.

 

Qualcuno che si scandalizza per queste storture c'? anche in Parlamento. E magari, come il diessino Cesare Salvi, autore con Massimo Villone del bestseller 'Il costo della democrazia', invoca pure un intervento legislativo per allineare i parlamentari al resto dei cittadini: "Basta con questi scandalosi trattamenti di favore", dice, "ci vuole il contributivo per tutti".

 

Governo con vitalizio Anche il vicepresidente del Senato Milziade Caprili, di Rifondazione, chiede una riforma: "Sarebbe bello se con un atto unilaterale la politica scegliesse la strada di un ridimensionamento dei propri privilegi". Che ci pensi magari il governo, con la prossima 'lenzuolata' riformatrice? C'? da sperarlo, anche se proprio nei ranghi dell'esecutivo si annida un robusto, nuovo drappello di privilegiati: quello dei parlamentari eletti nello scorso aprile, come Roberto Pinza, imbarcati nel secondo governo Prodi e costretti a dimettersi per gli accordi presi dai partiti della maggioranza. Curioso e fortunato destino, il loro. Fossero restati deputati o senatori non avrebbero potuto riscuotere il vitalizio; come ex, invece, nonostante incassino anche indennit? e stipendi proprio in quanto viceministri e sottosegretari "non parlamentari" (198 e 192 mila euro l'anno rispettivamente) possono tranquillamente intascare anche la pensione. In tutto sono 2 viceministri e 18 sottosegretari. Altri tre casi tra i tanti: Ugo Intini, vice di Massimo D'Alema agli Esteri, che oltre alla 'paga' spettantegli come membro dell'esecutivo, prende un vitalizio di 8 mila 455 euro lordi; Luigi Manconi, sottosegretario alla Giustizia che incassa 4.725 euro e Alfonso Gianni, sottosegretario allo Sviluppo economico, Rifondazione comunista, che a 56 anni riscuote anche una pensione di 6 mila 600 euro lordi al mese.

 

Fonte: http://espresso.repubblica.it

 

 

ancora una volta l'Espresso sgancia una fastidiosa "bomba", ma tanto verr? un Cogne/Erba o un malore/corna a farci togliere l'attenzione dalla patata bollente...

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Veltroni fa bene a darli in beneficenza quei soldi.

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Pi? le tasse sono basse, pi? la gente ? disposta a pagarle. Le tasse non sono un diritto divino dello Stato, ma ? il prezzo che il cittadino paga per ricevere dei servizi, siccome servizi invece non ne riceviamo nessuno, (visto che per una TAC un cittadino deve aspettare 6 mesi, per una mammografia 9 ecc...) voglio pagare le tasse in base a quello che lo Stato mi da in cambio, cio? dobbiamo pagare di meno.

 

Cmq andatevi a fare un giro sul sito di Repubblica, quel giornale lo leggono le persone che votano come voi tanto per chiarire, e guardate un po' se sono contenti.............

 

L'idea ? giusta, peccato che alla fine dell'anno devi far tornare i conti. E anche chi voleva abbassare le tasse ha dovuto arrendersi all'evidenza che lo stato costa troppo. Bisognerebbe iniziare a tagliare i costi tagliando prima di tutto i privilegi dei parlamentari appunto.. bisognerebbe licenziare gli statali in esubero... tutte manovre impopolari che farebbero perdere un sacco di voti e che nessuno ha le palle di fare.

 

I servizi ci sono e li usiamo ogni minuto. Si spreca, verissimo. Si potrebbe dare gli stessi servizi con la met? delle risorse.

 

Io sono convinto che un problema sottovalutato sia la corruzione. Leggevo che mediamente la tav in italia ? costata 44milioni di euro al Km, contro gli 11 della Francia e i 9 della spagna... Evidentemente qualcuno non si accontenta delle pensioni super da ex parlamentare e arraffa anche altro.

 

Serve qualcuno con le palle che accetti il rischio di diventare molto impopolare.

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quei prezzi raddoppiati sono padri di quel passaggio grazie a prodi.

 

se mai sono figli, cmq non giustifica il governo per non aver controllato i prezzi, e poi bisognerebbe confrontare i vantaggi della moneta unica, non solo gli svantaggi

 

padre e figlio se proprio vuoi (che strano essere), in quanto prodi non l'ha generata lui l'idea della moneta unica ma semmai l'ha solo attuata.....e che attuazione!

 

..azzo, mark ma ci credi davvero a qllo che dici e che dicono...

le tasse colpiscono + proprio le fasce deboli, qlli che non hanno altri redditi, perch? vanno al market e trovano i generi di 1? necessit? aumentati, vanno x per le sigarette e le trovano aumentate, vanno a pagare il bolllo auto, canone tv: tutto aumentato...quasi quasi visto che sono un "peso" sociale magari li volevano mandare a **nculo,....bella solidariet? ed equit?.

qlli sono buoni (buoi) solo per i voti.

 

Aspetta... mi sfugge una cosa: aumentano i prezzi quando al governo c'? Berlusconi ed ? colpa dell'euro di Prodi e delle donne che a differenza della mamma di Silvio non passano le mattine a cercare l'offerta migliore al mercato, aumentano i prezzi quando governa Prodi ed ? colpa del governo..

 

Il canone rai.. l'ha aumentato anche berlusconi, i bolli.. li ha aumentati anche berlusconi..

 

mi sa che la stangata dei bolli sia venuta nel 96 dall'allora prodi, con berlusconi c'? stato soltanto la conversione dalla lira all'euro. stop.

 

lasciami dire che a six odiate le persone che lavorano onestamente e che pagano le tax onestamente....li volete tutti dei gran *astardi per poi giustificarvi nel colpirli a + non posso a colpi di tasse.

? stato cos? nel '96 ? cos? nel '07.

grazie sir prodi & company

 

Invece Berlusconi cambia le cose: irpef 23% e oltre i 100.000 euro 33% vero? :D

qsto doveva essere il 3? modulo della riforma fiscale mai attuata dal cdx......con il 1? se fai luce alle tue ombre faziose, ammetterai che si rivolse soprattutto per favorire proprio le fasce + deboli della popolazione con l'esenzione delle tasse per i redditi + bassi..........proprio come prodi....ahaahaahaah!

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..azzo, mark ma ci credi davvero a qllo che dici e che dicono...

le tasse colpiscono + proprio le fasce deboli, qlli che non hanno altri redditi, perch? vanno al market e trovano i generi di 1? necessit? aumentati, vanno x per le sigarette e le trovano aumentate, vanno a pagare il bolllo auto, canone tv: tutto aumentato...quasi quasi visto che sono un "peso" sociale magari li volevano mandare a **nculo,....bella solidariet? ed equit?.

qlli sono buoni (buoi) solo per i voti.

 

Aspetta... mi sfugge una cosa: aumentano i prezzi quando al governo c'? Berlusconi ed ? colpa dell'euro di Prodi e delle donne che a differenza della mamma di Silvio non passano le mattine a cercare l'offerta migliore al mercato, aumentano i prezzi quando governa Prodi ed ? colpa del governo..

 

Il canone rai.. l'ha aumentato anche berlusconi, i bolli.. li ha aumentati anche berlusconi..

 

mi sa che la stangata dei bolli sia venuta nel 96 dall'allora prodi, con berlusconi c'? stato soltanto la conversione dalla lira all'euro. stop.

 

 

Grossa bugia. Dai luce alle tue ombre fazione e guarda questo:

 

http://www.asppiroma.it/aumento_bolli_e_co...governative.htm

 

Aspetta che cerco di ricordare... chi c'era al governo il giorno 1/6/05 ?

 

 

 

Oppure.. Aumenti concessuioni governative ... Febbraio 2005 ------- http://images.cn.camcom.it/f/Varie/dl/dl72005.pdf

 

Chi era il Presidente del Consiglio nel Febbraio 2005?

 

 

 

Poi se proprio vogliamo esagerare.. guardiamo quali fasce ha favorito la finanza di Berlusconi..

 

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economi...e%20tasse.shtml

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Mario Draghi: "Le tasse sono troppo alte"

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interessante notare come molti ex comunisti stile Bondi/Ferrara siano passati totalmente dell'altra parte

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interessante notare come molti ex comunisti stile Bondi/Ferrara siano passati totalmente dell'altra parte

Saranno stati delusi che il KGB abbia scelto Prodi come capo della sezione italiana al posto loro! :hihi:

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o forse la CIA pagava meglio :hihi:

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chiappi, adesso avrai pure la risposta di tutte qlle nuove entrate di cui si ? ritrovato il tuo governo di csx.

...parlavamo di bollo auto, bollo che il vostro caro prodi l'ha legato ai kw, sostituendolo ai cavalli fiscali.

 

Saranno stati delusi che il KGB abbia scelto Prodi come capo della sezione italiana al posto loro!

ma quell'inchiesta che fine ha fatto.....impoloniata?

 

 

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Interessante la politica italiana. Madonna! siete abastanza davanti dei spagnoli :hihi: Paragonando, noi siamo come bambini nella politica.:hihi:

 

Prodi, nella KGB :hihi: Non ci sar? Berlusca l'agente del FP? tedesco in italia? :hihi:

 

In spagna, la tradizionale destra si ? diventata nella "faccia buona" che occulta la faccia dura della estrema destra super radicalizata spagnola (patria, famiglia, casa, valori tradizionali cristiani (come argomento represivo, non come i veri valori cristiani) ...poi Franco era buono, e non ha fatto la fucilazione di centi di mile di spagnoli dopo guerra civile spagnola........poi razza...poi olocausto non era vero, etc.)

 

Io non capisco bene come ? diventato oggi il comunismo in italia. Ideologicamente, ha il stesso pensiero di dopo guerra? Non credo, ma...voi lo sapete...

 

In Spagna non esiste il comunismo. E una cosa marginale, e soltanto a livello intelettuale o di pensiero. Esiste la sinistra, ma pi? scafeinata che il Nescafe di Nesttl?. E non pu? esistire mai il comunismo perche ? un controsenso col livello econ?mico dei spagnoli. Socialmente ? un controsenso. Viviamo al 100% in una economia di mercato. Esiste il socialismo, con una orientazione umanista, pi? o meno di sinistra, di carattere sociale, solidario, ...ma nel fondo, totalmente inserito nel capitalismo autocompassionevole e autocompiacente.

 

Esiste, come dicevo, ogni volta meno occulta, la estrema destra, con nome di centrodestra (PP- Partito Populare), che rimane molto radicalizata nel confronto colla socialdemocrazia. ? incredibile ascoltare al portavoce del PP Angel Aceves (fascista travestito di moderato) incolpando al governo di Zapatero di usare metodi "fascisti"... :vomito: ...Alla estrema destra mai l'interesa la libert? e la democrazia. In Spagna restiamo in due gruppi al 40% e un terzo al 20% che va di uno al altro a seconda sia la situazione. Il problema sempre ? lo stesso: il gruppo del 40% che rapresenta alla destra pensa che Spagna se define esclusivamente per il suo pensiero, che Spagna li appartiene a loro. Solo esiste una Spagna: la sua proppia

 

Bevere per credere!!!, quello che sucede in Spagna....anche in Europa

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