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Massimo

Dite la verità: quanto vi mancherà Rossi?

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Vincitore mondiale in ogni Categoria alla quale ha partecipato 125, 250, 500 e MotoGP.

 

Ha fatto appassionare persone che manco sapevano cosa fosse una moto: ragazzini, casalinghe e pensionati

 

Un estroverso Fuoriclasse

 

1997-valentino-rossi-z1.jpg

 

maxresdefault.jpg

 

valentino-rossi-suzuka-500-2001.jpg

 

#valentino rossi di HiFi.GP

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Da suo tifoso è inevitabile che dica molto. Come tutte le storie però doveva finire.

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zero, però mi sarebbe piaciuto vedere il miglior marquez in lotta col coltello tra i denti con il miglior rossi per il titolo mondiale. secondo voi chi la spunterebbe?

 

 

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1 ora fa, Fan F1 ha scritto:

zero, però mi sarebbe piaciuto vedere il miglior marquez in lotta col coltello tra i denti con il miglior rossi per il titolo mondiale. secondo voi chi la spunterebbe?

 

 

Il coltello tra i denti è tradizionalmente legato a Tavullia in provincia di Pesaro.

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Zero

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Intanto si suoi ex avversari iniziano a togliersi i sassolini

 

Melandri: "Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo".
"Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce".

 

https://it.motorsport.com/motogp/news/melandri-se-attaccavi-rossi-diventavi-il-personaggio-cattivo/6825261/

 

 

Stoner: “Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un suo rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez. Da quel momento non ho più voluto essere suo amico e giocare lealmente”.

“In HRC trovai una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.

“Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”.

 

https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/moto-gp/2021/11/25-4964722/motogp_casey_stoner_godevo_nel_vedere_rossi_soffire_in_ducati_

Modificato da andycott

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1 ora fa, andycott ha scritto:

Intanto si suoi ex avversari iniziano a togliersi i sassolini

 

Melandri: "Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo".
"Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce".

 

https://it.motorsport.com/motogp/news/melandri-se-attaccavi-rossi-diventavi-il-personaggio-cattivo/6825261/

 

 

Stoner: “Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un suo rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez. Da quel momento non ho più voluto essere suo amico e giocare lealmente”.

“In HRC trovai una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.

“Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”.

 

https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/moto-gp/2021/11/25-4964722/motogp_casey_stoner_godevo_nel_vedere_rossi_soffire_in_ducati_

Tipo strano Stoner, prima si fa le foto sorridente insieme e poi dice queste cose qua :asd:

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13 minuti fa, Alex_Ferrari ha scritto:

Tipo strano Stoner, prima si fa le foto sorridente insieme e poi dice queste cose qua :asd:

L'avesse fatto Rossi in questo forum lo avrebbero crocifisso.

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20 ore fa, Massimo ha scritto:

Il coltello tra i denti è tradizionalmente legato a Tavullia in provincia di Pesaro.

 

io invece faccio molta fatica a sbilanciarmi ....... erano entrambi dei gran figli di putt***, psicologicamente forti, fenomeni in piena bagarre ed erano bravi sul bagnato ..... non ne ho propio idea di chi la spunterebbe tra marquez e rossi

Modificato da Fan F1

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Melandri era una bella testa di ca**o, avevo raccolto qualcosa sulla sua esperienza in Ducati, peccato perché era veloce e forse avesse corso più tranquillo e meno litigioso, avrebbe conquistato qualcosa in più di ciò che ha vinto... 

 

Per tornare IT, erano anni che faticava ormai, però, come ho detto a tante persone, ho iniziato a seguirlo quando guidava quella Yamaha gialla spettacolare nel 2006.

È una parte di vita che si chiude per me e per tanti altri. Se mi sono avvicinato al Motomondiale, è soprattutto merito suo.

 

Non ho comprato il suo cappellino, ma la quantità di gente che ha avvicinato al Motomondiale, nel bene e nel male, rimane clamorosa. È anche difficile fare paragoni sportivi, perché a Valencia erano letteralmente tutti per lui. Qualche macchia blu per Fabio, vari cappellini rossi per il grande assente Marc, rarissimi tifosi di Mir(io e altri due), Pedrosa, Pecco, Lorenzo e Miller.

Ma in ogni tribuna, in ogni settore, in ogni fila di seggiolini, almeno tre o quattro persone avevano un accessorio col 46. 

 

Si chiude definitivamente un'era, non credo che ci saranno altri piloti italiani, ma forse in tutto il mondo, che riusciranno a eguagliarlo come seguito nel prossimo futuro. Forse Acosta, che ha 17 anni e già ha il suo fan club.

 

Per concludere, personalmente non mancherà poi tanto, già quest'anno ha corso per dovere di firma. 

Mancherà tanto al Motomondiale in sè. 

 

 

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33 minuti fa, PheelD ha scritto:

Forse Acosta, che ha 17 anni e già ha il suo fan club.

Con tutto il rispetto non credo che mai e poi mai riuscirà a muovere le masse come ha fatto Rossi in questi anni.

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8 ore fa, andycott ha scritto:

Intanto si suoi ex avversari iniziano a togliersi i sassolini

 

Melandri: "Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo".
"Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce".

 

https://it.motorsport.com/motogp/news/melandri-se-attaccavi-rossi-diventavi-il-personaggio-cattivo/6825261/

 

 

Stoner: “Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un suo rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez. Da quel momento non ho più voluto essere suo amico e giocare lealmente”.

“In HRC trovai una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.

“Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”.

 

https://motosprint.corrieredellosport.it/news/motomondiale/moto-gp/2021/11/25-4964722/motogp_casey_stoner_godevo_nel_vedere_rossi_soffire_in_ducati_

 

Più che sassolini ovvietà

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3 ore fa, ForzaFerrari ha scritto:

Con tutto il rispetto non credo che mai e poi mai riuscirà a muovere le masse come ha fatto Rossi in questi anni.

Se ha 17 anni hai già i tuoi tifosi con tanto di maglia "El Tiburon 37 Pedro Acosta" e bandiera spagnola addobbata per te, direi che la strada è segnata a livello mediatico. 

Poi dovrà vincere tanti Mondiali ancora per avere un seguito simile, ma il talento a quel ragazzino non manca se da minorenne e rookie ha vinto il Mondiale...

 

 

 

 

 

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22 ore fa, ForzaFerrari ha scritto:

Con tutto il rispetto non credo che mai e poi mai riuscirà a muovere le masse come ha fatto Rossi in questi anni.

 

direi proprio di no 

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Io sul fatto che Acosta possa mediaticamente davvero arrivare a trascinare le folle in maniera paragonabile a Rossi due soldi li butto. 

Può farcela, poi se KTM se lo lavora bene come media e merchandising...

 

 

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Il 28/11/2021 Alle 10:03, andycott ha scritto:

Stoner: “Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un suo rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez. Da quel momento non ho più voluto essere suo amico e giocare lealmente”.

“In HRC trovai una moto davvero sensazionale da guidare. E, lo ammetto, godevo nel vedere Valentino soffrire con la Ducati. Aveva detto troppe cose su di sé e su come sarebbe stato in grado di cambiare quella moto in meglio. In realtà stava solo peggiorando la situazione”.

“Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”.

 

queste sono le dichiaraizoni più insensate che abbia mai letto

 

Il 28/11/2021 Alle 11:15, Alex_Ferrari ha scritto:

Melandri: "Rossi ti attaccava psicologicamente. Il problema era che finché lo faceva lui era una dote, mentre, quando lo attaccavi tu, diventavi automaticamente il personaggio cattivo".
"Era difficile correre contro di lui perché per qualsiasi cosa facesse di sbagliato Valentino c’era sempre un motivo buono per giustificarlo. Al contrario, chi lo sfidava o faceva qualcosa fuori dalle righe era sempre attaccato e messo in croce".

 

gne gne gne

sembrano le lamentele di un bimbo alle elementari

stai buono marco su

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prendo spunto da post fatti da un mio amico sulle dichiarazioni strampalate del buon casey

 

"Volevo andare con Rossi in Yamaha, qualcuno disse no".
 
Apro e chiudo parentesi: In Yamaha c'era un certo JORGE LORENZO. Davvero, secondo voi l'avrebbero appiedato? E soprattutto, per Valentino probabilmente sarebbe stato meglio avere stoner che jorge... vabbeè, qualcuno disse no.. magari fu proprio yamaha o jorge... o probabilmente era un sogno del buon casey
 
Potete immaginare dopo questa dichiarazione, orde di analfabeti funzionali a millantare presunte bastonate che Vale avrebbe senz'altro preso a parità di moto da Stoner. E qui casca l'asino, perchè basta semplicemente avere una memoria storica degli eventi che hanno contraddistinto questi piloti. Stoner in Ducati ha fatto la differenza, è sempre stato il migliore a guidare quella moto, ma in Honda non è stato sempre così; Pedrosa lo ha battuto più volte. Il primo anno Dani si è infortunato alla quarta gara, il campionato era aperto... diciamo che non faccia testo, anche se avere fuori gioco il rivale più pericoloso per il titolo è stata una bella fortuna. L'anno dopo arriviamo a Indianapolis, dove Casey si infortunò, praticamente a metà stagione, e chi aveva più punti dei due in classifica? Quello che a parità di moto vince sempre e comunque? No, Pedrosa... (che quell'anno sfiorò pure il Mondiale). Avete visto, basta un po' di memoria per smontare questa cazzata, questa mitizzazione. Tra grandi piloti funziona così, anche Valentino stando in squadra con Lorenzo spesso ha prevalso ma altrettanto spesso è stato battuto.
10 anni da dominatore della categoria il buon Casey non li ha mai fatti (senza considerare il valore dei piazzamenti nella restante parte della carriera).
Do un consiglio: incensate il pilota che preferite, ma non mettete in mezzo Valentino. E' un'altra roba. Non esiste il paragone. Ha una carriera che neanche rinascendo altre 100 volte si può ripetere.
A quarant'anni è stato ancora in grado di battere a parità di moto il proprio compagno di squadra (2018). Lasciate sta'

 

"Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez ".

Partiamo dal presupposto che tutto ciò è perfettamente normale e spiega sontuosamente come Valentino abbia vinto 115 gare e 9 titoli Mondiali, a differenza dell'australiano. Nello sport bisogna essere spietati per confermarsi ad alti livelli e per più anni, per fronteggiare i giovani talenti e cercare di batterli. Più che altro questa dichiarazione è l'emblema della debolezza psicologica di Stoner, di come l'abbia patito, e di come nonostante il suo sconfinato talento abbia vinto relativamente poco. Il Mondiale del 2008 aveva tutte le carte in regola per vincerlo, ma gli è mancata la forza mentale per reggere questi "giochi". Con Marquez è avvenuto esattamente il contrario, è stato lo spagnolo ad essere gentile con lui fin quando non ha incominciato ad essere battuto (Termas 2015). Le due situazioni non sono lontanamente paragonabili.

Aggiungo, tutto confermato da Lorenzo che ha esplicitamente detto "Assen, dopo Thermas, è stata troppo per Marc. Li decise che Vale non doveva vincere"

 

"Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”. Un'ultima stilettata: “Non è un caso che abbia perso due Mondiali all’ultimo...”.

E' tutto vero, il limite di Valentino in carriera sono state sempre le qualifiche. Se si fossero assegnati punti per il campionato il sabato, Valentino avrebbe qualche titolo mondiale in meno. Ma fino a prova contraria, le gare sono la domenica e il vero limite semmai, a mio avviso, è fare grandi giri il sabato per poi non ripetersi il giorno seguente, non il contrario, che anzi, dev'essere considerato un merito. E i 96 giri veloci in gara parlano da soli. L'aggiunta sui due titoli mondiali persi all'ultimo non ha il benché minimo senso, è una stoccata gratuita, perchè a Valencia nel 2006 Valentino partì dalla pole position dopo un weekend da dominatore, non ne vedo il nesso.  

 

 

“Sono stato uno dei più grandi rivali quando era all’apice. Rossi era il miglior pilota all'inizio del Nuovo Millennio, di un’altra categoria. Ma quando io, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa siamo arrivati in MotoGP, ci siamo accorti che lui non ci era superiore”.

Credo che la storia del motociclismo sia costellata di campioni che hanno dominato nel loro periodo di apice e che poi siano stati scalzati dalle giovani leve. Tutto ciò rientra perfettamente nella normalità delle cose. Ciò che rende Valentino ineguagliato è stata la sua capacità di battere piloti più giovani e due tra i migliori di sempre (lui e Lorenzo). Perchè se la memoria non mi inganna (e non mi inganna affatto) a parte nel 2007, e potremmo aprirci un capitolo, Valentino lo ha battuto più volte, fino al 2010 è stato il riferimento e il pilota da battere, questo è un dato di fatto incontrovertibile. Fino all'infortunio del Mugello (e poco prima quello della spalla). Ha vinto i mondiali del 2008 e del 2009 e non si è riconfermato per pura sfortuna, altrimenti che non avrebbe vinto anche nel 2010 è tutto da dimostrare. Se poi il riferimento è alle difficoltà incontrate da Valentino in Ducati...bè, non è corretto, perchè non è stato mai della partita. Andrei a chiedere a Lorenzo, successivamente, che per tre anni (2014/2015/2016) se l'è dovuta sudare a parità di moto cosa ne pensa. E parliamo di un Rossi che era già 35enne, capace di battagliarsela fino all'ultima gara con Lorenzo e Marquez in un campionato dal livello altissimo (forse mai visto). L'errore comune è sotovalutare tutto questo, ma facile per chi si è ritirato prima e non ha dovuto fare i conti con la parte discendente della propria carriera.

 

 

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20 ore fa, Vincenzo ha scritto:

 

queste sono le dichiaraizoni più insensate che abbia mai letto

 

 

gne gne gne

sembrano le lamentele di un bimbo alle elementari

stai buono marco su

 

 

 

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Il 13/12/2021 Alle 12:43, Vincenzo ha scritto:

prendo spunto da post fatti da un mio amico sulle dichiarazioni strampalate del buon casey

 

"Volevo andare con Rossi in Yamaha, qualcuno disse no".
 
Apro e chiudo parentesi: In Yamaha c'era un certo JORGE LORENZO. Davvero, secondo voi l'avrebbero appiedato? E soprattutto, per Valentino probabilmente sarebbe stato meglio avere stoner che jorge... vabbeè, qualcuno disse no.. magari fu proprio yamaha o jorge... o probabilmente era un sogno del buon casey
 
Potete immaginare dopo questa dichiarazione, orde di analfabeti funzionali a millantare presunte bastonate che Vale avrebbe senz'altro preso a parità di moto da Stoner. E qui casca l'asino, perchè basta semplicemente avere una memoria storica degli eventi che hanno contraddistinto questi piloti. Stoner in Ducati ha fatto la differenza, è sempre stato il migliore a guidare quella moto, ma in Honda non è stato sempre così; Pedrosa lo ha battuto più volte. Il primo anno Dani si è infortunato alla quarta gara, il campionato era aperto... diciamo che non faccia testo, anche se avere fuori gioco il rivale più pericoloso per il titolo è stata una bella fortuna. L'anno dopo arriviamo a Indianapolis, dove Casey si infortunò, praticamente a metà stagione, e chi aveva più punti dei due in classifica? Quello che a parità di moto vince sempre e comunque? No, Pedrosa... (che quell'anno sfiorò pure il Mondiale). Avete visto, basta un po' di memoria per smontare questa cazzata, questa mitizzazione. Tra grandi piloti funziona così, anche Valentino stando in squadra con Lorenzo spesso ha prevalso ma altrettanto spesso è stato battuto.
10 anni da dominatore della categoria il buon Casey non li ha mai fatti (senza considerare il valore dei piazzamenti nella restante parte della carriera).
Do un consiglio: incensate il pilota che preferite, ma non mettete in mezzo Valentino. E' un'altra roba. Non esiste il paragone. Ha una carriera che neanche rinascendo altre 100 volte si può ripetere.
A quarant'anni è stato ancora in grado di battere a parità di moto il proprio compagno di squadra (2018). Lasciate sta'

 

"Rossi è stato gentile fino a quando non sono diventato un rivale. Ha sempre cercato di fare giochi mentali, ma, quando questo non funziona, ottieni solo un rivale in più. Lui ha fatto sì che io fossi visto proprio come un nemico. Ha fatto lo stesso anche con Marquez ".

Partiamo dal presupposto che tutto ciò è perfettamente normale e spiega sontuosamente come Valentino abbia vinto 115 gare e 9 titoli Mondiali, a differenza dell'australiano. Nello sport bisogna essere spietati per confermarsi ad alti livelli e per più anni, per fronteggiare i giovani talenti e cercare di batterli. Più che altro questa dichiarazione è l'emblema della debolezza psicologica di Stoner, di come l'abbia patito, e di come nonostante il suo sconfinato talento abbia vinto relativamente poco. Il Mondiale del 2008 aveva tutte le carte in regola per vincerlo, ma gli è mancata la forza mentale per reggere questi "giochi". Con Marquez è avvenuto esattamente il contrario, è stato lo spagnolo ad essere gentile con lui fin quando non ha incominciato ad essere battuto (Termas 2015). Le due situazioni non sono lontanamente paragonabili.

Aggiungo, tutto confermato da Lorenzo che ha esplicitamente detto "Assen, dopo Thermas, è stata troppo per Marc. Li decise che Vale non doveva vincere"

 

"Era bravo nel corpo a corpo, ma anche nel rubare la scia agli altri. Non riusciva a fare un giro veloce da solo, poteva farlo solo così e questo è un limite”. Un'ultima stilettata: “Non è un caso che abbia perso due Mondiali all’ultimo...”.

E' tutto vero, il limite di Valentino in carriera sono state sempre le qualifiche. Se si fossero assegnati punti per il campionato il sabato, Valentino avrebbe qualche titolo mondiale in meno. Ma fino a prova contraria, le gare sono la domenica e il vero limite semmai, a mio avviso, è fare grandi giri il sabato per poi non ripetersi il giorno seguente, non il contrario, che anzi, dev'essere considerato un merito. E i 96 giri veloci in gara parlano da soli. L'aggiunta sui due titoli mondiali persi all'ultimo non ha il benché minimo senso, è una stoccata gratuita, perchè a Valencia nel 2006 Valentino partì dalla pole position dopo un weekend da dominatore, non ne vedo il nesso.  

 

 

“Sono stato uno dei più grandi rivali quando era all’apice. Rossi era il miglior pilota all'inizio del Nuovo Millennio, di un’altra categoria. Ma quando io, Jorge Lorenzo e Daniel Pedrosa siamo arrivati in MotoGP, ci siamo accorti che lui non ci era superiore”.

Credo che la storia del motociclismo sia costellata di campioni che hanno dominato nel loro periodo di apice e che poi siano stati scalzati dalle giovani leve. Tutto ciò rientra perfettamente nella normalità delle cose. Ciò che rende Valentino ineguagliato è stata la sua capacità di battere piloti più giovani e due tra i migliori di sempre (lui e Lorenzo). Perchè se la memoria non mi inganna (e non mi inganna affatto) a parte nel 2007, e potremmo aprirci un capitolo, Valentino lo ha battuto più volte, fino al 2010 è stato il riferimento e il pilota da battere, questo è un dato di fatto incontrovertibile. Fino all'infortunio del Mugello (e poco prima quello della spalla). Ha vinto i mondiali del 2008 e del 2009 e non si è riconfermato per pura sfortuna, altrimenti che non avrebbe vinto anche nel 2010 è tutto da dimostrare. Se poi il riferimento è alle difficoltà incontrate da Valentino in Ducati...bè, non è corretto, perchè non è stato mai della partita. Andrei a chiedere a Lorenzo, successivamente, che per tre anni (2014/2015/2016) se l'è dovuta sudare a parità di moto cosa ne pensa. E parliamo di un Rossi che era già 35enne, capace di battagliarsela fino all'ultima gara con Lorenzo e Marquez in un campionato dal livello altissimo (forse mai visto). L'errore comune è sotovalutare tutto questo, ma facile per chi si è ritirato prima e non ha dovuto fare i conti con la parte discendente della propria carriera.

 

 

 

 

Quelle dichiarazioni sono state prese dal documentario fatto da DAZN, sono state tradotte malissimo e in parte tagliate, messe appositamente per far apparire Casey come un'ubriacone.

 

"I tried to become Valentino’s team-mate, on two occasions. But someone at Yamaha stopped it… I think you know who that might have been. I would have really liked to have the same bike as a rider like Rossi, to be able to learn from him”.

Direi che ha senso, senza tirare fuori il pippotto. Un primo contatto ci fu nel 2005, quando Casey poi dovette ripiegare su Cecchinello. Un altro contatto ci fu a fine 2009. In quel momento mi risulta che il campione del mondo fosse Casey.

 

"Maybe, sometimes, his limit was to put a lot of consistent lap by himself. He was always very good to fight or to use a rabbit, to use somebody to catch. And only when everything was right, he can make his lap time by himself."

Questa è una considerazione personale e mi pare che sia corretta. Infatti Rossi, se non era tutto a posto, non riusciva a dare il meglio. Però se aveva qualcuno come riferimento, allora le cose cambiavano. Infatti Stoner mica ha detto che Rossi era un co****e, che sapeva andare forte solo se aveva qualcuno davanti. Ha semplicemente detto che se deve trovare un difetto, era quello, tutto qui.

 

"He was a class above them", poi dice che quando sono arrivati in motogp Pedrosa, Lorenzo e lui "He was not a class above us". La traduzione più giusta sarebbe "Lui era di un'altra categoria rispetto a loro, ma quando siamo arrivati noi, non era di un'altra categoria rispetto a noi".  Incontestabile. Un conto è giocarsela con i Roberts Jr, gli Ukawa, i Melandri, Hayden e Capirossi, un altro con Pedrosa, Lorenzo e Stoner. Non è questione di giovani leve, è questione di classe.

 

Sulle dichiarazioni Ducati poi ha ragione. Hanno rotto le palle per anni, dicendo che quella moto andava da sola. Poi appena Rossi l'ha provata si è reso conto di che cancello fosse. Ha provato a farci di tutto, peggiorando solo la situazione.

 

E' un documentario secondo me terribile, fatto malissimo e che non aggiunge nulla. Sarebbe stata più bella una carrellata di immagini, magari inedite, senza inutili commenti dei piloti.

Poi secondo me è più triste vedere la gente che difende quello e quell'altro, invece che godere del fatto di aver visto quell'epopea con i propri occhi. Vedere un Rossi che batte Stoner o Lorenzo è senz'altro più gustoso, che non vedere Valentino che gira intorno a Gibernau.

Il problema è che è stata creata una generazione di tifosi che non ha più saputo guardare le cose con obiettività.

 

 

 

Modificato da Aviatore_Gilles

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poco... orami era 3-4 anni che non era li adare emozioni... piu o meno come se si fosse gia' ritirato..

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