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Ferrarista

Smart working

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11 minuti fa, effe ha scritto:

siccome se non produco non mangio, so bene che a casa è troppo facile grattarsi i co****ni.

 

se lavorare da casa portasse a minor produttività, le aziende non lo permetteranno perchè non raggiungerebbero gli obiettivi.

se invece questo non intaccasse le tempistiche, allora la tua posizione si rivelerà sbagliata.

vedremo cosa decideranno le aziende una volta usciti dalla pandemia, ma l'impressione è che lo smart working verrà implementato in qualche forma. del resto voglio ricordare che all'estero e in usa è già da anni usato, coi dipendenti che possono lavorare da remoto per 1-2 giorni la settimana.

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3 minuti fa, effe ha scritto:

 

La pacchia con tutte le coperture da dipendente senza avere il controllo sulle ore lavorate è, nella maggior parte dei casi, un suicidio per il datore di lavoro.

 

 

Servirebbe qualche dato a supporto però. Così sembra solo una roba buttata là tanto per.

 

A parte questo, il concetto è completamente sbagliato. Il lavoratore autonomo decide per se stesso cosa fare e su cosa lavorare. Io, anche se in home office, non ho certo la libertà di fare ricerca sulla fusione fredda, ma devo stare a quello che mi dice il capo. Il lavoro autonomo è quello in cui il capitale e le idee ce le mette qualcuno. Non è il caso del lavoro dipendente. Tutto questo castello semplicemente non si regge in piedi.

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3 minuti fa, effe ha scritto:

La pacchia con tutte le coperture da dipendente senza avere il controllo sulle ore lavorate è, nella maggior parte dei casi, un suicidio per il datore di lavoro.

 

scusa ma parli perchè hai dei dipendenti o tanto per? non mi risulta questa cosa. ad esempio i miei genitori in questi giorni che ero giù in ferie lavoravano tutta la giornata da remoto tale e quale a come facevano in ufficio. e tanti amici e persone che conosco hanno le stesse riunioni o gli stessi compiti ora come 1 anno fa. mi sembra che generalizzi e basta.

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Molto semplicemente. Prendete questo topic e guardate quanti autonomi sono pro lavoro da casa.

Che da dipendente sia una pacchia è chiaro.

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Adesso, effe ha scritto:

Molto semplicemente. Prendete questo topic e guardate quanti autonomi sono pro lavoro da casa.

Che da dipendente sia una pacchia è chiaro.

 

chi a casa passa ore a non fare niente, non lo fa per magia. quella stessa persona anche in ufficio non faceva niente, al massimo c'era il capo a controllare qualcosa e quella persona doveva far finta di lavorare.

a me è capitato tante volte in questi anni di lavoro di non avere niente da fare in ufficio, se quello stesso tempo fosse a casa nei fatti al datore di lavoro non cambierebbe niente.

questo semplicemente per dire che è erronea l'idea che in generale chi lavora da casa lo fa in panciolle e perde tempo, perchè se si è impegnati il luogo è irrilevante, avrai sempre un sacco di cazzi, se si ha poco da fare idem. 

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Ma chi se ne frega che è una pacchia? Quindi ti crea problemi solo perché ti brucia il culo? O c'è un reale problema di produttività? Perché qui tutti stiamo dicendo, bene o male, che lavoriamo come se non più di quando eravamo in ufficio, solo con tempistiche e modalità diverse. Se il problema è davvero quello che presumo, stai solo facendo caciara in una discussione su cui non hai molto da dire, ma tanto da blaterare.

Modificato da Ferrarista
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Lo dite voi che lavorate, e vorrei ben vedere 

:chandhok:

Comunque lo dirà il tempo se sta cagata da "il mondo dei replicanti" prenderà piede.

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Aggiornati perché è una realtà in molti paesi, non ha bisogno di prendere piede perché è solo in paesi arretrati come l'Italia (ed in parte anche la Germania, ma parliamo comunque di due mondi diversi) che non è già una realtà. Come ho già detto, io l'home office lo faccio dal primo giorno che lavoro e lo fanno in tanti. Questa pandemia è solo l'opportunità per capire se e come si possa implementare su scala più larga portando benefici maggiori per dipendenti, datori di lavoro, ma anche trasporti ed attività commerciali nei piccoli centri di provincia.

Modificato da Ferrarista
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Una cosa che ho dimenticato di aggiungere, mi trovo bene con il lavoro da casa anche perchè qui non abbiamo limitazioni agli spostamenti nè regioni colorate con i pastelli colorati. Se fossi in Italia, in zona rossa o arancio, costretto a starmene in casa anche dopo il lavoro, avrei probabilmente sviluppato un'opinione diversa e preferito andarmene in ufficio ogni tanto giusto per avere la scusa per uscire un po'.

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Quando potranno pagare un Bangla che vive a Calcutta uno stipendio in linea col costo della loro vita per fare il tuo lavoro, e ti diranno " tieni questi 500 al mese altrimenti lo fa lui", beh, sarà arrivato il progresso che bramate, e ne sarò ben felice:lecwink:

 

 

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4 minuti fa, effe ha scritto:

Lo dite voi che lavorate, e vorrei ben vedere 

:chandhok:

Comunque lo dirà il tempo se sta cagata da "il mondo dei replicanti" prenderà piede.

Che sciocchezza. Ho colleghi in usa che lavorano da sempre 1 2 giorni da casa se vogliono. Idem in Germania come detto. 

Hai una concezione troppo italiana del lavoro. 

 

1 minuto fa, effe ha scritto:

Quando potranno pagare un Bangla che vive a Calcutta uno stipendio in linea col costo della loro vita per fare il tuo lavoro, e ti diranno " tieni questi 500 al mese altrimenti lo fa lui", beh, sarà arrivato il progresso che bramate, e ne sarò ben felice:lecwink:

 

 

Ma questo sostanzialmente già esiste da anni! Tutte le grandi multinazionali hanno i dipendenti in India a sviluppare SW ad esempio, ma il lavoro c'è ancora. 

 

Come ho detto si dovrebbe andare oltre i limiti di paga regionale ed oraria. Stipendi in base al lavoro e non al fatto che vivi a Milano o Cagliari. 

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Quello dell'equiparazione dei salari è sicuramente un problema, ma esiste già proprio in forza del fatto che il lavoro a distanza esiste già da molto tempo. Ci sono tante multinazionali (penso all'informatica) che preferiscono assumere in India piuttosto che in Europa o negli USA. Ma d'altronde la delocalizzazione è un problema annoso, che non nasce certo con lo smart working. Deve essere compito di sindacati e politica impedire che questo diventi uno strumento per ricattare i lavoratori e pagarli meno.

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5 minuti fa, Beyond ha scritto:

Che sciocchezza. Ho colleghi in usa che lavorano da sempre 1 2 giorni da casa se vogliono. Idem in Germania come detto. 

Hai una concezione troppo italiana del lavoro. 

 

Devo averla, pago le tasse qui e devo sopravvivere a sto baraccone.

Ho come l'impressione che questa pandemia stia creando una generazione di hikikomori italiani

Modificato da effe

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3 minuti fa, effe ha scritto:

Devo averla, pago le tasse qui e devo sopravvivere a sto baraccone.

Ho come l'impressione che questa pandemia stia creando una generazione di hikikomori italiani

Da quello che scrivi sembri invidioso di chi lavora da casa perché fa quel che vuole, ma ti ho spiegato che non è così. Chi a casa cazzeggia lo faceva anche in ufficio. Che sia mediamente un bel vantaggio per il lavoratore è chiaro ma se si produce le stesse cose non c'è motivo per il capo di lamentarsene troppo 

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Io vorrei tanto sapere cosa ne pensa il nostro @MartinM

Modificato da ForzaFerrari88
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Adesso, ForzaFerrari88 ha scritto:

Io vorrei tanto sapere cosa ne pensa il nostro @MartinM

 

Vabbè il suo fake si è già abbondantemente espresso.

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Sono andato nel profilo di effe e ho visto che è nato nel 2000, ha una mentalità veramente arretrata per la sua età.

Comunque, se il lavoratore a casa fa il furbo e cazzeggia, non produce, e se non produce il datore di lavoro se ne accorge e giustamente lo licenzia, quindi non credo che i dipendenti abbiano tutte queste possibilità di grattarsi le balle.

Modificato da Alex_Ferrari

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5 ore fa, Alex_Ferrari ha scritto:

Sono andato nel profilo di effe e ho visto che è nato nel 2000, ha una mentalità veramente arretrata per la sua età.

Comunque, se il lavoratore a casa fa il furbo e cazzeggia, non produce, e se non produce il datore di lavoro se ne accorge e giustamente lo licenzia, quindi non credo che i dipendenti abbiano tutte queste possibilità di grattarsi le balle.

 

Sono d‘accordo. Confermo anche che l‘home office e lo smart working sono modelli validi.

 

La leva per mantenere una giusta produttività sta nella motivazione personale, per la quale devono operarsi tutti: istituzioni, datori di lavoro, dipendenti e mercato.

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@effe  non ha senso pensare che l'introduzione massiccia del lavoro da casa porti il datore di lavoro ad assumere in bangla paesi a metà del costo. 
Se io posso svolgere il mio lavoro da casa, al 90% è perchè il lavoro lo consente e soprattutto perché sono "solo" io persona specializzata/formata/illuminata a poter svolgere quel lavoro, non è quindi importante dove svolgo il lavoro, ma chi lo svolge.
Se negli anni abbiamo assistito a fenomeni di delocalizzazione non è certo stato per colpa delle aziende di servizi, dove il fattore umano è ancora importante, ma si sono spostate aziende il cui fattore umano era nullo, in cui dipendenti erano e sono solamente chiamati ad azionare dei macchinari. 

Poi ovviamente non tutti i lavori si prestano al lavoro da casa. Durante la prima pandemia, mia madre, impiegata in una filiale bancaria, ha fatto 2 o 3 giorni di smart working a settimana. Lascio a te le conclusioni....
Converrai con me che, a meno di non riempire di soldi le case degli impiegati, uno sportello non può operare da casa. 

Io sono architetto e se le mie idee me le faccio venire in ufficio, a casa o in spiaggia alle Hawaii non frega niente a nessuno, basta che consegni i miei disegni per tempo. Se non consegno però il capo si incazza. 

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8 ore fa, Alex_Ferrari ha scritto:

Sono andato nel profilo di effe e ho visto che è nato nel 2000, ha una mentalità veramente arretrata per la sua età.

Comunque, se il lavoratore a casa fa il furbo e cazzeggia, non produce, e se non produce il datore di lavoro se ne accorge e giustamente lo licenzia, quindi non credo che i dipendenti abbiano tutte queste possibilità di grattarsi le balle.

 

credo che potrebbe essere tuo padre 

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