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Ferrarista

Smart working

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Hai passato il pomeriggio a scrivere sul forum e parli di produttività?

Avresti potuto farlo col capo dietro la schiena?

Ecco.

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3 minuti fa, effe ha scritto:

Hai passato il pomeriggio a scrivere sul forum e parli di produttività?

Avresti potuto farlo col capo dietro la schiena?

Ecco.

 

Nell'ordine oggi ho rifatto i conti per un articolo da pubblicare ed ho rifatto l'editing dello stesso articolo per inviarlo domani in pubblicazione. In più stamattina ho fatto 2 ore di riunione in videocall. Avrei potuto di fare di più in ufficio? No. Fermo restando che col mio capo c'è un rapporto di fiducia e non ha mai avuto la necessità di starmi sul collo perché conosce la mia produttività e senza il mio lavoro sarebbe nella m***a.

 

Chi ha bisogno del cane da presa sul collo per produrre ha un problema. Ed un problema ce l'ha anche il datore di lavoro che non riesce a gestire i suoi dipendenti senza stargli sul collo. In più aggiungerei: per fortuna ogni norma del diritto del lavoro ha reso illegale il controllo fisico del dipendente. Giustamente il datore di lavoro possiede il mio tempo e la mia produttività, ma non può permettersi di chiedere di più.

Modificato da Ferrarista
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Il 10/1/2021 Alle 14:52, ForzaFerrari ha scritto:

Non so se si possa definire smart working ma io oramai da marzo, esclusi i pochi giorni di scuola tra settembre e ottobre, sono stato sempre in DaD. Per quanto mi riguarda ci sono dei pro e dei contro.

Vantaggi

Orari più flessibili: posso alzarmi la mattina più tardi e dormire di più perché non devo più fare il tragitto per andare a scuola.

Meno ansia: personalmente quando devo affrontare un compito in classe o un'interrogazione a scuola mi sento molto ansioso e preoccupato mentre dentro le mura di casa mia riesco ad essere più tranquillo.

Riesco a stare più comodo: avendo in camera mia una sedia da gaming riesco a stare molto più comodo rispetto a scuola dove devo stare in un banco assai più scomodo.

Posso andare in bagno quando voglio: nella mia classe si può andare in bagno massimo uno alla volta e inoltre quest'anno per le misure anticovid bisogna andare pure dal bidello a richiedere la chiave. In DaD invece posso andarci praticamente quando voglio, senza che nessuno me lo impedisca.

Svantaggi

Assenza di contatto umano: non penso ci sia molto da spiegare.

Si può copiare più facilmente: a distanza copiare (per un compito o un'interrogazione) è un gioco da ragazzi, è vero che i professori possono accorgersene ma non avranno mai la certezza assoluta che spesso hanno in classe 

Distrazioni molto più frequenti: in DaD basta spegnere la telecamera e puoi fare tutto quello che vuoi, addirittura ho saputo di compagni che stavano giocando con la Play Station durante le lezioni.

Si fa molto di meno: le ore a distanza sono minori e ridotte, per esempio tra marzo e giugno abbiamo fatto solamente tre ore da quarantacinque minuti al giorno. Essendo il numero di ore minore molti professori ne hanno perse alcune e perciò non riescono a fare tutto il programma.

Concludo dicendo che per me, finita la pandemia, bisogna assolutamente tornare in classe.

 

 

 

La DaD fa schifo, per quel che mi riguarda.

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Sono in smart da Marzo, tranne qualche giorno in ufficio. Mi piace ma non 5 giorni su 5, diventa alienante per i motivi detti. D'altro canto tornare a 5 giorni in ufficio, facendosi magari 2 ore di viaggio, in modalità boita padronale anni '80, non ha senso. Un giusto compromesso tra le due secondo me serve.

Detto questo pongo un problema che potrebbe eventualmente sorgere; secondo me lo smart working potrebbe essere l'occasione per certe aziende per abbassare ulteriormente gli stipendi. Perché dare 1500 all'impiegato lombardo quando lo stesso lavoro me lo può fare uno a Catania a 1200? O uno in Romania a 900? Dove ci vuole molta professionalità ovviamente non sarà così, ma per il classico lavoro di ufficio (dove diciamocelo c'è molta fuffa e non è che ci voglia una laurea ad harvard) la situazione creatasi potrebbe dare una spinta in tal senso.

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15 minuti fa, M.SchumyTheBest ha scritto:

Sono in smart da Marzo, tranne qualche giorno in ufficio. Mi piace ma non 5 giorni su 5, diventa alienante per i motivi detti. D'altro canto tornare a 5 giorni in ufficio, facendosi magari 2 ore di viaggio, in modalità boita padronale anni '80, non ha senso. Un giusto compromesso tra le due secondo me serve.

Detto questo pongo un problema che potrebbe eventualmente sorgere; secondo me lo smart working potrebbe essere l'occasione per certe aziende per abbassare ulteriormente gli stipendi. Perché dare 1500 all'impiegato lombardo quando lo stesso lavoro me lo può fare uno a Catania a 1200? O uno in Romania a 900? Dove ci vuole molta professionalità ovviamente non sarà così, ma per il classico lavoro di ufficio (dove diciamocelo c'è molta fuffa e non è che ci voglia una laurea ad harvard) la situazione creatasi potrebbe dare una spinta in tal senso.

 

Sicuramente questo è un rischio, ma questo già succede per alcuni lavori (tipo call center). Chiaramente questo rende ancora più impellente la necessità di unifirmita del diritto del lavoro almeno a livello europeo, soprattutto livellando i salari verso l'alto. Io faccio un lavoro qui al sud Italia dove lo stesso lavoro verrebbe pagato dal 30 al 50% in meno, e questo non è assolutamente giusto (che poi è il motivo per cui molta gente emigra)

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Secondo me la cosa più bella del lavorare da casa è che quando devi andare a cagare puoi farlo comodamente nel tuo bagno

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  • Lewisito 1

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Adesso, ForzaFerrari88 ha scritto:

Secondo me la cosa più bella del lavorare da casa è che quando devi andare a cagare puoi farlo comodamente nel tuo bagno

 

Devo ammettere che una volta ero in una riunione non programmata e proprio non mi trattenevo più :asd: Ho dovuto dire ai colleghi "sorry ma ho un problema urgente" :asd:

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2 minuti fa, Ferrarista ha scritto:

 

Devo ammettere che una volta ero in una riunione non programmata e proprio non mi trattenevo più :asd: Ho dovuto dire ai colleghi "sorry ma ho un problema urgente" :asd:

 

Ora che lavori da casa la riunione puoi farla direttamente seduto sulla tazza del gabinetto :asd:

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3 ore fa, effe ha scritto:

Leggi i post di oggi, limitandoti alla sezione offtopic, lunghezza, frequenza ed orari.

Non mi sembra sia esattamente una situazione produttiva. Ma intanto il datore paga. Io potrei essere anche d'accordo ma lavori a partita Iva, a cottimo, niente buste paga, licenziamenti impossibili o tredicesime. Tanto produci tanto guadagni, se poi sei bravo ci saranno dei premi a fine anno. E se ne approfitti paghi di tuo perché non guadagni. Solo così il lavoro non controllato potrebbe avere un senso.

E vedreste che in quelle condizioni, dovendo rendere, correreste in ufficio, perché a casa le distrazioni sono troppe e se lasci libero il cane di pisciarti sul divano...beh, perché scendere, ti piscerà sul divano.

Se lasci carta bianca alla gente te la riempie di m***a per farsi i propri comodi.

 

questo, ripeto, è un modo di pensare il lavoro antiquato, che andava bene nel secolo scorso.

la produttività si dovrebbe misurare sui risultati e non sul tempo speso.

do un compito e una tempistica da rispettare, senza preoccuparmi se la persona per farlo lavorerà 8 o 5 ore al giorno.

questa visione delle 8 ore lavorative piano piano verrà scardinata.

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1 ora fa, ForzaFerrari88 ha scritto:

 

Ora che lavori da casa la riunione puoi farla direttamente seduto sulla tazza del gabinetto :asd:

 

No era una riunione virtuale, ho provato a trattenermi, ma proprio non ce l'ho fatta :asd:

  • Lewisito 1

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1 ora fa, ForzaFerrari88 ha scritto:

 

Ora che lavori da casa la riunione puoi farla direttamente seduto sulla tazza del gabinetto :asd:

 

E postare le tue sensazioni ed impressioni direttamente nell‘apposito topic.

  • Lewisito 1

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43 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

questo, ripeto, è un modo di pensare il lavoro antiquato, che andava bene nel secolo scorso.

la produttività si dovrebbe misurare sui risultati e non sul tempo speso.

do un compito e una tempistica da rispettare, senza preoccuparmi se la persona per farlo lavorerà 8 o 5 ore al giorno.

questa visione delle 8 ore lavorative piano piano verrà scardinata.

Ti pagano x euro l'ora per 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana, non ti pagano a cottimo per lavorare quando vuoi.

Se cambiano contratto e ti pagano a progetto va bene. Pagato a ore  prestabilite per fare quello che vuoi e lavorare meno ore no.

Fino a febbraio 2020 se volevi lavorare andavi sul posto di lavoro.

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14 minuti fa, effe ha scritto:

Ti pagano x euro l'ora per 8 ore al giorno, 5 giorni a settimana, non ti pagano a cottimo per lavorare quando vuoi.

Se cambiano contratto e ti pagano a progetto va bene. Pagato a ore  prestabilite per fare quello che vuoi e lavorare meno ore no.

Fino a febbraio 2020 se volevi lavorare andavi sul posto di lavoro.

 

oggi ci sono un mare di lavori che non necessitano per forza di 8h tutti i giorni, nel mio attuale impiego ad esempio è possibile che un giorno non faccia quasi niente e un altro non abbia 10min di pausa. oppure per fare la validazione di un sw uno potrebbe mettersi 20h ma un collega 15h, per quale motivo si dovrebbe stare a guardare l'ora di differenza se il risultato previsto viene ottenuto? il fatto delle 8h è solo un retaggio del secolo scorso, tante aziende vanno verso il lavoro "libero da orari" come fa @Ferrarista oppure con orari di ufficio ridotti a parità di stipendio con ottimi risultati.

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All'università io facevo a volte intere settimane di lavoro di casa (ma ok, il lavoro accademico ha standard diversi), in azienda già da prima facevo almeno 2 o 3 giorni a settimana di home office. Quindi, posto che il cambiamento era già lentamente in atto, quello delle 40 ore settimanali deve essere un limite massimo per non ledere la dignità della persona. Poi continuo a chiedermi: cosa entri nella tasca del datore di lavoro se io ottengo gli stessi risultati in ufficio o a casa? Di fatto non gli cambia niente. Se io sono più bravo a finire il lavoro in breve tempo, è lui che non sa stimare bene.

Modificato da Ferrarista

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Poi come dice @Beyond ci sono lavori per cui più ore non implicano più produzione. In fabbrica o nei campi è così, ma ci sono lavori che richiedono un lavoro puramente intellettuale che possono richiedere tanto 5 ore, ma anche 20 a seconda dell'incastro di lavoro tra colleghi o dell'idea giusta al momento giusto. Il punto fondamentale è che i lavori per cui è possibile l'home office sono anche quelli per cui non vale l'uguaglianza tempo=produttività, quindi questo retaggio piano piano andrà sparendo.

 

Comunque vada mi pare che si stia esulando parecchio dal nocciolo della discussione. Io ho invitato ad esprimersi quelli che sono coinvolti nello smart working e sanno effettivamente di cosa stiamo parlando (che si tratti di dipendenti o di manager). Io ho detto la mia (ovvero che la trovo una grande opportunità), ma è interessante capire come la stiano vivendo gli altri (sia dal lato dei dipendenti che dal lato dei datori di lavoro). Queste discussioni su quante frustate all'ora dessero gli antichi egizi per tirare su le piramidi non c'entrano niente con l'idea iniziale del topic.

Modificato da Ferrarista

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5 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

oggi ci sono un mare di lavori che non necessitano per forza di 8h tutti i giorni, nel mio attuale impiego ad esempio è possibile che un giorno non faccia quasi niente e un altro non abbia 10min di pausa. oppure per fare la validazione di un sw uno potrebbe mettersi 20h ma un collega 15h, per quale motivo si dovrebbe stare a guardare l'ora di differenza se il risultato previsto viene ottenuto? il fatto delle 8h è solo un retaggio del secolo scorso, tante aziende vanno verso il lavoro "libero da orari" come fa @Ferrarista oppure con orari di ufficio ridotti a parità di stipendio con ottimi risultati.

Alcuni lavori non sono il tuo. Leggi il tuo contratto di lavoro, sono sicuro che c'è una paga oraria lorda calcolata per 7/8 ore al giorno. Se cambia il gioco deve cambiare alla base. Per me se lavori con un'altra formula va benissimo. Se hai un contratto normale il lavoro da casa è una str***ta.

Va bene per gli autonomi, quelli che guadagnano solo se producono, altrimenti zero ma paga Inps e tasse.

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ma che sto dicendo io? che il fatto di pagare 8x5 è sorpassato, andrebbe cambiato per tutti i lavori che lo permettono, che non sono pochi secondo me.

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A margine, io sono coinvolto perché posso svolgere un buon 70/80% del mio lavoro da casa, ma siccome se non produco non mangio, so bene che a casa è troppo facile grattarsi i co****ni. Quindi faccio tutto in ufficio.

Fossi un dipendente pagato a prescindere anche a me piacerebbe alzarmi alle 10 e lavorare tre ore in pigiama, tanto lo stipendio arriva tutto. Non è difficile capire perché vi piace

1 minuto fa, Beyond ha scritto:

ma che sto dicendo io? che il fatto di pagare 8x5 è sorpassato, andrebbe cambiato per tutti i lavori che lo permettono, che non sono pochi secondo me.

Il condizionale non vale un ca**o. Cosa c'è scritto nel tuo contratto?

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Ma se stiamo parlando proprio di quello? L'eccezionalità della situazione ha dimostrato che forme di lavoro e contratti di lavoro diversi sono possibili ed ugualmente produttivi. Chi se ne frega di cosa c'è scritto nei contratti? L'idea è proprio quella di indurre il cambiamento per rendere i rapporti di lavoro migliori per tutti.

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Quello che dico è che per funzionare ci vuole il bastone e la carota. Fine della pacchia da dipendente, lavori da casa bello comodo ma con contratti da partita iva. Se rendi prendi, se ti gratti le balle fai la fame.

La pacchia con tutte le coperture da dipendente senza avere il controllo sulle ore lavorate è, nella maggior parte dei casi, un suicidio per il datore di lavoro.

E se deve continuare ad essere un rapporto dipendente deve decisamente cambiare rispetto a quelli attuali, devi quantificare la qualità e la quantità di lavoro, oltre a poter attngere, come ha suggerito qualcuno, ai servigi di chi vive in paesi dove con 500 euro sei un signore, pagandoli di consegienza. 

Tanto le distanze non sarebbero più un problema.

Così andrebbe benissimo. Auguroni.

Tu ora vivi a Napoli dove un caffè costa meno di un euro (non lo so ma a Taranto negli anni 2000 costava la metà di qui) e prendi stipendi da crucco, lavorando come e quando vuoi. Un po' troppo comodo. Se la cosa prenderà piede succederà più spesso il contrario.

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