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Ferrarista

Questione meridionale

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Visto che di tanto in tanto la questione viene fuori e visto che c'è chiaramente tanta gente che parla per sentito dire o, peggio ancora, per cattiva informazione (o indottrinamento), mi pare giusto discuterne, così da chiarire una volta per tutte tanti punti.

 

Come è noto, l'Italia è un paese con due (o forse tre addirittura) realtà socio-economiche nettamente distinte: un nord che storicamente ha ospitato le realtà industriali più avanzate ed un sud che storicamente è rimasto molto indietro, soprattutto dopo la seconda guerra mondiale. Se per 30-40 anni dopo la guerra queste differenze sono state tamponate dal boom economico e dalla possibilità di produrre ricchezza anche in aree più depresse, con la crisi dell'ultimo ventennio, questa differenza è diventata sempre più insostenibile. Allo stato attuale il sud Italia conta un tasso di disoccupazione tra i più alti d'Europa ed un reddito medio tra i più bassi della zona Euro, con conseguente spopolamento delle regioni meridionali. I motivi di ciò sono complessi da analizzare, tanto è vero che neanche decenni di proclami politici hanno permesso un recupero ed una unificazione socio-economica del paese.

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Il Sud Italia è sempre stato messo da parte da chi ha governato l'Italia. 

Infrastrutture, servizi, risorse sempre e solo dedicati al Nord. 

I soldi sono stati investiti di più al Nord, lasciando il Sud in una situazione di stallo.

Se pensiamo che sono circa 30 anni che Messina e Reggio Calabria aspettano la costruzione del ponte...ma come dicevo prima non è solo questo.

Rete ferroviaria ormai scadente e datata, città della puglia e della Calabria mal collegate con le altre grandi città del Sud tipo Napoli. L'alta velocità si è fermata a Napoli. Dopo Napoli il niente purtroppo. 

Spero che.cambi qualcosa ma, ormai credo che la situazione resterà questa ancora per molti anni e, la colpa, non è della gente del Sud.

 

Modificato da Rio Nero

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Io sulla questione mi trovo d'accordo con Saviano, i meridionali autoctoni piano piano andranno tutti al centro nord o all'estero, e ripopoleremo il sud con i rifugiati africani. 

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Discorso veramente complesso e che mi tocca da vicino. 

 

Le cose da dire potrebbero essere davvero tante ma per ora mi preme sottolineare il ritardo che subiamo dal punto di vista infrastrutturale. Le infrastrutture sono il vero volano dell'economia e al sud ne siamo carenti o estremamente carenti (Basilicata), salvando solo la Campania e in parte la Puglia, il resto è davvero un disastro.

 

Quasi tutta colpa della politica ma, in parte, siamo stati e siamo sfortunati dall'orografia e dalla lontananza maggiore con l'europa che ci ha sfavorito (infatti, quando anticamente il commercio navale contava molto più di oggi era un altra musica, sempre relativamente parlando)

Modificato da Antonio91

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Più che altro, un tempo (secoli fa) i popoli più dediti al commercio erano quelli che affacciavano sul mare, mentre quelli confinati nell'entroterra pensavano solo a fare guerre. Ma parliamo di civiltà completamente differenti.

La questione infrastrutturale al sud è gravissima e per niente giustificabile con i semplici problemi geografici: voglio ricordare che tra anni 60 e 70 si sono realizzate autostrate e ferrovie che attraversano l'appennino centrale. Quello che manca è assolutamente la volontà. Tra l'altro la Puglia beneficia di un collegamento autostradale con Napoli solo grazie alla volontà di De Mita che volle fortemente un tronco autostradale che collegasse l'Irpinia alla campania ed al resto d'Italia, a chiara dimostrazione che basta la volontà politica per fare qualcosa.

Modificato da Ferrarista

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Io vorrei sapere i "settentrionali" (a me sinceramente fa ridere che ancora stiamo a fa ste classificazioni ma purtroppo ci tocca) cosa pensano realmente e cosa li ha portati a pensare certe cose. E' una domanda seria perché che ce la cantiamo e suoniamo da soli serve a poco.

Sarebbe più interessante invece fare un dibattito costruttivo, sperando sia possibile.

Modificato da ForzaFerrari88

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Dato che i media e i giornali non ne parleranno se non in modo superficiale o in qualche piccolo articoletto a pagina 50, volevo invitarvi a leggere il rapporto Svimez 2020. In particolare a chi fa orecchie da mercante quando si parla di Sud, investimenti e di un sistema Italia miope e antimeridionalista che, a causa di questa sua miopia, prima o poi ci condurrà al fallimento definitivo.

 

http://lnx.svimez.info/svimez/wp-content/uploads/2020/11/rapporto_2020_sintesi.pdf

 

http://lnx.svimez.info/svimez/wp-content/uploads/2020/11/rapporto_2020_intervento_bianchi.pdf

 

Presentazione: 

https://www.youtube.com/watch?v=IalKt7UYkTw&feature=youtu.be

 

Alcuni piccoli spunti:

1) Nonostante teoricamente si potrebbe pensare che il Nord sia stata l'area più colpita, in realtà il crollo del Pil è abbastanza omogeneo in tutto il Paese. Ovviamente in una situazione del genere il prezzo viene quindi maggiormente pagato dalle zone già precedentemente più fragili. Soprattutto per quanto riguarda il lavoro e quindi i tassi occupazione che si riduce del doppio nel Mezzogiorno. Rispetto al 2007 il Sud ha perso 500mila occupati e il Pil è calato del 17%. Sulla situazione lavorativa delle donne meglio non parlarne...Disastro totale.

 

2) Si osserva una disparità vergognosa in due componenti fondamentali della società. Due diritti fondamentali che non vengono garantiti allo stesso modo al Sud rispetto al Nord. Cioè istruzione e sanità.

Sulla Sanità ho già fatto una testa tanto, basta leggere i miei vecchi post.

 

3) Investimenti in infrastruttre praticamente nulli nel Mezzogiorno dove servirebbero di più. Cito: "Il declino della spesa infrastrutturale è dimostrato dal tasso medio annuo di variazione nel periodo 1970-2019, pari a –1,9% a livello nazionale, ma con un calo del –4,5% nel Mezzogiorno, a fronte di appena il –0,8% nel Centro-Nord"

 

4) Spesa pubblica pro-capite molto più bassa al Sud e con un trend calante (al contrario di quanto viene indottrinato da 150 anni con la finta giustificazione del "residuo fiscale"). Cito:"Le regioni del Mezzogiorno presentano un valore di spesa media pro capite al netto degli interessi inferiore di circa 4.000 euro se consideriamo il SPA e di circa 2.700 euro se ci riferiamo alla sola PA. I dati Banca d’Italia confermano non solo un livello di spesa pro capite nelle regioni del Centro-Nord superiore in media di oltre 1.100 euro, ma anche un sostanziale allineamento dei dati per molte regioni"

 

5) Ripartizione della spesa del Recovery Fund. Cito:

"Nel primo scenario, si ipotizza che, ripercorrendo il trend storico più recente, solo una quota pari al 22,5% delle sovvenzioni sia destinata al Mezzogiorno. Nel secondo,invece, assimilando la dotazione in conto sovvenzione del Recovery Fund a risorse ordinarie in conto capitale, si valuta il possibile impatto dell’applicazione della clausola del 34% per il riparto delle risorse. Infine, nell’ultimo scenario si assume una destinazione al Mezzogiorno del 50% delle risorse"

Cattura.JPG.83c87bef4f5de728e18dc55b04c6fe67.JPG

 

 

Faccio un rimprovero allo Svimez:

La clausola del 34%, che come si vede non è MAI stata rispettata, riguarda la spesa ordinaria dello Stato. Cioè dovrebbe già essere così e non dovrebbe riguardare il Recovery Fund.

Al contrario il Recovery Fund, verrà "elargito" in maniera così consistente all'Italia, proprio perché c'è un'area sottosviluppata come il Mezzogiorno. Dei 209 miliardi al Sud deve andare almeno il 60% che sarebbe un investimento reale del 36%. Sarebbe quindi preferibile destinare il 70% del Recovery Fund al Mezzogiorno.

 

Ricordo sempre che (anche secondo Banca d'Italia), investire nel Sud implica vantaggi consistenti anche per il Nord, cosa che non avviene nell'ipotesi contraria. La stima generale è che il 40% di quanto investito al Sud si riversa direttamente nell'economia del Nord per via dell'interconnessione che c'è.

Questo implica che investire solo il 34% (che diventerebbero quindi il 20% reali) del Recovery Fund sarebbe semplicemente l'ennesimo furto a danno del Mezzogiorno.

 

 

@Ferrarista

 

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Comunque uno dei grandi problemi è anche la nostra classe dirigente succube del Nord, probabilmente perché devono rispondere ad altri e non a loro stessi.

Basta vedere cosa è successo negli ultimi giorni con la storia del RF.

Per fortuna, grazie all'iniziativa dello sceriffo, pare che i governatori del Sud si siano scetati un po', ma intanto:

1) Emiliano nei giorni precedenti non aveva proferito grandi parole ma aveva detto anzi che era giusto il 34% per il Sud

2) Ovviamente i governatori di Calabria e Sardegna non potevano esimersi dal fare la loro figurella e non si sono presentiti all'incontro con le altre Regioni del Sud promosso da De Luca. Proprio a dimostrazione che devono rispondere ai loro partiti e non alla popolazione

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Un cuore di panna per me, però :zizi:

  • Lewisito 1

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1 minuto fa, Ferrarista ha scritto:

Un cuore di panna per me, però :zizi:

 

Meglio un Lewisito

 

Comunque non solo Solinas e Spirlì non si sono presentati all'incontro, ma non hanno neanche firmato la lettera che è stata presentata al Presidente del Consiglio e al Presidente della Conferenza delle Regioni (il leghista del PD Stefano Bonaccini)

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più che altro, conta come Italia ?

  • Lewisito 1

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Il 22/12/2020 Alle 13:33, Natural Blonde Killer ha scritto:

Non ho mai capito una cosa, ma la Sardegna conta come sud? 🤔

 

Io credevo contasse come dependance della Villa di Arcore

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Citazione
BULLONI D'ITALIA
Una raccomandata. Poche righe dalla Lombardia per avvisare i lavoratori della Meridbulloni di Castellammare di Stabia che dal 1 febbraio 2021 dovranno prendere servizio nei dintorni di Torino, a circa mille chilometri di distanza da casa, se non vorranno perdere il lavoro. Manco si trattasse di bestiame!
Dopo la vertenza #Whirlpool, un'altra vergognosa pagina di questo paese. Ancora un colpo basso al Sud colonia.
E ditelo che volete il deserto quaggiù, magari per far crescere i fichi d'india.

 

"Maradona non firmò per la Juve, noi firmeremo per Torino"

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https://www.facebook.com/AngeloForgioneOfficial/photos/a.180929100422/10157980037060423/

 

lungomare praticamente distrutto, danni ai ristoranti lì vicino, chissà se ci saranno donazioni :asd:

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28 minuti fa, Vincenzo ha scritto:

https://www.facebook.com/AngeloForgioneOfficial/photos/a.180929100422/10157980037060423/

 

lungomare praticamente distrutto, danni ai ristoranti lì vicino, chissà se ci saranno donazioni :asd:

ah, quei ristoranti che piangevano quando quel tratto di strada fu pedonalizzato ma che dal giorno dopo si allargarono comodamente sulla carreggiata liberata dal traffico. Donerò sicuramente, anzi or ora vado a vendermi un rene per loro :zizi:

 

 

se non altro ora la riqualificazione del lungomare dovrà partire sul serio

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35 minuti fa, Hunaudieres ha scritto:

ah, quei ristoranti che piangevano quando quel tratto di strada fu pedonalizzato ma che dal giorno dopo si allargarono comodamente sulla carreggiata liberata dal traffico. Donerò sicuramente, anzi or ora vado a vendermi un rene per loro :zizi:

 

 

se non altro ora la riqualificazione del lungomare dovrà partire sul serio

 

certamente sarebbe ora di una seria riqualificazione del lungomare. oltre a dover rifare la parte crollata, è necessario rinforzare e prolungare i frangiflutti per scongiurare situazioni analoghe.

per quanto riguarda le spiagge, non vedo alcuna necessità anzi creerebbero più caos e andrebbero manutenute.

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Sui frangiflutti non saprei. I giornali hanno riportato che una mareggiata così non si vedeva dal 1979. Spendere milioni di euro per qualcosa che magari ricapiterà tra 40 anni potrebbe essere una cagata. Piuttosto spero che ora si spenda un bel po' per la riqualificazione ed il rifacimento del lungomare che ormai versa in uno stato pietoso. Chissà, magari stavolta ci va bene con le elezioni a stretto giro di posta.

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13 ore fa, Ferrarista ha scritto:

Sui frangiflutti non saprei. I giornali hanno riportato che una mareggiata così non si vedeva dal 1979. Spendere milioni di euro per qualcosa che magari ricapiterà tra 40 anni potrebbe essere una cagata.

 

Nel 1979 non si era nel pieno dei cambiamenti climatici

 

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