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Aviatore_Gilles

Modena Team

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Chiedo l'aiuto anche del buon @chatruc, ovvero informazioni sul Modena Team, che ha fatto la sua comparsa nel mondiale 1991.

Su Internet si trova poco. 

Tutto nasce da un'idea del miliardario messicano Fernando Gonzalez Luna, che voleva fondare una sua scuderia. Diede l'incarico a Mauro Forghieri di disegnare la vettura, che aveva anche progettato il V12 Lamborghini. 

Sembrava tutto fatto, ma Luna sparisce nel nulla e sembra andare tutto in malora. Si decide di proseguire lo stesso, riuscendo a trovare un accordo con Carlo Parrucco, che all'epoca era vicepresidente di Confindustria. Nasce il Modena Team, gestito da Lamborghini e da Forghieri. I piloti saranno il nostrano Nicola Larini e il belga Eric Van De Poele.

La stagione sarà un disastro, con Larini che sfiorerà la zona punti a Phoenix, gara inaugurale, concludendo 7° (resterà il miglior risultato), mentre De Poele si fermerà a Imola a 1 giro dalla fine, mentre occupava la quinta posizione, approfittando dei vari ritiri. In mezzo mancate qualificazioni, tanti ritiri e alcuni risultati inutili. Durante la stagione si pensa già alla vettura del 1992, ma alla fine non si farà niente e il Modena team chiude. 

Quello che mi ha incuriosito è l'ultima intervista di Nugnes a Larini, nella quale Franco chiede al buon Nicola che cosa pensasse di Mauro Forghieri. Quest'ultimo chiude la questione in 2 secondi, dicendo "meglio se non commento, perché non potrei dire cose belle".

Chiedo l'aiuto di Chatruc, se sa qualcosa di più, magari recuperando vecchie interviste. Che cosa è successo tra i due? Inoltre avete dei retroscena interessanti sul Modena Team? 

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Allora partiamo da alcuni punti da chiarire.

Fernando Gonzalez Luna: non era un miliardario ma solo un imprenditore in voga al momento. Non è vero che sparì nel nulla come si diceva al tempo. Ho chiesto chiarimenti in merito ad Autosprint anni fa e mi hanno detto che il signore avesse perso appoggi politici, quindi l'operazione fu chiusa e lui se ne andò (sembra proprio in Argentina) per andare avanti e ripartire con altre attività. In ogni caso, alla Lamborghini pagarono fino all'ultimo euro pattuito.

 

Modena Team: con la macchina pronta, era un peccato gettare tutto alle ortiche e fecero questo team sotto l'ombrello di Patrucco. Il problema di base è che dopo poche gare, gli investitori chiusero i rubinetti e purtroppo la F1 costa, tanto, troppo. Ai tempi era pieno di aziende e aziendine che all'idea di comparire su una carrozzeria di F1 dicevano di sì ma poi, dopo un piccolo anticipo, capivano che i costi erano eccessivi. Purtroppo anche i team manager spesso erano troppo avventurieri. Si indebitavano chiedendo pochi soldi agli sponsor (se no, non avrebbero ricevuto nulla) convinti che con delle buone prestazioni avrebbero ottenuto ulteriori fondi e poi il meccanismo avrebbe girato liscio come l'olio. Come al solito, o le prestazioni non arrivavano oppure arrivavano ma i soldi comunque no.

 

La monoposto non era un disastro ma comunque non era del tutto buona. Larini ha più volte detto (sempre in questa intervista con Nugnes ma anche in precedenza con Autosprint) che secondo Forghieri, la monoposto era ottima e loro piloti due brocchi. In tempi più recenti, ho sentito Forghieri ammettere che c'erano alcuni difetti di progettazione (ad esempio i radiatori) sulla macchina.

 

Sempre Forghieri ha raccontato quella storia del "ma se avesse fatto così, avremmo ottenuto quello e poi tutto si sarebbe risolto". Queste storie non le sopporto perchè vorrebbero farti intendere che la sorte intera della storia di un team dipende da un singolo episodio che va dal meccanico sbadato al pilota distratto o al cuscinetto di 1000 lire. In questo caso, il meccanico che riempì il serbatoio di Van De Poele a Imola non scaricò l'intera carica un po' per imprecisione, un po' perchè convinto che tanto la monoposto non sarebbe arrivata al traguardo. Quindi il belga rimase a secco dopo la Rivazza e non fece i punti che avrebbero consentito al team di saltare le prequalifiche dalla nona gara in poi.

 

Fermo restando che senza prequalifiche, il lavoro del weekend è completamente diverso perchè avresti garantiti 90 minuti di libere e 60 di qualifiche per due giorni di fila, se l'occasione di fare punti la manchi a Imola, poi avresti comunque altre sette gare per rimediare. Se un progetto intero così complesso come quello di un team di F1 dipende dalla mano di un meccanico, significa che il team era una ciofeca, che non c'erano procedure di controllo e miglioramento per evitare che tali cose succedessero. E' come se la Coca Cola producesse milioni di litri di roba inbevibile perchè un operaio della fabbrica ha sbagliato i conti con lo zucchero da mettere: colpa dell'operatore o della catena di comando e controllo?

 

Analogamente, la Minardi non è diventata la Red Bull perchè Fisichella ha sbattuto a Monaco 1996, la Life non ha vinto i sei titoli consecutivi della Ferrari dal 1999 al 2004 perchè le bielle fornite non erano conformi a quelle del progetto e altre ancora.

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Grazie Chatruc, precisissimo come al solito. 

Sostanzialmente il motivo del contendere tra Larini e Forghieri era il fatto che quest'ultimo ha scaricato il fallimento sui piloti, giudicando buona la macchina e brocchi loro. 

Magari sul belga qualche dubbio si poteva avere, non certo su Larini, che fermo non lo era di certo. 

Sulla sua biografia Forghieri comunque ribadisce il concetto del meccanico che ha sbagliato a Imola, che la vettura così non ha abbandonato le prequalifiche, che avrebbero ricevuto soldi e che le cose forse sarebbero andate in maniera diversa. Anche per me questo concetto è assurdo, se una vettura è buona, è buona, punto. Anche la Jordan 191 fece le prequalifiche, ma non ci mise molto a salutare il gruppetto. Se la Lambo avesse lasciato le prequalifiche, sempre un cetriolo sarebbe stato. Mancava professionalità e idee, oltre che il grano. 

La biografia è di 10 anni fa, quindi la redenzione deve essere arrivata veramente in tempi recenti. 

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Il 7/6/2020 Alle 20:07, Aviatore_Gilles ha scritto:

Grazie Chatruc, precisissimo come al solito. 

Sostanzialmente il motivo del contendere tra Larini e Forghieri era il fatto che quest'ultimo ha scaricato il fallimento sui piloti, giudicando buona la macchina e brocchi loro. 

Magari sul belga qualche dubbio si poteva avere, non certo su Larini, che fermo non lo era di certo. 

Sulla sua biografia Forghieri comunque ribadisce il concetto del meccanico che ha sbagliato a Imola, che la vettura così non ha abbandonato le prequalifiche, che avrebbero ricevuto soldi e che le cose forse sarebbero andate in maniera diversa. Anche per me questo concetto è assurdo, se una vettura è buona, è buona, punto. Anche la Jordan 191 fece le prequalifiche, ma non ci mise molto a salutare il gruppetto. Se la Lambo avesse lasciato le prequalifiche, sempre un cetriolo sarebbe stato. Mancava professionalità e idee, oltre che il grano. 

La biografia è di 10 anni fa, quindi la redenzione deve essere arrivata veramente in tempi recenti. 

 

Nel 1989, la RIAL fece un miracoloso quarto posto nel demoltion derby di Phoenix. Grazie a quello saltarono le prequalifiche ma la vettura era lentissima e infatti non si qualificò mai anche se i piloti dicevano fosse una vettura sincera ed equilibrata, semplicemente non andava abbastanza,.

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18 minuti fa, chatruc ha scritto:

 

Nel 1989, la RIAL fece un miracoloso quarto posto nel demoltion derby di Phoenix. Grazie a quello saltarono le prequalifiche ma la vettura era lentissima e infatti non si qualificò mai anche se i piloti dicevano fosse una vettura sincera ed equilibrata, semplicemente non andava abbastanza,.

 

Infatti, la realtà è questa. Puoi anche saltare le pre-qualifiche per un evento fortuito, ma se non hai la macchina per competere, almeno a buoni livelli, non esci dal fondo dello schieramento.

Forghieri può odiare finchè vuole il meccanico che non ha riempito il serbatoio, ha sbagliato, ma il destino del team era già segnato prima ancora di partire.

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10 ore fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

 

Infatti, la realtà è questa. Puoi anche saltare le pre-qualifiche per un evento fortuito, ma se non hai la macchina per competere, almeno a buoni livelli, non esci dal fondo dello schieramento.

Forghieri può odiare finchè vuole il meccanico che non ha riempito il serbatoio, ha sbagliato, ma il destino del team era già segnato prima ancora di partire.

 

Esatto. Per correre in F1, ci vogliono le spalle larghe come Stewart e Haas. Se fai come la Forti, sei già morto.

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