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Bigmeu

FIA - regolamento e verifiche.

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Sono andato indietro qualche pagina per vedere se ci fosse una discussione analoga, nel caso mi sia sfuggita chiedo perdono. 

 

Dato il recente comunicato FIA riguardante la Ferrari, pare evidente come la federazione sia in difficoltà nel verificare la conformità delle vetture a causa, in primis della complessità delle vetture stesse, ma soprattutto della complessità del regolamento. 

 

Non sarebbe meglio che la federazione scrivesse regolamenti più semplici ma allo stesso modo meno aggirabili e contemporaneamente fissi unicamente dei parametri di controllo più semplici? 

 

Per esempio se fosse definita la massima potenza trasferibile a terra o il quantitativo massimo di benzina utilizzabile, rapportato alle caratteristiche del circuito e in maniera stringente. Tipo adesso sono 105kg se non erro. Si lasciano 105 per Monza e si mettono che so 70 a Monaco dove il consumo è minore.

Insomma fregandosene bellamente dei passaggi intermedi ma verificando unicamente il risultato finale e la conformità In principio delle altre componenti (ovvero che il motore sia co X cilindri, turbo ibrido. 

Non importa di pressioni o altro, l’importante che alla fine all’asfalto arrivi x potenza con un picco di y per tot secondi. 

 

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argomento discusso più volte, se nel regolamento concedi troppa libertà ai team rischi un'esasperazione della ricerca tecnologica che col tempo ammazza la serie, vedi WEC

 

d'altra parte regolamenti troppo restrittivi aprono il fianco ad aree grigie come visto in questi casi (motore Ferrari, DAS)

 

è un problema complesso e non esiste una ricetta semplice

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6 ore fa, Bigmeu ha scritto:

Sono andato indietro qualche pagina per vedere se ci fosse una discussione analoga, nel caso mi sia sfuggita chiedo perdono. 

 

Dato il recente comunicato FIA riguardante la Ferrari, pare evidente come la federazione sia in difficoltà nel verificare la conformità delle vetture a causa, in primis della complessità delle vetture stesse, ma soprattutto della complessità del regolamento. 

 

Non sarebbe meglio che la federazione scrivesse regolamenti più semplici ma allo stesso modo meno aggirabili e contemporaneamente fissi unicamente dei parametri di controllo più semplici? 

 

Per esempio se fosse definita la massima potenza trasferibile a terra o il quantitativo massimo di benzina utilizzabile, rapportato alle caratteristiche del circuito e in maniera stringente. Tipo adesso sono 105kg se non erro. Si lasciano 105 per Monza e si mettono che so 70 a Monaco dove il consumo è minore.

Insomma fregandosene bellamente dei passaggi intermedi ma verificando unicamente il risultato finale e la conformità In principio delle altre componenti (ovvero che il motore sia co X cilindri, turbo ibrido. 

Non importa di pressioni o altro, l’importante che alla fine all’asfalto arrivi x potenza con un picco di y per tot secondi. 

 

 

Come detto dal buon Ruberekus, queste discussioni riguardano problemi complicati a cui è impossibile dare soluzioni semplici.

 

I regolamenti sono restrittivi per evitare esasperazioni che ucciderebbero il campionato. Ci sono state tante soluzioni tecniche, alcune accennate, altre sviluppate, poi tutte castrate prima che fosse troppo tardi come cambio automatico, distribuzione magnetica, raffreddamento ad aria, sei ruote, quattro ruote sterzanti, ali mobili, ali flessibili, ruote carenate, ABS, sospensioni attive, motore a turbina, ecc.

 

 

Anche a me piacerebbe un regolamento simile a quello del 1965, ma a quesi tempi si autoregolavano perchè avevano budget da morti di fame. Nessuno ha vietato il motore a turbina finché qualcuno ha iniziato a schierarlo. Nessuno ha vietato gli aiuti elettronici finchè non li hanno sviluppati e così via.

 

1963-technical-regulations-f1-fanatic.jp

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il problema è sempre quello di trovare 10 team che hanno veramente le risorse necessarie per vincere una competizione che per definizione dovrebbe essere il TOP dal punto di vista motoristico.

 

siccome il TOP si raggiunge da chi ha più budget, la federazione sono anni che cerca di ridurre in vari modi la possibilità di raggiungere alte prestazioni ottenute spesso con spese esorbitanti e quindi da pochi, pochissimi team. forse uno solo.

 

mi sembra normale che i team con un grande, grandissimo budget cercano spesso il modo per aggirare/interpretare queste regole stringenti per avere vetture al TOP e vincere più della concorrenza.

 

lasciamo stare che a volte quelli che aggirano/interpretano i regolamenti a loro vantaggio, sono gli stessi che gridano allo scandalo, quando sono gli altri a farlo e viceversa

 

anche gli stessi tifosi si aspettano e a volte chiedono di "leggere tra le righe" i regolamenti e azzeccare la "genialata" tecnica

 

 

 

 

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Ma la F1.5 è sempre esistita e sempre esisterà, budget cap o meno... ma almeno 2-3 squadre che lottano senza le si potrebbe anche vedere

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sicuramente

il problema è con la scusa di consentire a questi team "minori" di competere coi team "vincenti" sono stati scritti regolamenti complessi, in teoria costruiti per consentire loro di vincere o quantomeno di giocarsela, ma che in realtà hanno solo creato confusione, o meglio costi aggiuntivi per chi poteva permetterseli.

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Posso assicurarvi che grazie ai regolamenti, si spende meno di 18 anni fa. La Toyota era riuscita a sganciare 600 milioni a stagione. Oggi nessuno supera i 400, il tutto con più gare e senza considerare l'inflazione. Inoltre ricordatevi che un team allo sbando come la Williams, nel 2019 si prendea poco più di due secondi dal primo. Roba impensabile con regolamenti più liberi.

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Mah secondo me invece i regolamenti complicati portano solo al dominio di chi azzecca il pacchetto il primo anno. Altro che favorire la competizione. 
Tornando al discorso iniziale, normare solo i parametri principali, di carattere generale, e direttamente verificabili, Come kg di carburante, peso, dimensioni, tipo di motore, potenza scaricata all’asse (o eventualmente energia massima prodotta in un giro) porta per forza di cose ad una semplificazione. 
Nessun ingegnere per produrre x potenza si inventerà una soluzione poco efficiente e molto complessa. Andrà nella direzione dell ottimizzazione, perché il risultato è già definito.
Al contrario adesso si lasciano abbastanza liberi i risultati ma si cerca di normare i passaggi intermedi. viene da se che se normando i passaggi intermedi ti aspetti come risultato X, gli ingegneri per ottenere Y proveranno ad aggirare le regole, aumentando i costi e rendendo pure più difficile controllare. 

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34 minuti fa, Bigmeu ha scritto:

Mah secondo me invece i regolamenti complicati portano solo al dominio di chi azzecca il pacchetto il primo anno. Altro che favorire la competizione. 
Tornando al discorso iniziale, normare solo i parametri principali, di carattere generale, e direttamente verificabili, Come kg di carburante, peso, dimensioni, tipo di motore, potenza scaricata all’asse (o eventualmente energia massima prodotta in un giro) porta per forza di cose ad una semplificazione. 
Nessun ingegnere per produrre x potenza si inventerà una soluzione poco efficiente e molto complessa. Andrà nella direzione dell ottimizzazione, perché il risultato è già definito.
Al contrario adesso si lasciano abbastanza liberi i risultati ma si cerca di normare i passaggi intermedi. viene da se che se normando i passaggi intermedi ti aspetti come risultato X, gli ingegneri per ottenere Y proveranno ad aggirare le regole, aumentando i costi e rendendo pure più difficile controllare. 

 

Hai ragione sul fatto alla fine i progettisti convergono verso la soluzione ottimale, ma se non ci sono limiti (o pochi) non si sa dove si va a finire. Il regolamento WEC era bellissimo perchè ti dava l'energia da usare e tu decidevi come usarla. Ma alla fine in due anni sono arrivati a spendere 200 M per fare sei gare.

 

Quello che dici te di azzeccare il pacchetto al primo anno è vero, ma non riguarda tanto i limiti regolamentari ma la tecnologia. Se togliessimo la parte ibrida e il turbocompressore, tutte le macchine avrebbero lo stesso motore come con i V8 tra il 2006 e il 2013. Sarebbe solo pure sviluppo aerodinamico con le macchine tutte lì circa. Attualmente, il problema regolamentare è che il livello di tecnologia è così alto che pure chi insegue come la Ferrari a soli 3 decimi da Mercedes, non sa cosa inventarsi per fare un passo in avanti.

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Il 3/3/2020 Alle 11:22, Ruberekus ha scritto:

 

 

è un problema complesso e non esiste una ricetta semplice

 

Mah, sì e no.

 

Siamo pur sempre andati avanti quarant´anni buoni, con un buon compromesso regolamenti/libertà o come si chiama. 

 

Poi mi pare che da almeno metà anni ´90 (con la distruzione delle piste e delle auto) e per buona parte degli anni 2000 (la cazzata fotonica degli sponsor tabaccai) sia cominciato appunto il processo di iper complicazione e iper costi. 

 

L´era dell´ibrido poi è stata il colpo di grazia, al garagismo e alla passione (basti pensare a @crucco, oggi ridotto a passeggiate domenicali col cane, e parliamo di uno che stava le notti appeso alle reti a Zeltweg con il sottoscritto). 

 

Piacevole eccezione il forum, uscito direi bene dalla attitude era (che molti comunque ancora rimpiangono) e rinnovatosi nel nome dei premi in duralluminio e in era social mangia-comunicazione. 

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Fino agli anni '70, la F1 si autoregolava perchè non c'erano soldi. Nessuno avrebbe mai investito cifre folli in F1. C'erano team improvvisati che facevano belle figure. Bastava un finanziatore serie che andavi dritto tra i primi. La tecnologia non era così diversa tra F1 e F3 passando per l'endurance.

 

Negli anni '80, con l'elettronica, la F1 ha fatto un salto dimensionale. L'ho visto al Minardi Day: nel giro di pochi anni, si è passati da empirismo puro a tecnologia aerospaziale. Tra il 1985 e il 1990 siamo passati da ferri vecchi ai PC per accendere le macchine e ai cavi dapperttutto.

 

La tecnologia negli anni '90 è cresciuta verticalmente così come i costi pur con il limite all'elettronica. A fine anni '80, i top team cercavano i costruttori per sfruttare la loro tecnologia, con il MTC (Paragon) di McLaren del 2000, i costruttori cercano i top team (McLaren, Williams, Red Bull, Dallara) per sfruttare la loro tecnologia.

 

Senza questi limiti, il giocattolo si sarebbe rotto. Infatti le squadre hanno firmato i regolamenti. Nessuna si è ritirata per mancato consenso.

 

Sul tabacco: non c'entra il mondo delle corse. E' una scelta fatta da UE ma pure da USA e altri paesi. Da piccolo, negli anni '80, i marchi delle sigarette rappresentavano uno stile di vita, uno status symbol, un modo per essere fichi, a tutte le età. La pubblicità nelle corse aiutava a questo: si associava il marchio ad un'immagine positiva (basti pensare alle bellissime livree Rothmans, Marlboro, Barclay, JPS, West, ecc.). Lo scopo delle leggi antifumo è scindere questa associazione mentale che aiuta la vendita di sigarette (in caso contrario, i tabaccai non avrebbero mai investito). Il numero di fumatori è in calo da allora.

 

 

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quindi adesso la F1 è perfetta così! :up: 

 

siamo sempre i soliti criticoni che vogliono vedere vincere sempre team differenti... :dirol:

 

per sei anni è toccato vincere a Mercedes, quando cambieranno le regole, toccherà ad un altro team.

nel segno del dominio del team più forte! tutto ok!!! :up: 

 

Modificato da JLP

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