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Coronavirus

Vaccino  

78 utenti hanno votato

  1. 1. Sei vaccinato?

    • 72
    • No e non mi vaccinerò
      1
    • No, ma potrei vaccinarmi se assolutamente necessario
      5
  2. 2. Se sei vaccinato, quale hai fatto?

    • Astrazeneca
      3
    • Moderna
      10
    • Pfizer
      53
    • Johnson
      3
    • Misto
      2
    • Non sono vaccinato
      7
  3. 3. Farai la terza dose?

    • Sì, il prima possibile
      8
    • Sì, ma con calma più avanti
      1
    • No, non la farò
      1


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2 ore fa, Bigmeu ha scritto:

E cosa dovrebbero fare? Quando hanno chiesto gentilmente la gente andava a farsi gli aperitivi, sbeffeggiando le direttive del governo. 
Addirittura quando hanno iniziato ad imporre c'era gente che usciva per fare 79 centesimi di spesa, oppure si ritrovava con gli amici per fare la passeggiata nel parco. Finché la popolazione si mostra carente di senso civico e guarda solo ai propri interessi, fottendosene delle direttive, allora il pugno diventa più duro.

 

Stai generalizzando di brutto, però. Vorrei sapere, anche se probabilmente non sarà mai possibile, quanti contagi sono stati dovuti all'impreparazione e al dilettantismo del governo nel gestire inizialmente l'emergenza (è opinione diffusa che il virus fosse in Italia già all'inizio di gennaio, ma non se n'è parlato fino a quando si è ritrovato in terapia intensiva un giovane altrimenti in buona salute. E quanto se la tiravano, prima che scoppiasse la bomba! Il tutto con un'epidemia in corso in Cina...) e quanti alle disattenzioni e all'imprudenza dei singoli cittadini. I casi che tu citi sono casi estremi, e comunque anche una passeggiata nel parco, se svolta correttamente, non crea nessun problema. La stragrande maggioranza delle persone è rispettosa e si comporta correttamente; che poi in giro ci siano diversi idioti è senz'altro vero, ma è sbagliatissimo sopravvalutare l'impatto del loro comportamento sulla salute pubblica. Voglio dire, che danni potrà verosimilmente fare una persona che va una volta in più a fare la spesa? Le poche volte che esco io sto lontano da tutti, a prescindere dal comportamento altrui. Al tempo stesso è decisamente rischioso andare a lavorare, magari sui mezzi pubblici. E non sto dicendo che i mezzi debbano venire tutti soppressi, per carità, ma trovo paradossale questo accanirsi sul tempo libero delle persone lasciandole al contempo (relativamente) libere di contagiare e contagiarsi mentre sono al lavoro. E quanti sono quelli che ancora adesso devono andare a lavorare, rispetto ai quattro cazzoni che disattendono le direttive ed escono di casa senza adeguata motivazione? L'ufficio in cui lavoro è chiuso da meno di due settimane, e ci lavorano parecchie persone... fino a metà marzo passata erano tutti lì, e sai quante occasioni di contagio ci sono state? Altro che passeggiata all'aperto.

 

Ribadisco infine che è una precisa strategia di chi ci governa quella di puntare continuamente il dito sui singoli e sulle loro presunte colpe: è un modo per colpevolizzare il cittadino e al tempo stesso autoassolversi. Strategia che, a quanto pare, funziona.

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44 minuti fa, Beyond ha scritto:

 

quello che scrivi non è corretto. premesso che sulla spagnola si sa veramente poco e non abbiamo certezze, si pensa che gli anziani fossero meno colpiti perchè già esposti precedentemente nel 1800 a ceppi influenzali simili, a differenza dei giovani, e quindi maggiormente protetti.

 

è una possibile analisi, ma quelle tra le più accreditate danno la colpa di ciò alla violenta risposta immunitaria al virus della spagnola, che era più forte in individui con un sistema immunitario funzionante.

 

Comunque vada, è un controesempio di quello che dicevi. Ci sono casi storici di malattie infettive più aggressive coi giovani sani che coi vecchi malati.

Modificato da Ferrarista

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1 hour ago, Ferrarista said:

 

Questo è falso. L'influenza spagnola uccise molto di più i giovani e sani che i vecchi malati. Questo perché il virus scatenava una risposta immunitaria violentissima tanto più forte quanto più il sistema immunitario è efficiente (quindi nei giovani in salute).

 

54 minutes ago, Beyond said:

 

quello che scrivi non è corretto. premesso che sulla spagnola si sa veramente poco e non abbiamo certezze, si pensa che gli anziani fossero meno colpiti perchè già esposti precedentemente nel 1800 a ceppi influenzali simili, a differenza dei giovani, e quindi maggiormente protetti.

 

Mammamia che fiorfiore di virologoni dell'università di google abbiamo sul forum

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5 minuti fa, ClaudioMuse ha scritto:

 

 

Mammamia che fiorfiore di virologoni dell'università di google abbiamo sul forum

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44 minuti fa, rimatt ha scritto:

 

Stai generalizzando di brutto, però. Vorrei sapere, anche se probabilmente non sarà mai possibile, quanti contagi sono stati dovuti all'impreparazione e al dilettantismo del governo nel gestire inizialmente l'emergenza (è opinione diffusa che il virus fosse in Italia già all'inizio di gennaio, ma non se n'è parlato fino a quando si è ritrovato in terapia intensiva un giovane altrimenti in buona salute. E quanto se la tiravano, prima che scoppiasse la bomba! Il tutto con un'epidemia in corso in Cina...) e quanti alle disattenzioni e all'imprudenza dei singoli cittadini. I casi che tu citi sono casi estremi, e comunque anche una passeggiata nel parco, se svolta correttamente, non crea nessun problema. La stragrande maggioranza delle persone è rispettosa e si comporta correttamente; che poi in giro ci siano diversi idioti è senz'altro vero, ma è sbagliatissimo sopravvalutare l'impatto del loro comportamento sulla salute pubblica. Voglio dire, che danni potrà verosimilmente fare una persona che va una volta in più a fare la spesa? Le poche volte che esco io sto lontano da tutti, a prescindere dal comportamento altrui. Al tempo stesso è decisamente rischioso andare a lavorare, magari sui mezzi pubblici. E non sto dicendo che i mezzi debbano venire tutti soppressi, per carità, ma trovo paradossale questo accanirsi sul tempo libero delle persone lasciandole al contempo (relativamente) libere di contagiare e contagiarsi mentre sono al lavoro. E quanti sono quelli che ancora adesso devono andare a lavorare, rispetto ai quattro cazzoni che disattendono le direttive ed escono di casa senza adeguata motivazione? L'ufficio in cui lavoro è chiuso da meno di due settimane, e ci lavorano parecchie persone... fino a metà marzo passata erano tutti lì, e sai quante occasioni di contagio ci sono state? Altro che passeggiata all'aperto.

 

Ribadisco infine che è una precisa strategia di chi ci governa quella di puntare continuamente il dito sui singoli e sulle loro presunte colpe: è un modo per colpevolizzare il cittadino e al tempo stesso autoassolversi. Strategia che, a quanto pare, funziona.

Tutto bello quindi tu dici che è indifferente mettere limitazioni sulla libertà individuale affidandosi al buon senso comune sulla base che questioni di necessità (mezzi di trasporto per andare a lavoro) siano un veicolo di diffusione maggiore; ma infatti è così, il nostro stato ha una politica diversa da quella cinese e l'andamento di questa epidemia sarà anche diverso; ma penso che che fin dove lo stato può agire debba farlo e con la massima severità. Il buon senso comune non è sufficiente.

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5 minuti fa, Aerozack ha scritto:

ma infatti è così, il nostro stato ha una politica diversa da quella cinese e l'andamento di questa epidemia sarà anche diverso;

è anche diversa la misura di taroccamento dei dati :asd:  

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27 minuti fa, ClaudioMuse ha scritto:

 

 

Mammamia che fiorfiore di virologoni dell'università di google abbiamo sul forum

 

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1 minuto fa, Ruberekus ha scritto:

è anche diversa la misura di taroccamento dei dati :asd:  

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2 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

è anche diversa la misura di taroccamento dei dati :asd:  

Ovvio... ma fintanto che non ne hai le prove vale tutto...potremmo anche dire che l'epidemia là non si è arrestata... dobbiamo (vogliamo) fidarci dai dati che vengono valutati da organi esterni

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io non mi fido proprio di niente, poi quali organi esterni valuterebbero i dati della Cina ? l'OMS che finora si è dimostrata totalmente incapace di gestire la situazione ?

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18 minuti fa, Aerozack ha scritto:

Tutto bello quindi tu dici che è indifferente mettere limitazioni sulla libertà individuale affidandosi al buon senso comune sulla base che questioni di necessità (mezzi di trasporto per andare a lavoro) siano un veicolo di diffusione maggiore; ma infatti è così, il nostro stato ha una politica diversa da quella cinese e l'andamento di questa epidemia sarà anche diverso; ma penso che che fin dove lo stato può agire debba farlo e con la massima severità. Il buon senso comune non è sufficiente.

 

In realtà io dico solo che il buonsenso che viene chiesto a noi dovrebbe essere adottato anche quando si decidono le misure di contenimento, invece di permettere agli amministratori locali di giocare a chi ce l'ha più duro.

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42 minuti fa, ClaudioMuse ha scritto:

Mammamia che fiorfiore di virologoni dell'università di google abbiamo sul forum

 

burioni non È mica tutto bufale e vaccini: ''ero uno scapolo ...

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A riprova di quello che ha detto il buon @rimatt, mentre Vo' era zona rossa, eravamo liberi di andare in giro, ma mantenendo le distanze. Il numero dei positivi rilevati è stato quello e si è mantenuto stabile finché eravamo chiusi. La gente passeggiava, si incontrava in piazza, parlandosi a distanza, si andava a fare la spesa ecc. Poi Vo' è stata riaperta, la gente ha ricominciato ad andare al lavoro e in 2 settimane abbiamo avuto 3 nuovi casi (1 non si è ben capito come abbia fatto, 2 però sono certi che si sono infettati andando al lavoro)

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31 minuti fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

A riprova di quello che ha detto il buon @rimatt, mentre Vo' era zona rossa, eravamo liberi di andare in giro, ma mantenendo le distanze. Il numero dei positivi rilevati è stato quello e si è mantenuto stabile finché eravamo chiusi. La gente passeggiava, si incontrava in piazza, parlandosi a distanza, si andava a fare la spesa ecc. Poi Vo' è stata riaperta, la gente ha ricominciato ad andare al lavoro e in 2 settimane abbiamo avuto 3 nuovi casi (1 non si è ben capito come abbia fatto, 2 però sono certi che si sono infettati andando al lavoro)

Ma è giusto, parliamo però di un paesino con molte meno possibilità rispetto ad una città di iterazioni sociali e comunque avevate regole; la casistica diventa impossibile da gestire su un numero nazionale.

45 minuti fa, rimatt ha scritto:

 

In realtà io dico solo che il buonsenso che viene chiesto a noi dovrebbe essere adottato anche quando si decidono le misure di contenimento, invece di permettere agli amministratori locali di giocare a chi ce l'ha più duro.

Hai ragione rimatt ma al momento dobbiamo usare gli strumenti che abbiamo e questo stato è uno di questi strumenti, seppur scadente

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2 ore fa, rimatt ha scritto:

 

Stai generalizzando di brutto, però. Vorrei sapere, anche se probabilmente non sarà mai possibile, quanti contagi sono stati dovuti all'impreparazione e al dilettantismo del governo nel gestire inizialmente l'emergenza (è opinione diffusa che il virus fosse in Italia già all'inizio di gennaio, ma non se n'è parlato fino a quando si è ritrovato in terapia intensiva un giovane altrimenti in buona salute. E quanto se la tiravano, prima che scoppiasse la bomba! Il tutto con un'epidemia in corso in Cina...) e quanti alle disattenzioni e all'imprudenza dei singoli cittadini. I casi che tu citi sono casi estremi, e comunque anche una passeggiata nel parco, se svolta correttamente, non crea nessun problema. La stragrande maggioranza delle persone è rispettosa e si comporta correttamente; che poi in giro ci siano diversi idioti è senz'altro vero, ma è sbagliatissimo sopravvalutare l'impatto del loro comportamento sulla salute pubblica. Voglio dire, che danni potrà verosimilmente fare una persona che va una volta in più a fare la spesa? Le poche volte che esco io sto lontano da tutti, a prescindere dal comportamento altrui. Al tempo stesso è decisamente rischioso andare a lavorare, magari sui mezzi pubblici. E non sto dicendo che i mezzi debbano venire tutti soppressi, per carità, ma trovo paradossale questo accanirsi sul tempo libero delle persone lasciandole al contempo (relativamente) libere di contagiare e contagiarsi mentre sono al lavoro. E quanti sono quelli che ancora adesso devono andare a lavorare, rispetto ai quattro cazzoni che disattendono le direttive ed escono di casa senza adeguata motivazione? L'ufficio in cui lavoro è chiuso da meno di due settimane, e ci lavorano parecchie persone... fino a metà marzo passata erano tutti lì, e sai quante occasioni di contagio ci sono state? Altro che passeggiata all'aperto.

 

Ribadisco infine che è una precisa strategia di chi ci governa quella di puntare continuamente il dito sui singoli e sulle loro presunte colpe: è un modo per colpevolizzare il cittadino e al tempo stesso autoassolversi. Strategia che, a quanto pare, funziona.


Ma tu hai perfettamente ragione. Ragioni però nella tua ottica personale di singolo individuo.
Che male fa uscire a correre? nessuno, anzi ti aiuta a stare in salute. Ma dal momento che quando era concesso, la gente la usava come scappatoia e gente con il fiatone a fare 3 gradini si è scoperta maratoneta, è stato necessario proibirlo a tutti. 
Che male c'è andare una volta in più al supermercato? nessuno in linea teorica. Ma se in una città da 3000 famiglie ogni famiglia fa 2 mini spese settimanali invece che 1 grande, ti ritrovi con il doppio degli accessi ai supermercati, il doppio di persone in giro e un rischio maggiore che un asintomatico contagi qualcuno. O che banalmente 2 auto si tamponino e qualcuno abbia bisogno del pronto soccorso, o uno correndo cada e si spezza un braccio. 
Non sei tanto tu come singolo cittadino che, volendo puoi prendere tutte le precauzioni necessarie, ma quanto risulterebbe ancor più complicato allo stato controllare le ragioni per cui ognuno è fuori casa e soprattutto sarebbe impossibile ridurre al minimo eventi accidentali che possono avvenire e caricare la sanità. (si è vero anche in casa ci si fa male, ma almeno dimezziamo gli scenari possibili). 
Il singolo in sé non ha colpe. Ma quando il singolo è parte di una comunità che agisce irresponsabilmente allo stesso modo, allora si le colpe della comunità si suddividono tra i singoli. 

È altrettanto vero che ormai come singoli individui non si è più autosufficienti, alcune persone sono forzate ad andare a lavoro perché altrimenti la nostra società collasserebbe in uno scenario di chiusura totale. Si può fare a meno del parrucchiere, ma non si può fare a meno del commesso del supermercato o dell'idraulico se salta un tubo. Alcune aziende possono chiudere, altre che hanno produzioni continue no, subirebbero un danno irreparabile che nessun aiuto statale potrebbe coprire. 
Ovviamente si cerca di chiudere tutto il possibile pur mantenendo la comunità alla soglia minima di attività possibile, chiedendo un "piccolo" sforzo ai lavoratori che fanno lavori utili ma non essenziali. 

 

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in UK si inizia a galoppare +4324 contagi  +563morti, 2352 morti totali 

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Di che stanno parlando alla Camera che ci sono edizioni speciali dei TG? 

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Come le cose possono cambiare velocemente.

 

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Domenica, 1 marzo 2020 - 13:01:00

Coronavirus, piano della Spagna per rubare 3 milioni di turisti all'Italia

 

di Vincenzo Caccioppoli

Mentre il Governo sta discutendo ancora su come intervenire per cercare di dare un po' di sollievo al settore turistico italiano, letteralmente devastato dallo scoppio della emergenza per il coronavirus, qualcuno si sta organizzando per cercare di sfruttare la difficile situazione del nostro paese. La Spagna, infatti, da sempre rivale storico del nostro paese nel turismo, sembra non voler farsi sfuggire l'opportunità creata dalla crisi del cocoronavirus in Italia, per consolidarsi come destinazione turistica nel Mediterraneo.

Tutti gli agenti del settore, con il sostegno del governo, sembrano si stiano organizzando per “rapinare” i turisti diretti nel nostro paese durante la Settimana Santa, una delle settimane da sempre più affollate di turisti per il paese iberico. Le disdette che stanno già arrivando copiose non solo sulle destinanzione del nord Italia, ma in tutto il paese, chiaramente potrebbero favorire le vicine destinazioni spagnole. Secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa iberici, infatti, citando fonti governative, l'esecutivo spagnolo starebbe lavorando a un piano per superare i 10 milioni di turisti nel paese ad aprile, in coincidenza con le vacanze di Pasqua, il che significherebbe supoerare di quasi 3 milioni di visitatori rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso a spese dell'Italia.

Sicuramente ambizioso come progetto, ma se la sitruazione dovesse rimanere cosi, con casi limitati in Spagna e certamente piu diffusi nel nostro paese ( anche per i maggiori controlli fattoi da noi, considerando che in Spagna sarebbero stati fatti fino ad ora circa 1000 tamponi, contro gli oltre 10000 del nostro paese). Alla base della strategia ci sarebbe la volomntà di aumentare considerevolmente le campagne promozionali nei grandi mercati di emissione, come la Germania e il Regno Unito, usando la tradizione della Settimana Santa spagnola come alternativa al turismo religioso di queste date a Roma, come attrazione principale per le celebrazioni del Papa in Il Vaticano. La campagna includerebbe anche un'offerta di prezzi bassi rispetto ad altre destinazioni concorrenti nel Mediterraneo, come Croazia, Tunisia ed Egitto, senza dimenticare il Portogallo. Insomma sarebbe in atto una vera e propria strategia di concerto anche con il minsitero della Salute, per tranquillizzare e incoraggiare i turisti a viaggiare sicutri in Spagna, approfittando proprio della situazione difficile in Italia. Per la prima volta da quando è iniziata la crisi del coronavirus, il Ministero della Salute ha raccomandato nei giorni scorsi ai cittadini di limitare i viaggi. Un avvertimento che nel settore del turismo è stato appunto teso come parte della strategia del governo per “rubare” i turisti dall'Italia.

Il ministro della Salute spagnolo, Salvador Illa, ha avvertito che "se non strettamente necessario, gli spagnoli non viaggino in quattro regioni italiane - Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto -, oltre a Giappone, Iran, Corea del Sud, Singapore e la Cina. Il ministro dell'Industria, del commercio e del turismo, Reyes Maroto, ha anche assicurato mercoledì scorso che dal governo sono in attesa dell'evoluzione del coronavirus, che ha già una trentina di casi in Spagna, e ha chiesto di "mantenere la tranquillità e la fiducia" nel sistema sanitario e i protocolli che vengono adottati. "Siamo un paese sicuro che ha un eccellente sistema sanitario e protocolli che funzionano molto bene", ha detto Maroto in un messaggio attraverso il suo account Twitter. Inoltre, ha insistito sull'importanza di seguire le raccomandazioni del Ministero della Salute.

Insomma messaggi rassicuranti e pacati proprio oper evitare forse gli errori commessi dal nostro paese che hanno creato forse eccessivo allarmismo ed hanno contribuito ad isolare il nostro paese con il resto del mondo. D'altra parte da tempo si parla di come la Spagna abbia puntato proprio sullo sviluppo del turismo, che con politiche ad hoc ed investimenti mirati, oltre a politiche di agevolazione fiscali per gli operatori del settore, ha fatto si che la Spagna diventasse il paese più visitato al mondo nel 2018. Per questo motivo ( considerando che il settore da solo fa quasi il 20% del PIL nazionale) Il Governo farà di tutto per evitare la situazione venutasi a creare nel nostro paese e cercherà di fare tesoro dei nostri errori per cercare anzi di approfittare delle nostre difficoltà a proprio vantaggio. Resta da vedere alla luce di tutto ciò come e in che misura il Governo italiano agirà per non rischiare che un settore vitale come il turismo per il nostro paese sia messo in ginocchio da questa emergenza.

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oggi 100 morti in meno di ieri (727) ma 700 contagi in più (4782)

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Veramente diversa la situazione di un mese fa da quella attuale...

 

Oggi numeri sono più alti di quelli dei giorni scorsi, anche se non di moltissimo. Chissà quando inizierà una discesa seria, sarebbe anche ora dopo oltre tre settimane di quarantena nazionale.

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