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Coronavirus

Vaccino  

78 utenti hanno votato

  1. 1. Sei vaccinato?

    • 72
    • No e non mi vaccinerò
      1
    • No, ma potrei vaccinarmi se assolutamente necessario
      5
  2. 2. Se sei vaccinato, quale hai fatto?

    • Astrazeneca
      3
    • Moderna
      10
    • Pfizer
      53
    • Johnson
      3
    • Misto
      2
    • Non sono vaccinato
      7
  3. 3. Farai la terza dose?

    • Sì, il prima possibile
      8
    • Sì, ma con calma più avanti
      1
    • No, non la farò
      1


Post raccomandati

Ma il vaccino sarà da fare annualmente?

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1 ora fa, M.SchumyTheBest ha scritto:

Ma il vaccino sarà da fare annualmente?

 

sembra di no ma sono cose che si potranno valutare solo col tempo

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Dopo il record di mercoledì hanno un po' rallentato, forse per la scarsità di vaccini lamentata da alcune regioni. 

 

Screen-Shot.jpg

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18 ore fa, Yellow ha scritto:

terapie intensive ancora sopra 3700: ci liberano sicuramente a fine aprile :asd: 

Ci sta dopo un anno di pandemia. 

 

 

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Pietro Luigi Garavelli è il primario della Divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.

l’esperto sostiene che vaccinare durante la pandemia è pericoloso. Ecco perché: «È dimostrato che ormai Sars Cov 2 è presente nella popolazione tutto l’anno. I portatori sani sono milioni di italiani. Per cui assistiamo a brevi ondate epidemiche a scadenza di mesi le une dalle altre, come è normale che avvenga».

 

 

E ancora: «In questa situazione, a non essere normale è una cosa che si impara al primo anno di specializzazione. Ovvero, non si vaccina mai durante una epidemia. Perché il virus reagirà mutando, producendo varianti e sarà sempre più veloce di noi. Con un virus RNA o si trova un denominatore comune su cui montare il vaccino o, facendo vaccini contro le spike che mutano, non hai speranza di arrivare prima di lui. Lo ricorreremo sempre, ripeto, tende a mutare velocemente».

 

Garavelli, però, non è contario al vaccino: «Se servisse a debellare il virus sarei pronto anche ad accettare una percentuale di eventi avversi. Il punto è che come lo si sta facendo non ha speranza di essere risolutivo».

 

Garavelli è contrario anche al lockdown: «Il lockdown è una misura di isolamento che serve per patologie da contatto, come l’Ebola. Allo stato attuale delle cose, quando il virus è ormai endemico, un lockdown funzionerebbe se ad esempio avvenisse nello stesso lasso temporale in tutto il mondo e si vaccinassero contestualmente le persone con un vaccino risolutivo. Il virus Sars Cov 2 è un patogeno nuovo, che deve trovare la sua collocazione nell’ambiente umano, muta costantemente ma non ha ancora ridotto la sua virulenza, ci vorranno forse anni. In pratica, dobbiamo conviverci, rispettare le misure prudenziali e, oserei dire, curare a casa. Chiudere la società e la vita a tratti, non ha davvero senso».

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Il 3/4/2021 Alle 21:14, Beyond ha scritto:

 

Vergognosi questi governi che decidono cose su basi scientifiche inesistenti.

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ma sì, niente vaccino e niente lockdown, del resto quale miglior modo per eliminare il virus che uccidere il paziente ?

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20 minuti fa, Vincenzo ha scritto:

Pietro Luigi Garavelli è il primario della Divisione di Malattie Infettive dell’Ospedale Maggiore della Carità di Novara.

l’esperto sostiene che vaccinare durante la pandemia è pericoloso. Ecco perché: «È dimostrato che ormai Sars Cov 2 è presente nella popolazione tutto l’anno. I portatori sani sono milioni di italiani. Per cui assistiamo a brevi ondate epidemiche a scadenza di mesi le une dalle altre, come è normale che avvenga».

 

 

E ancora: «In questa situazione, a non essere normale è una cosa che si impara al primo anno di specializzazione. Ovvero, non si vaccina mai durante una epidemia. Perché il virus reagirà mutando, producendo varianti e sarà sempre più veloce di noi. Con un virus RNA o si trova un denominatore comune su cui montare il vaccino o, facendo vaccini contro le spike che mutano, non hai speranza di arrivare prima di lui. Lo ricorreremo sempre, ripeto, tende a mutare velocemente».

  

Garavelli, però, non è contario al vaccino: «Se servisse a debellare il virus sarei pronto anche ad accettare una percentuale di eventi avversi. Il punto è che come lo si sta facendo non ha speranza di essere risolutivo».

 

Garavelli è contrario anche al lockdown: «Il lockdown è una misura di isolamento che serve per patologie da contatto, come l’Ebola. Allo stato attuale delle cose, quando il virus è ormai endemico, un lockdown funzionerebbe se ad esempio avvenisse nello stesso lasso temporale in tutto il mondo e si vaccinassero contestualmente le persone con un vaccino risolutivo. Il virus Sars Cov 2 è un patogeno nuovo, che deve trovare la sua collocazione nell’ambiente umano, muta costantemente ma non ha ancora ridotto la sua virulenza, ci vorranno forse anni. In pratica, dobbiamo conviverci, rispettare le misure prudenziali e, oserei dire, curare a casa. Chiudere la società e la vita a tratti, non ha davvero senso».

 

non mi permetto di mettere in dubbio le parole del primario, ma quali alternative abbiamo?
Poi la scienza sta puntando sui vaccini, aldilà delle singole opinioni personali dei medici, e i dati sembrerebbero essere dalla parte della scienza. Poi se viene fuori una nuova variante anche UK e Israele dovranno richiudere, su quello siamo d'accordo, e ci affideremo alle case farmaceutiche nella speranza che il nuovo vaccino venga prodotto in 2-3 mesi come promesso

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2 ore fa, Yellow ha scritto:

 

non mi permetto di mettere in dubbio le parole del primario, ma quali alternative abbiamo?
Poi la scienza sta puntando sui vaccini, aldilà delle singole opinioni personali dei medici, e i dati sembrerebbero essere dalla parte della scienza. Poi se viene fuori una nuova variante anche UK e Israele dovranno richiudere, su quello siamo d'accordo, e ci affideremo alle case farmaceutiche nella speranza che il nuovo vaccino venga prodotto in 2-3 mesi come promesso

 

Non ha tutti i torti, perché con la velocità con la quale muta e con la velocità che abbiamo nella produzione e inoculazione, veramente stiamo ad inseguirlo continuamente. Bisognerebbe produrre un solo vaccino, darlo in licenza a tutti i laboratori, in modo che in un mese si ha una produzione globale. Con il metodo attuale, dove ognuno fa quel ca**o che gli pare, non si arriverà mai alla fine vera della questione. 

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7 ore fa, Yellow ha scritto:

non mi permetto di mettere in dubbio le parole del primario, ma quali alternative abbiamo?
Poi la scienza sta puntando sui vaccini, aldilà delle singole opinioni personali dei medici, e i dati sembrerebbero essere dalla parte della scienza. Poi se viene fuori una nuova variante anche UK e Israele dovranno richiudere, su quello siamo d'accordo, e ci affideremo alle case farmaceutiche nella speranza che il nuovo vaccino venga prodotto in 2-3 mesi come promesso

 

Se non interpreto male le parole del primario, la soluzione potrebbe essere quella di preparare un piano vaccinale cazzuto e vaccinare tutti in estate, quando il virus circola meno.

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che bello il picnic di Pasquetta :caldo:  

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Almeno quest'anno non piove a Pasquetta

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Il 26/3/2021 Alle 12:15, Ruberekus ha scritto:

ma dovete aspettare @ema00 e aifa

 

che aifa che fa... daaaaikin la soluzione ha!

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5 ore fa, Ruberekus ha scritto:

che bello il picnic di Pasquetta :caldo:  

 

Addentata la salsiccia di corsa?

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6 ore fa, Ferrarista ha scritto:

 

Addentata la salsiccia di corsa?

no, ci siamo fermati in un bel prato 

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22 minuti fa, Ruberekus ha scritto:

no, ci siamo fermati in un bel prato 

 

Trasgressore, ti meritavi i militari, i droni, gli f-35, i tomahawk, il 5g, i metalli pesanti e i quantum dots.

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13 minuti fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

 

Trasgressore, ti meritavi i militari, i droni, gli f-35, i tomahawk, il 5g, i metalli pesanti e i quantum dots.

e invece non c'era un ca**o di controllo :maxnotme:

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13 ore fa, rimatt ha scritto:

 

Se non interpreto male le parole del primario, la soluzione potrebbe essere quella di preparare un piano vaccinale cazzuto e vaccinare tutti in estate, quando il virus circola meno.

 

però l'estate scorsa è circolato meno perché si veniva da un vero lockdown.
Dubito che la prossima estate sarà tutto così tranquillo e spensierato, sia per non ripetere gli errori, sia perché secondo me non si azzereranno i casi

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I casi gravi di trombosi osservati in relazione al vaccino potrebbero essere forse causati, secondo una recente pubblicazione, dalla formazione di autoanticorpi, come succede, in rarissimi casi, durante trattamenti con eparina». Come riportate da FanPAge, sono le parole di Alberto Mantovani, immunologo dell’Humanitas di Milano, in sintesi si tratterebbe di «una condizione definita Vipt (Vaccine induced prothrombotic immune thrombocytopenia). Se confermata, l’osservazione potrebbe guidare la diagnosi e la terapia di questi, pur molto rari, eventi avversi.

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