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Coronavirus

Vaccino  

78 utenti hanno votato

  1. 1. Sei vaccinato?

    • 72
    • No e non mi vaccinerò
      1
    • No, ma potrei vaccinarmi se assolutamente necessario
      5
  2. 2. Se sei vaccinato, quale hai fatto?

    • Astrazeneca
      3
    • Moderna
      10
    • Pfizer
      53
    • Johnson
      3
    • Misto
      2
    • Non sono vaccinato
      7
  3. 3. Farai la terza dose?

    • Sì, il prima possibile
      8
    • Sì, ma con calma più avanti
      1
    • No, non la farò
      1


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31 minuti fa, effe ha scritto:

È una situazione meno banale di quel che può sembrare, riferito ai genitori, perché in effetti se una famiglia si poggia su due autonomi, che magari già stanno a pelo, hanno il fido che gli costa 500 carte di interessi a trimestre, l'Inps, gli affitti, le tasse, con una quarantena sono morti.

Il problema è a monte, vista l'eccezionalità della situazione dovrebbero bloccare tutto, banche, tasse, tutto. Ma non metterlo in pausa, così poi la clavata arriva doppia, ma proprio cancellare le spese per il periodo che serve, e nel mentre immettere denaro nella misura che serve (corrispettivi dell'anno prima) in modo ponto e veloce. Altrimenti è ovvio che la gente che non può stare a casa farà di tutto per evitare una quarantena che, tra l'altro, non arriva da un malato in casa, ma dal "forse è stato vicino ad uno che forse era infetti e forse se si è infettato potrebbe infettare anche noi". E nel mentre, senza forse, finisci su un marciapiede.

 

 

Premesso che i genitori no vax sono solo stupidi (se ho offeso qualcuno non me ne frega niente). La loro stupidità li porta a dire no solo per la rottura di co****ni e per un totale menefreghismo nei confronti del prossimo.

C'è chi poi ha paura delle conseguenze, a loro va la mia solidarietà, perché comprendo benissimo le loro paure e tutti i disagi che una cosa simile può arrecare. Se uno ha un negozio e lavora da solo, si vede costretto a chiudere per 2 settimane e i creditori sono sempre pronti a bussare alla tua porta.

Però se tuo figlio è positivo e tu ti opponi al test e questo intanto va in giro, infetta tutti, magari un amico, questo ha una nonna o un parente debole e li manda al creatore (come ribadito un sacco di volte, solo perché sono deboli non è che meritino di morire), solo perché dall'altra parte abbiamo uno stupido che è riuscito a riprodursi, permettimi che mi incazzo come una iena.

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Faccio un esempio facile: noi da quando è ripartita la bufera non andiamo più a cena fuori, per il semplice motivo che un positivo a 30 metri da noi genererebbe l'obbligo di isolamento, quindi a casa entrambi, e quindi per carità.

Se avessi un figlio lo farei studiare da casa.

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Secondo me questa chiusura delle scuole era quasi inevitabile. Quello che fa rabbia è che De Luca poteva e doveva fare di più, trovandosi in una posizione fortunata e privilegiata a giugno e luglio. Invece delle sue sceriffate sulla quarantena, gli asterischi etc, doveva chiudere le discoteche ed i club, doveva imporre l'uso di Immuni per entrare nei locali aperti al pubblico di ogni sorta, doveva sfruttare i pochi casi per reclutare decine di laboratori privati e fargli fare i tamponi. Questo non l'ha fatto perché, come al solito, era impegnato a far felici i suoi amici (non si scopre oggi l'enorme clientelismo dello sceriffo di Salerno) ed a scaricare le responsabilità sulla gente per vincere le elezioni (e subito dopo ad accaparrarsi una fetta della Federico II appoggiando la candidatura a rettore di Lorito). De Luca ha gestito bene l'emergenza sociale fino a maggio, ma da allora è restato fermo ed immobile pensando che quello bastasse. Così ha fatto una caterva di errori imperdonabile. Dispiace dirlo, ma chiunque, da giugno, sarebbe riuscito a muoversi meglio di lui.

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"Non sarà l’ultima pandemia con le caratteristiche che stiamo vivendo: l’umanità sarà colpita ancora con la stessa violenza e, chissà, forse ancora di più. Dobbiamo, quindi, fare tesoro, adesso, di ciò che stiamo imparando: il SARS-CoV-2 è stato il campanello d’allarme necessario per metterci in riga di fronte alle prossime grandi zoonosi".

Non è una profezia, ma un avvertimento quello che lancia Bruce Beutler: Nobel per la Medicina nel 2011, l’immunologo statunitense chiude, in collegamento, la sesta edizione del Festival della Scienza medica, a Bologna, sabato 17 ottobre. Il suo è un intervento incentrato sulla funzione immunitaria innata, oggetto delle ricerche che gli sono valse il più prestigioso dei riconoscimenti. L’«immunità innata» è la «fanteria» dell’organismo: è la prima linea di difesa, presente sin dalla nascita, e non ha memoria: non è, infatti, selettiva nei confronti degli agenti patogeni, a differenza dell’«immunità acquisita», che si scatena solo in seguito all’attacco di nuovi virus all’organismo e detta la produzione di anticorpi specifici. Beutler tiene molto a sottolineare la distinzione, spiegando i vantaggi dell’una e dell’altra funzione, e, quindi, spiega: "Per vincere la battaglia contro il Sars-CoV-19 dobbiamo concentrarci sullo studio dell’immunità acquisita, che è specifica e selettiva, così da progettare vaccini sicuri al 100%".
 

 

Professore, lei enfatizza la necessità dei vaccini, ma la sperimentazione si sta rivelando più lenta del previsto e intanto i contagi aumentano: perché non investire di più sui farmaci?
"Non avrei dubbi, nel gestire un budget, a puntare tutto sul vaccino. Sars-CoV-2 è un virus subdolo, ma se troviamo il vaccino corretto allora freneremo la mortalità con maggiore efficacia, per non parlare del fatto che non affolleremmo le terapie intensive come è già accaduto. Inoltre, avremo conoscenze in più nel campo dei vaccini da spendere se dovessimo trovarci di nuovo in situazioni simili".

Perché SARS-CoV-2 è un virus più subdolo di altri?
"Essendo un virus a Rna ha una debole attività di “correttore di bozze”: ogni volta che si replica commette errori e non è in grado di ripararli tanto efficacemente quanto le cellule a Dna. Questi errori sono mutazioni e costituiscono per il virus un vantaggio, perché, se non sono letali e si mantengono, rendono il virus stesso continuamente diverso e, di conseguenza, sfuggente al vaccino".

Allora perché puntare tutto sul vaccino, se è così difficile da realizzare?
"È necessario, perché altre zoonosi come questa attuale – con il salto del virus dall’animale all’uomo - si ripresenteranno in continuazione e non possiamo contare sulle terapie: è necessario fermare l’epidemia sul nascere. Sulla versione digitale del “New York Times” potete seguire in diretta il numero di vaccini in sperimentazione e lo stadio di avanzamento: basta digitare sulla barra di ricerca di Google il nome del giornale e “Coronavirus Vaccine Tracker*”. Le peculiarità di SARS-CoV-2 ci hanno posto un dilemma epocale: come sarebbe stato il mondo se questo virus fosse stato molto più letale, con un tasso di mortalità del 50% in tutte le fasce d’età? Dovremo imparare tutto ciò che possiamo da questa pandemia e da come la vinceremo".

Lei è stato insignito del Premio Nobel per la Medicina per gli studi sull’immunità innata: queste conoscenze come potranno aiutarci?
"L’immunità innata è un insieme di difese aspecifiche ed estemporanee, come macrofagi e neutrofili, contro i patogeni. Paradossalmente, contro il SARS-CoV-2 queste difese, benché meno evolute, potrebbero essere utili se potenziate, perché subito pronte e “violente”, ma poi saremmo daccapo. Il sistema immunitario innato, infatti, non conserva memoria dei patogeni e al momento di un nuovo contatto con lo stesso virus ci si riammalerebbe. I vaccini, invece, non lavorano sull’immunità innata, ma sull’immunità acquisita, rappresentata dai linfociti T e B, che sollecitano la produzione di anticorpi. Si tratta di un sistema molto più lento, se pensiamo alle caratteristiche dell’immunità innata: sono necessari una settimana o 10 giorni per produrre anticorpi, ma poi si ha a disposizione un’arma specifica, affilata, che si ricorda del virus, nel caso in cui dovessimo di nuovo tornare in contatto".

A che punto siamo davvero con i vaccini?
"Attualmente l’immunità acquisita degli anticorpi prodotti dai vaccini in sperimentazione è ancora troppo breve e non sta al passo delle mutazioni del virus. E’ una realtà che, tra l’altro, rende l’immunità di gregge una chimera. Ma arriveremo comunque al vaccino: lo dovremo fare perché pandemie così violente saranno sempre più frequenti".

A proposito di pandemie che tornano, pensa che la globalizzazione ne favorirà la diffusione?
"I virus si diffondono più rapidamente a causa delle comunicazioni. Tuttavia, anche se i viaggi fossero molto meno intensi, SARS-CoV-2 potrebbe avere fatto lo stesso il giro del mondo: accadde con la pandemia influenzale del 1918".

In vista delle prossime pandemie nuovi lockdown nazionali saranno realistici?
"La necessità di isolare i vettori può entrare in conflitto con i valori e le leggi di una società e, inoltre, non è sempre possibile arginare l’attacco di virus a trasmissione orale e per contatto come questo. Va detto che un periodo asintomatico relativamente lungo, durante il quale è possibile la trasmissione, come nel caso di SARS-CoV-2, e la mancanza di un test rapido, fanno in modo che i soggetti possano portalo ovunque prima che mostrino i segnali. L’unica risposta è la ricerca scientifica su vaccini che offrano un’immunità efficacie e sufficientemente duratura: per oggi e per domani.

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Comunque è una roba assurda, rompono i co****ni ai bar, poi vedi il giro d'italia con tutta la gente ammassata.

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«Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando», sostiene Ricciardi

  • Lewisito 1

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20 minuti fa, Beyond ha scritto:

«Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando», sostiene Ricciardi

:super:

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30 minuti fa, Beyond ha scritto:

«Le asl non sono più in grado di tracciare i contagi, quindi la strategia di contenimento del virus non sta funzionando», sostiene Ricciardi

 

Già, la situazione sta sfuggendo di mano

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min**ia che paese demmerda, eravamo messi bene, poi si è vista l'inadeguatezza dei vertici di città, regioni e stato

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La Lombardia sta pensando di sospendere anche le attività sportive dilettantistiche, oltre a quelle amatoriali.

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3 ore fa, Ferrarista ha scritto:

Secondo me questa chiusura delle scuole era quasi inevitabile. Quello che fa rabbia è che De Luca poteva e doveva fare di più, trovandosi in una posizione fortunata e privilegiata a giugno e luglio. Invece delle sue sceriffate sulla quarantena, gli asterischi etc, doveva chiudere le discoteche ed i club, doveva imporre l'uso di Immuni per entrare nei locali aperti al pubblico di ogni sorta, doveva sfruttare i pochi casi per reclutare decine di laboratori privati e fargli fare i tamponi. Questo non l'ha fatto perché, come al solito, era impegnato a far felici i suoi amici (non si scopre oggi l'enorme clientelismo dello sceriffo di Salerno) ed a scaricare le responsabilità sulla gente per vincere le elezioni (e subito dopo ad accaparrarsi una fetta della Federico II appoggiando la candidatura a rettore di Lorito). De Luca ha gestito bene l'emergenza sociale fino a maggio, ma da allora è restato fermo ed immobile pensando che quello bastasse. Così ha fatto una caterva di errori imperdonabile. Dispiace dirlo, ma chiunque, da giugno, sarebbe riuscito a muoversi meglio di lui.

 

Tipo Fontana&Co. che non sono stati in grado neanche di comprare i vaccini :asd: I miei invece vaccinati nel giro di una decina di giorni dopo la richiesta.

Comunque concordo sulle discoteche, che non dovevano proprio aprire, quindi lo sceriffo poteva e doveva chiuderle.

Sui tamponi condivido a metà. Non ne abbiamo fatti così tanti in meno e fino a un mese fa credo che fossero stesso i laboratori privati a non partecipare ai bandi aperti. In ogni caso sui laboratori privati bisogna sempre starsi attenti eh...non diamo ai laboratori privati lo status di "salvatori della patria"...e qui mi taccio altrimenti mi becco una querela se qualcuno legge.

Poi sicuramente se ne potevano fare di più eh, ora li stanno facendo ma siamo in ritardo, ma bisogna anche fare i conti con il personale limitato dalla famosa storia del commissariamento e le forniture dei tamponi che arrivano dallo Stato centrale (almeno a quanto dice lui. Oggi ha detto poco più di 1 milioni di kit fino ad Aprile, quindi insufficienti e ne hanno chiesti altri 1.5 per fare 16k al giorno). Se poi sta mentendo chiaramente è una vergogna.

 

La questione della Federico II invece non la conosco. Puoi dirmi di più? no perché da quando ne sono uscito non me ne sono più interessato perchè quell'Università non la sopportavo più :asd: sta al top, sia nelle cose negative che in quelle positive.

 

27 minuti fa, sterla ha scritto:

min**ia che paese demmerda, eravamo messi bene, poi si è vista l'inadeguatezza dei vertici di città, regioni e stato

 

Rispondo ad entrambi su una cosa. 

I vertici politi e dello Stato sono molto spesso inadeguati. C'è la grande colpa dei pochi controlli. Qua le Regioni non hanno nessuna colpa perchè ca**o, le ordinanze sia dello Stato che delle Regioni ci sono. Il divieto di assembramento ci sta da mesi. I controlli sono competenza delle prefetture e del Ministero dell'Interno, ma che ca**o ci voleva a farli? Soprattutto perchè in pieno lockdown c'erano gli elicotteri ad inseguire un povero stronzo su una spiaggia.

 

Detto questo però, buona parte della colpa è delle persone che non hanno un minimo di cultura civile e sono irresponsabili.

Perchè se lo Stato, i medici, la società civile e mezzo modo ti chiede di collaborare facendo 3 semplicissime cose (mascherina, lavare le mani e distanziamento) che ca**o ci vuole a farlo? E questo purtroppo non vale solo per gli italiani

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Il 15/10/2020 Alle 19:34, effe ha scritto:

Penso sia la prima cosa sensata che ha fatto fino ad ora in ambito covid.

 

Pensa le altre, allora.

 

Infatti è già parzialmente tornato indietro, riaprendo asili e primaria

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Le TI si stanno riempiendo di nuovo?

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lentamente

 

165k tamponi oggi

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direi che nel giro di due giorni se i casi continuano ad aumentare ci saranno strette serie

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Notizie di zangrillo? È qualche giorno che non si vede.

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Con la conta dei tamponi a marzo sarebbero stati, calcolatrice alla mano, 40 mila al giormo ( 6800 casi 26 mila tamponi).

Con la percentuale di mortalità, che, semplificando, se su diecimila casi e 50 morti  è dello 0.5% significa che con i 900 morti al giorno di fine marzo facevamo circa 180 mila casi al giorno. Facciamo 150 mila perché hanno capito una coglionata meglio come trattarli (più no che sì)?

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Lol, atteso un nuovo DPCM, oramai a colpi di uno alla settimana. Chissà quali nuove mirabolanti idee avranno partorito Gonde e la sua banda di scappati di casa.

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la cosa importante è penalizzare chi ha attività economiche, per i traporti ci vediamo nel 2021

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