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MartinM

Un uomo, un mito: Donald J. Trump

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22 ore fa, MartinM ha scritto:

In realtà Berlusconi, che aveva appena firmato l'accordo con Gheddafi, era contrario all'intervento in Libia.

Poi alcuni colloqui con Napolitano lo convinsero ad uniformarsi alle linea di Obama e Sarkozy.

Nei mesi e negli anni successivi i processi a carico di Berlusconi finirono sostanzialmente in un nulla di fatto.

Ovviamente è impossibile provare un nesso causa effetto, ma la cronologia degli eventi è questa.

 

"Tirato in ballo questa volta dal Movimento 5 Stelle per le sue responsabilità nella partecipazione italiana ai raid aerei sulla Libia del 2011, l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano risponde con un’intervista a Repubblica nella quale con assai maggiore chiarezza rispetto a precedenti uscite riconosce la contrarietà di Silvio Berlusconi a quella guerra. Ricorda che il Cavaliere stava per dimettersi da presidente del Consiglio pur di non dare il suo sì all’intervento armato contro Gheddafi. E che non lo fece con «un atto di responsabilità da riconoscergli ancora oggi»".

 

Che Berlusconi avesse anche degli interessi economici con Gheddafi in ballo ovviamente non è nascosto. E' anche pur vero che gli alleati di governo e praticamente tutto il resto del Parlamento votò a favore dell'intervento, lasciando comunque poca strada. Anzi, mi sorprese di più il voto "degli altri", aka opposizione, piuttosto che il cambio di decisione, molto forzato, di Berlusconi.

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Reazioni di alcuni brillanti esponenti dell'establishment repubblicano (in teoria il partito di trump) agli ultimi dati economici che confermano l'occupazione ai massimi storici negli ultimi 50 anni e aumento dei salari su base annua del 3.6%, che per i redditi più bassi raggiunge addirittura del 4.5% (dati ufficiali della Federal Reserve). Dunque, contrariamente a quanto affermato da tutti, o quasi, i media, a beneficiare percentualmente del taglio delle tasse e della deregulation sono più i redditi bassi che quelli alti (per i quali l'aumento medio è stato del 2.9%).

 

Ed ecco i commenti dei repubblicani di cui sopra che ancora si oppongono a Trump ( e stanno investendo in campagne pubblicitarie per attaccarlo e tentare di impedirne la rielezione).

 

Jennifer Rubin: Donald Trump ran as a celebrity and has become the worst president in history.
 
George Will: Normal, walking around Americans are sad and embarrassed and exhausted.
 
Steve Schmidt: The vast majority of Americans don't think he is doing a good job, think he is a bad president, think he is compromised by a foreign power, think he is dishonest, which he is, of course, think he is corrupt, which he is, of course, and thinks he is lawless, which of course he is.
 
Rick Wilson: He is an awful representative not only of the Republican Party, but the human race.

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8 minutes ago, KimiSanton said:

 

Che Berlusconi avesse anche degli interessi economici con Gheddafi in ballo ovviamente non è nascosto. E' anche pur vero che gli alleati di governo e praticamente tutto il resto del Parlamento votò a favore dell'intervento, lasciando comunque poca strada. Anzi, mi sorprese di più il voto "degli altri", aka opposizione, piuttosto che il cambio di decisione, molto forzato, di Berlusconi.

 

L'opposizione faceva quello che le diceva l'Europa, Berlusconi un po' ha provato ad opporsi (non dimentichiamo che l'innalziamento dello spread che portò alle sue dimissioni fu provocato, questo oggi sembra abbastanza chiaro, da un intervento di massiccia dismissione dei titoli italiani da parte delle banche tedesche) ma alla fine si è allineato anche lui per motivi, forse, di salvaguardia degli interessi personali (ovvero essere un cittadino libero). DI sicuro aggregarsi al folle progetto dell'invasione libica è stato un colpo devastante agli interessi nazionali.

Modificato da MartinM

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1 ora fa, MartinM ha scritto:

L'opposizione faceva quello che le diceva l'Europa

 

ma pure berlusconi è sempre stato allineato all'europa nonostante le sue splendide amicizie con gente come putin e gheddafi

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3 hours ago, Beyond said:

 

ma pure berlusconi è sempre stato allineato all'europa nonostante le sue splendide amicizie con gente come putin e gheddafi

 

Un «complotto» europeo, in piena crisi del debito e della moneta unica, per far cadere il premier italiano Silvio Berlusconi. Ne parla l’ex segretario al Tesoro Usa Tim Geithner nel suo libro di memorie «Stress Test. Riflessioni sulla crisi finanziaria» pubblicato negli Stati Uniti. «A un certo punto, nell’autunno 2011, alcuni funzionari europei ci contattarono con una trama per cercare di costringere il premier italiano Berlusconi a cedere il potere; volevano che noi rifiutassimo di sostenere i prestiti Fmi all’Italia, fino a quando non se ne fosse andato», scrive Geithner. L’Amministrazione Usa, tuttavia, respinse ogni coinvolgimento nell’eventuale iniziativa, puntando piuttosto sul presidente della Bce Mario Draghi per salvare l’ Eurozona. «Parlammo al presidente Obama di questo invito sorprendente - scrive ancora Geithner - ma per quanto sarebbe stato utile avere una leadership migliore in Europa, non potevamo coinvolgerci in un complotto come quello».

Modificato da MartinM

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questo è risaputo, ma cosa c'entra col mio commento sulle posizioni di berlusconi?

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Prima dici che Berlusconi era allineato all'Europa, poi concordi sul fatto che fu l'Europa a rimuovere Berlusconi. Forse dovresti chiarirti. 

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33 minuti fa, MartinM ha scritto:

Prima dici che Berlusconi era allineato all'Europa, poi concordi sul fatto che fu l'Europa a rimuovere Berlusconi. Forse dovresti chiarirti. 

 

berlusconi è sempre stato europeista e sostanzialmente in linea con le posizioni europee (non come il PD per dire, ma in ogni caso non ha mai creato conflitti). che certi vertici europei fossero favorevoli a farlo fuori è un altro discorso, mi sembra semplice da capire.

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Potremmo insomma dire che Berlusconi era europeista ma gli europei non lo volevano. Oppure, ipotesi più probabile, non voleva un'Europa che facesse solo gli interessi di Francia e Germania. In ogni caso lo hanno eliminato con una manovra partita da fuori Italia.

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Lo stesso articolo parla però di accordo piuttosto debole rispetto alle aspettative iniziali, spiega anche dove ci potrebbero essere criticità.

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C'è un dato innegabile: nell'ultimo anno il surplus commerciale della Cina nei confronti degli Usa si è ridotto dell'8,5%, è ovvio che Trump ha trattato da una posizione di forza. L'accordo è quindi piú favorevole agli Stati Uniti, fermo restando che i media, qualunque sia il contenuto dell'intesa, ne ridimensioneranno la portata al fine di attaccare Trump.

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un accordo del genere è indiscutibilmente un gran successo per Trump.

 

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A quanto pare è arrivata un'altra vittoria. 

 

Il nuovo trattato commerciale dei paesi dell’America del Nord, l’Usmca (United States-Mexico-Canada Agreement), è stato approvato dal Senato statunitense con 89 voti a favore e dieci contrari. La speaker democratica della Camera, Nancy Pelosi, ha definito Usmca un testo «infinitamente migliore» del «vecchio» Nafta, negoziato negli anni ’90 da George Bush e successivamente spinto al Congresso da Bill Clinton.

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Nel frattempo fiducia dei consumatori ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 19 anni. 

Modificato da MartinM

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5 hours ago, Beyond said:

ottimo donald

 

finalmente un intervento sensato

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Intelligentissime le parole sull'ambientalismo, degne del più grande presidente di sempre.

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Ma di chi state parlando?

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TI AMO

 

trump-maga-wedding.jpg

 

 

Due anni fa qui avevo preannunciato un grande ritorno dell’America. Oggi sono orgoglioso di dire che l’America sta vincendo, come mai prima”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump durante il suo ‘special address’ al Forum economico mondiale.

L’economia americana ha avuto un rilancio spettacolare da quando sono diventato presidente. Il sogno americano è di nuovo qui, più grande, migliore e più forte che mai». Sotto la sua presidenza, l’America prospera: sono tornate le fabbriche e i posti di lavoro ("sono stati creati 7 milioni di nuovi posti un numero impensabile"), i salari stanno salendo di nuovo. E gli Stati Uniti hanno raggiunto l'indipendenza energetica.


 

Trump ha parlato di come in passato siano stati persi “moltissimi posti di lavoro”, di come gli “stipendi non aumentassero”, di una “classe media che si stava riducendo” e di “milioni di contribuenti” che “si sentivano traditi, abbandonati”, che “stavano perdendo fiducia nel sistema”. "Oggi l’America sta prosperando come mai fatto prima. Gli Usa sono inondati da investimenti, con un quarto degli investimenti diretti all’estero globali. Chiedo ai presenti, fate come noi, rimuovete le barriere burocratiche, e investite da noi, non c’è posto migliore dell’America”. I numeri dell’economia Usa sono “grandiosi, nonostante la Fed abbia alzato i tassi troppo presto e li abbia abbassati troppo tardi”, ha attaccato Trump.


 

Abbiamo concluso accordi straordinari sul commercio con la Cina da una parte, e Messico e Canada dall’altra, i migliori accordi di sempre” ha rivendicato, sottolineando il più basso tasso di disoccupazione di sempre fra i meriti della sua amministrazione. Sono il nuovo modello di trattato commerciale per il XXI secolo, afferma, un modello che "protegge il settore manifatturiero e i posti di lavoro". È stato possibile "grazie ai dazi, li useremo anche con altri". L’Europa è avvertita.

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