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MartinM

Cronaca e giornalismo

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Ho letto un po' di articoli su quello che, per motivi incomprensibili, è diventato il caso della settimana, vale a dire la morte delle due ragazze investite a Corso Francia a Roma.

Ora, è facile trovare un capro espiatorio, ovvero un pariolino 20enne sul macchinone con tasso alcolemico ben oltre la media (non sembra confermata l'assunzione recente di droghe). Ma ciò premesso, noto un sacco di moralismo, indignazione e rabbia da parte di gente che o non sa quello che scrive, o non ha mai guidato in vita sua.

Ora, le ragazze hanno attraversato su una strada (solo chi conosce Roma l'ha presente) che è in realtà una superstrada a tre corsie e doppia carreggiata divisa da un guard rail. Su quella strada, a parte ovviamente quando il traffico è intenso, non ho mai visto una vettura andare piano, si parte dai 70 e si arriva tranquillamente a 140, soprattutto la notte. Ebbene, le ragazze la hanno attraversata all'una di notte, sotto la pioggia, scavalcando il guard rail, lontane dalle strisce e col semaforo che indicava l'alt per i pedoni. Quindi la responsbilità maggiore è la loro e negarlo sarebbe assurdo.

Nei vari articoli, e anche nell'ordinanza del magistrato, si fa riferimento al fatto che il ragazzo andasse ben oltre il limite di velocità, che nei centri urbani è di 50 km/h. Ho letto articoli scandalizzati sulla "folle" velocità (che ancora non si sa quanto sia, si dice 70 o 80). Ma chiunque guida, sa che il limite viene trasgredito (non esagero, visto il numero di automobili circolanti, ciascuna delle quali percorre molte strade) milioni di volte ogni giorno in Italia. Quindi far passare per pazzo uno che mantiene una velocità che tutti tengono (e che per Corso Francia è da considerarsi bassa) è assurdo. Fermo restando che il codice della strada dice 50 km/h.

Quanto allo stato alterato del ragazzo, la premessa è che vista la situazione (con l'aggiunta che la visuale era ulteriormente impedita dal fatto che una vettura, vedendo le ragazze che stavano per scavalcare, ha scartato, e in tal modo le due malcapitate sono state centrate dalla vettura dell'omicida senza la minima frenata) anche uno che avesse bevuto zero alcol le avrebbe centrate.

Inoltre, il 90% di chi esce la sera e beve uno o due bicchieri è automaticamente oltre i limiti imposti dalla legge. Di nuovo, per questo aspetto la legge dice che il ragazzo è in torto, la cosa ripugnante però è la reazione dei media ("il drogato", "l'alcolizzato"), quella inevitabile di Salvini sulla droga che fa male e addirittura il parroco, che nell'omelia, a indagini appena iniziate e prima ancora degli arresti domiciliari, ha attribuito la responsabilità dell'accaduto al consumo di droga e alcol.

Questa canea mediatica mi ha davvero infastidito, perché potrebbe esserci stato ognuno di noi al suo posto, astemi o no.

Ciò che i  media, per pigrizia, malafede o stupidità non fanno, è distimguere i due piani, ovvero la dinamica dell'incidente e l'assunzione di alcol. Invece hanno già emesso la sentenza, e molti commenti forcaioli letti sui social mi confermano il fatto che l'Italia, ovvero buona paerte degli italiani, meritano l'estinzione.

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vabe l'atteggiamento dei media non è niente di nuovo, dovremmo esserci abituati qui in Italia 

 

sul fatto, nella sentenza ho letto che il comportamento scorretto delle due ragazze è stato sottolineato ed è probabilmente vero che anche un guidatore sobrio le avrebbe centrate, d'altra parte lui aveva in corpo 1.4 con limite zero quindi c'è poco da fare per la sua posizione legale.  

 

 

comunque non è esattamente vero che la questione attraversamenti pazzi stia venendo taciuta https://video.repubblica.it/edizione/roma/roma-la-video-denuncia-dopo-la-morte-di-gaia-e-camilla-ancora-attraversamenti-irresponsabili/351079/351652

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Il giornalismo in Italia (e non solo) ormai fa schifo. Il Giornalista deve raccontare, indagare e trovare qualcosa di vicino alla verità. Ormai tutti sparano titoloni per avere il clic prima degli altri.

 

L'indigine che un giornalista dovrebbe fare è:
 

1) Senza l'alcol, il guidatore le avrebbe centrate?

 

2) Con tale alcol, è un miracolo che non abbia causato altri danni?

 

3) Perchè la gente guida sotto l'effetto dell'alcol? Cosa si può fare?

 

4) Perchè la gente attraversa dove non deve? Cosa si può fare?

 

5) L'alcol non è una droga tollerata? Anzi, difesa?

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I media preferiscono spesso buttarla in cagnara invece di analizzare con attenzione e serietà i fatti, purtroppo non è una novità. Si vede che è una strategia che paga. A me irrita un sacco che appena un guidatore viene beccato con un tasso alcolemico superiore a quello consentito venga subito definito ubriaco, per dire.

 

Sarà che sono veneto, sarà che quando ho iniziato a guidare non c'era ancora il limite di 0,5 (mi pare che si andasse a sentimento, non c'erano limiti legali), ma da neopatentato ho imparato ad autoregolamentarmi e a mettermi al volante solo quando mi sentivo in grado di guidare, a prescindere dalla quantità di alcol. Non so se la situazione fosse migliore o peggiore di quella odierna, per carità, ma sarebbe interessante analizzare i dati (se ce ne sono) e capire in che modo è aumentata o diminuita l'incidenza di incidenti provocati da guidatori con tasso alcolemico fuori standard rispetto a 25/30 anni fa, e per quali motivi specifici.

 

Più in generale, noto una certa (e diffusa) mancanza di senso civico e una progressiva irresponsabilizzazione: mi sembra che le nuove generazioni siano meno mature di quelle vecchie e meno in grado di comprendere le conseguenze (a breve e lungo termine) delle proprie azioni. Vale a dire che, nello specifico, ci si mette al volante da ubriachi (con tutte le virgolette del caso) perché non si pensa alle possibili conseguenza delle proprie azioni. Poi è ovvio che non si può generalizzare, ma che sempre meno persone siano davvero in grado di assumersi le proprie responsabilità mi pare difficile da contestare, perlomeno sulla base della mia personale esperienza.

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2 ore fa, rimatt ha scritto:

I media preferiscono spesso buttarla in cagnara invece di analizzare con attenzione e serietà i fatti, purtroppo non è una novità. Si vede che è una strategia che paga. A me irrita un sacco che appena un guidatore viene beccato con un tasso alcolemico superiore a quello consentito venga subito definito ubriaco, per dire.

 

Sarà che sono veneto, sarà che quando ho iniziato a guidare non c'era ancora il limite di 0,5 (mi pare che si andasse a sentimento, non c'erano limiti legali), ma da neopatentato ho imparato ad autoregolamentarmi e a mettermi al volante solo quando mi sentivo in grado di guidare, a prescindere dalla quantità di alcol. Non so se la situazione fosse migliore o peggiore di quella odierna, per carità, ma sarebbe interessante analizzare i dati (se ce ne sono) e capire in che modo è aumentata o diminuita l'incidenza di incidenti provocati da guidatori con tasso alcolemico fuori standard rispetto a 25/30 anni fa, e per quali motivi specifici.

 

Più in generale, noto una certa (e diffusa) mancanza di senso civico e una progressiva irresponsabilizzazione: mi sembra che le nuove generazioni siano meno mature di quelle vecchie e meno in grado di comprendere le conseguenze (a breve e lungo termine) delle proprie azioni. Vale a dire che, nello specifico, ci si mette al volante da ubriachi (con tutte le virgolette del caso) perché non si pensa alle possibili conseguenza delle proprie azioni. Poi è ovvio che non si può generalizzare, ma che sempre meno persone siano davvero in grado di assumersi le proprie responsabilità mi pare difficile da contestare, perlomeno sulla base della mia personale esperienza.

 

Caro Rimatt, le statistiche del passato sono impressionanti. Una volta era davvero pericolosissimo andare in macchina per via di alcol senza controllo, limiti di velocità inesistenti, vetture con poca aderenza e assenza uso cintura di sicurezza. Attuamente per strada muoiono circa 4000 persone ogni anno contro oltre 10.000 dei primi anni settanta con un parco macchine che è il trilplo di allora.

 

http://www.aci.it/fileadmin/documenti/studi_e_ricerche/dati_statistiche/incidenti/Incidenti_Stradali_dal_1930.pdf

 

Ricordo ancora quando a fine anni '90, quando ero alle superiori, c'erano un sacco di ragazzi morti solo perchè "usare la cintura di sicurezza è da sfigati". Morti a non più di 70 all'ora contro un platano...

 

Attualmente c'è tantissima coscienza riguardo questi aspetti.

 

Il problema principale oggi come oggi sono i cellulari. La gente chatta mentre guida. Basterebbe una forte campagna di repressione per limitare il problema.

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11 minuti fa, chatruc ha scritto:

Il problema principale oggi come oggi sono i cellulari

 

verissimo, tra l'altro molti ancora non usano il bluetooth delle auto e quindi chiamano col cellulare in mano senza motivo...

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38 minuti fa, chatruc ha scritto:

Il problema principale oggi come oggi sono i cellulari. La gente chatta mentre guida. Basterebbe una forte campagna di repressione per limitare il problema.

 

Non più tardi di 2 settimane fa ho fatto 10 km con davanti un p***a che GIOCAVA al telefono finché guidava, con il telefono posizionato in orizzontale tenuto con le due mani e il volante con gli avambracci.

 

Ho anche fatto gli abbaglianti un paio di volte ma a parte aver abbassato il telefono per 3 secondi nella paura che fossi una pattuglia ha bellamente ripreso in mano il gioco.

 

Per me una cosa così è da ritiro della patente a vita.

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1 ora fa, chatruc ha scritto:

Caro Rimatt, le statistiche del passato sono impressionanti. Una volta era davvero pericolosissimo andare in macchina per via di alcol senza controllo, limiti di velocità inesistenti, vetture con poca aderenza e assenza uso cintura di sicurezza. Attuamente per strada muoiono circa 4000 persone ogni anno contro oltre 10.000 dei primi anni settanta con un parco macchine che è il trilplo di allora.

 

Sì, certo, questo è indiscutibile, comunque mi riferivo nello specifico alla questione alcol. Che negli ultimi tempi le strade siano mediamente più sicure, soprattutto per il miglioramento delle auto, mi sembra innegabile.

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altra vergogna dei giornalisti, nei casi di cronaca giudiziaria, è l'appiattimento acritico sulle tesi della procura (della quale sostanzialmente sono megafoni) e la liquidazione delle tesi della difesa come assurdità.

emblematico in tal senso il caso bossetti.

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Il 28/12/2019 Alle 19:59, MartinM ha scritto:

Nei vari articoli, e anche nell'ordinanza del magistrato, si fa riferimento al fatto che il ragazzo andasse ben oltre il limite di velocità, che nei centri urbani è di 50 km/h. Ho letto articoli scandalizzati sulla "folle" velocità (che ancora non si sa quanto sia, si dice 70 o 80). Ma chiunque guida, sa che il limite viene trasgredito (non esagero, visto il numero di automobili circolanti, ciascuna delle quali percorre molte strade) milioni di volte ogni giorno in Italia. Quindi far passare per pazzo uno che mantiene una velocità che tutti tengono (e che per Corso Francia è da considerarsi bassa) è assurdo. Fermo restando che il codice della strada dice 50 km/h.

 

Quello che dici è vero però se il limite è quello c'è poco da discutere per quanto giusto possa essere...

Anche perchè se le prendeva a 45/50 magari restavano vive, non si può sapere, poi era pure bevuto...

Ovvio che le colpe maggiori siano delle ragazze ma una responsabilità ce l'ha anche il guidatore, prendi il caso di Hayden, a prima analisi non ti viene neanche da discutere sulla dinamica visto che ha tagliato lo stop, ma il guidatore era sopra il limite e questo in caso di incidente è SEMPRE un concorso di colpa...

 

https://www.ilmessaggero.it/italia/nicky_hayden_condannato_automobilista-4029985.html

 

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12 minutes ago, lucaf2000 said:

 

Quello che dici è vero però se il limite è quello c'è poco da discutere per quanto giusto possa essere...

Anche perchè se le prendeva a 45/50 magari restavano vive, non si può sapere, poi era pure bevuto...

Ovvio che le colpe maggiori siano delle ragazze ma una responsabilità ce l'ha anche il guidatore, prendi il caso di Hayden, a prima analisi non ti viene neanche da discutere sulla dinamica visto che ha tagliato lo stop, ma il guidatore era sopra il limite e questo in caso di incidente è SEMPRE un concorso di colpa...

 

https://www.ilmessaggero.it/italia/nicky_hayden_condannato_automobilista-4029985.html

 

 

Sono d'accordo, quello che dico è che non puoi dire che uno che va a 70 o 80 va a folle velocità, perché è quello che fanno praticamente tutti, anche se ovviamente il limite è di 50 km/h.

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3 minuti fa, MartinM ha scritto:

 

Sono d'accordo, quello che dico è che non puoi dire che uno che va a 70 o 80 va a folle velocità, perché è quello che fanno praticamente tutti, anche se ovviamente il limite è di 50 km/h.

 

Se esiste una regola va rispettata, non esiste proprio che non sia valida perché lo fanno tutti.

Non sarà folle (chi decide il limite di velocità folle?) ma è contro il codice della strada, quindi va punita.

Idem l'alcol (che poi 1.4 non è che sia proprio poco eh).

 

Le ragazze avranno sicuramente la loro parte di colpa, ma lui è stato beccato con entrambe le mani nella marmellata, ed è giusto che paghi.

 

 

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Secondo la tua logica dovrebbero esserci ogni giorno in italia decine di milioni di multe per eccesso di velocità perché io sinceramente di automobili che (traffico permettendo) vanno sotto i 50 km/h non ne vedo.

Quindi se la regola c'è, allora venga applicata sempre. Se invece l'applicazione non è costante ma discrezionale, allora non è più regola ma arbitrio.

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Infatti io sono assolutamente contrario ad esempio alla regola per cui gli autovelox devono essere segnalati e la pattuglia in vista. A me non deve interessare in che modalità controllano che io rispetti la velocità, visto che sul codice c'è scritto che devo rispettarla, non che devo rispettarla solo quando mi controllano.

 

Fosse per me accetterei perfino un controllo continuo via satellite, se esistesse.

 

Per me il concetto di regole e di rispetto delle stesse è fondamentale. Possiamo poi discutere sul contenuto delle stesse, ma quello è un altro discorso.

 

Il fatto "eh ma allora ci dovrebbero essere un milione di multe al giorno" mi fa rabbrividire..

 

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Ti fa rabbrividire ma è un dato di fatto.

Prova a girare per roma, visto che qui si parla di Roma, a 45 km/h, saresti bersagliato dai clacson o anche di peggio.

Questa è la realtà, ciò che prescrive il cds è pura teoria.

Ma ciò premesso, poniamo che il limite dei 50 sia corretto, allora le forze dell'ordine hanno l'obbligo di farlo rispettare sempre, non è che la questione può uscire fuori solo in caso di incidente.

Se vuoi educare la popolazione ad andare piano fallo stroncando ogni infrazione, se lo fai 1 volta sì e 100.000 no è una presa in giro.

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1 minuto fa, MartinM ha scritto:

se lo fai 1 volta sì e 100.000 no è una presa in giro.

 

Siccome è materialmente impossibile controllare ogni istante milioni di vetture, lo faccio a campione, e in più quando crei un casino come questo e ti fai beccare oltre i limiti e ubriaco ti massacro.

 

Lo trovo sacrosanto.

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46 minuti fa, SuperScatto ha scritto:

Infatti io sono assolutamente contrario ad esempio alla regola per cui gli autovelox devono essere segnalati e la pattuglia in vista. A me non deve interessare in che modalità controllano che io rispetti la velocità, visto che sul codice c'è scritto che devo rispettarla, non che devo rispettarla solo quando mi controllano.

 

Lo scopo dei limiti di velocità è aumentare la sicurezza sulle strade, non raccogliere soldi per fare cassa. Quindi è assolutamente doveroso che la presenza degli autovelox e della pattuglie sia segnalata: se così non fosse, le automobili non rallenterebbero, con l'effetto che verrebbero comminate molte più multe senza però aumentare la sicurezza su quel tratto di strada, il che è puro controsenso. Invece, quando viene segnalata la presenza di controlli & pattuglie, gli automobilisti rallentano e quel tratto di strada diventa immediatamente più sicuro. Quindi va benissimo così.

 

 

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1 minuto fa, rimatt ha scritto:

Quindi va benissimo così

 

Per me non va assolutamente bene così. Ti faccio un esempio.

A Verona hanno appena installato un autovelox fisso in un punto della tangenziale, ben pubblicizzato sul giornale locale e sui social in quanto di ultima generazione ultra-sofisticato ecc...

 

Risultato?

Gente che arriva a 130 km/h che 200 metri prima inchioda letteralmente fino ai 50 (il limite è 70, ma non vogliono rischiare), non sapendo se rimanere in corsia di sorpasso o meno e quindi zigzagando. 

Ovviamente 50 m dopo riaccelerano fino ai 130 che avevano prima, visto che difficilmente ci sarà un secondo autovelox mobile nei dintorni.

 

A cosa serve una cosa del genere? Il tratto prima non è sicuro, il tratto dopo neppure e così facendo si rischia ancora di più in prossimità dello stesso.

 

Se invece ti dicessi "guarda, è molto probabile che ci sia un velox mobile nei 15 km di tangenziale, ma non ti dico dove", (quasi) tutti ovviamente rispetterebbero i limiti. Questo è rendere sicura la strada, a mio avviso.

 

Poi se vuoi discutiamo sui velox utilizzati solamente per fare cassa, esistono anche quelli, ma è un discorso a parte.

 

Io poi sono dell'idea che se esiste una regola vada rispettata, punto. E' dovere civico. 

 

 

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8 minuti fa, SuperScatto ha scritto:

Gente che arriva a 130 km/h che 200 metri prima inchioda letteralmente fino ai 50 (il limite è 70, ma non vogliono rischiare), non sapendo se rimanere in corsia di sorpasso o meno e quindi zigzagando.

 

 

A me fanno ridere quelli in autostrada, ai 130/140 fissi che, appena vedono una pattuglia in corsia di marcia regolare (di solito loro viaggiano sui 110) rallentano e, o si accodano, oppure li superarono ai 115, come se venisse dato loro un premio per la delicatezza :asd:

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Se ti becca un autovelox e non vieni fermato è cassa, spendere soldi pubblici per comprare autovelox, per fare cassa è da criminali, le pattuglie che si imboscano per beccarti con l'autovelox senza fermarti meritano solo sputi in faccia.

 

Mia opinione.

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