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ClaudioMuse

[Verità cubitali] Gonde statista per caso

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52 minuti fa, Alex_Ferrari ha scritto:

E i marò?

 

Sento i rumore dei denti che rosicano fino a qua

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veramente il pd mi sembra abbia proposto una sorta di tassa sull'eccedenza del reddito a partire da 80k

patrimoniale come dice la parola è una tassa sul patrimonio non sul reddito.

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12 minuti fa, Beyond ha scritto:

veramente il pd mi sembra abbia proposto una sorta di tassa sull'eccedenza del reddito a partire da 80k

patrimoniale come dice la parola è una tassa sul patrimonio non sul reddito.

Vabbè ma patrimoniale suona meglio. 

Ti pare che Salvini possa parlare di "eccedenza sul reddito"?

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https://video.repubblica.it/edizione/palermo/coronavirus-l-eurodeputata-della-lega-donato-suona-il-clacson-contro-il-mes-interviene-la-polizia-in-diretta-fb/357955/358514?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P9-S1.4-T1

 

:rotfl:

 

fa il paio con quei tizi di Forza Nuova che volevano dar fuoco ad una bandiera UE... però la bandiera era ignifuga (come vuole la normativa UE)

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però non l'hanno multata 

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la lega vedo che manda in europa sempre le menti più acute per rappresentarci al meglio

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7 ore fa, Hunaudieres ha scritto:

https://video.repubblica.it/edizione/palermo/coronavirus-l-eurodeputata-della-lega-donato-suona-il-clacson-contro-il-mes-interviene-la-polizia-in-diretta-fb/357955/358514?ref=RHPPTP-BS-I253430426-C12-P9-S1.4-T1

 

:rotfl:

 

fa il paio con quei tizi di Forza Nuova che volevano dar fuoco ad una bandiera UE... però la bandiera era ignifuga (come vuole la normativa UE)

Eheheheheheheh.

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non smette mai di stupirci abbassando il livello

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l'ho visto in diretta è stato fantastico

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1 ora fa, Beyond ha scritto:

non smette mai di stupirci abbassando il livello

E la Lega è comunque primo partito :sweat:

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un annetto fa giorgetti diceva questo:

 

Giorgetti stava rispondendo a una richiesta del leader di Articolo Uno, Roberto Speranza, sui maggiori fondi necessari secondo lui per la sanità, e ha detto:

Caro Speranza, è vero, mancheranno 45mila medici di base nei prossimi cinque anni. Ma chi va più dal medico di base? Senza offesa per i medici di base anche qui presenti in sala. Nel mio piccolo paese vanno ovviamente per fare le ricette mediche, ma quelli che hanno meno di cinquant’anni vanno su internet, si fanno fare le autoprescrizioni su internet, cercano lo specialista. Tutto questo mondo qui, quello del medico di cui ci si fidava anche, è finita anche quella roba lì.

è normale che in mano a persone che pensano in questo modo l'italia vada sempre peggio negli aspetti pubblici fondamentali, dalla scuola alla sanità alla ricerca. pensano solo a come rimpinguare le tasche dei privati.

 

la mia paura è che anche dopo questa strage non cambierà niente, e in lombardia ad esempio vedremo continuare tutto come prima

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Il 12/4/2020 Alle 14:02, Alex_Ferrari ha scritto:

E la Lega è comunque primo partito :sweat:

https://forum.****.it/topic/65196-sondaggio-possibili-scenari-del-campionato-formula-1-2020/?tab=comments#comment-627302

  • Lewisito 1

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edit.

 

Anzi no: meno vedo e sento Salvini, meglio è.

Modificato da crucco

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lo stato del m5s

 

Balcanizzato. Polverizzato (rispetto ai consensi del 2018). Eppure fondamentale nei delicati equilibri politici di questa stagione d’emergenza. Il Movimento 5 Stelle si presenta così: diviso in mille rivoli e unito da due sole condizioni, il no al Mes e all’ipotesi di un governissimo. E anche chi tra i pentastellati non vede di buon occhio il premier Giuseppe Conte, è pronto a scommettere sulla tenuta dell’esecutivo. La fronda ribelle sulle nomine — capeggiata da Alessandro Di Battista — ha alimentato nuove tensioni interne, che il reggente Vito Crimi (in prima linea per tenere compatti i Cinque Stelle) sta facendo di tutto per placare.

C’è chi tra i vertici spinge per l’elezione di un nuovo capo politico «al più presto», prima della fine del lockdown, in modo da poter ripartire con un nuovo assetto. C’è chi, invece, vorrebbe dar vita a un nuovo soggetto che possa dare sostegno all’esecutivo. Beppe Grillo è lontano — secondo quanto sostengono nel M5S — intento a risolvere prima le questioni familiari. «Il Movimento non c’è più», dice un big, ma in realtà quello che rimane dei Cinque Stelle è suddiviso in almeno quattro macro-aree, a loro volta atomizzate in frazioni in grado pure di contendersi ruoli e temi all’interno di una stessa area.

 

Ci sono i progressisti — eredi in parte dell’ala ortodossa — che vedono di buon occhio l’alleanza di governo e vorrebbero anzi una coalizione più stabile e duratura, pur mantenendo un’identità indipendente (e se possibile con una forte connotazione ambientalista). Alcuni come Roberto Fico, Stefano Patuanelli e Federico D’Incà hanno ruoli istituzionali e di governo. C’è poi un fronte moderato, che di fatto rappresenta il nerbo di governo del Movimento. Frontman in questa fase sono lo stesso Crimi, il capo delegazione Alfonso Bonafede e il sottosegretario Riccardo Fraccaro, su cui sono piovuti oneri e onori di una gestione complessa, fatta di compromessi sempre più indigesti ai parlamentari. E se sulle nomine c’è chi parla di «autogol», questo rende ancora più intransigente la posizione sul Mes. Stella polare dei moderati è Luigi Di Maio, che rimane in questa fase regista nell’ombra, l’uomo della diplomazia e dei temi economici.

 

Sganciati ci sono i neo-pragmatici, anello di raccordo dialogante tra le varie sensibilità. Tra loro ci sono Emilio Carelli e Stefano Buffagni, considerato uomo «di garanzia» tra le diverse anime del M5S e che fa da ponte con le voci del Nord come i consiglieri regionali Dario Violi e Jacopo Berti. Nello scacchiere non potevano mancare i movimentisti, che sono dati in forte crescita (l’appello sulle nomine è stato condiviso da quasi il 20% degli eletti M5S), ma che raccolgono uno spettro che va dai terzomondisti ai sovranisti. E a loro volta hanno due profili differenti. Alessandro Di Battista con l’ex ministra Barbara Lezzi e l’europarlamentare Ignazio Corrao guida l’ala di piazza, che è pronta a scendere in campo per contendere la leadership. Poi ci sono i big storici riformisti con anima a sinistra come Nicola Morra, Paola Taverna e Max Bugani. Cinque Stelle sì, ma almeno quattro partiti.

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55 minuti fa, Beyond ha scritto:

Luigi Di Maio, che rimane in questa fase regista nell’ombra, l’uomo della diplomazia e dei temi economici.

per dire

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