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PheelD

Armi atomiche

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Cosa ne pensate di queste armi? Oggi ne bastano un paio per distruggere un continente ed un conflitto di portata globale è un'ipotesi da tenere sempre in considerazione.  Pensare che con un paio di pulsanti possa finire il mondo, beh, non mi fa di certo stare calmo.

Topic serio, spero non sfoci in spam.

 

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Che ne basitino un paio per distruggere un continente, è un po' esagerato. 

Alcune correnti di pensiero addirittura ritengono che il sostanziale equilibrio sviluppato già da metà degli anni '50 abbia portato ad uno dei più lunghi periodi di pace che la storia abbia mai conosciuto. 

 

Le bombe, per quanto potenzialmente in grado di distruggere il mondo (all'apice della guerra fredda c'erano più di 70.000 testate) hanno reso di fatto una guerra nucleare impossibile da vincere, costringendo le superpotenze a fonteggiarsi sia in conflitti minori che su altri campi.

 

Tale principio, detto di mutua distruzione assicurata, ha funzionato molto meglio di movimenti pacifisti. Poi è arrivata la globalizazione che ha reso superfluo il deterrente nucleare poiché le economie sono talmente interconnesse che anche lo scoppia di una guerra grosse dimensioni significherebbe una distruzione economica senza eguali. Per cui il proloferare di conflitti locali che vedono anche interessi delle quattro maggiori potenze mondiali contrapposti, ma non sul punto di esplodere in guerre mondiali. 

 

Oggi la guerra viene combattuta a suon di svalutazioni, aiuti di stato e dazi doganali. 

 

Sinceramente temo più chi eventualmente entrasse in possesso di una singola testata, che di chi ne possiede 1000 e oltre. 

 

Piccola nota a margine, sulla terra (o nelle immediate vicinanze) oltre alle due bombe di Hiroshima e Nagasaki, sono esplose più di 2000 testate atomiche durante i test.

 

La più potente, la Tzar bomb ha sviluppato circa 50 megatoni, contro i 12/16 chilotoni della bomba di hiroshima, seminando la distruzione di edifici in una raggio di circa 100km, e danni minori sino a 500 km di distanza. Essendo un ordigno estremamente pesante e voluminoso è stato più una dimostrazione politica che un'arma destinata ad un impiego strategico. 

 

 

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In questo periodo storico sono più preoccupato dei comportamenti dell'uomo (economici ed ecologici), che non degli ordigni nucleari.

Certo possono fare paura, questo non lo nego, ma l'escalation nucleare durante la guerra fredda, ha portato ad una consapevolezza sull'utilizzo di questo tipo di ordigni e al fatto sarebbe impossibile vincere e sopravvivere.

Come di dice giustamente Fabiopol, oggi fai prima a distruggere una nazione dal punto di vista economico, massimo risultato, con il minimo sforzo.

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Concordo.

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Mica mi occupo di armi atomiche? :asd:

 

Comunque credo che la situazione fosse più drammatica negli anni della guerra fredda che ora.

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Sono d'accordo con l'idea che sia più pericolosa una singola testata in mano ad un particolare Stato piuttosto che molte in mano a varie potenze mondiali. Penso, ma soprattutto spero, che l'unico utilizzo bellico rimanga quello effettuato in Giappone, si sono viste le possibili conseguenze ed immaginarmi altri ordigni, probabilmente anche più potenti, utilizzati a mero scopo distruttivo, mi lascia i brividi.

 

E non penso nemmeno che il particolare Stato che possa creare problemi sia la Corea del Nord, hanno troppo gli occhi puntati addosso. In ogni caso, io sarei più per lo smantellamento totale piuttosto che cercare la deterrenza con il possesso. Giusto una mia linea di pensiero.

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Proprio ieri mi sono guardato un film sulla ricerca dell‘ordigno più potente, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale, passando per tutti i disastrosi e terribili test delle due superpotenze ed arrivando all’esplosione da parte dell'Unione Sovietica della famosa Zar bomb, la più potente mai realizzata.

 

Raccapricciante. Da non credere che si sia arrivati a tanto.

Modificato da crucco

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21 ore fa, KimiSanton ha scritto:

Sono d'accordo con l'idea che sia più pericolosa una singola testata in mano ad un particolare Stato piuttosto che molte in mano a varie potenze mondiali. Penso, ma soprattutto spero, che l'unico utilizzo bellico rimanga quello effettuato in Giappone, si sono viste le possibili conseguenze ed immaginarmi altri ordigni, probabilmente anche più potenti, utilizzati a mero scopo distruttivo, mi lascia i brividi.

 

E non penso nemmeno che il particolare Stato che possa creare problemi sia la Corea del Nord, hanno troppo gli occhi puntati addosso. In ogni caso, io sarei più per lo smantellamento totale piuttosto che cercare la deterrenza con il possesso. Giusto una mia linea di pensiero.

 

Sullo smantellamento mi trovi d'accordo, ma ormai nessuno più rispetta l'accordo di non proliferazione.

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tutto vero quello che dite, ma se uno stato riuscisse ad uscire dall'equilibrio della mutua distruzione perchè tecnologicamente si sente in grado di fermare eventuali ordigni, o ha sviluppato qualcosa di ancora più letale/migliore? Non si tornerebbe in situazione di pericolo?

Inoltre anche con la globalizzazione ed i mercati interconnessi, il vantaggio della totale distruzione di un nemico/rivale/concorrente (esempio gli USA) fosse superiore allo svantaggio derivante dalla contrazione economica della sua eliminazione (esempio successiva crisi economica cinese) siete così sicuri che non ci penserebbero?

Anzi il mio esempio non è neanche ben azzeccato, mettete come paese distrutto la Russia che ha un peso infinitamente inferiore nell'economia globale rispetto agli USA.

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10 minuti fa, Natural Blonde Killer ha scritto:

tutto vero quello che dite, ma se uno stato riuscisse ad uscire dall'equilibrio della mutua distruzione perchè tecnologicamente si sente in grado di fermare eventuali ordigni, o ha sviluppato qualcosa di ancora più letale/migliore? ...

 

Così?

 

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  • Lewisito 1

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1 ora fa, Natural Blonde Killer ha scritto:

tutto vero quello che dite, ma se uno stato riuscisse ad uscire dall'equilibrio della mutua distruzione perchè tecnologicamente si sente in grado di fermare eventuali ordigni, o ha sviluppato qualcosa di ancora più letale/migliore? Non si tornerebbe in situazione di pericolo?

Inoltre anche con la globalizzazione ed i mercati interconnessi, il vantaggio della totale distruzione di un nemico/rivale/concorrente (esempio gli USA) fosse superiore allo svantaggio derivante dalla contrazione economica della sua eliminazione (esempio successiva crisi economica cinese) siete così sicuri che non ci penserebbero?

Anzi il mio esempio non è neanche ben azzeccato, mettete come paese distrutto la Russia che ha un peso infinitamente inferiore nell'economia globale rispetto agli USA.

 

Culturalmente, la seconda guerra mondiale ha cambiato l'impostazione delle guerre. Anche se ci sono stati efferati esempi di bombardamenti a tappeto, ad esempio in Vietnam, ormai si considera "immorale" e riprovevole da parte del proprio popolo una guerra generalizzata. Tanto per fare un esempio, per vincere la guerra di Corea, gli americani avrebbero dovuto attaccare la Cina e utilizzare bombe atomiche, cosa che poi non fecero. Altro esempio con lo stato islamico: prima di impegnarsi sul serio, questi qui sono riusciti a conquistare mezzo medio oriente con 50.000 uomini, ma appena si sono rivelati minacciosi, sono stati spazzati via in tempi brevi. Con la seconda guerra mondiale, vincere la guerra, significa spazzare via un popolo intero e la società attuale non è disposta a ciò.

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Per quanto riguarda l'ipotesi del first strike (colpire inaspettatamente e violentemente il nemico in modo da rendere debole o impossibile una risposta nucleare) invece? visto che salta sempre fuori quando USA e altra potenza nucleare a caso sono ai ferri corti, è un opzione o sono solo chiacchiere?

 

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Sicuri che i deterrenti di cui parlate siano sufficienti se a decidere ci sono personaggi come Kim Jong Un?

 

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Lo ritengo molto più razionale di quanto faccia apparire. Muoversi in mezzo tra Cina e Stati Uniti per cercare di trovare il compromesso giusto, anche usando magari mezzi non proprio convenzionali (tipo test missilistici verso le acque circostanti). Certo, meglio non averlo.

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Io penso che attualmente non esista un pericolo reale, forse proprio considerando il modo di agire di personaggi come Kim Jong Un e Trump.

Sono entrambi strateghi di prim'ordine, forse più il primo.

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