sterla 849 Inviato 13 Novembre, 2019 o auto rimarchiate Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6180 Inviato 18 Dicembre, 2019 La fusione tra Fiat Chrysler e Psa creerà “sovraccapacità e sovrapposizioni di marchi e attività”. Per cui “è inevitabile che ci saranno tagli agli impianti e all’occupazione nel medio e nel lungo termine”. E’ la previsione di Giuseppe Berta, professore di Storia contemporanea all’Università Bocconi di Milano, storico dell’industria e tra i maggiori esperti delle strategie del gruppo Fca. “Nell’azionariato di Psa c’è lo Stato francese e Opel è un pezzo del sistema industriale tedesco“, ricorda il docente. “E’ un pensiero fin troppo positivo quello secondo cui in Italia non succederà niente”. Un taglio a produzione e occupazione sarà dovuto anche alla maggiore produzione di auto elettriche: visto che “hanno un numero inferiori di componenti, ci sarà di conseguenza una riduzione della subfornitura e della componentistica” in Italia. La componentistica italiana “che ha già forti legami con l’industria automobilistica francese e tedesca dovrà lavorare per rafforzare ulteriormente questi legami. I sistemi locali di produzione si dovranno dare una bella mossa per intensificare i legami con i produttori finali”. Con questo matrimonio, nota Berta, “i francesi portano a casa una rilevante presenza in Nord America, con il marchio Jeep che sta andando bene. Fca porta a casa il motore elettrico, ma soprattutto la guida di un grande manager comeCarlos Tavares. Il matrimonio è quasi alla pari, ma la leadership esecutiva è nelle mani dei francesi”. In ogni caso le nozze erano quasi inevitabili. “Fca non poteva più stare da sola, perché caratterizzata da una disfunzionalità profonda: ha un versante americano che va bene, con marchi che vendono, e un versante europeo che va male, con i marchi italiani che soffrono, soprattutto Alfa Romeo, protagonista di una drammatica caduta”. Fra i due versanti, continua l’economista, “ci sono state ben poche sinergie e connessioni positive e la posizione finanziaria negli ultimi tempi si è aggravata. Questo ha indotto Fca a cercare un partner. Psa da parte sua è un gruppo che ha una posizione finanziaria nettamente migliore, ma non sarebbe stato ancora a lungo in piedi da solo”. Un analista di Equita ha scritto ai propri clienti che “fondamentalmente Psa sta comprando Fca (controllando il board) pagando un buon premio (superiore al 30%)”, premio che “il mercato sta già parzialmente scontando” facendo volare in Borsa i titoli di Fca e affossando quelli di Psa. Il fatto che, nonostante la distanza tra i valori iniziali dei due gruppi, si arrivi “a un azionariato 50/50 suggerisce che Psa sta pagando un premio del 32% per assumere il controllo di Fca”, rileva anche l’analista di Jefferies Philippe Houchois, citato da Bloomberg. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
crucco 4232 Inviato 18 Dicembre, 2019 E Fiat diventerà un marchio low cost? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sterla 849 Inviato 18 Dicembre, 2019 ALFA tra qualche anno scomparirà Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
S. Bellof 1345 Inviato 18 Dicembre, 2019 3 minuti fa, sterla ha scritto: ALFA tra qualche anno scomparirà Se il mercato del futuro sarà fatto di SUV elettrici, meglio che chiuda. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sterla 849 Inviato 18 Dicembre, 2019 (modificato) si i programmi di auto tipo, giulia e giulietta saranno chiusi, usciranno solo minisuv per poi chiudere Modificato 18 Dicembre, 2019 da sterla Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ClaudioMuse 3603 Inviato 19 Dicembre, 2019 21 hours ago, Beyond said: La fusione tra Fiat Chrysler e Psa creerà “sovraccapacità e sovrapposizioni di marchi e attività”. Per cui “è inevitabile che ci saranno tagli agli impianti e all’occupazione nel medio e nel lungo termine”. E’ la previsione di Giuseppe Berta, professore di Storia contemporanea all’Università Bocconi di Milano, storico dell’industria e tra i maggiori esperti delle strategie del gruppo Fca. “Nell’azionariato di Psa c’è lo Stato francese e Opel è un pezzo del sistema industriale tedesco“, ricorda il docente. “E’ un pensiero fin troppo positivo quello secondo cui in Italia non succederà niente”. Un taglio a produzione e occupazione sarà dovuto anche alla maggiore produzione di auto elettriche: visto che “hanno un numero inferiori di componenti, ci sarà di conseguenza una riduzione della subfornitura e della componentistica” in Italia. La componentistica italiana “che ha già forti legami con l’industria automobilistica francese e tedesca dovrà lavorare per rafforzare ulteriormente questi legami. I sistemi locali di produzione si dovranno dare una bella mossa per intensificare i legami con i produttori finali”. Con questo matrimonio, nota Berta, “i francesi portano a casa una rilevante presenza in Nord America, con il marchio Jeep che sta andando bene. Fca porta a casa il motore elettrico, ma soprattutto la guida di un grande manager comeCarlos Tavares. Il matrimonio è quasi alla pari, ma la leadership esecutiva è nelle mani dei francesi”. In ogni caso le nozze erano quasi inevitabili. “Fca non poteva più stare da sola, perché caratterizzata da una disfunzionalità profonda: ha un versante americano che va bene, con marchi che vendono, e un versante europeo che va male, con i marchi italiani che soffrono, soprattutto Alfa Romeo, protagonista di una drammatica caduta”. Fra i due versanti, continua l’economista, “ci sono state ben poche sinergie e connessioni positive e la posizione finanziaria negli ultimi tempi si è aggravata. Questo ha indotto Fca a cercare un partner. Psa da parte sua è un gruppo che ha una posizione finanziaria nettamente migliore, ma non sarebbe stato ancora a lungo in piedi da solo”. Un analista di Equita ha scritto ai propri clienti che “fondamentalmente Psa sta comprando Fca (controllando il board) pagando un buon premio (superiore al 30%)”, premio che “il mercato sta già parzialmente scontando” facendo volare in Borsa i titoli di Fca e affossando quelli di Psa. Il fatto che, nonostante la distanza tra i valori iniziali dei due gruppi, si arrivi “a un azionariato 50/50 suggerisce che Psa sta pagando un premio del 32% per assumere il controllo di Fca”, rileva anche l’analista di Jefferies Philippe Houchois, citato da Bloomberg. Non ci voleva il professorone per capire che una fusione del genere crea sovraccapacità. Chiusure di fabbriche e licenziamenti possono compagnare solo. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Giovy_1006 847 Inviato 23 Dicembre, 2019 Il 18/12/2019 Alle 16:29, crucco ha scritto: E Fiat diventerà un marchio low cost? La qualità dei materiali utilizzati da Fiat sono esattamente da marchio low cost. Il problema è che se le fanno pagare per auto buone. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
sterla 849 Inviato 23 Dicembre, 2019 vabbè pure mer(da)cedes ormai ha materiali che non sono nulla di che, anzi Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6180 Inviato 17 Gennaio, 2020 Sento già di contatti tra quelli di fca e PSA sulle primissime questioni Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
ClaudioMuse 3603 Inviato 17 Gennaio, 2020 34 minutes ago, Beyond said: Sento già di contatti tra quelli di fca e PSA sulle primissime questioni Tutto molto (sorprendente) Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1681 Inviato 23 Luglio, 2020 Il 17/1/2020 Alle 17:58, Beyond ha scritto: Sento già di contatti tra quelli di fca e PSA sulle primissime questioni Beh? Queste voci? Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6180 Inviato 23 Luglio, 2020 32 minuti fa, Ferrarista ha scritto: Beh? Queste voci? non ne so più nulla, col lockdown le occasioni di incotrare gente per scambiarsi info sono ridotte Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1681 Inviato 23 Luglio, 2020 male Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1681 Inviato 30 Luglio, 2020 Inizia a trapelare qualche informazione sul futuro tecnico dei due promessi sposi PSA, la nuova piattaforma e la fusione con FCA Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Beyond 6180 Inviato 3 Agosto, 2020 https://torino.corriere.it/economia/20_agosto_02/indotto-auto-allarme-tutte-city-car-fiat-saranno-targate-psa-6e8e97c2-d4ec-11ea-85eb-cddcd933cbd3.shtml Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
crucco 4232 Inviato 4 Agosto, 2020 Forse sarebbe il caso di cambiare attività e smetterla di produrre auto*. Non solo in quella zona, ma anche a München, Stuttgart, Wolfsburg, Detroit, Paris, Tokio ecc... Secondo me stiamo andando contro un muro, facendo finta di non rendercene conto. Probabilmente però non esiste alcuna soluzione, io indosserò un casco (inutile comunque). * e tante altre cose Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1681 Inviato 4 Agosto, 2020 Inutile girarci intorno: l'automotive era già in crisi da circa un anno e mezzo e questa situazione non ha fatto altro che accelerare il processo. Addirittura un amico che fa uno stage in Porsche, mi parla di aria molto brutta che tira (e per toccare un marchio come Porsche, vuol dire che la situazione è seria). 1 Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
SuperScatto 951 Inviato 4 Agosto, 2020 Il problema è che il mercato automotive trascina dietro di se un'enorme quantità di altre aziende, se affonda quello a rimetterci saranno in tantissimi. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti
Ferrarista 1681 Inviato 4 Agosto, 2020 Infatti è molto preoccupante. In Europa l'automotive ha un indotto impressionante e molte aziende potrebbero rimetterci molto, anche quelle che non si occupano esclusivamente di automotive. Condividi questo messaggio Link al post Condividi su altri siti