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Aviatore_Gilles

Rifiuti e scorie: un problema attuale

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credevo fosse una domanda seria

In teoria non si dovrebbe pisciare sotto la doccia perché le acque chiare vengono trattate diversamente dalle nere

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L'acqua della doccia in teoria è acqua nera (come quella del bidet e lavandino).

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 Le acque nere si distinguono in:

  • Acque di scarico industriale
  • Acque fecali, ossia quelle provenienti dai sanitari del bagno
  • Acque bionde, ossia quelle di docce, bidet, vasche e lavandini dei bagni (no cucina)
  • Acque grigie, ossia quelle provenienti dalle cucine o dalle lavanderie
  • Acque saponate grasse, ossia quelle con presenza di olio e detersivi che provengono dalle cucine

Le acque bianche, invece, sono quelle prodotte dalla natura o usate dall’uomo al loro stato naturale. Si dividono in:

  • Acque di raffreddamento, ossia quelle che provengono da impianti industriali
  • Acque utilizzate per lavare le strade
  • Acque superficiali, ossia quelle pluviali o meteoritiche di dilavamento

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Articolo di qualche giorno fa. Qui  a Napoli se ne sta parlando tanto, come nel 2014 quando vennero divulgate le dichiarazioni dell’ex boss (morto qualche anno dopo per una caduta in casa :asd:) sullo smaltimento di rifiuti tossici e nucleari sotto i terreni. Da allora poco è stato fatto, e si sono aggiunti i roghi (con la grande partecipazione dei rom).

 

Terra dei fuochi, il grande allarme dei biologi: «A rischio la conservazione della specie umana»

 

Nella «Terra dei fuochi» è a «rischio il principio base della biologia: quello della conservazione della specie. E parliamo della specie umana». Lo ha detto Vincenzo D'Anna, presidente dell'Ordine nazionale dei Biologi. 

 

I relatori intervenuti, provenienti dai principali atenei italiani, hanno presentato relazioni incentrate sull'inquinamento ambientale dovuto ai metalli pesanti, ma anche ai pesticidi ed al doloso smaltimento illegale dei rifiuti. Purtroppo, ha aggiunto ancora il presidente dell'ONB, paghiamo lo scotto di «leggi scellerate come la 99 del 1992 che ha consentito di spargere sui terreni agricoli i fanghi prodotti dai depuratori: un concentrato di diossine, metalli pesanti, polveri, nanoparticelle e prodotti chimici che poi rappresentano il vulnus per lo sviluppo di patologie cancerogene, modificazioni genetiche ed epigenetiche».

 

Uno degli aspetti più preoccupanti venuto fuori da questa «grave situazione», ha proseguito D'Anna «è proprio l'infertilità maschile e femminile». Ebbene, ha osservato il presidente dell'ONB: «per disinquinare l'ambiente occorreranno anni. Bisogna allora prima 'disinquinarè l'uomo procedendo con una massiccia operazione sul campo cominciando dalle enclavi più a rischio, facendo dei mineralogrammi, degli esami del liquido seminale». Per D'Anna: «È tempo che si avvii una campagna di rilevazione sullo stato tossico delle popolazione e poi si adottino terapie nutrigeniche e nutrizionali adeguate che comprendano l'assunzione di grani antichi ed altre sostanze ricche di selenio in grado di 'legarè i metalli pesanti depurando, così, il nostro organismo da questi elementi patogeni».
 

Modificato da VincenzoFerrari

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E' chiaro che meritiamo l'estinzione. Se siamo talmente furbi da avvelenare pesantemente la terra dove viviamo, solo per 4 soldi, che ci fanno vivere forse 10 anni in più, allora non ci meritiamo niente.

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On 12/17/2019 at 2:02 PM, The-Flying-Finn said:

L'acqua della doccia in teoria è acqua nera (come quella del bidet e lavandino).

 

On 12/17/2019 at 3:01 PM, crucco said:

 Le acque nere si distinguono in:

  • Acque di scarico industriale
  • Acque fecali, ossia quelle provenienti dai sanitari del bagno
  • Acque bionde, ossia quelle di docce, bidet, vasche e lavandini dei bagni (no cucina)
  • Acque grigie, ossia quelle provenienti dalle cucine o dalle lavanderie
  • Acque saponate grasse, ossia quelle con presenza di olio e detersivi che provengono dalle cucine

Le acque bianche, invece, sono quelle prodotte dalla natura o usate dall’uomo al loro stato naturale. Si dividono in:

  • Acque di raffreddamento, ossia quelle che provengono da impianti industriali
  • Acque utilizzate per lavare le strade
  • Acque superficiali, ossia quelle pluviali o meteoritiche di dilavamento

 

Giuro che lo ignoravo, grazie cla per avermi istruito

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5 ore fa, ClaudioMuse ha scritto:

 

 

Giuro che lo ignoravo, grazie cla per avermi istruito

 

Principalmente l‘ho fatto per me. Lo ignoravo quanto te. :asd: 

 

Comunque: prego cla.

Modificato da crucco

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https://www.facebook.com/TerranostrumTrentolaDucenta

 

una bella pagina che posta h24 tutti i roghi nel nord di napoli e caserta

 

a volte anche 10 al giorno... calcolando che vanno avanti da 10 anni (hanno sostituito gli sversamenti nel sottosuolo) direi un bel decennio di preparazione ai tumori che ci saranno nei prossimi anni a chi vive lì

 

per la cronaca, tutta questa m***a, come quella postata da aviatore, è un qualcosa che dovrebbe essere combattuto al pari se non di più del covid, qui in italia

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Questa pagina la seguo da anni, ma ormai nessuno ne parla più, se non i soliti don Patriciello e comitati locali.

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12 ore fa, Ferrarista ha scritto:

Questa pagina la seguo da anni, ma ormai nessuno ne parla più, se non i soliti don Patriciello e comitati locali.

si parlò di rifiuti tossici per un paio di mesi dopo le dichiarazioni di schiavone

il problema è che schiavone parla del vecchio metodo, ossia buttare sotto terra tutto inquinando terreni, acqua etc

qui sono quasi 10 anni che si è di fronte ad un qualcosa in cui lo stesso stato legalizza

perché ci sono zone dove i roghi ci sono sistematicamente sempre. sono conosciuti, e non si fa nulla

è tutto sopra le nostre teste, a cielo aperto, ad occhi ben aperti

nemmeno mettendo le mascherine ti salvi dallo schifo che respiri e che ti entra dentro

 

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Il consumo di suolo è, effettivamente, il problema numero 1 in Italia. E' stupefacente che, a qualsiasi livello politico, sia completamente ignorato.

 

I dati ISPRA sono agghiaccianti:

 

https://www.isprambiente.gov.it/it/events/presentazione-del-rapporto-consumo-di-suolo-dinamiche-territoriali-e-servizi-ecosistemici-edizione-2021

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