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Illy

Gli italiani sono razzisti?

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La questione razzismo/educazione è terribile.

 

La solita frase "sono 40/50 teppisti, idioti, delinquenti" è falsissima. I buuuh si sentono dalla telecronaca della TV, parliamo di migliaia di persone. Come in motoGP dove si vedono un sacco di schifezze nei confronti di Marquez. La cosa peggiore è che sono un sacco le persone che giustificano tutto dicendo "è sempre stato così, da piccolo non mi offendevo per un buuh, lo fanno al giocatore, non per il colore..." . Lasciamo stare.

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Direi che sono stufi, e direi che molto buonismo sia solo di facciata e molto retorico. In italia come in europa, intendiamoci.

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Io sono d'accordo col papà di Kean (a parte l'idolatria per Salvini che non condivido), quello di Cagliari è stato un puro episodio di razzismo e in quanto tale andrebbe punito. Suo figlio è italiano ma è stato preso di mira solo perchè è di colore.

Diverso è il caso di Balotelli, che fondamentalmente è un provocatore con poca materia grigia come qualche rapper sfigato, a molte persone sta sul c***o per questo, non perchè è nero.

 

Razzista è quello che dice "tutti i ... sono cog..oni" e sicuramente ce ne sono diversi così, specialmente nelle curve ultras che sono il top assoluto dell'ignoranza. Ma credo che la maggioranza di quelli che vengono definiti razzisti da questa società perbenista siano semplicemente cittadini stufi di avere la vita rovinata da ladri, criminali, stupratori importati dall'estero, come se non ne avessimo già abbastanza in Italia.

Siamo ignoranti? Sì, ma se potessi portare Einstein a farsi un giro a Zingonia forse non avrebbe idee molto diverse dalle mie... :asd:

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Il problema fondamentale è che la poca sicurezza, lo spaccio, la prostituzione non sono questioni collegate direttamente alla massiccia (da dimostrare) presenza straniera in Italia. Ovviamente chi ha pochi neuroni o semplicemente non ha voglia di approfondire le questioni, trova molto più immediato trovare una soluzione facile (dare addosso all'immigrato) ad un problema complicato (sicurezza).

 

Il ruolo dei partiti (specialmente quelli di governo) dovrebbe essere spiegare anche alla gente che il problema è molto più complicato di quanto si pensi, ma soprattutto di risolverli questi ca**o di problemi.

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Io si, lo sono diventato col tempo, avendo a che fare per lavoro con Bangladesh, Ghana ed est Europa.

Difficilmente sentirete un italiano sprizzare odio verso gli spagnoli, i crucchi, gli inglesi o i francesi (magari i francesi si, ma per motivi diversi).

 

È una questione di culture troppo diverse e di mancanza di rispetto per le nostre regole.

Inutile dire che si generalizza, che non vale per tutti. Ma è ovvio, è la legge dei numeri. Noi siamo dei pecoroni che lasciano fare. Prova ad andare tu a casa loro ed imporre le.tue regole....

Certo poi se dovessimo far valere la nostra legge come fanno loro a casa loro....allora si che ci darebbero dei razzisti.

Diacorso difficile da affrontare dal vivo, impossibile su un forum.

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13 ore fa, effe ha scritto:

È una questione di culture troppo diverse e di mancanza di rispetto per le nostre regole.

 

stai dicendo che il razzismo in realtà non è colpa nostra, ma la colpa è degli stranieri.

eppure fino a pochi anni fa tutta questa attenzione non c'era, e mi pare che il numero di africani, asiatici ecc in italia non sia quadruplicata all'improvviso rispetto a 10 anni fa.

a livello di sicurezza, a napoli non ho notato particolari cambiamenti, non so da voi.

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Quello che dico è che per avere delle opinioni devi conoscere l'argomento, ed io, parlo per me, non lo conoscevo prima di 15/20 anni fa.

Al nord dire che la presenza di stranieri è quadruplicata negli ultimi anni è dire poco. E si, a livello di sicurezza è cambiato molto, ma non è questo il problema, o meglio, non è di questo che stavo parlando.

Ho detto che per lavoro ho avuto a che fare spesso con stranieri, in parte nel settore immobiliare ed in larga parte tramite un collega che ha gestito per tre anni una struttura di accoglienza.

Questo mi ha portato a confrontarmi con i loro usi e costumi, a scontrarmi con il loro modo di sfruttare il nostro sistema, rispettando zero le nostre regole.

Tu mi hai interpretato come "non sono io razzista, sono loro che sono neri".

Il mio discorso invece è "se li conosci, se ci hai a che fare, diventi insofferente", ed è una cosa che, magari ti stupirà, ma capita a molti di quelli che lavorano a stretto contatto con culture così diverse, tipo gli operatori delle cooperative.

Che poi potrei dirti che vale un po' per tutto il genere umano, se conosci l'uomo...odi l'uomo. E come lo conosci veramente? Soldi e salute. Tutti amici finché non ne hai bisogno. Ovvio che generalizzo, non vale per tutti come non tutti i ghana si approfittano del sistema.

Tu probabilmente sei in una situazione simile a quella che vivevo io 20 anni fa, lo hai detto tu, dove vivi ce ne sono pochi e non hanno cambiato la sicurezza. Anch'io in quella situazione ero amicone di tutti e politicamente corretto.

Poi mi ci sono trovato a stretto contatto e le cose sono cambiate.

Vai a Padova, togli i marocchini, la mafia albanese e quella cinese. Poi dimmi se non cambia la vita dei cittadini e la sicurezza in città.

Concludo con quello che sarà la fase successiva: negli ultimi tre anni abbiamo accolto migliaia di profughi (dei quali solo poche centinaia veri profughi, ma lasciamo peredere). Sono si sono integrati, non hanno imparato la lingua, non li abbiamo fatti lavorare, e loro non erano interessati ad imparare, lavorare. Bene, tutte queste persone, che una volta dichiarati veri rifugiati escono dai programmi, dove finiscono? Cosa faranno in giro per le nostre strade?

Qualche pensiero, almeno qui nel sud della Germania, ti viene.

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13 ore fa, effe ha scritto:

Io si, lo sono diventato col tempo, avendo a che fare per lavoro con Bangladesh, Ghana ed est Europa.

Difficilmente sentirete un italiano sprizzare odio verso gli spagnoli, i crucchi, gli inglesi o i francesi (magari i francesi si, ma per motivi diversi).

 

Questo a me sembra il classico esempio di sentimento che è scambiato ingiustamente per razzismo, ma non lo è. Non conosco effe, ma sembra più esasperazione causata da esperienze vissute e lo dico perchè mi sento nella stessa posizione, come dargli torto?

E non pensate che all'estero sia meglio, cari mafiosi fannulloni (cit.). Semplicemente in altri paesi si fanno rispettare meglio le leggi e quindi non si facilita l'arrivo di ulteriori problemi dall'estero.

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@effe Certi pensieri, purtroppo e per fortuna vengono anche a noi, qui nella Svezia del sud.

 

Aggiungo un nuovo problema per la sicurezza presente e futura, da non sottovalutare:

 

sono rientrati e stanno rientrando (parlo di tutta Europa, soprattutto Francia, ma anche Germania) ex combattenti dell'isis con prole (nati e cresciuti finora nelle zone dove si combatte e combatteva, e indottrinati).

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questo scenario non so se valga per l'italia in generale o per il veneto. personalmente nel napoletano non ho visto, da normale cittadino, cambiamenti significativi riguardo gli stranieri nell'ultima decina di anni.

ora vivo a torino da 1 anno e per il momento le cose mi sembrano comparabili.

sul numero di stranieri "quadruplicato" dubito fortemente, ma non ho voglia di cercare dati ufficiali.

 

il problema di base, in ogni caso, è che le persone vanno fatte integrare e le regole fatte rispettare. non esistono culture o persone non integrabili a prescindere, quanti africani o mediorientali vivono tranquillamente da anni in italia? ma se lo stato, dal governo ai cittadini, non lavorano seriamente per questa integrazione (cosa difficilissima da fare, per carità) ma lasciano che dilaghi l'abbandono, l'indifferenza e di conseguenza illegalità e criminalità, è normale poi che ci troviamo in questa situazione.

 

se è pieno di nigeriani che spacciano, di rumeni che rubano, di cinesi che ladrano ecc la colpa è del fatto che sono nigeriani, rumeni e cinesi, o che il sistema come lo gestiamo fa cagare? facile dire chiudiamo la porta di casa così non vengono, non è una soluzione è una forzatura, come trump che pensa di risolvere alzando un muro.

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Chiaro che la colpa è del sistema, perché l'occasione fa l'uomo ladro,a questo non cambia il fatto che il quadro, qui al nord, sia cambiato molto. In peggio.

In piu stiamo parlando di problematiche diverse, i cinesi portano le loro così come altre ne portano i marocchini ed altre quelli dell'est.

Se posso darti un'interpretazione sui profughi, che sicuramente non varrà per tutti ma per qualche centinaio passati dal mio collega si, invece di ringraziare gli dicevano che lui doveva ringraziarli, perché era un loro dipendente e prendeva i soldi africani (non hai idea del.grado di ignoranza).

Capisci che partendo da questi presupposti parlare di integrazione è dura.

Poi certo, in larga parte è colpa del nostro sistema che glielo lascia fare, ma questo non cambia il problema

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8 ore fa, Beyond ha scritto:

 

stai dicendo che il razzismo in realtà non è colpa nostra, ma la colpa è degli stranieri.

eppure fino a pochi anni fa tutta questa attenzione non c'era, e mi pare che il numero di africani, asiatici ecc in italia non sia quadruplicata all'improvviso rispetto a 10 anni fa.

a livello di sicurezza, a napoli non ho notato particolari cambiamenti, non so da voi.

 

Qui al nord alcune zone sono abbastanza un m***a, soprattutto le grandi città.

Comunque gli italiani non sono assolutamente razzisti, giustamente più di qualcuno si sta preoccupando, ma il razzismo vero è ben altra cosa e mediamente gli italiani non lo sono.

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L'Italia è un paese razzista fino al buco del culo. Poi, certo, possiamo continuare con l'autoassoluzione dell'"eh ma loro delinquono" (sapendo benissimo che la caccia al negro ci sarebbe pure se sbarcasse un popolo di Gandhi). Una volta appurato l'abominevole stato intellettuale e morale degli italiani ed eliminata qualsiasi possibilità di questa massa di gentaglia di influenzare la vita politica, si potrà finalmente discutere con serietà del problema dell'immigrazione, e ridurre il flusso al minimo. Ma questo in un mondo incantato.

Modificato da S. Bellof

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14 ore fa, S. Bellof ha scritto:

L'Italia è un paese razzista fino al buco del culo. Poi, certo, possiamo continuare con l'autoassoluzione dell'"eh ma loro delinquono" (sapendo benissimo che la caccia al negro ci sarebbe pure se sbarcasse un popolo di Gandhi).

 

Siamo razzisti perché anche se non fossero delinquenti li odieremmo lo stesso? mi pare un po' "complicato" come ragionamento.

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Il 16/4/2019 Alle 21:17, effe ha scritto:

 

Difficilmente sentirete un italiano sprizzare odio verso gli spagnoli, i crucchi, gli inglesi o i francesi (magari i francesi si, ma per motivi diversi).

 

 

 

 

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Solo negli ultimi giorni il giornale locale di un piccolo capoluogo come è Vicenza racconta di un Nigeriano che stacca un dito a morsi ad un vigile durante un controllo, un'altro, beccato mentre spacciava, ha cominciato ad andare in escandescenza con tanto di compari che hanno accerchiato i poliziotti.

Il parco principale di Vicenza, Campo Marzio, è presidiato dall'esercito perchè i nigeriani hanno trasformato un parco per famiglie in terra di spaccio e coltellate.

Mentre vengono arrestati ridono in faccia agli agenti, sapendo che il giorno dopo, o la settimana dopo, saranno di nuovo li belli tranquilli. E questi sono fatti non solo riportati dai giornali, ma anche vissuti in diretta dalla gente.

Fino a tre o quattro anni fa in quel parco c'erano famiglie o studenti che studiavano stesi sul praticello. Magari qualcuno si fumava un cicciolo, ma non c'è mai stato bisogno delle forze dell'ordine in tenuta da sommossa o dell'esercito. Oggi si.

E questi sono, in parte, quei "profuhi" che sono usciti dal programma, perchè come ho gia detto, quando ti viene riconosciuto lo status di profugo ottieni un permesso di soggiorno, ma esci dal programma. Niente piu vitto ed alloggio, un pezzo di carta in mano e via.

Si, le cose al nord sono cambiate molto negli ultimi anni.

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questo è un problema di regole che non vengono fatte rispettare però

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Infatti qui discutiamo se si tratta di razzismo o di generalizzazione.

 

Tanto per fare un esempio: nelle varie città, capita di trovare zingari che rompono le palle, chiedendo monete, con il borseggio, rubando rame, ecc. Purtroppo loro per cultura sono così e l'eccezione è quella dello zingaro che i compra un terreno, pianta il camper dentro e vive lavorando normalmente.

 

Riguardo droga e prostituzione, gli italiani siamo non solo complici ma anche colpevoli del degrado, perchè la droga e le mignotte le consumiamo principalmente noi.

 

Riguardo la mancata applicazione della legge, pure noi siamo non solo complici ma anche colpevoli. Non si può pretendere di applicare la legge con il pugno di ferro con gli spacciatori e poi al profumo di rose con artigiani e partita IVA "perchè se pagano le tasse non riescono a dare da mangiare ai propri figli". L'anno scorso mi sono sono sposato e sono rimasto schifato di come quasi tutti i ristoratori e tutti i DJ facciano fatture fasulle per quattro soldi. Pensate a personal trainer, idraulici, insegnanti di musica, manovali, elettricisti ed estetisti che ti fanno a nero "per farti un favore", che piangono il morto "perchè tutto mi va via con le tasse" e poi girano con l'Audi e vanno in ferie alle Canarie.

 

Io, socialista di tendenza sinistroide, sarei per uno stato abbastanza fascista (nel senso di rigoroso) con controlli a tappeto e in incognito al fine che qualsiasi attività illegale, dal vecchietto che ti taglia l'erba a casa, allo spacciatore, ecc. venisse eliminata. Sono invece a favore di strumenti per consentire che attività illegali non lo siano (bordelli con controlli sanitari, coffee shop per fumarsi due robe non pericolose, voucher con contributi minimi per lavori del piffero, ripetizioni e babysitter).

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Non mi pare di sentire di episodi "razzisti" nei confronti dei cinesi ad esempio.

Mentre nei confronti di altre popolazioni è ovvio che c'è del malessere e delle paure, ma il perchè mi pare ovvio.

 

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