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KimiSanton

Notizie Varie 2017

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Alex, posto l'articolo del tuo link. (:asd:) (ròba da non crederci, è tutto vero: l'hanno rifatto)

 

FERRARI 2018: coinvolto anche Rory Byrne che a giorni inizierà a lavorare sul progetto 2019

In molti durante la stagione 2017 ci hanno fatto questa domanda: quanto è (stato) coinvolto Rory Byrne negli sviluppi della SF70H? La risposta è, poco ad inizio mondiale, il nulla dall'estate in poi.
rory-byrne-maranello-ferrari-2015.jpg
Il tecnico sudafricano, rimasto consulente di lusso della Ferrari Gestione Sportiva ormai da svariati anni, dopo essersi occupato in modo molto importante del progetto SF70H dal rientro delle vacanze estive per quanto riguarda principalmente il lato telaistico e parte di quello aerodinamico, dalla primavera dell'anno corrente si è messo a lavorare in modo importante sul progetto 2018.
Facendo un piccolo passo indietro, è proprio Byrne che ha contribuito in modo importante allo sviluppo di alcuni concetti che si sono spinti al limite di certe interpretazioni regolamentari e presenti sulla SF70H. Stiamo parlando principalmente del fondo e dell'ala posteriore "flessibili" della vetture 2017 italiana, elementi che hanno attirato la curiosità degli altri Team a campionato in corso (Mercedes in primis) con conseguenti richieste di chiarimento. Fin dalle primissime gare stagionali, grazie anche a filmati e immagini prese dai Team concorrenti e portate alla FIA, si era notato che la superficie esterna del fondo fletteva alle sue estremità alle alte velocità creando una sorta di minigonna che andava a sigillare maggiormente il fondo garantendo una maggior generazione di carico aerodinamico dal posteriore. Un fondo che è stato poi forzatamente modificato (insieme a quello della RedBull RB13 dal Gran Premio di Austria in poi per via di una nuova normativa tecnica della FIA che ha comportato nuovi metodi di verifica sulle flessioni delle parti esterne del fondo piatto.

2%2B%25282%2529.jpg

Per quanto riguarda l’ala posteriore, è arrivata durante la stagione la protesta del Team Mercedes che avrebbe notato una eccessiva flessione alle alte velocità dell'importante componente aerodinamico. Ciò comportava una importante conseguenza: riduzione della resistenza all'avanzamento e migliori velocità di punta, grazie ai due "insoliti" supporti (Ferrari era l'unico Team ad utilizzarli) che secondo Mercedes permettevano una flessione controllata dell'alettone posteriore.
Passando al progetto 2018, Rory Byrne si è occupato anche della parte telaistica della vettura italiana che nella prossima stagione dovrà garantire l'installazione del sistema protettivo Halo. A causa dei rigorosi test di resistenza FIA studiati per rendere sicuro l'Halo, i telai 2018 dovranno essere più rinforzati delle versioni 2017. Come abbiamo scritto in un articolo dedicato, il rinforzo del telaio accoppiato al peso stesso del dispositivo di sicurezza e alla presenza di veri e propri attacchi su cui andrà incernierata la struttura, comporteranno un aumento di peso che potrà andare dai 10 ai 15 kg. Cinque chilogrammi in più di peso sono mediamente un decimo e mezzo di secondo al giro, il che significa che chi riuscirà a risparmiare peso, potendo comunque avere la luce verde nei test FIA, sarà avvantaggiato. Byrne e il suo gruppo di lavoro, a quanto capito, hanno avuto anche il difficile compito di trovare delle soluzioni per garantirsi una miglior efficienza di installazione dell'Halo senza gravare quindi in modo importante sull'aumento di peso della vettura. Considerando che aggiungere almeno 10 kg ai 728 kg chilogrammi di peso minimo 2017 vorrebbe dire arrivare a 738 kg quando in realtà il peso minimo fissato dalla FIA per la prossima stagione è di "soli" 734 chilogrammi. Parlandoipoteticamente di una Ferrari SF70H in versione 2018, avere un incremento di "soli" 10 kg del peso per via del sistema Halo montato vorrebbe dire passare dai 721 kg della SF70H 2017 (poteva sfruttare tutti i 7 kg di zavorra concessi dal regolamento) ai 731 kg con la possibilità di installare quindi altri 3 kg di zavorra per arrivare al peso minimo imposto dalla FIA e bilanciare al meglio la vettura. Con la soluzione di Halo da 15 kg si arriverebbe invece ad un peso di 736 kg, 2 kg superiore al peso minimo con la difficoltà quindi di installare della zavorra nella vettura senza gravare nuovamente su un nuovo incremento di peso.

vettel4-lg.jpg

Delle soluzioni positive sarebbero state trovate visto che il 73enne tecnico sudafricano da qui a pochissimi giorni inizierà già a dedicare qualche ora del suo tempo al progetto 2019 del Team italiano. Questo a conferma di quanto detto pochi giorni fa ossia che il progetto Ferrari 2018 è già a buon punto e in linea con le strette tempistiche prefissate ad inizio anno dal Team italiano, sicuramente senza i grossi ritardi di dodici mesi fa che avevano contraddistinto il progetto 2017 su cui Byrne aveva dovuto dedicare "Full Time" fino a poche settimane dall'inizio del mondiale

 

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Tra l'altro il buon Rory sembra pure piuttosto ubriaco in questa foto... ma lasciatelo in pace (e pure noi)!

Modificato da crucco

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forse hanno scattato la foto dopo una cena con Beyond

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Ahhhh, le birre!

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wolff-il-cambio-delle-regole-pensato-per-impedirci-di-vincere-987720

 

La faccia come il cuIo proprio, dopo che si sono comprati i precedenti sei titoli.

 

è successo anche per fermare la RB (scarichi, ali, mappature), la renault, la mclarrrrgh (no quella si fermava da sola) la Fffffuahah no al massimo cambiavano il punteggio :asd:

Modificato da The King of Spa

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https://it.motorsport.com/f1/news/wolff-il-cambio-delle-regole-pensato-per-impedirci-di-vincere-987720/

 

La faccia come il cuIo proprio, dopo che si sono comprati i precedenti sei titoli.

E io godo, speriamo che sia davvero così.

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19512_01-TAB1-ENG.jpg

 

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A differenza del 2017, i team potranno scegliere da subito i 10 set di gomme rimanenti. Prima differenza, doppio step di mescola in Cina, si salta la Supersoft passando da Ultrasoft a Soft.

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Non ho capito la cosa dei 10 set

Cosa intendi?

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Tre set (uno per la Q3, due per la gara) sono già scelti da Pirelli stessa, i rimanenti 10, totale di 13, sono scelti dai team.

 

Nel 2017, con il cambio regolamentare e di pneumatici, la Pirelli scelse autonomamente tutti i set per i primi 5 GP, dotazioni standard per tutti.

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Ah ok.

Con "subito" intendevi "già dai primi gp"

Io cercavo qualcosa riferito al tempo della scelta...

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Ah ok.

Con "subito" intendevi "già dai primi gp"

Io cercavo qualcosa riferito al tempo della scelta...

Mi pare sempre quattordici settimane prima dei GP extraeuropei e otto prima di quelli europei.

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No vabbè, non ci creo, F1AT ritorna in pompa magna con il primo dei tanti tormentoni invernali che ci accompagnano ormai da anni :rotfl:

http://www.f1analisitecnica.com/2017/12/ferrari-2018-coinvolto-anche-rory-byrne.html

 

 

Dio solo sa quante vetture ha progettato quest'uomo :asd:

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Ah ok.

Con "subito" intendevi "già dai primi gp"

Io cercavo qualcosa riferito al tempo della scelta...

Mi pare sempre quattordici settimane prima dei GP extraeuropei e otto prima di quelli europei.

 

YESSA

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certo che se ogni anno devono andare a prendere il santone per fare la macchina la dice lunga sui geni che lavorano in ferrari

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A proposito: qualcuno sa se questa tecnologia ha già fatto ingresso in F1, anche in maniera parziale (per dettagli o parti secondarie)?

 

https://www.3ders.org/articles/20170829-3i-print-brings-together-additive-giants-for-amazing-3d-printed-volkswagen-caddy-project.html

 

3i-PRINT brings together additive giants for amazing 3D printed Volkswagen Caddy project

Aug 29, 2017 | By Benedict

 

Altair, APWORKS, csi entwicklungstechnik, EOS GmbH, GERG, and Heraeus have joined forces for 3i-PRINT, an engineering platform for research and development of innovative prototype concepts. The group has 3D printed the front end structure of a Volkswagen Caddy.

 

3i-print-brings-together-additive-giants

We’ve seen a fair few 3D printed cars in our time, but never before have we seen large numbers of well-known manufacturers come together for a single project. That’s just one of the reasons why this 3D printed front end of a VW Caddy, made by the new 3i-PRINT platform, is so special.

Bringing together experts from a number of companies and fields, 3i-PRINT says it “aims to demonstrate future technological possibilities,” acting as an “agile engineering platform for research and development enabling innovative prototype concepts.” Demonstrating and exploiting the most current manufacturing methods, 3i-PRINT is therefore primed to implement new ideas to the highest standard.

 

3i-print-brings-together-additive-giants

To demonstrate just how well the 3i-PRINT platform can work, the big-name companies involved with the project have put together a very special item. Over a period of just nine months, the parties oversaw the design, simulation, optimization, manufacturing and post-production of a 3D printed front end structure for a vintage VW Caddy in candy apple red.

“We are proud to present the Caddy with an exemplary new additively manufactured front end structure,” said Stefan Herrmann of csi entwicklungstechnik. “The new structure and the contrast between old and new impressively demonstrates the potential that 3D printing and functional integration offer, particularly for the automotive industry.”

 

3i-print-brings-together-additive-giants

3i-print-brings-together-additive-giants

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If this doesn’t convince people that 3D printed cars are the future, what will?

“In view of the growing trend towards electrification in the automotive sector, for example of drive train and actuators, heat management as well as the reduction of design space and overall weight were crucial points when designing the front end section,” 3i-PRINT reps explain. “Moreover, structural requirements relating to vehicle safety, performance, and comfort needed to be addressed.”

 

3i-print-brings-together-additive-giants

3i-print-brings-together-additive-giants

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To deal with these objectives, the 3D printed front end is equipped for both active and passive cooling: channeled airflow cools batteries and brake systems, while functions linked to heat management, passive safety, and fluids storage are integrated in the “organic, load-driven design” of the front end.

The result of the group’s work is the “world’s first all-metal, additively manufactured, functionally integrated vehicle front structure on a scale of 1 to 1 using the latest technical standards.” The 3D printed frame weighs just 34 kg, and is made from a special alloy called Scalmalloy, developed by APWORKS.

Designing the front end required a lot of work, including 3D scanning an original VW Caddy to get the right specs for a new design.

Of course, what you might be wondering is just how so many companies shared the workload on a fairly small (at least, in terms of the dimensions of the final product) project. Here’s a quick overview of how they contributed:

 

csi entwicklungstechnik

The German automotive company helped design, develop, and build the front end structure of the Caddy. It was responsible for connecting the 3D printed components and the creation of the final frame. “Metal additive manufacturing in body-in-white design already works today,” the company explained. “We wanted to make 3D printing graspable.”

 

Altair

The engineering software company focused on the development and application of simulation technology to synthesize and optimize designs and processes. Its software solutions were used to design, optimize, simulate, and develop the structure.

 

APWORKS

The Airbus subsidiary, which had previously worked with Altair on this incredible 3D printed motorcycle, was responsible for the final dimensioning of the 3D printed parts. It contributed its knowledge of 3D print preparation and handled the actual additive manufacturing of the structural elements.

 

EOS

German industrial additive manufacturing specialist EOS contributed an EOS M 400 3D printing system for APWORKS to use.

 

Heraeus

The metal powder company supplied and qualified the high-strength aluminum alloy Scalmalloy®, developed by APWORKS, to manufacture the components.

 

Modell- und Formenbau Blasius Gerg

The German automotive company contributed the frame assembly and post-processing of the single components.

They say that too many cooks spoil the broth, but in this case, each party appeared to contribute exactly what was needed to make the exciting 3D printing project a success.

 

3i-print-brings-together-additive-giants

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"I would…like to emphasize the agile, time-efficient route from the initial idea to the fully converted vehicle, which was completed within only nine months,” Herrmann enthused. “Each of the participating companies is a leader in its field. The outstanding collaboration and combined expertise has made the 3i-PRINT project a resounding success.”

The partially 3D printed Caddy will be on display at the Converge 2017 exhibition in Essen and the giant formnext 2017 show in Frankfurt.

The vehicle hopefully won’t be the last project developed with the 3i-PRINT platform, and—if the group itself is to be believed—it won’t be: “3i-PRINT is an open platform for collaboration, where we also like to materialize your ideas.”

 

3i-print-brings-together-additive-giants

3i-print-brings-together-additive-giants

 

 

Posted in 3D Printer Company

 

Modificato da crucco

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Secondo me realizzano dei modellini in scala con questa tecnologia...magari per i test aerodinamici

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Alonso può finalmente stare sereno, vedendo i ritiri per problemi tecnici di RB e Renault :asd:

 

mp4/27 :cray:

Modificato da The King of Spa

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26 febbraio - 1 marzo e 6 marzo - 9 marzo, le date ufficiali dei Test F1 2018, Circuit de Montmelo, Barcellona.

Modificato da KimiSanton

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Direttiva fresca fresca di ieri, riguardante le sospensioni anteriori. Prendere con le pinze le varie esagerazioni, è Nugnes.

 

https://it.motorsport.com/f1/news/clamoroso-la-fia-vieta-la-sospensione-con-il-bracket-della-ferrari-988277/

 

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un articolo che comincia con "clamoroso" e finisce con un "?" non lo leggo nemmeno. :asd:

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