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Naoto

Piloti del passato su auto del passato

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Biasion al'Argentina 1986

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Quanto mi piaceva anche la livrea Grifone. Qui Fabrizio Tabaton. 

 

 

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13 minuti fa, Asturias ha scritto:

Rispetto e comprendo il tuo punto di vista, ma ti lancio una provocazione: non è proprio quello che cerchiamo noi motorsportisti, specie di una certa "generazione"? Il meglio del meglio, velocità e rischio? Fanculo i costi, hanno rovinato tutto per evitare che Luigino e Isabellina si comprassero le sigarette (che tanto se le comprano comunque). Quanto alla roulette russa, motorsport is dangerous, isn´t it?

 

Per questo citavo @S. Bellofti lovvo, che so essere particolarmente caldo sulla questione "tifosi rovinati dalla FIA" (non è il TUO caso Aviatore ovviamente, anzi; curiosità mazzoniana, il tizio nella foto del tuo avatar è entrato da poco nel board dell´azienda dove lavoro io). 

 

 

Si, sono in parte d'accordo con il tuo punto di vista. Io sono un media generazione, sono nato ad inizio anni 80, ma sono cresciuto con la F1 degli anni 90 e 2000. Il motorsport è sempre pericoloso, con Hubert ne abbiamo avuto la prova, ma sono convinto che sia anche inutile andare incontro a certi suicidi sportivi. Si può arrivare ad un compromesso prestazioni/sicurezza, per avere velocità, divertimento e rischio "tollerabile". Con le Gruppo S ci si stava addentrando in una zona pericolosa, sia dal punto di vista prestazionale, che da quello dei costi (immagino la voragine che si sarebbe aperta nello sviluppare certi prototipi). Il bando fu giusto a mio avviso, l'introduzione delle gruppo A diede ai rally una dimensione più umana e, a conti fatti, si rivelò la scelta corretta.

Che ora il tutto abbia preso una direzione completamente folle, andando esattamente nella direzione opposta e rovinando quella che è l'anima del motorsport, direi che è pacifico.

 

25 minuti fa, Asturias ha scritto:

 

Se mi parli di omologazione stradale, rilancio. 

 

 

Maserti-MC12---Brno.jpg

 

 

CA PO LA VO RO...Sentita dal vivo un paio di volte, quando il FIAGT faceva tappa ad Adria e non dimenticherò mai il rumore del suo V12.

Ecco, il FIAGT, altra categoria che amavo, rovinata al solito da regolamenti.

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8 minuti fa, Aviatore_Gilles ha scritto:

 

 

Si, sono in parte d'accordo con il tuo punto di vista. Io sono un media generazione, sono nato ad inizio anni 80, ma sono cresciuto con la F1 degli anni 90 e 2000. Il motorsport è sempre pericoloso, con Hubert ne abbiamo avuto la prova, ma sono convinto che sia anche inutile andare incontro a certi suicidi sportivi. Si può arrivare ad un compromesso prestazioni/sicurezza, per avere velocità, divertimento e rischio "tollerabile". Con le Gruppo S ci si stava addentrando in una zona pericolosa, sia dal punto di vista prestazionale, che da quello dei costi (immagino la voragine che si sarebbe aperta nello sviluppare certi prototipi). Il bando fu giusto a mio avviso, l'introduzione delle gruppo A diede ai rally una dimensione più umana e, a conti fatti, si rivelò la scelta corretta.

Che ora il tutto abbia preso una direzione completamente folle, andando esattamente nella direzione opposta e rovinando quella che è l'anima del motorsport, direi che è pacifico.

 

 

Okay, ora ci troviamo. :thumbsup: Anch´io sono dell´idea che con le Gruppo A si fosse trovato un fior di compromesso. Tante macchine, gare epiche e piloti della madonna. Poi ricordo a fine anni ´90 i primi esperimenti WRC e sì appunto, la prima lievitazione dei costi. 

 

Ma ti ricordi che razzo di campionati avevamo all´epoca anche in ambito nazionale?:amore:

 

Nella foto il mitico Franco Cunico.

La-Ford-Escort-RS-Cosworth-sugli-asfalti-del-Tour-de-Corse-1993.jpg

Modificato da Asturias
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Non dimentichiamo Aghini, Longhi, il fresco di ritiro Andreucci(al cui ristorante voglio andare)

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15 minuti fa, Asturias ha scritto:

 

Okay, ora ci troviamo. :thumbsup: Anch´io sono dell´idea che con le Gruppo A si fosse trovato un fior di compromesso. Tante macchine, gare epiche e piloti della madonna. Poi ricordo a fine anni ´90 i primi esperimenti WRC e sì appunto, la prima lievitazione dei costi. 

 

Ma ti ricordi che razzo di campionati avevamo all´epoca anche in ambito nazionale?:amore:

 

 

 

Avevamo fior fiore di campionati nazionali, infatti abbiamo tirato fuori parecchi campioncini, nelle varie categorie. Non è un caso che, sparite tutte le scuole di formazione nazionale, siano spariti anche i piloti. Restano le moto, ma anche li, nel giro di qualche anno, saremo in crisi nera.

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5 ore fa, Asturias ha scritto:

Quanto mi piaceva anche la livrea Grifone. Qui Fabrizio Tabaton. 

 

 

tabaton-1200x675.jpg

 

Domanda per esperti di rally. Perchè la scuderia Jolly Club corse pure in F1?

5 ore fa, Asturias ha scritto:

 

Okay, ora ci troviamo. :thumbsup: Anch´io sono dell´idea che con le Gruppo A si fosse trovato un fior di compromesso. Tante macchine, gare epiche e piloti della madonna. Poi ricordo a fine anni ´90 i primi esperimenti WRC e sì appunto, la prima lievitazione dei costi. 

 

Ma ti ricordi che razzo di campionati avevamo all´epoca anche in ambito nazionale?:amore:

 

 

Sono d'accordo, il gruppo B era troppo in là con le prestazioni. Infatti le gruppo A furono un grossissimo successo ugualmente. Secondo me i rally hanno cominciato a perdere nei primi anni 2000 quando al posto delle sportive, hanno cominciato a far correre le utilitarie (Corolla al posto della Celica, Punto al posto della Delta, 206...).

5 ore fa, Asturias ha scritto:

 

Se mi parli di omologazione stradale, rilancio. 

 

 

Maserti-MC12---Brno.jpg

Gran bella macchina ma anche questa (teoricamente una GT2 perchè le GT1 furono bandite dopo il 1998), fece lo stesso effetto della Toyota GT One, la Mercedes Benz CLK GTR e la Porsche 911 GTR. Di fatto era una vettura da corsa con omologazione stradale (tra l'altro di fatto era una Ferrari Enzo ricarrozzata).

 

Esteticamente molto bella ma non in linea con lo spirito del regolamento.

Altra stradale di quelle carine.

storm-4.png

 

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Nannini al Nurburgring con la 155 V6 DTM nel 1994

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17 ore fa, chatruc ha scritto:

 

 

 

Esteticamente molto bella ma non in linea con lo spirito del regolamento.

Altra stradale di quelle carine.

 

 

 

Esatto, infatti quelle in foto sono MC12 credo già in configurazione 2005. Io la vidi dal vivo in azione a Imola 2004, gara del debutto. Era ancora la versione "1B", ovverosia quella dopo le primissime modifiche per diminuirne le prestazioni (e colore blu Maserati). 

 

Perchè quella che affrontò i primi mesi di test a Fiorano era una roba assassina, per gli altri. 

 

 

poster_433.jpg

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Basta pensare che le rivali erano la 550/575, la Viper e le solite innumerevoli 911.

 

Eccco la CLK GTR

1082-2.jpg

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E per chiudere il dibattito sulla MC12, ecco la versione da test a Fiorano, con alla guida un pilotino francese bravino e col nasone. 

prost maserati.jpg

3 minuti fa, chatruc ha scritto:

Basta pensare che le rivali erano la 550/575, la Viper e le solite innumerevoli 911.

 

Eccco la CLK GTR

1082-2.jpg

 

Ed ecco il Porsche (anche se a me esteticamente piaceva di più la prima versione). Che mostri però! 

 

 

Porsche.jpg

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47 minuti fa, Asturias ha scritto:

Ed ecco il Porsche (anche se a me esteticamente piaceva di più la prima versione). Che mostri però!

 

Solito discorso, erano dei mostri ma costavano un'occhio della testa. Secondo me, queste categorie dovrebbero essere come i primissimi gruppo C. Motoroni potenti e ingnaranti su telaio in tubi tradizionale ma con carrozzeria da favola.

 

Per le GT invece, le farei correre praticamente di serie. Una vettura che viene 250/400 k dal concessionario dovrebbe essere già pronta pista.

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1 ora fa, chatruc ha scritto:

 

Solito discorso, erano dei mostri ma costavano un'occhio della testa. Secondo me, queste categorie dovrebbero essere come i primissimi gruppo C. Motoroni potenti e ingnaranti su telaio in tubi tradizionale ma con carrozzeria da favola.

 

Per le GT invece, le farei correre praticamente di serie. Una vettura che viene 250/400 k dal concessionario dovrebbe essere già pronta pista.

 

Troppo logico, non lo faranno mai.

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1 ora fa, chatruc ha scritto:

 

Solito discorso, erano dei mostri ma costavano un'occhio della testa. Secondo me, queste categorie dovrebbero essere come i primissimi gruppo C. Motoroni potenti e ingnaranti su telaio in tubi tradizionale ma con carrozzeria da favola.

 

Per le GT invece, le farei correre praticamente di serie. Una vettura che viene 250/400 k dal concessionario dovrebbe essere già pronta pista.

 

 

Le case fanno le auto, poi i privati se le comprano e corrono, come dovrebbe essere. L'impegno ufficiale dovrebbe essere vietato. Dai un margine limitato sulle modifiche, dai un margine limitato sul personale da portare in pista, fissi prezzo chiavi in mano che le case devono rispettare.

La sbk era così all'inizio, infatti correvano mille mila piloti nei primi anni. Poi hanno iniziato ad arrivare le case ufficiali, la forbice con i privati è aumentata (costretti a correre con le moto vecchie, perché le nuove erano riservate solo al team ufficiale), i privati hanno iniziato ad andarsene

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Il 28/11/2019 Alle 14:56, chatruc ha scritto:

 

Domanda per esperti di rally. Perchè la scuderia Jolly Club corse pure in F1?

 

 

Forse per aiutare AGS al debutto in F1  nel Gp Italia 1986, con pilota italiano (Capelli). 

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Adesso, 4-27 ha scritto:

 

Forse per aiutare AGS al debutto in F1  nel Gp Italia 1986, con pilota italiano (Capelli). 

 

Ma non mi spiego perchè un team rallistico in F1...all'esordio? Ho capito che l'Autodelta o Brun chiamassero Pavanello per correre in F1, aveva un senso. Inoltre qui c'era un piano pluriennale.

 

Invece il Jolly Club, due gare a spot.

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L'AGS correva in F2 e F3000 con Streiff e i propri telai.

 

Qui dice che l'esordio 1986 fu iniziativa del Jolly Club.

http://www.jolly-club.it/jolly/Monografie/Carlo Giorgio.pdf

 

Invece, che io sappia, dal 1987, tutta opera di Henri Julien.

 

Altra informazione. Sembra che il progetto partisse in Inghiterra dalla Arno, che l'AGS dovesse solo fare la macchina e che Jolly Club fosse stato preso per schierarla. Poi Carlo Giorgio si diede da fare per trovare lo sponsor (italiano) quindi chiamarono un pilota italiano. Evidentemente Julien si fece prendere dall'entusiasmo e dall'anno dopo prese lui l'iniziativa.

 

Arno was active in the 1980s as a small team in Italian F3 and in the middle of 1985, they made the decision to enter Formula One in 1986. The chassis would have been built by the French AGS team, while the engine would have come from Carlo Chiti’s Motori Moderni organisation. The team was financially backed by Jolly Club who came to the team with driver Mario Hytten.  It would soon become clear the team would eventually be AGS.

Note 1: Most of the story is based on information provided by Mario Hytten, who had already signed a contract to be the first driver.  The rest of the details came from the following issues of Autosport magazine: 2nd January 1986 and 6th February 1986.

The Arno International team were active in Italian F3 and were controlled by the Italian Piero Mancini, who had already sponsored Alessandro Nannini’s Formula One career. Mancini owned a large Fiat dealership in Florence, a co-owner of Motori Moderni, and was widely known in the motorsport business.  While initially it appeared that the new team would be Italian and take the Arno name, in late 1985 it became clear that Arno would complete in the International F3000 championship and it would be AGS themselves entering Formula One. However this is not the end of the story.  Mancini and Mario Hytten signed a contract just a couple of weeks after  Mario finished 2nd at the last F3000 race of the season at Donington.
Arno
Mario Hytten while signs his contract in late 1985. In front Piero Mancini, Mario Hytten, standing Carlo Giorgio.

The contract said he would drive for Arno International in F3000 in 1986, do the testing of the Motori Moderni engine, and debute the AGS JH21C in September at Monza. Hytten was already qualified for a Superlicence required to drive in Formula One by virtue of racing a full season in the British F3 Championship in 1983, and having signed the contract Hytten visited both Carlo Chiti (Motori Moderni) and Henri Jullien (AGS) to check on the development of the car. However the team ended up with sponsorship from the Italian jeans designer El Charro, and it meant that instead of Hytten, it would be Ivan Capelli who would test and debut the JH21C, which was basically a scrapped Renault RE30. With the benefit of hindsight, having lost the chance to drive in F1, Hytten is pragmatic, stating;

“As it turns out, it does not look like I missed too much, because the AGS was a dog. Ivan did much better when he moved on to better teams.”

We all know how AGS struggled in Formula One. Hytten continued to drive in F3000 and moved to the United States and competed in IMSA where he drove the URD-BMW and the Porsche 962 before he retired in 1992.

 

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John Watson-  Brands Hatch 1985

 

 

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  • Lewisito 1

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8 minuti fa, pigeiarvei ha scritto:

John Watson-  Brands Hatch 1985

 

 

f1-european-gp-1985-john-watson-mclaren-

 

E´un test (altrimenti non mi spiegherei il perchè di un John Watson in giro su una Mclaren col numero 1)?

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Il 28/11/2019 Alle 14:56, chatruc ha scritto:

 

Domanda per esperti di rally. Perchè la scuderia Jolly Club corse pure in F1?

 

Sono d'accordo, il gruppo B era troppo in là con le prestazioni. Infatti le gruppo A furono un grossissimo successo ugualmente. Secondo me i rally hanno cominciato a perdere nei primi anni 2000 quando al posto delle sportive, hanno cominciato a far correre le utilitarie (Corolla al posto della Celica, Punto al posto della Delta, 206...).

Gran bella macchina ma anche questa (teoricamente una GT2 perchè le GT1 furono bandite dopo il 1998), fece lo stesso effetto della Toyota GT One, la Mercedes Benz CLK GTR e la Porsche 911 GTR. Di fatto era una vettura da corsa con omologazione stradale (tra l'altro di fatto era una Ferrari Enzo ricarrozzata).

 

Esteticamente molto bella ma non in linea con lo spirito del regolamento.

Altra stradale di quelle carine.

storm-4.png

 

 

Secondo me la Lister Storm era proprio orrenda. Meglio la pessima Elise GT1

 

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Il campionato BPR/GT1 resta un ottimo esempio di categoria potenzialmente interessantissima rovinata dalle case ufficiali, come giustamente diceva @Aviatore_Gilles. O meglio, rovinata dalla solita Mercedes che, ritrovatasi senza DTM e non sapendo produrre una GT (anzi prendendo di peso una McLaren F1 per i test), costruì un prototipo, fece schizzare i costi alle stelle, costrinse la categoria a chiudere baracca e burattini per andare a fare quella figura di m***a epocale a Le Mans e giustamente sparire dalla circolazione (non abbastanza a lungo, purtroppo).

Modificato da S. Belloffinocch
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