ForzaFerrari 576 Posted August 31, 2020 1 anno fa ci lasciava Anthoine Hubert 1 Share this post Link to post Share on other sites
Asturias 1,480 Posted August 31, 2020 14 ore fa, ForzaFerrari ha scritto: La prima delle 91 sinfonie del Kaiser. Già che siamo in tema, 22 anni fa il tragicomico GP di Spa 1998. Mai visto il Kaiser così arrabbiato come quel giorno. Sì però bisogna un po´"insegnarti" a scegliere le immagini. Questa non è il massimo, in quanto piena di gente inutile che distrae dalle espressioni dei protagonisti. Ti suggerirei dunque questa. Inoltre, visto che vuoi ricordare il fattaccio di Spa (una delle Domeniche più "dolorose" vissute da ferrarista), ti consiglio immagini di pista, che ricordino l´epicità del momento. Tipo questa: Oppure questa: Infine, ma solo se @Kimimathias ti autorizza, puoi pubblicare questa... 2 Share this post Link to post Share on other sites
crucco 3,599 Posted August 31, 2020 Anche questa non è male: O questa: Share this post Link to post Share on other sites
F.126ck 2,170 Posted August 31, 2020 Bah, si è fatto fermare da un Domenicali qualsiasi Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted August 31, 2020 Oggi compie gli anni Montezemolo, auguri Presidente Share this post Link to post Share on other sites
Kimimathias 2,855 Posted September 1, 2020 Un anno fa la prima vittoria di cartone di Charles Leclerc favorita dal motore truccato illegale. Share this post Link to post Share on other sites
ForzaFerrari 576 Posted September 1, 2020 Vedendo i risultati della Ferrari oggi sembra che sia passata una vita ed invece è passato solo un anno. Share this post Link to post Share on other sites
Asturias 1,480 Posted September 1, 2020 15 ore fa, Kimimathias ha scritto: Queste però direi che sono le auto di Irvine e Coulthard incidentate dopo quel bijou di prima partenza (anche in quel caso tutta colpa di Coulthard, ovviamente; praticamente un Mansell che non ce l´ha fatta). 2 ore fa, Kimimathias ha scritto: Ma la smetti? Share this post Link to post Share on other sites
Kimimathias 2,855 Posted September 1, 2020 1 minuto fa, Asturias ha scritto: Queste però direi che sono le auto di Irvine e Coulthard incidentate dopo quel bijou di prima partenza (anche in quel caso tutta colpa di Coulthard, ovviamente; praticamente un Mansell che non ce l´ha fatta). Ovvio, Schumacher è rientrato ai box.. e come è rientrato.... Share this post Link to post Share on other sites
Asturias 1,480 Posted September 1, 2020 Adesso, Kimimathias ha scritto: Ovvio, Schumacher è rientrato ai box.. e come è rientrato.... Anche Coulthard (proprio dietro), come da foto da me postata (Parasturias). Tra l´altro mi piace tantissimo come Schumi arriva ai box e dà la sterzata secca per fiondarsi nel garage; dopo essersi fatto mezza Spa su tra ruote col bagnato, così... 14 ore fa, PheelD ha scritto: Oggi compie gli anni Montezemolo, auguri Presidente Prendere subito. Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted September 1, 2020 4 minuti fa, Asturias ha scritto: Anche Coulthard (proprio dietro), come da foto da me postata (Parasturias). Tra l´altro mi piace tantissimo come Schumi arriva ai box e dà la sterzata secca per fiondarsi nel garage; dopo essersi fatto mezza Spa su tra ruote col bagnato, così... Prendere subito. Montezemolo tornerebbe di corsa... Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted September 1, 2020 35 anni fa ci lasciava Stefan Bellof 2 Share this post Link to post Share on other sites
Bombarolo di Torino 177 Posted September 1, 2020 2 anni fa la grande Pole di Kimi a Monza con la SF 71h. 1-2 in quali con conseguente gara buttata il giorno dopo e regalata a Luigi. Immagine perfetta del 2018. 1 Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted September 2, 2020 (edited) 57 anni fa, Bruce McLaren fondava la McLaren Edited September 2, 2020 by PheelD Share this post Link to post Share on other sites
ForzaFerrari 576 Posted September 2, 2020 Scusate ma 47 anni fa Mclaren non era già morto? Share this post Link to post Share on other sites
Kimimathias 2,855 Posted September 2, 2020 Monza, 2 settembre 1956 Il campionato mondiale del 1956 giunge al suo atto conclusivo con il Gran Premio d’Italia, ottava ed ultima gara stagionale. Sono ben tre i piloti ancora in lotta per il titolo di campione del mondo: i ferraristi Juan Manuel Fangio, Peter Collins e Stirling Moss alla guida della Maserati. A guidare la classifica è il campione argentino con i suoi 30 punti, seguito dai due piloti britannici fermi a 22. Le qualifiche vedono lo stesso Fangio in pole, seguito dai compagni Eugenio Castellotti e Luigi Musso. Moss è invece sesto, seguito proprio da Collins. La gara: il “dramma” di Fangio Moss prende il comando della corsa nelle prime fasi, staccando i due rivali. Poco male per Fangio, a cui la seconda posizione basterebbe per incoronarlo ancora una volta campione. In uno sport come la Formula 1 l’imprevisto è però sempre dietro l’angolo e la Ferrari del sudamericano decide infatti di stravolgere il copione, palesando problemi allo sterzo che costringono il campione in carica a tornare mestamente ai box, L’argentino scende dall'auto e si dispera, il ritiro potrebbe costargli il mondiale. Dai box Ferrari arriva l’ordine a Luigi Musso (secondo in gara al momento) di ritirarsi e cedere la vettura a Fangio, come il regolamento dell’epoca permetteva. Il pilota italiano rifiuta, mettendo a serio rischio la conquista del mondiale. Collins, la sportività in persona Proprio qui entra in scena Peter Collins. L’inglese, terzo al momento del ritiro di Fangio, in caso di vittoria potrebbe vincere il titolo, ma decide di aiutare il compagno di team cedendogli la sua vettura, la Ferrari numero 26. È il giro 32 e Collins scende dall'auto per consegnarla nelle mani di Fangio. L’argentino può riprendere così la sua corsa, riuscendo a conquistare il secondo posto grazie anche al ritiro dello stesso Musso. Se l’italiano si fosse fermato per cedere la vettura a Fangio, questi non avrebbe finito la corsa! La corsa si conclude con la vittoria di Moss, seguito da Fangio (in coabitazione con Collins) e Ron Flockhart. Il gesto d’altruismo del giovane compagno consente a Fangio di conquistare 3 punti (i 6 punti spettanti al secondo venivano ripartiti tra i due piloti in caso di vettura condivisa) e vincere il suo quarto titolo mondiale con sole 3 lunghezze su Stirling Moss, fermatosi a 30. Si ferma a 25 punti la corsa di Collins. “Guarda è più giusto che sia tu a vincere questo mondiale, io sono giovane e avrò altre occasioni”: sono queste le parole con cui Collins motiva il suo gesto. Un gesto nobile mai ripagato dal destino Purtroppo per lui, il destino ha però altri piani. Nel 1958 infatti Collins rimane vittima di un brutto incidente al Nurburgring, durante il Gp di Germania. La sua corsa per la gloria finisce alla curva Pflanzgarten, dove il pilota della Ferrari esce di strada e, dopo essersi cappottato più volte, sbatte contro un albero. Collins muore a soli 27 anni inseguendo il suo sogno, un sogno che solo due anni prima ha temporaneamente accantonato perché potesse splendere la leggenda del suo più esperto. Il 3 agosto del 1958 Peter Collins lascia questo mondo, privandolo di un grande uomo prima ancora che di un grande pilota. Il suo gesto andrebbe ricordato ancora oggi, a memoria di un’epoca della F1 in cui “l’uomo” era spesso grande quanto il pilota. Chissà se Peter lo avrebbe vinto il suo agognato mondiale senza quell’incidente: resterà uno dei tanti interrogativi irrisolti nella storia di questo sport. 5 1 Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted September 2, 2020 36 minuti fa, ForzaFerrari ha scritto: Scusate ma 47 anni fa Mclaren non era già morto? Io e la matematica siamo nemici naturali, un po' come la Ferrari e le vittorie... Share this post Link to post Share on other sites
PheelD 2,628 Posted September 2, 2020 15 minuti fa, Kimimathias ha scritto: Monza, 2 settembre 1956 Il campionato mondiale del 1956 giunge al suo atto conclusivo con il Gran Premio d’Italia, ottava ed ultima gara stagionale. Sono ben tre i piloti ancora in lotta per il titolo di campione del mondo: i ferraristi Juan Manuel Fangio, Peter Collins e Stirling Moss alla guida della Maserati. A guidare la classifica è il campione argentino con i suoi 30 punti, seguito dai due piloti britannici fermi a 22. Le qualifiche vedono lo stesso Fangio in pole, seguito dai compagni Eugenio Castellotti e Luigi Musso. Moss è invece sesto, seguito proprio da Collins. La gara: il “dramma” di Fangio Moss prende il comando della corsa nelle prime fasi, staccando i due rivali. Poco male per Fangio, a cui la seconda posizione basterebbe per incoronarlo ancora una volta campione. In uno sport come la Formula 1 l’imprevisto è però sempre dietro l’angolo e la Ferrari del sudamericano decide infatti di stravolgere il copione, palesando problemi allo sterzo che costringono il campione in carica a tornare mestamente ai box, L’argentino scende dall'auto e si dispera, il ritiro potrebbe costargli il mondiale. Dai box Ferrari arriva l’ordine a Luigi Musso (secondo in gara al momento) di ritirarsi e cedere la vettura a Fangio, come il regolamento dell’epoca permetteva. Il pilota italiano rifiuta, mettendo a serio rischio la conquista del mondiale. Collins, la sportività in persona Proprio qui entra in scena Peter Collins. L’inglese, terzo al momento del ritiro di Fangio, in caso di vittoria potrebbe vincere il titolo, ma decide di aiutare il compagno di team cedendogli la sua vettura, la Ferrari numero 26. È il giro 32 e Collins scende dall'auto per consegnarla nelle mani di Fangio. L’argentino può riprendere così la sua corsa, riuscendo a conquistare il secondo posto grazie anche al ritiro dello stesso Musso. Se l’italiano si fosse fermato per cedere la vettura a Fangio, questi non avrebbe finito la corsa! La corsa si conclude con la vittoria di Moss, seguito da Fangio (in coabitazione con Collins) e Ron Flockhart. Il gesto d’altruismo del giovane compagno consente a Fangio di conquistare 3 punti (i 6 punti spettanti al secondo venivano ripartiti tra i due piloti in caso di vettura condivisa) e vincere il suo quarto titolo mondiale con sole 3 lunghezze su Stirling Moss, fermatosi a 30. Si ferma a 25 punti la corsa di Collins. “Guarda è più giusto che sia tu a vincere questo mondiale, io sono giovane e avrò altre occasioni”: sono queste le parole con cui Collins motiva il suo gesto. Un gesto nobile mai ripagato dal destino Purtroppo per lui, il destino ha però altri piani. Nel 1958 infatti Collins rimane vittima di un brutto incidente al Nurburgring, durante il Gp di Germania. La sua corsa per la gloria finisce alla curva Pflanzgarten, dove il pilota della Ferrari esce di strada e, dopo essersi cappottato più volte, sbatte contro un albero. Collins muore a soli 27 anni inseguendo il suo sogno, un sogno che solo due anni prima ha temporaneamente accantonato perché potesse splendere la leggenda del suo più esperto. Il 3 agosto del 1958 Peter Collins lascia questo mondo, privandolo di un grande uomo prima ancora che di un grande pilota. Il suo gesto andrebbe ricordato ancora oggi, a memoria di un’epoca della F1 in cui “l’uomo” era spesso grande quanto il pilota. Chissà se Peter lo avrebbe vinto il suo agognato mondiale senza quell’incidente: resterà uno dei tanti interrogativi irrisolti nella storia di questo sport. Merita il Golden post. Share this post Link to post Share on other sites
crucco 3,599 Posted September 2, 2020 Altro che Hendrix, Morrison, Joplin, Winehouse e compagnia bella! Share this post Link to post Share on other sites