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Ferrarista

Giovanni Allevi: "Beethoven non aveva ritmo, Jovanotti si"

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Giovanni Allevi, il senso del ritmo e la cultura

 

Nella mia indignazione per le parole del buffone ascolano, mi sono imbattuto in questo articolo che parte dalla "ramanzina" al riccioluto ma poi affronta un discorso di più ampio respiro sulla banalizzazione della cultura.

 

Io una mia opinione ce l'ho, mi piacerebbe discuterne con gli altri utenti.

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ha ragione

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si ha ragione... il tizio che ha scritto l'articolo

 

nonostante ieri abbia scritto questo post provocatorio:

 

 

non è la prima volta che sento Giovanni Allevi, in pratica, voler modernizzare la musica classica, a parte la battuta su Jovanotti-Beethoven che, spero, sia una specie di provocazione, ho letto parecchie critiche su di lui ma:

premesso che per me modernizzare la classica è come ristrutturare il Colosseo, siamo sicuri che sia giusto criticarlo? considerando che:

Muddy Waters elettrificò il blues e venne criticato, Miles Davis elettrificò il jazz e venne criticato ed ora sono considerati dei maestri

i grandissimi led zeppelin "contaminarono" il blues creando il rock duro (non sono stati i primi ma i più famosi)

non è che un giorno accanto a questi nomi leggendari leggeremo anche Giovanni Allevi? :asd:

che ne pensate?

 

 

mi sento di essere d'accordo con questa frase

 

il signor Allevi è ormai suo malgrado prigioniero di un meccanismo di promozione pubblicitaria che lo obbliga ogni volta ad alzare il tono delle sue dichiarazioni nel tentativo di farsi notare.

 

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La discussione è seria. Mito, se ritieni che abbia ragione, ti prego di argomentare, allora.

 

Comunque ripeto, il discorso è un po' più ampio e riguarda la cultura in generale.

 

Io ho uan personalissima opinione, ma immagino che molti non la condividano: secondo me la cultura deve tornare nelle cosiddette "torri d'avorio". Il fatto che tutti possano "comprare" la cultura perchè messa a disposizione dai divulgatori (di scienza, di arte, di qualunque forma di cultura, insomma), la sta rendendo banale e vuota. Io sono dell'opinione che una persona, se vuole acculturarsi, deve andare alle fonti giuste (quelle accademiche, insomma) e non attingere a venditori di fumo.

 

Ma qualcuno potrebbe obiettare che così si verrebbe a formare una sorta di "governo degli illuminati" in cui solo poche persone hanno accesso alla cultura. Fermo restando che non sono convinto che questa sia una cosa sbagliata, allora l'alternativa a ciò potrebbe essere l'abolizione totale del diritto d'autore, così che nessuno possa guadagnare dalla (pseudo) cultura e solo chi ne è veramente appassionato, sia invogliato a produrne di nuova dopo aver fatto un percorso di formazione adeguato.

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Allevi è l'ultimo che dovrebbe muovere critiche a Beethoven e auto dichiararsi salvatore della musica classica nel terzo millennio

 

però sti "Custodi della Purezza" la smettano di farsi ossessionare da questo personaggio e sopratutto... chi ca**o gli ha dato le chiavi dell'armadietto?!?:asd:

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chi ca**o gli ha dato le chiavi dell'armadietto?!? :asd:

 

Purtroppo si potrebbe dire lo stesso di tanti soggetti del mondo della "cultura", mi viene in mente Zichichi se parliamo di scienza, ad esempio. Secondo me è tutto frutto proprio di questa banalizzazione e di questa apertura della cultura.

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vabbè, ma Zichichi è tipo l'Allevi della Sciiienzia :asd:

 

io mi riferisco a quelli dall'altra parte della barricata, che poi la critica da Uto Ughi la posso concepire ma questo... chi cazz' è?!?

 

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La discussione è seria. Mito, se ritieni che abbia ragione, ti prego di argomentare, allora.

 

Comunque ripeto, il discorso è un po' più ampio e riguarda la cultura in generale.

 

Io ho uan personalissima opinione, ma immagino che molti non la condividano: secondo me la cultura deve tornare nelle cosiddette "torri d'avorio". Il fatto che tutti possano "comprare" la cultura perchè messa a disposizione dai divulgatori (di scienza, di arte, di qualunque forma di cultura, insomma), la sta rendendo banale e vuota. Io sono dell'opinione che una persona, se vuole acculturarsi, deve andare alle fonti giuste (quelle accademiche, insomma) e non attingere a venditori di fumo.

 

Ma qualcuno potrebbe obiettare che così si verrebbe a formare una sorta di "governo degli illuminati" in cui solo poche persone hanno accesso alla cultura. Fermo restando che non sono convinto che questa sia una cosa sbagliata, allora l'alternativa a ciò potrebbe essere l'abolizione totale del diritto d'autore, così che nessuno possa guadagnare dalla (pseudo) cultura e solo chi ne è veramente appassionato, sia invogliato a produrne di nuova dopo aver fatto un percorso di formazione adeguato.

 

Dipende da cosa intendi per cultura. Io non credo che quella che oggi tutti possono comprare sia vera cultura, anzi, io vedo un'ignoranza e un vuoto dilagante. Magari un bel governo degli illuminati, io credo che il suffragio universale sia un dramma, ma qui andiamo fuori topic forse.

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obiettivamente di quello che lui pensa su bethoven e sul ritmo frega relativamente. può anche avere la sua opinione, figuriamoci. io la ritengo una cretinata, anche perchè non sta scritto da nessuna parte che la musica debba avere per forza ritmo. e affermare che "un bambino si annoia perchè non c'è ritmo"...boh, chissenefrega. se poi penso a certe opere di verdi (dico lui perchè è il compositore classico che più conosco e che più apprezzo), basti pensare all'overture del Nabucco, dove mancherebbe il ritmo?

 

sull'allevi artista, non dico che mi faccia schifo, ma trovo le sue musiche qualcosa di assolutamente banale. musica da sala, musica da sottofondo normalissima. non ci trovo davvero nulla di speciale. ma non voglio certo discuterne il successo. se alla gente piace è giusto abbia il successo

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Giovanni Allevi? A lavorare.......

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vabbè, ma Zichichi è tipo l'Allevi della Sciiienzia :asd:

 

 

Proprio oggi ho detto questa stessa frase all'amico che mi ha linkato l'articolo del primo post :asd:

 

 

Dipende da cosa intendi per cultura. Io non credo che quella che oggi tutti possono comprare sia vera cultura, anzi, io vedo un'ignoranza e un vuoto dilagante. Magari un bel governo degli illuminati, io credo che il suffragio universale sia un dramma, ma qui andiamo fuori topic forse.

 

 

 

Io l'ho detto che una chiusura della cultura nelle "torri d'avorio" sarebbe l'ideale. L'alternativa, come ho detto, è l'abolizione totale del copyright. Sarebbero gli unici due modi per piantarla con questa banalizzazione della cultura.

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ho sentito dei suoi pezzi su youtube non mi ha dato nessuna emozione, poi dire beethoven non ha ritmo e paragonarlo a jovanotti siamo apposto con tutti quelli c'erano perchè proprio jovanotti?, ah già sta per uscire il nuovo cd.

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Non solo: Allevi ha suonato le tastiere per Jovanotti parecchi anni fa.

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Che i due siano grandi "amiconi" per scambi commerciali, non è un mistero.

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Il tipo che ha scritto l'articolo ha ragione da vendere e non c'è molto da aggiungere.

Allevi è un peracottaro che si finge genio, tra l'altro oltre a compositore mediocrissimo è anche un pianista di livello decisamente scolastico..

Si vede che sente che l'interesse intorno a lui sta scemando e allora non ha trovato di meglio che mettere Jovanotti e Beethoven nella stessa frase.

Pena.

 

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Il tipo che ha scritto l'articolo ha ragione da vendere e non c'è molto da aggiungere.

Allevi è un peracottaro che si finge genio, tra l'altro oltre a compositore mediocrissimo è anche un pianista di livello decisamente scolastico..

Si vede che sente che l'interesse intorno a lui sta scemando e allora non ha trovato di meglio che mettere Jovanotti e Beethoven nella stessa frase.

Pena.

 

 

Sottoscrivo ogni parola.

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:clapping:

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L'aevevo visto. Poteva vestirsi un po' meglio :asd:

 

Ah per la cronaca...questo qui sarebbe il compositore senza ritmo

 

http://www.youtube.com/watch?v=cS08GAvm0dk&feature=youtu.be&t=17m11s

 

 

 

Vi risparmio la ricerca, andate a a17' 14''

Modificato da Ferrarista

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Più che altro diciamo che poteva vestirsi :asd:

 

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Bellissima musica. La sparata pubblicitaria di Allevi ovviamente non merita risposta. Tra cinquant'anni (non parlo neppure di secoli) Beethoven rimarrà sempre nell'Olimpo; lui e Jovanotti non saranno che segreti imbarazzanti di qualche anziano che si chiederà cos'avesse nella testa da ragazzo per aver dedicato loro un po' d'attenzione.

Modificato da S. Bellof

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