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24 ore di le mans 2013

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non è ammissibile è vero...ma però siamo troppo legati alle piste di ora...che secondo me non sono ammissibili nemmeno quelle...magari mettere una pila di gomme...

 

 

quindi nemeno una f1 si slava da un impatto del genere?



ci sono piste che nascono in un certo modo e sono rischiose o le elimini o le cambi da renderle orrende...è una gara vecchio stampo....

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se non ricordo male a imola c'era un fiume dietro il tamburello e poco si poteva fare...ma una pila di gomme nessuno la vieta per essere...però qualcuno diceva che possono essere un arma a doppio taglio perchè?

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Buttare giù gli alberi no, ma mettere delle protezioni migliori si. Le gomme ci sarebbero state bene credo ;)

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Buttare giù gli alberi no, ma mettere delle protezioni migliori si. Le gomme ci sarebbero state bene credo ;)

 

 

mi son visto, finalmente con un minimo di calma, il filmato dell'incidente e del luogo dove è avvenuto l'impatto.

 

Come tutti sappiamo quella è una normalissima strada che, saltuariamente, viene chiusa al traffico è utilizzata come pista (quindi con tutti i limiti del caso)

Oltre agli alberi, dietro ad essi, ci sono dei campi coltivati (quindi suppongo proprietà private)

 

Quindi la possibilità di creare una via di fuga superiore non è praticabile.

 

A questo punto sarebbe auspicabile una revisione dei criteri di sicurezza presenti.

Come abbiamo (purtroppo) visto, il guard-rail non è sufficiente a fermare, contenere e assorbire un impatto, impatto che è ad alta velocità data la caratteristica della curva.

Una buona dose di gomme e dei air fence dovrebbero migliorare di molto la situazione, da scartare l'idea del muro di contenimento (in quanto la curva non fa parte di un impianto permanente) ed un eventuale parziale interramento* di gomme e air-fence sempre per i problemi derivanti dalla "precarietà" del circuito.

Pur se resta indiscutibile il concetto di "motorsport is dangerous" la ricerca della sicurezza deve sempre continuare, quindi, fare tesoro delle esperienze negative e pensare a come non debbano ripetersi.

 

 

*un parziale interramento delle barriere di protezione impedirebbe che si verifichi il problema che, per esempio, è successo a Lapierre (Toyota) ovvero che la vettura si infili all'interno della barriera di gomme, con il rischio che impatti contro il guard-rail.

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....quella è una strada, allestita come pista solo per la gara.

 

 

 

 

certamente le barriere in quella zona andrebbero riviste, ma non dimenticare che quella non è una pista ma un strada statale

 

 

Anche in F1 ci sono circuiti stradali (Melbourne, Spa fino a qualche tempo ta), ma non mi pare che la gente muoia perchè si schianta contro gli alberi a bordo pista.

 

Non è una cosa trascendentale togliere un albero da lì e ripiantarlo 20 metri più in là.

Modificato da Ferrarista

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Anche in F1 ci sono circuiti stradali (Melbourne, Spa fino a qualche tempo ta), ma non mi pare che la gente muoia perchè si schianta contro gli alberi a bordo pista.

 

Non è una cosa trascendentale togliere un albero da lì e ripiantarlo 20 metri più in là.

E cosa ti dice che nei prossimi anni un'altra auto non possa sbattere contro l'albero successivo? E quello ancora più avanti? L'angolo di impatto è stato davvero sfortunato. Quegli alberi non sono davanti a a una staccata, sono praticamente in rettilineo, a curva ormai finita. Non è solo un problema di quell'albero specifico. Modificato da Mistral

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Mi sembra giusto e comprensibile discutere su come rendere più sicuro questo meraviglioso circuito senza snaturarlo, ma vi ricordo che erano 16 anni che non moriva nessuno qui, e in una gara da 24 ore con 56 auto non è affatto poco. Non è che sia una trappola mortale come sembra sia improvvisamente diventato, gli elevatissimi standard di sicurezza rimangono anche dopo questa tragedia. L'incidente è stato quasi una fatalità, anche perchè occorso nella seconda parte del Tertre Rouge, la curva più dolce che normalmente viene ritenuta meno rischiosa (è di fatto una semplice piega). Quindi ci andrei cauto con l'invocare drastiche modifiche.

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Quindi ci andrei cauto con l'invocare drastiche modifiche.

e ma stefan dal 1994 a oggi è una specie di cavallo di battaglia...c'è poco da fare!

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Ma non drastiche modifiche al circuito, anche perchè non è la curva stessa ad essere un problema, bensì alle protezioni. E' stato appurato che in quella zona, con solo un semplice guard-rail e con un angolo di incidente come quello di Simonsen, la morte può sopraggiungere. Si può evitare? Si. E allora si modifichi il necessario (che ripeto, non è la fisionomia del circuito), mettendo delle protezioni (anche non permanenti, come nei circuiti stradali tipo Melbourne, ad esempio) più efficaci.

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certo sono d'accordo!in ogni caso non si può arrivare al 100%

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certo sono d'accordo!in ogni caso non si può arrivare al 100%

 

Certamente!

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Visitatore Rhobar_III

Per l'opinione personale che mi sono fatto, nella pista di Le Mans si usano due criteri completamente opposti per la protezione della pista.

 

Nel tratto "condiviso" con il circuito Bugatti per la MotoGP, la pista è letteralmente piena di file di gomme, praticamente ovunque.

Quelle gomme hanno permesso a Mcnish 2 anni fa e al pilota del team Krohn mercoledì scorso di non farsi neppure un graffio.

 

Fuori da quel tratto, però, la pista di colpo diventa contornata di sole lame di guard-rail.

Perchè, mi chiedo?

 

Per quale motivo mettere persino più gomme di quelle che servono nel primo tratto (più lento e sicuro) e nessuna o quasi in punti ben più pericolosi della pista?

 

Se all'uscita di Tertre Rouge ci fosse stata una barriera con file di 3 gomme, forse Simonsen a quest'ora non sarebbe morto.

 

Su Autosprint è scritto che il pilota era praticamente morto sul colpo, ma gli organizzatori hanno nascosto la cosa perchè per la legge francese la gara sarebbe dovuta essere sospesa.

Per evitare la sospensione della corsa, hanno applicato come "formalità" il trasporto in ambulanza al centro medico, dove poi è stato dichiarato ufficialmente morto.

In quel modo, figurava che era deceduto al centro medico, non in pista.

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Anche in F1 ci sono circuiti stradali (Melbourne, Spa fino a qualche tempo ta), ma non mi pare che la gente muoia perchè si schianta contro gli alberi a bordo pista.

 

Non è una cosa trascendentale togliere un albero da lì e ripiantarlo 20 metri più in là.

E cosa ti dice che nei prossimi anni un'altra auto non possa sbattere contro l'albero successivo? E quello ancora più avanti? L'angolo di impatto è stato davvero sfortunato. Quegli alberi non sono davanti a a una staccata, sono praticamente in rettilineo, a curva ormai finita. Non è solo un problema di quell'albero specifico.

 

 

A giudicare dalla foto, il guard rail è praticamente appoggiato all'albero. Se la fila di alberi fosse stata 20 metri più dietro, con una barriera di gomme prima del guard rail, tutto ciò non credo che sarebbe successo.

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non lo so do una mia intrepetazione:posso bsgaliare...perchè in parte si vuole ancora mantenere che concetto di rischio che rende i piloti leggende? non lo so...dico !

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Per l'opinione personale che mi sono fatto, nella pista di Le Mans si usano due criteri completamente opposti per la protezione della pista.

 

Nel tratto "condiviso" con il circuito Bugatti per la MotoGP, la pista è letteralmente piena di file di gomme, praticamente ovunque.

Quelle gomme hanno permesso a Mcnish 2 anni fa e al pilota del team Krohn mercoledì scorso di non farsi neppure un graffio.

 

Fuori da quel tratto, però, la pista di colpo diventa contornata di sole lame di guard-rail.

Perchè, mi chiedo?

 

Per quale motivo mettere persino più gomme di quelle che servono nel primo tratto (più lento e sicuro) e nessuna o quasi in punti ben più pericolosi della pista?

 

Se all'uscita di Tertre Rouge ci fosse stata una barriera con file di 3 gomme, forse Simonsen a quest'ora non sarebbe morto.

 

Su Autosprint è scritto che il pilota era praticamente morto sul colpo, ma gli organizzatori hanno nascosto la cosa perchè per la legge francese la gara sarebbe dovuta essere sospesa.

Per evitare la sospensione della corsa, hanno applicato come "formalità" il trasporto in ambulanza al centro medico, dove poi è stato dichiarato ufficialmente morto.

In quel modo, figurava che era deceduto al centro medico, non in pista.

 

se riguardi l'incidente di McNish vedi che la singola fila di gomme non è servita praticamente a niente visto che la macchina era ad un metro da terra e si è fermata solo perchè è rimasta agganciata al guardrail

e anche nel caso dell'incidente di Krohn non penso proprio che la doppia fila di gomme siano state un elemento decisivo

ma entrambi i casi, a differenza di quanto successo nel caso di Simonsen, il guardrail ha avuto la possibilità di deformarsi

 

Simonsen è andato a sbattere in un tratto quasi rettilineo, la curva è già finita, c'è solo una piega di 15-20°, non ci sarebbe pericolo in quella zona se non ci fosse quella parte di via di fuga asfaltata in uscita da tertre rouge e se le barriere fossero raccordate tra la curva e il rettilineo, non lasciando alle macchine lo spazio per girarsi.

 

quanto alla "formalità" (come la chiami tu) di portare il pilota in ospedale, beh a meno che non ci fosse la possibilità di dichiarare il decesso immediatamente sul luogo dell'incidente (se in Francia hanno leggi simili a quelle italiane i casi sono abbastanza limitati), i medici avevano il dovere di provare a fare tutto il possibile per tentare di salvarlo, compreso il trasporto al centro medico.

Se le autorità ritenevano di dover mettere sotto sequestro la pista potevano farlo anche se il decesso è stato dichiarato al centro medico o in ospedale (e il discorso vale tanto per le Mans che per Imola, visto che ogni volta si torna a parlare di quel sabato)

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E cosa ti dice che nei prossimi anni un'altra auto non possa sbattere contro l'albero successivo? E quello ancora più avanti? L'angolo di impatto è stato davvero sfortunato. Quegli alberi non sono davanti a a una staccata, sono praticamente in rettilineo, a curva ormai finita. Non è solo un problema di quell'albero specifico.

 

 

A giudicare dalla foto, il guard rail è praticamente appoggiato all'albero. Se la fila di alberi fosse stata 20 metri più dietro, con una barriera di gomme prima del guard rail, tutto ciò non credo che sarebbe successo.

 

 

Ok vero, ma ora sei passato dal "spostarne uno" a spostarne una fila ;) E gli alberi sono una costante in quel rettilineo.

E a proposito di Mark Webber, lui stesso ha distrutto diversi alberi, senza nemmeno passare dal guard rail!

Modificato da Mistral

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Secondo me non è ammissibile che nel 2013 ci siano alberi a bordo pista...ormai gli anni 60 sono finiti da un pezzo...

 

 

quello è un pezzo del circuito dove si usano strade cittadine quindi non si possono toccare.

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Secondo me non è ammissibile che nel 2013 ci siano alberi a bordo pista...ormai gli anni 60 sono finiti da un pezzo...

 

 

quello è un pezzo del circuito dove si usano strade cittadine quindi non si possono toccare.

 

 

Per quale teorema, di grazia?

 

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per tagliare un albero ci vogliono molti permessi tra cui quello di una forestale e con una giusta causa, essendo un circuito non permanente ma solo per la 24 ore di le mans non giustifica il taglio possono rispondere ai organizzatori fate passare le macchine nel circuito bugatti.

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Per quale teorema, di grazia?

 

 

 

...ti è mai sfiorato il dubbio che quegli alberi potrebbero benissimo sorgere su proprietà privata?

 

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