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lucaf2000

30 Aprile 1994

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Molti lo dimenticano, ma in quel tragico week end perse la vita anche il povero Roland...

 

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:up: Mai dimenticato.

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Che week end terribile , mi sembrava quasi irreale , non pareva possibile potessero morire due piloti, infondo parliamo del 1994, un'epoca moderna, anche quelle vetture non davano l'idea di vetture poco sicure come quelle degli anni 70/80 , la pista invece, quella si che all'epoca era pericolosa.

Se ci penso, non mi sembra essere trascorso tanto tempo ,invece sono già 19 anni , incredibile.

Povero Roland, sembrava potesse essere un buon pilota anche se certamente non un fenomeno.

Non sembrano trascorsi così tanti anni, io ricordo bene quella formula 1, l'aereodinamica di quelle vetture, ma certo, osservando con attenzione quelle di oggi ,potremo renderci effettivamente conto ,che tutto o qusai, nel bene e nel male è cambiato.

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Nel bene, nel bene!

Io preferisco sempre un morto in meno che un brivido in più.

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Week end davvero nefasto quello di Imola 1994.Io non l'ho mai vissuto,ma penso che gli addetti ai lavori e tutti gli appassionati siano stati profondamente colpiti dalla morte di Roland Raztenberger e Ayrton Senna.

Un pensiero per Roland,che non sia mai dimenticato..

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Ciao Roland, non ti abbiamo mai dimenticato.

Forse il week-end più tragico della storia della F1.

E domani saranno 19 anni da quando Ayrton sarà volato in cielo.

Ciao ragazzi, fatela volare l'auto, lassù...

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Ricordo bene Rtztenberger ,un pilota che debuttò non proprio giovanissimo nel circus ,in una vettura,la Simtek che non poteva assolutamente permettergli di mettersi in mostra,a me sembrava un onesto pilota,non chissà chi ,però sicuramente degno di gareggiare dignitosamene nel circus anni 90,un pò come Diniz.

La sua morte non la vidi in diretta poichè non seguii le qualifiche ,ma solo la gara (quella di Ayrton la vidi in diretta aimhè...), ricordo che ai tg ,fecero passare le immagini....quel casco che si inclinava totalmente da un lato,non lasciava dubbi ...

Dal 1994 in poi la Formula 1 è giustamente cambiata ,le norme di sicurezza per le vetture diventarono molto più rigide con crash test a bizzeffe e messa in sicurezza di tanti circuiti..

Diciamo che forse,a mio parere,per quanto riguarda i circuiti hanno addirittura esagerato ,distruggendo tracciati come Hockenheim (il mio preferito) ed aumentando vie di fuga e cordoli all'infinito,in tal modo gli errori non si pagano più ed anzi,molte volte i piloti si avvantaggiano di queste agevolazioni.

Tuttavia nel 1994 tutto era effettivamente ancora troppo pericoloso in confronto alle prestazioni ed alle velocità che ormai si raggiungevano,purtroppo Roland e Senna sono stati i martiri che dovevano testimoniare l'insicurezza latente del circus ,che a quel tempo era si, solo alla ricerca delle prestazioni, (Oggi è l'esatto opposto..)

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Me lo ricordo benissimo quel weekend da incubo :( . Scioccante l'incidente di Barrichello, ancora peggio la morte di Roland...la paura continuò con l'incidente alla partenza e il rientrante Letho, infortunato alle vertebre, veniva tamponato...poi l'incidente di Ayrton, tanto poco spettacolare nella dinamica quanto tragico...la ruota persa da Alboreto...

Sembra ieri, ma sono passati ben 19 anni!

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in tutta sincerità affermare che nessuno se lo sia dimenticato è un po' una balla.

quando si pensa a imola 94 si cita quasi sempre solo ed esclusivamente a senna e spesso nel citare quel we roland non è nemmeno menzionato (nessuva vena polemica eh, ero anche io un fan sfegatato di ayrton). e alla fine ci sta anche vista la portata.

 

l'incidente non lo seguii in diretta al contrario di senna, vidi le immagini al tg. ma conosco i commissari che operavano all'esterno della tosa e che assieme a quelli della postazione interna prestarono i primi soccorsi e lo spettacolo che gli si è posto davanti fu drammatico oltrechè ovviamente macabro. vi risparmio i dettagli.

 

certo rispetto all'incidente di senna vi furono meno circostante e coincidenze sfigate ma fu cmq un problema tecnico abbbastanza clamoroso a condannare l'austriaco

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In memoria di Roland Ratzenberger

Formula1 30 aprile 2013

Diciannove anni fa, il 30 aprile 1994, moriva sulla pista di Imola il pilota Roland Ratzenberger.

 

Guidava una Simtek.

 

Io c'ero. Fu per me il primo impatto cronistico con l'irreparabile. Ero troppo giovane, nel 1982, per testimoniare dal vivo le tragedie di Gilles e di Riccardo Paletti. Dopo, per lunghi dodici anni, almeno sui circuiti da Gran Premio perchè in mezzo c'era stato il dramma di De Angelis, la Formula Uno non aveva conosciuto la Morte.

 

Senna, quel sabato, fu l'unico, insieme a Berger, a presentarsi sul luogo dell'incidente. Era sconvolto. Si disse poi che aveva avvertito un presagio. Io non mi intendo di premonizioni, però tutte le volte che rivedo la sua faccia che mi passa davanti, nel paddock di Imola, pochi minuti dopo l'ufficializzazione della notizia terribile, sento un brivido scorrere lungo la schiena.

 

Da allora, ho sempre pensato a Roland come al Milite Ignoto dell'automobilismo.

 

Povero ragazzo. Era uno sconosciuto e la crudeltà degli eventi gli negò persino il frastuono dei mass media, perchè ventiquattro ore dopo Ayrton Senna lo accompagnò in Paradiso e inevitabilmente tutti parlammo e scrivemmo di lui, di Ayrton. Dimenticando Ratzenberger.

 

Eppure, in quella sala gelida dell'obitorio di Bologna erano uno accanto all'altro.

 

Eppure, a dispetto di una enorme differenza in termini di successo e di popolarità, aveano la stessa passione. Amavano le stesse emozioni.

 

Il sabato 30 aprile io scrissi, per i miei giornali, una frase della quale mi sarei presto pentito.

 

Scrissi, al sabato sera, che stavo imparando la cruda verità di una lapidaria sentenza scolpita, anni e anni prima, da un mio vecchio collega.

 

O smettere di correre o smettere di piangere.

 

Il giorno dopo ci fu lo schianto di Senna al muro del Tamburello e mi portai dietro l'infinitesimale rimpianto di non avere alzato invece la voce, dopo la tragedia di Roland, per sostenere che bisognava fermare tutto, almeno per un po', almeno per un week end.

 

Un anno dopo, nel 1995, i genitori di Ratzenberger mi mandarono una lettera, per ringraziarmi della attenzione che avevo dedicato al loro ragazzo. Dicevano, nel messaggio, che il figlio aveva seguito i suoi desideri e per questo loro, il papà e la mamma, non avevano nulla contro l'automobilismo.

 

Turrini

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Io credo invece che non sia cambiata solo in bene!hanno esagerato riducendo questo sport a molto poco del cocnetto di corse....violentando e creando piste ridicole...ok le macchine ma almeno le piste....

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Ma com'è possibile che il casco non si sia spezzato se ha colpito il muro?

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io quei tre giorni ero li,tribuna Marlboro,di fronte la quarta fila dello schieramento.avevo nove anni,il cappellino nacional e il grande desiderio di vedere senna vincere.ricordo come se fosse ora il rumore del v12 ferrari in rettilineo,le scintille delle auto,zermiani che intervistava i piloti ai box.il sabato interruppero le prove, l'autodromo si ammutoli',l'unica cosa che spezzo' il silenzio furono i fischi dei ferraristi a senna quando sali' sulla macchina della cea per andare sul luogo dell'incidente.li per li li odiai, poi pensai che non potevano sapere nulla di quello che sarebbe successo il giorno dopo.tifavo senna,ma al 6 giro non passo',lo speaker diede l'annuncio che le condizioni di Ayrton erano gravissime.anche i ferraristi si intristirono,ma le emozioni erano tante,ci fu la gioia del secondo posto di larini e una ferrari che stava uscendo da una lunga crisi.ma quando uscimmo dall'autodromo il clima non era di festa.non esisteva internet,c'era chi con cellulari grandi come un fisso cercava di avere notizie da chi stava davanti alla tv a casa,chi aveva gli occhi umidi e chi diceva che la f1 non sarebbe più dovuta esistere.spero non si ripeti piu' un giorno come quello su nessun autodromo del mondo

ciao roland, ciao ayrton

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diceva che la f1 non sarebbe più dovuta esistere

 

non ti sembra una cosa senza senso
?

 

purtroppo correre è pericolso!certo per come l hanno ridotta potevano chiudere tutto!

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Io non dimenticherò mai i loro caschi appoggiarsi, quello di Ratzemberger fu veramente brutto da vedere negli attimi seguenti, Senna per certi versi più drammatico perchè ricordo il movimento leggerissimo con le inquadrature dall'alto...e tutti a tirare un sospiro di sollievo...e poi i soccorsi, rianimazione, elicottero e a casa si cominciava già a capire che anche lui non ce l'avrebbe fatta. Un fine settimana che chiude un età gloriosa della formula 1 ma tremendamente pericolosa, è quasi uno scherzo del destino: nello stesso fine settimana se ne andò un debuttante sconoscuto con una macchina da ultime file e il pilota più forte e conosciuto con una macchina di punta come ci fosse un'inquietante messaggio dietro a tutto questo.

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è incredibile come la maggior parte degli incidenti di quel week end stregato siano delle tragiche fatalità che potrebbero succedere anche oggi

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"Questa stagione le macchine saranno molto più difficili da controllare, senza controlli elettronici ci saranno più problemi, incidenti e magari cappottamenti. Questo sarà divertente per gli spettatori e magari anche per noi piloti...fino a quando qualcuno si farà veramente male". (A.Senna inizio 94)

 

Il problema di quella annata fu un iniziale fase di campionato in cui i conti non furono fatti bene e le macchine, così estremizzate ma senza più le sospensioni attive e aiuti vari, erano indomabili o quasi. Pericolose in qualifica e pure in gara, dopo i tragici fatti oltre alla rivoluzione sulla sicurezza le macchine furono anche "inquadrate meglio". A testimonianza di questo si vede anche una breve scena in "Senna" nella quale Ratzenberger percepisce di essere oltre il limite, nella guida, e lo dice al suo meccanico...."la sto spingendo troppo".

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Ma io ho delle perplessità: la Jordan aveva le attive nel 1993? secondo me no e comunque fece il volo. La Simtek, nel 1993 non c'era e finì fuori pista causa alettone perso. Ci furono incidenti seri per Sauber a Monaco, Benetton e Lotus in test, ma queste squadre avevano le attive l'anno prima?

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in che senso anche oggi?ok Senna ma l'austriaco?

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