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John Portuguese

Abitacoli chiusi

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Bel post, Villeneuve! Quoto tutto.

 

Per evitare di cadere in bagno puoi usare la sabbia, però bhe non chiamarlo più bagno poi, ma spiaggia,,, :asd:

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si si sfottetimi pure.....va bene sono matto io ok!



la sabbia non vi va bene le curve veloci non van bene....se piove non va bene correre....e via ....pian piano ci stanno riuscendo a distruggere tutto....

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Però bisogna distinguere fra cupolini e sicurezza del capo dei piloti e vie di fuga in sabbia o asfalto: sono due argomenti diversi. Che la sabbia sia sempre pericolosa e più pericolosa dell'asfalto non è vero e che l'asfalto sia il toccasana nemmeno.

 

L'asfalto evita soprattutto che le vetture si insabbino, che dei concorrenti escano di scena, che il maggior numero di vetture arrivi al traguardo ed abbia la possibilità di essere inquadrato a lungo dalle telecamere (non vi spiego perchè). Questo è lo stesso motivo per cui Hockenheim è stato castrato e la prima (interessante) variante del Nürburgring sia stata sostituita dall'obbrobrio che è la Mercedes Arena.

 

Visto che il punto debole rimasto in questa F1 ultrasicura e che non si rompe mai (tranne a Rosberg) è la testa dei piloti, mi sembra giusto fare qualcosa per ridurre al minimo i rischi in questa zona. Sapendo comunque che un incidente come quello occorso a Bianchi si risolve in altro modo. Se i cupolini dovranno resistere ad incidenti come quello di Suzuka - senza controindicazioni per la visibilità o l'ingresso/uscita dei piloti dall'abitacolo - allora le F1 assumeranno necessariamente un altro aspetto, ipotizzo simile a quello delle WEC.

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Io sono dalla parte di Spa83.

La F1 ha visto un incidente mortale in 20 anni, quindi direi che come sicurezza è messa bene. Infatti la morte di Bianchi è successa per la questione dei trattori in pista e delle bandiere gialle non rispettate di cui si parlava da anni senza fare nulla. Per quanto riguarda le via di fuga in asfalto, è vero che evitano il capottamento ma c'è il rischio di vettura fuori controllo (perdita alettone, sospensione rotta, rottura freni) magari sul bagnato dove il rallentamento potrebbe non avvenire (mi vengono in mento Eau ROuge e 130R).

In Indycar invece si rischia molto per la questione delle vetture a lungo appaiate ad alta velocità (caso Wheldon). La soluzione sarebbe avere tanta potenza e poca aderenza come negli anni '90 mentre ora si ha poca potenza e tanta aderenza perdippiù su ovali ad alta inclinazione come Homestead, Forth Worth e Las Vegas. Ma questo andrebbe con lo spettacolo tanto voluto dai vertici IRL. Per casi come quello di Paul Dana c'è poco da fare.

 

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esatto vorrei chiedere a tutti quelli che mi danno addosso come risolvere i casi come paul dana?

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Per un cupolino di quel tipo, bisogna fare attente analisi sulla visibilità che ha il pilota. Come ho detto, negli anni 60 il pilota era nettamente più alto, ora la situazione sarebbe molto diversa. Io continuo a vedere il cupolino chiuso come unica possibilità davvero fattibile.

 

Per la crociata contro i detriti potrebbe servire. A Bianchi non credo sarebbe stato d'aiuto.

 

 

Può darsi. Ma magari avrebbe riportato danni minori. Magari non sarebbe tornato a correre, ma ora sarebbe vivo e magari anche in condizioni non troppo drammatiche.

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Può darsi. Ma magari avrebbe riportato danni minori. Magari non sarebbe tornato a correre, ma ora sarebbe vivo e magari anche in condizioni non troppo drammatiche.

 

 

Io intendevo proprio dire che non l'avrebbe minimamente aiutato, contro il mezzo pesante. Ma potrei sottovalutare i nuovi materiali... Mi riferisco a quello (chiuso) del video qui sotto:

 

http://f1grandprix.motorionline.com/f1-i-test-della-fia-con-i-cupolini-degli-aerei/

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Io intendevo proprio dire che non l'avrebbe minimamente aiutato, contro il mezzo pesante.

 

 

Permettimi di dubitare su questa affermazione.

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Io intendevo proprio dire che non l'avrebbe minimamente aiutato, contro il mezzo pesante.

 

 

Permettimi di dubitare su questa affermazione.

 

 

Naturalmente, ripeto "non conosco la robustezza di questi materiali" però...

 

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Ma cosa c'entra Bianchi col cupolino? Lì il problema era di procedure di sicurezza. Un esempio fuorviante.

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Ma cosa c'entra Bianchi col cupolino? Lì il problema era di procedure di sicurezza. Un esempio fuorviante.

 

Mi pare ovvio che il cupolino sarebbe pensato per una tipologia di incidenti diversi (Surtees, Massa, Wilson), ma ciò non toglie che potrebbe tornare utile anche in incidenti come quelli di Bianchi, de Villota, Wheldon...

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In Indy il cupolino sarebbe un attimino implementabile se non fosse per il dilemma del "se resta bloccato e il pilota deve uscire"...c'è stato un morto per un detrito ma quante volte le auto hanno preso fuoco e i piloti sono usciti istantaneamente negli utlimi 20 anni? Molte di più. Quindi dire che la casistica con un cupolino potrebbe far risparmiare sui morti non è del tutto corretto...ci sono più incendi che molle vaganti.

Ripeto, in indy si corre senza che possa piovere, negli ovali, quindi non ci sarebbe nessun problema di visibilità. In F1 la cosa è diversa.

E non mi si venga a parlare di polimeri idrofobi o altre cose...quando si è in scia ad una vettura sul bagnato, col casco non vedi niente e hanno visiere a strappo....figuriamoci col cupolino sul quale non avrebbe senso mettere nemmeno un tergicristalli perchè la visuale del pilota è quasi a 180 gradi.

Su una vettura del wec andrebbe bene.

Se è per la sicurezza si proceda in quella direzione, ma allo stesso tempo eliminassero anche tante altre scempiaggini come le ali ultra complesse con detriti che si polverizzano in pista...

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bianchi sarebbe morto lo stesso si dice.....va bhe....

 

 

 

Ai si dice non si da valore.

Si prendano due campioni statisticamente significativi, uno con abitacolo chiuso, l'altro con abitacolo aperto, e si proceda sperimentalmente a tot impatti con la stessa dinamica di Bianchi per poi verificare i danni a bordo sui manichini.

Semplice, efficace, scientifico, senza tanta retorica dall'una e dall'altra parte.

 

"scusate addirittura certi piloti non lo vogliono,,,, e voi aggredite me va bhe!"

 

Fino ad ora mi pare di aver visto pochi casi sparsi tipo Hulkenberg, che hanno dato come motivazione "il rischio fa parte del gioco, noi lo accettiamo, non toglietecelo", che è semplicemente un parere soggettivo e non certo una motivazione di natura tecnica o comunque basata su fatti oggettivi (per dire, trovo molto più sensate e degne di attenzione le critiche tipo "non è detto che l'abitacolo risolva più problemi di quanti ne potrebbe creare per via dei fattori X e Y" che le frasi sull'essenza o sulla naturalezza della categoria*).

Se dicesse che bisogna togliere TUTTI gli avanzamenti nella sicurezza e guidare con le auto degli anni '30 senza tuta ignifuga e con gli spettatori a bordo pista, con le stesse motivazioni, verrebbe prontamente ignorato.

 

In ogni caso, non ho seguito il discorso nella pagina precedente, non mi pare fino ad ora tu sia stato particolarmente aggredito, però ci sei tu qui a discutere, non Hulkenberg, quindi è a te che ci si rivolge.

 

*: fra l'altro un tempo si riteneva che snaturassero la formula i motori sul posteriore, gli alettoni e tanti altri accorgimenti che rendono le vetture del 2000 diversissime da quelle del 1970 che sono diversissime rispetto a quelle del 1930. Non era Tazio Nuvolari il vero cavaliere del brivido? Ma non c'entra assolutamente nulla lui con Lewis Hamilton. Fangio e Schumacher praticamente è come se corressero in categorie diverse, i loro titoli sono tra loro paragonabili come quelli con Bourdais nella CART (anzi, probabilmente i titoli in CART sono più paragonabili a quelli moderni in F1 rispetto a quelli dei tempi "mitici").

 

però riepeto i commissari vicino alla pista (gratis ) quelli non fate la voce grossa....

Strawman argument fallacy + benaltrismo + vittimismo.

 

Nessuno ha detto che bisogna ignorare i commissari a bordo pista. Parlare della sicurezza relativa all'abitacolo non equivale a voler ignorare quella dei commissari.

Rimani sul pezzo, per cortesia.

Altrimenti ogni volta che si parla di qualsiasi cosa, si dovrebbe obiettare che "eh ma di questa cosa non parlate!"

 

 

"io non ritengo nulla....allora le moto?come impedisci a un motociclista di cadere in pista?le chiudiamo anche quelle?"

 

Non so se sarebbe possibile realizzare moto "chiuse", né se avrebbe senso farlo. In ogni caso sarebbe un discorso differente: il nocciolo del discorso è se è possibile migliorare la sicurezza dei piloti di vetture a quattro ruote con un cupolino, non mi pare un'argomentazione valida "no perché ai motociclisti come impedisci di cadere in pista".

 

"ah quindi se muore un pilota per colpa del cupolino in quel caso va bene?non ho capito...."
Credo che il senso di Villeneuve fosse "senza cupolino morirebbero per questo motivo 10 persone che si beccano un Coulthard volante in faccia, con il cupolino a causa di esso ne morirebbe un'altra differente che rimane incastrata nella vettura in fiamme ma sopravvivono i 10 che si vedono Coulthard rimbalzare via, fra le due eventualità scelgo la seconda che garantisce meno vittime".

Ovviamente è da verificare che il numero di incidenti, feriti e morti causati proprio dal cupolino sarebbero minori rispetto a quelli che salverebbe. Ma i crash test possono dare una buona idea di cosa accadrebbe, per esempio se c'è il rischio che il cupolino deflagrandosi infilzi il pilota, o se c'è il rischio che le strutture deformabili o frangibili ti incastrino il pilota causando ferite o difficoltà nelle procedure di succorso. Proviamo intanto a verificarlo con i manichini e vediamo cosa ci dicono i dati. Non so se sono stati fatti esperienti in tal senso.

 

Può essere d'aiuto anche qualche comparazione storica, sempre tenendo conto delle differenze strutturali e regolamentari delle vetture fra le epoche e le categorie: quanti danni in tot anni di competizioni ad abitacolo scoperto si sarebbero potuti evitare soltanto con un cupolino? Quanti si sarebbero evitati sia col cupolino che senza ma con misure tecniche o di comportamento introdotte successivamente? Quanti danni sono avvenuti invece nelle competizioni ad abitacolo coperto proprio per via di questo fatto?

Solo per fortuna Liuzzi non decapitò Schumacher e Grosjean il povero Alonso nel 2012? Dipendevano dalla particolare forma di quelle F1 o sarebbero capitati (e potrebbero capitare) con altre monoposto di altre epoche?

Solo per sfortuna sono capitati proprio in quell'epoca in un periodo così ravvicinato incidenti simili con tali rischi?

Quanto è probabile che capiti di nuovo che qualcuno si veda un alettone passare davanti il casco, come capitò a Coulthard mi pare nel 2007 (che se non avesse ritratto le mani per istinto sarebbero state tranciate)? Quante volte un frammento di vettura ha ferito un pilota? Si potrebbe evitare con altri accorgimenti senza bisogno del cupolino? Se ci fosse un altro volo come quello di Webber, si potrebbero quantificare i rischi? Esiste la possibilità che il pilota venga sbalzato fuori dall'abitacolo come Gilles?

 

Io a questi dubbi preferirei non rispondere con lo spirito, la naturalezza, il senso personale che un fan particolare da soggettivamente alle competizioni.

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Naturalmente, ripeto "non conosco la robustezza di questi materiali" però...

 

 

 

fa sempre una certa impressione ogni volta :fear2:

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Ma cosa c'entra Bianchi col cupolino? Lì il problema era di procedure di sicurezza. Un esempio fuorviante.

 

Hai ragione, ma sembra che qualcuno sia convinto (io no) che potrebbe servire anche in casi simili...

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Ripeto, in indy si corre senza che possa piovere, negli ovali, quindi non ci sarebbe nessun problema di visibilità. In F1 la cosa è diversa.

 

 

Perchè?

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bhe possiamo eliminare le gare bagnate in F1....cosa costa tanto...

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...

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non so come non ci sia scappato ancora un cek

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bhe possiamo eliminare le gare bagnate in F1....cosa costa tanto...

Again, out of focus.

 

Non è necessario abolirle, se è possibile ridurre o evitare i rischi per altri mezzi. Laddove invece questi li si incrementa (per esempio con gli assetti fissi che causano l'aqua-planning), mi pare che già si cerchi di evitare rimandando le partenze quando il meteo è troppo avverso, e già spesso ci si lamenta che si fanno guidare ugualmente i piloti in condizioni proibitive con queste vetture perché a chi gestisce il tragico carrozzone della F1 importa più dei contratti per i diritti televisivi.

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