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Purley18

23 Maggio 1992-23 Maggio 2012

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Esattamente 20 lunghi anni,dalla strage di Capace.Strage dove persero la vita Giovanni Falcone,Francesca Morvillo,Vito Schifani,Antonio Montinari e Rocco di Cillo.

L'attentato avvenne alle 17.47 presso l'autostrada Palermo - Capaci,con 500kg di tritolo,azionati tramite un telecomando da Giovanni Brusca,uno dei soldati di Salvatore Riina.

Erano cinque persone,servi dello stato infame(e scusate il termine)che li hanno abbattuti cos?,come birilli.Siamo sicuri che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fossero arrivati molto in alto,davvero molto in alto.

Subito dopo la strage casualmente alcuni files di Falcone sparirono,cos? come avvenne per la famosa agenda rossa di Borsellino,nella quale forse vi erano nomi molto scottanti.

Oggi qui a Palermo ci sono state e ci sono numerose manifestazioni in memoria di Giovanni Falcone.

Noi italiani,noi siciliani,noi palermitani,chiediamo giustizia per quello che ? accaduto e sappiamo in fondo che questa,finch? si celer? nell'ombra,non verr? mai ottenuta.

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a me viene da piangere se penso che ? morto per niente...

guarda come siamo presi 20 anni dopo...

un eroe, punto e basta

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a me viene da piangere se penso che ? morto per niente...

guarda come siamo presi 20 anni dopo...

un eroe, punto e basta

Non ? cambiato nulla,se non il fatto che a Palermo non devi girare con il pensiero che salterai in aria(tu,civile) e che abbiamo qualche boss mafioso in carcere.Tutti i servi corrotti dello stato sono li,le talpe al palazzo di giustizia ci sono,? cambiata solamente la mentalit?,almeno quello non ? pi? omertosa e chiusa come lo ero 20-30 anni fa.

Ricordo che a Palermo nel 1982 c'era una media omicidi che si aggirava intorno ai 300,roba paragonabile alle citt? messicane dove vi ? la lotta tra narcotrafficanti e esercito oppure nelle favelas brasiliane.

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Esattamente 20 lunghi anni,dalla strage di Capace.Strage dove persero la vita Giovanni Falcone,Francesca Morvillo,Vito Schifani,Antonio Montinari e Rocco di Cillo.

L'attentato avvenne alle 17.47 presso l'autostrada Palermo - Capaci,con 500kg di tritolo,azionati tramite un telecomando da Giovanni Brusca,uno dei soldati di Salvatore Riina.

Erano cinque persone,servi dello stato infame(e scusate il termine)che li hanno abbattuti cos?,come birilli.Siamo sicuri che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino fossero arrivati molto in alto,davvero molto in alto.

Subito dopo la strage casualmente alcuni files di Falcone sparirono,cos? come avvenne per la famosa agenda rossa di Borsellino,nella quale forse vi erano nomi molto scottanti.

Oggi qui a Palermo ci sono state e ci sono numerose manifestazioni in memoria di Giovanni Falcone.

Noi italiani,noi siciliani,noi palermitani,chiediamo giustizia per quello che ? accaduto e sappiamo in fondo che questa,finch? si celer? nell'ombra,non verr? mai ottenuta.

 

Giovanni Falcone ? un eroe.

 

Il paradosso, amaro, ? che lo ? diventato solo perch? era un uomo onesto e un onesto servitore dello Stato, di quello Stato che prima lo ha abbandonato e poi tradito.

 

Finch? ci saranno siciliani come te che vorranno ricordare e onorarlo le sue idee non moriranno.

Ma dovrete essere voi a fare la vostra parte di cittadini, con ancora maggiore convinzione se vedete lo Stato assente, e non mollare. Altrimenti s?, come dice Luca, Falcone rischia di essere morto inutilmente.

 

Analogo discorso ovviamente vale per Paolo Borsellino.

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Giovanni Falcone ? un eroe.

 

Il paradosso, amaro, ? che lo ? diventato solo perch? era un uomo onesto e un onesto servitore dello Stato, di quello Stato che prima lo ha abbandonato e poi tradito.

 

Finch? ci saranno siciliani come te che vorranno ricordare e onorarlo le sue idee non moriranno.

Ma dovrete essere voi a fare la vostra parte di cittadini, con ancora maggiore convinzione se vedete lo Stato assente, e non mollare. Altrimenti s?, come dice Luca, Falcone rischia di essere morto inutilmente.

 

Analogo discorso ovviamente vale per Paolo Borsellino.

Oggi dovevamo essere tutta Palermo all'albero Falcone o davanti all'aula bunker del maxiprocesso.E invece oggi a scuola non lo abbiamo ricordato ne abbiamo fatto un minuto di silenzio,niente.Ma lasciamo perdere,quella ? gente a cui importa veramente poco della memoria.

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non ? morto inutilmente, per il semplice fatto che senza Egli e i suoi Colleghi la mafia sarebbe considerata tutt'ora "un'invenzione" come Babbo Natale. Fino all'inizio degli anni 80 era cos?, veniva negata l'esistenza della mafia,loro sollevarono la polvere dal tappeto.

Basta citare un paio di episodi per capire in che cicla erano costretti a lavorare:

-costretti a scappare all'Asinara per preparare il maxi-processo, a LORO spese, neanche fosse stato un hotel.

-Falcone fu accusato 1) di aver messo lui la bomba all'Addaura per farsi pubblicit?, 2)di voler fare politica, quando scelse di andare a lavorare a Roma.

-il CSM gli prefer? Meli, fu l? che inizi? il ridimensionamento.

 

Diciamo che a quei tempi la popolazione doveva essere enormemente pi? decisa e schierarsi a favore del pool antimafia,smettere di pagare il pizzo e ribellarsi, ci sarebbero state stragi, ma d'altronde l'Italia dai nazifascisti non si ? liberata sventolando bandiere, si ? pagato un duro tributo.Purtroppo la gente si ? "ribellata" solamente quando tutti gli uomini che contavano sono stati uccisi, ha dimostrato rabbia ai funerali... e poi? 2 giorni dopo di nuovo tutti a pagare e in silenzio.

E' incredibile che qualcuno non abbia ancora capito che la mafia ? ovunque, e che il fatto che le sue basi siano in Sicilia,Calabria,Campania, non ? un problema di quelle regioni, ma di TUTTI i cittadini italiani 1) perch? sempre d'Italia si tratta 2) perch? i soldi fatti l? vengono investiti nel centro-nord. Prima il Sud Italia sar? libero, prima l'economia italiana potr? decollare.

 

sar? cambiata anche la mentalit? ma ? gravissimo che il 70% delle attivit? siciliane, il 50% di quelle calabresi e il 40% di quelle campane sono costrette a pagare il pizzo.

A chi interessa farsi carico di questi problemi? praticamente a nessuno. in Italia si viene eletti per gonfiarsi le tasche,mica per VOCAZIONE e VOLONTA' di creare un'Italia migliore a costo della vita.

 

a me viene da piangere se penso che ? morto per niente...

guarda come siamo presi 20 anni dopo...

un eroe, punto e basta

sicuramente la sua morte ? "inutile" se tutti la pensano cos

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non ? morto inutilmente, per il semplice fatto che senza Egli e i suoi Colleghi la mafia sarebbe considerata tutt'ora "un'invenzione" come Babbo Natale. Fino all'inizio degli anni 80 era cos?, veniva negata l'esistenza della mafia,loro sollevarono la polvere dal tappeto.

Basta citare un paio di episodi per capire in che cicla erano costretti a lavorare:

-costretti a scappare all'Asinara per preparare il maxi-processo, a LORO spese, neanche fosse stato un hotel.

-Falcone fu accusato 1) di aver messo lui la bomba all'Addaura per farsi pubblicit?, 2)di voler fare politica, quando scelse di andare a lavorare a Roma.

-il CSM gli prefer? Meli, fu l? che inizi? il ridimensionamento.

 

Diciamo che a quei tempi la popolazione doveva essere enormemente pi? decisa e schierarsi a favore del pool antimafia,smettere di pagare il pizzo e ribellarsi, ci sarebbero state stragi, ma d'altronde l'Italia dai nazifascisti non si ? liberata sventolando bandiere, si ? pagato un duro tributo.Purtroppo la gente si ? "ribellata" solamente quando tutti gli uomini che contavano sono stati uccisi, ha dimostrato rabbia ai funerali... e poi? 2 giorni dopo di nuovo tutti a pagare e in silenzio.

E' incredibile che qualcuno non abbia ancora capito che la mafia ? ovunque, e che il fatto che le sue basi siano in Sicilia,Calabria,Campania, non ? un problema di quelle regioni, ma di TUTTI i cittadini italiani 1) perch? sempre d'Italia si tratta 2) perch? i soldi fatti l? vengono investiti nel centro-nord. Prima il Sud Italia sar? libero, prima l'economia italiana potr? decollare.

 

sar? cambiata anche la mentalit? ma ? gravissimo che il 70% delle attivit? siciliane, il 50% di quelle calabresi e il 40% di quelle campane sono costrette a pagare il pizzo.

A chi interessa farsi carico di questi problemi? praticamente a nessuno. in Italia si viene eletti per gonfiarsi le tasche,mica per VOCAZIONE e VOLONTA' di creare un'Italia migliore a costo della vita.

Per non parlare delle critiche che furono mosse a Falcone,Borsellino e tutti gli altri magistrati durante il maxi processo...numerose critiche erano rivolte ai mafiosi,che venivano secondo alcuni giornalisti "vittimizzati"dai magistrati...

Comunque al di l? di Falcone e Borsellino,moltissimi uomini di stato hanno perso la vita perch? credevano nell'onesta.Perch? credevano veramente che questa montagna di m***a(come diceva Peppino Impastato)potesse essere sconfitta.

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sono morti anche perch? milioni di persone avranno pensato, come fanno anche adesso, che tanto " nulla cambier? mai", si cerca sempre l'eroe pronto a sacrificarci per noi, e la nostra coscienza ? apposto una volta che lo abbiamo pianto ai funerali.

 

?Sono gli assassini di Giovanni Falcone tutti quelli ?nessuno escluso- che dicono ?lo fanno tutti, che cosa ci vuoi fare??. Cos? come lo sono tutti coloro che si trincerano dietro il ?ma io ho una famiglia? e fingono di non sapere che in italiano esiste la frase ?no, io queste cose non le faccio?. Loro sono gli assassini di Giovanni Falcone. Nessuno escluso?

?Gli assassini sono tutti i cittadini italiani che nel silenzio garantito dalla privacy, cautelati dal fatto di non avere testimoni, nel segreto della cabina elettorale, mettono una crocetta su un certo simbolo, su un certo nome, perch? sanno che quella lista e quella persona, domani, a elezioni avvenute (e vincenti) mi risolveranno il mio problemino, o daranno il posto a mio figlio, o sistemeranno mia sorella. Sono decine di milioni gli assassini di Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta?

?L?intera classe politica, intellettuale, mediatica, imprenditoriale, di questo paese, che partecip? negli anni?80 e primissimi anni ?90 al processo di delegittimazione di Giovanni Falcone isolandolo, diffamandolo, e voltandosi dall?altra parte quando sapevano che stavano arrivando i killer. Cos? come fecero poi con Paolo Borsellino e con tutti coloro che ebbero l?ardire di armarsi di coraggio e combattere contro la mafia attiva. Le stesse persone che allora scelsero di non guardare, oggi sono in prima fila a commemorarne la scomparsa. Sono tutti loro i veri assassini?

?Perch? la mafia ? la somma delle singole comportamentalit? mafiose che ne determinano l?esistenza. E noi siamo un paese di mafiosi. Purtroppo, non ? uno stereotipo. E? la tragica realt? con la quale noi tutti dobbiamo avere il coraggio di fare i conti. Perch? questi sono i veri conti, non lo spread, che ? una invenzione astratta?

 

correggo quello che ho scritto sopra: pensare che quella gente ? morta per niente denuta solamente una cosa, la mancanza di informazione, ma purtroppo ? una cosa normale, parlare e farsi opinioni con cognizione di causa ? merce rara,richiede tempo, meglio uniformarsi alla massa " morti inutili " , " politici ladri", " il sud rovina il nord". :closedeyes:

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E ovviamente i colpevoli sono ancora impuniti e a piede libero

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A me la cosa che fa pi? impressione ? che Falcone e Borsellino (tra l'altro sono nato il giorno dopo la sua morte) sono considerati EROI perch? erano onesti cittadini che facevano il loro lavoro con passione, perch? credevano che un giorno la malavita avrebbe potuto essere sconfitta. Rendiamoci conto del punto dove ? arrivata l'Italia: la malavita, la corruzione, lo sporco e il marcio sono ormai la normalit?, chi si oppone a questo diventa un eroe.

 

http://www.youtube.com/watch?v=Akwxs1pXiVE&feature=related

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non la vedere in modo cos? semplicistico. La seriet?,la dignit?,la competenza con cui hanno affrontato il loro lavoro e la morte va ben oltre " l'aver fatto il loro lavoro ".

A nessuno viene chiesto di morire sul lavoro, lo stesso Falcone diceva che non ? giusto aspettarsi atti eroici da inermi cittadini.

Non c'? alcuna analogia con il caso del giocatore che ? diventato "eroe" perch? ha denunciato la combine.

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Non penso sia semplicistico dire che mentre loro si sono fatti un c**o cos? per combattere la criminalit? organizzata, vero cancro italiano, i poteri forti dello Stato, anzich? aiutarli mettendoli nelle migliori condizioni per raggiungere l'obiettivo che si erano prefissati, li hanno abbandonati, o addirittura ostacolati. ? per questo che dico che ai "piani alti" la normalit? ? la corruzione e la collaborazione con la criminalit? organizzata, mentre chi lavora secondo Giustizia (con la G maiuscola) rappresenta una minoranza.

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?Gli assassini sono tutti i cittadini italiani che nel silenzio garantito dalla privacy, cautelati dal fatto di non avere testimoni, nel segreto della cabina elettorale, mettono una crocetta su un certo simbolo, su un certo nome, perch? sanno che quella lista e quella persona, domani, a elezioni avvenute (e vincenti) mi risolveranno il mio problemino, o daranno il posto a mio figlio, o sistemeranno mia sorella. Sono decine di milioni gli assassini di Giovanni Falcone, sua moglie e i tre agenti della scorta?

 

io quando vedo certe cose:

 

Cuffaro resta presidente

 

penso: "si, sono morti per nulla"

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io quando vedo certe cose:

 

Cuffaro resta presidente

 

penso: "si, sono morti per nulla"

concordo.... purtroppo

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come siete rassegnati,se anche chi ha preso coraggio si facesse prendere dalla vostra rassegnazione mi chiedo cosa verrebbe fuori

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L'equivoco su cui spesso si gioca ? questo: si dice 'quel politico era vicino ad un mafioso', 'quel politico ? stato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, per? la magistratura non lo ha condannato, quindi quel politico ? un uomo onesto'. E no! questo ragionamento non va, perch? la magistratura pu? fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, pu? dire: 'beh... Ci sono sospetti, ci sono sospetti anche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria, che mi consente di dire quest'uomo ? mafioso'. Per?, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cio? i politici, le organizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarre le dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi, che non costituivano reato ma rendevano comunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati tratti perch? ci si ? nascosti dietro lo schermo della sentenza: 'questo tizio non ? mai stato condannato, quindi ? un uomo onesto'.

Questo ? uno dei passaggi della conferenza che il giudice Paolo Borsellino, assassinato assieme alla sua scorta dalla mafia nel 1992, tenne davanti ai ragazzi dell'stituto Tecnico Professionale di Bassano del Grappa, il 26 gennaio 1989. Una lezione da non dimenticare.

 

 

 

io non credo in Dio... ma questo ? il mio Vangelo.

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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino appartengono a quella categoria di persone che purtroppo in vita sono stati isolati e spesso scherniti per il loro lavoro salvo poi da morti essere quasi beatificati.

Concordo con chi ha evidenziato che si tratta di due magistrati che hanno svolto con grande coraggio il loro servizio a favore dello Stato (che poi siamo tutti noi).

Purtroppo i maggiori ostacoli li hanno incontrati proprio tra i loro colleghi.

Basta vedere la parabola di Giovanni Falcone:

bocciato dal CSM per il posto di Consigliere Istruttore (nella sostanza il capo del pool antimafia gi? diretto

da Rocco Chinnici, fatto saltare in aria nel 1983 e poi da Antonino Caponnetto)in favore di Antonino Meli (come bene ha rilevato

Magic Senna);

bocciato alle elezioni per designare i membri togati del CSM;

bocciato per il posto di Alto Commissario per la lotta alla mafia in favore di Domenico Sica;

nominato infine procuratore aggiunto presso il Tribunale di Palermo nella Procura diretta da Pietro Giammanco e quindi

costretto a trasferirsi a Roma non avendo avuto la possibilit? a Palermo di condurre le indagini antimafia pi? importanti.

Credo che il modo migliore per onorare la testimonianza che ci hanno lasciato questi due magistrati (e con loro gli uomini delle forze dell'ordine

caduti per mano mafiosa) sia quello di svolgere il proprio lavoro, soprattutto se al servizio dello Stato, in modo onesto e professionale.

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il primo minuto ? leggermente imbarazzante, mi ricorda molta le accuse a Falcone e al pool antimafia di voler fare un danno di immagine ed economico irreversibile alla Sicilia.

"Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Per? parlatene" (Paolo Borsellino)

Modificato da MagicSenna

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