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sundance76

Alain Prost

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Eh ma sai ? una delle storielle che gira per tentare di smitizzare Ayrton, che ? reso tale solo dalla morte (che ? un evento non sfortunato per altri).

 

Inoltre capirei queste critiche se Prost fosse stato interpretato da un attore che ha dato un taglio particolare al personaggio ma siccome non ? stato interpretato da nessuno ed ? proprio Prost a rilasciare certe interviste e pronunciare certe parole, proprio non capisco come si faccia ad arrivare a simili conclusioni

 

 

Non ? questione di smitizzare nessuno (senza polemica quando i tifosi di tutte le parrocchie la finiranno di inalberarsi ogni volta che si cerca di fare un discorso un po' articolato sulle gesta dei loro beniamini sar? un gran giorno ), ma a me che tra l'altro apprezzavo pi? Ayrton di Alain il documentario non ? sembrato comunque molto equilibrato nei confronti del francese e lo so benissimo che le frasi e le interviste sono reali ma alla fine siccome tra loro due se ne dissere e ne fecero di tutti i colori basta mettere nel film le frasi polemiche o stronze di Prost e omettere quelle di Senna e il gioco e fatto.

L'ho scritto qualche post pi? indietro:

"Del resto ? un limite di ogni film o documentario sportivo che si concentri su un singolo atleta dimenticarsi spesso degli avversari e del "contorno" esaltando solo il proprio protagonista, da questo punto di vista ho visto di molto peggio dal poco rispettoso (verso Liston, Frazier e Foreman) "Al?" di Michael Mann alla vera e proprio mistificazione come quella che subisce il pugile tedesco Max Baer nel vergognoso "Cinderella man" di Ron Howard."

A me il film sembra peccare di Sennacentrismo oltre a non riuscire minimamente a trasmettere l'elettricit? del periodo per la maggior parte dovuta proprio al fatto di avere 4 interpreti di assoluto livello in pista nello stesso momento poi ognuno ovviamente ? libero di pensarla come vuole ma rimando assolutamente al mittente le accuse di antisennismo (la cosa divertente ? che qualche mese fa alcuni Prostiani mi accusarono esattamente del contrario solo perch? dissi che il francese era uno che aveva un certo peso politico nel circus e sapeva come farlo fruttare :D ).

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Non ? questione di smitizzare nessuno (senza polemica quando i tifosi di tutte le parrocchie la finiranno di inalberarsi ogni volta che si cerca di fare un discorso un po' articolato sulle gesta dei loro beniamini sar? un gran giorno ), ma a me che tra l'altro apprezzavo pi? Ayrton di Alain il documentario non ? sembrato comunque molto equilibrato nei confronti del francese e lo so benissimo che le frasi e le interviste sono reali ma alla fine siccome tra loro due se ne dissere e ne fecero di tutti i colori basta mettere nel film le frasi polemiche o stronze di Prost e omettere quelle di Senna e il gioco e fatto.

L'ho scritto qualche post pi? indietro:

"Del resto ? un limite di ogni film o documentario sportivo che si concentri su un singolo atleta dimenticarsi spesso degli avversari e del "contorno" esaltando solo il proprio protagonista, da questo punto di vista ho visto di molto peggio dal poco rispettoso (verso Liston, Frazier e Foreman) "Al?" di Michael Mann alla vera e proprio mistificazione come quella che subisce il pugile tedesco Max Baer nel vergognoso "Cinderella man" di Ron Howard."

A me il film sembra peccare di Sennacentrismo oltre a non riuscire minimamente a trasmettere l'elettricit? del periodo per la maggior parte dovuta proprio al fatto di avere 4 interpreti di assoluto livello in pista nello stesso momento poi ognuno ovviamente ? libero di pensarla come vuole ma rimando assolutamente al mittente le accuse di antisennismo (la cosa divertente ? che qualche mese fa alcuni Prostiani mi accusarono esattamente del contrario solo perch? dissi che il francese era uno che aveva un certo peso politico nel circus e sapeva come farlo fruttare :D ).

 

 

Penso che hai scritto cose molto corrette ...... ma ricorda anche che ? ovvio che ci sia "sennacentrismo". Il film ? intotolato Senna. Insomma mi pare molto pacifico che il taglio fosse per lo pi? a favore di Ayrton.

 

Io penso che Prost faccia delle belle dichiarazioni nei contenuti extra. Anche se, a tanti anni di distanza, si percepisce ancora il suo "rosicare". Ad esempio il fatto di ribadire le motivazioni per cui decise di prendersi l'anno sabatico e ritirarsi successivamente, apparendo ancora come "vittima" di un sistema quando a parer mio non c'era nessuna vittima, ne dal versante Ayrton ne dal versante Alain.

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Penso che hai scritto cose molto corrette ...... ma ricorda anche che ? ovvio che ci sia "sennacentrismo". Il film ? intotolato Senna. Insomma mi pare molto pacifico che il taglio fosse per lo pi? a favore di Ayrton.

 

Io penso che Prost faccia delle belle dichiarazioni nei contenuti extra. Anche se, a tanti anni di distanza, si percepisce ancora il suo "rosicare". Ad esempio il fatto di ribadire le motivazioni per cui decise di prendersi l'anno sabatico e ritirarsi successivamente, apparendo ancora come "vittima" di un sistema quando a parer mio non c'era nessuna vittima, ne dal versante Ayrton ne dal versante Alain.

 

 

Si ovviamente il mio ? un discorso pi? in generale che si riferisce un po' a tutti i film e i documentari sportivi che spesso peccano nel ricostruire una certa atmosfera che chi ha vissuto quell'epoca ha perfettamente presente.

Poi ? chiaro che in un'opera di due ore ? anche difficile far risaltare le personalit? di ogni personaggio e quindi molti rimangono abbastanza monodimensionali (A proposito di Prost per esempio bisogna ricordarsi oltre a essere il protagonista dei fatti per me poco nobili di Suzulka89 ? stato anche quello che si ? buttato tra le fiamme cercando di salvare De Angelis nell'86).

Un'altra cosa che il documentario su Senna non riesce a trasmettere secondo me ? la determinazione eccezionale e quasi ossessiva che muoveva il pilota brasiliano.

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Asif il regista ? un suo grandissimo fan.

 

mi sono espresso male :sweat:

 

Ti sei espresso bene. Quando si dice "fare un film" ci si riferisce al regista, non alla casa produttrice.

 

Inoltre capirei queste critiche se Prost fosse stato interpretato da un attore che ha dato un taglio particolare al personaggio ma siccome non ? stato interpretato da nessuno ed ? proprio Prost a rilasciare certe interviste e pronunciare certe parole, proprio non capisco come si faccia ad arrivare a simili conclusioni

Questo non ? esatto. In un forum in inglese (ma non lo ritrovo tra i preferiti, lo dovr? cercare) veniva fatto l'esempio di una dichiarazione di Prost tagliata, montata ad arte e inserita nel film.

Inoltre estrapolando delle frasi dal contesto pu? uscire fuori di tutto: ad esempio anni fa la Lega costru? una dichiarazione che sembrava un inno alla violenza, riassemblando delle frasi di Gandhi!

 

Comunque lo stesso Prost ha preso le distanze dalla pellicola.

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Io non penso che il film abbia intaccato minimamente la grandezza di Prost. Il film ha il suo taglio e cio? quello del regista. Ognnuno di noi avrebbe altre idee per come farlo ma non siamo il regista :)

 

Prost non pu? prendere nessuna distanza dalla pellicola, semplicemente perch? non ha nulla di cui preoccuparsi.

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Diciamo che per rendere giustizia all'epopea sportiva di quegli anni ci sarebbe voluto uno Scorsese.

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Da quanto ho capito Prost era stato contattato e aveva accettato di dare il suo contributo al film.

Quando la pellicola ? uscita si ? accorto che le sue dichiarazioni erano state usate per affossarlo, logico che poi abbia deciso di non vedere il film.

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A me il film sembra peccare di Sennacentrismo oltre a non riuscire minimamente a trasmettere l'elettricit? del periodo per la maggior parte dovuta proprio al fatto di avere 4 interpreti di assoluto livello in pista nello stesso momento poi ognuno ovviamente ? libero di pensarla come vuole ma rimando assolutamente al mittente le accuse di antisennismo (la cosa divertente ? che qualche mese fa alcuni Prostiani mi accusarono esattamente del contrario solo perch? dissi che il francese era uno che aveva un certo peso politico nel circus e sapeva come farlo fruttare :D ).

 

"Sennacentrismo" si chiama Senna il film, che ti aspettavi? :D

 

Elettricit? del periodo: eh lo so ma ? quasi impossibile renderla, cio? secondo me quei giorni o li hai vissuti o non ? possibile capirli fino in fondo. Io per et? ero troppo piccolo per vivere la febbre Villeneuve e credo, nonostante mi sia informato molto sul periodo, di non poter capire pienamente cosa ? stata

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Si ci sarebbe voluto un grandissimo regista, il problema ? che la materie e le storie sono per assurdo cos? cinematografiche che ? quasi impossibile rendergli gisutizia con un film o un documentario.

Spesso purtroppo le ricostruzioni (e quella del film di Kapadia non fa eccezione) risultano fredde e ingessato dimenticandosi dell'entusiasmo e della passione che alimentava i protagonisti dell'epoca.

Del resto ? impossibile capire cosa significhi veramente il primo maggio 94 senza aver ben presente i 10 anni precedenti: le lotte, le sfide, la personalit? gigantesca dei protagonisti, le allenanze, i tradimenti e il sotteraneo reciproco rispetto che muoveva tutti i protagonisti.

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Ragazzi, ? un film su Senna fatto da un fan di Senna, non un documentario fatto da un pool di esperti. Documentaristicamente vale meno di zero, chiunque di noi pu? notare incongruenze, esagerazioni, forzature, eccetera. Come film ? davvero bello, fatto benissimo secondo me. C'? una narrativa che la realt? non ha, ed ? resa alla grande manipolando immagini di repertorio. Che poi abbia vinto i suoi riconoscimenti come documentario testimonia del fatto che si tende a premiare la "filmosit?" dei documentari, piuttosto che la loro attendibilit? storica.

 

Per?, preso per quello che ?, ? un'opera splendida. Fatto vedere a un amico che di Senna ha solo sentito parlare e di Formula1 sa poco o nulla, e mi ha detto che ? bellissimo. Ha capito da solo che ? di parte, si ? documentato, e oggi viene da me a dirmi cose del tipo "certo che Senna E Prost sono stati davvero due piloti incredibili". Ha persino iniziato a seguire qualche gran premio, e mi chiede sempre di parlargli di quegli anni.

 

Paradossalmente il target ? qualcuno che di quell'epoca non sa nulla, perch? lo coinvolge e pu? rappresentare una chiave d'accesso per il motorsport davvero affascinante. Prost ne esce come il cattivone? In parte ? vero, ma Senna non ne esce come il santo di turno, non c'? questo bianco/nero cos? netto, pur essendo il tutto di parte.

 

E poi, purtroppo, ? il destino di uno come Prost, da sempre. Zero empatia, zero telegenicit?, zero appeal popolare, ? sempre il pilota per chi approfondisce e per chi va oltre le apparenze. Chi ci rimette? Prost stesso verso la massa, ok, ma Senna verso una certa categoria di appassionati, che nauseati dalla mitizzazione di Ayrton finiscono per ridimensionarlo un po' troppo, magari innamorandosi per rigetto di Prost. Siccome siamo nel motorsport per?, abbiamo un criterio che non pu? essere aggirato: IL CRONOMETRO (che vuol dire le pole, i giri veloci, ma anche i passi di gara, la gestione del mezzo nelle diverse situazioni eccetera eccetera). Nel motorsport abbiamo un cardine che sta nero su bianco e che non mente praticamente mai, specialmente tra due che hanno guidato la stessa macchina. Per questo, secondo me, alla fine del "giro", c'? sempre un fatto: Senna era, di poco e non sempre, con dei distinguo legati al diverso approccio eccetera, mediamente pi? veloce di Prost. Il quale Prost di piloti pi? veloci di lui (di una incollatura, come detto) poteva avere solo e soltanto Senna, come il 1990 (coabitazione con Mansell) dimostra chiaramente.

 

Il problema ? che intorno a Senna (e quindi a Prost) c'? troppa emozione, troppa costruzione narrativa, troppo di tutto. Ma se si vuole andare all'osso, secondo me, si scopre che, porca vacca!, Senna era davvero "il Senna" della sua epoca.

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(senza polemica quando i tifosi di tutte le parrocchie la finiranno di inalberarsi ogni volta che si cerca di fare un discorso un po' articolato sulle gesta dei loro beniamini sar? un gran giorno ),

Condivido appieno

:super:

Modificato da Biranbongse Bhanuban

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Siccome siamo nel motorsport per?, abbiamo un criterio che non pu? essere aggirato: IL CRONOMETRO (che vuol dire le pole, i giri veloci, ma anche i passi di gara, la gestione del mezzo nelle diverse situazioni eccetera eccetera). Nel motorsport abbiamo un cardine che sta nero su bianco e che non mente praticamente mai, specialmente tra due che hanno guidato la stessa macchina. Per questo, secondo me, alla fine del "giro", c'? sempre un fatto: Senna era, di poco e non sempre, con dei distinguo legati al diverso approccio eccetera, mediamente pi? veloce di Prost. Il quale Prost di piloti pi? veloci di lui (di una incollatura, come detto) poteva avere solo e soltanto Senna, come il 1990 (coabitazione con Mansell) dimostra chiaramente.

 

Io direi invece che nel motorsport il criterio ? un altro: i punti guadagnati.

Il cronometro conta fino a un certo punto: se prendiamo ad esempio i tempi in prova come criterio, vediamo che nel 1990 il distacco di berger da senna nelle qualifiche era inferiore di quello tra prost e senna nel 1989...

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Io credo che in tutti i film accada questa cosa, cio? risaltare solo ed unicamente le gesta del protagonista, in questo caso Senna.

Il fatto ? che a volte si esagera, e infatti sono d'accordo con Leno.

Ora parlando sportivamente io penso che i due se la battevano alla grande, Senna era un portento sul giro secco e sul passo gara. (etc)

Mentre il francese era tutt'altra cosa, era intelligente, calcolatore e anche molto astuto.

Due personaggi totalmente diversi, con caratteristiche automobilistiche diverse e con caratteri diversi.

Io sinceramente preferisco Prost, lo vedevo molto pi? professionale di Senna, correva col cervello, ed era molto pi? moderato, in termini di gara ovviamente.

Senna invece era uno che correva col cuore e a volte metteva da parte la ragione, non si dava mai per vinto e spingeva sempre di pi?, e con questo metteva a rischio le sue prestazioni. Un esempio lo faccio con Monaco 1988, Senna aveva la vittoria in mano ed aveva quasi un minuto di vantaggio su Prost. Il brasiliano aveva la gara in pugno e mancavano 12 giri, e al 66? giro fin? per sbattere vicino al tunnel del GP, e perse cos? la gara, e tutto questo per spingersi oltre e fare giri sempre migliori.

Quel giorno disse: "Ero gi? in pole e continuavo a girare sempre pi? veloce. Un giro dopo l'altro. Davo mezzo secondo a tutti, poi un secondo... E continuavo ad andare. Improvvisamente realizzai che stavo dando due secondi a chiunque altro, compreso il mio compagno di squadra Prost, e che non stavo pi? guidando cosciamente la mia monoposto. Ero in un'altra dimensione."

Parole emozionanti da parte di un grande campione come lui!Ma alla fine perse la gara come ben ricordiamo.

Senna ? stato e sar? per sempre uno dei pi? grandi della F1, ma io preferisco Prost, perch? le gare non si vincono solo con adrenalina, coraggio e freddezza...ma si vincono col cervello!

Infatti se andiamo a vedere le statistiche dei GP vinti vediamo lui sotto il record di Schumacher con ben 51 vittorie!

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Bel discorso Portoguese ma mi domando come fai a tifare Mansell allora.

Lui ci viveva perennemente in un'altra dimensione.:asd:

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Senna invece era uno che correva col cuore e a volte metteva da parte la ragione, non si dava mai per vinto e spingeva sempre di pi?, e con questo metteva a rischio le sue prestazioni. Un esempio lo faccio con Monaco 1988, Senna aveva la vittoria in mano ed aveva quasi un minuto di vantaggio su Prost. Il brasiliano aveva la gara in pugno e mancavano 12 giri, e al 66? giro fin? per sbattere vicino al tunnel del GP, e perse cos? la gara, e tutto questo per spingersi oltre e fare giri sempre migliori.

Quel giorno disse: "Ero gi? in pole e continuavo a girare sempre pi? veloce. Un giro dopo l'altro. Davo mezzo secondo a tutti, poi un secondo... E continuavo ad andare. Improvvisamente realizzai che stavo dando due secondi a chiunque altro, compreso il mio compagno di squadra Prost, e che non stavo pi? guidando cosciamente la mia monoposto. Ero in un'altra dimensione."

Si il suo obbiettivo a Monaco 88' era doppiare Prost e ci stava riuscendo, anche se per me Ayrton non aveva bisogno di queste cose perch? per me era chiaramente pi? forte di Prost.

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Si il suo obbiettivo a Monaco 88' era doppiare Prost e ci stava riuscendo, anche se per me Ayrton non aveva bisogno di queste cose perch? per me era chiaramente pi? forte di Prost.

mai letta da fonti attendibili una cosa simile

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mai letta da fonti attendibili una cosa simile

L'ha detta prost stesso.

"lui voleva doppiarmi perch? per lui battermi era un'ossessione".

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L'ha detto Prost, non Senna

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L'ha detto Prost, non Senna

Si l'avevo detto io nel post precedente, ho fatto un po'di confusione sorry :sweat:

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L'ha detto Prost, non Senna

ecco, un parere neutrale

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