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Ayrton4ever

Green Hill

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Sono la stessa cosa. La "sperimentazione su animali" ? la "vivisezione".

Ehm... No. Il termine vivisezione viene usato dai media e dagli "anti-vivisezionisti" per demonizzare la pratica della sperimentazione animale. Se gli anti-vivisezionisti sono in possesso di modi per sostituire la sperimentazione nessuno userebbe animali per testare i farmaci, mi sembra abbastanza ovvio. La verit? ? che i cosiddetti metodi alternativi sono COMPLEMENTARI alla sperimentazione, non la possono sostituire.

Non confondiamo i termini.

 

http://www.mariantoniettafarinacoscioni.it/radicalmente/1178-a-proposito-di-sperimentazione-con-gli-animali.html

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Ehm... No. Il termine vivisezione viene usato dai media e dagli "anti-vivisezionisti" per demonizzare la pratica della sperimentazione animale. Se gli anti-vivisezionisti sono in possesso di modi per sostituire la sperimentazione nessuno userebbe animali per testare i farmaci, mi sembra abbastanza ovvio. La verit? ? che i cosiddetti metodi alternativi sono COMPLEMENTARI alla sperimentazione, non la possono sostituire.

Non confondiamo i termini.

 

http://www.mariantoniettafarinacoscioni.it/radicalmente/1178-a-proposito-di-sperimentazione-con-gli-animali.html

 

"La verit?"?

 

Se per te ? "verit?", non vedo motivi per cui dialogare.

 

Ho letto l'articolo: ? quasi del tutto tautologico, si basa sulle risultanze di un sistema, quello attuale, basato prevalentemente sulla vivisezione. Quindi lascio immaginare la sua validit?. Non si ci pu? basare sul "ho sentito", "ho letto" (come scrive l'autrice del blog) senza approfondire adeguatamente.

 

Se invece non ti va affatto di approfondire l'altra campana, magari perch? ? molesto il mio richiamo a farlo, sei liberissimo.

 

Io per cinque anni l'ho fatto, ho approfondito il tema con letture di tante campane, quindi non parlo attraverso veloci ricerche su internet.

 

Ma allora, se si sceglie di non approfondire, non si pu? affatto dire o scrivere "la verit? ? che...".

 

http://www.hansruesch.net/

Modificato da sundance76

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Ormai il termine vivisezione si ? largamente affermato come sinonimo di sperimentazione animale.

Non ? che se cavi gli occhi a un cane vivo e la chiami sperimentazione sugli animali ? una cosa meno cruenta che se la chiami vivisezione.

 

Sul secondo punto il dibattito ? aperto, quindi non si pu? affermare come una certezza l'insostituibilit? della vivisezione.

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. Se gli anti-vivisezionisti sono in possesso di modi per sostituire la sperimentazione nessuno userebbe animali per testare i farmaci, mi sembra abbastanza ovvio.

 

Mi era sfuggita questa.

 

Non ? affatto "ovvio".

 

In realt? ? tutto il contrario.

 

La sperimentazione animale ? un grossissimo affare, non serve per fare del bene agli uomini, ma per accrescere i fatturati delle Case farmaceutiche e le pubblicazioni degli illustri "ricercatori".

 

Te lo dico in tutta sincerit?. o non sono animalista per moda o per snobismo, n? tantomeno per denaro.

 

Fatti un giro sul sito che sto segnalando da tempo. Non te ne pentirai.

 

EDIT:

 

Qualcuno ha letto questa lista di FAQ?

 

Una realt? per me dolorosissima.

 

Da anni ho studiato a fondo la vivisezione, e ci sono ancora in giro tante "persone" che credono davvero che uccidere animali, dopo mille sofferenze, sia utile per i farmaci da somministrare all'uomo.

 

In realt? c'? una torta ultramiliardaria che i laboratori si spartiscono.

 

Vorrei segnalare le "FAQ" a cui Hans Ruesch, pilota in giovent?, poi romanziere, e infine paladino perseguitato della lotta contro la vivisezione, risponde nel suo sito:

 

 

VIVISEZIONE ? Risposte alle solite domande

 

D: Preferireste che si facciano esperimenti sugli esseri umani piuttosto che sugli animali?

 

R: Al contrario. Vogliamo che si smetta di sperimentare sull?uomo, come viene fatto continuamente, e proprio perch? gli esperimenti sugli animali non portano a conclusioni valide.

 

 

 

D: Allora come possiamo creare nuovi farmaci?

 

R: La vostra domanda presuppone che abbiamo sempre bisogno di nuovi medicamenti e che le probve sugli animali ci danno informazioni esatte sui loro effetti. Entrambe le supposizioni sono sbagliate.

 

 

 

D: Volete dire che non abbiamo bisogno di nuovi farmaci?

 

R: Solo l?industria farmaceutica ne ha bisogno, per rimpiazzare quelli di cui l?inutilit? e pericolosit? non possono pi? essere ignorate. La maggior parte dei 205.000 farmaci sviluppati fino al 1975, quando per la prima volta pubblicammo questa cifra hanno dovuto essere ritirati perch? gli esperimenti sugli animali avevano condotto gli ingenui ricercatori a conclusioni errate. Orami ? impossibile calcolare quanti nuovi farmaci siano stati sviluppati nell?ultimo quarto di seoclo, e quante nuove malattie, allergie, squilibri mentali essi hanno generato.

 

 

 

D: Di quanti farmaci abbiamo effettivamente bisogno?

 

R: Anni fa l?Organizzazione Mondiale della Sanit? (OMS) pubblic? una lista di soli 250 farmaci che considerava ?essenziali?. Anche questa cifra modesta era dieci volte superiore a quella specificate dalla commissione medica del Presidente cileno Allende, il quale era un medico. Poi l?Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO) pubblic? un elenco di 26 medicamenti ?veramente essenziali?, che in seguito furono ridotti a solo 9, come riport? l?autorevole Weltwoche di Zurigo il 14 ottobre 1981. E quale di questi era in testa dei 9 ?particolarmente essenziali?? La nostra vecchia Aspirina! Scoperta giusto pi? di un secolo fa ? senza sperimentazione animale, poich? per molti animali essa ? mortale.

 

 

 

D: ? possibile riconoscere l?efficacia d?un farmaco senza prima sperimentarlo sugli animali?

 

R: Certamente. In realt?, i farmaci che hanno dimostrato il loro valore terapeutico non sono stati trovati sperimentandoli sugli animali. Hanno origine vegetale ed erano conosciuti gi? nell?antichit?, quando molto saggiamente non venivano provati sugli animali.

 

 

 

D: Questi farmaci utili non sono stati adottati anche dall?industria farmaceutica?

 

R: Alcuni s?, ma in modo errato. Per produrli in massa (cio?, per guadagnare in fretta molto denaro), l?industria chimica ha tentato di sintetizzarne gli agenti benefici ? ha cercato di riprodurli artificialmente ? ma spesso con risultati disastrosi.

 

 

 

D: Pu? fornirci pi? informazioni al riguardo?

 

 

R: La ?Rauwolfia serpentina?, per esempio, ? una pianta originaria dell?India della famiglia delle Apocinacee che ? stata utilizzata per secoli e contiene importanti alcaloidi terapeutici, compresa la Reserpina, che abbassa la tensione arteriosa, e l?Ajmalina, un regolatore cardiaco. Al suo stato naturale, questa pianta contiene tracce di elementi e Sali che la rendono facilmente assimilabile, e in pi? le sostanze vitali naturali che nessuna analisi chimica ? in grado di individuare e quindi di riprodurre. Allora gli affaristi dei laboratori si sono messi a isolare la Reserpina, a ricrearla chimicamente e a prescriverla allo stato puro, fino a che divenne evidente, dopo una ventina d?anni, che questo preparato artificiale, cio? l?imitazione chimica del prezioso prodotto naturale, provocava il cancro del seno come pure serie depressioni negli esseri umani ? conseguenze che vari anni di prove sugli animali non avevano fatto prevedere e che la pianta naturale non produce affatto.

 

 

 

D: Ma supponiamo che dovessimo testare un nuovo farmaco: non sarebbe prudente provarlo prima sugli animali?

 

R: Certamente no. Tutti i numerosi disastri terapeutici del 20o secolo si sono prodotti perch? ci si fidava dei risultati degli esperimenti fatti sugli animali. Prima dell?introduzione massiccia di questi test, non c?erano state simili catastrofi.

 

 

 

D: I test sugli animali non possono dirci, per esempio, se un nuovo farmaco causer? delle deformazioni al feto?

 

 

R: Possono solo disinformarci, come ? accaduto con il Talidomide ? che fu il primo caso, e per questo il pi? noto e il pi? clamoroso, di tutti quelli che seguirono. Dopo essere stato testato massicciamente sugli animali per tre anni (secondo la rivista americana Time del 13 febbraio 1962), il talidomide era stato raccomandato specificamente alle donne incinte come un calmante totalmente innocuo. Dopo la famosa tragedia, i test sugli animali vennero moltiplicati, professatamente con lo scopo di evitare altre tragedie simili, ma con il risultato opposto: da allora i casi di neonati deformi si sono moltiplicati anzich? diminuire. (Per ulteriori informazioni, vedi capitolo ?Il caso del Talidomide? in Imperatrice Nuda). D?altra parte, se l?Aspirina fosse stata preventivamente testata sugli animali, questo farmaco, che ? il pi? diffuso e il meno pericoloso, non sarebbe probabilmente mai entrato in uso poich? ? mortale per molte specie di animali. Dunque le prove sugli animali possono anche bloccare l?utilizzazione di prodotti utili per l?uomo.

 

 

 

D: Allora voi considerate le prove sugli animali un errore?

 

 

 

R: E non siamo i soli. Migliaia di esperti indipendenti sono dello stesso avviso. Il pubblica ignora che a costoro i mass-media non danno voce in capitolo, poich? dipendono per la loro sopravvivenza interamente dalla pubblicit? della petrolchimica con la massa dei suoi prodotti, che producono pi? dell?80% degli annunci che li tengono in vita: per cosmetici, prodotti casalinghi e di bellezza, medicinali, coloranti, smalti, vernici, gomme, pneumatici e via di seguito, dei quali la sola ditta tedesca Henkel, per esempio, si vanta d?aver sul mercato pi? di ottomila nominativi differenti. I mass-media non possono permettersi di diffondere notizie invise ai loro principali inserzionisti e non lasciano filtrare che le controverit? diffuse dai portavoce dell?industria..

 

 

 

D: Allora perch? le autorit? sanitarie richiedono questi test?

 

 

 

R: Le sedicenti autorit? sanitarie non sono che delle marionette fornite dall?industria chimica. Dove altrimenti si troverebbero gli ?esperti? di medicinali se non nell?ambiente che li fabbrica? Gli esperimenti sugli animali hanno solo lo scopo di creare degli alibi. Ogni volta che un nuovo farmaco produce un disastri, i fabbricanti possono discolparsi dicendo di aver coscienziosamente eseguito tutti i test di sicurezza prescritti. Ma guardandosi bene dal ricordare che a prescrivere questi test equivoci e fallaci erano stati essi stessi.

 

 

 

D: Volete insinuare che questi test non costituiscono alcuna garanzia per il pubblico?

 

 

 

R: Non solo questo. Prima dell?introduzione dei test massicci sugli animali non c?erano state le tragedie terapeutiche dei nostri giorni, che si fa di tutto per nascondere al grande pubblico. I prodotti testati su animali hanno creato un mucchio di nuove malattie.

 

 

 

D: Per esempio?

 

 

 

R: La Neuropatia Mielo-Ottica Subacuta (SMON) ? una malattia molto grave de; sistema nervoso che ha condotto alla paralisi, alla cecit? e anche alla morte decine di migliaia di persone, soprattutto in Giappone, dove ci sono state 30.000 vittime e una lunga serie di processi a carico dei fabbricanti di Basilea.

 

 

 

D: Altri esempi?

 

 

 

R: Il Diethyl-Stilboestrol (conosciuto come Destilbene in Francia e DES negli Stati Uniti), un ormone sintetico estensivamente testato sugli animali e prescritto alle donne incinte per proteggerne la gravidanza, si ? dimostrato capace di provocare il cancro (della vagina) alle figlie di queste donne quando entrano nell?et? della fertilit? (vedi capitoli ?Il caso dello Stilbestrolo? e ?Apprendisti stregoni? in Imperatrice Nuda). Questi non sono che due esempi in mezzo a una moltitudine. La Food and Drug Administration, l?autorit? di vigilanza sui medicamenti e gli alimenti negli Stati Uniti, ha rivelato che in un anno circa un milione e mezzo di persone vengono ospedalizzate in seguito agli effetti dei farmaci e pi? di 100.000 ne muoiono.

 

 

 

D: La situazione ? cos? anche in Europa?

 

 

 

R: Certo. Soprattutto nei paesi dove con la complicit? dei governi e delle autorit? sanitarie, l?industria chimica ? riuscita a imporre a un pubblico superstizioso la fede cieca nei poteri magici della ?medicina moderna? come una sorta di nuova religione.

 

 

 

D: Vorreste dire che la gente viene ingannata di proposito?

 

 

 

R: Proprio cos?. Dal potere, per favorire l?onnipossente industria petrolchimica, l?unica al mondo che ? ancora pi? redditizia dell?industria della guerra e non meno letale, anche se i danni che produce sono meno appariscenti perch? a lunga scadenza.

 

 

 

D: Come potete fare una simile affermazione?

 

 

 

R: Perch? prima o poi ogni guerra finisce, mentre la guerra della medicina istituzionalizzata contro la salute non finisce mai. Per i governi, i posti di lavoro sono ben pi? importanti che non la salute dei loro cittadini. ? per questo che fin dalla pi? tenera et?, le persone vengono rese farmaco-dipendenti e medico-dipendenti, col pretesto che ci? sia nel loro interesse anzich? nell?interesse dell?industria. In questa frode, i genitori sono complici innocenti, essendo stati allevati pure loro in quest?ottica.

 

 

 

D: Com?? la situazione in Svizzera?

 

 

 

R: Come potrebbe essere altrimenti in un paese dominato dall?industria chimica? In Svizzera non ci sono meno medici fuorviati, terapie nocive, politicanti venali e giornalisti obbedienti che altrove.

 

 

 

D: Intanto come combattere il cancro, le malattie del cuore e l?ipertensione senza ricerca sugli animali?

 

 

 

R: Sebbene da pi? di due secoli a questa parte milioni di animali siano stati sacrificati per la ricerca sul cancro e delle malattie cardiache, questi mali non hanno fatto che aumentare anno per anno. Le loro cause sono ben conosciute e le malattie potrebbero essere evitate da misure preventive. Ma con la prevenzione non c?? da guadagnare soldi, mentre le malattie e la sedicente ?ricerca? ne apportano a bizzeffe. Basta pensare ai miliardi estorti ogni anno con promesse da marinaio a un pubblico ingenuo e terrorizzato dai vari Telethon e lotterei di Capodanno. Nessuno sa dove vanno a finire questi miliardi. Si fa credere alla gente che non hanno bisogno di fare alcuno sforzo personale per la loro salute, che basta comprare le capsule e pillolette fabbricate per loro da un?industria filantropica. Intanto le malattie rimangono e aumentano, mentre ogni anno i fondi si rinnovano.

 

 

 

D: Il diabete non ? stato debellato grazie alla sperimentazione sui cani?

 

 

 

R: Non ? stato debellato affatto. Anzi, ha cominciato ad aumentare quando venne introdotta l?insulina negli anni venti, allorch? il diabete era ancora una malattia rarissima. Lo si pu? curare, e meglio ancora prevenire, con la dieta giusta. A lungo andare, l?assunzione quotidiana di insulina produce problemi cardiocircolatori, cecit?, cancrena pancreatica e porta irrimediabilmente a una morte precoce. Il suo uso incoraggia il paziente a trascurare la dieta che potrebbe guarirlo, e provoca l?atrofia totale della ghiandola pancreatica, che con la dieta adatta avrebbe potuto essere stimolata a rinforzarsi, per? solo senza la somministrazione d?insulina. Tanto vero che ? solo dopo l?introduzione dell?insulina che il diabete ha incominciato ad aumentare fino a essere oggi la terza causa di tutti i decessi negli Stati Uniti, preceduta soltanto dal cancro e dalle malattie cardiovascolari. Un bel successo!

 

 

 

D: Bene, lasciamo perdere l?insulina. Ma almeno la Penicillina non ? stata scoperta grazie alla sperimentazione animale?

 

 

 

R: Al contrario. Ha rischiato di non venire mai scoperta proprio a causa della sperimentazione animale. Secondo i suoi stessi scopritori (Fleming, Florey e Chain), non sarebbe probabilmente mai stata utilizzata se fosse stata testata dapprima, come previsto, sui porcellini d?India, poich? per loro la penicillina ? mortale. Ma a quel momento, tutti i porcellini d?India nel laboratorio erano gi? stati uccisi, per cui al loro posto vennero utilizzati dei topi, i quali, a differenza dei porcellini d?India, sono immuni alla penicillina.

 

 

 

D: Ma non ? vero che almeno per stabilire il dosaggio giusto bisogna provarlo sugli animali?

 

 

 

R: Come pu? esser vero, visto che certe specie d?animali tollerano pi? di 100 volte pi? e altre oltre 100 volte meno di alcune sostanze che non l?uomo? Del resto anche tra due individui della stessa specie, perfino tra due fratelli, possono riscontrarsi enormi differenze di tolleranza. Inoltre, molti esperti oggi pensano che gli antibiotici abbiano fatto pi? male che bene.

 

 

 

D: Com?? possibile?

 

 

 

R: Con gli anni, la somministrazione massiccia e indiscriminata di antibiotici, impiegati anche profilatticamente, ha finito col produrre, per la legge Darwiniana della sopravvivenza dei pi? forti, nuovi ceppi di batteri, pi? resistenti dei precedenti e immuni anche a tutti i nuovi antibiotici che sono stati sviluppati dopo che la penicillina aveva perduto la sua efficacia. Cos? gli apprendisti stregoni dei laboratori possono vantarsi d?essere riusciti a sviluppare esseri umani sempre pi? fragili e nel contempo ceppi di batteri sempre pi? forti. Del resto, ?antibiotico? significa ?ostile alla vita?. In verit? gli unici prodigi che questi nuovi prodotti hanno compiuto sono stati per i conti bancari dei loro fabbricanti.

 

 

 

D: Quali sono i metodi di ricerca senza animali?

 

 

 

R: Il pi? importante ? l?osservazione clinica, che ha gi? risolto tanti problemi del passato da parte di medici interessati a scoprire la causa delle malattie, piuttosto che trovare nuovi modi d?infliggerle, come fanno i ?ricercatori? odierni. Inoltre, per studiare reazioni a una nuova sostanza, al posto di animali vivi, che reagiscono in modo diverso da noi, si possono utilizzare culture di cellule, di tessuti e di organi umani, disponibili senza limiti da biopsie, operazioni chirurgiche, cordoni ombelicali, placente e cos? via, che danno risultati molto pi? affidabili proprio perch? sono d?origine umana.

 

 

 

D: Allora perch? non si utilizzano pi??

 

 

 

R: Perch? non c?? ignoranza pi? tenace di quella dei dotti, prigionieri dei loro dogmi. I nostri ricercatori vivono ancora nel secolo scorso. L?uso di metodi progressivi presuppone un po? di preparazione o perlomeno un?intelligenza media ? laddove qualsiasi idiota pu? mettersi a squartare o avvelenare animali vivi per poi riferire ci? che vede. Che tali esperimenti siano validi o meno per la medicina umana, non interessa questi signori ossessionati dalla sperimentazione animale.

 

 

 

D: ? la sola ragione?

 

 

 

R: Certo che no. La vivisezione ? divenuta un immenso business al quale i profittatori non vogliono pi? rinunciare, un?industria estremamente lucrativa che opera nel buio, poich? i media hanno il divieto perentorio di parlarne: grandi allevamenti, per lo pi? sotterranei, di animali condannati a venire al mondo in un habitat di cemento e di morirci senza mai aver visto la luce del giorno, n? altri esseri umani se non i loro torturatori; e poi tutta l?infrastruttura di fabbriche di gabbie, di incubatrici, di mangimi in pillole, di apparecchi di contenzione, di strumenti elettronici d?analisi e di tortura sempre pi? sofisticati. I soli Stati Uniti consumano pi? di 100 milioni d?animali da laboratorio all?anno, l?Europa certamente ben presto altrettanti dopo che Bruxelles ha imposto questi test fraudolenti a tutti i membri del Mercato Comune per sostenere i commercio della malattia.

 

 

 

D: Ma non ? vero che la speranza di vita ? stata allungata grazie ai vaccini?

 

 

 

R: Gli storici della medicina non sono di questo parere, poich? il declino delle malattie infettive, e quindi l?aumento della speranza di vita, ? cominciato mezzo secolo prima dell?inizio delle vaccinazioni, Fu il risultato di un miglioramento delle condizioni igieniche e della qualit? di vita conseguente all?evoluzione industriale. Nel Medioevo gran parte della popolazione moriva di fame e dormiva nella paglia insieme ai topi, condizioni in cui soprattutto i bambini non sopravvivevano alle malattie.

 

 

 

D: Come furono debellate le grandi epidemie del passato se non con le vaccinazioni?

 

 

 

R: Tutte le epidemie seguono un ciclo, checch? facciano le autorit? sanitarie: sorgono (di solito in aree sovrappopolate, il che compromette anche le condizioni igieniche), crescono inarrestabilmente fino a toccare il loro azimut, poi declinano e finalmente scompaiono. Le inoculazioni sono sempre state iniziate quando il declino era gi? molto avanzato, e le infezioni hanno immancabilmente registrato una recrudescenza dopo ogni inoculazione di massa, per poi riprendere il loro declino precedente, come dimostrano chiaramente i grafici del Dott. Buchwald e altri ricercatori in materia. La grande peste bubbonica del Medioevo, che decim? la popolazione di tutta Europa, scomparve da s?, senza il minimo intervento. La febbre puerperale, che in passato faceva stragi di neonati e giovani madri, ? praticamente scomparsa grazie alle misure igieniche imposte dal Semmelweis molti anni prima dell?avventio di Pasteur (vedi Imperatrice Nuda, capitolo ?La chirurgia?)

 

 

 

 

 

D: Il vaiolo non ? stato debellato mediante la vaccinazione?

 

 

 

D: Al contrario. L?Inghilterra, che ? stato il primo paese a introdurre l?obbligo della vaccinazione contro il vaiolo nel 19? secolo, ? stato anche il primo paese a scoprirne il pericolo e ad abbandonarne l?obbligo gi? prima della fine dello stesso secolo. Come risultato, durante tutto il 20o secolo l?Inghilterra ha conosciuto meno casi di vaiolo che tutti gli altri paesi dove la vaccinazione era obbligatoria (vedi Imperatrice Nuda, capitolo ?Vaccini, confusioni ecc.?).

 

 

 

D: ? veramente impossibile stabilire con certezza se una inoculazione ha raggiunto il suo scopo?

 

 

 

R: Per una risposta scientificamente valida, si dovrebbe esporre un folto gruppo d?individui non vaccinati ad un?infezione virulenta e poi confrontarlo con un gruppo equivalente d?individui vaccinati, esposti alla medesima infezione. Evidentemente, non lo si ? mai fatto.

 

 

 

D: L?esplosione demografica del Terzo Mondo non ? una prova che la vaccinazione protegge contro le malattie?

 

 

 

R: L?introduzione di programmi di vaccinazione sistematica ? sempre accompagnata da misure d?igiene e da un miglioramento della qualit? della vita. ? nomale che pi? nutrimento e meno sporcizia abbiano effetti positivi sulla speranza di vita.

 

 

 

D: Non sar? dunque mai possibile stabilire con certezza gli effetti positivi di una vaccinazione di massa?

 

 

 

R: Finora ? stato solo possibile provare irrefutabilmente quali terribili danni i vaccini possono produrre. Esistono libri interi al riguardo. Possono essere consultati nelle biblioteche. Ma adesso non parliamo della fondatezza o meno delle vaccinazioni, che ? un capitolo a parte, ma dell?opportunit? o meno di sviluppare i vaccini su animali. E quelli non prodotti sui animali si sono dimostrati molto meno rischiosi.

 

 

 

D: Per esempio?

 

 

 

R: Per produrre vaccini ci suole un materiale biologico di base che non deve necessariamente essere costituito da animali viventi. In Russia, per esempio, quasi tutti i vaccini sono prodotti sui uova di anatra. Anche le colture di cellule umane rappresentano un terreno di sviluppo molto meno pericoloso.

 

 

 

D: La Polio non ? stata debellata grazie agli esperimenti sulle scimmie?

 

 

 

R: ? quanto si credeva una volta. Oggi si sa che ? vero precisamente il contrario. Anche le campagne antipolio vennero messe in atto quando l?epidemia era gi? in declino. Cominci? a regredire in tutti i paesi non vaccinati nella stessa misura come nei paesi vaccinati. Questi ultimi, peraltro, subirono la solita recrudescenza della malattia subito dopo l?imposizione della vaccinazione. Particolarmente grave ? stato il caso del Brasile, dove non c?era mai stata un?epidemia di polio fino al giorno in cui gli venne imposta la vaccinazione.

 

 

 

D: Questo vaccino ha realmente provocato tante catastrofi?

 

 

 

R: S?, oltre al sospetto di aver scatenato l?AIDS. Nel 1983, per esempio ? 30 anni dopo la pretesa eliminazione della Polio ? ci furono scandali negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Nuova Zelanda, presto soffocati, riguardo a questo vaccino. Le culture di tessuti dei reni di scimmia, sulle quali sia Salk che Sabin avevano sviluppato i loro vaccini, si dimostrarono molto nocive, precisamente perch? erano di origine animale. Fu in questa occasione che si cap? per la prima volta che dei virus congeniti, cio? innati, naturali per un animale e dunque innocui per lui, possono diventare virulenti quando saltano la barriera della specie, come quando vengono immessi nell?uomo. Questa scoperta port? alla produzione di un nuovo vaccino contro la Polio, molto pi? sicuro, coltivato su culture di cellule diploidi umane (v. capitolo ?Vaccini cancerogeni? in Imperatrice Nuda).

 

 

 

D: Un articolo sull?Osservatore svizzero-tedesco affermava tempo fa che ? impossibile provare la presenza della tubercolosi in un malato senza sperimentazione animale. ? vero?

 

 

 

R: Nemmeno per sogno. Questo genere di controverit? scientifiche in favore della necessit? della vivisezione e l?eccellenza miracolosa della medicina ufficiale appaiono continuamente sulla stampa svizzera, che allo stesso tempo rifiuta di pubblicare tutte le opinioni contrarie.

 

 

 

D: Allora non ? vero che non si pu? provare la presenza della tubercolosi senza ricorrere agli animali?

 

 

 

R: Per parecchi anni, ricercatori incapaci di concepire un metodo diverso non avevano trovato di meglio per constatare la presenza o meno della tubercolosi in un paziente se non iniettare un miscuglio di sue materie organiche ? tra cui un po? di saliva, di pituita, di succhi gastrici e di urina ? in un porcellino d?India e poi attendere varie settimane per vedere se l?animale sviluppava o non sviluppava la tubercolosi. I risultati ? come sempre nel caso della sperimentazione animale ? non erano affidabili. Da allora, i ricercatori pi? dotati hanno pensato di coltivare ?in vitro? i batteri del paziente, cio? fuori da un corpo animale, in un brodo di cultura di queste sostanze, di modo che oggi l?esame si svolge per mezzo del solo microscopio e d? risposte sicure e immediate. Ma esistono sempre ancora ricercatori ottusi che se non ci va di mezzo un animale preferirebbero cambiare mestiere.

 

 

 

D: Come la mettiamo con la chirurgia? Come si pu? sviluppare la destrezza manuale senza prima esercitarsi sugli animali?

 

 

 

R: Permettete una controdomanda: vi lascereste operare da un veterinario? Perch? no? Vi risponderemo con le parole di Lawson Tait, il grande chirurgo inglese che alla fine del 19o secolo svilupp? tutta una gamma di tecniche operatorie fondamentali seguite ancora oggi. Dopo anni di allenamento su animali, Tait fin? per sconfessarne totalmente la validit? e si elev? contro la sperimentazione sugli animali con una vera e propria campagna di conferenze e pubblicazioni intese per i propri colleghi. Scrisse tra l?altro: ?Come metodo di ricerca, la sperimentazione su animali vivi ha condotto tutti coloro che l?hanno praticata a conclusioni errate, e i loro rapporti abbondano di casi in cui non solo animali sono stati inutilmente sacrificati, ma dove in seguito a questi errori, anche molti esseri umani si sono aggiunti al numero delle vittime?.

 

 

 

D: Allora come fa un chirurgo ad acquisire la destrezza manuale che gli occorre?

 

 

 

R: Abel Desjardins, gi? professore di chirurgia al?Universit? di Parigi, ha risposto a questa domanda una volta per tutte nel corso di una conferenza a Ginevra.: ?Si comincia come assistente di un chirurgo esperto. Dapprima si osserva, poi si assiste il chirurgo esperto, un gran numero di volte. Sar? lui che decider? quando l?allievo pu? passare alla sua prima operazione. Si comincia con casi semplici, in cui s?invertono i ruoli, ? il maestro che osserva, pronto a intervenire se l?allievo fa uno sbaglio o ? in difficolt?. Si passa progressivamente a casi pi? complicati. ? questo il metodo per la formazione del chirurgo e io sostengo categoricamente che non ne esistono altri. L?esercitazione su cani, come venne provato una volta, non pu? condurre che a fallimenti pietosi. Un chirurgo cosciente della sua arte non pu? appendere niente da tali pratiche, al contrario, diventer? un chirurgo pericoloso?. (Per maggiori dettagli, v. capitoli ?Chirurgia?e ?Formazione del chirurgo? in Imperatrice Nuda).

 

 

 

D: Se ? come dite, perch? questi fatti non sono generalmente conosciuti?

 

 

 

R: Perch? l?informazione pubblica, soprattutto in medicina, ? manipolata, non solo dai mass-media, ma anche dalle lobbies, i gruppi di pressione al soldo del business petrolchimico che in ogni paese lavora in collusione con le autorit? sanitarie e il corpo medico. ? una coalizione altrettanto potente quanto lo fu in passato la Chiesa del medioevo. In svizzera, per esempio, l?industria chimica, ancor pi? che nelle altre sedicenti democrazie, ? cos? potente che si identifica con il potere politico. Scrisse un umorista tedesco: ?In Svizzera non c?? censura, per? funziona?.

 

 

 

D: Vorreste insinuare che non tutti i medici s?ispirano ad alti ideali umanitari, al punto da lasciarsi a volte manipolare dall?industria?

 

 

 

R: Proprio cos?. Mediante generose donazioni in nome del ?progresso medico?, l?industria chimica si assicura la complicit? delle Facolt? universitarie, tanto che queste si guardano bene dal rivelare agli studenti di medicina che la salute non la si acquista in farmacia e tantomeno lasciandosi iniettare veleni nel sangue fin dalla nascita, ma che dipende unicamente dagli alimenti che si ingeriscono, dai liquidi che si bevono e dall?aria che si respira. Medici onesti e intelligenti che prescrivono rimedi naturali, comprovatamente sicuri ed efficaci, vengono denunciati come ?ciarlatani? dai ciarlatani che dirigono la medicina istituzionalizzata e rischiano l?espulsione dall?ordine dei medici, se non addirittura la prigione.

 

 

 

D: L?Accademia Elvetica delle Scienze Mediche non ha pubblicato un manuale d?etica al fine di proteggere gli animali di laboratorio?

 

 

 

R: Questo si ? rivelato come ancora una nuova frode quando si ? scoperto che tale organizzazione, dal titolo altisonante ? camuffato da ?Fondazione? ? ? stata fondata dall?industria chimica, che la finanzia.

 

 

 

D: Voi allora negate qualsiasi fine filantropico a questa industria?

 

 

 

R: Cosa pensate voi di una industria che scarica sulle popolazioni del terzo Mondo medicamenti che era stata costretta a ritirare dai propri mercati perch? ne erano stati scoperti gli effetti letali?

 

 

 

D: Le imprese chimiche non hanno minacciato di dislocarsi all?estero se la vivisezione venisse abolita in Svizzera?

 

 

 

R: ? un bluff, per spaventare i politici e la popolazione. Hanno gi? da tempo stabilito fabbriche in paesi esteri dove la mano d?opera ? molto meno cara, ma manterranno sempre la loro sede in Svizzera, perch? non possono fare a meno della protezione del proprio governo a livello politico e internazionale. D?altronde, noi non chiediamo all?industria di rinunciare alla vendita di prodotti lucrosi destinati ai sognatori, ma di cambiare la loro metodologia di ricerca e di mercato. Un?industria che ? riuscita per un secolo a spacciare prodotti cancerogeni come cure contro il cancro, riuscir? sicuramente a vendere con profitto anche dei prodotti un po? meno nefasti.

 

 

 

D: E il fattore Rhesus? Non ? stato scoperto mediante esperimenti sulle scimmie, come indica il nome?

 

 

 

R: Il fattore Rhesus ? stato scoperto, come tutto il resto, dapprima su un essere umano e in seguito ? stato riprodotto sugli animali. Nel 1939 Levine e Stetson avevano scoperto un nuovo antigene (sostanza che causa la formazione di anticorpi nel sangue) nel siero di una donna che dopo un aborto aveva subito una trasfusione da suo marito, con gravi conseguenze. Descrisse l?agglutinina (sostanza che produce l?agglutinazione dei globuli rossi nel sangue) senza darle un nome. Se glielo avessero dato il ?fattore Rhesus? avrebbe oggi un nome diverso.[1] Un anno dopo, Landsteiner e Wiener scoprirono che quando si inietta del sangue di una scimmia Macaco Rhesus nel peritoneo di un coniglio, un agglutinante appare nel sangue del coniglio che ? simile (ma non identico) all?agglutinina descritta da Levine e Stetson, e la designarono con le iniziali ?RH?, per ?Rhesus".[2]

 

 

 

D: Un?ultima domanda: perch? vi date pi? da fare per gli animali che non per i nostri simili?

 

 

 

R: Invece ci sembra che tutto quel che abbiamo detto dimostra che ci siamo altrettanto da fare per l?umanit?, e certo ben pi? che tutta l?industria chimica, i mass-media, il corpo medico e i governi messi insieme. Per loro, la ?salute dei cittadini? e ?dei nostri figli? non sono che scaltri pretesti per mantenere bene imbottite di soldi le loro poltrone.

Modificato da sundance76

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Negli anni '30 in Italia e Germania era vietato fondare un partito, anzi, era reato avere un pensiero politico differente da quello unico e totalitario al potere.

 

Insomma, le leggi devono anche rispondere al sentire comune di una societ?. E se una "legge" non risponde pi? alla coscienza di una societ?, il cominciare a trasgredirla ? solo l'inizio della sua cancellazione.

 

E per fortuna, anche grazie alle maggiori possibilit? di comunicazione attuali, la comunit? sta prendendo piena coscienza dell'inutilit? e dei danni di una pratica barbarica come la vivisezione (ma lucrosa e vantaggiosa per una ristretta casta di ricercatori e di Case farmaceutiche).

 

 

Proprio per evitare di dover obbedire a leggi ingiuste il nostro sistema si ? dotato di una costituzione con una Corte Costituzionale che funziona da giudice delle leggi.

 

Siccome non viviamo per fortuna nella Germania o nell'Italia degli anni '30 .. penso che la soluzione sia agire attraverso gli strumenti di democrazia per l'abolizione della normativa.

 

Oltretutto, torno a far notare che nei blitz non ? stata trasgredita la legge sulla vivisezione, ma quelle sulla propriet? e il domicilio.

 

 

A me sembra molto pi? ingenuo pensare che le regole democratiche non abbiano pure loro i propri limti.

L'America per esempio era una democrazia eppure esisteva la segregazione contro gli afroamericano e solo infrangendo le leggi che la permettevano si ? arrivati a un cambio di rotta.

Come diceva il saggio "Rispettare le leggi non ? una virt? a priori".

 

Limiti che per? non autorizzano a prendere scorciatoie facili cercando di arrivare al risultato con la forza invece che utilizzando le armi della legalit?, tanto pi? se si ritiene di aver ragione.

Se decido di violare la legge per un mio ideale, poi per? non posso pensare che l'ordinamento, che ? codificato in un certo modo, chiuda un'occhio o mi faccia uno sconto. Se reco un danno ad un'attivit? che secondo le leggi in vigore (giuste o sbagliate ..) svolge un'attivit? lecita, dovr? rimborsare il danno.

 

Insomma, qui da parte mia non si vuole far passare una sorta di idea di intangibilit? della legge sulla vivisezione solo perch? legge. Quello che dico io (sul tema Green Hill che immagino copra la vicenda dei blitz) ? che l'uso della violenza e dell'illegalit? per contrastare Green Hill non sono la soluzione al grave problema della vivisezione, ma un altro disvalore.

 

Sono peraltro grato dei messaggi che ho letto che mi hanno chiarito l'idea sul tema vivisezione e sperimentazione animale.

Modificato da Phoebe4Ever

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Limiti che per? non autorizzano a prendere scorciatoie facili cercando di arrivare al risultato con la forza invece che utilizzando le armi della legalit?, tanto pi? se si ritiene di aver ragione.

Se decido di violare la legge per un mio ideale, poi per? non posso pensare che l'ordinamento, che ? codificato in un certo modo, chiuda un'occhio o mi faccia uno sconto. Se reco un danno ad un'attivit? che secondo le leggi in vigore (giuste o sbagliate ..) svolge un'attivit? lecita, dovr? rimborsare il danno.

 

Insomma, qui da parte mia non si vuole far passare una sorta di idea di intangibilit? della legge sulla vivisezione solo perch? legge. Quello che dico io (sul tema Green Hill che immagino copra la vicenda dei blitz) ? che l'uso della violenza e dell'illegalit? per contrastare Green Hill non sono la soluzione al grave problema della vivisezione, ma un altro disvalore.

 

Sono peraltro grato dei messaggi che ho letto che mi hanno chiarito l'idea sul tema vivisezione e sperimentazione animale.

 

 

Chiaro, questo era sottinteso nel mio discorso.

Resta il fatto che i manifestanti che pur sicuri di beccarsi una denuncia hanno provveduto a liberare un bel po' di cuccioli detenuti a Green Hill hanno solo la mia ammirazione.

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il prossimo che mi tira fuori la teoria che gli uomini sono pi? intelligenti degli animali lo invito a trovarsi da qualche parte per discutere dell'argomento:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2012/07/07/news/lennox_il_cane_condannato_a_morte_sembra_un_pit_bull_una_razza_illegale-38697949/

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il prossimo che mi tira fuori la teoria che gli uomini sono pi? intelligenti degli animali lo invito a trovarsi da qualche parte per discutere dell'argomento:

 

http://www.repubblica.it/esteri/2012/07/07/news/lennox_il_cane_condannato_a_morte_sembra_un_pit_bull_una_razza_illegale-38697949/

 

 

Prova a informarti sullo sterminio dei Rinoceronti che in 20 anni sono stati portati sull'orlo dell'estinzione solo perch? secondo la medicina tradizionale cinese il loro corno avrebbe chiss? quali propriet? benefiche (ovviamente false) e vedrai che al peggio non c'? mai fine.

 

rinoceronte-ucciso.jpg

 

poached_rhino.jpg

 

rinoceronti-uccisi-kalashnikov-300x235.jpg

Modificato da Leno

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finch? c'? gente ( ultracattolica, quindi ancora pi? grave) che dice che "fanno bene ad ammazzare i luridi tori nelle corride, non me ne pu? fregare minimamente visto che sono animali ", cosa vogliamo sperare

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Per comprendere la scienza sono essenziali le definizioni.

 

? considerata Sperimentazione Animale la totalit? degli esperimenti condotti sugli animali.

? un insieme ampio ed eterogeneo che comprende anche esperimenti di mera osservazione etologica che non contemplano alcun intervento sull?organismo della cavia studiata, come ad esempio la serie di esperimenti comportamentali svolti per mezzo della gabbia di Skinner.

 

La Vivisezione non ? che un sottoinsieme della Sperimentazione Animale. Come indica il nome, comprende quegli esperimenti che contemplano la dissezione (taglio) in vivo della cavia.

In genere si tratta di esperimenti di interesse fisiologico, gran parte della conoscenza della Fisiologia Animale ? stata ottenuta attraverso la vivisezione.

Va detto che ?vivisezione? non ? un termine in uso tra i ricercatori e non compare nelle pubblicazioni scientifiche in quanto ? un informazione imprecisa: non comunica nulla di ci? che ad uno scienziato interessa sapere. Nelle pubblicazioni scientifiche, la prima informazione che si deve comunicare ? il modello sperimentale usato (o studio in vivo, o su sezioni, fisiologico, o comportamentale) e successivamente va descritta esattamente la procedura eseguita. Dicendo ad uno scienziato ?ho fatto un esperimento di vivisezione? non gli si sta comunicando nulla.

 

I Test tossicologici costituiscono un altro sottoinsieme della sperimentazione animale, quello necessario a garantire la non tossicit? di un prodotto (farmaco o cosmetico) prima di immetterlo sul mercato. I test tossicologici rivestono interesse prevalentemente in ambito della Farmacologia.

 

Gli antivivisezionisti, confusi e disinformati a causa delle falsit? della propaganda antivivisezionista che plagia le loro menti, sono convinti che la sperimentazione animale consista esclusivamente nella farmacologia e la chiamano per giunta con il termini inappropriato ?vivisezione?.

 

Ovviamente la scelta del termine ?vivisezione? ? una mossa strategica della propaganda antivivisezionista, poich? tale termine evoca immagini cruente, viene utilizzato con l?obiettivo di diffamare l?intera sperimentazione animale. Ci? rientra perfettamente nel quadro nella propaganda animalista che si basa esclusivamente sul coinvolgimento emotivo e sulla distorsione dei fatti.

 

Qui la lista dei 50 disastri della sperimentazione ? stata ampiamente smentita.

Modificato da Eraserhead

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Mi fa piacere immenso perch? attraverso le vie legali - via maestra ancorch? apparentemente meno diretta di certe scorciatoie - si ? arrivati al risultato agognato.

Adesso speriamo cambi la normativa.

 

Gli animali non sono paragonabili alle persone, non hanno lo status giuridico n? la sacra intangibilit?, ma non debbono essere maltrattati specie gratuitamente. Sono esseri viventi, nei confronti dei quali l'ordinamento non ? indifferente.

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Gli antivivisezionisti, confusi e disinformati a causa delle falsit? della propaganda antivivisezionista che plagia le loro menti, sono convinti che la sperimentazione animale consista esclusivamente nella farmacologia e la chiamano per giunta con il termini inappropriato ?vivisezione?.

 

 

Se ? una tua opinione, dovresti precisarlo, perch? altrimenti altri possono dire lo stesso dei sostenitori della vivisezione.

 

 

 

Ovviamente la scelta del termine ?vivisezione? ? una mossa strategica della propaganda antivivisezionista, poich? tale termine evoca immagini cruente, viene utilizzato con l?obiettivo di diffamare l?intera sperimentazione animale. Ci? rientra perfettamente nel quadro nella propaganda animalista che si basa esclusivamente sul coinvolgimento emotivo e sulla distorsione dei fatti.

 

Ecco. Io potrei dire, al contrario, che il termine "sperimentazione animale" ? una mossa strategica per nascondere alla gente la realt? delle spaventose sofferenze, in gran parte inutili, che si infliggono agli animali.

 

 

Qui la lista dei 50 disastri della sperimentazione ? stata ampiamente smentita.

 

Io ho postato circa quattordici volte gli studi di Ruesch, compreso il suo primo libro scaricabile gratis integralmente, o anche articoli di riviste e giornali specializzati o meno. Nessuno li ha letti, a quanto pare, visto che nessuno ha citato o dibattuto su quella quantit? di argomentazioni, e per? si continua a discutere su questo tema.

 

Io invece ho la strana abitudine di leggere i link degli altri, e ho letto quella lista di confutazioni. Devo dire che mi appaiono quantomeno tendenziose, oltre che sorprendenti.

 

Tra i tanti, appunto sorprendente ? quello riguardo il disastro del Talidomide:

 

"Una delle leggende pi? utilizzate dalle persone contrarie alla sperimentazione animale riguarda appunto il talidomide, un farmaco contro la nausea in gravidanza che ha dimostrato avere effetti teratogeni e di far nascere bambini con focomelia ovvero senza gli arti superiori e inferiori e con le dita attaccate al tronco; non tutti per? sanno (o vogliono ricordare) che prima del rilascio il farmaco non era stato sperimentato sugli animali gravidi, cosa che, effettuata a posteriori, ha dimostrato dare gli stessi effetti visti negli esseri umani (per ulteriori informazioni rimando a questo articolo di OI su questo stesso blog, ben fatto riguardo l?argomento, con fonti e prove concrete); circa il DES la storia ? simile (anche temporalmente, visto che il farmaco ? stato sviluppato nello stesso periodo) e il farmaco ? stato approvato senza valutare sulle cavie gli effetti a lunga durata e valutando solo quelli a breve termine (vedi qui); questi errori si sono basati su una errata valutazione di cosa andava indagato e del sistema di approvazione dei farmaci negli anni ?50 ma per fortuna da quegli errori siamo andati molto avanti e, per esempio, abbiamo introdotto i test sugli animali gravidi".

 

Capite??

Dopo che nacquero circa tremila poveri bambini focomelici, questi benemeriti "sperimentatori animali" (non vivisezionisti, altrimenti si offendono per propaganda) a posteriori hanno ripetuto l' "esperimento" (io direi lo scempio) su animali gravidi, e hanno "verificato" gli "stessi effetti visti negli esseri umani", cio? l'orrore di cuccioli focomelici, senza arti, con falangi attaccate al tronco e altre mostruosit? di questo genere.

 

Capito che genio lo "sperimentatore animale"?

Dopo aver creato una mostruosit? che ha rovinato migliaia di vite umane, per essere certo della propria "invenzione", ha preferito distruggere l'esistenza di tanti altri animali, infliggendogli un'orrore da film di Frankenstein.

 

E' proprio vero che il vivisettore perde ogni traccia residua di umanit?, se mai l'ha avuta.

Modificato da sundance76

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Un articolo di questi giorni su "Il Fatto" per far capire qual ? l'unico vero interesse dell'industria farmaceutica (si chiama "profitto", non certo il debellare le malattie...):

 

Il nuovo business ? dare medicine ai sani

 

Il settore del farmaco scoppia di salute, e il mensile E, edito da Emergency, mette in fila i numeri per scoprire quanto vale ?Il business dei sani?, come titola la copertina del numero in edicola. Un business da primato, che nemmeno la crisi planetaria ha scalfito. ?Il giro d?affari delle aziende farmaceutiche nel mondo ha superato nel 2010 i 610 miliardi di euro, fatturato a cui quelle italiane contribuiscono con una quota di circa 25 miliardi ? spiega l?inchiesta di Roberta Villa -. La spesa media pro capite di ogni italiano per le medicine ? di oltre 300 euro l?anno, ma non ? tutto qui, perch? il settore dei farmaci concorre per meno del 15 per cento all?intero comparto economico che ruota attorno alla salute. E questo mercato del benessere, dai confini sempre pi? sfumati, rappresenta ormai il 10 per cento dei consumi in Europa e il 15 per cento negli Stati Uniti?.

 

Peccato per le conseguenze collaterali, che hanno nomi difficilotti ma spiegazioni assai semplici. Il ?disease mongering? non ? un morbo contagioso, ma la prassi di marketing che negli ultimi anni ha consentito al comparto di far volare utili e nuovi brand: come spiega Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione ed economia sanitaria presso l?Universit? della Svizzera italiana, l?importante non ? riuscire a vendere pi? medicine ai soliti malati, ma sensibilizzare la gente a nuovi consumi nel nome di una presunta attenzione alla salute.

 

Come? Semplice, basta ?gonfiare l?importanza di una malattia o, se occorre, inventarsela di sana pianta? dice Domenighetti invitando l?utente medio a meditare sull?utilit? di screening massivi e campagne di prevenzione sempre pi? frequenti. Perch?, a dire il vero, le malattie restano pi? o meno le stesse e ?solo il 2, 4 per cento dei farmaci immessi sul mercato dal 1981 al 2008 rappresenta un vero importante progresso terapeutico, mentre l?80 per cento non sono che copie dell?esistente, a eccezione del prezzo, che di regola ? triplicato? chiosa l?economista svizzero.

 

Ma davvero l?industria riesce a condizionare la domanda di farmaci fino al punto di danneggiare il reale interesse del consumatore/paziente? Risponde Silvio Garattini, direttore dell?Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano: ?Questa idea di curare i sani ? solo l?ultimo atto di una strategia che inizialmente ? partita allargando artificialmente la platea dei malati. Non ? un caso che i valori-soglia considerati un tempo normali per la glicemia, il colesterolo o la pressione arteriosa siano stati progressivamente abbassati: per ognuno di questi aggiustamenti, ? cresciuto a dismisura il numero di persone cui prescrivere medicinali?. E se la prossima volta che leggerete sul giornale un mega inserto sulla salute dove si parla di doloretti alla schiena, tenete a mente questa battuta rapida ma efficace: ?La fibromialgia, per esempio, ? una ?nuova? malattia che sembra fatta apposta allo scopo di vendere analgesici?. Parola di Garattini.

 

Oltretutto, c?? da ragionare sulla relativit? del concetto salute e sulla forza dei modelli culturali capaci di espandersi a suon di investimenti miliardari. Gli Stati Uniti, si sa, sono la patria dell?extra large e anche in ambito farmaceutico stanno facendo scuola alla vecchia Europa. Negli Usa una persona su quattro prende ogni giorno la pillola per tenere a bada la pressione e i medicinali contro gli stati ansiosi sono ormai alla portata dei bambini di quattro anni. Donne isteriche? Uomini disoccupati? Adolescenti inquieti? Tutti in fila per la terapia, magari venduta via internet con sconti favolosi, giusto per invogliare il cliente. In Italia, storicamente, la classe medica ha posto un freno all?invadenza del business, ma i tempi magri e l?inesorabile tendenza al supporto fast ? meglio buttar gi? un antidolorifico al volo piuttosto che impegnare tempo e denaro in cure tradizionali cui la sanit? pubblica non pu? pi? far fronte ? fanno pensare a un futuro ancor pi? florido per i commercianti del benessere. ?Per questo abbiamo deciso di occuparcene ? spiega Maso Notarianni, vicedirettore di E -. Noi siamo la testata di Emergency, e tutti si aspettano notizie sulle attivit? nei vari luoghi del mondo dove opera l?organizzazione. In realt? il mondo ? un affare complicato, dove tutto si correla. I soldi, la ricchezza, la democrazia, i diritti umani. Anche in Italia, nella sanit? privata o in quella pubblica, c?? chi pensa solo al profitto. Secondo noi la salute ? un?altra cosa, il rispetto per l?essere umano ? la priorit?: in un ospedale sperduto tra la guerra o nella clinica degli orrori a Milano cambia poco?.

 

Chiara Paolin

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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Per comprendere la scienza sono essenziali le definizioni.

Gli antivivisezionisti, confusi e disinformati a causa delle falsit? della propaganda antivivisezionista che plagia le loro menti, sono convinti che la sperimentazione animale consista esclusivamente nella farmacologia e la chiamano per giunta con il termini inappropriato ?vivisezione?.

 

 

 

Chiss? perch? se uno non ? d'accordo con le vostre teorie ? sempre un povero pirla che si fa plagiare dalla propaganda altrui.

A me a leggere ste frasette preconfezionate (e queste si propagandistiche) viene semmai il dubbio contrario.:zizi:

Modificato da Leno

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Guarda che volendo si pu? fare la stessa domanda all'opposto :asd: Nei topic politici quelli di una determinata parte accusano sempre me di essere vittima della propaganda. In ogni circostanza voi siete sempre i buoni, chiss? come mai :asd:

 

Detto questo sono pure io contrario alla vivisezione che ritengo assolutamente inutile.

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Guarda che volendo si pu? fare la stessa domanda all'opposto :asd: Nei topic politici quelli di una determinata parte accusano sempre me di essere vittima della propaganda. In ogni circostanza voi siete sempre i buoni, chiss? come mai :asd:

 

Detto questo sono pure io contrario alla vivisezione che ritengo assolutamente inutile.

 

 

Tu sei un caso a parte ma comunque non erano i comunisti che plagiavano le menti? :asd:

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Io cmq ritengo inutile la vivisezione, ma non sto neanche totalmente dalla parte degli animalisti-ambientalisti tout court che certe volte mi fanno paura per quanto sono fanatici.

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Io cmq ritengo inutile la vivisezione, ma non sto neanche totalmente dalla parte degli animalisti-ambientalisti tout court che certe volte mi fanno paura per quanto sono fanatici.

 

 

Alcune loro campagne hanno fatto incazzare anche me (ricordo quella sugli alberi di Monza tanto per fare un'esempio) ma su Green Hil hanno ragione da vendere.

Poi bisogna tener conto che l'Italia a livello di rispetto per l'ambiente ? ferma al medioevo quindi a volte i toni accesi e le campagne aggeressive sono anche giustificati.

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Alcune loro campagne hanno fatto incazzare anche me (ricordo quella sugli alberi di Monza tanto per fare un'esempio) ma su Green Hil hanno ragione da vendere.

Poi bisogna tener conto che l'Italia a livello di rispetto per l'ambiente ? ferma al medioevo quindi a volte i toni accesi e le campagne aggeressive sono anche giustificati.

 

+1 su tutto.

 

Aggiungici il pulitissimo mondo della sanit? italiana con le medicine che DEVONO essere vendute (come dice l'articolo di Sun) e hai fatto bingo!

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