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marcostraz

2012 IZOD IndyCar Series Season

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La stagione 2011 ? finita, quindi penso sia opportuno partire con le discussioni per la nuova stagione con il quadro dei partecipanti al momento:

 

Full time:

4 Chip Ganassi Racing (Honda): Franchitti, Dixon, Rahal, Kimball

3 Team Penske (Chevrolet): Castroneves, Power, Briscoe???

3/4 Andretti Autosport (Chevrolet): Andretti, Hunter-Reay, Conway??? Hinchcliffe??? Bourdais???

2/3 KV Racing Technology (Chevrolet): Kanaan, Viso???

2 Dreyer & Reinbold Racing (???): Wilson??? Beatriz??? Pagenaud??? Pantano???

1/2 Dale Coyne Racing (???): ???

1/2 Conquest Racing (Lotus???): ???

1/2 Sam Schmidt Motorsports (Honda): Tagliani??? Pagenaud??? Newgarden??? Cunningham???

1 Panther Racing (Chevrolet): Hildebrand

1 A.J. Foyt Enterprises (Honda): ???

1 HVM Racing (Lotus???): De Silvestro

2 Newman Haas Racing (Lotus???): Servia??? Hinchcliffe???

1 Micheal Shank Racing (Lotus): Wilson???

1 Bryan Herta Autosport??? (Honda): Tagliani???

 

Part time:

1 Sarah Fisher Racing (Honda???): Carpenter (solo ovali)

1 Rahal Letterman Lanigan Racing (???): Mann???

1 SH Racing (???): Scheckter???

1 AFS Racing (???): Plowman???

 

Possibili new entry:

1 Highcroft Racing (???): ???

1 Wayne Taylor Racing (Chevrolet???): R.Taylor???

1 Dragon Racing (???): Tung???

 

Solo Indy:

1 Team Lotus (Lotus): Jean Alesi

 

Possibili piloti a disposizione:

Sato, Baguette, Matos, Tracy, Saavedra, Jakes, Howard, Bell, Junqueira, Senna, Hulkenberg, Legge, Filippi, Meira

Modificato da marcostraz

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Hulkenberg???

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Hulkenberg???

Si,perch? potrebbe non avere spazio in FI.

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Hulkenberg???

C'era stata qualche voce di un possibile passaggio negli USA, e lui ha detto comunque che ? una opzione percorribile (anche se secondaria)...

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C'era stata qualche voce di un possibile passaggio negli USA, e lui ha detto comunque che ? una opzione percorribile (anche se secondaria)...

 

Mah, povero ragazzo, secondo me di talento ne ha ed in F1 ha avuto troppo poco spazio (un po' come Senna oggi...), forse ssarei anche felice di ritrovarlo qui in America, giusto per vederlo correre...

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che ? questo disegno 3d?

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IZOD IndyCar Series Announces First-Ever China Race

 

A first-ever IZOD IndyCar Series race in China is among four international destinations announced today by INDYCAR for the 2012 season.

 

The IZOD IndyCar Series will race on a 3.87-mile street circuit in Qingdao, China - the Yellow Sea coastal city of 8.7 million between Beijing and Shanghai that played host to the 2008 Summer Olympics Sailing competition. INDYCAR also will sanction 2012 events in Toronto, Ontario, S?o Paulo, Brazil, and Edmonton, Alberta.

 

"As the world global economy continues to grow and evolve, China, the world's second-largest economy, has become a top priority with most American businesses and the sponsors that are committed to INDYCAR," said Randy Bernard, CEO, INDYCAR. "Last year, at our sponsorship summit, China was the No. 1 place our sponsors wanted to go outside of the United States.

 

"We are very excited and truly grateful for the full support of the Chinese Government, Qingdao City Government and related Government Bureaus in providing the opportunity to bring the IZOD IndyCar Series to China. We are committed to doing our part in making this a fantastic race event weekend to be seen on the world stage."

 

The race will be contested on a temporary street circuit, with the long-term objective of constructing a permanent racing and entertainment venue. Known for its German and French heritage, Qingdao boasts an almost European atmosphere, with the city often referred to as "China's Switzerland." The race is scheduled for Sunday, Aug. 19, which coincides with the popular Qingdao International Beer Festival.

 

"The China automotive industry is experiencing explosive growth and it is just smart to begin establishing our brand and business roots in the China marketplace," said Terry Angstadt, Commercial Division President, INDYCAR. "Over the last three years - with full support of the Chinese Government, Qingdao City Government and related Government Bureaus - U.S.-based INDYCAR representative ARD, China race promoter Yinxin Investment, as well as major sponsor Qingdao City Construction Investment Group have worked with our team in the realization of this historic race event. We couldn't be happier for the future Chinese race fans and the extended INDYCAR family."

 

The event in Qingdao complements two other venues that return to the IZOD IndyCar Series calendar for 2012: the Chevrolet Detroit Belle Isle Grand Prix on Sunday, June 3, and the Auto Club Speedway oval in Fontana, Calif., for a race under the lights Saturday, Sept. 15.

 

The 2012 season, which will feature the return of engine manufacturer competition and a new, stylish car, kicks off Sunday, March 25, with the eighth Honda Grand Prix of St. Petersburg. The Indianapolis 500 is scheduled for Sunday, May 27, with Pole Day on Saturday, May 19.

 

The remainder of the 2012 IZOD IndyCar Series schedule, and the 2012 Firestone Indy Lights schedule, will be announced soon.

 

For more information, visit www.IndyCar.com.

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Rallenta lo sviluppo della DW12, cresce la preoccupazione ad Indianapolis

 

Non procede secondo la tabella di marcia lo sviluppo della nuova Dallara DW12, che la scorsa settimana dall?Indianapolis Motor Speedway ha concluso un ulteriore test con al volante il campione in carica Dario Franchitti e l?esperto pilota brasiliano Tony Kanaan.

 

I due piloti hanno riscontrato un problema legato alla distribuzione dei pesi che non permette alla macchina di raggiungere medie elevate come la sua predecessitrice e produce sottosterzo ad uscita di curva.

 

A causa del freddo che si ? abbattuto sullo stato dell?Indiana, Tony Kanaan ? partito d?urgenza alla volta della seda italiana della Dallara, dove studier? il problema al simulatore presente nella sede di Varano.

 

?Siamo concentrati nel risolvere il problema della distribuzione dei pesi? ha detto Will Phillips, vice presidente della tecnologia per la serie americana. ?L?auto si inserisce abbastanza bene in curva, ma soffre di sottosterzo in uscita, ed ? un problema riscontrato da entrambi i piloti? ha continuato Phillips.

 

?L?auto non ? veloce come ci aspettavamo e stiamo cercando di capire tutta questa disparit? di prestazioni dal mondo virtuale a quello reale. Alle alte velocit? abbiamo molta differenza tra i dati in nostro possesso? ha riferito Phillips.

 

?Negli stradali e nei piccoli ovali non abbiamo nessun tipo di problema e dopo il test di Mid-Ohio con Dan Wheldon anche ad Iowa le cose erano andate molto bene. Il problema sono gli ovali veloci. Stiamo cercando un modo per trasferire del peso avanti o di alleggerire il posteriore? ha concluso Phillips che ha assicurato che verranno risolti tutti i problemi entro la data di consegna delle prime auto prevista per la prima settimana di Dicembre.

 

I prossimi test andranno in scena sull?ovale californiano di Fontana e ad Homestead, dove si potr? provare a lungo senza rischi legati al meteo grazie alle temperature miti.

 

http://www.motorinside.it/rallenta-lo-sviluppo-della-dw12-cresce-la-preoccupazione-ad-indianapolis

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Ma basta 'sta Cina porca miseria! Un esempio plausibile dell'organizzazione che c'? laggi? si ? visto con la Superleague che nemmeno ? riuscita ad andare, poi ci va il Mondiale Endurance ed ora anche la IndyCar... A me questa cosa piace sempre meno... <_<

E poi Qingdao che circuito ?? :nope:

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C'? andata la Formula 1, ci pu? andare benissimo anche la IndyCar in Cina...

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Bah, a me tutta sta orientalizzazione non piace tanto...

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Bah, a me tutta sta orientalizzazione non piace tanto...

Moneytalks...

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Dopo Wheldon: l'analisi di Zanardi sulla Indycar e la sua sicurezza

Il punto di vista dell'ultimo grande pilota italiano nelle monoposto americane. A dieci anni dal suo grave incidente che gli ha sottratto l'uso delle gambe e a dieci giorni dalla vittoria nella maratona di New York

 

L?incidente di Dan Wheldon. Quanto ? veramente pericolosa la Indycar?

 

?Le corse in automobile sono pericolose, in particolare quelle sugli ovali per via delle alte velocit? e degli spazi di fuga inesistenti, che sono appunto alcune delle concause che hanno in qualche modo determinato una simile tragedia. Io da pilota ho accettato tanto tempo fa di correre in questa situazione ed ? una delle esperienze della mia carriera pi? belle, che ricordo con pi? piacere, quindi non mi sento certo in diritto di essere critico oggi nei confronti di questo genere di corse. Anche perch? ? la vita che ? pericolosa, non ? soltanto correre sugli ovali, nel senso che mentre Wheldon perdeva la vita facendo una cosa che lui amava, probabilmente ci sono state tante altre persone l? vicino che la vita se la sono giocata su un tavolo da gioco.

 

Poi, pi? specificatamente, l?Indicar si ? mossa progressivamente nel tempo verso una riduzione della velocit? molto artificiosa, cio? introducendo appendici aerodinamiche, anche pi? di quelle necessarie. Un freno, parliamo di resistenza all?avanzamento, che rende fondamentalmente impossibile ?fuggire? da situazioni come queste.

 

Quindi il problema non sono le troppe macchine sul circuito, quanto piuttosto che sul circuito c?era una macchia che si muoveva e che erano tutte le vetture: se ce ne fossero state 38, sarebbero state tutte inevitabilmente in quel gruppo.

 

Tutto questo ? molto diverso dalle corse Indycar che io ho vissuto: ai miei tempi c?era un altro genere di corse, dove il pi? bravo, quello che aveva la vettura pi? a posto, partiva in testa e riusciva progressivamente anche a staccare gli avversari. E dopo dieci giri, si era gi? nel traffico dei doppiaggi, non in un traffico fatto di 4 macchine una a fianco all?altra dove, viaggiando a 350 km/h, i piloti si leggono l?un l?altro gli adesivi per minuti interi, non avendo nemmeno pi? la percezione della velocit?. Certamente questa ? un?aggravante rispetto a una situazione comunque pericolosa come le corse in auto fatte ad alta velocit?, in pi? su circuito ovale, dove non hai spazi di fuga ma hai semplicemente un muro. Un muro che, se viene scavalcato, come ? successo con Dan, toccando un avversario, non c?? nemmeno pi? la protezione che hanno studiato per quel muro: ad attenderti c?? solo una rete, che tende purtroppo a trattenere ogni punto spigoloso dell?auto.

 

Dan ha avuto tra l?altro la sfortuna agghiacciante di finire contro quella rete a testa in gi?, con conseguenze disastrose. Certamente c?? una serie di situazioni che a cascata si sono agganciate l?un l?altra e che hanno prodotto un esito disastroso. Poich? ? doveroso imparare sempre qualcosa in questi casi e cercare di migliorare in futuro, io sono certo che chi di dovere ? gi? in fase di riflessione sul problema per eliminare alcune di queste cause che hanno prodotto un simile evento disastroso.

 

 

Come vedi questi eventi, ricordando ad esempio le sportellate di Paul Tracy?

 

Paul era un pilota che io ho ammirato molto da avversario, per? era anche un pilota estremamente aggressivo, per? sull?ovale era come tutti quanti un pilota estremamente rispettoso della situazione nella quale ci confrontavamo. Era uno di quelli che potevi tranquillamente sfidare ruota a ruota, fianco a fianco a 350 km/h, certo del fatto che in quella circostanza, lui che conosceva molto bene quel genere di corse, sarebbe stato un avversario incredibilmente leale.

 

Oggi ci sono piloti che hanno imparato a correre soltanto in questi ovali con quelle auto e che probabilmente si muovono in modo diverso perch? il rispetto gli viene raccontato da altri, da persone che hanno esperienza ma non lo percepiscono come una esigenza in quanto con queste macchine la percezione ? completamente diversa.

 

Io credo che al numero uno della lista di cose da fare ora debba esserci il fatto di riportare le appendici alari a fare il lavoro per il quale sono state concepite, cio? di aumentare l?aderenza della vettura ma essere regolabili per trovare quello che dovrebbe essere il miglior compromesso tra penetrazione e aderenza. Quindi la mia speranza ? di riportare le squadre e i piloti a lavorare con le ali come si faceva in passato: se vuoi un po? pi? di carico per essere tranquillo in curva, il tempo sul giro peggiora perch? in rettilineo la macchina non accelera come potrebbe; privilegi l?aerodinamica e sei molto veloce sul giro secco, per? stai attento perch? quando la gomma si deteriora sarai pi? in difficolt? nel traffico. Tutto questo alla fine porter? il pi? bravo anche nel regolarsi la macchina, a riuscire a scappare dagli altri; quindi toglier? un corpo a corpo che da un certo punto di vista ? anche avvincente, ma proprio perch? molto artificioso di fatto poi non appassiona pi? di tanto soprattutto gli appassionati dal palato pi? fine.

 

? deprimente il fatto che in qualifica si vedono i piloti girare con le ruote sulla riga bianca interna perch? quella ? la traiettoria pi? veloce semplicemente per il fatto che ? la pi? corta. Questo vuol dire che non c?? pi? nulla di magico nel riuscire a fare il giro in pieno, nel riuscire ad accarezzare le curve, sfiorare i muri e far correre l?auto nel modo pi? veloce possibile. Questa ? la cosa che vorrei al numero uno.

 

Poi logicamente possiamo andare a valutare tanti altri aspetti e probabilmente ci possono essere idee molto buone. L?anno prossimo l?Indycar vuole anche, in qualche modo, carenare le ruote, che non ? una sciocchezza. Per? secondo me il problema principale ? ripristinare e esaltare l?aspetto sportivo e in automatico migliorare la sicurezza. Bisogna fare in modo che se un pilota va a muro sia per un suo errore e non per essersi trovato in una situazione nella quale si presenta un muro di macchine accavallate l?una sull?altra e non riesci a evitarle.

 

Possiamo ragionare su ogni cosa, su mille concetti e concludere che ci? che ? davvero sufficiente ? stare a casa, non correre, solo cos? non corri nessun pericolo.

 

Pensate che io in quella gara a Las Vegas dovevo esserci: mi era stato chiesto di farla e per me era un?ipotesi intrigante. E lo ? anche oggi, alla luce di quanto ? accaduto, perch? riconosco che questo mestiere comporta dei rischi elevati. Come la vita del resto: l?unica differenza ? che noi siamo persone molto fortunate, che nella vita abbiamo sempre potuto fare delle scelte mentre ci sono altre persone che rischiano perch? devono ?metter su i maccheroni?: parlo di persone che si muovono nell?ombra nel mondo del lavoro, correndo dei rischi incredibili attaccati a delle impalcature ogni giorno e che rischiano mille volte di pi?.

 

Quindi, realisticamente, ribadisco che quanto detto andrebbe fatto, perch? la strada che si ? presa, decidendo di rallentare le vetture in questo modo, a mio avviso ? profondamente sbagliata ed ? un vicolo senza uscita. Poi si possono mettere mille ?cerotti?, come il vetro antiproiettile, carenare le ruote e quant?altro, ma finch? tu non sgravi le vetture stiamo parlando di aria fritta.

 

Sono convinto che bisogna incominciare a sgranare le vetture di pi?. E poi fare in modo che il sorpasso sia un?azione sportivamente vera, qualche cosa difficile da effettuare, ma proprio per questo molto pi? apprezzabile da parte di chi lo guarda in tribuna.

 

Una volta fatto questo dal mio punto di vista come pilota io sarei gi? soddisfatto, perch? comunque il fatto di correre in quella situazione comporta dei rischi che io accetto. Sono convinto che il 99% dei piloti sarebbe d?accordo con me.

 

Poi, siccome siamo alle soglie del 2012 e la tecnologia si ? evoluta offrendo nuove possibilit?, possiamo inventarci anche tante altre cose nuove che miglioreranno ancora di pi? il tutto, ma saranno sempre delle ?pezze? al problema principale. Bisogna ricordare che se una macchina a 350km/h va a sbattere contro un muro e si ferma, la macchina pu? anche rimanere intatta per quanto ? robusta, ma il pilota dentro muore comunque per la decelerazione.

 

? poi anche importante ? che tra tutti quelli che sono cosciente di questi rischi, la scelta ricada poi su coloro che maggiormente meritano, in relazione al talento che sono stati in grado di dimostrare: bisogna evitare che chiunque possa diventare un pilota.

 

Nella Formula Indy che ho conosciuto quando debuttai, di giovani ce n?erano pochi ed erano comunque ragazzi che avevano vinto nelle categorie minori, gente che guardava con grande rispetto i mostri sacri che dominavano ma che non riuscivano ad avvicinarli da un punto di vista di prestazioni. Chi lo ha fatto, vedi Greg Moore che da giovane si ? subito permesso di inventarsi sorpassi impossibili negli ovali, di colpo ? stato consacrato come uno dei grandi perch? uno che riusciva a fare con poca esperienza le cose che faceva lui, di colpo diventa un grande.

 

Oggi un giovane pu? fare una stagione e rimane ?giovane? fino alla fine, nel senso che se anche riesce a vincere una gara gli danno una pacca sulla spalla e gli dicono ?bravo?: nessuno pensa che lui abbia fatto chiss? che cosa. Impressiona molto di pi? il fatto che un giovane faccia una pole position in un circuito stradale perch? gli stessi team manager sanno che fare una pole position a Las Vegas con queste auto ? unicamente legato alla bont? del mezzo che stai guidando, farla a Saint Petersburg ? legato decisamente di pi? al fatto di saper frenare nel posto giusto, e naturalmente sterzare e accelerare ad arte. Stiamo parlando di talento. I giovani che sono oggi in pista ci sono perch? i team manager sanno bene che mettendo su un ?Gino? qualsiasi su un?auto buona tu sei competitivo e quindi anche i piloti di grande esperienza e talento conclamato fanno pi? fatica a trovare la possibilit? di guidare un?auto competitiva, perch? sono anche quelli che hanno la pretesa di guadagnare due soldi invece che portarli alla squadra.

 

Il rischio ? che si finisce per avere un appiattimento dei valori, per cui c?? posto per tutti solo nel momento in cui riesci a far quadrare i conti e riesci a soddisfare determinate esigenze.

 

Io credo che nel momento in cui l?andar forte sia di nuovo legato pi? ad un aspetto sportivo del termine piuttosto che ad una situazione di essere nel posto giusto nel momento giusto come opportunit?, porter? poi alcuni giovani comunque, sgomitando, ad arrivare sulla scena, e a riuscire a tenersi un posto in funzione di quello che sar? in grado di dimostrare.

 

Questo non ? soltanto andar forte e fare i giri veloci, ma anche saper dimostrare di saperci stare in mezzo a quel gruppo, correndo, essendo veloci, vincendo le gare senza dare sportellate a nessuno.

 

http://www.theracingtribune.it/?action=read&idnotizia=1528

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...Tutto questo alla fine porter? il pi? bravo anche nel regolarsi la macchina, a riuscire a scappare dagli altri; quindi toglier? un corpo a corpo che da un certo punto di vista ? anche avvincente, ma proprio perch? molto artificioso di fatto poi non appassiona pi? di tanto soprattutto gli appassionati dal palato pi? fine.

Questi appassionati dal palato fine, sono gli stessi che gridarono allo scandalo dopo il piattume delle prime gare del 2009?

 

Anche quelli avevano il palato fine, e quando tornarono i gruppi selvaggi non si indignarono mica, anzi, tutti contenti come una pasqua.

 

Per il resto concordo, anche se ha fatto un p? un miscuglio di diverse cose e si rischia di fare solo una gran confusione.

Modificato da CerberuS

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