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sundance76

FERRARI - TECNICA

Post raccomandati

Alcuni spaccati tecnici da un servizio sulle Ferrari del quindicennio dal 1980 al 1995 (settimanale Rombo del dicembre '95):

 

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Alcune delle Ferrari di Barnard e le loro evoluzioni (1989-1993):

 

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Una breve analisi tecnica della 412 T2 a met? stagione 1995 (dopo Hockenheim):

 

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Peccato che la risoluzione ? un po bassa e si fa fatica a leggere ma comunque veramente interessante, me li guster? con calma, thanks Sun :up:

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Peccato che la risoluzione ? un po bassa e si fa fatica a leggere ma comunque veramente interessante, me li guster? con calma, thanks Sun :up:

 

Se clicchi, salvi e ingrandisci, si leggono un p? meglio.

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La prima Ferrari di F1, la 125 del 1948, aveva un motore sovralimentato. Ovviamente non col turbo, ma col compressore meccanico.

 

Progettata da Gioachino Colombo, non riusc? mai a battere le Alfetta negli scontri diretti.

 

Fu sviluppata da Giuseppe Busso e da Lampredi, ma Lampredi nutriva ostilit? verso Busso, e anche verso le soluzioni scelte da Colombo.

 

Il motore era un 1500 a 12 cilindri sovralimentato con compressore, ma non riusc? nemmeno lontanamente a raggiungere i mostruosi livelli di potenza delle Alfette, che da 1500 cc arriv? a sviluppare ben oltre 400 CV.

 

La Ferrari 125 si fermava al massimo a 280 CV... Non c'era partita.

 

Questa Ferrari riusc? a vincere alcune corse, soprattutto nel 1949 quando le Alfa non disputarono alcuna gara. Con questa vettura Ascari vinse il GP d'Italia 1949.

 

Fu anche la vettura con cui la Ferrari debutt? nel neonato Mondiale Piloti (Monaco 1950).

 

La sconfitta nel GP del Belgio, quando la Talbot aspirata di Sommer sfior? la vittoria contro le imbattibili Alfette (che poi vinsero), fece capire a Enzo Ferrari e ai suoi tecnici che si doveva passare al motore aspirato. Infatti l'aspirato consumava molto meno e permetteva meno soste ai box per il rifornimento (cosa che stava permettendo a Sommer con la Talbot di beffare le Alfa a Spa-Francorchamps).

 

Lo spaccato della 125 col 12 cilindri 1500 con compressore:

 

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Il giornalista e telecronista Piero Casucci (quello che commenta il GP di Monaco 1970 che vi ho linkato nel topic "La F1 in TV") ha scritto un'opera in tre volumi sulle Ferrari dal 1948 al 1985, ecco le pagine sulla 125:

 

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Sun ti voglio bene, sei un grande :thumbsup:

 

Ti ringrazio. :up:

 

Fra il 1950 e il 1951 la Ferrari cambia tutto: via il compressore, ecco l'aspirato. Il regolamento prevede l'alternativa 1500 sovralimentato oppure 4500 aspirato, e una volta scelto il secondo tipo di motore, a Maranello si intraprende una strada progressiva fino ad arrivare per gradi alla massima cilindrata complessiva (4500), secondo una teoria cara al progettista Aurelio Lampredi per cui ? meglio far nascere un motore piccolo e poi farlo "crescere".

 

Cos? si appronta un motore 3300, che poi viene portato a 4100 e finalmente a 4500, con la Ferrari 375 che nel 1951 diventa una seria avversaria delle fin qui dominatrici Alfa Romeo "Alfetta".

La 375 aveva appunto un 12 cilindri di 4500 cc che arriv? a sviluppare una potenza di 380 cavalli, contro i 425 delle Alfa, ma col vantaggio di effettuare meno soste per il rifornimento: fu l'elemento decisivo.

Posto anche qui lo spaccato della 375 del 1951, la prima Ferrari a vincere dei Gran Premi validi per il Campionato Mondiale (Gonzalez in Inghilterra, Ascari in Germania e Italia), e che con Ascari lott? per il titolo fino all'ultimo GP, dove prevalse l'Alfa di Fangio. Ma ormai l'Alfa aveva ceduto lo scettro del primato tecnico alla piccola fabbrica di Maranello:

 

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Sempre da Casucci, "Profili: Ferrari", la 375:

 

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Con la 375 Enzo Ferrari aveva battuto le Alfa, ma ricordiamo che lui "era nato" all'Alfa, prima come pilota (anni '20), poi come organizzatore e inventore di una Scuderia che faceva correre e rappresentava l'Alfa Romeo sulle piste di tutto il mondo (anni '30).

 

"[..]

 

Con il varo del Campionato del Mondo, all'agitato fantasma del suo sogno si era sovrapposto un altro sogno: battere l'Alfa Romeo alla quale continuava a riservare antiche scintille di odio e di amore.

 

Finalmente aveva vinto, ma la terra sconosciuta gli procur? un'imprevedibile reazione:

"La vittoria non mi ha dato la gioia che speravo".

 

Anzi, la consider? un omicidio.

"Io ho ucciso mia madre"

 

Poi le ondate dell'attacco avevano perso sonorit? e potenza, la schiuma che sapeva anche di rabbia si era sciolta:

"Io piansi di gioia".

 

E piangendo aveva provato l'affetto immacolato per la mamma. Tutto era diventato calmo e tranquillo per l'incontro tra passato e presente:

"...nel cielo terso ho letto con chiarezza sconcertante l'intero libro dei nostri ricordi".

 

L'assedio era durato quattordici mesi. La Ferrari si era comportata come una torre, un ariete, una di quelle macchine che nel Medioevo, ma anche prima, venivano impiegate in guerra. L'Alfa Romeo era la cittadella da espugnare, le mura da abbattere. Un giornalista francese aveva reso bene la situazione scrivendo che al Gran Premio del Belgio, sul nobile circuito di Spa che i piloti della sesta generazione ripudieranno perch? troppo pericoloso, l'attaccante aveva superato il fossato e aveva cominciato la salita alle mura. In Francia sull'altrettanto veloce circuito di Reims, terra di champagne, il colpo di maglio era giunto sul bastione. In Gran Bretagna le macchine milanesi erano state messe finalmente in ginocchio: una serie di quattordici vittorie consecutive era stata interrotta. Sotto il dramma umano si nascondeva un risvolto tecnico quasi insolente: le Alfa erano dotate di compressore, le Ferrari no. A Maranello si era costruito un motore che non aveva una sola bocca da ingozzare ma tre da alimentare, come dire?, sorso per sorso. Ecco, in parole povere ma con grande scandalo dei tecnici, la differenza. Quando decise di abbandonare il compressore, qualcuno aveva temuto che gli si fosse offuscato il senso della realt?. [...]

 

(da "Enzo Ferrari, il sceriffo" di C. De Agostini)

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Peccato per quel gp finale. La 375 si dimostr? vettura davvero formidabile.

In questa vettura ? racchiusa la storia del cavallino, la prima vittoria e la prima lotta per il campionato.

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Peccato per quel gp finale. La 375 si dimostr? vettura davvero formidabile.

In questa vettura ? racchiusa la storia del cavallino, la prima vittoria e la prima lotta per il campionato.

 

A me piace tantissimo, tanto che, tempo fa, le dedicai un topic apposito sempre in sezione tecnica, e ora ho trasferito qui i contenuti.

 

Bella, con quella griglia in rilievo sul muso, cattiva, un rombante 12 cilindri aspirato, motore-bandiera della Ferrari e di Ferrari.

 

Tuttavia, a differenza di quel che si pu? immaginare, soltanto nel 1975 un 12 cilindri Ferrari ha vinto per la prima volta il campionato mondiale di F1.

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Peccato per il cambio regolamentare. La 375 era arrivata alla maturit? ed era diventata la monoposta da battere.

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Peccato per il cambio regolamentare. La 375 era arrivata alla maturit? ed era diventata la monoposta da battere.

 

Davvero un peccato. La formula "4500 aspirato o 1500 sovralimentato" doveva durare dal 1947 al 1953, ma alla fine del 1951 l'Alfa si ritir?, lasciando la Ferrari come unica seria contendente. Per favorire il rinfoltimento delle griglie, e nella (vana) speranza di rendere pi? combattute le gare, la Federazione decise di far disputare i Campionati del 1952 e 1953 con le vetture da F2 (2000 aspirato).

 

Ma la Ferrari aveva pronta anche per la F2 una vettura imbattibile: la 500 progettata sempre da Lampredi. Egli concep? un motore a 4 cilindri, con l'esperienza che gli derivava dall'aver lavorato suoi propulsori delle motociclette, poco frazionati.

 

In pratica questa vettura vinse pressoch? tutti i GP a cui partecip?.

 

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La 500 vinse due titoli mondiali (1952 e 1953), 14 Gran Premi validi per il Mondiale (su 15), pi? altri 21 GP extra-campionato. Un ricco bottino.

 

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Nel 1947 erano pi? lungimiranti che nel 1966 : 1500 sovralimentato e 4500 aspirato erano la giusta equazione, mentre 1500 sovralimentato e 3000 aspirato era un follia.

 

se fossero stati permessi i 4500 negli anni '80 i turbo non avrebbero dominato...

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Come ingombri per? i 4500 sarebbero stati dei mostri, molto assetati e pesanti. Con l'aerodinamica di fine anni 70 avrebbero avuto difficile collocazione. Pensando all'inverso, magari avrebbero anticipato l'ingresso dei sovralimentati, per limitare gli ingombri.

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