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Sir Lewis il Cavaliere Rosso

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25 minutes ago, PheelD said:

"La Punto del Past con un altro pilota avrebbe vinto il Mondiale"

Non diciamo scemenze, per cortesia.

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11 minuti fa, SebMat ha scritto:

Questa capacità che attribuisci ad Hamilton più che dalla sua bravura alla guida deriva dallo status che ha assunto dopo 36 anni e 7 titoli mondiali, tra l'altro ancora alla guida della macchina più forte. Qualsiasi pilota più veloce di te che sta arrivando a prenderti è in grado di metterti sotto pressione, lo stesso Hamilton in Bahrain concesse la zona DRS a Max proprio a causa di un suo lungo, altrimenti probabilmente non ci sarebbe neanche mai stata una chance di sorpasso.

 

Ricordo Rosberg nell'intervista con Toto ricordare che ai suoi tempi quando sentiva che Ricciardo era incollato alle spalle si cagava sotto perché sapeva che in qualche modo il sorpasso l'avrebbe provato. È una sensazione comune, ma con Lewis viene tutto amplificato per via della sua grande esperienza e dei 7 titoli mondiali, più che per una sua bravura particolare in sé per sé.

 

Certo, sono più bravi gli altri, e non sbagliano mai la frenata.

Il sorpasso di ieri a Interlagos di HAM è avvenuto dopo un "errore" di Verstappen al T1.

Nella gara Sprint sempre Verstappen che partiva in pole ed è finito dietro a Bottas.  Ma sentiremo la storiella che ha massimizzato e che è perfetto.

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21 minuti fa, Imperial ha scritto:

 

Certo, sono più bravi gli altri, e non sbagliano mai la frenata.

Il sorpasso di ieri a Interlagos di HAM è avvenuto dopo un "errore" di Verstappen al T1.

Nella gara Sprint sempre Verstappen che partiva in pole ed è finito dietro a Bottas.  Ma sentiremo la storiella che ha massimizzato e che è perfetto.

 

È stato perfetto anche alla Descida do Lago. Il zig-zag invece poteva farlo un pelino meglio.

Se gli avessero dato anche solo 5 secondi di penalità sarebbe arrivato terzo dietro alla doppietta Mercedes.

Ha avuto più culo che testa.

:asd:

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56 minuti fa, Imperial ha scritto:

Il sorpasso di ieri a Interlagos di HAM è avvenuto dopo un "errore" di Verstappen al T1.

Nella gara Sprint sempre Verstappen che partiva in pole ed è finito dietro a Bottas.  Ma sentiremo la storiella che ha massimizzato e che è perfetto.

 

verstappen non ha commesso nessun errore al t1, semplicemente ham recuperava tutto sul traguardo e l'olandese era costretto a una traiettoria difensiva in curva 1, cosa che gli dava una uscita peggiore alle esse.

per quanto riguarda la sprint, verstappen ha perso la prima posizione al via grazie alle gomme soft di bottas, mica per errori in gara.

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56 minuti fa, Imperial ha scritto:

Certo, sono più bravi gli altri, e non sbagliano mai la frenata.

Il sorpasso di ieri a Interlagos di HAM è avvenuto dopo un "errore" di Verstappen al T1.

Nella gara Sprint sempre Verstappen che partiva in pole ed è finito dietro a Bottas.  Ma sentiremo la storiella che ha massimizzato e che è perfetto.

 

Verstappen è stato perfetto con l'esclusione dei goffi tentativi di difesa. Secondo te avrebbe potuto e magari anche dovuto vincere, pur con un'auto palesemente inferiore e Hamilton attaccato al culo per trenta giri?

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1 ora fa, SebMat ha scritto:

Questa capacità che attribuisci ad Hamilton più che dalla sua bravura alla guida deriva dallo status che ha assunto dopo 36 anni e 7 titoli mondiali, tra l'altro ancora alla guida della macchina più forte. 

Non sono d'accordo. Rivediti alcune gare Gp2 anno 2006. Si capiva benissimo allora la stoffa del campione e la sua bravura nelle staccate/sorpassi. 

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2 ore fa, SebMat ha scritto:

Questa capacità che attribuisci ad Hamilton più che dalla sua bravura alla guida deriva dallo status che ha assunto dopo 36 anni e 7 titoli mondiali, tra l'altro ancora alla guida della macchina più forte. Qualsiasi pilota più veloce di te che sta arrivando a prenderti è in grado di metterti sotto pressione, lo stesso Hamilton in Bahrain concesse la zona DRS a Max proprio a causa di un suo lungo, altrimenti probabilmente non ci sarebbe neanche mai stata una chance di sorpasso.

 

Ovviamente il suo palmares fa parte del suo carisma, quello che dice è vero. Ma da solo non basta. Vettel che è il secondo pilota più vincente in griglia non fa paura a nessuno. Perchè? Perchè Seb si è squagliato e non è più riuscito a restare sui livelli mostruosi dei suoi anni migliori.

 

Hamilton invece si. Viaggia a livelli mostruosi praticamente da sempre. Ha avuto dei cali, ha commesso e commette errori. Ma alla fine della fiera e lì. E gli avversarsi lo temono per questo. Se sbagli sai che Lewis sarà li ad approfittarne e a massimizzare. All'inverso non è sempre così.

 

Questa sua costanza è l'elemento in più, quello che spinge gli avversari al limite perché sanno che non possono permettersi il lusso di sbagliare. Non perchè Hamilton sia perfetto, non lo è. Ma perché anche quando sbaglia trova il modo di rimettersi in carreggiata. Cosa che nessuno in griglia ad oggi è in grado di fare bene come lui.

 

Rosberg, che tu citi, queste cose le ripete sempre ogni volta che parla di Lewis.

 

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  • Lewisito 1

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A me sta sul culo con il suo fare la madre teresa della F1 Ma che sia un campionissimo lo ha dimostrato ieri con una gara impressionante. 

Non so se si possa definire il migliore (per me, IMHO, Vettel non ha nulla da invidiargli) ma rinnegare il suo talento o il fatto che non possa prendersi i meriti di Schumacher è pazzia.

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Non puoi essere solo un bravo pilota vincente, se non hai anche il mezzo per poterlo fare.... è evidente che Mercedes ha estratto il coniglio dal cilindro sostituendo il motore che arrancava, con un motorone pompato di cavalli in più, però devono stare attenti all'affidabilità, magari riducendo la potenza vista in Brasile, che era di un'altra categoria.:toto1m:

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2 ore fa, L.Costigan ha scritto:

 

Ovviamente il suo palmares fa parte del suo carisma, quello che dice è vero. Ma da solo non basta. Vettel che è il secondo pilota più vincente in griglia non fa paura a nessuno. Perchè? Perchè Seb si è squagliato e non è più riuscito a restare sui livelli mostruosi dei suoi anni migliori.

 

Hamilton invece si. Viaggia a livelli mostruosi praticamente da sempre. Ha avuto dei cali, ha commesso e commette errori. Ma alla fine della fiera e lì. E gli avversarsi lo temono per questo. Se sbagli sai che Lewis sarà li ad approfittarne e a massimizzare. All'inverso non è sempre così.

 

Questa sua costanza è l'elemento in più, quello che spinge gli avversari al limite perché sanno che non possono permettersi il lusso di sbagliare. Non perchè Hamilton sia perfetto, non lo è. Ma perché anche quando sbaglia trova il modo di rimettersi in carreggiata. Cosa che nessuno in griglia ad oggi è in grado di fare bene come lui.

 

Rosberg, che tu citi, queste cose le ripete sempre ogni volta che parla di Lewis.

 

 

Ben detto. 

Aggiungo un altro elemento. 

Rosberg parlando di Hamilton ha anche spesso detto che quando aveva un incidente toglieva le mani dal volante a differenza di Hamilton.

 

Infatti se noterete sono diverse le occasioni in cui la gara di Hamilton sembrava persa (perché contro le barriere o insabbiato) ma incredibilmente era riuscito a tenere acceso il motore/coppia e ad uscire(gru/retromarcia/spinte/chiamatele come cacchio volete). 

 

Molti la chiamano "fortuna" ma non lo è. 

Modificato da Imperial

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6 ore fa, L.Costigan ha scritto:

 

Ovviamente il suo palmares fa parte del suo carisma, quello che dice è vero. Ma da solo non basta. Vettel che è il secondo pilota più vincente in griglia non fa paura a nessuno. Perchè? Perchè Seb si è squagliato e non è più riuscito a restare sui livelli mostruosi dei suoi anni migliori.

 

Hamilton invece si. Viaggia a livelli mostruosi praticamente da sempre. Ha avuto dei cali, ha commesso e commette errori. Ma alla fine della fiera e lì. E gli avversarsi lo temono per questo. Se sbagli sai che Lewis sarà li ad approfittarne e a massimizzare. All'inverso non è sempre così.

 

Questa sua costanza è l'elemento in più, quello che spinge gli avversari al limite perché sanno che non possono permettersi il lusso di sbagliare. Non perchè Hamilton sia perfetto, non lo è. Ma perché anche quando sbaglia trova il modo di rimettersi in carreggiata. Cosa che nessuno in griglia ad oggi è in grado di fare bene come lui.

 

Rosberg, che tu citi, queste cose le ripete sempre ogni volta che parla di Lewis.

 

In realtà se ascolti Ocon dopo la vittoria in Ungheria, con Vettel incollato tutta la gara alle spalle, diceva esattamente la stessa cosa. Idem Russell quando si ritrovò in Austria a lottare per l'ultimo piazzamento a punti con Alonso. E' una cosa che accomuna tutti i grandi piloti, ritenuti veloci e temibili in primis dai colleghi stessi, e con in più un palmares invidiabile. Con un Bottas qualsiasi non faremmo chiaramente tutti questi discorsi. Con Hamilton la questione è ulteriormente amplificata perchè oltre ad essere il pilota più vincente ed esperto in griglia, è anche quello che guida la macchina migliore (o comunque una delle due astronavi). Quindi secondo me non è vero che Hamilton è l'unico in griglia in grado di portare questo tipo di pressioni, anche perchè il primo a soffrirne da un terzo pilota è Lewis stesso.

 

Poi certo sul resto del discorso e sulla costanza di Lewis a rimanere al top mi trovi d'accordo, d'altronde da quando ha iniziato la sua carriera in F1 è salito su una macchina da titolo e non è più sceso. Qualcosa vorrà pur dire.

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2 ore fa, SebMat ha scritto:

Poi certo sul resto del discorso e sulla costanza di Lewis a rimanere al top mi trovi d'accordo, d'altronde da quando ha iniziato la sua carriera in F1 è salito su una macchina da titolo e non è più sceso. Qualcosa vorrà pur dire.

 

Eh?!?!

:barr1:

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Ha esordito in McLaren giocandosi il mondiale già al primo anno e dopo 14 anni si ritrova ancora con una macchina da titolo. Dov'è l'errore?

Modificato da SebMat

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La differenza tra Seb e Lewis è sostanzialmente questa, dopo ogni errore, qualifica sbagliata, uscita di pista, GP storto, Lewis riesce sempre a rimettersi subito in carreggiata e a trovare la prestazione che in qualche modo "cancella" l'errore. Seb invece no, si può dire che la somma dei suoi errori è quello che poi lo ha eroso e ne ha decretato il tramonto come Top Driver. Da certe batoste non si è più rialzato purtroppo.

 

Lewis comunque ha dei punti deboli. Ad esempio nei suoi anni in McLaren con Button, gli unici in cui aveva una macchina inferiore, non ha svettato sopra Jenson. Anzi se non sbaglio un paio di mondiali è finito dietro. Button appunto, non Mansell.

 

A Lewis mancano le prestazioni senza macchina, il giocarsi il mondiale da sfavorito, vincere la gare con un catorcio. Senza macchina dominate non ha fatto niente di eccezionale. Buone prestazioni si, ma mai nulla che venga ricordato (come il secondo posto di Senna a Monaco o la vittoria di Schumy in Spagna nel 96) . Questo per me è un limite.

Modificato da L.Costigan

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Secondo me la differenza è un'altra. Lewis non ha mai fatto una stagione con così tanti errori come Seb nel 2018, a parte forse quest'anno (e in parte nel 2016) con la fortuna che quegli errori non li ha pagati in termini di classifica. Perché se andiamo a vedere la gravità dell'errore in sé, Imola e Baku quest'anno sono allo stesso livello di Hockenheim 2018 ad esempio. Purtroppo a Seb costarono 43 punti e ribaltarono un mondiale che stava correndo divinamente costruendosi anche un vantaggio importante in classifica, mentre Hamilton sfasciava la macchina sui cordoli il sabato prima e invece a fine GP si ritrovò in testa partendo dal fondo. Quest'anno invece Lewis non ha pagato in termini di classifica gli errori che ha commesso come avrebbe "meritato".

 

La differenza quindi tra riprendersi da un weekend negativo e affermarsi in quello dopo, e invece fare un'intera stagione negativa e riscattarsi la stagione successiva è ben più ampia. È molto più difficile. Seb dopo Hockenheim vinse in modo magistrale in Belgio, ma quando poi la stagione precipitò e l'anno dopo devi riscattarti da un fallimento così grande non è facile, soprattutto quando guidi la Rossa e tutto viene amplificato oltremisura. Dopo la deludente annata 2014 corse il 2015 e il 2017 due stagioni clamorose, in condizioni certamente ben più favorevoli psicologicamente per lui.

 

In più l'altra differenza sostanziale è il livello della macchina e del compagno che ti ritrovi. Hamilton dopo il 2016 ha continuato a guidare l'auto dominante con la Mercedes che gli mise affianco uno zerbino come Bottas, di fatto vincendo il mondiale da solo. Seb già nella seconda metà del 2018 non aveva più un auto competitiva per la vittoria, senza cioè avere la possibilità di riscattare quegli errori, possibilità che invece Hamilton ha avuto quest'anno con la Mercedes che invece è progredita sempre più. E inoltre l'anno dopo la Ferrari si allontanò completamente dalla vetta, con la scuderia che gli mise vicino il miglior talento della F1 moderna dopo, o al pari, di Verstappen. Una situazione non facile dopo anni passati a rincorrere i grigi, a limare decimi su decimi / sviluppo dopo sviluppo e vedere il tutto andare in frantumi nel giro di pochissimo tempo, con in mezzo la morte di Marchionne e l'allontanamento di Arrivabene che tra i tanti difetti era sempre stato un parafulmine per Seb. Una situazione non facile da gestire e il cambiare aria vedo che gli sta facendo bene.

 

Ecco, una situazione simile potrebbe avverarsi l'anno prossimo nel caso in cui Hamilton non dovesse vincere il mondiale alla fine di questa stagione. Avrebbe sulla coscienza tanti punti, sarebbe il primo responsabile del mancato titolo, e con il cambio regolamentare la Mercedes magari smette di essere l'astronave che conosciamo e con un Russell come nuovo compagno che potrebbe mandarlo in difficoltà. A quel punto vorrei vederlo alla prova per poter fare paragoni di tenuta con altri piloti 

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15 ore fa, Imperial ha scritto:

 

Ben detto. 

Aggiungo un altro elemento. 

Rosberg parlando di Hamilton ha anche spesso detto che quando aveva un incidente toglieva le mani dal volante a differenza di Hamilton.

 

Infatti se noterete sono diverse le occasioni in cui la gara di Hamilton sembrava persa (perché contro le barriere o insabbiato) ma incredibilmente era riuscito a tenere acceso il motore/coppia e ad uscire(gru/retromarcia/spinte/chiamatele come cacchio volete). 

 

Molti la chiamano "fortuna" ma non lo è. 

 

Questa è una supercazzola clamorosa, su. :ming:

Se schianti la macchina non c'è santo che tenga, se invece esci a bassa velocità o con barriere lontane mi pare normale tenere le mani sul volante nella speranza di ripartire.

 

Vorrei vedere quante volte, nella loro carriera, il risultato delle gare di Rosberg e Hamilton è effettivamente dipeso da sta cosa. :asd:

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9 ore fa, rimatt ha scritto:

 

Questa è una supercazzola clamorosa, su. :ming:

Se schianti la macchina non c'è santo che tenga, se invece esci a bassa velocità o con barriere lontane mi pare normale tenere le mani sul volante nella speranza di ripartire.

 

Vorrei vedere quante volte, nella loro carriera, il risultato delle gare di Rosberg e Hamilton è effettivamente dipeso da sta cosa. :asd:

 

 

Enjoy  :mansell1:

 

 

 

  • Lewisito 1

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20 ore fa, L.Costigan ha scritto:

La differenza tra Seb e Lewis è sostanzialmente questa, dopo ogni errore, qualifica sbagliata, uscita di pista, GP storto, Lewis riesce sempre a rimettersi subito in carreggiata e a trovare la prestazione che in qualche modo "cancella" l'errore. Seb invece no, si può dire che la somma dei suoi errori è quello che poi lo ha eroso e ne ha decretato il tramonto come Top Driver. Da certe batoste non si è più rialzato purtroppo.

 

Lewis comunque ha dei punti deboli. Ad esempio nei suoi anni in McLaren con Button, gli unici in cui aveva una macchina inferiore, non ha svettato sopra Jenson. Anzi se non sbaglio un paio di mondiali è finito dietro. Button appunto, non Mansell.

 

A Lewis mancano le prestazioni senza macchina, il giocarsi il mondiale da sfavorito, vincere la gare con un catorcio. Senza macchina dominate non ha fatto niente di eccezionale. Buone prestazioni si, ma mai nulla che venga ricordato (come il secondo posto di Senna a Monaco o la vittoria di Schumy in Spagna nel 96) . Questo per me è un limite.

 

Mah, su questo non sono d'accordo.

 

Piuttosto, pensarei a Vettel come pilota che non si è mai trovato, prima degli anni Ferrari, nella situazione di lotta per il mondiale con una macchina non dominante. E quando ciò è accaduto, è emerso qualcosa di inaspettato. 

 

Hamilton ha fatto grandiose prestazioni in McLaren, dove era a volte in lotta per il titolo, ma MAI con una macchina dominante: sia nel 2007 che nel 2008 l'auto era quanto meno pari a Ferrari. Più recentemente, pensiamo a prestazioni come Monaco 2008, Cina 2011, ma anche alcune gare del 2009 dove la McLaren era un catorcio e lui la portava a podio. Anche nel 2012, con ad esempio Austin fu una grande gara. Di fatto, nel 2010 era sfavorito rispetto a Vettel/Webber/Alonso nella lotta mondiale, eppure con un semplice ritiro in meno sarebbe stato molto più pericolo fino alla fine. Idem nel 2012, dove l'affidabilità e una sfortuna surreale (che ora si sta riprendendo) lo condannò all'impossibilità della lotta.

 

Dietro a Button ci è finito solo nel 2011, e insieme al mondiale perso contro Rosberg, sono gli unici due casi dove non ha battuto il compagno di squadra. E non che Button fosse così scarso come si possa pensare...

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Più che altro il talento di Lewis è molto più ampio e sfaccettato di quello pur notevolissimo di Vettel, è uno dei piloti più naturali della storia, probabilmente anche più di Senna e Schumacher che nella loro carriera avevano anche molto lavorato su sé stessi.

Hamilton arriva con poca fatica dove altri piloti anche fortissimi devono impegnarsi, è anche per questo che recupera in fretta dagli errori ed è durato così tanto, perché in un certo senso nella sua carriera ha sprecato meno energia e per contro è proprio questo affidarsi sin troppo al suo immenso talento che a volte può fregarlo contro piloti più metodici e "quadrati" come Button e Rosberg (anche se bisogna dire che pure questo difetto sembra ormai scemato con l'esperienza e la raggiunta maturità).

Verstappen da questo punto di vista gli assomiglia parecchio anche se bisognerà vederlo alla prova del tempo e nelle ripetute lotte al vertice.

Modificato da Leno
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Insomma, praticamente Hamilton é quel compagno di corso che segue la lezione fa l'esame e prende 30 e lode senza sforzo. 

A volte non studia, ma si porta a casa lo stesso l'esame a differenza di altri suoi compagni di universitá .

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