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The frog

Nuove idee in campo automobilistico motoristico

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Title: bagagliaio posteriore aggiuntivo

 

Come per il bagagliaio che si monta sopra il tetto quando il vano bagagli e il bagagliaio sopra il tetto non bastano ancora ecco che si monta il bagagliaio posteriore aggiuntivo. Questo presuppone che ad esempio il portellone abbia due aperture di cui una consiste nella parte bassa dello stesso (quella che e' sotto il cristallo del lunotto) che si abbassa fino a raggiungere la posizione piana. Da qui e' banale immaginare una struttura in plastica che si aggancia sui bordi del portellone abbassato. Ed ecco che, come per magia, la volumetria del bagagliaio cresce.

 

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

 

Regards,

The frog

 

 

Dimenticavo: la struttura in plastica descritta (aggiuntiva) deve avere un sottile ma visibiole elemento verticale (simile a un'antenna alquanto flessibile) che sporga in alto. In questo modo il conducente e' in grado di ricalcolare gli ingombri, ad esempio in retromarcia.

 

Dimenticavo2: dietro la struttura in plastica aggiuntiva ci sono due elementi, il primo che segnala il carico sporgente ed il secondo che replica la targa dell'autoveicolo, come sulle roulotte.

 

 

 

 

Opinioni in merito restano gradite.

 

 

 

 

Regards,

The frog

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No in questo caso le scintille sono simultanee. Lo scoppio deve avvenire omogeneamente egregio, ma qui hai il vantaggio di inserire una sola candela nella testata.

 

 

 

Best regards,

The frog

 

Title: fanali a microled

 

Oggi giorno i microchip dei computer hanno raggiunto la precisione dei nanometri e riescono a inglobare centinaia di milioni di transistor per centimetro quadro, a un consto contenuto. Figuriamoci un diodo che e' molto piu' semplice di un transistor. Ecco che allora si puo' immaginare il fanale del futuro come composto da qualche centinaio di migliaio di microled, con tanto di microchip che ne controlla l'illuminazione per i singoli microelementi. Non piu' una sorgente fi luce unica come tutt'ora avviene, ma una sorgente di luce composita formata da un'infinita' di microled. Risultato un'illuminazione molto piu' precisa (chi si ricorda i fanali a pixel della BMW?) e molto piu' affidabile (i led hanno una durata nettamente superiore rispetto a quella delle lampade tradizionali ed inoltre se ti si bruciano 10.000 microled su un totale di centionaia di migliaia che compongono il fanale, manco ce ne si accorge.

 

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

I fanali a led gi? ci sono. I gruppi ottici posteriori della mia Punto Evo sono a led. Per i microled non ci vedo l'utilit?...mica bisogna guardarci la TV con i fanali dell'auto?

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I fanali a led gi? ci sono. I gruppi ottici posteriori della mia Punto Evo sono a led. Per i microled non ci vedo l'utilit?...mica bisogna guardarci la TV con i fanali dell'auto?

 

Egregio, come ho scritto, ricordate i fanali a Pixel della BMW? La BMW stava studiando fanali composti di centinaia di sorgenti luminose, definiti appunto "a pixel", ed aveva scoperto che in questo modo si otteneva una luce 1) piu' profonda 2) piu' precisa.

 

Poi c'e', come scritto, iul grande vantaggio che se ti si brucia fino a una certa quantita' di microled la luce non cambia molto e puoi continuare a utilizzare lo stesso fanale dato che l'illuminazione praticamente non cambia.

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

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Title: il freddo e la batteria autoprotettiva(AutoSafe Battery)

 

Come si sa il forte freddo e' nemico delle batterie. Ecco che allora piazziamo una resistenza intorno alla batteria, una resistenza elettrica che si autalimenta con la corrente generata dalla batteria stessa.

Per evitare che pero' la batteria si scarichi per riscaldarsi diciamo che questa resistenza si attiva solamente nel caso in cui la batteria sia carica per piu' del 75%, diciamo. Non solo, c'e' un termostato che regola l'accensione della suddetta resistenza elettrica e che fa in modo che ad esempio in primavera, in estate ed in autunno la resistenza non si accenda. Non solo, diciamo che il termostato e' tarato per non far scendere la temperatura dei componmenti della batteria sotto i 7? (diciamo). Infine si assume che la resistenza elettrica sia cosi' efficiente che la batteria (quando e' carica al 95%) e' in grado di mantenersi alla suddetta temperatura per un periodo diciamo di 24 ore quando la temperatura ambientale e' di -10? (dopo di che la carica della bnatteria scende sotto il citato 75% e la resistenza automaticamente si stacca).

 

E cosi' abbiamo una batteria che si autoprotegge dal freddo eccessivo e dura di piu'.

 

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

 

Regards,

The frog

(P.S. naturalmente le batterie siffatte devono essere isolate termicamente, molto di piu' di quanto non avvenga oggi con le comuni batterie delle auto. In questo modo la durata puo' ragionevolmente arrivare al doppio rispetto a quella di una batteria tradizionale)

Modificato da The frog

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Title: Fanali a oscuramento progressivo

 

Una sola lampada, si' una sola lampada per gli abbaglianti, gli anabbaglianti e le luci di posizione. Il tutto realizzato con l'oscuramento progressivo delle superfici esterne dei gruppi ottici. Certo si consuma di piu', ma il costo di produzione e' molto piu' basso, inoltre con una sola sorgente di luce ci si puo' sbizzarrire a disegnare i gruppi ottici nei modi piu' svariati.

Ora e' chiaro che uno dei difetti di questa tecnologia consiste nel fatto che se si rompe una lampada si perdono contemporaneamente tre luci, ma provate a unire questa nota con quella dei fanali a microled.....

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

 

Regards,

The frog

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Title: Luci diurne: una soluzione pert l'automatizzazione dell'accensione?

 

 

E' notorio che sulle superstrade, sulle tangenziali e sulle autostrade vanno accese le luci anche di giorno. Ora io penso che questo potrebbe essere fatto automaticamente, all'imbocco delle suddette arterie stradali. Per prima cosa vanno montati dei segnalatori, per intenderci simili al tipo "telepass", all'imbocco di queste strade, in secondo luogo le vetture vanno munite di decodificatore della segnalazione. Faccio notare esplicitamente che la segnalazione e' di tipo elementare e pertanto la velocita' di imbocco dell'arteria al segnalatore puo' essere significativamente superiore a quella necessaria per il signaling di un complesso sistema come quello del telepass.

 

E cosi' l'accensione automatica delle luci all'atto dell'imbocco di una di queste arterie stradali e' risolto.

 

Naturalmente all'atto dell'imbocco dello svincolo di uscita si necessita di un altro segnalatore che codifica il signaling opposto e cioe', quello di spegnimento delle luci.

 

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

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Title: F1: motori in carboceramica perche' no?

 

Ve le ricordate le F1 degli anni "80 con quegli enormi radiatori? Oggigiorno sono molto piu' piccoli. Ecco che, sopratutto dal punto di vista aerodinamico, lo sviluppo della monoposto passa anche per la riduzione delle masse radianti. Come ottenere questo risultato e' presto detto: con l'aumento della temperatura d'esercizio del propulsore. Allora mi domando perche' non utilizzare la carboceramica per i futuri propulsori delle monoposto di Formula Uno? Certo va lavorata in fusione ad altissime temperature ma da' il vantaggio di essere leggera, resistentissima e sopratutto di lavorare bene a temperature molto elevate.

E' chiaro che non si puo' fare il salto nel buio tutto insieme, insomma e' difficile produrre di colpo un intero propulsore in carboceramica, quando ogggi si riescono a produrre solo i dischi dei freni. Pero' dico io, perche' non iniziare almeno dal basamento?

 

 

 

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Regards,

The frog

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Title: parte esterna dello specchietto che segue il veicolo laterale

 

 

Un sensore laterale e la parte esterna dello specchietto che si piega lateralmente per seguire il profilo del veicolo che si trova lateralmente. In questo modo il conducente riduce fortemente la parte "buia" dello specchietto.

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

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li specchietti retrovisori dovrebbero sparire in favore di telecamere che riportano le immagini su monitor posti davanti al guidatore

non si dovrebbe distogliere lo sguardo dalla strada (specie buttare l'occhio sullo specchietto di destra) e (sar? un fatto marginale, ma fa risparmiare un po' di bestemmie) non servirebbe riregolarli ogni volta che al volante si mette un guidatore diverso

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li specchietti retrovisori dovrebbero sparire in favore di telecamere che riportano le immagini su monitor posti davanti al guidatore

non si dovrebbe distogliere lo sguardo dalla strada (specie buttare l'occhio sullo specchietto di destra) e (sar? un fatto marginale, ma fa risparmiare un po' di bestemmie) non servirebbe riregolarli ogni volta che al volante si mette un guidatore diverso

Ti riferisci a proiezioni tramite Head Up Display? Io penso che il conducente potrebbe avere una visione distorta di cosa gli accade accanto. Questo perche' le immagini verrebbero proiettate direttamente sul parabrezza e dunque non darebbero la sensazione esatta di quanto laterale sia il mezzo accanto. Per le telecamere invece mi trovi d'accordo. Tanta aerodinamica in piu' rispetto ai tradizionali specchietti e tanto fruscio in meno.

 

 

 

Regards,

The frog

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non sul parabrezza ma monitor, come quelli del navigatore, posizionati sopra il cruscotto

una dimensione non eccessiva per non impallare la vista della strada ma tali da essere visibili sott'occhio

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non sul parabrezza ma monitor, come quelli del navigatore, posizionati sopra il cruscotto

una dimensione non eccessiva per non impallare la vista della strada ma tali da essere visibili sott'occhio

Non tutte le macchine hanno lo spazio per monitor supplementari. Penso alla mia Punto che gi? ha poco spazio per gli accessori standard...non saprei dove potrebbero farci uscire lo spazio per ulteriori monitor.

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Per me: un totale di quattro telecamerine allora, due per lato. In ognuno dei lati una e' fissa ed e' a filo con la carrozzeria e l'altra e' mobile e in base al sensore segue il veicolo laterale (entro un certo limite). Ognuno dei due monitor ovviamente a sua volta e' diviso in una parte interna fissa ed una parte esterna che segue l'immagine mobile.

I monitor (della dimensione degli specchietti) vengono posti ai lati della plancia, vicino le bocchette d'aria laterali.

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

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Title: Apertura del tetto posteriore a cuneo

 

Quando i finestrini sono semiaperti si creano vortici con una resistenza notevole nella vettura. Ecco che l'aperturta del tetto posteriormente a cuneo (per un massimo diciamo di dieci centimetri) potrebbe incanalare l'aria proveniente dai finestrini aperti e ridurre drasticamente la resistenza. Anzi si potrebbe introdurre un tasto che apre di una certa quantita' i finestrini e, concorrentemente, apre il tetto posteriore a cuneo.

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

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Non tutte le macchine hanno lo spazio per monitor supplementari. Penso alla mia Punto che gi? ha poco spazio per gli accessori standard...non saprei dove potrebbero farci uscire lo spazio per ulteriori monitor.

mica ho detto che dev'essere un prodotto after-market, nella progettazione dei nuovi modelli si tiene conto della cosa

 

 

e comunque ormai tutte le auto hanno spazio in profondit? a sufficenza, ? la tua Punto ad essere fatta male... :lecca:

 

:asd:

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mica ho detto che dev'essere un prodotto after-market, nella progettazione dei nuovi modelli si tiene conto della cosa

 

 

e comunque ormai tutte le auto hanno spazio in profondit? a sufficenza, ? la tua Punto ad essere fatta male... :lecca:

 

:asd:

Ovvio che dovrebbe essere una cosa progettata dall'inizio, ma la vedo dura in utilitarie dove lo spazio a stento basta per i comandi della radio e del climatizzatore...

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audi_sportback_concept_3.jpg

 

2009-audi-sportback-concept-retracting-mmi-monitor-1280x960.jpg

 

BMW-Z4-bluetooth.jpg

 

Mercedes-Benz-C-250-CDI.jpg

Modificato da The-Flying-Finn

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Title: Sistema alternativo all'albero a camme (Cylinder Rotation Valve System)

 

 

 

Certo il sistema che ora vado a descrivere va perfezionato in quanto contiene forti attriti. Tuttavia a questi svantaggi offre l'enorme vantaggio che non ha bisogno del delle molle per gestire il richiamo delle valvole.

 

Si tratta di sostituire l'albero a camme con un albero con ingranaggi che fanno ruotare dei cilindretti verticali in corrispondenza delle camme che vanno a sostituire.

Questi cilindretti verticali sono scanalati e la loro scanalatura e' ondulata. L'odulazione serve per inserire un beccuccio il quale e' saldato direttamente alla valvola. A seconda della posizione di rotazione del cilidretto, l'ondulazione provochera' l'apertura ovvero la chiusura della valvola il cui beccuccio va nella scanalatura ondulata.

 

Ripeto: ci sono i problemi legati al fatto che l'attrito del beccuccio all'interno della scanalatura ondulata e' molto maggiore rispetto a quella della sfregatura dell'albero a camme sulla testa della molla, ma anche questa potrebbe essere risolta sostituendo il beccuccio della valvola con una rondella rotante orizzontale. E cosi' si otterrebbe l'enorme vantaggio di avere un richiamo privo della necessita' di affidarsi alle molle.

 

In questo modo, fatti fissi i limiti delle masse dinamiche del propulsore (pistoni, spinotti, bielle ed albero motore) in teoria il numero di giri massimo di un propulsore non sarebbe piu' un problema.

 

Meglio dl sistema desmodromico "standard" in quanto questo ha seri problemi di affidabilita' (sopratutto nel tempo) a causa della delicatezza del progetto della camma con astina di richiamo montata sulla stessa.

 

Meglio di un sistema pneumatico perche' costa molto ma molto meno.

 

Per fissare le iedee indicheremo questo sistema con il nome di "Cylinder Rotation Valve System"

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

 

Gi? fatto da Mercedes

 

P.s. il sistema Desmo "standard" come lo chiami tu (e cio? Ducati) non ha nessun particolare problema di affidabilit?.

 

Title: Una piccola spirale sul cielo del pistone

 

Per motori che abbiano un elevato rapporto alesaggio/corsa sussiste il problema della propagazione del "fronte di fiamma" nelle zone periferiche del cilindro. In questi motori il fronte di fiamma insomma non ce la fa in tempo utile a propagare la propria pressione sui bordi del cielo del pistone.

Ecco che allora una piccola spirale molto larga (un solo giro di spirale) alta diciamo circa un millimetro, disposta sul cielo del pistone, potrebbe "forzare" la propagazione del fronte di fiamma fino ai bordi del cielo del pistone, quando tale fronte viene a contatto appunto con ***il centro*** della superficie del cielo del pistone.

 

Per fissare le idee indicheremo questo sistema con il termine di "Spiral Force System".

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

 

Credo che il problema della propagazione del fronte fiamma sia in parte risolto con le benzine e con i sistemi di accensione speciali. Inserire disegni sul cielo de pistone ricorda un poco la strada intrapresa negli anni 60 nei 4 tempi (testata a cappello di fantino), negli anni 70 nei due tempi (con l'area di squish) e pi? propriamente negli anni '80 con i flussi turbolenti indotti nella testata con disegni nel cielo del pistone fino alla variante Suzuki con l'iniezione di aria vorticosa in camera di combustione. Tutte soluzioni per ora, accantonate per i motivi suddetti e perch? inducevano una perdita globale di rendimento del propulsore.

 

Title: Sulla pericolosita' delle "propulsioni silenziose"

 

Come ha detto qualcuno: "si guida anche con le orecchie".

 

Ecco allora che gl ibridi in modalita' puramente elettrica nonche' gli elettrici puri sono pericolosamente silenziosi per chi gli sta attorno.

 

Allora si procede cosi':

 

1) Analizzatore di sintesi (sintetizzatore) del rumore di un motore a scoppio dotato di marmitta

 

2) Generatore del suono corrispondente a un dato numero di giri (diciamoda 100 millivolt)

 

3) Amplificatore diciamo da 250 watt

 

4) (infine) cassa acustica piazzata in alto nel cofano motore

 

5) Il cinque non c'e' ma a me piace il dispari

 

E in questo modo si ovvia al troppo silenzio di un propulsore ibrido quando e' in modalita' puramente elettrica o di una vettura elettrica pura.

 

Per quanto riguarda i problemi dei pesi, non dobbiamo studiare per un Hi-Fi, dunque l'amplificatore potrebbe anche essere ***non controreazionato*** risparmiamdo cosi' 3/4 del volume e del peso, mentre la cassa acustica potrebbe semlicemente essere una membrana vibrante. Non ci interessa riprodurre un suono fedelmente, con le uscite dell'amplificatore e della cassa lineari, ci interessa invece semplicemente riprodurre il suono di una fort vibrazione.

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

 

Io invece opterei con un avvisatore acustico "pedonale" o se preferite, come previsto dal codice, di tipo cittadino abbinato a puntatori laser (3 o 4) indirizzati verso l'asfalto ad una distanza ottimale, diciamo, 8-10 metri.

Sinceramente mi sembra una soluzione pi? seria e meno..... rumorosa.

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Gi? fatto da Mercedes

 

P.s. il sistema Desmo "standard" come lo chiami tu (e cio? Ducati) non ha nessun particolare problema di affidabilit?.

 

 

 

Credo che il problema della propagazione del fronte fiamma sia in parte risolto con le benzine e con i sistemi di accensione speciali. Inserire disegni sul cielo de pistone ricorda un poco la strada intrapresa negli anni 60 nei 4 tempi (testata a cappello di fantino), negli anni 70 nei due tempi (con l'area di squish) e pi? propriamente negli anni '80 con i flussi turbolenti indotti nella testata con disegni nel cielo del pistone fino alla variante Suzuki con l'iniezione di aria vorticosa in camera di combustione. Tutte soluzioni per ora, accantonate per i motivi suddetti e perch? inducevano una perdita globale di rendimento del propulsore.

 

 

 

Io invece opterei con un avvisatore acustico "pedonale" o se preferite, come previsto dal codice, di tipo cittadino abbinato a puntatori laser (3 o 4) indirizzati verso l'asfalto ad una distanza ottimale, diciamo, 8-10 metri.

Sinceramente mi sembra una soluzione pi? seria e meno..... rumorosa.

 

Non condivido tutto comunque mille e grazie, egregio, per le tue preziose risposte.

 

 

 

Best regards a te,

The frog

 

Title: micro-ibrido con compressore del climatizzatore elettrico

 

Il micro ibrido funziona piu' o meno cosi':

 

1) recupero dell'energia in frenata ed in decelerazione.

 

2) batteria di capacita' maggiore

 

3) servizi elettrici dell'automobile a costo minore (in quanto c'e' il recupero dell'energia)

 

Ma il clima viene attivato -che io sappia- ancora con il compressore meccanico direttamente connesso all'albero motore. Ora se c'e' piu' energia di recupero che viene trasformata in energia elettrica dico io perche' non installlare una bella batteria al litio e, all'uopo, un compressore per il climatizzatore di tipo elettrico? Con il recupero dell'energia una gran parte di quest'ultima potrebbe, all'uopo, essere utilizzata per il clima.

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

Modificato da The frog

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Title: sistema di ricaricamento attivo del KERS

 

Avete letto che la nuova Enzo avra' il KERS e con gli 800cv di base piu' i 120cv del KERS arrivera' ad una punta di picco di 920cv (!). Ora pero' il KERS si ricarica solamente durante le fasi di frenata o durante le fasi di decelerazione. Allora dico io, ammettiamo che il conducente di una simile vettura voglia provare lo 0-100 ma che abbia il KERS scarico, come fa? Ecco che allora a mezzo di un apposito pulsante la vettura a fermo ed a motore acceso fa automaticamente passare il motore dal regime di minimo ai diciamo 1500giri/min e per uno o due minutio in questo modo ricarica il KERS. Ed ecco che il nostro conducente della "vettura monstre" e' garantito di avere il KERS carico e dunque di poter provare lo 0-100 con tutta la potenza ausiliaria del KERS.

 

 

 

Opinioni in merito sono gradite.

 

 

 

Regards,

The frog

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