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L.Costigan

SebAston Vettel arzillo capellone

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Mi sembra che si stia un po' trascendendo... A me Vettel non piace, ma forse lo stiamo crocifiggendo senza puntare sul nocciolo della questione.

 

A mio parere, un Campione con la C maiuscola (e non con il fattore C ehehehe) è colui che è in grado di dare il massimo più volte con qualunque mezzo abbia a disposizione, non necessariamente arrivando al primo posto e vincendo i Campionati... Non ho mai dato importanza ai numeri per valutare adeguatamente un pilota:

 

"... i grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: "Qual e il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?". Ma vi domandano: "Che eta ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?" Allora soltanto credono di conoscerlo" (cit.)

 

Da questo punto di vista, per me Vettel resta semplicemente un grosso punto di domanda... Finora, a parte una fugace apparizione in BMW a inizio carriera, è sempre rimasto in ambito Red Bull e si è trovato tra le mani un mezzo oggettivamente superiore e una squadra molto "protettiva" nei suoi confronti come una mamma premurosa. L'exploit con la Toro Rosso lo pone sicuramente tra i migliori piloti in circolazione, ma il punto della questione non è certo il talento in sé, bensì il talento rapportato ai risultati (quasi 4 volte Campione del mondo, vittorie e record a go go): se si guarda ai numeri, non ci sono dubbi sulla sua grandezza. Eppure vi sono piloti che hanno stradominato (Senna a cavallo tra gli anni '80 e '90, lo Schumacher dei primi anni 2000, etc.), ma che in pochi si sognerebbero di mettere in discussione. Che cosa pone Vettel in una posizione di inferiorità secondo i suoi tanti critici? E' solo una questione di tempo (ossia la convinzione che "il passato è sempre migliore del presente") o c'è dell'altro?

 

1) Versatilità. Un vero Campione si mette sempre in gioco: certo, nella F1 moderna spesso lo si fa per ragioni di denaro (come D. Hill in Arrows, ad esempio) o perché si è consapevoli che l'attuale squadra non potrà garantire ottimi risultati nella stagione successiva (a cui fa seguito la favola che "senza il tal pilota la squadra non vince più" che nella F1 moderna mi fa sorridere). Ad ogni modo, prima o poi Vettel cambierà casacca (si parla di un futuro in Ferrari) e dimostrerà di saper dare il meglio in contesti diversi, come fece il suo connazionale M. Schumacher, che vinse con la Benetton e che portò la Ferrari dalle stalle alle stelle...

 

2) Autorevolezza: per ora Vettel lo vedo più come un Autoritario, ossia uno che si impone (i numeri lo dimostrano ampiamente), ma che nonostante questo non riesce a farsi rispettare da chi gli sta attorno. I fischi sono arrivati da ogni dove, persino dalla perbenissima Inghilterra. Sono oggettivamente una mancanza di rispetto da parte del pubblico che non merita giustificazione, ma Vettel, la sua squadra e la F1 attuale, di cui essi sono la massima rappresentazione in quanto plurivincitori, hanno davvero rispetto per chi gli sta attorno? E non parlo di regole o di presunte scorrettezze, perché queste sono dicerie che non possiamo provare con certezza... Le parole polemiche pronunciate da Vettel hanno un valore importante proprio perché pronunciate da lui che è il pilota più rappresentativo del momento e il sacrosanto monito di Rosberg non fa che minarne l'autorevolezza. Un discorso analogo si sarebbe potuto fare per lo Schumacher di Jerez '97 che buttò fuori Villeneuve, che non è esattamente la stessa cosa di un Grosjean qualsiasi che si scontra con un pilota qualsiasi (una delle sue "vittime" a caso ehehehe)...

 

Dopodiché, il tempo gli darà ragione, ma solo per la nota convinzione che "il passato è meglio del presente". Presto arriverà un nuovo supercampione e rimpiangeremo Sebastian... E poi, a furia di vincere e raggranellare record su record, anche i più scettici si "abitueranno" a definire Vettel un Campione, perché in fondo siamo adulti, e "ai grandi piacciono le cifre".

 

Fabio

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Assolutamente no, io non credo che Vettel sia tanto lontano dai migliori, anzi, per me i suoi meriti ci sono e sono evidenti, quindi non giudico tanto il suo valore, quanto la sua sopravvalutazione, è differente.

Tutti quando uno vince, si dice "vediamolo con una macchina non fortissima", non vedo perchè non si debba fare questo discorso anche per lui, cos'è è differente dagli altri?

 

Ora come ora poi Vettel è un intoccabile in Red Bull, forse sarebbe privilegiato sempre, chi lo sa. Sicuramente avesse avuto uno di quei 4 come compagno, ma per me anche Rosberg (visto che ha un mix di esperienza e talento giusta, non fra i migliori, ma comunque sufficiente per poter guidare un missile), avremmo visto scene diverse, e sono sicuro che Vettel non avrebbe mai dominato una singola gara, come invece ha fatto contro Webber ovunque sono andati.

A me pare che tutti o quasi si sia d'accordo sul fatto che 4 piloti attuali (oltre Vettel) avrebbero vinto tranquillamente con questa macchina, e probabilmente in modo così netto se non forse di più. Quindi penso assolutamente di poter affermare senza problemi che come compagni sarebbero stati veramente tosti.

Vettel quando è stato pressato da qualcuno di quelli, ha sempre sbagliato, e ha sempre provato a limitarli con modi scorretti quando si accorgeva che non avrebbe potuto tenerli dietro o passarli...

Penso ad Alonso buttato fuori a Monza, penso a Button buttato fuori a Suzuka e passato fuori dalla pista a Hockenheim, penso a Hamilton stretto a Barcellona e così via...

 

Ovviamente con questo a Vettel non si può togliere meriti di queste vittorie, io a posteriori non ci tengo a togliere niente a nessuno, chi vince merita sempre, dico solo che è stato agevolato in tutti i modi possibili immaginabili (e non penso neanche alle vicende del traction control e via dicendo, su quello discutiamo se tireranno fuori qualcosa di reale) e che non concordo con chi dice che ha dimostrato abbastanza, per me deve dimostrare quello che vale oltre la Red Bull.

 

 

Perchè, Schumacher come si comportava con gli altri?

Non li stringeva anche lui sui muri?

Non cercava le ruotate pur di vincere i mondiali?

 

Chi è stato più scorretto, secondo te?

Vettel, o Schumacher?

 

E che mi dici di Senna, che buttò fuori deliberatamente Prost alla prima curva di Suzuka nel 1990?

 

Non capisco per quale motivo si debba fare queste considerazioni, quando altri campioni della storia recente lo hanno fatto anche loro.

 

E inoltre, mi citi il caso di Vettel che "ha buttato fuori pista Alonso a Monza".

L'anno prima successe esattamente il contrario, con una manovra speculare.

Quindi che mi dici di Alonso?

 

Io per ora mi limito a osservare quello che ho visto in pista negli ultimi anni.

Vale a dire: nessun compagno di squadra ha equivalso Vettel in tutte le squadre in cui ha corso negli ultimi 4/5 anni.

 

Quando avrà un compagno di squadra che lo metterà sotto torchio come risultati, allora si vedrà.

Ma fino a prova contraria, finora non c'è stato nessuno che lo ha messo veramente in difficoltà.

 

Sembra quasi di sentire gli stessi discorsi che si facevano su Stoner: "e ma con quel missile dalla Ducati son capaci tutti di vincere e di sorpassare".

Risultato? Senza di lui la Ducati non ha mai più vinto una gara di MotoGP fino a oggi.

 

Quindi io vorrei vedere adesso quante pole, quante gare e quanti mondiali vincerebbe la Red Bull senza il tedesco.

 

 

Ma non mi pare di aver mai detto che Schumacher era corretto (anni luce davanti a Vettel e la carriera parla chiaro) e neanche di Senna (che comunque oh pure lui, anni luce davanti a Vettel), posto che per me loro erano entrambi dietro ad una figura come quella del Professore, che per rimane veramente il numero 1 di sempre.

 

Tu guardi i fatti e fai bene, i guardo ad altri fatti e vedo scorrettezza e l'aver battuto per 4 anni a fila un pilota ridicolo, che dopo oltre 10 anni di F.1 ancora non sa partire...

Io comunque ho detto che fino ad ora Vettel fa bene a gongolare, ma il suo valore non lo giudico per aver battuto Webber e una sfilza di macchine penose (perchè questo si sono dimostrate, chi troppo incostante, chi con troppi problemi) e che si rubavano punti a vicenda.

 

 

Il discorso su Stoner c'entra poco, io le moto le ho sempre guardate con ancor più interesse della F.1 (ora molto meno, perchè tutti i piloti che seguivo con piacere si sono purtroppo ritirati e qualcuno è ahimè deceduto), ma anche Stoner una volta passato alla Honda non mi sembra abbia fatto sfracelli e anzi (infortuni a parte) mi pare che abbia sofferto Pedrosa (che con tutto il rispetto, caratterialmente è talmente debole, che soffrirebbe qualsiasi compagno, credo che sia uno dei piloti più anonimi della storia). Anche se sono dell'idea che Stoner avrebbe bastonato lo Spagnolo in condizioni regolari.

Stoner te lo paragonerei molto a Hamilton da questo punto di vista, piloti con tanto cuore, non maligni, però scorbutici, entrambi con personalità difficili e che soffrivano spesso nelle vicende personali.

 

Io l'ho già detto lungi da me togliere meriti a Vettel o a qualsiasi altro ragazzo che vince e vince con merito, io dico solo attenzione...attenzione a ciò che dici (riferito a Vettel) perché fino ad oggi ti è girato tutto per il verso giusto...e gli avversari li vedo parecchio incazzati, se McLaren e Ferrari si svegliano, per me subisce anche se la Red Bull rimane al Top, senti che ti dico.

Modificato da ButtonForEver

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Poi oh ragazzi si parla di distacchi neanche avvicinabili ad oggi, questi quando avevano bisogno di dare il massimo hanno sfracellato ogni avversario (2 secondi a giro, significa fare un'altra categoria).

E le volte che non li sfracellano è perché stanno correndo in modalità "riserva". Il che è ancora più triste, con quello che fa a gara per puntare a fare il giro veloce...

Una roba a mio modo di vedere veramente triste, non solo per gli avversari ma anche per gli spettatori, e questo lo dico senza aver niente contro Vettel e senza volergli togliere nulla, che anzi come ho detto personalmente mi sembra un personaggio positivo nell'ambiente, uno dalla risata facile, il che non guasta.

Modificato da ButtonForEver

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'sto Vettel scorretto poi non capisco da dove esca, l'unica azione al limite che ho visto fargli (caso Malesia a parte, che cmq non è stata una scorrettezza in pista, casomai negli accordi) è stata quella di Monza, per altro già fatta da Alonso l'anno prima

 

l'episodio con Button del 2010 a Spa è un errore, grave ma pur sempre un errore, non certo una scorrettezza

 

Io parlavo di Suzuka 2011....

Spa 2010 è una porchiera, altro che errore, non è ne una scorrettezza e ne un errore, è una cavolata che fa un principiante che sale su una macchina per la prima volta...(se l'avesse fatta Grosjean, l'avremmo bollato con parole molto forti, inutile dire di no...)

Gli errori erano più quelli di Montreal 2011 o di Istanbul 2009 (non 2010 attenzione...), me li ricordo bene perché è stato JB a provocarli, ma anche lo stesso Alonso o Hamilton, ma anche Raikkonen, lo hanno portato più volte all'errore, guarda caso sono proprio gli altri campioni del mondo.

Bravi loro? Sicuramente, ma ingenuo e inesperto pure lui.

Modificato da ButtonForEver

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Mi sembra che si stia un po' trascendendo... A me Vettel non piace, ma forse lo stiamo crocifiggendo senza puntare sul nocciolo della questione.

 

A mio parere, un Campione con la C maiuscola (e non con il fattore C ehehehe) è colui che è in grado di dare il massimo più volte con qualunque mezzo abbia a disposizione, non necessariamente arrivando al primo posto e vincendo i Campionati... Non ho mai dato importanza ai numeri per valutare adeguatamente un pilota:

 

"... i grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: "Qual e il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?". Ma vi domandano: "Che eta ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?" Allora soltanto credono di conoscerlo" (cit.)

 

Da questo punto di vista, per me Vettel resta semplicemente un grosso punto di domanda... Finora, a parte una fugace apparizione in BMW a inizio carriera, è sempre rimasto in ambito Red Bull e si è trovato tra le mani un mezzo oggettivamente superiore e una squadra molto "protettiva" nei suoi confronti come una mamma premurosa. L'exploit con la Toro Rosso lo pone sicuramente tra i migliori piloti in circolazione, ma il punto della questione non è certo il talento in sé, bensì il talento rapportato ai risultati (quasi 4 volte Campione del mondo, vittorie e record a go go): se si guarda ai numeri, non ci sono dubbi sulla sua grandezza. Eppure vi sono piloti che hanno stradominato (Senna a cavallo tra gli anni '80 e '90, lo Schumacher dei primi anni 2000, etc.), ma che in pochi si sognerebbero di mettere in discussione. Che cosa pone Vettel in una posizione di inferiorità secondo i suoi tanti critici? E' solo una questione di tempo (ossia la convinzione che "il passato è sempre migliore del presente") o c'è dell'altro?

 

1) Versatilità. Un vero Campione si mette sempre in gioco: certo, nella F1 moderna spesso lo si fa per ragioni di denaro (come D. Hill in Arrows, ad esempio) o perché si è consapevoli che l'attuale squadra non potrà garantire ottimi risultati nella stagione successiva (a cui fa seguito la favola che "senza il tal pilota la squadra non vince più" che nella F1 moderna mi fa sorridere). Ad ogni modo, prima o poi Vettel cambierà casacca (si parla di un futuro in Ferrari) e dimostrerà di saper dare il meglio in contesti diversi, come fece il suo connazionale M. Schumacher, che vinse con la Benetton e che portò la Ferrari dalle stalle alle stelle...

 

2) Autorevolezza: per ora Vettel lo vedo più come un Autoritario, ossia uno che si impone (i numeri lo dimostrano ampiamente), ma che nonostante questo non riesce a farsi rispettare da chi gli sta attorno. I fischi sono arrivati da ogni dove, persino dalla perbenissima Inghilterra. Sono oggettivamente una mancanza di rispetto da parte del pubblico che non merita giustificazione, ma Vettel, la sua squadra e la F1 attuale, di cui essi sono la massima rappresentazione in quanto plurivincitori, hanno davvero rispetto per chi gli sta attorno? E non parlo di regole o di presunte scorrettezze, perché queste sono dicerie che non possiamo provare con certezza... Le parole polemiche pronunciate da Vettel hanno un valore importante proprio perché pronunciate da lui che è il pilota più rappresentativo del momento e il sacrosanto monito di Rosberg non fa che minarne l'autorevolezza. Un discorso analogo si sarebbe potuto fare per lo Schumacher di Jerez '97 che buttò fuori Villeneuve, che non è esattamente la stessa cosa di un Grosjean qualsiasi che si scontra con un pilota qualsiasi (una delle sue "vittime" a caso ehehehe)...

 

Dopodiché, il tempo gli darà ragione, ma solo per la nota convinzione che "il passato è meglio del presente". Presto arriverà un nuovo supercampione e rimpiangeremo Sebastian... E poi, a furia di vincere e raggranellare record su record, anche i più scettici si "abitueranno" a definire Vettel un Campione, perché in fondo siamo adulti, e "ai grandi piacciono le cifre".

 

Fabio

 

Anche questo è un buon quesito che tiri fuori, ma qui ho riconosciuto le capacità di grandi campioni a piloti attuali anche, quindi non è il problema del tempo, io sono nostalgico come tutti, ma non sono di quelli che dicono "si stava meglio, quando si stava peggio", a me sta F.1 piace, piace e la trovo molto combattiva, non c'è più un monopolio (anche se ora la Red Bull ci sta riuscendo, io comunque parlo degli ultimi 6-7 anni, dal dopo Schumacher praticamente), prima era solo McLaren e Ferrari, Ferrari e McLaren...in tutte le salse, ora ci sono almeno 5 scuderie che posso ambire a qualcosa di grosso.

E non mi scoccia tanto il fatto che vinca sempre il solito, è come lo fa che mi lascia perplesso. E a me guarda non mi fa neanche voglia di rosicare, io non ho nulla da rosicare e niente alla quale appendermi, il mio pilota corre per una scuderia che ha fatto pietà, cosa ho da recriminare?? Non è mai stato nella lotta Mondiale, quest'anno questo Mondiale l'ho vissuto veramente tranquillamente.

Io apprendo il verdetto della pista e tra me e me penso "poveri noi...", e mi verrebbe da domandare a tutti gli altri se è così piacevole farsi prendere a schiaffi da una scuderia con il nome di una bevanda. Io sostanzialmente ce l'ho con tutti loro che ancora non hanno tirato fuori gli attributi quadrati. Tutti troppo remissivi contro questa Red Bull, troppo, vero che partono sconfitti se guardano i tempi sul giro secco e in gara, ma tutti dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza e capire che se la Red Bull vince tanto del merito è anche dei loro errori banali nello sviluppo.

Modificato da ButtonForEver

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ma Suzuka 2011 intendi la partenza? lol se è scorrettezza quella siamo a posto :asd:

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In generale sono d'accordo con quanto dici, e il pilota che tifi secondo me ne è la dimostrazione :) .

Button ha vinto un Campionato del Mondo con una macchina notevolmente superiore proprio come Vettel, ma si è conquistato l'autorevolezza nel tempo conquistando buoni risultati con monoposto non sempre all'altezza tenendo testa ai vari compagni di squadra (esempio lampante il "catorcio" che gli tocca guidare quest'anno altrimenti chiamato McLaren)... Non a caso è in F1 da 14 anni e raramente è stato messo in discussione come pilota.

 

Ad ogni modo, i piloti che più stimo sono quelli che crescono a poco a poco con umiltà (ad esempio Hulkenberg, Di Resta, Sutil, Rosberg e, perché no, anche l'esordiente Bottas, giusto per citare i non titolati) spesso quasi ignorati, ma che si guadagnano la credibilità senza esaltazioni fuori luogo da parte dell'ambiente. Per questo, ad esempio, vorrei che Perez (per il quale provo molta simpatia) non fosse riconfermato dalla McLaren per il 2014, affinché lavori sul suo stile di guida senza troppe pressioni.

 

L'atteggiamento dentro e fuori dalla pista gioca un ruolo fondamentale nella reputazione di un pilota, ruolo che va oltre il tifo "a prescindere", e che invece si pone in una posizione di autorevolezza da conquistarsi giorno per giorno per cui "anche se tifo per il tuo avversario, se vinci ti applaudo e ti rispetto".

 

Fabio

Modificato da F1Gang

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ma Suzuka 2011 intendi la partenza? lol se è scorrettezza quella siamo a posto :asd:

 

Forse la considera una scorrettezza perchè " lo stretto " era Button :asd: non trovo altra spiegazione logica.

 

Dai dire che Vettel è scorretto significa non guardare neanche le gare di F1 oltre che evidenziare un profondo tifo da bar, non metto in dubbio che ci siano piloti molto corretti come Raikkonen e lo stesso Button, ma se Vettel lo reputate scorretto allora gli altri cosa sono?

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si infatti..

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Non a caso è in F1 da 14 anni e raramente è stato messo in discussione come pilota.

 

cosa? veramente fino al 2009 button, dopo un inizio promettente, era praticamente sparito, certo soprattutto causa auto, ma nessuno lo teneva più in considerazione da anni.

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Briatore lo chiamava "paracarro" :asd:

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appunto, e di certo era proprio in discussione tant'è che vincendo il titolo con la brawn molti pensavamo che fosse un titolo "fortunoso"

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Nel 2010 però, in Corea, Webber ebbe la possibilità di "chiudere" i giochi per il titolo, o di renderli comunque "quasi chiusi", andò a stamparsi. Se non l'avesse fatto forse Horner avrebbe ordinato un gioco di squadra ad Abu Dhabi (non è che la Red Bull non ne abbia mai fatti...). Vettel ebbe quella possibilità, dopo che il motore andò in fumo in Corea: la prese al volo, come sappiamo. Altro che "trappola"!

 

E' vero.

Ma non possiamo comunque sapere se Webber quella gara l'avrebbe finita, oppure se si sarebbe ritirato ugualmente.

Vettel infatti subì una rottura meccanica in quella gara; un inconveniente simile poteva capitare anche sulla macchina di Webber.

 

Quindi è un discorso relativo: se allora per Vettel non ci fosse stata la rottura della Corea, anche in quel caso non sarebbe servita "la trappola".

 

 

Io volevo dire che Webber si tolse "da solo" molte possibilità di vincere il titolo, con l'errore in Corea, Vettel invece no eppure non si demoralizzò ed arrivò carico all'ultima gara. La trappola non è mai esistita... fu un'invenzione nostrana.

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Visitatore Rhobar_III

 

Ma non mi pare di aver mai detto che Schumacher era corretto (anni luce davanti a Vettel e la carriera parla chiaro) e neanche di Senna (che comunque oh pure lui, anni luce davanti a Vettel), posto che per me loro erano entrambi dietro ad una figura come quella del Professore, che per rimane veramente il numero 1 di sempre.

 

Tu guardi i fatti e fai bene, i guardo ad altri fatti e vedo scorrettezza e l'aver battuto per 4 anni a fila un pilota ridicolo, che dopo oltre 10 anni di F.1 ancora non sa partire...

Io comunque ho detto che fino ad ora Vettel fa bene a gongolare, ma il suo valore non lo giudico per aver battuto Webber e una sfilza di macchine penose (perchè questo si sono dimostrate, chi troppo incostante, chi con troppi problemi) e che si rubavano punti a vicenda.

 

Beh, oddio.

 

Se guardi i soli numeri, per adesso Vettel non è ancora paragonabile nè a Schumacher, nè a Senna (anche se ha già vinto lo stesso numero di titoli del brasiliano).

Però, ti faccio notare anche che la carriera di Vettel è molto vicina, come numeri, ai numeri che Schumacher stava costruendo pian piano nello stesso periodo di anni di carriera disputati.

 

In secondo luogo, secondo me stai sminuendo troppo Webber.

Tieni conto che l'anno prossimo lo sostituirà un certo Ricciardo, che finora non ha dimostrato niente.

Almeno Webber arrivò 5° al debutto (con la Minardi) tenendosi una Toyota alle spalle.

Il che secondo me vuol dire che non era esattamente un incapace (considerando la differenza che c'era tra Minardi e Toyota).

 

Per me c'è il rischio che si rivaluti Webber alla luce di quello che farà Ricciardo, ma potrei essere anche smentito (e mi piacerebbe, perchè l'australiano mi sta simpatico).

 

Sull'ultima tua frase, Vettel ha sì battuto una sfilza di machine penose, ma non sempre.

La F10 non era penosa, così come non era penosa la Mclaren del 2012.

 

E se dici questo, allora Senna e Prost, nel 1988/89, batterono una sfilza di machine penose.

Così come Lauda e Prost nel 1984.

Oppure le Williams dei primi anni '90.

 

La storia è piena di casi in cui c'è un dominio tecnico di un particolare costruttore.

Ma non per questo si è sminuito il pilota di essa più rappresentativo.

 

La Ferrari, dal 2001 al 2004, è stata dominante come questa Red Bull.

Ma nessuno sminuiva Schumacher!

E Schumacher all'epoca faceva esattamente le stesse cose che faceva Vettel, in alcuni casi sembrava un marziano.

 

Ma era semplicemente il massimo interprete di una vettura eccezionale.

 

Anche il Vettel attuale lo è sulla Red Bull attuale.

Se Vettel corresse da domani stesso sulla Sauber, non combinerebbe più nulla.

Ma è una cosa ovvia.

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Il discorso su Stoner c'entra poco, io le moto le ho sempre guardate con ancor più interesse della F.1 (ora molto meno, perchè tutti i piloti che seguivo con piacere si sono purtroppo ritirati e qualcuno è ahimè deceduto), ma anche Stoner una volta passato alla Honda non mi sembra abbia fatto sfracelli e anzi (infortuni a parte) mi pare che abbia sofferto Pedrosa (che con tutto il rispetto, caratterialmente è talmente debole, che soffrirebbe qualsiasi compagno, credo che sia uno dei piloti più anonimi della storia). Anche se sono dell'idea che Stoner avrebbe bastonato lo Spagnolo in condizioni regolari.

Stoner te lo paragonerei molto a Hamilton da questo punto di vista, piloti con tanto cuore, non maligni, però scorbutici, entrambi con personalità difficili e che soffrivano spesso nelle vicende personali.

 

 

Veramente Stoner al primo anno in Honda ha vinto il mondiale con 10 GP contro i 3 di Pedrosa, e se ti ricordi nel 2012 ha dichiarato il ritiro dopo 3 gare ( un terzo e due vittorie) e poi la caduta di Indianapolis lo ha bloccato, quindi direi ha sofferto se stesso e non tanto Pedrosa.

 

Briatore lo chiamava "paracarro" :asd:

 

Ecco un chiaro esempio di giudizi sbagliati, fatti da persone che ne dovrebbero capire qualcosa.

Briatore ha avuto Button in Renault e quell'anno la macchina era na chiavica e Jenson stava quasi sempre dietro Fisichella, poi dopo varie stagioni Button ha vinto il mondiale con la Brawn Gp grazie agli scarichi miracolosi, avendo come compagno di squadra un Barrichello prossimo alla pensione che comunque non gli era molto lontano (un Webber di oggi piu o meno), mai giudizi di Button sono migliorati solo quando è finito davanti ad Hamilton in campionato 2 campionati su 3 da compagni di box e non quando ha vinto il mondiale.

 

Comunque Vettel alla sua età non ha eguali, carta canta (altro che Senna e Schumacher).

 

Detto questo come personaggio è un pò insipido ma per me è irrilevante.

 

 

PS Per il discorso di aver vinto con una sola macchina un Mansell che ha vinto un solo mondiale a 39 anni con la magnifica Williams delle sospensioni attive (altro che Red Bull di oggi) è una pippa allora?

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appunto, e di certo era proprio in discussione tant'è che vincendo il titolo con la brawn molti pensavamo che fosse un titolo "fortunoso"

 

Verissimo, tant'è che il suo Mondiale lo paragono ai (quasi) 4 di Vettel, ma come abbiamo detto giustamente più volte, non si può condannare un pilota per essersi trovato al posto giusto nel momento giusto... In generale, ho sempre giudicato Button un ottimo pilota, non un Campione come lo intendo io. Ma dopo l'exploit del 2009, secondo me è riuscito a dare, se non altro, dignità a quel Campionato vinto "fortunosamente", tenendo testa in McLaren al fenomeno Hamilton e facendo delle buone prove con l'orrore di macchina che ha in mano quest'anno.

 

Nel passato, come hai detto tu, si è trovato su monoposto non esattamente competitive... Mi vengono in mente la Honda "Pianeta Terra" del 2007 (che era bella solo da vedere, almeno per quanto mi riguarda), o la scarsa Benetton del 2001. Ma la "sfortuna" passata è stata ampiamente ripagata nel 2009 ehehehe

 

Tornando a Vettel, ripeto, secondo me sarà considerato universalmente un Campione dagli appassionati (escludendo quindi le tifoserie "ultras" che nulla hanno a che fare con lo sport) quando saprà tirare fuori il meglio in un contesto diverso da quello legato alla bibita energetica più famosa, possibilmente senza cadere in dichiarazioni che lo rendono ancora più antipatico ai più.

 

Fabio

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certamente, e del resto è chiaro che non rimarrà all'infinito in rb, quindi di possibilità ne avrà diverse.

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Mi sembra che si stia un po' trascendendo... A me Vettel non piace, ma forse lo stiamo crocifiggendo senza puntare sul nocciolo della questione.

 

A mio parere, un Campione con la C maiuscola (e non con il fattore C ehehehe) è colui che è in grado di dare il massimo più volte con qualunque mezzo abbia a disposizione, non necessariamente arrivando al primo posto e vincendo i Campionati... Non ho mai dato importanza ai numeri per valutare adeguatamente un pilota:

 

"... i grandi amano le cifre. Quando voi gli parlate di un nuovo amico, mai si interessano alle cose essenziali. Non si domandano mai: "Qual e il tono della sua voce? Quali sono i suoi giochi preferiti? Fa collezione di farfalle?". Ma vi domandano: "Che eta ha? Quanti fratelli? Quanto pesa? Quanto guadagna suo padre?" Allora soltanto credono di conoscerlo" (cit.)

 

Da questo punto di vista, per me Vettel resta semplicemente un grosso punto di domanda... Finora, a parte una fugace apparizione in BMW a inizio carriera, è sempre rimasto in ambito Red Bull e si è trovato tra le mani un mezzo oggettivamente superiore e una squadra molto "protettiva" nei suoi confronti come una mamma premurosa. L'exploit con la Toro Rosso lo pone sicuramente tra i migliori piloti in circolazione, ma il punto della questione non è certo il talento in sé, bensì il talento rapportato ai risultati (quasi 4 volte Campione del mondo, vittorie e record a go go): se si guarda ai numeri, non ci sono dubbi sulla sua grandezza. Eppure vi sono piloti che hanno stradominato (Senna a cavallo tra gli anni '80 e '90, lo Schumacher dei primi anni 2000, etc.), ma che in pochi si sognerebbero di mettere in discussione. Che cosa pone Vettel in una posizione di inferiorità secondo i suoi tanti critici? E' solo una questione di tempo (ossia la convinzione che "il passato è sempre migliore del presente") o c'è dell'altro?

 

1) Versatilità. Un vero Campione si mette sempre in gioco: certo, nella F1 moderna spesso lo si fa per ragioni di denaro (come D. Hill in Arrows, ad esempio) o perché si è consapevoli che l'attuale squadra non potrà garantire ottimi risultati nella stagione successiva (a cui fa seguito la favola che "senza il tal pilota la squadra non vince più" che nella F1 moderna mi fa sorridere). Ad ogni modo, prima o poi Vettel cambierà casacca (si parla di un futuro in Ferrari) e dimostrerà di saper dare il meglio in contesti diversi, come fece il suo connazionale M. Schumacher, che vinse con la Benetton e che portò la Ferrari dalle stalle alle stelle...

 

2) Autorevolezza: per ora Vettel lo vedo più come un Autoritario, ossia uno che si impone (i numeri lo dimostrano ampiamente), ma che nonostante questo non riesce a farsi rispettare da chi gli sta attorno. I fischi sono arrivati da ogni dove, persino dalla perbenissima Inghilterra. Sono oggettivamente una mancanza di rispetto da parte del pubblico che non merita giustificazione, ma Vettel, la sua squadra e la F1 attuale, di cui essi sono la massima rappresentazione in quanto plurivincitori, hanno davvero rispetto per chi gli sta attorno? E non parlo di regole o di presunte scorrettezze, perché queste sono dicerie che non possiamo provare con certezza... Le parole polemiche pronunciate da Vettel hanno un valore importante proprio perché pronunciate da lui che è il pilota più rappresentativo del momento e il sacrosanto monito di Rosberg non fa che minarne l'autorevolezza. Un discorso analogo si sarebbe potuto fare per lo Schumacher di Jerez '97 che buttò fuori Villeneuve, che non è esattamente la stessa cosa di un Grosjean qualsiasi che si scontra con un pilota qualsiasi (una delle sue "vittime" a caso ehehehe)...

 

Dopodiché, il tempo gli darà ragione, ma solo per la nota convinzione che "il passato è meglio del presente". Presto arriverà un nuovo supercampione e rimpiangeremo Sebastian... E poi, a furia di vincere e raggranellare record su record, anche i più scettici si "abitueranno" a definire Vettel un Campione, perché in fondo siamo adulti, e "ai grandi piacciono le cifre".

 

Fabio

 

mah....questi se permetti sono discorsi un po' vani.

 

innanzi tutto dal tuo primo punto vettel è sempre stato in grado di dare il massimo. uno che al primo gp pronti via fa punti, di certo un sig. nessuno non lo può essere. e visto che proprio tu mi citi che spesso non sono solo i grandi numeri e le vittorie, beh, direi che vettel da questo punto di vista non ha certo nulla da invidiare a nessuno.

 

per dire, hamilton se proprio vogliamo dirla tutta, avrebbe qualcosa da dimostrare in team che non siano top e che non abbiano auto in grado di vincere delle gare (e non è certo un attacco a lewis, ci mancherebbe, solo un dato di fatto). questo fa di lui un pilota modesto o che deve dimostrare qualcosa? ma non scherziamo.

 

che poi detta coem va detta, trovo ipocrita sta questione del "dover dimostrare di vincere anche altrove"

e grazie ar ca**o....se non è mclaren è ferrari, se non è ferrari è renault, se non è renault è red bull, se non è red bull è lotus, se non era lotus era tyrrel, se non era tyrrel era williams e così via.

 

i campioni, che piaccia o meno, si sono sempre spostati in grandi team e quando non lo facevano è perchè non avevano più un ca**o da dire e dovevano svernare.

facile parlare di scelte "coraggiose": chiaro, ti può anche andare male, ma se dalla renault ti sposti in ferrari, vai cmq su un team con grandi mezzi con cui vincere può essere un obiettivo raggiungibile.

gli stessi schumacher e lauda, nel 96 e nell'83, sono stati senza dubbio bravi e non era semplcie, ma sono andati in team che per quanto non nella loro fase migliore erano cmq in procinto di fare investimenti pesantissimi e creare dei cicli a suon di milioni e progetti all'avanguardia.

 

la storia dei grandi campioni è medesima. senza essere in un top team nessuno ha mai vinto un mondiale, senza essere in team di buon livello seppur non in lotta per il titolo, nessuno ha mai vinto gare.

 

delle scelte "coraggiose" non me ne faccio nulla quando valuto un pilota: vettel (ma vale per chiunque) può rimanere altri 10 anni su una red bull ultracompetitiva e vincere 10 titoli. ebbene, ha fatto esattamente il suo dovere e questo fa di lui un campione tanto come chi vince in mondiali con scuderie diverse (a meno che uno non mi voglia di nuovo tirar fuori la storia del "pilota ingegnere che progetta le vetture e le rende vincenti in fase di sviluppo", una delle più grosse cretinate e leggende metropolitane mai esistite)

Modificato da mp4/18

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Giusto, ma mica sto dicendo che Vettel per dimostrarsi un Campione deve per forza andare in Marussia e fare la differenza :lol2: . Anche perché un 4 volte Campione del Mondo se lo contenderanno di certo le squadre migliori una volta conclusa la sua esperienza in RBR...

 

Io parlo in generale di contesti diversi, ma sicuramente per un pilota "pluridecorato" come lui è sottointeso che si parli di contesti potenzialmente vincenti, almeno per ora che è sulla cresta dell'onda. Sottolineo potenzialmente perché la Ferrari attuale è tutto tranne che vincente, tantomeno la McLaren. Però entrambe ottengono risultati dignitosi con i loro piloti di punta, fermo restando che Alonso e Button non sono ovviamente soddisfatti di come stiano andando le cose, ma questi piazzamenti in situazioni non ottimali (che però dovrebbero esserlo, visto che comunque parliamo di Ferrari e McLaren, e non della Catheram) accrescono la credibilità dei singoli piloti, in attesa che il grande risultato in termini numerici sia accolto con merito dagli appassionati come è giusto che sia.

 

Nessuno è chiaramente tanto autolesionista da scegliere un team in evidente difficoltà, se non per denaro, ma se il team potenzialmente forte naviga in cattive acque oppure è semplicemente al livello degli altri, ecco che il Campione fa la differenza e conquista l'autorevolezza che merita.

 

La "scelta coraggiosa" per Vettel sarà quella di abbandonare, prima o poi, il nido di "mamma" RBR per approdare in un'altra squadra (e chiaramente sarà una squadra in grado di trionfare). Sarà un contesto diverso per lui, altrettanto vincente sulla carta, e Vettel, pur senza l'ala protettiva della RBR potrà fare ugualmente la differenza... Oppure no?

 

Fabio

Modificato da F1Gang

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OGnuno ha ragione di pensare la sua, io dico la mia: Vettel ha un "problema", che poi magari per lui, giovane, vincente e milionario problema non è, ed è che i suoi numeri, al momento, risuonano piu grandi del suo talento.

In qualche modo succede ancora oggi per Schumacher, perchè quando i numeri sono troppo pesanti, per forza di cose, ricadono anche nei perchè, cosa che, per chi ha corso relativamente "poco", come Senna, e per pochi anni con la macchina dominante, ma facendo comunque numeri da paura, non succede.

Insomma, correre 18 anni, 8 o 9 dei quali con la macchina per vincere, e raccogliere determinati numeri, come ha fatto Schumacher, ha un valore diverso dal correrne 10, 3 o 4 dei quali buoni per vincere, come ha fatto Senna.

Detto questo, secondo me, il rispetto, almeno il mio, Senna se lo è conquistato negli anni in Lotus o nel 92/93 molto piu che negli anni del dominio.

Ma ancora, il rispetto con me schumacher se lo è giocato tutto ad adelaide 94, ha distrutto le possibilità di riabilitazione a jerez 97, ed ha messo la parola fine a monaco 2006, ma in ogni caso le sue qualità di guida, per me, le ha dimostrate tutte nel 92, 93 e dal 96 al 2000, molto piu che negli anni del dominio.

Alonso ha dimostrato di piu dal 2007 ad oggi, rispetto a quando vinceva, anche se nel suo caso il dominio del mezzo è un fattore del quale non ha mai goduto.

Nel 2012 ha fatto qualcosa che, secondo me, solo lui, tra i piloti in pista oggi, avrebbe potuto fare.

E' in queste circostanze, nelle difficoltà, che un pilota dimostra tutto il suo valore.

Finchè guidi la macchina dominante, e ti va tutto dritto al punto che se ti giri in mezzo alla pista ad inizio gara e piu di 20 macchine ti sfilano senza sfiorarti, o se la squadra del tuo maggiore avversario commette degli errori pacchiani come quelli di abu dabhi 2010, è difficile dimostrare in toto quel che vali, non parlare di fortuna, o essere amato.

La fortuna sicuramente girerà le spalle anche a Vettel, come è successo a tutti, senza sconti.

In quel momento vedremo veramente quanto vale, e, di sicuro, in quel momento starà molto meno in ass alla maggior parte degli appassionati di motorsport.

Eì normale, è così, ma di sicuro a lui frega poco, come frega poco a Massa, multimilionario, con grandi storie da raccontare ai suoi figli, di essere visto come calimero da gente come noi che pippano nell'anonimato per mille neuri al mese.

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